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Vino ed enoturismo: “BE.COME 2024” torna a Milano da 25 a 27 novembre

Vino ed enoturismo: “BE.COME 2024” torna a Milano da 25 a 27 novembreMilano, 17 nov. (askanews) – Dal 25 al 27 novembre, “BE.COME 2024” torna a Milano a il Radisson Collection Hotel Santa Sofia Milan, per una nuova edizione dal respiro internazionale, dedicata alla scoperta di ciò che è “Above & Beyond Wine” L’edizione di quest’anno celebra il vino “come un emblema del futuro, promuovendo un turismo che rispetta e valorizza l’ambiente e le persone”: un invito a riflettere sulla cultura del viaggio “come fenomeno e a riconsiderare valori come ospitalità, incontro, meraviglia, responsabilità e libertà”.


“Oggi, il mondo del vino si estende ben oltre il calice, rappresentando un vero e proprio viaggio nel cuore delle culture locali” ha affermato Alessandra Montana, fondatrice di Allumeuse e ideatrice di “BE.COME”, spiegando che “le Cantine italiane diventano vere e proprie destinazioni, portali che introducono alle unicità dei singoli territori”. Per questo evento il MW Gabriele Gorelli, co-fondatore di BE.COME, ha progettato tre masterclass esclusive che condurrà insieme a Danielle Callegari e Jeffrey Porter, editor di Wine Enthusiast per l’Italia: “Future Legends: Italy’s Quintessential Reds”, un viaggio tra anteprime e annate correnti dei grandi rossi italiani; “Revival of the Land” focus sulla sperimentazione e valorizzazione di territori, varietà e tecniche che si terrà la mattina del 26 novembre; “A Kaleidoscope of White”, degustaazione di una collezione di vini bianchi italiani in programma nel pomeriggio del 26.


In programma anche una serie di panel tematici e interventi di esperti che offriranno prospettive e approfondimenti sul futuro del vino e del turismo enologico, tra cui “Le neuroscienze al servizio del marketing enologico” con Vincenzo Russo, professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso l’Università IULM, e “A Destination is Born: Come nasce una destinazione e cosa cerca il viaggiatore contemporaneo” con Michil Costa (Hotel La Perla), Alia Radetti (Dream Beyond) e Paolo Cenciarelli (Thalamus Charles), moderati dalla giornalista Sara Magro. “BE.COME” ospiterà inoltre la premiazione dei “World’s Best Vineyards”, il concorso mondiale per l’enoturismo, lanciato a Londra dalla William Reed nel 2019 al fine di premiare l’ospitalità in cantina. Il 26 novembre, le sei cantine italiane presenti nella Top 100, assieme a quella inserita nella Hall of Fame (categoria riservata a chi ha ottenuto il primo posto nel 2024) si ritroveranno per condividere la propria visione sul futuro dell’enoturismo in Italia e celebrare i risultati raggiunti fino a oggi, con un esclusivo cocktail di premiazione.

MotoGp, Martin: “Negli ultimi giri ho cominciato a piangere”

MotoGp, Martin: “Negli ultimi giri ho cominciato a piangere”Roma, 17 nov. (askanews) – “Non so cosa dire, è fantastico. Sono totalmente scioccato, è per la mia gente, per la mia famiglia e per tutte le persone che mi hanno supportato. Questa vittoria è per loro”. Così Jorge MArtin subito dopo il successo del titolo mondiale di MotoGp dopo il terzo posto nel Gp di Barcellona. “Negli ultimi giri – continua – non riuscivo neanche a guidare, ho cominciato anche a piangere ed è stata una gara emozionante per me. Grazie alla mia gente, questa vittoria è tutta per loro. È stato un percorso lungo, con tante cadute e infortuni, ma alla fine siamo qui a celebrare. Grazie a tutti i fan, è una vittoria anche per Valencia come pilota spagnolo, speriamo che la situazione possa migliorare. Godiamoci il momento che è la cosa più importante, adesso siamo sollevati dalla tensione”.

Pandoro e panettone: produttori ottimisti sul Natale dopo +3,3% del 2023

Pandoro e panettone: produttori ottimisti sul Natale dopo +3,3% del 2023Milano, 16 nov. (askanews) – Dietro i panettoni e i pandori che finiscono ogni anno sulle tavole natalizie, ci sono aziende con storie e produzioni diverse ma in comune hanno sempre l’inizio, un pasticciere da cui tutto è partito, una famiglia che ha portato avanti l’idea e il lievito madre, anima di questi due pani dolci che richiede cura costante tutto l’anno per mantenersi viva. Non a caso sono chiamati grandi lievitati: la loro riuscita richiede maestria e tempo, da un lato, e il rispetto di un rigido disciplinare dall’altro, anche quando a produrli è l’industria.


L’industria, nel tempo, è riuscita a replicarne, su larga scala, il processo di produzione artigianale, che richiede da due a quattro giorni di preparazione. E proprio grazie a questa produzione su larga scala questi due “pani” nati al nord, in città diverse come Milano e Verona, sono riusciti a diffondersi lungo tutto lo Stivale affermandosi nel tempo come prodotto nazionale, protagonista delle tavole natalizie, apprezzato anche all’estero. Quello passato per il comparto dei lievitati da ricorrenza è stato l’anno del ritorno alla crescita, dopo le difficoltà portate da Covid e inflazione. La conferma arriva dai numeri diffusi da Unione italiana food, nell’ambito del progetto “Buone fette” per promuovere i lievitati da ricorrenza delle grandi marche, come Balocco, Bauli, Maina, Melegatti, Paluani e Tre Marie: in media lo scorso Natale c’è stato un aumento del 3,3%, con una produzione che ha toccato le 73mila tonnellate di prodotto, pari a circa 95 milioni di pezzi. E in un Paese da sempre diviso tra “panettonisti” e “pandoristi”, la sfida per la conquista del primo posto è all’ultima fetta: a detenere lo scettro, per ora, è il panettone con 37.647 tonnellate prodotte, a fronte delle 32.073 dei pandori. Ma quest’ultimo lo scorso anno ha accelerato la propria crescita. Infatti se il panettone ha registrato un aumento del +3,5% a volume (+6,5% a valore per un totale di 237,9 milioni di euro), il Pandoro è cresciuto del 4,1% a volume (+5,9 a valore per un totale di 165,2 milioni di euro), accorciando le distanze col cugino meneghino.


Ma pandoro e panettone nel tempo hanno conquistato anche l’interesse dei mercati esteri. Come dimostrano i dati dell’export 2023, con il 19% della produzione totale destinata alle vendite internazionali, per un valore complessivo di 112 milioni di euro in aumento rispetto ai 105 milioni dello scorso anno. Ad apprezzarli di più sono Francia, Germania, Belgio, Regno Unito e Svizzera ma anche oltreoceano trovano posto sulle tavole di Stati Uniti, Canada, Australia, Brasile e Argentina, seguendo quelle che nel passato sono state le rotte delle migrazioni italiane all’estero. “Alla fine la liturgia del Natale si chiude sempre con un panettone o pandoro. Sono milioni di emozioni e ricordi legati a prodotti che sono molto complessi. Pensate che se ne consumano un chilo e mezzo a testa e 3,5 chili a famiglia – racconta Marco Brandani, produttore e presidente del Gruppo lievitati da ricorrenza di Unione italiana food – Oggi vediamo una leggera preferenza per il panettone sul pandoro anche se nell’ultimo anno il pandoro è cresciuto di più, preferito dai giovani e dalle donne. Più in generale il 75% del mercato preferisce i classici, gli altri invece apprezzano le varianti arricchite”. E il Natale 2024 come sarà? “I segnali – ammette Brandani – sembrano buoni, noi prevediamo che sarà un anno ancora in crescita rispetto a quello passato, del resto gli italiani hanno voglia di chiudersi in casa a festeggiare il Natale con le proprie famiglie”.


Per tutelare questi lievitati e il consumatore diciannove anni fa “è stato emanato un Decreto con la definizione di un disciplinare per l’ottenimento della denominazione riservata – sottolinea Luca Ragaglini, vice direttore di Unione italiana food – che garantisce l’autenticità, la qualità, la trasparenza e la sicurezza per il consumatore nella scelta di questi lievitati”. Il decreto “Disciplina della produzione e della vendita di taluni prodotti dolciari da forno: un disciplinare produttivo per l’ottenimento della denominazione riservata”, adottato sia dal ministero delle Attività produttive che da quello delle Politiche agricole e voluto da Unione italiana food, definisce ufficialmente ingredienti e procedimento per la produzione dei lievitati da ricorrenza, panettone, pandoro o colomba. In questo modo i produttori che applicano tecniche diverse, o non utilizzano gli ingredienti nella tipologia e quantità ammesse, non possono utilizzare nè le denominazioni né le forme caratteristiche di questi dolci.


Ecco quindi che si possono fregiare del nome di pandoro o panettone quei prodotti a lievitazione naturale fatti con uova fresche (ovvero entro 28 giorni dalla deposizione e in quantità specifiche a seconda che si tratti di panettone, pandoro o colomba), burro, e uvetta e canditi in quantità minime garantite. “La base di tutto è il lievito madre – rimarca Brandani – che ha diverse età a seconda dell’azienda, non a caso nelle nostre aziende il lievitista è fondamentale per fare un buon prodotto. E grazie al disciplinare oggi è ammesso solo il burro nella ricetta mentre prima del 2005 erano ammessi altri grassi vegetali. Questi sono dolci complessi che richiedono tempo per essere prodotti, parliamo di almeno due giorni di lavoro”. “Perchè alla fine – conclude – è l’attesa a rendere pandoro e panettone i dolci che sono”.

Bengala cadono nel cortile di casa di Netanyahu, 3 arrestati

Bengala cadono nel cortile di casa di Netanyahu, 3 arrestati

Roma, 17 nov. (askanews) – Tre persone sono state arrestate dopo che due razzi di segnalazione sono stati sparati contro la residenza privata del primo ministro Benjamin Netanyahu a Cesarea e sono caduti nel cortile. Lo ha affermato la polizia israeliana citata da Times of Israel. Secondo il canale israeliano Channel 12 News, i tre sospettati sono manifestanti antigovernativi e uno è un alto ufficiale delle riserve delle IDF.

Il filmato dell’incidente pubblicato sui social media da Kan News sembra mostrare i due razzi lanciati in cielo e non direttamente sulla residenza di Netanyahu, cosa confermata da testimoni oculari. Channel 12 ha riferito che i razzi sono caduti nel cortile della casa.

Secondo quanto riferito, l’incidente è avvenuto durante una manifestazione anti-Netanyahu fuori dalla residenza, come ce ne sono state numerose negli ultimi anni, guidata da un gruppo chiamato Moked Caesarea.

Non sono stati segnalati danni nell’incidente e una dichiarazione congiunta degli organi di sicurezza ha sottolineato che Netanyahu e la sua famiglia non erano in casa in quel momento. Nella dichiarazione si aggiunge che un tribunale ha ordinato il silenzio sulla pubblicazione di qualsiasi dettaglio delle indagini o sull’identità dei sospettati per 30 giorni.

L’unità reati gravi Lahav 433 della polizia israeliana e lo Shin Bet stanno indagando sull’incidente, che secondo loro “segna una pericolosa escalation”. Il presidente del parlamento israeliano, Amir Ohana, ha accusato i manifestanti antigovernativi di essere dietro l’incidente. “La scritta era sui muri, nelle strade, nei messaggi incendiari e nelle manifestazioni”, ha affermato, riferendosi alle regolari proteste antigovernative scoppiate all’inizio del 2023.

L’incidente ha suscitato la condanna politica da più parti. Il leader dell’opposizione Yair Lapid e il presidente di National Unity Benny Gantz hanno entrambi rilasciato dichiarazioni in cui condannano l’incidente e invitano le forze dell’ordine a “assicurare i colpevoli alla giustizia”.

Nel frattempo, il ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra, Itamar Ben Gvir, ha dichiarato che “l’incitamento contro il primo ministro Benjamin Netanyahu ha oltrepassato tutti i confini” e che l’incidente “supera un’altra linea rossa”.

“Oggi è un razzo e domani è fuoco vivo”, ha detto, chiedendo di porre fine “all’incitamento contro Netanyahu e la sua famiglia.

Il capo di Yisrael Beytenu, Avigdor Liberman, ha affermato che ciò “rappresenta un’escalation nel tentativo di danneggiare le istituzioni democratiche dello Stato di Israele”.

“È necessario dare pieno appoggio allo Shin Bet e alla polizia israeliana nelle indagini e coloro che sono coinvolti devono essere assicurati alla giustizia”, ??ha aggiunto Liberman.

Anche il presidente Isaac Herzog ha espresso una forte condanna, affermando di aver parlato con il capo dello Shin Bet Ronen Bar e ha sottolineato “l’urgente necessità di indagare e di trattare i responsabili dell’incidente il prima possibile”.

Secondo Herzog, Bar lo ha informato che l’incidente era considerato una “pericolosa escalation” e che veniva trattato con la massima serietà.

“Non si deve permettere che le fiamme divampino. Sto di nuovo mettendo in guardia contro un aumento della violenza nella sfera pubblica”, ha scritto Herzog.

Nel frattempo, il ministro della Giustizia Yariv Levin ha denunciato l’incidente come l’ultimo “anello di una catena di azioni violente e anarchiche, il cui scopo è quello di provocare l’assassinio del primo ministro e il rovesciamento del governo eletto per mezzo di un violento colpo di stato”.

Levin, il principale sostenitore del piano di revisione giudiziaria del governo, ora accantonato, ha dato la colpa “all’applicazione selettiva delle leggi da parte delle autorità”. Il ministro della giustizia ha affermato di aver guidato la carica per “cambiare radicalmente le cose”, inclusa la composizione dell’Alta Corte di giustizia.

Gasparri: il silenzio elettorale non esiste più, la Rai l’ha violato

Gasparri: il silenzio elettorale non esiste più, la Rai l’ha violatoRoma, 17 nov. (askanews) – “Esisteva, un tempo, il silenzio elettorale. Mentre le urne erano aperte, nella immediata vigilia, non si poteva fare propaganda elettorale. E, invece, il servizio pubblico radiotelevisivo ha rotto questo principio che, in effetti, nell’epoca dei social e di tante forme di comunicazione appare superato”. Lo dichiara il responsabile nazionale Enti Locali di Forza Italia, Maurizio Gasparri.


“Pertanto – aggiunge – unendomi a quello che fanno le altre realtà istituzionali, penso che sia legittimo fare propaganda anche oggi e invitare gli elettori a ricordarsi che si vota in Umbria, in Emilia-Romagna e di andare a votare per i candidati presidenti Tesei ed Ugolini ma, soprattutto, per le liste ed i candidati di Forza Italia. Siamo cresciuti e abbiamo rafforzato il nostro radicamento territoriale e facciamo la differenza nel centrodestra. È giusto fare appelli fino all’ultima ora, ricordando che si vota fino a domani, lunedì, alle ore 15:00. E votare Forza Italia vuol dire fare la scelta giusta”.

Vino, dal 17 al 19 maggio 2025 a Milano torna “Best Wine Stars”

Vino, dal 17 al 19 maggio 2025 a Milano torna “Best Wine Stars”Milano, 17 nov. (askanews) – Sono ufficialmente aperte le selezioni per la sesta edizione di “Best Wine Stars”, la manifestazione promossa dal gruppo Prodes Italia dedicata al settore enogastronomico e dei distillati che si terrà al Palazzo del Ghiaccio di Milano dal 17 al 19 maggio 2025.


L’evento, diretto sia al pubblico professionale che a quello degli appassionati, coinvolge ogni anno oltre 200 aziende nazionali e internazionali. Durante la tre giorni i visitatori potranno esplorare percorsi di degustazione nelle diverse aree espositive, interagire direttamente con i produttori e partecipare ad un ampio programma di talk e masterclass. Tra queste, quelle curate dalla sommelier e winewriter Adua Villa proporranno approfondimenti tematici su vari aspetti del settore, dalle tecniche di degustazione all’analisi delle nuove tendenze di consumo. La cerimonia di premiazione dei “Best Wine Stars Awards”, prevista per domenica 18 maggio, celebrerà le aziende che “si sono distinte non solo nelle categorie tradizionali come miglior vino rosso, bianco, rosato e miglior spirit, ma anche in ambiti emergenti e innovativi”. I riconoscimenti includono infatti premi per la sostenibilità, l’enoturismo, l’accessibilità e l’innovazione, la qualità-prezzo e il miglior progetto enologico, “sottolineando l’impegno delle aziende verso un futuro consapevole e responsabile”.


Una delle novità dell’edizione 2025 sarà la rinnovata “Area Spirits”, pensata per mettere in risalto l’evoluzione del mondo dei distillati attraverso un allestimento speciale. Accanto al settore enologico e ai distillati, l’evento include un’area dedicata alle eccellenze alimentari e ai servizi correlati. Infine, il “BWS Village” offrirà uno spazio per gli incontri tra professionisti, mentre la “Best Wine Stars Business Dinner”, celebrerà i prodotti di eccellenza di ogni azienda, con una cena esclusiva.

MotoGp, a Barcellona vince Bagnaia. Martin è campione del mondo

MotoGp, a Barcellona vince Bagnaia. Martin è campione del mondoRoma, 17 nov. (askanews) – Jorge Martin è il nuovo campione del mondo della MotoGP. Al madrileno basta il 3° posto nel GP di Barcellona per vincere per la prima volta in carriera il titolo in top-class. Non è stato sufficiente il primo posto a Pecco Bagnaia, all’undicesima vittoria in stagione, che ha chiuso con 10 punti di ritardo dal madrileno nella classifica generale. A completare il podio, in seconda posizione, c’è Marc Marquez che ha conquistato il 3° posto nella classifica iridata a discapito di Enea Bastianini.

Trailers FilmFest, dal 19 a Roma la 22esima edizione

Trailers FilmFest, dal 19 a Roma la 22esima edizioneRoma, 17 nov. (askanews) – La XXII edizione del Trailers FilmFest, l’unico festival in Italia e in Europa dedicato ai trailer e alla promozione cinematografica, compie un passo ambizioso e si trasferisce nella capitale del cinema, Roma, dove si svolgerà – a ingresso libero fino a esaurimento posti – dal 19 al 21 novembre 2024 presso il cinema Savoy. Diretto da Stefania Bianchi, con la consulenza artistica di Filippo Soldi, il festival rende protagonisti i migliori trailer cinematografici della stagione, le locandine dei film, i pitch trailer e i booktrailer.


Grande evento, il 19 novembre alle ore 20:30, la proiezione di Modì – tre giorni sulle ali della follia, il film diretto da Johnny Depp e interpretato da Riccardo Scamarcio nei panni del pittore e scultore Amedeo Modigliani e con un super-cast che comprende Al Pacino, Pierre Niney, Stephen Graham, Eva-Jane Willis e Luisa Ranieri. La proiezione del film, distribuito in Italia da Be Water e Medusa Film avrà – unico evento di tutto il festival altrimenti gratuito – un biglietto di ingresso con costo promozionale di 5 euro. Da segnalare anche, il 20 novembre alle ore 19:00, la Tavola rotonda AI e promozione cinematografica: un’opportunità o una sfida?, organizzata in collaborazione con ANICA, che esplorerà l’impatto dell’intelligenza artificiale (AI) sul marketing cinematografico. Dalla personalizzazione delle campagne alla creazione di contenuti innovativi, per un confronto tra esperti del settore con l’intento di discutere se l’AI rappresenti un alleato strategico o una sfida per i professionisti della promozione cinematografica. All’incontro, moderato da Paolo Penza, CEO di Torpedo Film, intervengono: Carlo Rodomonti, Head of Strategic and Digital Marketing di Rai Cinema e Presidente Editori e Creators Digitali ANICA; Davide Dellacasa, Co-founder e CEO di Brad&k Productions; Emanuele Gregori, Talent Manager e Broadcast Director eVox, fondatore di Breakdown Production e Alex Loprieno, CEO WeShort. A seguire, la consegna del Premio al Miglior Content Creator Cinema 2024, powered by Syncronia: Il vincitore verrà scelto dal pubblico tramite votazione al link: www.trailersfilmfest.com/concorso-contenuto-creator-cinema-dellanno-2024/ Fitto ed eterogeneo il programma della tre-giorni del Trailers FilmFest.


Si comincia martedì 19 novembre alle ore 9:00 al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo con il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Alle ore 12.00 la rassegna di trailer dedicata al Cinema di Pier Paolo Pasolini. Il TFF si sposta quindi al Cinema Savoy, dove, alle ore 20.30 si tiene la proiezione dei booktrailer in concorso e a seguire la premiazione del Miglior Booktrailer 2024. Quindi – in collaborazione con Be Water Film e Medusa Film – la proiezione del film Modì – tre giorni sulle ali della follia, diretto da Johnny Depp e con Riccardo Scamarcio e Luisa Ranieri. Mercoledì 20 novembre alle ore 9:00 continua al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Alle ore 12.00 la masterclass Professione Trailermaker, con Daniele Cametti Aspri di Visioni Condivise. Al Cinema Savoy alle ore 19.00 la tavola rotonda AI e promozione cinematografica: un’opportunità o una sfida?, organizzata in collaborazione con ANICA e, a seguire, la consegna del Premio al Miglior Content Creator Cinema 2024, powered by Syncronia. Alle ore 20.00 l’incontro Raccontare l’idea di un film con pitch trailer, a cui interviene la giuria del Concorso Pitch Trailer, formata da Pier Francesco Aiello, CEO di PFA Films; Angelo Bassi, CEO di Mediterranea Productions; Jacopo Capanna, CEO di Artisti Associati spa e Moonligh; Paolo Orlando, direttore della distribuzione di Medusa Film; Gianluca Pignataro, direttore marketing di Fandango e Rino Sciarretta, CEO di Zivago Film. Alle ore 20.30 la proiezione dei pitch trailer in concorso e l’incontro con i rispettivi autori e a seguire la consegna del Premio della Giuria al Miglior Pitch Trailer. Quindi, la consegna del Premio al Film Rivelazione dell’anno a I bambini di Gaza – Sulle onde della Libertà di Loris Lai con Marwan Hamdan, Mikhael Fridel, Tom Rhys Harries e Lyna Khoudri, distribuito da Eagle Pictures, che sarà proiettato a fine serata. Giovedì 21 novembre alle ore 9:00 si conclude al Liceo Artistico Paritario Ugo Foscolo il workshop su come Realizzare un poster cinematografico, a cura di Marco Innocenti di Brivido & Sganascia. Al Cinema Savoy alle ore 20:30 la serata di premiazioni del TFF ha inizio alla presenza della giuria del concorso dei Trailer, composta dai giornalisti Giulia Bianconi, Claudia Catalli, Carlo Cerofolini, Pino Gagliardi e Chiara Nicoletti. Durante la serata, la consegna del Premio al Miglior Poster, quindi la proiezione dei 30 trailer in concorso e a seguire la consegna del Premio della Giuria al Miglior Trailer Italiano, il Premio della Giuria al Miglior Trailer Europa, il Premio della Giuria al Miglior Trailer World e il Premio ‘Miro Grisanti’ al Miglior Trailer votato dal pubblico. A seguire la proiezione del docufilm Pier Paolo Pasolini – Una visione nuova diretto da Giancarlo Scarchilli e distribuito da Medusa Film. Al film segue la proiezione della rassegna di trailer dedicati al cinema di Pier Paolo Pasolini.


Il progetto di questa edizione, che ha ottenuto il patrocinio di ANICA, vede nel rinnovamento il suo elemento cardine, a partire dalla partnership tra l’Associazione Seven, ideatore e produttore di tutte le passate edizioni e Ottoemezzo, leader nel settore della realizzazione di campagne di comunicazione per il mercato dell’entertainment che, con il suo ingresso, consentirà di consolidare e amplificare l’evento insieme all’agenzia per l’intrattenimento Syncronia. Grazie alla collaborazione con l’Unione Editori e Creators Digitali ANICA, durante il festival sarà organizzato un tavolo di discussione sul ruolo dell’intelligenza artificiale nei materiali di comunicazione delle campagne di lancio cinematografiche, un tema centrale e di grande rilevanza per tutti gli operatori del settore. Anche quest’anno i concorsi del TRAILERS FILMFEST si divideranno in varie sezioni competitive. Il fulcro del festival, il Concorso dei Trailer Cinematografici premia i migliori trailer della stagione cinematografica che ogni anno vede in gara i 30 migliori trailer per le 3 selezioni, votati da una giuria di qualità che sceglierà il Miglior Trailer Italiano, il Miglior Trailer Europeo e il Miglior Trailer World. Con il voto online, l’assegnazione del premio del Premio Miro Grisanti al miglior trailer scelto dal pubblico della stagione cinematografica, dedicato a Miro Grisanti, un grande trailer maker che ha raccontato la Storia del Cinema con i suoi meravigliosi trailer.


Sempre votati online dal pubblico, il Miglior Booktrailer dell’anno, cui partecipano autori, scrittori e case editrici con booktrailer di libri usciti dal 1 settembre 2023 al 31 luglio 2024 e il Miglior Poster dell’anno, che premierà l’Art Director e l’agenzia creativa che ha realizzato la locandina. Altro fiore all’occhiello del festival, il Concorso per il Miglior Pitch Trailer dell’anno. Novità assoluta in Italia, Pitch Trailer, ideato da Trailers FilmFest, è un nuovo modo di proporre l’idea di un film e rappresenta un’opportunità unica per i giovani che vogliono promuovere, attraverso un trailer, l’idea di un film da realizzare e che sono alla ricerca di produttori e distributori che sostengano il loro progetto. A determinare il vincitore, tra i 10 Pitch Trailer in gara – visibili sul canale Youtube IlTrailersFilmFest al link https://www.youtube.com/@IlTrailersFilmFest – selezionati fra tutti i trailer pervenuti, è una giuria composta da esperti del settore. La giuria sarà protagonista con i finalisti del Premio di un incontro con il pubblico. I pitch verranno quindi proiettati nell’ambito della sezione TrailersProfessional del festival e sarà decretato un vincitore, dopo uno speech con gli autori finalisti. Il Trailers FilmFest pone la formazione al centro delle sue molteplici attività, offrendo un ampio ventaglio di iniziative volte a supportare la crescita professionale e creativa dei partecipanti. Attraverso workshop, masterclass e incontri con esperti del settore, il festival si impegna a fornire strumenti concreti per approfondire le tecniche di promozione cinematografica e sviluppare competenze nel campo della comunicazione audiovisiva. Importante è il coinvolgimento delle Scuole di Cinema e di Pubblicità che ospitano workshop e incontri specificamente dedicati ai giovani per permettere loro di mettersi in luce e interagire con i professionisti del settore. “La ventiduesima edizione di Trailers FilmFest, per la prima volta a Roma – sottolinea la direttrice artistica Stefania Bianchi – rappresenta un’occasione davvero speciale. Il nostro obiettivo è consolidare il festival come punto di riferimento per i professionisti del mondo della promozione cinematografica e per gli appassionati di cinema e comunicazione. Con un programma innovativo e sempre attento alle tendenze del settore, Trailers FilmFest vuole accendere i riflettori sul talento dei professionisti che si occupano di promozione e comunicazione audiovisiva e offrire al pubblico una prospettiva unica su questo affascinante mondo “.

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva Noto

Si chiude la 39esima ed. del Romaeuropa Festival con Alva NotoRoma, 17 nov. (askanews) – Con il concerto di Alva Noto e Fennesz Continuum – In the spirit of Ryuichi Sakamoto e lo spettacolo …How in salts desert is it possible to blossom…. della coreografa sudafricana Robyn Orlin con il Garage Dance Ensemble e le musiche del duo uKhoiKhoi, si conclude il 17 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, la trentanovesima edizione del Romaeuropa Festival.


Inaugurato il 4 settembre, il festival presieduto da Guido Fabiani con la Direzione Generale e Artistica di Fabrizio Grifasi, ha proposto 120 appuntamenti tra spettacoli ed eventi gratuiti per oltre 300 repliche. Oltre 700 artisti da tutto il mondo hanno attraversato uno “spazio aperto” ai linguaggi della creazione contemporanea. Nei suoi circa tre mesi di programmazione il festival ha registrato oltre 60.000 presenze complessive tra spettacoli e attività di dialogo e incontro con il pubblico. “Siamo molto felici di questo risultato straordinario che afferma sempre più Romaeuropa quale centro nevralgico per lo sviluppo della creatività contemporanea nazionale in dialogo con il mondo» afferma Guido Fabiani «Il percorso che Fabrizio Grifasi ha costruito nel segno del dialogo, del confronto e dell’incontro e che sta per concludersi, è stato possibile grazie al supporto del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, di Roma Capitale e della Camera di Commercio di Roma e si è articolato in altrettanti percorsi costruiti in rete con le più prestigiose realtà nazionali e internazionali tra cui la Maison Van Cleef & Arpels con il suo programma Dance Reflections e Flanders State of the Art nell’ambito del dialogo triennale avviato lo scorso anno fino alle collaborazioni con tutti i teatri e le istituzioni culturali nazionali e internazionali operanti sul territorio che partecipano e accolgono il festival”.


Prosegue il Direttore Generale e Artistico Fabrizio Grifasi: “Il programma di questa trentanovesima edizione ha affiancato generazioni, estetiche e discipline, rappresentando ancora una volta il presente, accogliendo le giovani forze della creatività nazionale e i grandi punti di riferimento della scena internazionale, nel segno della ricerca, della scoperta, ma anche dell’intrattenimento, per una festa che abbiamo condiviso con il numeroso pubblico che ha partecipato a questa edizione. Ritroveremo questa idea di condivisione anche nel progetto di chiusura, con cui torniamo a omaggiare Ryuichi Sakamoto”. Dopo aver presentato a settembre uno speciale concerto della Brussels Philharmonic dedicato alle composizioni musicali per il cinema del Maestro Giapponese e il film Opus del regista e figlio Neo Sora, il 17 novembre, infatti, saranno Alva Noto e Fennesz a mettere in luce l’anima più attuale e contemporanea del grande compositore e pianista, rievocando la sua instancabile ricerca nell’ambito dell’elettronica e delle nuove tecnologie.


Con lo sguardo sempre rivolto al futuro, sempre pronto ad attraversare generi musicali e discipline, Ryuichi Sakamoto ha segnato in maniera indelebile una parte della storia di Romaeuropa: dal 2004 fino al 2019 la sua presenza al Festival ha assunto le più disparate forme, dal dialogo con Fennesz nel 2004 a quello con l’artista visivo Shiro Takatani per la mostra Digitalife, fino all’ultimo indimenticabile concerto con Alva Noto che ha chiuso l’edizione del 2019. Le due icone della musica elettronica internazionale hanno stretto un’inedita collaborazione in onore del grande musicista dando vita a “Continuum”: uno speciale live per rendere omaggio all’eredità del Maestro, spingendo al contempo i confini dell’innovazione musicale. Il progetto nasce dalla comune ammirazione per il lavoro di Sakamoto e dal desiderio di portare avanti il suo spirito di cooperazione. Traendo ispirazione dal passato, i due artisti hanno unito le forze per creare un “continuum” musicale che attraverso nuove musiche colma il divario tra le generazioni. Dai direttori tecnici ai responsabili del suono, dai progettisti del palcoscenico e delle luci agli specialisti del video, ogni membro del team si è riunito per garantire al pubblico un’esperienza memorabile e coinvolgente. “Siamo molto contenti che la squadra sia di nuovo al completo”, afferma Fennesz. “Manca Ryuchi, naturalmente, ma cercheremo di colmare questa lacuna per tenere viva la sua eredità e creare nuova musica”.


E nello spirito della contaminazione, della scoperta e del dialogo tra discipline, si svolge l’ultimo capitolo del percorso dedicato alla scena internazionale della trentanovesima edizione del REF. Il 16 e il 17 novembre Robyn Orlin presenta, in prima nazionale sempre all’Auditorium Parco della Musica, …How in salts desert is it possible to blossom… pièce nata dalla collaborazione tra la coreografa, il duo di musicisti uKhoiKhoi e il Garage Dance Ensemble, compagnia basata a O’kiep, nella provincia del Capo Settentrionale Per lo più sconosciuta, tale regione custodisce la ricchezza della cultura, dell’umorismo e dell’umanità del Sudafrica, ma porta anche i segni della sua storia di colonizzazione. “A nord di Città del Capo, ultimo bastione coloniale dell’Africa, poco prima del confine con la Namibia, si trova la città di O’kiep e la sua township, dove l’estrema povertà si inserisce in un superbo e ammaliante paesaggio semidesertico” racconta Robyn Orlin che proprio qui ha avviato la collaborazione con la compagnia diretta da Alfred Hinkl e Jon Linden, due nativi che a O’kiep hanno scelto di tornare, di vivere e lavorare. “Dopo le piogge invernali, che in questa regione del Namaqualand cadono da maggio a luglio, i terreni semidesertici sono completamente ricoperti, da agosto a settembre, da un magnifico tappeto di oltre 3.500 specie di margherite selvatiche, un fiore che simboleggia pace e prosperità” racconta ancora la coreografa. Fioriture personali e umane prendono forma sulla scena, in uno spettacolo-concerto gioioso e malinconico, capace di descrivere il presente attraverso lo sguardo delle giovani generazioni del territorio? Come è possibile ri-fiorire in un deserto di sale? Si ringrazia Rai main media partener della 39esima edizione del Festival. Appuntamento nel 2025 per la QUARANTESIMA EDIZIONE del Romaeuropa Festival.

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a Roma

Biennale MarteLive, martedì 19 Teho Teardo e Blixa Bargeld a RomaRoma, 17 nov. (askanews) – Si avvicina alla conclusione il viaggio all’insegna della scoperta e della contaminazione artistica di #ALTRNTV, la rassegna musicale nell’ambito della nuova edizione di Biennale MArteLive che unisce la tradizione e il folclore alle sperimentazioni più d’avanguardia.


Il prossimo appuntamento è martedì 19 novembre alle ore 21 all’Hacienda con Teho Teardo e Blixa Bargeld, in concerto per presentare il nuovo album Christian & Mauro, pubblicato lo scorso 25 ottobre su cd, vinile e digitale. Si prosegue poi l’8 dicembre all’Angelo Mai con il concerto degli I Hate My Village; gran finale il 14 dicembre, sempre all’Angelo Mai, con il live di Orion e del duo Desire dal Canada. Teho Teardo e Blixa Bargeld ritornano con il loro terzo album, quasi otto anni dopo Nerissimo, ma il tempo si dilata e si espande come una fisarmonica. Nel conto ci sono anche i due anni di pandemia che sono stati sottratti alle nostre esistenze. Questa musica ricongiunge nuovamente il cielo tra Roma e Berlino e il tour che segue l’uscita di questa nuova raccolta di canzoni inizia proprio da Roma per proseguire in tutta Europa.


Sul palco, accanto a Teardo e Bargeld ci saranno anche Gabriele Coen al clarinetto Basso, da Laura Bisceglia al violoncello, e un quartetto d’archi composto da Elena De Stabile ed Erica Scherl ai violini, Ambra Chiara Michelangeli alla viola e Flavia Massimo al violoncello. Il nuovo disco si intitola Christian & Mauro e nonostante l’utilizzo dei loro nomi di battesimo suggerisca uno sguardo più intimo e personale, l’album contiene riflessioni che dall’universo ritornano alle vicissitudini umane: dal viaggio nel passato con la secentesca passacaglia “Bisogna Morire”, una danza della morte che ha attraversato i secoli, risalendo il tempo per esser reinventata in una prospettiva contemporanea in cui elenchi di nuove professioni digitali trovano la rima con parole di secoli fa. In questo tragitto emerge dalla passacaglia anche un frammento di un’altra canzone che, come una cellula, ha attraversato la membrana per arrivare fino a noi.


Le radici musicali del duo appartengono anche al futuro e le riflessioni di un libro del fisico Carlo Rovelli entrano nel disco finendo per suggerire nuovi modi di guardare all’universo. Non è sempre possibile scoprire nuovi territori senza perdere di vista la costa ed è così che in queste dieci nuove canzoni Teho e Blixa si concedono diverse varianti al percorso suonando una larga selezione di strumenti, utilizzando una tastiera mitologica i cui tasti possono digitare cifre, lettere, suoni e rumori. L’utilizzo trasversale dei suoni consente ulteriori possibilità di scandagliare la musica nel futuro dove, nonostante tutto, è pericoloso sporgersi.


Dopo Roma, il tour prosegue il 20 novembre a Perugia, il 21 novembre a Livorno (dove Teardo e Bargeld suoneranno alcuni brani e ritireranno il Premio speciale al Premio Ciampi), il 22 novembre a Rimini, il 23 novembre a Treviso e il 24 novembre a Ranica (BG). Il tour cotinua poi in Romania, Germania, Austria, Repubblica Ceca, Belgio e Danimarca.