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Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per Ssn

Sanità, Schillaci: dispositivi medici settore centrale per SsnRoma, 23 mag. (askanews) – “Quello dei dispostivi medici è settore centrale per il SSN, il cui efficientamento passa anche attraverso l’innovazione tecnologica e il potenziamento del patrimonio digitale delle strutture sanitarie. La diagnostica e la terapia non possono prescindere dall’impiego dei DM di sicurezza ed efficacia comprovate; basti pensare all’impiego della telemedicina e delle terapie digitali, che sono suscettibili di enormi sviluppi. Si tratta di una prova di maturità che richiede decisione, competenza e fiducia”. E’ quanto ha dichiarato il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, intervenendo alla Conferenza nazionale dei Dispositivi medici in corso di svolgimento a Roma. L’incontro è stato realizzato grazie alla collaborazione con il Center for Economic and International Studies di Tor Vergata, l’Università di Tor Vergata, L’Università di Roma 3, e l’Altems dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Francesco Saverio Mennini, Research Director EEHTA del CEIS, Università di Roma Tor Vergata e Presidente, SIHTA, ha sottolineato, in apertura dei lavori, alcuni tra i punti salienti affrontati dalla Conferenza: “Per garantire un approccio proattivo – ha detto – in termini di valore dei dispositivi medici, risulta cruciale il tema delle regole. Occorrono regole chiare e condivise che definiscano e tutelino l’innovazione accompagnate anche da nuovi modelli organizzativi e finanziari, ma soprattutto supportate da una governance lungimirante e propositiva. Questo è il punto di partenza sul quale è richiesta la convergenza di tutti. Bisogna quindi valutare con anticipo le condizioni ottimali perché un’innovazione trovi spazio nei sistemi pubblici, misurando la sua capacità di assicurare quel Valore che la collettività si aspetta. Si tratta allora di una rivoluzione radicale, da concretizzare avvalendoci dei migliori strumenti a nostra disposizione, primo fra tutti, proprio l’Hta. Tutto questo, se realizzato, darebbe vita ad un nuovo rinascimento tanto del Ssn quanto del Sistema di welfare nel suo insieme” Americo Cicchetti, Direttore di Altems, Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, ha messo, invece, in evidenza nel suo intervento la centralità del salto tecnologico in atto. “La dinamica dell’innovazione tecnologica nel mondo dei dispositivi medici – sottolinea Cicchetti – impone una governance in grado di catturare le esigenze che emergono in tutte le fasi del ciclo di vita della tecnologia. E’ necessario infatti promuovere l’innovazione promuovendo la collaborazione pubblico-privato nella ricerca, valutare tempestivamente – in ogni fase – la sicurezza, l’efficacia, gli impatti economici, sociali ed organizzativi sul sistema sanitario attraverso un modello maturo di HTA, rendere efficiente la gestione dei dispositivi nell’ambito dei percorsi assistenziali garantendo un robusto legame tra HTA e procurement. Tutti questi elementi insieme permetteranno di superare il modello attuale e le storture indotte dall’uso del pay-back”.

Marco Trabucco Aurilio, Presidente della Mesit, ha indicato gli obiettivi che la CNDM si propone di raggiungere: “L’innovazione tecnologica è un generatore di benessere che ha rivoluzionato la vita dei cittadini. Tuttavia, le criticità che il nostro Sistema Sanitario Nazionale si trascina da decenni – ha evidenziato -, unite a un’attività regolatoria che, nel settore dei dispositivi medici, ha focalizzato la sua attenzione al mero contenimento dei costi, sono stati un freno all’innovazione tecnologica nel nostro Paese. La Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici vuole, quindi, rappresentare l’occasione per riunire tutti gli attori del sistema: Ministero della Salute, Ministero dell’Economia, rappresentanti regionali, centri di ricerca e rappresentanze del comparto dell’industria, allo scopo di individuare le possibili soluzioni e avanzare proposte concrete che coniughino lo sviluppo del settore dei dispositivi medici, la qualità e la sicurezza delle cure con i programmati vincoli di bilancio”.

”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in Trastevere

”IL GIRO. Una storia d’Italia”, mostra al Museo di Roma in TrastevereRoma, 23 mag. (askanews) – Attraverso i raggi di una bicicletta si può anche leggere il Paese. È quello che si propone la mostra IL GIRO. Una storia d’Italia ospitata al Museo di Roma in Trastevere dal 24 maggio al 18 giugno. Un inedito corpo fotografico riguardante la storia del Giro d’Italia – più di cento immagini – tratte in grandissima parte dall’Archivio Storico Riccardi, che racconta, dal 1909 a oggi, uno spaccato dell’Italia molto significativo. Con una minuziosa attenzione non solo alle cronache, ma anche alle innovazioni tecniche e al contorno pubblicitario che alimentano la passione e la mitologia popolare, l’esposizione offre al visitatore una narrazione di sorprendente spessore storico che illumina molti aspetti della società contemporanea. Un complesso di informazioni visive d’impatto, dirette ad appassionati di ciclismo, di fotografia, di costume, di antropologia e di sociologia.

La mostra è promossa da Roma Capitale, con il contributo dell’Assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, ed è organizzata da AGR srl in collaborazione con Archivio Storico Riccardi, con il sostegno di Enel, partner della Maglia Rosa, e di RCS Sports & Events. Coordinamento del progetto di Stefano Di Traglia. A cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado. Supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura. La mostra rientra nelle iniziative di comunicazione e diffusione territoriale relative all’intervento PNRR – Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo – C3 Turismo e cultura – 4.3 CAPUT MUNDI – linea di finanziamento: #Amanotesa – scheda n. 332 CUP J89I22001630006

Il racconto si snoda non solo attraverso i grandi protagonisti del Giro d’Italia – da Fausto Coppi e Gino Bartali, passando per Gimondi, Moser e Saronni fino ad arrivare a Marco Pantani e Vincenzo Nibali – ma gli scatti descrivono anche l’evoluzione di questo splendido sport e fanno scoprire la passione fatta di inseguimenti e cadute, vittorie in volata e salite estenuanti fissate nella memoria collettiva di più generazioni. Un intero paese unito intorno ai suoi eroi, inseguiti con lo sguardo dai bordi delle strade, seguiti attraverso le radioline o i televisori. Istantanee di un’epoca trascorsa, ma quanto mai attuale, in cui, spesso, Roma appare come meravigliosa scenografia. L’allestimento parte dalla prima edizione del Giro del 1909 e termina con un pannello vuoto in attesa di poter inserire, dal giorno successivo alla premiazione, la foto del vincitore dell’edizione 2023, che sarà realizzata il 28 maggio a Roma proprio nel corso dell’ultima tappa. Si comincia dagli storici scatti effettuati ai campioni delle primissime edizioni fino ad arrivare ai nostri giorni: un excursus temporale che va dai trionfi sgranati dei primi anni del secolo scorso, alle pose naturali dei grandi protagonisti del ciclismo del dopoguerra, da Fausto Coppi “a tu per tu” con Pio XII, al presidente della Repubblica Giovanni Gronchi che dà il via alla partenza del Giro d’Italia.

Esposta anche la bicicletta utilizzata nel 1945 da Fausto Coppi, il quale con la casacca della Lazio ciclismo e grazie alla iniziativa dell’imprenditore romano Edmondo Nulli poté tornare alle corse, alla fine della seconda guerra mondiale. L’esposizione si completa con la proiezione di filmati realizzati con materiali provenienti dalle Teche Rai riguardanti momenti e protagonisti di storiche edizioni del Giro d’Italia. È prevista inoltre, con la collaborazione di Roma Capitale, una mostra fotografica off in forma ridotta rispetto a quella del Museo di Roma in Trastevere ma non meno suggestiva, allestita in Piazza Anco Marzio a Ostia nei giorni di venerdì 26 e sabato 27 maggio 2023. Un video con tutte le foto esposte sarà proiettato nello schermo gigante posizionato sul palco dove nelle due serate saranno organizzati alcuni spettacoli musicali e teatrali a tema.

“Il Giro – ha sottolineato Alessandro Onorato, assessore a Sport, Grandi Eventi, Turismo e Moda – si conferma una grande festa di sport, ma anche un formidabile mezzo attraverso il quale raccontare e portare Roma nel mondo, con i suoi luoghi iconici e le sue bellezze. Un evento unico in grado di unire sano agonismo, storia e tradizione, come raccontano questi scatti unici dell’Archivio Riccardi in mostra al Museo In Trastevere e in piazza Anco Marzio ad Ostia. Il Grande Arrivo in via dei Fori Imperiali è solo l’ultimo degli appuntamenti che abbiamo programmato per far vivere la Corsa Rosa in tutta la città, dai quartieri al centro. Un grande evento internazionale, che genera ricadute positive sull’economia turistica, sull’indotto e sull’occupazione”. “La città si arricchisce di eventi per il Giro d’Italia, una delle competizioni sportive più antiche del nostro Paese. Sono passati 114 anni dalla prima edizione. Allora il ciclismo era lo sport nazionale per eccellenza e i suoi campioni erano popolarissimi, festeggiati come eroi. Eppure, l’emozione di veder sfrecciare le due ruote tra le strade delle nostre città continua ad essere la stessa di allora. Questa mostra è l’occasione per rivivere le tappe che hanno segnato la storia d’Italia, per ricordare i vincitori e tutti gli sportivi legati a questa competizione. Perché il Giro d’Italia è un po’ lo specchio in cui il nostro Paese riconosce la propria identità”, ha concluso l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor.

DoctorApp sigla accordo con Asand e lancia progetto contro fake news

DoctorApp sigla accordo con Asand e lancia progetto contro fake newsRoma, 23 mag. (askanews) – Da anni l’Istituto Superiore della Sanità smentisce le più diffuse fake news su cibo e alimentazione, ma non basta. Secondo i dati condivisi da Eurostat nel 2022, 53 italiani su 100 si affidano a Google anziché al medico per cercare consigli, in aumento del 26% rispetto a quanto rilevato nel 2011. Sul Web ci sono una moltitudine di messaggi discordanti e distorti sul tema della salute e in particolare della nutrizione.

“Il fatto che le persone si affidino al Web per capire come alimentarsi o curarsi non è qualcosa che possiamo combattere. Piuttosto bisogna fare in modo che i cittadini possano trovare risposte chiare e affidabili a tutti i principali dubbi in materia di salute, a partire dall’alimentazione, proprio su Internet. E che possano contattare facilmente uno specialista competente ogni volta che serve un confronto o un approfondimento”, spiega Alessandro Giraudo, CEO e founder di DoctorApp. Educazione e prevenzione sono aspetti fondamentali per DoctorApp. Tra i suoi obiettivi principali c’è infatti quello di diventare, per il paziente, un punto di riferimento legato alla salute e al benessere. Da questa volontà nasce la partnership con ASAND (Associazione Scientifica Alimentazione Nutrizione e Dietetica) grazie alla quale DoctorApp potrà trattare un tema molto delicato come quello dell’alimentazione in modo serio e professionale, fornendo ai cittadini che usano i suoi servizi consigli preziosi di cui possono fidarsi.

Alimentarsi in modo scorretto può portare a molti disturbi, sia fisici sia psicologici, spesso evitabili seguendo semplici regole e affidandosi, in caso di dubbi, a specialisti qualificati. Di recente, la Società italiana di medicina ambientale (Sima) ha lanciato un allarme proprio su questo tema. Circa 16 milioni di italiani, in previsione dell’estate, stanno per mettersi a dieta ma molti di loro (si stima il 75%) non si rivolgeranno a un professionista. “ASAND ha scelto di promuovere la partecipazione dei professionisti Dietisti alla piattaforma DoctorApp con l’obiettivo di sostenere i pazienti/cittadini che cercano un professionista di riferimento, in uno scenario nel quale, paradossalmente e pur essendo tutto ‘a portata di click’, è estremamente difficile orientarsi, soprattutto nell’ambito della nutrizione, dove in troppi e molto spesso si ‘improvvisano’ esperti”, spiega Ersilia Troiano, Presidente di ASAND.

Il primo step dell’accordo appena siglato prevede la pubblicazione di contenuti redatti da ASAND sulla piattaforma DoctorApp. Consigli di facile lettura che toccheranno tematiche diverse, tra cui alimentazione pediatrica e geriatrica, nutrizione per chi soffre di disturbi alimentari, fabbisogno nutrizionale corretto per gli sportivi. Tanti argomenti tutti legati da un medesimo filo conduttore: alimentarsi bene aiuta a stare meglio. Nel tempo saranno organizzati anche eventi a tema e convegni dedicati ai professionisti.

Strage Capaci, Schifani: unità politica per contrastare la mafia

Strage Capaci, Schifani: unità politica per contrastare la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’apertura di un museo della memoria delle vittime e del contrasto alla mafia è una bella iniziativa, frutto della buona volontà della professoressa Falcone e del sindaco, e su questo la Regione ha assunto un impegno: fare in modo che il museo possa essere vivo e funzionare, così da consentire un’attività di visita e di riflessione tutto l’anno e non soltanto nelle date in cui ci riuniamo per commemorare gli eccidi dei giudici Falcone e Borsellino”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, partecipando alle commemorazioni per il 31esimo anniversario della strage di Capaci svoltesi oggi fra Palazzo Jung e l’area allestita all’esterno dell’aula bunker dell’Ucciardone, a Palermo.

“La mafia – ha aggiunto il governatore – si combatte nel segno dell’unità, che è coesione delle forze politiche e sociali, del volontariato e dei giovani, molto presenti oggi, che hanno impresso un cambiamento generazionale nella consapevolezza che la mafia è male e va contrastata con la crescita delle coscienze”. “Quella del museo – ha proseguito intervenendo dal palco – è una iniziativa importante e ho deciso di sottoporla al Parlamento siciliano. Non è solo una scelta del governo della Regione, perché sul contrasto alla mafia non ci si deve dividere. Il passaggio del progetto del museo in Assemblea regionale consentirà a tutti i partiti di dire la propria, di condividere, di sentirsi ugualmente responsabili e protagonisti. L’ho sempre detto, sia quando ero all’opposizione sia in maggioranza: mai fare regali alla mafia, la politica deve essere unita nel contrastarla, senza se e senza ma. Il governo regionale farà la sua parte, sono convinto che tutte le formazioni politiche aderiranno al mio appello”.

Autonomia, Zaia: Costituzione del ’48 è assolutamente federalista

Autonomia, Zaia: Costituzione del ’48 è assolutamente federalistaRoma, 23 mag. (askanews) – “Non abbiamo mai interpretato l’autonomia come una secessione, non abbiamo mai avuto disegni secessionisti: abbiamo sempre inteso che i padri costituenti siano stati chiari fin dall’origine”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), nel corso della sua audizione in commissione Affari costituzionali al Senato, nel quadro dell’esame del ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata.

“Trovo improprio – ha affermato – il continuo riferimento al Titolo V, è stata una specificazione del processo dell’autonomia ma se andiamo a leggere la Costituzione repubblicana del primo gennaio del 1948 è una costituzione assolutamente federalista, ma non poteva non essere così. Negli stessi giorni, negli stessi mesi, nel dopoguerra, la Germania scriveva la sua costituzione. E i padri costituenti hanno interpretato che l’unità nazionale passava attraverso un modello federalista, tanto vero che lo stesso Einaudi nel presentare la Costituzione nel dicembre del ’47 disse: ‘dovremo dare a ognuno l’autonomia che gli spetta’”. “Noi – ha rivendicato Zaia – fondamentalmente abbiamo sempre fatto tutto in maniera rispettosa della legge, della massima legge che è la Costituzione”.

Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una Via

Concluso il Francigena Fidenza Festival, quattro giorni e una ViaMilano, 23 mag. (askanews) – Si è concluso, dopo quattro giorni di eventi, fra storia, incontri, visite guidate, approfondimenti con ospiti e camminate, il Francigena Fidenza Festival. L’evento è stato organizzato dal Comune di Fidenza, con la direzione artistica di Pirene Comunicazione, il patrocinio dell’Università di Parma e della Diocesi di Fidenza, e in collaborazione con AEVF – Associazione Europea delle vie Francigene; Destinazione Turistica Emilia; Terre di Verdi.

Protagonista del festival è stata, come sempre, la Via Francigena, che a Fidenza trova il luogo perfetto per la sua valorizzazione. “La Via Francigena è anima, cuore e gambe del nostro territorio e il link più poderoso che da mille anni lega l’Italia all’Europa dei popoli”, ha affermato il sindaco di Fidenza Andrea Massari. “Parlare oggi di Via Francigena significa parlare di un grande patrimonio nazionale e di un asset economico e culturale dal potenziale clamoroso. Ringrazio davvero la ministra del Turismo, Daniela Santanché, per averlo capito meglio di tanti altri e per aver schierato il peso del suo dicastero e del Governo italiano a supporto della candidatura Unesco della Via Francigena”. Sono stati oltre 50 gli appuntamenti – tutti gratuiti – dell’edizione 2023: passeggiate, momenti culturali, intrattenimento per i bambini con le performance dei giocolieri e gli immancabili assaggi dei sapori del territorio, dibattiti con la presenza di esponenti di livello nazionale e internazionale. Fra questi è da menzionare la presenza del giornalista e scrittore Gad Lerner, che ha concluso la manifestazione con un incontro in piazza Duomo dal titolo “Il futuro dell’Europa”; dell’imprenditore, creatore di Eataly, Oscar Farinetti, che sul Festival ha dichiarato: “un evento che valorizza un cammino percorso dai pellegrini che cercavano, appunto, un futuro”; del giornalista e analista politico Dario Fabbri, che ha affermato: “L’Europa è percepita come una massa magmatica univoca, cui ci rivolgiamo in caso di necessità quando invece sarebbe fondamentale comprendere l’intrinseca eterogeneità fra gli interessi presenti”; del climatologo Luca Mercalli, che si è soffermato a commentare la recente alluvione in Emilia Romagna: “Le alluvioni? – ha detto – “più frequenti e intense con il surriscaldamento”.

Fra le altre personalità della cultura che hanno preso parte al Francigena Fidenza Festival, da segnalare Alessandra Mordacci, direttrice del Museo del Duomo di Fidenza, che ha accompagnato i visitatori alla scoperta della Cattedrale con quattro visite; Carlo Mambriani, docente dell’Università di Parma, che ha narrato i luoghi francigeni di Fidenza e del Territorio; e poi Beatrice Saletti dell’Università di Ferrara, Franco Franceschi, dell’Università di Siena; Giulia Ghiretti e Andrea Devicenzi, atleti paralimpici; Elio Volta, coordinatore di “Giocampus”. Nell’ambito del Francigena Fidenza Festival, si è tenuto il premio culturale “Francigena Fidenza Award”, ideato dall’autrice Rossana Tosto. Il riconoscimento è stato assegnato per l’alta professionalità, il merito, il talento, la passione, la voglia di scoprire e di comunicare profusi nel lavoro. Una lode alla carriera riconosciuta a chi si sia distinto in modo particolare nella professione di narratore di fatti e di luoghi. Destinatari del premio sono stati: Ansa con il canale Viaggiart; Adnkronos, AskaNews, Affari Italiani, Dove di Rcs Media Group, Economy, Il Corriere della Sera, La Gazzetta di Parma, Rai News 24. Tra i personaggi, l’architetto Sandro Polci e il professor Carlo Mambriani (Università di Parma).

Come ha ricordato il sindaco di Fidenza, Andrea Massari, il Festival è “un progetto sul quale continuare ad investire per renderlo sempre più vetrina di questa stupenda Italia, culla dell’identità europea. Anno dopo anno riscontriamo l’entusiasmo crescente degli addetti ai lavori, delle grandi personalità che arrivano a Fidenza e degli amanti del cammino, ambasciatori dei grandi temi del nostro tempo: sostenibilità, innovazione, apertura verso il mondo”.

Quattro palchi per l’edizione 2023 del Nameless Festival

Quattro palchi per l’edizione 2023 del Nameless FestivalMilano, 23 mag. (askanews) – Nameless Festival è più grande che mai! L’edizione 2023, che si terrà dal 2 al 4 giugno tra i comuni di Annone di Brianza, Molteno e Bosisio Parini (LC), vedrà gli artisti esibirsi su quattro palchi totalmente rinnovati: il Main Stage, il Nameless Tent by Molinari, il Live Stage e l’Igloo by CGTE Spa (100% Green Energy Powered). Annunciata anche la time table dei tre giorni.

Con l’aggiunta del quarto nuovo palco la line up di quest’anno, la più eterogenea di sempre, è pronta ad abbracciare trasversalmente sempre più generi musicali – dall’elettronica all’hip hop, dalla latin music all’indie-pop – ampliando così la propria offerta con novità, atmosfere, realtà e momenti unici. Al centro saranno il pubblico e un’esperienza da vivere insieme in modo intenso, diverso e spettacolare. Gli artisti si esibiranno su quattro palchi differenti, suddivisi per generi musicali: Main Stage, Nameless Tent, Live Stage e Igloo. Quest’ultimo, in particolare, sarà alimentato al 100% da energia rinnovabile grazie alla collaborazione con CGTE Spa – Gruppo Tesya, azienda certificata ISO 20121, con cui Nameless Festival ha lanciato il progetto “Traceless – Mission Zero Impact”, nato con l’intento di implementare il percorso di sostenibilità ambientale intrapreso sin dagli albori.

Inoltre, CGTE utilizzerà per i palchi gruppi elettrogeni di ultima generazione con certificazione Stage V, tecnologia che permette di ridurre le emissioni di CO2, NOx, HC, PM in modo importante. Gli stessi garantiscono di ridurre in modo drastico l’impatto acustico (57 dBA). Ad illuminare i palchi effetti scenici, coriandoli biodegradabili e luci mobili a energia solare e ibrida. Una rassegna ricca di grandi novità dal punto di vista degli allestimenti e della line up, pronta a richiamare pubblico da tutta Europa e festeggiare i primi dieci anni della storia di Nameless Festival.

A inaugurare il palco del Main Stage, venerdì 02 giugno, saranno l’headliner Paul Kalkbrenner, Giorgia Angiuli, Tokischa, Will Sparks, Hedex, Miles, SLVR e SQ4RE. Lo stesso giorno si alterneranno sul Nameless Tent: Malaa, Ofenbach, Sonny Fodera, Matroda, Jenjii, Capozzi, Joshwa, Astrality e MNNR. Sul Live Stage saliranno Rondodasosa, Rosa Chemical, Rose Villain, Dylan, Olly, Icy Subzero, LA SAD, Kid Yugi, Ensi & Nerone, Claudym, AGON e Rocket Pengwin. A rompere il ghiaccio dell’Igloo saranno invece Goldie, DJ Hype, The Upbeats, The Caracal Project e Gyrofield, Mother Inc., VSC e Agatha Lai. Sabato 03 giugno il Main Stage farà scatenare l’intera arena con la musica degli headliners Skrillex e Salmo. Alle loro esibizioni si aggiungeranno quelle di Chris Lake, Mora, ArrDee, Merk & Kremont, Uniique e Scarlett. Grande protagonista del Nameless Tent sarà la musica di Automhate, Kayzo, Marauda, Gravedg, Luca Agnelli, Edmmaro, Byor, Vieze Asbak e Noisy Boï. Sul Live Stage sarà il turno di Ernia, Mara Sattei, Neima Ezza, Diss Gacha, Nello Taver, Rovere, Clara, Tredici Pietro & Lil Busso, Asteria, Kaze e Sillyelly. L’Igloo sorprenderà il pubblico con le performance firmate Dance Revolution di Dance System, Horse Meat Disco, Catz’n’Dogz, Albertino, Amedeo Picone, Shorty, Mattei & Omich e LRNZ.

Degna conclusione del Festival la daranno, domenica 04 giugno, sul Main Stage, le esplosive performance dell’headliner Hardwell, Oliver Heldens, Lost Frequencies, Benny Benassi, 070Shake, Il Pagante, Maddix e Greg Willen. Sul Nameless Tent si esibiranno invece Gordo, Dom Dolla, Hugel, Mau P, Tita Lau, Biscits, Gladde Paling, NCT e Greeko. Il Live Stage vedrà scatenarsi Geolier, Villabanks, Anna, Nitro, MYSS Keta, Slings, Galeffi, Mida, Beatrice Quinta, Fuckyourclicque, HU e Chaze. A scaldare l’Igloo ci penseranno infine Sam Divine e Toytonics. L’edizione 2023 si prepara quindi a sbaragliare anche i record dello scorso anno, in cui si sono alternati 110 artisti e in cui sono state registrate 100.000 presenze nell’arco di quattro giorni, molte delle quali provenienti da U.S.A., Germania, Spagna, Svizzera, Austria, Canada, Slovacchia, Lussemburgo, Polonia, Gran Bretagna, Francia, Norvegia e Olanda.

L’export italiano per la prima volta supera quota 50% del fatturato

L’export italiano per la prima volta supera quota 50% del fatturatoMilano, 23 mag. (askanews) – E’ la fotografia di un’industria manifatturiera italiana sostanzialmente in buona salute, quella che emerge dal 103esimo “Rapporto Analisi dei settori industriali” di Intesa Sanpaolo redatto in collaborazione con Prometeia. Per fine 2023 si prevede un un livello di fatturato stabile a prezzi costanti (+0,4% tendenziale) che consolida i significativi progressi del biennio precedente (+9,1% la crescita media annua nel 2021-22). Ma un dato particolarmente importante è la quota di fatturato generata dall’export che nel 2023 per la prima volta supererà la soglia del 50 per cento, grazie alla capacità delle imprese di servire nicchie a elevato valore aggiunto. A prezzi correnti il fatturato complessivo segna poi un altro record: quota 1.160 miliardi a fine 2022, e in prospettiva il superamento di 1.170 miliardi di euro a fine anno, 260 miliardi di euro in più rispetto al 2019.

In prospettiva – si legge nel Rapporto – la distensione del contesto operativo interno e internazionale, grazie anche al rientro dell’inflazione, permetterà al manifatturiero italiano di crescere nei prossimi anni a ritmi più vivaci di quelli degli ultimi decenni: 1,3% medio annuo nel 2024-27 a prezzi costanti e 2% a prezzi correnti. Sul fronte interno, l’aspettativa è che i fondi del Pnrr sostengano il ciclo degli investimenti, controbilanciando l’andamento meno brillante dei consumi, penalizzati dall’ erosione dei redditi reali imposta dall’inflazione, soprattutto nel 2023 e, nel medio termine, dai cambiamenti nelle abitudini di spesa, conseguenti anche al progressivo invecchiamento della popolazione.

Fra i settori più dinamici nel 2023 e nel medio termine si trovano Elettrotecnica, Meccanica, Elettronica e Autoveicoli e moto. Seguono i settori che più di altri saranno in grado di cogliere le opportunità di crescita sui mercati esteri: Sistema moda, Farmaceutica e Largo consumo. In fisiologico rallentamento i Prodotti e materiali da costruzione e gli intermedi chimici, sensibili alla domanda edilizia, e i settori produttori di beni destinati all’ambiente domestico, Mobili ed Elettrodomestici. Il Rapporto mette in evidenza anche alcune criticità che potrebbero essere penalizzanti per l’andamento della nostra industria manifatturiera; prima fra le altre il gap generazionale e l’invecchiamento non solo dei vertici aziendali, ma in proporzione di tutta la forza lavoro. Nel 2022 la quota di occupati under 40 nell’industria manifatturiera italiana è infatti scesa al 34,8%, dal 51,1% del 2008, la percentuale più bassa fra le grandi manifatture europee, e a fronte di una media UE27 del 39,6%. Il progressivo invecchiamento della forza lavoro è visibile in tutti i settori, con picchi più intensi nel Sistema moda, nei Prodotti e materiali da costruzione e nei Mobili. Se proiettato verso un orizzonte di medio termine, questo fenomeno potrebbe incidere in maniera significativa sulla capacità delle imprese di realizzare un corretto passaggio di competenze, a fronte di un processo di transizione digitale e ambientale che, tra l’altro, impone di accelerare sulla formazione ICT e nelle materie STEM, dove l’Italia ha ancora notevoli lacune da colmare con i concorrenti europei. A livello di figure apicali il fenomeno dell’invecchiamento delle risorse umane è ancora più delicato evidenziando un ritardo sul passaggio generazionale ai vertici che si traduce in debolezza. L’analisi di un campione rappresentativo di circa 82mila imprese manifatturiere ha messo in luce come, al 2022, solo il 20,5% delle realtà abbia almeno un amministratore under 40 all’interno del board.

Dal punto di vista finanziario, infine, il rapporto indica che i tassi di crescita più modesti e costi di approvvigionamento ancora penalizzanti incideranno sui margini unitari nel 2023, ma l’Ebitda si confermerà su livelli storicamente elevati. Pur a fronte di una dispersione delle performance, tra settori e all’interno dei settori, le imprese manifatturiere italiane possiedono infatti al loro interno le risorse necessarie per affrontare le sfide dell’orizzonte previsivo. L’analisi dei bilanci internazionali conferma poi un significativo processo di convergenza tra l’industria italiana e i competitor europei di Germania, Francia e Spagna, in termini di rafforzamento della redditività, della patrimonializzazione e degli equilibri finanziari. (nella foto: Gregorio De Felice, Chief Economist e Responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo)

Eolie Music Fest 2023 con Elisa, Piero Pelù e Clementino

Eolie Music Fest 2023 con Elisa, Piero Pelù e ClementinoMilano, 23 mag. (askanews) – Eolie Music Fest è il festival in cui le sonorità della musica cambiano, prendono la forma del mare, del cielo e dei vulcani, pronto a dare energia ed emozioni a tutti gli spettatori da giovedì 29 giugno a venerdì 7 luglio, cullati dal mare e immersi nella scenografia naturale delle Isole Eolie. Vulcano, Lipari, Salina e Stromboli si preparano a ospitare un cartellone selezionato dalla direzione artistica di Samuel Romano, costellato da eventi unici, tra mare – sull’iconico caicco turco lungo 27 metri – e terra, che ammalieranno gli spettatori con i loro set pensati in esclusiva. E, come da tradizione, non mancheranno le collaborazioni e i feat. Tra gli artisti ospiti.

Dopo le anteprime di giovedì 29 e venerdì 30 giugno, con musica dal vivo e dj set, sabato 1 luglio la bellezza mozzafiato di Salina sarà lo scenario per l’imperdibile live di Elisa. Ad anticiparla sul caicco, Motta. Domenica 2 luglio i caldi colori dei tramonti di inizio estate accenderanno Vulcano con Piero Pelù, M¥SS KETA e i Motel Connection. Lipari martedì 4 luglio accoglierà uno speciale dj set a cura di Radio R101. Mercoledì 5 luglio a Stromboli sarà la volta di Clementino ed Ensi, che si sfideranno in una vera e propria battle di barre. A loro si aggiunge anche La Rappresentante di Lista. Nati ai piedi del Vesuvio, i 99 Posse porteranno la loro energia sulle terre vulcaniche di Stromboli giovedì 6 luglio insieme a Sud Sound System e Africa Unite. Venerdì 7 luglio, infine, l’EOLIE MUSIC FEST Party tutto da ballare, per salutare le Isole con il giusto mood. Questi sono solo i primi annunci per EOLIE MUSIC FEST 2023: il cartellone si completerà presto con nuovi importanti nomi del panorama musicale italiano. “Questa terza edizione di Eolie Music Fest è l’ennesima evoluzione del nostro festival e mai come quest’anno vede tra i protagonisti alcuni degli artisti tra i più importanti sulla scena musicale italiana” commenta Samuel “Abbiamo l’onore di avere con noi Elisa a inaugurare il festival, vero e proprio big del panorama musicale italiano che sarà capace di dare un valore aggiunto al nostro palco caicco. Inoltre, avremo Piero Pelù, un altro storico nome di prestigio della musica, il rap di amici come Clementino ed Ensi, il pop cult de La Rappresentante di Lista e M¥SS KETA. Questo è il primo il primo grande passo avanti per Eolie Music Fest verso un parterre di artisti sempre più importanti e influenti del mondo della musica”.

Ogni performance di Eolie Music Fest sarà resa unica proprio dallo scenario da cui saranno proposte, sia in mare sul palco itinerante immerso nel blu del mar Tirreno meridionale che nelle location a terra pensate per accogliere ogni artista e i loro set musicali ispirati dal territorio: energia pura che scaturisce dal mare e si fonde con i suoni e le voci di ogni artista presente a bordo del caicco o a terra, per un’esperienza di ascolto davvero indimenticabile. Un’esperienza unica, nuova, energica ed emotiva, destinata ad albergare nel cuore degli spettatori per sempre. I biglietti per partecipare agli eventi in programma a terra e in barca per Eolie Music Fest 2023 sono già disponibili su TicketOne. È possibile acquistare i biglietti per il singolo evento oppure sono disponibili anche soluzioni vantaggiose attraverso abbonamenti e pacchetti. Maggiori info sul sito di TicketOne. Il costo del biglietto a persona per barca turistica è di?65,65€ comprensivo di biglietto concerto + trasporto in barca, mentre il costo del biglietto a persona per barca privata è di?60,95€. Per noleggiare un’imbarcazione privata è possibile scaricare l’app Talay e scegliere tra le soluzioni proposte.

Borrell: i Paesi Ue hanno già fornito a Kiev 10 miliardi in sostegni militari (per la pace)

Borrell: i Paesi Ue hanno già fornito a Kiev 10 miliardi in sostegni militari (per la pace)Bruxelles, 23 mag. (askanews) – “Complessivamente, al momento, grazie al fondo dello ‘European Peace Facility’ (‘Strumento europeo per la pace ndr), abbiamo incentivato 10 miliardi di euro di sostegno militare all’Ucraina” come Unione europea. “Gli Stati membri ci hanno presentato fatture per un valore di 10 miliardi di euro, che è molto più del previsto”. Lo ha riferito l’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, parlando alla stampa a margine del Consiglio Esteri che si svolge oggi a Bruxelles in nella formazione con i ministri della Difesa. Quindi, ha proseguito Borrell, “con 3,6 miliardi di euro provenienti dallo Strumento europeo per la pace, abbiamo attivato 10 miliardi di euro di sostegno militare” per l’Ucraina contro l’invasione russa. “Questo supporto militare – ha sottolineato – deve continuare. E sono felice che finalmente l’addestramento dei piloti per i caccia F16 sia iniziato in diversi paesi” e in particolare in Polonia. “Ci vorrà del tempo, ma prima si fa, meglio sarà”. Inoltre, è stata finalmente “aperta la porta per la fornitura di caccia” all’Ucraina, ha rilevato l’Alto Rappresentante.

“E’ sempre la stessa cosa”, ha osservato Borrell: “Discutiamo, e all’inizio, tutti sono riluttanti, ma alla fine, come è successo con i carri Leopard, e ora con i caccia F16, arriva la decisione di fornire questo supporto militare, perché è assolutamente necessario – ha concluso – affinché gli ucraini continuino a difendersi”.