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Il monito sull’intelligenza artificiale dell’ex Ceo di Google

Il monito sull’intelligenza artificiale dell’ex Ceo di GoogleNew York, 24 mag. (askanews) – L’intelligenza artificiale potrebbe comportare rischi esistenziali e i governi devono assicurarsi che la tecnologia non venga “utilizzata in modo improprio da persone malvagie”, ha detto l’ex CEO di Google, Eric Schmidt intervenendo al CEO Council Summit del Wall Street Journal, aggiungendo che teme che l’IA diventi un “rischio esistenziale” per le persone. “E rischio esistenziale è definito come molte, molte, molte, molte persone danneggiate o uccise”, ha proseguito Schmidt, spiegando che in futuro si troveranno soluzioni a problemi in campo biologico e queste vanno usate da persone responsabili. L’ex Ceo ha salutato con favore l’idea che gli Stati Uniti introducano una nuova agenzia dedicata alla regolamentazione dell’IA.Schmidt faceva già parte della National Security Commission on AI negli Stati Uniti e nel 2019 ha avviato una revisione della tecnologia, compreso un potenziale quadro normativo.

Piazza Affari la peggiore d’Europa in chiusura, Ftse-Mib -2,39%

Piazza Affari la peggiore d’Europa in chiusura, Ftse-Mib -2,39%Milano, 24 mag. (askanews) – Piazza Affari è la peggiore in Europa, con il Ftse Mib che perde il 2,39% a 26.524 punti. L’All share flette del 2,36% a 28.593 punti. Il titolo migliore del listino principale è Mediobanca che avanza del 1,92% nel giorno in cui Piazzetta Cuccia ha presentato il piano strategico al 2026. Male Mps che lascia il 7,1% e Stmicroelectronics che perde il 5,42%, con tutto il settore in affanno per le nuove tensioni tra Cina e Stati Uniti legate proprio ai chip.

Arabia saudita ed Egitto puntano a forniture di armi dalla Cina

Arabia saudita ed Egitto puntano a forniture di armi dalla CinaRoma, 24 mag. (askanews) – La Cina starebbe trattando con l’Arabia Saudita e con l’Egitto per importanti accordi di armi, in un momento in cui questi due paesi stanno cercando di diversificare le loro fonti di fornitura di armi, attualmente fortemente dipendente dagli Stati uniti. Lo riferisce il South China Morning Post.

Saudi Arabian Military Industries (SAMI) sarebe attualmente in trattative con China North Industries Group Corporation (Norinco), una società di difesa statale, per acquistare armi che vanno dai droni da ricognizione ai sistemi di difesa aerea, secondo Tactical Report, un servizio focalizzato sul Medio Oriente. Le armi coinvolte nel potenziale accordo includono il veicolo aereo senza pilota (UAV) Sky Saker FX80, l’UAV a decollo e atterraggio verticale (VTOL) CR500, il Cruise Dragon 5 e 10 – droni suicidi – e il sistema di difesa aerea a corto raggio HQ-17AE.

La trattativa sarebbe in corso da circa un anno e i colloqui hanno “raggiunto una fase avanzata”, ha detto Tactical Report, citando fonti anonime vicine alla situazione. I negoziati dovrebbero continuare fino alla fine di quest’anno o all’inizio del prossimo anno, afferma il rapporto, aggiungendo che si vocifera che l’intero accordo prevederebbe i pagamenti in yuan cinesi.

In un altro articolo pubblicato lunedì, Tactical Report afferma che l’Egitto è in trattative con la Cina per acquisire il caccia multiruolo Chengdu J-10C. I colloqui sono stati avviati avviati alla fine dello scorso anno e una delegazione dell’aeronautica militare egiziana dovrebbe incontrare i rappresentanti del Chengdu Aircraft Industry Group a margine dell’Esposizione marittima e aerospaziale internazionale di Langkawi in Malesia questa settimana.

Durante l’incontro, la compagnia cinese rivelerà gli ultimi miglioramenti sul J-10C, incluso il suo avanzato sistema di guerra elettronica e il radar attivo a scansione elettronica (AESA). Gli Stati Uniti rimangono il principale esportatore di armi al mondo, ma la Cina sta emergendo come fornitore alternativo perché offre armi avanzate a prezzi accessibili senza vincoli politici.

Alluvione, Lega: Bonaccini in ritardo di anni su rischio geologico

Alluvione, Lega: Bonaccini in ritardo di anni su rischio geologicoMilano, 24 mag. (askanews) – “Possiamo anche raccogliere l’invito a superare le differenze partitiche e a collaborare per affrontare la tragedia dell’alluvione della Romagna, ma da nove anni il nostro presidente di Regione, Stefano Bonaccini, è stato delegato dagli ultimi Governi alla gestione del rischio idrogeologico e alla luce di quanto accaduto vien da chiedersi se la sua politica di gestione del territorio ha funzionato o no”. Lo ha detto il consigliere della Lega Michele Facci, intervenuto nel dibattito che l’Assemblea regionale dell’Emilia Romagna ha dedicato alle comunicazioni della Giunta sull’alluvione.

“Sul tema alluvioni e la gestione delle acque – ha precisato Facci – ci sono due direttive europee a cui anche la Regione si è dovuta adeguare. Ma portano la data del 2014 e prevedevano una programmazione da attuarsi entro 90 giorni. La legge regionale che l’ha recepita è del 2019 e la relativa programmazione ancora non c’è, otto anni dopo. A dicembre 2021 – ha aggiunto Facci – la delibera della Giunta regionale 2215, richiamando la direttiva alluvioni presentava un elaborato in cui si indicava come critica per la gestione del rischio alluvioni, prevedendo la realizzazione di interventi di laminazione delle piene, la situazione del fiume Lamone da Faenza alla foce e, quanto al fiume Santerno, nella zona di Conselice ancora oggi allagata. Nessun processo quindi – ha concluso Facci – ma un semplice esame degli atti regionali ci dice come stanno le cose, senza polemica né speculazione politica. Secondo un aggiornamento del marzo 2023 in Regione c’erano interventi attivi per un miliardo e 75 milioni. Ma dove vanno a finire questi soldi senza una programmazione seria? Le responsabilità sono evidenti”.

Santi Francesi, Concato, Meta e Dardust: i primi ospiti a Musicultura

Santi Francesi, Concato, Meta e Dardust: i primi ospiti a MusiculturaRoma, 24 mag. (askanews) – Fabio Concato, Ermal Meta, Santi Francesi, Paola Turci, Chiara Francini e Dardust sono i nomi dei primi ospiti che Musicultura ha annunciato in vista della fase conclusiva della XXXIV edizione del Festival della Canzone Popolare e d’Autore. Le loro performance si intrecceranno sul palco dello Sferisterio, il 23 e 24 giugno, con le esibizioni degli otto giovani artisti vincitori del Concorso, la cui rosa e attualmente in via di formazione definitiva. A dare il la all’atmosfera speciale e composita che caratterizza da sempre le serate finali di spettacolo della manifestazione sarà Flavio Insinna, per la prima volta alla conduzione di Musicultura.

Venerdì 23 giugno andranno in scena Fabio Concato, Santi Francesi (già vincitori assoluti di Musicultura 2021 con il nome The Jab e recenti vincitori di X Factor), Paola Turci e Chiara Francini. Nella finalissima di sabato 24 giugno sarà la volta di Ermal Meta e Dardust. “Presto comunicheremo i nomi di altri ospiti, altri li lasceremo scoprire direttamente sul palco dal pubblico, perché non abbiamo perso il gusto della sorpresa – ha commentato il direttore artistico Ezio Nannipieri – Agli ospiti che annunciamo oggi va la mia sincera gratitudine: come sempre faremo il massimo per metterli artisticamente e umanamente a loro agio. Tra loro ci sono graditi ritorni e prime volte a Musicultura; in tutti c’è una sostanza espressiva e di contenuti di cui il pubblico afferra l’importanza, perché alla prova dei fatti è quella che fa la differenza tra un’emozione che vibra e un’emozione che latita”.

Gli otto artisti vincitori del concorso si esibiranno tutti e otto sia venerdì 23 sia sabato 24. La somma dei voti del pubblico delle due serate consacrerà il Vincitore assoluto della XXXIV edizione, al quale andrà il Premio Banca Macerata di 20.000 euro. Nel frattempo, le sedici canzoni finaliste della XXXIV edizione del prestigioso concorso sono diffuse quotidianamente dalla trasmissione radiofonica di John Vignola “La nota del giorno” su Rai Radio 1 media partner del Festival insieme a Rai 2, Rai TGR, Rainews24, Rai Canone, Rai Italia e RaiPlay Sound.

I brani dei 16 artisti finalisti sono attualmente al vaglio del Comitato Artistico di Garanzia, che designerà sei degli otto vincitori (due saranno individuati dalla direzione artistica di Musicultura) che si esibiranno allo Sferisterio di Macerata il 23 e 24 giugno. Il Comitato Artistico di Garanzia di Musicultura quest’anno è composto da: Francesca Archibugi, Enzo Avitabile, Claudio Baglioni, Diego Bianchi, Francesco Bianconi, Maria Grazia Calandrone, Luca Carboni, Alessandro Carrera, Guido Catalano, Ennio Cavalli, Carmen Consoli, Simone Cristicchi, Gaetano Curreri, Teresa De Sio, Giorgia, La Rappresentante di Lista, Dacia Maraini, Mariella Nava, Vasco Rossi, Ron, Enrico Ruggeri, Tosca, Paola Turci, Roberto Vecchioni, Sandro Veronesi, Boosta, Fabrizio Bosso, Angelo Branduardi, Cristina Donà e Irene Grandi.

Intanto prende forma anche il ricco cartellone de “La Controra”, la sezione del Festival che per l’intera settimana animerà piazze e cortili del centro storico di Macerata con più appuntamenti giornalieri completamente gratuiti, tra concerti, recital, presentazioni editoriali e arti performative. Si parte lunedì 19 giugno in Piazza della Libertà, con il concerto di Ron, un’immersione nei 50 anni di una carriera votata alla canzone d’autore, con tanti incontri lungo il cammino, a partire dall’amicizia e dal sodalizio artistico con Lucio Dalla. Il 20 giugno sempre in Piazza della Libertà si assaporeranno emozioni tutte battistiane con Gianmarco Carroccia, l’interprete oggi più fedele e attendibile del repertorio immortale di Lucio Battisti, tanto da guadagnarsi l’approvazione e l’appoggio di Mogol e l’ospitalità fissa nel programma di Rai 1 “I migliori anni”.

I biglietti per assistere alle serate finali di Musicultura sono disponibili alla biglietteria dei Teatri di Macerata, in tutte le biglietterie Vivaticket e online su vivaticket.com

I 16 artisti finalisti di Musicultura 2023, la loro provenienza e i titoli dei loro brani, attualmente al vaglio del Comitato di Garanzia del Festival, sono: Lamante, Schio (Vicenza) – L’ultimo piano; Zic, Firenze – Futuro stupendo; Lilo, Busto Arsizio (Varese) – Gospel 121; Santamarea, Palermo – Santamarea; Cecilia, Pisa – Lacrime di piombo da tenere con le mani; Caponetti, Osimo (Ancona) – Maionese; Ilaria Argiolas, Roma – Vorrei guaritte io; Michele Braganti, San Giustino (Perugia)- La migliore soluzione; Frenesi, Torino -Deja; Nervi, Firenze – Sapessi che cos’ho; Ferretti, Mogliano (Macerata) – Sorgono; Amarti, Ferrara – Pietra; Mira, Casapulla (Caserta) – Morire con te; Rosewood, Terni – Sigarette; Cristiana Verardo, Lecce – Ho finito le canzoni; Simone Matteuzzi, Milano – Ipersensibile.

Romania verso il futuro: un secolo di storia dalla Costituzione 1923

Romania verso il futuro: un secolo di storia dalla Costituzione 1923Roma, 24 mag. (askanews) – L’ambasciata d’Italia a Bucarest ha promosso e organizzato il Convegno “La Romania verso il futuro. Un secolo di storia dalla Costituzione del 1923 ai nostri giorni” ospitato il 23 maggio 2023, presso l’Aula Magna dell’Accademia Romena.

Il Convegno è stato organizzato in partenariato con il Centro di ricerca interdipartimentale sull’Europa centro-orientale, la Russia e l’Eurasia (CRIERE) dell’Università degli Studi RomaTre, con il patrocinio della Corte Costituzionale di Romania. Esso costituisce il contributo italiano alle celebrazioni per l’adozione della Costituzione del 1923, che ha segnato un momento unico nella storia costituzionale e statale romena, determinando il completamento e il consolidamento del progetto di istituzione di uno Stato Nazionale e il tassello fondamentale per i processi di modernizzazione e democratizzazione della Nazione. Due le sessioni di lavoro che hanno raccolto le riflessioni congiunte di storici, politologi e costituzionalisti italiani e romeni, impegnati nel ripercorrere le tappe del cammino costituzionale del Paese e rileggere il lascito del 1923 alla luce delle sfide dell’oggi: Rudolf Dinu, Florin Muller, Antonio D’Alessandri, Stefano Santoro, Adrian Mihai Cioroianu, Alberto Basciani, Mircea Dutu, Francesco Guida, Sorina Soare, Cristian Preda, Emanuela Costantini, Ioan Stanomir, Elena-Simina Tanasescu.

Il duplice rinnovamento costituzionale succeduto alla Rivoluzione del 1989 ha aperto una nuova prospettiva per la progressiva affermazione e la tutela di principi, valori, norme e istituti coerenti con il processo di integrazione europea di cui la Romania ha scelto di far parte. Gli interventi hanno permesso di ripercorrere le tappe del cammino della Romania nell’ultimo secolo, prendendo in analisi i “beni pubblici” di rilevanza costituzionale perseguiti dai diversi regimi succedutisi da allora. L’obiettivo è stato quello di rievocare un passaggio storico fondamentale, esplorare come è cambiato il modo di intendere la democrazia, l’economia di mercato, lo stato di diritto; e di individuare i tratti innovativi e suscettibili di una rilettura alla luce delle attuali sfide politiche e democratiche che interessano il futuro del Paese, soprattutto nel quadro della sua recente appartenenza all’Unione Europea.

Il Convegno, i cui lavori sono stati aperti da un indirizzo di saluto della presidente della Corte Costituzionale, professoressa Silvana Sciarra, ha inteso propiziare una riflessione storica congiunta e costituire altresì un viatico per rilanciare il dialogo tra le Alte Corti dei due Paesi, che riprenderà nei prossimi mesi. Tale dialogo si inserisce nel solco di un partenariato bilaterale vivace, articolato e multidimensionale tra Italia e Romania, destinato a trarre nuovo slancio dalla firma di una nuova Dichiarazione congiunta sul partenariato rafforzato attualmente in stato di negoziazione.

Brindisi, Conte: ha bisogno di una svolta basata su progetti concreti

Brindisi, Conte: ha bisogno di una svolta basata su progetti concretiRoma, 24 mag. (askanews) – “Questa mattina, insieme al nostro candidato Roberto Fusco Sindaco, ho incontrato cittadini e commercianti di Brindisi”. Lo ha scritto su Facebook il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte.

“La biblioteca, i negozi lungo viale Commenda, il mercato coperto del quartiere omonimo e poco fa – ha aggiunto – una pausa pranzo alla cooperativa Sociale Onlus ‘Eridano’, che svolge un lavoro importantissimo per l’integrazione delle persone con disabilità”. A giudizio dell’ex premier “Brindisi ha davvero bisogno di una svolta verso una politica non clientelare, che sia basata su progetti concreti. Una città più verde, più pulita, che valorizzi il turismo, riqualifichi il porto, per una vera rigenerazione e riqualificazione urbana che coinvolga tutti i cittadini. Vi aspetto – ha concluso annunciando il suo prossimo impegno pubblico nella città pugliese – per parlarne insieme più tardi, alle 17.30, in piazza Vittoria”.

Regioni, Fedriga: su sanità serve programmazione lungo periodo

Regioni, Fedriga: su sanità serve programmazione lungo periodoRoma, 24 mag. (askanews) – Sulla mancanza di risorse in ambito sanitario “noi dobbiamo sicuramente fare una programmazione di lungo periodo e dobbiamo iniziare a farla anche dal punto di vista finanziario. Non è soltanto un problema di quantità di risorse ma di certezza delle risorse. Per fare una programmazione di lungo periodo serve questa certezza e per questo, come sistema delle Regioni, abbiamo chiesto più volte ai diversi governi che si sono succeduti questa continuità di garanzia, affinché possiamo svolgere al meglio il nostro lavoro”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, a margine della conferenza stampa di presentazione della giornata del sollievo che si celebrerà domenica 28 maggio allo scopo di promuovere le cure palliative e la terapia del dolore.

Malattie rare, UNIAMO: importante ok Stato-Regioni a Piano nazionale

Malattie rare, UNIAMO: importante ok Stato-Regioni a Piano nazionaleRoma, 24 mag. (askanews) – La Conferenza Stato-Regioni ha approvato il Piano Nazionale Malattie Rare (PNMR) 2023-2025. Si tratta dell’ultimo passaggio formale prima del via libera definitivo. L’approvazione arriva dopo che lo scorso 21 febbraio Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, aveva annunciato il parere favorevole del Comitato Nazionale Malattie Rare (CoNaMr) al PNMR. Per l’attuazione del Piano è stato previsto uno stanziamento di 25 milioni di euro, a valere sul Fondo sanitario nazionale, per ciascuno degli anni 2023 e 2024. Un risultato importante, che UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare attendeva da tempo.

“Abbiamo lavorato tre anni per arrivare a questo Piano, siamo contenti sia arrivata la spinta decisiva per la sua approvazione. Siamo grati anche al Ministro della Salute Schillaci per aver mantenuto la promessa del 28 febbraio di stanziare fondi ad hoc. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme per riuscire a dare concretezza a quanto scritto”, ha dichiarato Annalisa Scopinaro, Presidente di UNIAMO. Il Piano Nazionale Malattie Rare permetterà una più efficace presa in carico delle persone che vivono con malattia rara con l’obiettivo di un supporto terapeutico costante e soprattutto omogeneo su tutto il territorio nazionale.

Come dichiarato dal sottosegretario Gemmato, il PNMR ha bisogno del supporto di tutti i soggetti coinvolti: le istituzioni, le associazioni dei pazienti, i clinici e la comunità scientifica. Il Piano affronterà in modo diretto e preciso gli obiettivi su diagnosi, trattamenti, formazione e informazione per migliorare il più possibile la qualità di vita della comunità dei malati rari.

Salute, Fedriga: da Regioni impegno per attuazione cure palliative

Salute, Fedriga: da Regioni impegno per attuazione cure palliativeRoma, 24 mag. (askanews) – “L’impegno che possiamo assumere oggi come Regioni e, mi sento di dire, insieme al Ministero della Salute, è quello di fare il possibile per implementare e completare l’attuazione alla legge 38, che ha introdotto le cure palliative nel Servizio Sanitario Nazionale, e dare contenuti e gambe alla Riforma della medicina territoriale, per migliorare in particolare i servizi sanitari rivolti alle terapie del dolore e alle cure palliative”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, nella conferenza stampa, a cui ha partecipato anche il ministro della Salute, Orazio Schillaci, di presentazione della XXII Giornata Nazionale del Sollievo, che sarà organizzata in ogni regione domenica 28 maggio 2023.

“Non posso negare – ha spiegato Fedriga – che resti ancora molto da fare per assicurare a tutti e in maniera uniforme in tutte le aree del nostro Paese l’accesso alle terapie del dolore e alle cure palliative”, ma “oggi abbiamo ascoltato con attenzione le proposte che provengono dai portatori di interesse e gli operatori del settore sanitario” e “c’è l’impegno a implementare e completare l’attuazione alla legge 38. Inoltre – ha aggiunto – intendiamo dare piena attuazione alla Riforma della medicina territoriale grazie alle risorse messe a disposizione dal Pnrr, in particolare” per “migliorare i servizi sanitari rivolti alle terapie del dolore e alle cure palliative”. Secondo il presidente del Friuli Venezia Giulia e della Conferenza delle Regioni “per avvicinare i servizi al malato e alleviare anche il dolore con terapie specifiche e le più appropriate, serve superare le attuali carenze di personale sanitario inserendo e formando sempre più medici qualificati, incentivando la specializzazione medica rivolta proprio alle cure farmacologiche e alla gestione del dolore. Occorre poi coadiuvare gli strumenti che la normativa vigente mette a disposizione con le misure del Pnrr ed in particolare – ha sottolineato – quelle relative alla medicina territoriale e all’assistenza domiciliare, in modo da rendere effettivamente fruibili ai cittadini le reti assistenziali di prossimità”.

Per Fedriga, infine, “l’introduzione di nuovi modelli di assistenza significa innalzare i Lea, i livelli essenziali di assistenza. E non dobbiamo dimenticare l’importanza di promuovere apposite campagne informative di sensibilizzazione, che spieghino ai cittadini che all’interno dei Lea sono già previsti servizi di cure palliative e di terapia del dolore, che devono essere garantiti ai pazienti”.