Bankitalia: stabili prezzi case ma affitti in forte rialzoRoma, 23 mag. (askanews) – Nel primo trimestre di quest’anno i prezzi generalmente delle case sono rimasti stabili mentre per gli affitti hanno fatto registrare un forte rialzo. Lo sottolinea la Banca d’Italia nel “Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia”. Secondo l’indagine condotta presso 1.458 agenti immobiliari dal 3 aprile al 4 maggio 2023, nel I trimestre oltre il 60 per cento degli operatori continua a indicare prezzi delle abitazioni stabili, mentre il saldo tra i giudizi di aumento e di diminuzione è tornato marginalmente positivo. La quota di agenti che hanno concluso almeno una transazione è in calo, sebbene si mantenga su livelli elevati. Lo sconto medio sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali è tornato a diminuire, attestandosi su valori molto bassi. Anche i tempi di vendita sono scesi, toccando il nuovo minimo dall’inizio della rilevazione. Per contro, i canoni di affitto correnti e attesi sono segnalati in forte rialzo. Le attese sulle variazioni dei prezzi di vendita per il II trimestre restano prevalentemente improntate al pessimismo. Le condizioni della domanda appaiono nel complesso in peggioramento, guidate da un deterioramento dei giudizi relativi al numero dei potenziali acquirenti. Le prospettive sulla situazione del mercato immobiliare rimangono sfavorevoli, sebbene in lieve attenuazione, anche con riferimento a un orizzonte biennale. Quasi un operatore su tre segnala difficoltà nel reperimento del mutuo da parte degli acquirenti, il valore massimo dal 2015. Secondo la larga maggioranza degli agenti, nei prossimi dodici mesi l’andamento atteso dell’inflazione al consumo, sebbene in calo rispetto alla precedente rilevazione, continuerà a incidere negativamente sulla domanda di abitazioni.
Spazio e cambiamento climatico, a Oslo una conferenza per agireOslo, 23 mag. (askanews) – Si è aperto a Oslo la Global Space Conference on Climate Change, GLOC 2023, conferenza organizzata dalla IAF, In ternational Astronautica Federation, per affrontare il tema della relazione tra lo spazio e il cambiamento climatico. Si tratta della prima conferenza la mondo organizzata su questo tema, ci hanno tenuto a specificare gli organizzatori, ed è anche l’occasione perché i principali attori del settore spaziale – agenzie governative, ma anche industrie – si confortino su come affrontare, utilizzando le tecnologie spaziali, il principale problema del nostro pianeta, la crisi che potrebbe realmente mettere a rischio la vita umana sul pianeta terra. La conferenza ospita esponenti di NASA, ESA, JAXA (l’agenzia spaziale giapponese), ma anche delle Nazioni Unite e del NOAA, l’agenzia statunitense per gli oceani e l’atmosfera, oltre a partecipanti e studiosi da tutto il mondo.
Durante la cerimonia di inaugurazione del GLOC 2023, all’hotel Radisson Blue nella capitale norvegese, dopo l’introduzione del presidente della IAF, Eugene Clayton Mowry, ha preso la parola Espen Barth Eide, ministro per il Clima e l’Ambiente della Norvegia che ha fatto il punto sulla situazione che stiamo vivendo a livello di crisi climatica. Eide ha citato gli eventi meteorologici estremi che si stanno verificando in tutto il mondo e si è soffermato anche sulle alluvioni di questi giorni in Emilia-Romagna. “Questa è la situazione – ha detto il ministro – con un aumento della temperatura globale di 1,15 gradi. Lo scenario migliore individuato dalla Conferenza di Parigi prevede di limitare l’aumento a 1,5 gradi. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, la situazione peggiorerà comunque e dobbiamo pensare dei nuovi modi di affrontare e convivere con la crisi climatica”. Eide ha comunque individuato motivi di ottimismo e di speranza e ha sottolineato il ruolo della scienza e della tecnologia per affrontare la sfida che le stesse Nazioni Unite, per bocca del segretario generale Guterres, hanno identificato come la principale del nostro tempo. Una sfida di cui però, e anche a Oslo è stato sottolineato, ancora manca un vero dibattito a livello di opinione pubblica globale, a livello di discorso pubblico. E anche questo dovrebbe essere uno degli obiettivi del GLOC 2023. Tra gli ospiti saliti sul palco, e anche premiati dalla IAF, c’è anche il direttore dell’ESA, l’agenzia spaziale europea, Josef Aschbacher, che ha portato a Oslo le ricerche sulla situazione ambientale del pianeta e ha sottolineato l’importanza di creare un digital twin della Terra, in grado di fotografare la situazione complessiva del pianeta, ma anche di immaginare sviluppi futuri sui quali intervenire. Perché il cambiamento climatico è una realtà tangibile, anche solo attraversando la città per raggiungere la sede della conferenza: clima caldo, a tratti afoso, fioriture ovunque e, nella mattina di inaugurazione del GLOC, anche una sorta di pioggerellina più tropicale che scandinava. Nello specifico, la conferenza della IAF si focalizzerà su “Fire and Ice – Space for Climate Action”, toccando i temi dell’impatto della crisi sull’ambiente, delle applicazioni e dei servizi che sono stati sviluppati per affrontare il surriscaldamento globale, delle leggi e delle politiche che sono state adottate, delle opportunità commerciali, delle collaborazioni internazionali sullo spazio e sulla comunicazione legata alla crisi climatica. (di Leonardo Merlini)
Oslo, spazio e cambiamento climatico: una conferenza per agireOslo, 23 mag. (askanews) – Si è aperto a Oslo la Global Space Conference on Climate Change, GLOC 2023, conferenza organizzata dalla IAF, In ternational Astronautica Federation, per affrontare il tema della relazione tra lo spazio e il cambiamento climatico. Si tratta della prima conferenza la mondo organizzata su questo tema, ci hanno tenuto a specificare gli organizzatori, ed è anche l’occasione perché i principali attori del settore spaziale – agenzie governative, ma anche industrie – si confortino su come affrontare, utilizzando le tecnologie spaziali, il principale problema del nostro pianeta, la crisi che potrebbe realmente mettere a rischio la vita umana sul pianeta terra. La conferenza ospita esponenti di NASA, ESA, JAXA (l’agenzia spaziale giapponese), ma anche delle Nazioni Unite e del NOAA, l’agenzia statunitense per gli oceani e l’atmosfera, oltre a partecipanti e studiosi da tutto il mondo.
Durante la cerimonia di inaugurazione del GLOC 2023, all’hotel Radisson Blue nella capitale norvegese, dopo l’introduzione del presidente della IAF, Eugene Clayton Mowry, ha preso la parola Espen Barth Eide, ministro per il Clima e l’Ambiente della Norvegia che ha fatto il punto sulla situazione che stiamo vivendo a livello di crisi climatica. Eide ha citato gli eventi meteorologici estremi che si stanno verificando in tutto il mondo e si è soffermato anche sulle alluvioni di questi giorni in Emilia-Romagna. “Questa è la situazione – ha detto il ministro – con un aumento della temperatura globale di 1,15 gradi. Lo scenario migliore individuato dalla Conferenza di Parigi prevede di limitare l’aumento a 1,5 gradi. Questo significa che, nella migliore delle ipotesi, la situazione peggiorerà comunque e dobbiamo pensare dei nuovi modi di affrontare e convivere con la crisi climatica”. Eide ha comunque individuato motivi di ottimismo e di speranza e ha sottolineato il ruolo della scienza e della tecnologia per affrontare la sfida che le stesse Nazioni Unite, per bocca del segretario generale Guterres, hanno identificato come la principale del nostro tempo. Una sfida di cui però, e anche a Oslo è stato sottolineato, ancora manca un vero dibattito a livello di opinione pubblica globale, a livello di discorso pubblico. E anche questo dovrebbe essere uno degli obiettivi del GLOC 2023. Tra gli ospiti saliti sul palco, e anche premiati dalla IAF, c’è anche il direttore dell’ESA, l’agenzia spaziale europea, Josef Aschbacher, che ha portato a Oslo le ricerche sulla situazione ambientale del pianeta e ha sottolineato l’importanza di creare un digital twin della Terra, in grado di fotografare la situazione complessiva del pianeta, ma anche di immaginare sviluppi futuri sui quali intervenire. Perché il cambiamento climatico è una realtà tangibile, anche solo attraversando la città per raggiungere la sede della conferenza: clima caldo, a tratti afoso, fioriture ovunque e, nella mattina di inaugurazione del GLOC, anche una sorta di pioggerellina più tropicale che scandinava.
Nello specifico, la conferenza della IAF si focalizzerà su “Fire and Ice – Space for Climate Action”, toccando i temi dell’impatto della crisi sull’ambiente, delle applicazioni e dei servizi che sono stati sviluppati per affrontare il surriscaldamento globale, delle leggi e delle politiche che sono state adottate, delle opportunità commerciali, delle collaborazioni internazionali sullo spazio e sulla comunicazione legata alla crisi climatica. (Leonardo Merlini)
Ballottaggio in Turchia: Erdogan vicino alla rielezione, ma Kilicdaroglu non mollaRoma, 23 mag. (askanews) – Secondo gli ultimi sondaggi e dopo l’endorsement da parte del terzo candidato, il kingmaker Ogan, la strada per la rielezione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan sembra spianata, ma il candidato dell’opposizione turca Kemal Kilicdaroglu non intende arrendersi e, in vista del ballottaggio di domenica 28 maggio, ha alzato i toni per conquistare indecisi, giovani e nazionalisti.
Kilicdaroglu ha ulteriormente spinto su una delle sue promesse elettorali, il rimpatrio dei rifugiati siriani: nella campagna per il primo turno il leader dell’opposizione aveva parlato di un’operazione graduale, in due anni e su base volontaria, con l’aiuto di finanziamenti dell’Unione europea per costruire case, scuole, ospedali e altri servizi in Siria. Ma dopo il voto del 15 maggio, Kilicdaroglu ha accusato il governo di aver permesso a 10 milioni di migranti “irregolari” di entrare nel Paese e ha accusato direttamente Erdogan “di non aver protetto i confini e l’onore” della Turchia, promettendo di rimandare a casa tutti i rifugiati. Dichiarazioni che cozzano con l’immagine mite del candidato dei sei partiti d’opposizione, portata avanti nella prima fase della campagna nel corso della quale Kilicdaroglu ha più volte trasmesso video dalla sua cucina o dallo studio di Ankara con le maniche della camicia tirate su. Ma questa immagine ha lasciato il posto a quella di “leader duro” in particolare sulla questione migranti.
L’attacco al presidente uscente si è basato anche sull’accusa di collusione con i “terroristi” dopo che Erdogan ha ricevuto il sostegno del Partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK). Inoltre, per poter battere il capo di stato uscente, secondo i locali Kilicdaroglu si sarebbe affidato all’influente sindaco di Istanbul, Ekrem Imamoglu, per guidare la campagna elettorale. Dal canto suo Erdogan, forte di un 52,4% in uno degli ultimi sondaggi pubblicati, invece di attaccare Kilicdaroglu, punta il dito contro l’Occidente che a suo dire ha cercato di influenzare l’opinione pubblica con titoli fuorvianti sulle elezioni turche. Un Occidente che sarebbe preoccupato dalla crescita e dai progressi turchi anche nel settore dell’industria della difesa: “Ovviamente non gli piacciamo. Non gli piacciamo perché non compriamo più armi o munizioni da loro … La mia nazione ha dato questa risposta a loro il 14 maggio. Spero che il 28 maggio lo facciano di nuovo”, ha detto Erdogan.
Sul fronte dei rifugiati il presidente uscente ha ribattuto: “Abbiamo già sostenuto il ritorno volontario e sicuro dei rifugiati sin dall’inizio. Finora, quasi 560.000 rifugiati sono tornati in aree sgomberate dal terrorismo. Questo numero aumenterà man mano che le organizzazioni terroristiche saranno spazzate via in Siria” e ha aggiunto che “i confini della Turchia sono più sicuri che mai”. Erdogan ha chiuso il primo turno con il 49,52% dei voti, mentre Kilicdaroglu è arrivato secondo con il 44,88%, Sinan Ogan, che ieri ha annunciato l’appoggio a Erdogan nel ballottaggio, ha ottenuto il 5,17%. “Crediamo che la nostra decisione sia la decisione giusta per il nostro Paese e la nostra nazione”, ha detto Ogan, anche se alcuni analisti ritengono che non tutti i suoi sostenitori appoggeranno Erdogan, optando per Kilicdaroglu.
Altra tattica del leader del principale partito d’opposizione, il Partito Repubblicano del popolo (Chp), oltre a lanciare l’allarme su possibili brogli, è stata quella di fare appello agli “otto milioni di cittadini e a tutti i giovani che non hanno votato” al primo turno, parlando di un vero e proprio “referendum” tra chi vuole “vendere” il Paese e chi lo vuole salvare “da terrorismo e rifugiati”. Nonostante il cambiamento delle tattiche di battaglia, le possibilità di vincere per Kilicdaroglu restano scarse e a poco servirebbe aver abbandonato il tipico gesto a forma di cuore con le mani per un più deciso sbattere di pugni sul tavolo. Il leader del Chp, fondato dal padre della Repubblica turca Mustafa Kemal Ataturk, guida una coalizione di sei partiti e gode del sostegno del principale partito filo-curdo HDP, ma gli analisti ritengono che lo spettro dei suoi sostenitori sia fin troppo ampio ed eterogeneo per scalfire il granitico fronte che appoggia Erdogan.
Oltre alla questione dei rifugiati siriani, altri temi sono in ballo al secondo turno delle presidenziali turche: il voto di domenica deciderà non solo chi guida la Turchia, un paese membro della Nato e che conta 85 milioni di abitanti, ma anche che direzione prenderà l’economia che attraversa una profonda crisi e come potrebbe cambiare la politica estera di Ankara.
Per quanto riguarda l’economia turca, Erdogan è stato fortemente criticato per la politica non ortodossa di bassi tassi di interesse, nonostante l’aumento dei prezzi, che ha spinto l’inflazione all’85% e il deprezzamento della lira turca. Kilicdaroglu si è impegnato a tornare a una politica economica più ortodossa e a ripristinare l’indipendenza della banca centrale turca.
Per la politica estera, nulla fa pensare che l’arrivo eventuale di Kicdaroglu possa modificare l’obiettivo di potenza regionale e militare nell’area, come anche i rapporti con la Russia.
Gli aventi diritto sono oltre 64 milioni in quasi 192.000 seggi elettorali, 3,4 milioni sono gli elettori all’estero, che voteranno tra il 20 e il 24 maggio.
Domenica 28 maggio i seggi apriranno alle 8:00 (le 7:00 in Italia) e chiuderanno alle 17:00. (le 16:00 in Italia). In base alle norme elettorali, notizie, exit poll e commenti sul voto sono vietati fino alle 18:00 (le 17:00 in Italia) e i media sono liberi di riferire i isultati solo dalle 21:00 (le 20:00 in Italia). Tuttavia, l’Alto consiglio elettorale, come già accaduto al primo turno, può rimuovere l’embargo prima.
Strage di Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “Trentuno anni fa ero una quindicenne, sconvolta dall’efferatezza di quella stagione di stragi mafiose. Scelsi di impegnarmi in politica perché lo vidi come lo strumento più utile per fare qualcosa, per non rimanere con le mani in mano. L’ultimo arresto quello di Matteo Messina Denaro è la testimonianza dell’impegno instancabile di tanti uomini e donne delle istituzioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo messaggio letto durante la cerimonia, in corso a Palermo, per l’anniversario della strage di Capaci.
Strage Capaci, Meloni: impegno instancabile contro la mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “Trentuno anni fa ero una quindicenne, sconvolta dall’efferatezza di quella stagione di stragi mafiose. Scelsi di impegnarmi in politica perché lo vidi come lo strumento più utile per fare qualcosa, per non rimanere con le mani in mano. L’ultimo arresto quello di Matteo Messina Denaro è la testimonianza dell’impegno instancabile di tanti uomini e donne delle istituzioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nel suo messaggio letto durante la cerimonia, in corso a Palermo, per l’anniversario della strage di Capaci.
Competere.EU: l’Italia corre più dei competitorMilano, 23 mag. (askanews) – L’Italia corre più dei Paesi competitor; e la sua resilienza economica è spiegata anche da ragioni strutturali, e non solo da fattori congiunturali. A fronte di questa solidità è necessaria una una strategia di comunicazione per scardinare i falsi miti che tendono a screditare l’Italia agli occhi di molti investitori internazionali e attrarre investimenti. E’ quanto emerge dal position paper di Competere.EU, think tank che svolge analisi e attività di advocacy per promuovere il commercio globale che collabora con istituzioni e governi internazionali, aziende e associazioni di settore.
“La resilienza dell’Italia è anche il frutto di una struttura produttiva meno dipendente dalle catene del valore globali, in particolare quelle più colpite nell’ultimo biennio, ma anche di una ricostruzione del sistema produttivo che è stata forgiata dalle crisi vissute negli ultimi quindici anni, a partire da quella finanziaria internazionale del 2008, e che ha consentito la sopravvivenza delle imprese più solide – sottolinea il segretario generale di Competere.EU Roberto Race – Non tenerne adeguatamente conto può portare le istituzioni internazionali e le agenzie di rating a sottostimare la capacità dell’Italia e a venire poi smentite dai dati effettivi dell’economia reale”. “Nelle ultime settimane – spiega Race- si è discusso molto della valutazione del rating sovrano da parte delle principali agenzie internazionali, una valutazione che ha un impatto decisivo sulla credibilità del Paese e sull’attenzione che può generare presso gli investitori internazionali. Normalmente questo momento cruciale era molto temuto; questa volta, però, è diverso perché la situazione economica dell’Italia è migliore di quanto non lo fosse in passato – afferma Race, che è anche uno dei rappresentanti italiani del B20, il business forum delle “Confindustrie” del G20 – Nella fase di ripresa post-pandemica il nostro Paese, infatti, sta mostrando una buona capacità di recupero, evidenziando anche una maggiore resilienza rispetto a quanto osservato negli altri principali competitor europei, in primis Francia e Germania. I principali previsori internazionali sono stati costretti a rivedere frequentemente al rialzo le stime di crescita dell’Italia, che ha saputo gestire le difficoltà di un contesto internazionale caratterizzato da un’estrema incertezza, da importanti strozzature delle catene globali del valore, da problemi legati alle forniture di gas, oltre che da questioni più strettamente geopolitiche conseguenti al conflitto russo-ucraino”.
Nelle scorse settimane -evidenzia l’analisi – sia il Fondo Monetario Internazionale sia la Commissione Europea, che non sono mai stati molto morbidi col nostro Paese, hanno corretto le precedenti valutazioni sulla crescita del pil italiano, innalzandole. In particolare, la Commissione Europea ha stimato una variazione del pil dell’1,2% per il 2023 – andando anche oltre le previsioni del governo pubblicate nel Def di aprile – e migliorandole rispetto allo 0,6% di febbraio e, addirittura, allo 0,3% previsto in autunno. I numeri di contabilità nazionale- è scritto nel position paper – “descrivono un dato di fatto incontrovertibile: una crescita nell’ultimo biennio che ha più che compensato la caduta del 2020, un forte sostegno degli investimenti, non solo in costruzioni. Per meglio interpretare questi andamenti è necessaria una lettura integrale che unisca a fattori di natura congiunturale anche elementi più strutturali.” A fronte di questi dati – sottolinea il paper è dunque “fondamentale scardinare falsi miti che tendono a screditare l’Italia agli occhi di molti investitori internazionali e limitano l’attrazione degli investimenti dipingendo un’immagine distorta dell’Italia”.
“Le leadership industriali e le caratteristiche uniche della nostra economia- spiega Race- impongono di lavorare insieme come ‘sistema paese’ per scardinare certi falsi miti che tendono a screditare l’Italia agli occhi di molti investitori internazionali. Una strategia di comunicazione efficace, precisa e capillare finalizzata a fare conoscere meglio l’Italia fuori dai confini nazionali, aiuterebbe a migliorare la reputazione e a render giustizia al nostro Paese. Una campagna che accenda i riflettori sui punti di forza e che sia da sprone anche ad Invitalia per fare ancora di più rispetto a quanto fatto negli ultimi anni”. “Qualcosa che vada al di là dei classici road show messi in campo negli anni dal Dipartimento del Tesoro del MEF per vendere il nostro debito pubblico – spiega Race – Potrebbe essere realizzata dal Governo, in collaborazione con le associazioni di categoria come, tra le altre, Abi, Confindustria, Ance, Confcommercio, Coldiretti e Confagricoltura e le principali istituzioni finanziarie, a partire da Intesa Sanpaolo, Unicredit e Generali. Un’iniziativa di questo tipo, infine, contribuirebbe a portare in Italia nuovi investitori esteri che rappresentano una risorsa importante, in grado di rafforzare la qualità del tessuto produttivo e il posizionamento della nostra industria lungo le filiere globali internazionali”. (nella foto: Roberto Race, segretario generale di Competere.EU )
Puglia, scuola prende il nome di una maestra, Ada OrlandoMilano, 23 mag. (askanews) – A Corsano, nel basso Salento, una scuola primaria è stata intitolata a una maestra, Ada Orlando, simbolo locale del riscatto attraverso l’educazione, della capacità di trasmettere la sete di conoscenza e l’amore per la cultura: una figura dalla potenza evocativa tale da mettere tutti d’accordo. Il 15 aprile si è svolta la cerimonia di intitolazione del plesso della scuola primaria all’insegnante, scomparsa il 27 maggio di quattro anni fa.
Ada Orlando è stata “una persona che sottraendosi a un destino segnato, da pietra d’inciampo, ha operato invece per fare la differenza per sé e per gli altri” e questo è “alla base del consenso trasversale per il suo operato, confermato in occasione della decisione sull’intitolazione”, spiegano dalla famiglia. “Forse perché ciascuno può ritrovarsi in qualcuna delle sue caratteristiche, apparentemente contraddittorie? L’ordine meticoloso e l’allegria fragorosa, la cura e la festa, la tradizione e l’innovazione, il moto continuo nella stasi di una persona che ha fatto lo stesso lavoro per 47 anni. Una sintesi abbiamo provato a farla con il logo della borsa di studio strADAmaestra, istituita in suo onore, che raccoglie alcuni elementi simbolici”. Nel logo si trova “la ruota della bicicletta rossa” che era della maestra Orlando, “la punta della penna e il mouse del computer, i colori del Carnevale e delle sue svariate realizzazioni”. E ora, dopo “la folla festante con il cappellino ‘strADAmaestra’ per la biciclettata della Proloco svolta il 7 maggio” la famiglia vorrebbe “mettere tale logo al servizio della scuola, dei suoi alunni e di altre cause di rilievo”. Per un merchandising che fa crescere, senza sbagliare strada.
Torna Cinema in Festa, dall’11 al 15 giugno biglietti a 3,50 euroRoma, 23 mag. (askanews) – Al via a giugno la seconda edizione estiva di Cinema in Festa, l’occasione per vedere i film al cinema a un prezzo speciale. L’iniziativa è promossa da Anica e Anec con il supporto del MiC e la collaborazione del David di Donatello – Accademia del Cinema Italiano.
Cinema in Festa è il progetto lanciato nel 2022 e che andrà avanti fino al 2026: ogni anno, a giugno e a settembre, per 5 giorni dalla domenica al giovedì, il biglietto costerà soltanto 3,50 euro per tutti i film. La seconda edizione partirà domenica 11 giugno e si concluderà giovedì 15 giugno con le nuove uscite della settimana. Ispirato alla “Fête Du Cinéma” francese, il progetto è nato dalla collaborazione tra distributori e cinema per garantire agli spettatori italiani una stagione cinematografica lunga dodici mesi. La prima edizione di settembre 2022 ha totalizzato 1,15 milioni di spettatori e quest’anno l’iniziativa si inserisce nell’ambito di “Cinema Revolution – Che Spettacolo L’Estate”, la campagna sostenuta dal MiC che trasforma l’estate 2023 in una stagione straordinaria di film e promozioni.
Piantedosi: l’insegnamento di Falcone è fondamentale per lotta alla mafiaPalermo, 23 mag. (askanews) – “L’Italia per combattere la mafia ha consolidato un’esperienza molto importante. Partendo proprio dall’insegnamento di Falcone, i nostri investigatori hanno imparato a inseguire i soldi e preservare i circuiti legali. Credo che è un fenomeno che deve ancora preoccupare ma bisogna anche tranquillizzare i cittadini anche sul fatto che il nostro Paese da tempo manifesta la capacità di contrastare anche questo modo più insidioso di agire da parte di Cosa nostra”. Lo ha detto il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, a margine delle celebrazioni a Palermo del trentunesimo anniversario della strage di Capaci.
“L’arresto di Messina Denaro significa la chiusura di una pagina, quella della mafia stragista che uccideva i servitori dello Stato. E’ una pagina che si gira ma inizia un’altra storia. La battaglia prosegue perché la mafia si è evoluta e ha cambiato il suo modo di agire: quindi l`importanza del ruolo dello Stato e delle istituzioni è quella di adattarsi a questo mutare della mafia e non retrocedere” ha detto.“Come disse Falcone – aggiunge Piantedosi – la mafia è un fenomeno umano e come tale è destinato a finire, ma fino a quando ci sarà l’ultimo granello di presenza lo Stato ci metterà l’ultima goccia di sudore per combatterla” ha concluso il ministro.