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Fine vita, ok Toscana al suicidio assistito: approvata la legge

Fine vita, ok Toscana al suicidio assistito: approvata la leggeFirenze, 11 feb. (askanews) – La Toscana ha da oggi una legge regionale che regolamenta il suicidio assistito. E’ stata infatti approvata dal Consiglio regionale con 27 voti a favore del centrosinistra e 13 contrari del centrodestra – nessun astenuto e un solo consigliere che non si è espresso- la proposta di legge di iniziativa popolare proposta dall’associazione Luca Coscioni, con alcune modifiche che, secondo il Pd, sostanzialmente non ne cambiano i pilastri fondamentali, in particolare la gratuità delle prestazioni e dei trattamenti effettuati dal servizio sanitario regionale nell’ambito del percorso terapeutico-assistenziale del suicidio medicalmente assistito.


I promotori, i rappresentanti dell’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, il 14 marzo scorso avevano depositato presso la presidenza del Consiglio regionale della Toscana la proposta di legge regionale supportata da oltre 10mila firme autenticate. Il testo è stato approvato con 27 voti a favore dei consiglieri Pd, Italia Viva e Cinque Stelle ).


Nel corso della discussione, è stato emendato il titolo in “Modalità organizzative per l’attuazione delle sentenze della Corte costituzionale 242/2019 e 135/2024”, eliminando i riferimenti diretti, della prima stesura, al “suicidio medicalmente assistito”. “Con questa legge -ha dichiarato in aula il presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni (Pd)- noi affrontiamo una questione procedurale, perché le Regioni hanno una potestà legislativa concorrente sulla materia della salute, ed è chiaro che se su questa materia interviene lo Stato, lo Stato ha la precedenza. Le condizioni in cui ci muoviamo le stabilisce la Corte Costituzionale e devono essere applicate. Noi agiamo in questo ambito e non abbiamo corso il rischio di sconfinare nella pregiudiziale di costituzionalità”. “A livello nazionale e regionale – ha detto Sostegni – non siamo intervenuti, ma sulla base della sentenza della Corte costituzionale, quando vi sono state richieste di pazienti, sono intervenuti i direttori generali delle tre Aziende sanitarie, ognuno con modalità diverse. Adesso, con la legge, stabiliamo una procedura omogenea su tutta la regione, garantendo un’assistenza sanitaria uniforme in questi casi difficili”.


“Abbiamo chiesto il parere dei proponenti su ognuno dei nostri emendamenti e c’è il loro accordo”, ha specificato Sostegni. La legge ha l’obiettivo di garantire alle persone malate che intendono accedere al suicidio assistito la necessaria assistenza sanitaria nel rispetto dei principi stabiliti dalla sentenza della Corte Costituzionale 242 del 2019. Le aziende sanitarie locali dovranno ora istituire una Commissione multidisciplinare permanente per la verifica della sussistenza dei requisiti per l’accesso al suicidio medicalmente assistito nonché per la verifica o definizione delle relative modalità di attuazione. La Commissione sarà composta da un medico palliativista, uno psichiatra, un anestesista, uno psicologo, un medico legale e un infermiere.

Ucraina, Zelensky: pronti a negoziare, offriremo alla Russia uno scambio diretto di territori

Ucraina, Zelensky: pronti a negoziare, offriremo alla Russia uno scambio diretto di territoriRoma, 11 feb. (askanews) – Se il presidente degli Stati uniti Donald Trump ritirasse il sostegno degli Stati uniti all’Ucraina, per procedere unilateralmente in un accordo col presidente russo Vladimir Putin, l’Europa da sola non sarebbe in grado di colmare il vuoto. Lo ha chiarito il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al Guardian.


“Ci sono voci che sostengono che l’Europa possa offrire garanzie di sicurezza senza gli americani, e io rispondo sempre di no”, ha dichiarato Zelensky durante un’intervista di un’ora rilasciata al Guardian presso l’amministrazione presidenziale di Kiev. “Le garanzie di sicurezza senza l’America – ha aggiunto – non sono vere garanzie di sicurezza”. Zelensky ha dichiarato di essere pronto a negoziare, ma che vuole che l’Ucraina lo faccia da una “posizione di forza”, precisando che offrirebbe alle aziende americane contratti redditizi per la ricostruzione e concessioni in materia di investimenti nel tentativo di mettere Trump dalla sua parte.


“Coloro che ci aiuteranno a salvare l’Ucraina avranno la possibilità di ristrutturarla, facendo affari insieme alle imprese ucraine. Siamo pronti a parlare di tutti questi dettagli”, ha affermato Zelensky. Il presidente ucraino si recherà alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco entro la fine di questa settimana, dove si aspetta di incontrare il vicepresidente degli Stati uniti JD Vance, uno dei membri più ostili nei confronti dell’Ucraina all’interno del circolo ristretto di Trump.


Zelensky ha inoltre annunciato l’intenzione di incontrare altri membri del team di Trump nonché senatori influenti a Monaco, ma ha precisato che “non è ancora stata fissata una data” per un incontro con lo Trump, sebbene il suo staff stia lavorando per organizzarne uno. “Speriamo che le nostre squadre definiscano una data e un piano di incontri negli Stati Uniti; non appena sarà concordato, noi saremo pronti, io sono pronto”, ha dichiarato Zelensky. Il presidente ucraino ha ribadito la sua offerta agli Usa rispetto alle risorse minerarie ucraine. “L’Ucraina possiede le più grandi riserve di uranio e titanio in Europa”, ha affermato Zelensky, sottolineando che “non è nell’interesse degli Stati Uniti” che tali riserve cadano nelle mani della Russia, con il rischio di essere eventualmente condivise con Corea del Nord, Cina o Iran. “Non parliamo solo di sicurezza, ma anche di denaro. Risorse naturali preziose per le quali possiamo offrire ai nostri partner opportunità di investimento che prima non esistevano. Per noi questo creerà posti di lavoro, per le aziende americane genererà profitti”, ha detto ancora il presidente ucraino.


Zelensky non ritiene che un dispiegamento di soldati Onu possa essere utile, almeno senza Washington. “Sarò sincero, non credo che le truppe delle Nazioni unite o qualcosa di simile abbiano mai veramente aiutato qualcuno nella storia. Oggi non possiamo davvero sostenere quest’idea. Siamo favorevoli a un contingente se fa parte di una garanzia di sicurezza, e ribadisco ancora una volta che senza l’America ciò è impossibile”, ha detto ancora. Se Trump riuscirà a portare Ucraina e Russia al tavolo dei negoziati, Zelensky ha detto che intende offrire alla Russia uno scambio diretto di territori, cedendo delle terre che Kiev occupa nella regione di Kursk, in Russia, da quando sei mesi fa è stata lanciata una sorpresa offensiva in quella zona. “Scambieremo un territorio con un altro”, ha dichiarato, aggiungendo però di non sapere quale parte del territorio occupato dai russi l’Ucraina richiederà in cambio: “Non lo so, vedremo. Ma tutti i nostri territori sono importanti, non ce n’è uno prioritario”.

Bit, Mangia’s: l’italianità è chiave per un hotellerie vincente

Bit, Mangia’s: l’italianità è chiave per un hotellerie vincenteRho, 11 feb. (askanews) – “La nostra idea di hotellerie è semplice e genuina: applichiamo i brand standard internazionali, molto rigidi, molto sofisticati, ma ci mettiamo dentro il cuore italiano, lifestyle, qualche cosa che non si riesce a trovare altrove. Se tu fai bene l’ospitalità, hai successo, ma potrebbe essere noiosa. Se la fai bene e gli metti un po’ di Italia dentro, il Made in Italy vince sempre”. Lo ha detto ad askanews in Bit Fiera Milano Marcello Mangia, presidente e amministratore delegato di Mangia’s Resorts and Club.


“L’anno sarà bellissimo – ha aggiunto Mangia – abbiamo dei numeri molto incoraggianti, la Sicilia e la Sardegna che sono le nostre destinazioni sembrano essere veramente di grande tendenza, sono anche destinazioni non abbastanza sfruttate, perciò c’è una possibilità di grande espansione, siamo molto molto soddisfatti, la strada che abbiamo intrapreso sta dando dei risultati, un turismo esperienziale fortemente legato ai territori, fuori dalla grandissima folle delle destinazioni premium, ma con alto valore aggiunto, perché sono clienti anche altospendenti. Sono arrivati grandi brand internazionali, Merriot, Hilton, in Sicilia e Sardegna, questo è un fatto che fa ben sperare anche per il futuro”.

A Monopoli PhEST – Festival internazionale di fotografia e arte

A Monopoli PhEST – Festival internazionale di fotografia e arteRoma, 11 feb. (askanews) – PhEST, il Festival internazionale di fotografia e arte annuncia la sua decima edizione a Monopoli in Puglia. E lo fa scegliendo come vetrina d’eccezione la BIT – Borsa Internazionale del Turismo a Milano nello stand della Regione Puglia. La grande novità è nelle date del PhEST. Tre mesi anziché due, con inizio l’8 agosto e fine il 16 novembre, durante cui la città si trasformerà in un luogo d’arte e di ispirazione. Le giornate di inaugurazione sono fissate dunque per l’8, 9 e 10 agosto. Primo artista ad essere annunciato per l’edizione del decennale del Festival con la città di Monopoli, è il protagonista della mostra madrina, a cura di Giovanni Troilo e Arianna Rinaldo. Si tratta di Martin Parr, che per la prima volta porta in Puglia un vasto corpo di lavoro con una mostra personale e sarà presente a Monopoli durante il festival anche con una straordinaria talk aperta al pubblico. Direttrice organizzativa di PhEST è come sempre Cinzia Negherbon, mentre la direzione artistica è di Giovanni Troilo, la curatela fotografica di Arianna Rinaldo e quella per l’arte contemporanea di Roberto Lacarbonara. Tra qualche settimana sarà annunciato anche il tema dell’edizione anniversario, e sarà lanciata la quinta edizione di PhEST Pop Up Open Call in collaborazione con LensCulture. PhEST – See Beyond the Sea è prodotto e promosso dall’associazione culturale PhEST, con sostegno di Regione Puglia, PugliaPromozione, Puglia Culture e del Comune di Monopoli. Main partner Uni-BA Università degli Studi di Bari Aldo Moro. “La Puglia celebra dieci anni di “PhEST”, il festival internazionale di fotografia e arte che ha saputo affermarsi come uno degli eventi culturali più prestigiosi e innovativi. Un festival che mantiene una capacità unica di dialogare con gli spazi della città, vera e propria galleria a cielo aperto vissuta e partecipata da cittadini, e che attrae visitatori da ogni parte del mondo” dichiara il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.


“Siamo onorati di ospitare Martin Parr, uno dei fotografi più influenti del nostro tempo, che con la sua mostra personale e la sua presenza a Monopoli renderà questa edizione ancora più speciale” commenta il Sindaco di Monopoli Angelo Annese. “Per il quarto anno consecutivo UniBa sostiene con convinzione PhEST, una iniziativa culturale che rientra a pieno titolo in una delle mission delle università e di tutte le istituzioni che si dedicano alla formazione e alla cultura” ha aggiunto Stefano Bronzini, Rettore Università degli Studi di Bari Aldo Moro.


“Phest è uno spazio della mente abitato dalle decine di artisti che in ogni edizione consentono a noi e al pubblico di “vedere”, come avrebbe detto John Berger, di mettere sotto ai nostri occhi questo presente così complesso e di provare a farci comprendere un po’ di più questa sua rapida rivoluzione” – dichiara il direttore artistico Giovanni Troilo -.”

Caso Almasri, le opposizioni presentano una mozione di sfiducia contro il ministro Nordio

Caso Almasri, le opposizioni presentano una mozione di sfiducia contro il ministro NordioRoma, 11 feb. (askanews) – Le opposizioni hanno presentato una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia Carlo Nordio per la vicenda Almasri. Il documento è firmato da Partito democratico, Movimento 5 stelle, Alleanza Verdi Sinistra, Italia Viva e Più Europa.


Osama Almasri, capo della polizia giudiziaria libica e responsabile anche della prigione di Mitiga, è stato arrestato a Torino e subito rilasciato nonostante fosse gravato da un mandato di cattura della Corte penale internazionale per crimini di guerra e contro l’umanità. La Cpi ha aperto un fascicolo nei confronti dell’Italia per la mancata consegna.

Calcio, Davide Calabria: “Via dal Milan per situazioni spiacevoli”

Calcio, Davide Calabria: “Via dal Milan per situazioni spiacevoli”Roma, 11 feb. (askanews) – “Andare via dal Milan é stata una scelta ponderata per giorni, la scelta giusta per tutte le parti in causa, e lo dico senza voler entrare nel dettaglio”. Davide Calabria racconta così il suo addio al Milan nel giorno della conferenza stampa di presentazione a Bologna. “Ovvio che é stato un addio con tristezza – continua – a Milanello sono cresciuto ma ho scelto questa piazza come nuova avventura perché credo ci sia un potenziale forte. Ho trovato un ambiente piacevole, una squadra ambiziosa che possa aiutarmi a finire al meglio questa mia nuova mezza stagione e sono contento di poterla aiutare a crescere. C’é un ambiente positivo e questo mi piace. Voglio giocare le mie carte e sono sicuro di poterle sfruttare. Penso a una rivalsa, di tornare a giocare con continuità come negli ultimi anni: là (nel Milan, ndr) si erano create situazioni anche spiacevoli, qui sono già contento per aver trovato un ambiente sano, con energia super positiva che magari negli ultimi tempi é mancata”. Il contratto è aperto: prestito fino a giugno e poi si vedrà: “Restare a Bologna? Obiettivi? Se ho scelto questa piazza é perché ho visto qualcosa di bello: spesso lo si dice ma qui c’é un ambiente sano e la scelta definitiva poi maturerà. Italiano? Ha un gioco simile a Pioli, per quel che riguarda i movimenti del laterale, ed é il gioco nel quale mi sono trovato meglio in passato. Sono qui da qualche settimana e mi pare di essere qui da mesi: l’ambizione che avevo di là l’ho voluta portare di qua. Io vorrei tornare a giocare nelle coppe, come no: siamo tutte lì, a pochi punti, ci sono club che hanno speso tanto, dobbiamo anche recuperare una gara, contro il Milan, e non vedo l’ora di poterla giocare perché sarà anche piacevole ritrovare i miei vecchi compagni ai quali auguro il meglio ma non in quell’occasione. Chi mi é piaciuto dei miei nuovi compagni? Diciamo che qualcuno farà carriera. La Nazionale? E’ un obiettivo e perché no un pensiero fisso: sono il primo a voler tanto da me stesso. Avevo sentito Pobega, ma è il fatto di aver visto come aveva lavorato il Bologna negli ultimi anni a farmi scegliere di venire qui. Ho trovato un ambiente felice, mi hanno accolto benissimo e la cosa mi è piaciuta: quel che potrò dare a livello di leadership lo vedremo”.

Rivoluzione nel mondo dei farmaci, il bollino va in pensione

Rivoluzione nel mondo dei farmaci, il bollino va in pensioneRoma, 11 feb. (askanews) – Rivoluzione nel mondo dei farmaci: il bollino, quello che da sempre protegge l’autenticità e la tracciabilità dei medicinali usati dagli italiani, va in pensione. Al suo posto entra in vigore un sistema composto da tre elementi in grado di garantire l’assoluta autenticità del prodotto e di rendere visibile tutto il suo percorso all’interno della filiera.


Il nuovo sistema la cui norma è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale sabato scorso – e che prevede due anni di regime transitorio prima della sua definitiva entrata in vigore – è il punto di arrivo di una lunga e controversa trattativa intercorsa per anni tra lo Stato Italiano e l’industria del Farmaco. Grazie al sistema di anticontraffazione e tracciabilità legato al vecchio bollino farmaceutico, prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (IPZS) e apposto su tutte le confezioni di farmaci, l’Italia è stata sino ad oggi il Paese con il minor numero di farmaci contraffatti al mondo: solo lo 0,1% contro una media globale del 6-7% (dati AIFA). Questo straordinario primato, tuttavia, era minacciato dalla normativa europea in fase di recepimento in Italia dal mese di febbraio 2025.


Nel rendere omogenei per tutta Europa i requisiti minimi per la tracciabilità dei farmaci, con Regolamento UE 2016/161, si impone di abbassare i livelli di sicurezza su prodotti sensibili, quali i farmaci, al fine di introdurre uno standard raggiungibile da tutti gli Stati Membri. Il Regolamento europeo prevede infatti che le confezioni dei farmaci vengano dotate di un identificativo univoco o “datamatrix” (stampato direttamente sulla confezione dai produttori) e un dispositivo antimanomissione (un adesivo o comunque un elemento fisico di altro tipo variabile a seconda del tipo di confezione del farmaco). La duplicazione o falsificazione dei codici identificativi è estremamente facile e il dispositivo antimanomissione, così come previsto dalla normativa europea (es. generico sticker adesivo), che dovrebbe garantire solo che la confezione non sia stata aperta, in realtà non rappresenta un valido deterrente. Pertanto nessuno di questi due elementi, né singolarmente né congiuntamente, scongiura il rischio che il farmaco messo in commercio sia falso o contraffatto. La situazione rischiava dunque di essere compromessa da una pedissequa recezione della normativa europea alla quale l’Italia doveva adeguarsi entro il 9 febbraio scorso. L’adozione dello stesso sistema europeo avrebbe, nel giro di pochi mesi, prevedibilmente portato il numero di farmaci contraffatti in circolazione in Italia ad aumentare di dieci volte. Una situazione che avrebbe rappresentato un pericolo per la salute dei cittadini italiani e avrebbe anche messo a rischio la tenuta dei conti pubblici. Un report della commissione Europea del luglio 2024 spiega infatti in maniera molto eloquente come “dopo quasi cinque anni di utilizzo del sistema europeo da parte dei paesi dell’Unione non è possibile trarre conclusioni nette sull’effettiva capacità del Sistema di Verifica dei Farmaci Europeo di individuare efficacemente tutti i medicinali falsificati lungo l’intera catena di fornitura legale, obiettivo principale per il quale era stato progettato”. In particolare, secondo il Report, ad oggi, il sistema non riesce infatti a tracciare il 26 % dei medicinali in commercio. Considerando che il valore della spesa farmaceutica nel nostro Paese è pari a 34,1€Mld nel 2022, di cui 23,5 €Mld a carico del Servizio Sanitario Nazionale, si può affermare che attuando pedissequamente il sistema europeo, tale costo, circa 7 miliardi di euro, sarebbe dunque sfuggito al controllo puntuale dell’Erario.


Il sistema ufficialmente adottato dal 9 febbraio in Italia prevede invece di integrare il sistema voluto dall’Europa (datamatrix e antitampering) con un dispositivo che proprio perché è progettato, realizzato e prodotto dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato consente di rafforzare il sistema di controllo dei medicinali previsto dal regolamento europeo, garantire la sicurezza dei medesimi e assicurare le necessarie misure di contrasto alle frodi ai danni dell’Erario. Per tutti i farmaci non soggetti a prescrizione continuerà ad essere applicato il bollino farmaceutico che consente di assicurare l’autenticità dei farmaci, anticontraffazione, la rimborsabilità, la tracciabilità oltre che il monitoraggio della spesa sanitaria associata. Si spiega così la grande soddisfazione delle principali Istituzioni coinvolte come il Ministero della Salute, Ministero dell’Economia e delle Finanze, di AIFA, dell’Istituto Poligrafico dello Stato e dell’intero settore farmaceutico: tutti soggetti che hanno lavorato insieme per armonizzare le buone pratiche della tracciabilità e dell’anticontraffazione italiane a quelle europee con il diritto dei cittadini italiani a un accesso sicuro ai farmaci. “Il sistema di tracciatura dei farmaci in Italia è da sempre uno dei più avanzati e sicuri a livello internazionale, ma il contesto europeo ha richiesto un adeguamento alle norme comunitarie. Oggi, grazie a un grande lavoro di squadra – di cui ringrazio tutti – questo adeguamento è una realtà. La collaborazione e la volontà di trovare soluzioni comuni ci hanno permesso di raggiungere l’obiettivo, garantendo sia il rispetto delle scadenze normative sia la tutela della salute dei cittadini italiani e allo stesso tempo preservando la continuità operativa della produzione”. Così ha dichiarato in una nota il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, commenta la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo che dà attuazione al Regolamento UE 2016/161 in materia di nuove caratteristiche di sicurezza per le confezioni e gli imballaggi dei medicinali a uso umano. “La tracciatura dei farmaci è stato uno dei primi dossier su cui sono voluto intervenire fin dai primi giorni di mandato, consapevole che in passato non fosse stato affrontato con la necessaria tempestività. Ho riunito intorno allo stesso tavolo le direzioni tecniche del Ministero della Salute, le istituzioni competenti e i rappresentanti della filiera produttiva e distributiva dei medicinali in Italia, con l’obiettivo di individuare una soluzione condivisa e rispettare le tempistiche imposte dall’Unione Europea, trovando – conclude Gemmato – senso di responsabilità e consapevolezza dell’impegno del Governo”.


“C’è soddisfazione. Il lavoro svolto dal Ministro Schillaci e dal Sottosegretario Gemmato ha il pregio, da un lato, di andare incontro alle esigenze della filiera farmaceutica e, dall’altro, di proteggere i cittadini, mantenendo l’Italia ai vertici della classifica mondiale per contrasto alla contraffazione”. Commenta Francesco Soro, Amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. “Un successo ancor più significativo se si considera che il risultato è stato il punto di arrivo di un lungo e impegnativo confronto tra tutte le parti interessate, dal Mef al ministero della Salute, da Farmaindustria ed Egualia al Poligrafico dello Stato” conclude l’AD di IPZS.

Mondiali di sci, Johnson-Shiffrin d’oro nella combinata donne

Mondiali di sci, Johnson-Shiffrin d’oro nella combinata donneRoma, 11 feb. (askanews) – Debutto con medaglia d’oro ai Mondiali di Saalbach per Mikaela Shiffrin. La fuoriclasse statunitense trascina la coppia Stati Uniti 1 nella combinata femminile a coppie. Quarte dopo la manche di discesa libera di Breezy Johnson, le americane hanno recuperato tre posizioni in slalom con Shiffrin che ha fatto segnare il terzo tempo della manche. Medaglia d’argento per le svizzere Gut-Behrami/Holdener con 10 posizioni recuperate (straordinaria prova della slalomista elvetica), bronzo alle austriache Venier/Truppe. Per Shiffrin è l’ottava medaglia d’oro ai Mondiali che arriva 12 anni dopo la prima, conquistata in slalom a Schladming 2013. Migliore coppia italiana quella formata da Nicole Delago e Marta Rossetti, ottave con 93 centesimi di ritardo sulle americane. Quattordicesimo posto per Curtoni/Peterlini, fuori in slalom la coppia Pirovano/Collomb.

Biennale, Carlo Ratti: non ci sono soluzioni uniche, ma processi

Biennale, Carlo Ratti: non ci sono soluzioni uniche, ma processiVenezia, 11 feb. (askanews) – “La filosofia che ispira questa Biennale è una filosofia che parte dall’idea di sperimentazione e la sperimentazione è l’inizio poi in una serie di feedback, di risposte, di ascolto e attraverso questo percorso che noi riusciamo a cambiare l’ambiente costruito: tutto ciò è molto diverso da quello che avveniva nel Novecento con l’idea che gli architetti avessero la soluzione. Oggi sappiamo che nei sistemi complessi non ce n’è una di soluzione, quello che c’è un processo e questo è il processo che vogliamo sperimentare e far vedere quest’anno alla Biennale Architettura”. Lo ha detto ad askanews Carlo Ratti, direttore della 19esima Biennale Architettura di Venezia, nel giorno della presentazione della sua Mostra internazionale.


“I temi di interno ed esterno – ha aggiunto Ratti – sono fondamentali e sono anche legati a Venezia, perché Venezia quest’anno è non soltanto contenitore, ma anche contenuto della Biennale. Venezia diventa uno spazio di sperimentazione, potremmo dire in inglese un living lab, un laboratorio vivente per l’architettura e in questo senso quindi Venezia è l’interfaccia tra quello che succede in Biennale e nel resto del mondo”.

La 19esima Biennale Architettura: Età dell’adattamento e umanesimo

La 19esima Biennale Architettura: Età dell’adattamento e umanesimoMilano, 11 feb. (askanews) – La Biennale Architettura, ormai da diverse edizioni, è una delle frontiere più avanzate dello studio sulla relazione tra le arti e la società, tra la teoria e la realtà. Uno spazio nel quale sempre di più l’istituzione veneziana gioca un ruolo di apriprista, che insegue tanto il desiderio di architettura, quanto la complessità del mondo. Oggi, con la presentazione della 19esima Mostra internazionale, diretta da Carlo Ratti e intitolata “Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva”, l’ulteriore passo in avanti riguarda la consapevolezza del reale e il bisogno di coniugare tecnologia e umanesimo.


“Nel confronto tra la Terra e il Mondo, Il Mondo richiede l’intelligenza. Alla Biennale il farsi Mondo della Terra trova un codice, un riferimento, che tutti noi riusciamo a riconoscere come urgente, proprio per dare le risposte a ciò che è oggi la Terra nel farsi Mondo, nel momento in cui il Mondo si sgretola”, ha detto un ispiratissimo Pietrangelo Buttafuoco, presidente della Biennale di Venezia. “L’architettura – gli ha fatto eco Ratti, italiano che lavora all’estero e che torna per questo grande progetto – rappresenta da sempre una risposta alle sfide poste dalle condizioni climatiche. Fin dalle ‘capanne primitive’, la progettazione umana è stata guidata dalle necessità di ripararci per sopravvivere: le nostre creazioni hanno cercato di colmare il divario tra ambienti ostili e quegli spazi sicuri e vivibili di cui abbiamo tutti bisogno”. “Oggi questo approccio dinamico – ha detto ancora Ratti – viene portato a un nuovo livello, mentre il clima diventa sempre meno clemente. Negli incendi di Los Angeles, nelle inondazioni di Valencia e Sherpur, la siccità in Sicilia, abbiamo assistito in prima persona a come acqua e fuoco ci stiano attaccando con una ferocia senza precedenti. Il 2024 ha segnato un momento critico: la Terra ha registrato le temperature più calde di sempre, spingendo le medie globali ben oltre il limite di +1,5°C fissato dagli Accordi di Parigi del 2016. In soli due anni, il cambiamento climatico ha impresso un’accelerazione che sfida anche i modelli scientifici più validi. Per decenni, l’architettura ha risposto alla crisi climatica con la mitigazione: progettare per ridurre il nostro impatto sul clima. Ma questo approccio non è più sufficiente. È il momento che l’architettura passi dalla mitigazione all’adattamento: ripensare il modo in cui progettiamo in vista di un mondo profondamente cambiato”.


“L’adattamento – sono ancora parole di Ratti – richiede un cambiamento radicale della nostra pratica. La Mostra di quest’anno, invita diversi tipi di intelligenza a lavorare insieme per ripensare l’ambiente costruito. Il titolo stesso della Mostra, Intelligens, contiene la parola latina gens (‘gente’) e ci invita a sperimentare oltre i limiti di un focus limitato all’Intelligenza Artificiale e alle tecnologie digitali. Nell’età dell’adattamento, l’architettura rappresenta un nodo centrale che deve guidare il processo con ottimismo. Nell’età dell’adattamento, l’architettura deve attingere a tutte le forme di intelligenza: naturale, artificiale, collettiva. Nell’età dell’adattamento, l’architettura deve rivolgersi a più generazioni e a più discipline, dalle scienze esatte alle arti. Nell’età dell’adattamento, l’architettura deve ripensare il concetto di autorialità e diventare più inclusiva, imparando dalle scienze. L’architettura deve diventare flessibile e dinamica, proprio come il mondo per cui sta progettando”. Nella visione del curatore questi sono i punti salienti del progetto: 1) Intelligens vuole fungere da laboratorio dinamico e riunisce esperti nelle varie forme di intelligenza. Per la prima volta, la Mostra presenta oltre 750 partecipanti: architetti e ingegneri, matematici e scienziati del clima, filosofi e artisti, cuochi e programmatori, scrittori e intagliatori, agricoltori e stilisti, e molti altri. L’adattamento richiede inclusività e collaborazione.


2) Una curatela di scala così ampia ha richiesto un sostanziale cambio di approccio/mentalità. Il processo di selezione è stato aperto e dal basso, guidato da un team curatoriale interdisciplinare. Lo Space for Ideas, la nostra call per presentare progetti dal 7 maggio al 21 giugno 2024, ha prodotto una risposta globale importante. L’ondata di candidature si è rivelata entusiasmante e scoraggiante allo stesso tempo, ma ci ha permesso di scoprire voci inedite e inascoltate che altrimenti sarebbero passate inosservate. 3) Il gruppo di partecipanti che ne è scaturito abbraccia diverse generazioni: da professionisti esperti che a novant’anni sono ancora in grado di innovare a neolaureati che hanno appena intrapreso la propria carriera. Vincitori del Premio Pritzker, ex curatori della Biennale di Venezia, premi Nobel, professori emeriti compaiono accanto ad architetti e ricercatori emergenti. Questo processo di inclusione riflette il nostro impegno verso un’ampia gamma di diverse prospettive.


4) Una tale ricchezza di contributi richiede un nuovo approccio autoriale. Intelligens sfida la tradizione dell’architetto come unico creatore, con gli altri professionisti relegati a ruoli di supporto. Proponiamo quindi un modello di autorialità più inclusivo, ispirato alla ricerca scientifica. Nell’Età dell’Adattamento, tutte le voci che guidano la progettazione devono essere riconosciute e accreditate. 5) Nell’Età dell’Adattamento, La Biennale di Venezia deve collaborare con altre istituzioni. Intelligens ha stretto connessioni con altre Istituzioni globali, con la COP30 delle Nazioni Unite a Belem, con la C40, con la Baukultur Alliance di Davos, con il Soft Power Club e molti altri. Il suo programma pubblico, GENS, ospiterà una serie di incontri e conversazioni, coinvolgendo audience di ogni portata. La 19esima Biennale di Architettura sarà aperta al pubblico da sabato 10 maggio a domenica 23 novembre 2025, ai Giardini, all’Arsenale e a Forte Marghera: Per questa edizione non sarà invece utilizzato il Padiglione centrale ai Giardini, in quanto in corso di ristrutturazione.