Credem piazza secondo green bond per 400 mln (richieste a 2,2 mld)Roma, 23 mag. (askanews) – Credito Emiliano ha riferito di aver effettuato con successo la sua seconda emissione obbligazionaria green, destinata a investitori istituzionali e professionali, per un ammontare pari a 400 milioni di euro. L’emissione, in formato Senior Non Preferred (“Snp”), rappresenta il terzo strumento Esg lanciato sul mercato dal Gruppo da inizio 2022.
Il bond rappresenta il primo strumento emesso sotto il nuovo Programma Emtn finalizzato a sostenere la raccolta istituzionale del Gruppo e la sua continua crescita dimensionale. Secondo quanto riferisce la banca con un comunicato, la transazione ha ottenuto grande favore da parte del mercato con una richiesta di quasi 6 volte l’offerta.
L’emissione è avvenuta nell’ambito del Green, Social & Sustainability Bonds Framework di Credem, recentemente aggiornato ad inizio maggio 2023, il quale consente al Gruppo di emettere obbligazioni destinate al finanziamento e/o al rifinanziamento di attività con un impatto positivo in termini di sostenibilità ambientale e sociale. In dettaglio, i proventi della nuova emissione saranno allocati al finanziamento e rifinanziamento di asset green, contribuendo a favorire la transizione economica del Paese e, conseguentemente, al raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità che il Gruppo si è prefissato nell’ambito del proprio piano di business. Il green bond, si legge, con rating atteso Ba1 da parte di Moody’s e BBB- di Fitch, avrà una durata di 6 anni, e possibilità di rimborso anticipato al penultimo anno, al fine di massimizzare l’efficienza dal punto di vista regolamentare. Lo spread finale dell’obbligazione è di 250 punti base sopra il tasso Mid Swap di riferimento. È previsto il pagamento di una cedola annuale del 5,625%.
L’emissione obbligazionaria di Credem è stata supportata da un sindacato di banche con BNP Paribas (Arranger Programma EMTN), Barclays, Crédit Agricole CIB (Green Structuring Advisor) ed IMI-Intesa San Paolo in qualità di Joint Bookrunner. Il 55% dell’emissione è stata collocata ad investitori istituzionali italiani, mentre il restante 45% è stato collocato ad investitori stranieri, principalmente in UK e Irlanda (14%), Germania e Austria (12%) e Francia (7%). In termini di tipologia di investitori, hanno partecipato alla sottoscrizione dell’emissione società di asset managers (45%), banche (34%) e società di assicurazioni (11%). Forte partecipazione da parte di investitori ESG per la prima emissione Snp Green di Credem, pari a più della metà del totale collocato.
Stellantis, negli Usa 1,8 mln veicoli con sistema allerta pericoliRoma, 23 mag. (askanews) – Stellantis riferisce che oltre 1,8 milioni di veicoli a marchio Chrysler, Dodge, Ram e Jeep in circolazione negli Stati Uniti e in Canada segnalano ai guidatori la presenza di camion dei pompieri, ambulanze o altri pericoli nelle vicinanze grazie alla funzione “Emergency Vehicle Alert System” (Evas), della piattaforma per i veicoli connessi Uconnect.
Secondo quanto riporta un comunicato, il sistema Evas è una funzione di serie di Uconnect che consente ai guidatori di veicoli del 2018 e successivi di essere più consapevoli dell’ambiente che li circonda. Si tratta di un’innovazione emersa dal programma Star*Up di Stellantis, pensato per premiare e promuovere le proposte innovative dei dipendenti. “L’ampia diffusione del sistema EVAS in Nord America dimostra come Stellantis stia sfruttando la potenza della connettività V2X e della tecnologia di bordo per rendere la mobilità più sicura per i clienti”, ha dichiarato Yves Bonnefont, Chief Software Officer Stellantis.
“L’attenzione a guidatori e passeggeri, che non è seconda a nessuno in ogni mercato in cui operiamo, è il fondamento della nostra trasformazione in azienda tecnologica di mobilità sostenibile. Siamo orgogliosi di essere la prima casa automobilistica a livello mondiale ad aver reso la segnalazione digitale V2X una funzione di sicurezza offerta di serie per i clienti connessi e cerchiamo continuamente di espanderne le capacità”. Gli avvisi EVAS provengono dalla piattaforma Safety Cloud di HAAS Alert, una soluzione di segnalazione digitale e vehicle-to-everything (V2X) utilizzata da migliaia di flotte stradali pubbliche e private in Nord America. Oltre che dai veicoli di emergenza, Safety Cloud riceve e invia notifiche da carri attrezzi, vetture in panne, barriere autostradali, cantieri, cartelli segnalatori e altre attrezzature connesse presenti su strada.
Partendo dalle basi fornite dall’EVAS, prosegue il comunicato, Stellantis sta ora valutando, in collaborazione con Emergency Safety Solutions Inc., il passo successivo nella segnalazione V2X per la sicurezza attiva del conducente con il sistema Hazard Enhanced Location Protocol (H.E.L.P. ®). Il sistema H.E.L.P. fornisce avvisi ai guidatori che si avvicinano a un veicolo in panne. Le vetture con guasti ferme a bordo strada o sul ciglio della carreggiata rappresentano un grave pericolo per gli altri guidatori, in particolare di notte o quando le condizioni meteorologiche riducono la visibilità. Negli Stati Uniti, questo scenario contribuisce a causare in media un incidente ogni sette minuti e uccide o ferisce oltre 40 persone al giorno. Il dato proviene da una ricerca pubblicata su Accident Analysis and Prevention, una rivista di salute pubblica sottoposta a revisione paritaria.
Alluvione in Emilia-Romagna, il primo stanziamento è di 2 miliardi. E il 24 maggio è lutto nazionaleRoma, 23 mag. (askanews) – L’enfasi è tutta alla fine, quando Giorgia Meloni, dopo aver elencato per dieci minuti le varie misure contenute nel decreto appena varato dal Consiglio dei ministri per fronteggiare i danni causati dall’alluvione in Emilia Romagna, scandisce l’ammontare complessivo degli interventi: 2 miliardi. La presidente del Consiglio punta sull’effetto sorpresa: la cifra è ben più significativa delle generiche centinaia di milioni di euro di cui si era parlato fino a ieri ed è frutto di quell’invito a “fare di tutto” per raccogliere il massimo delle risorse, rivolto nei giorni scorsi ai ministri interessati. Giorgia Meloni infatti li ringrazia senza rinunciare a vantarsi un po’ dell’obiettivo raggiunto: “In passato interventi di emergenza da due miliardi di euro non so se si erano visti”.
La premier sceglie di spiegare il decreto seduta al tavolo della sala Verde di palazzo Chigi, accanto a Stefano Bonaccini, presidente della regione più danneggiata, avendo davanti i sindaci dei Comuni, i rappresentanti delle parti sociali e imprenditoriali del territorio. Un intervento che viene trasmesso in diretta, formula alternativa scelta da palazzo Chigi rispetto a quella della conferenza stampa. Meloni cerca di dare anche così dimostrazione plastica di quella necessità di rispondere “a tutti i livelli istituzionali al massimo delle loro possibilità” di cui aveva parlato già nelle prime ore dopo l’alluvione. Il governatore dell’Emilia Romagna ringrazia Meloni “per la velocità è lo sforzo” e ammette di aver ottenuto “molto” di quanto era stato richiesto.
Resta però irrisolto il nodo del commissario per la ricostruzione. La premier vorrebbe che a ricoprire quel ruolo fosse proprio il presidente dell’Emilia Romagna. A frenare è però la Lega: a farsi sentire in particolare è stato Matteo Salvini tanto che alla fine si è deciso di differire la nomina ai prossimi giorni, anche per non ‘guastare la festa’ dell’esito di un Consiglio dei ministri su cui Meloni ha puntato molto. Bonaccini stesso al termine dell’incontro spiega che “non è importante il nome” ma “un modo di lavorare” e auspica che la designazione avvenga “entro qualche settimana”. “Se si vuole noi possiamo offrire l’esperienza della ricostruzione post terremoto dell’Emilia”, sottolinea. Meloni d’altra parte ammette che quelle varate oggi sono solo “prime misure” e sa che il lavoro più duro avverrà proprio per la ricostruzione, per la quale non è ancora possibile “quantificare le necessità e i danni”, ma si dice soddisfatta del “decreto corposo” approvato. Tra le misure previste, oltre all’estensione dello stato di emergenza per i Comuni colpiti da questa nuova ondata di maltempo, c’è la sospensione del versamento dei tributi fino al 31 agosto e il rinvio dei processi per chi risiede nelle zone alluvionate ma anche un fondo da 20 milioni per la “continuità didattica”. Tra le misure più importanti, la cassa integrazione in deroga per tutti i dipendenti fino a 90 giorni, coperta fino a 580 milioni di euro, e una tantum di 3 mila euro per i lavoratori autonomi costretti a interrompere la loro attività.
In apertura della riunione, il Consiglio dei ministri ha rispettato un minuto di silenzio in memoria delle vittime dell’alluvione e ha deliberato la proclamazione del lutto nazionale per la giornata del 24 maggio 2023.
GLOC 2023, Aschbacher (ESA): prendiamo il polso al pianetaMilano, 23 mag. (askanews) – “Il cambiamento climatico è e sarà il più grande problema dell’umanità per i decenni a venire e noi dobbiamo fare ogni sforzo per comprenderlo e combatterlo. Ognuno deve dare il suo contributo: le persone comuni, il settore energetico, quello agricolo: tutti dobbiamo aiutare a salvare il nostro pianeta”. Lo ha detto ad askanews il direttore generale dell’Esa – Agenzia Spaziale Europea, Josef Aschbacher, in occasione dell’inaugurazione di GLOC 2023 a Oslo, la prima conferenza mondiale dedicata a spazio e cambiamento climatico.
“Quello che noi facciamo nello spazio – ha agiunto il direttore – è misurare la Terra in tutti i suoi aspetti: l’atmosfera, gli oceani, le zone emerse, i poli. Tutte queste misurazioni vengono usate per comprendere il cambiamento climatico, ma anche per fare quello che noi chiamiamo prendere il polso al pianeta. E usiamo quello che abbiamo appreso per proteggere noi stessi e la Terra”.
GLOC 2023, Mowry (AIF): vogliamo dare informazioni per la Cop 28Oslo, 23 mag. (askanews) – “Abbiamo invitato relatori della comunità spaziale, ma anche di altri settori per instaurare un dialogo sulla sostenibilità e l’obiettivo qui è quello di produrre dei documenti tecnici a conclusione delle nostre discussioni nei vari panel per informare la Cop 28 che si terrà a Dubai. Vogliamo che lo spazio possa dare un contributo a questo momento nel quale i decisori e i governanti si confronteranno su come combattere e mitigare gli effetti del cambiamento climatico”. Lo ha detto ad askanews Clay Mowry, presidente della IAF – International Astronautical Federation in occasone dell’apertura di GLOC 2023 a Oslo, la prima conferenza mondiale dedicata a spazio e cambiamento climatico.
Euro cala a 1,0760 dollari ai minimi da quasi due mesiRoma, 23 mag. (askanews) – L’euro accentua la dinamica ribassista e in serata, con un minimo di sessione a 1,0760 dollari torna sui minimi da quasi due mesi (su livelli che non si registravano da fine marzo). Apparentemente il biglietto verde torna ad essere sostenuto dal nervosismo che circonda lo stallo delle trattative tra amministrazione Biden e Repubblicani sull’aumento del tetto al debito federale. In assenza di un accordo gli Usa rischiano l’insolvenza sui pagamenti. A due ore dalla chiusura a Wall Street la valuta condivisa ritraccia marginalmente a 1,0776 dollari.
Strage di Capaci, a Palermo in centinaia all’albero di Falcone. Tensione al corteo con gli studentiPalermo, 23 mag. (askanews) – È arrivato sotto l’albero Falcone il corteo che ogni anno raggiunge il luogo simbolo della ricorrenza della strage del 23 maggio, l’albero di via Notarbartolo che si trova davanti al portone del palazzo in cui abitava il giudice Giovanni Falcone. Tanti gli studenti, accompagnati da insegnanti e dirigenti scolastici presenti. Tra loro non solo scuole provenienti da Palermo ma da tutta la Sicilia. Alle 17,58, orario della strage, il minuto di silenzio con centinaia di cittadini presenti, in memoria di Giovanni Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti della scorta.
Ma ci sono stati anche momenti di tensione. Insieme al corteo ufficiale degli studenti, partito da via Duca della Verdura ne è partito un altro, autorizzato anch’esso ma con delle limitazioni. I manifestanti hanno raggiunto via Notarbartolo fino al blocco degli agenti e dei militari che ha causato la rabbia di coloro che avevano preso parte al corteo. In tanti hanno più volte gridato “fuori la mafia dallo Stato”, alcuni manifestanti hanno provato ad avanzare verso il palco dove erano presenti le istituzioni ma la polizia li ha bloccati e non sono mancati spintoni e tensioni.
Chiara Colosimo (FdI) presidente a maggioranza della Commissione antimafia. L’opposizione lascia l’aulaRoma, 23 mag. (askanews) – “Non intendo nascondere l’emozione: questa elezione rappresenta per me un onore indescrivibile. Ringrazio tutti i senatori e deputati che hanno partecipato a questa elezione dell’Ufficio di presidenza. Esprimo l’auspicio che tutti noi, insieme, potremo svolgere un proficuo lavoro, offrendo un contributo fattivo all’attività di contrasto alla criminalità organizzata. Ognuno cercando di far valere, con dignità ed onore, la propria specifica visione delle funzioni di questo collegio parlamentare”. Parole della neo-presidente della commissione Antimafia, la parlamentare di FdI Chiara Colosimo, pronunciate quasi tutte d’un fiato, trattenendo l’emozione. I suoi 29 voti sanciscono una vittoria del centrodestra annunciata, ma non scevra da distinguo e prese di posizione. Colosimo nel discorso di insediamento, nel giorno della strage di Capaci, rende omaggio a Giovanni Falcone e Francesca Morvillo ed agli uomini della scorta e sottolinea: “Abbiamo il solenne impegno di combattere la solitudine degli uomini e delle donne di giustizia”.
Gli applausi per la presidente Colosimo sono arrivati quando lo spoglio delle preferenze ha raggiunto quota 26, il quorum di maggioranza. Non si dimentica però la tensione, i distinguo, le prese di posizione che si registrano all’ingresso di Palazzo San Macuto, in mezzo a comitive di turisti e scolaresche in gita che fanno selfie all’ingresso, tra agenti di scorta e commessi in livrea “ancora invernale”. Enza Rando, responsabile legalità del Pd, subito annuncia: “Se il nome non cambia usciamo dall’aula”. E lo stesso spiega Michele Gubitosa, M5S. Anche Alleanza Verdi e Sinistra non partecipa al voto della Colosimo. Le dichiarazioni delle associazioni delle famiglie delle vittime delle mafie e del terrorismo, che una settimana fa hanno detto no con una lettera alla parlamentare vicina a Giorgia Meloni per i suoi presunti rapporti con l’ex Nar Luigi Ciavardini, hanno scavato un solco e nessuno vuole dimenticare facilmente. Per questo a cose fatte Walter Verini, Pd, scende nel corridoio davanti alla sala stampa e dice che la scelta della Colosimo “rappresenta uno schiaffo che la commissione e questo paese non meritavano”. Insomma “è stata dimostrata sordità e chiusura e con questa presidenza la commissione parte azzoppata e poco legittimata”. E adesso? “Le mafie ci sono e sono pericolose, penetrano nei gangli della società e sarà nostro compito fare in modo che questa commissione non sia una occasione persa”. Dopo poco arriva la stessa presidente Colosimo. E dopo una dichiarazione che nella sostanza ripete quanto già affermato in aula e che è stato registrato dal servizio tv a circuito chiuso, risponde ad una domanda non prevista sul tema del giorno. “Nella mia vita – dice un po’ incespicando – hanno sempre parlato i fatti e le battaglie che fin qui ho condotto con il profondo rispetto che devo ai familiari delle vittime, li invito qui. Questa è casa loro. Possono venire quando vogliono, indicare le priorità”. Rispetto al presunto legame con l’estremista di destra Ciavardini, subito lo definisce “presunto” e poi dice: “Soprattutto permettetemi, visto che sinora non ho parlato, io non ho amicizie. Ho espletato nella mia funzione di consigliere regionale quel che mi era concesso e quel che era dovuto. Cioè incontrare anche persone che sono state o sono detenute. Quindi conosco Ciavardini esattamente come lo conoscono moltissimi altri eletti di altra appartenenza politica perché lui è in una associazione che si occupa del resinserimento dei detenuti nel momento in cui hanno scontato le loro pene”.
L’ex procuratore nazionale antimafia, il magistrato di lungo corso Federico Cafiero De Raho, è stato eletto vicepresidente. Con lui anche il parlamentare di Forza Italia Mauro D’Attis. Molti però aspettano le parole di Cafiero per capire come andranno le cose di qui in avanti. “Il compito della commissione antimafia è questo – dice subito – capire come le mafie si sono mosse, se ci sono state alleanze, anche nelle istituzioni, anche nei cosiddetti non mafiosi. E’ evidente che il nostro atteggiamento oggi, di allontanarci al momento dell’elezione del presidente, è stato dimostrativo del nostro orientamento. Noi siamo con le associazioni dei familiari delle vittime e come loro riteniamo che chi è alla presidenza deve essere al di sopra di ogni sospetto”. E poi però aggiunge: “La commissione non è spaccata, opera in maniera unitaria. E’ stato spaccato il voto, dimostrativo di orientamenti diversi. Ma è evidente che bisognerà muoversi unitariamente per perseguire obiettivi che sono necessari al nostro Paese. La commissione non può che muoversi unitariamente”. Rispetto ai compiti da svolgere dice: “Bisognerà fare luce su tutti gli aspetti dell’operatività mafiosa che ancora oggi sono oscuri. Non solo. Noi dobbiamo aiutare il nostro Paese a liberarsi dalle mafie, e per fare questo dobbiamo essere attivi ed attuali. Come si stanno infiltrando negli appalti, nel Pnrr. Con l’esigenza di diradare le nebbie, dove ci sono vanno eliminate. Bisogna fare giustizia e al tempo stessa certezza di quel che è stato”. Sullo sfondo c’è stata anche la scelta di Azione ed Italia Viva di non lasciare l’aula al momento della votazione del presidente. E’ un distingo che divide, anche se i numeri delle schede bianche, sempre inferiori ad una manciata, non sembrano destare timori. L’ex ministro della Giustizia Andrea Orlando entrando nel Palazzo dice di temere che la partenza, con questa mancanza di collaborazione e in ritardo, non sia un buon programma per la commissione. “Diciamo che il tema sino qui non è stato una priorità se non nelle ricorrenze”. Ed in generale “vedo il rischio di una sottovalutazione, nonostante i richiami di chi indaga sul fenomeno. I grandi investimenti pubblici programmati, è stato detto, rischiano di essere preda delle mafie”.
Le condizioni per un voto unitario non ci sono state. E’ restato solo il responso delle urne. Sancito anche dalla scelta dei segretari: Anthony Barbagallo del Pd (13 voti) e Antonio Iannone di Fratelli d’Italia (30).
Via all’Italian Pro Tour con il Memorial BordoniRoma, 23 mag. (askanews) – Ad Appiano Gentile (Como), scatta il Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon che riporta il golf europeo dal 24 al 26 maggio sul percorso de La Pinetina Golf Club. È il primo evento dell’Italian Pro Tour 2023, il circuito delle gare nazionali e internazionali organizzato dalla Federazione Italiana Golf, con il supporto dell’Official Advisor Infront Italy, torneo inserito anche nel calendario dell’Alps Tour.
La Pro Am alla squadra di Di Nitto – L’evento – giunto alla nona edizione e dedicato a Giorgio Bordoni, tecnico federale scomparso nel 2013 e artefice di importanti successi delle nazionali azzurre dal 1997 al 2005 come Responsabile Tecnico sia della squadra maschile che di quella femminile – è stato anticipato dalla Pro Am del Memorial Giorgio Bordoni presented by Aon vinta con “meno 37” dalla squadra del pro romano Enrico Di Nitto con i dilettanti Lidia Papetti, Olivia Barcellini e Luca Russillo, che ha preceduto la formazione di Davide Buchi con Luigi Peviani, Giuseppe Peviani e Luigi Broglia (meno 35). L’atleta paralimpico Roberto Molina ha giocato nella squadra condotta dall’inglese Marcus Mohr, terminata 13ª. In campo sette tra i primi dieci della money list – Alla gara prendono parte 144 concorrenti di cui 65 italiani, in rappresentanza di 17 nazioni con sette tra i primi dieci della money list compresi i quattro vincitori stagionali: lo spagnolo Quim Vidal, numero 1 della money list, l’irlandese Ronan Mullarney (n. 2), l’olandese Kiet Van der Weele (n. 3) e l’inglese Jack Floydd (n. 5). Con loro, altrettanto favoriti nella corsa al successo, gli azzurri Andrea Romano (n. 7), Gianmaria Rean Trinckero (n. 8) e Cristiano Terragni (n. 10). Tanti, comunque, i giocatori di qualità in grado di garantire spettacolo tra i quali ricordiamo l’olandese Lars Keunen, il transalpino Benjamim Kedochim, lo svizzero Luca Galliano e gli spagnoli Daniel Berna Manzanares e Borja Martin Torre.
Tra gli italiani, molti dei quali in grado di recitare un ruolo da protagonisti, ecco Enrico Di Nitto, undicesimo nell’ordine di merito, Luca Cianchetti, Federico Maccario, Edoardo Raffaele Lipparelli, Andrea Saracino, Manfredi Manica e Davide Buchi, terzo lo scorso anno. Conterà anche l’esperienza di Filippo Bergamaschi, Andrea Maestroni, Gregory Molteni e di Andrea Rota. Tra i dilettanti attesi alla prova Mattia Comotti e Flavio Michetti, rispettivamente con uno e due piazzamenti entro i dieci in stagione. Gli azzurri si sono imposti in questa gara cinque volte con Andrea Perrino (2015), Stefano Pitoni (2016), Marco Crespi (2017), Guido Migliozzi (2018) e lo scorso anno con Gregorio De Leo, leader della money list e promosso sul Challenge Tour 2023.
Alluvione in Emilia-Romagna, la segretaria del Pd Elly Schlein visita alcuni dei comuni più colpitiRoma, 23 mag. (askanews) – Elly Schlein ha visitato oggi alcuni dei comuni più colpiti dall’alluvione della scorsa settimana. La segretaria Pd, spiegano dal Nazareno, ha voluto vedere la situazione, portare solidarietà alle comunità colpite e raccogliere le esigenze su cui mobilitare il partito.
Schlein si è recata a Casalfiumanese, insieme alla sindaca Beatrice Poli, e a Borgo Tossignano con il sindaco Mauro Ghini. I due comuni, insieme a Fontanelice e Castel del Rio, sono tra i più colpiti da frane e smottamenti nella valle del Santerno, sulle colline imolesi. Comuni di piccole dimensioni che contano oltre 500 sfollati e decine e decine di strade parzialmente o completamente interrotte. Nel pomeriggio, poi, la Schlein si è recata a Lugo, in provincia di Ravenna, insieme al sindaco Davide Ranalli, dove ha visitato il cantiere in cui si sta ricostruendo l’argine rotto dalla piena del Santerno.