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Mattarella e Regina di Norvegia visitano “Munch. Il grido interiore”

Mattarella e Regina di Norvegia visitano “Munch. Il grido interiore”Roma, 11 feb. (askanews) – Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato in anteprima, unitamente a Sua Maestà la Regina Sonja di Norvegia, la grande mostra “Munch. Il grido interiore” presso Palazzo Bonaparte a Roma. La mostra è prodotta e organizzata da Arthemisia; main partner del progetto è la Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale.


Il capo dello Stato e la Sovrana hanno percorso le sale dello spazio espositivo – di proprietà di Generali – accompagnati dalla Presidente di Arthemisia Iole Siena, dalla Presidente della Fondazione Terzo Pilastro Alessandra Taccone e dal CEO di Generali Philippe Donnet. Del corteo presidenziale facevano parte, tra gli altri, oltre alla vice sindaca di Roma Silvia Scozzese, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, il viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti Edoardo Rixi, il viceministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Vannia Gava, il sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Giorgio Silli, l’assessora della Regione Lazio con deleghe a Cultura e politiche giovanili Simona Renata Baldassarre, l’Ambasciatore della Norvegia in Italia Johan Vibe, l’Ambasciatore della Finlandia in Italia Matti Lassila, la vice sindaca di Oslo Julianne Ofstad, e il direttore del Museo MUNCH di Oslo Tone Hansen.


Curata da Patricia G. Berman, con la collaborazione scientifica di Costantino D’Orazio, l’ampia retrospettiva è realizzata in collaborazione col Museo MUNCH di Oslo, e gode del patrocinio del Ministero della Cultura, della Regione Lazio, del Comune di Roma – Assessorato alla Cultura, della Reale Ambasciata di Norvegia a Roma e del Giubileo 2025 – Dicastero per l’Evangelizzazione. La mostra, che sarà visitabile fino al 2 giugno, è inserita nel novero degli eventi del Giubileo 2025 e narra l’intero percorso artistico del norvegese Edvard Munch, dai suoi esordi fino alle ultime opere, attraversando i temi a lui più cari, collegati gli uni agli altri dall’interpretazione della tormentata essenza della condizione umana. I dipinti in mostra sono 100, la quasi totalità dei quali provenienti dal MUNCH Museum di Oslo che, eccezionalmente, ha acconsentito ad un prestito senza precedenti.

M.O., Trump: ostaggi tutti liberi entro sabato o scoppierà l’inferno

M.O., Trump: ostaggi tutti liberi entro sabato o scoppierà l’infernoRoma, 11 feb. (askanews) – Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha esortato Israele ad annullare il suo accordo di cessate il fuoco con Hamas, lascianco “che si scateni l’inferno” se Hamas non restituirà gli ostaggi ancora trattenuti a Gaza entro mezzogiorno di sabato prossimo.


Ieri, Hamas ha minacciato di posticipare il prossimo rilascio degli ostaggi previsto per sabato “fino a nuovo avviso”, accusando Israele di aver violato l’accordo di cessate il fuoco. “Per quanto mi riguarda, se tutti gli ostaggi non vengono restituiti entro mezzogiorno di sabato – penso che sia un orario appropriato – direi di annullarlo (l’accordo, ndr) e che si scateni l’inferno”, ha detto il presidente ai giornalisti nello Studio Ovale.


“Direi che” gli ostaggi “dovrebbero essere restituiti entro mezzogiorno di sabato e se non vengono restituiti – tutti, non a gocce e a pezzetti, non due e uno e tre e quattro e due. Sabato alle 12, e dopo direi che scoppierà l’inferno”. Incalzato su cosa potrebbe comportare “l’inferno” a Gaza, Trump ha detto: “Lo scoprirete, e lo scopriranno loro, Hamas scoprirà cosa intendo”. “Parlo per me stesso. Israele può ignorarlo, ma per me, sabato alle 12, e se non ci sono, non ci sono, scoppierà l’inferno”, ha insistito il presidente Usa.


Trump ha inoltre espresso scetticismo sul fatto che molti ostaggi siano ancora vivi e possano essere rilasciati, dicendo ai giornalisti: “Penso che molti degli ostaggi siano morti”.

Bit, MSC Crociere: elemento di italianità distintivo per noi

Bit, MSC Crociere: elemento di italianità distintivo per noiRho, 10 feb. (askanews) – “Ci dobbiamo aspettare un 2025 ricco di novità, un anno in cui non solo aumenta la nostra flotta per l’arrivo della nuova ammiraglia MSC World America, ma dove vareremo anche due terminal crocieristici, il primo nel Mediterraneo, a Barcellona, e il secondo che sarà il terminal crociere più grande al mondo a Miami. Quindi un anno in cui i nostri ospiti potranno scoprire nuove destinazioni, avere un percorso legato all’ospitalità ancora più ricco con i nostri terminal e una flotta sempre più grande con l’arrivo di MSC World America”. Lo ha detto dalla BIT Leonardo Massa, vice president Southern Europe della divisione crociere del Gruppo MSC.


“L’elemento dell’italianità è sempre stato per noi un elemento distintivo all’interno dell’industria crocieristica – ha aggiunto il manager – in quanto in un mercato abbastanza monopolizzato dal modello americano, da sempre ci siamo posti come alternativa e abbiamo cercato proprio negli elementi che definiscono l’italianità del mondo, il cibo, il design, l’arredo e più di tutti la cultura dell’accoglienza che ci contraddistingue come paese da oltre 2000 anni, elementi di differenza che in questi anni ci hanno accompagnato nella nostra crescita, ci continueranno ad accompagnare e sempre viaggiare con il MSC nel mondo significa viaggiare con un pezzo d’Italia”. “Il prossimo sogno – ha concluso Leonardo Massa – è legato all’Alaska, in quanto nel 2026 incominceremo a fare crociere in Alaska e sarà per noi la prima volta con MSC Poesia, un itinerario straordinario e poi stiamo varando MSC World America, ma già immaginiamo World Asia che arriverà proprio nel 2026”.

Bit, Alpitourworld: anno iniziato bene, Mar Rosso traina crescita

Bit, Alpitourworld: anno iniziato bene, Mar Rosso traina crescitaRho, 10 feb. (askanews) – “L’anno intanto è iniziato molto bene, così come si era chiuso bene quello precedente, all’insegna di un fenomeno di advance booking particolarmente pronunciato, quindi abbiamo visto una fase di avvio della stagione invernale eh accelerata, così come in accelerazione quella estiva, quindi su volumi molto più alti rispetto a quelli dell’anno scorso. In questo momento stiamo registrando una crescita di circa il 18% rispetto all’anno scorso e già l’anno scorso i tassi di crescita erano decisamente molto buoni. L’anno è all’insegna di una crescita di quasi tutte le destinazioni, ma ce n’è una su tutte che è l’Egitto, il Mar Rosso principalmente che sta facendo fare un un salto in avanti ai nostri volumi e che ci ha lasciato anche abbastanza, come dire, sorpresi, tant’è che stiamo rimettendo a posto parte della nostra programmazione aerea, visto che c’è domanda, e stiamo allargando la nostra capacità da quasi tutti gli aeroporti italiani per tutta la stagione estiva, quindi questo, diciamo, è la cosa positiva. Cresce tutto il corto raggio, il medio e il lungo raggio. L’Italia sta facendo una buona ha fatto un un buon avvio, dato un buon avvio e registriamo anche un un interesse crescente su destina dell’Est Africa, Kenny e Zanzibar su tutte, ma bene in generale tutti anche i viaggi, quelli itineranti con con il marchio Turisanda, stiamo raccogliendo grandissime soddisfazione nel Nord America, in Oriente, Sud America, quindi molto molto bene, siamo molto soddisfatti”. Lo ha detto ad askanews il direttore commerciale di Alpitourworld, Alessandro Seghi, dal villaggio ASTOI in Bit Fiera Milano.


“Stiamo assistendo veramente a un a un momento molto florido – ha aggiunto Seghi – seppur ci sono delle situazioni che devono essere un po’ inquadrate, quelle, non so, le spinte inflattive, un tema di tasso di cambio con tra dollaro ed euro che non è particolarmente favorevole in questo momento, per cui stiamo lavorando tantissimo con il pricing dinamico per cercare di trovare le punte di prezzo corrette e poter intercettare quella domanda che si sta facendo viva e si sta, come dire, manifestando in maniera decisamente concreta”.

Bit, ASTOI: turismo italiano più solido, nel 2025 ancora crescita

Bit, ASTOI: turismo italiano più solido, nel 2025 ancora crescitaRho, 10 feb. (askanews) – “La Bit è un’occasione importantissima per presentarsi innanzitutto al mondo consumer, perché questa è una fiera aperta anche al consumatore. Domenica c’è stata un’ottima affluenza e poi in questi due giorni invece più agli addetti ai lavori, diciamo, ai colleghi di settore. Lo spazio che abbiamo qui è il villaggio ASTOI, dove ci sono 18 player di livello nazionale, quindi molto importanti, che presentano la propria offerta, mettendo a fattor comune gli spazi per attrarre più clienti e ognuno poi con a propria proposta di viaggio”. Lo ha detto ad askanews Pier Ezhaya, presidente di ASTOI Confindustria Viaggi, raccontando la partecipazione dell’associazione alla Bit di Fiera Milano.


“L’immagine del turismo italiano – ha aggiunto – è di un turismo più solido, con le spalle più grosse dopo il Covid che quindi ha saputo rilanciarsi, ripensarsi e rimettersi bene in carreggiata. Quindi è un turismo che ha imparato anche a fare sistema, cosa di cui in Italia c’è sempre molto bisogno e quindi c’è fiducia e c’è ottimismo”. “I numeri – ha concluso Pier Ezhaya – sono positivi: abbiamo chiuso bene il 2024, con una crescita del 6% dei ricavi. Il 2025 sembra essere partito altrettanto bene. Non dimentichiamo che quest’anno c’è un evento straordinario che è quello che viene chiamato in gergo il Ferraprile, ossia la congiuntura di Pasqua con i ponti di fine aprile e di inizio maggio, che consentirà due settimane di vacanza con pochi giorni di ferie. Peraltro nella prima chiuderanno anche le scuole e quindi è sicuramente buono anche per le famiglie, quindi registriamo già su questa prima finestra di vacanza una domanda molto robusta e poi buoni segnali anche sull’estate. Ci aspettiamo più o meno una crescita a fine anno simile a quella dell’anno scorso”.

Sanremo, red carpet all’Ariston: domina il nero e il bianco

Sanremo, red carpet all’Ariston: domina il nero e il biancoSanremo, 10 feb. (askanews) – Escono uno a uno dal Teatro Ariston con in mano i fiori di Sanremo. Ad aprire il red carpet è stato Rocco Hunt. Tra i cantanti in gara domina l’outfit in nero, ma anche tanto total white. Alla sfilata tra due ali di folla in festa manca Kekko dei Modà.


Tony Effe si presenta a petto nudo e catene al collo, ma è Achille Lauro ad attirare l’attenzione con un cappello a tesa larga e con la veletta su un cappotto nero lungo fino ai piedi. Tra le donne spicca per eleganza Giogia anche lei in nero, mentre Rose Villain colpisce per l’acconciatura. Francesca Michielin ha sfilato con le stampelle, l’infortunio non la ha fermata. In tanti lanciano il fiori al pubblico che applaude salutando i proprio beniamini. Askanews ha seguito il red carpet dal balconcino di Generali.

Sanremo, StudioNews: tutti gli ospiti di martedì

Sanremo, StudioNews: tutti gli ospiti di martedìSanremo, 10 feb. (askanews) – A poche ore dall’inizio della settantacinquesima edizione del Festival della Canzone Italiana, che si aprirà con il messaggio di pace di Noa, cantautrice isreaeliana, e Mira Awad, artista palestinese, sulle note di “Imagine” di John Lennon tradotta in quattro lingue, StudioNews – Speciale Sanremo raccoglie gli umori e le scaramanzie degli artisti in gara. La padrona di casa Patrizia Barsotti, accoglierà quindi nel suo salotto giornalistico, in un’atmosfera che celebra il valore della creatività e della connessione umana grazie alle opere NFT create da Alessandro Castagna (responsabile IT StudioNews – Speciale Sanremo e fondatore di Benessere.Community), Marco Rettani, da anni una delle firme più incisive della musica italiana, quest’anno in riviera da autore di “Pelle Diamante”, brano che segna il ritorno all’Ariston di Marcella Bella. Rettani ha inoltre recentemente dato alle stampe la riedizione del libro Ho vinto il Festival di Sanremo, scritto a quattro mani con Enrico Donvito, e arricchito con le testimonianze di Pippo Baudo, Carlo Conti e Amadeus.


Ancora di libri si parlerà con Dimitri Cocciuti, alla sua terza fatica letteraria con Non lasciarti sfuggire. Showrunner brillante, innovativo e inclusivo (tra i suoi titoli di maggior successo ricordiamo almeno Drag Race Italia) con Dimitri faremo un salto indietro nel tempo fino al 2001, anno della vittoria a Sanremo di Elisa con Luce, per ricordare Raffaella Carrà, quell’anno unica mattatrice all’Ariston. Festival di Sanremo significa anche le temutissime scale e i sontuosi abiti delle co-conduttrici: cosa dobbiamo attenderci quest’anno, Miriam Leone è davvero l’osservata speciale o qualcun’altra ci stupirà? Ne parleremo, martedì 11 febbraio alle 13.30 in streaming su Askanews.it e – per i nostri connazionali all’estero – CiaoUsaTv, con Elisa D’Ospina, esperta di stile all’esordio nel mondo delle sette note con Nanne, un album di nenie dedicato all’amore più grande della sua vita: il piccolo Niccolò. Il programma andrà poi in onda dall1 15.00 alle 16.00 su TvWeb di CasaSanremo.tv.


Gioca in casa la cantautrice Roberta Rosso, a StudioNews – Speciale Sanremo per presentare il suo nuovo EP “Radici”. L’emozione della musica dal vivo continuerà anche con una sorprendente esibizione di Numa Palmer, cantautrice, produttrice e opinionista televisiva, presenza fissa della quarta edizione di StudioNews-Speciale Sanremo. Completano il parterre di ospiti della seconda puntata di StudioNews – Speciale Sanremo, Barbara Politi, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e – in collegamento – il direttore di AskaNews Gianni Todini, per il consueto approfondimento su musica e benessere. Il racconto del Festival continua anche sui social. Studionews continua sui social X e Facebook @StudioNews2 – https://www.facebook.com/studionews.tv?locale=it_IT e su https://studionews.tv/; https://www.casasanremo.it/tv/; www.askanews.it; https://ciaousa.tv/

Spionaggio, Pd, M5S, AVS chiedono indagine Europarlamento su Paragon

Spionaggio, Pd, M5S, AVS chiedono indagine Europarlamento su ParagonBruxelles, 10 feb. (askanews) – Gli eurodeputati Sandro Ruotolo e Nicola Zingaretti (Pd), Pasquale Tridico (M5S), Benedetta Scuderi (Verdi) e Mimmo Lucano (Sinistra italiana) sono i primi firmatari di una lettera inviata alla presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, in cui si chiede “l’istituzione di una Commissione di inchiesta” dell’Assemblea di Strasburgo sulla vicenda dello spyware Graphite della società israeliana “Paragon Solutions” ritrovato nei cellulari di circa 90 persone in 14 paesi dell’Ue, tra cui giornalisti, come l’italiano Francesco Cancellato, direttore di Fanpage, e militanti come Luca Casarini, fondatore della Ong “Mediterranea”, e David Yambio di “Refugees in Libya”, uno dei rifugiati che hanno denunciato i crimini nei campi libici in cui sono rinchiusi i migranti.


La richiesta, presentata questa sera con una conferenza stampa a Strasburgo a cui hanno partecipato, insieme agli europarlamentari promotori dell’iniziativa, proprio Cancellato, Casarini e Yambio, è stata inoltrata “ai sensi dell’articolo 215 del Regolamento di procedura, per indagare su possibili violazioni dell’art 4.3 (c) dell’Emfa (lo ‘European Media Freedom Act’, ndr) e dei diritti che dovrebbero essere garantiti dal Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, dalla Carta dei Diritti Fondamentali, dalla Direttiva sulla Criminalità informatica (2013/40), dal Regolamento sulla protezione dei dati e dalla Direttiva e-Privacy” “Noi firmatari di questa lettera – scrivono gli eurodeputati – siamo preoccupati per le ripercussioni sullo Stato di diritto nell’Unione europea alla luce dello scandalo del trojan Graphite trovato nei dispositivi telefonici di utenze telefoniche di cittadini europei come il direttore della testata online Fanpage.it ed esponenti della società civile italiana”.


Nella vicenda di spionaggio, aggiungono, oltre a sette utenze in Italia, “sarebbero coinvolti tredici paesi dell’Unione europea: Belgio, Grecia, Lettonia, Lituania, Austria, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Paesi Bassi, Portogallo, Spagna e Svezia”. “Noi pensiamo – sottolineano i firmatari – che questo scandalo riguardi l’Unione europea, perché in gioco c’è la violazione dei dati personali e la libertà di stampa”.


“Lo spyware si chiama Graphite ed è messo a punto dalla società israeliana Paragon Solutions, che ha dichiarato di aver stipulato i contratti di cessione dell’uso del trojan a governi di comprovata affidabilità per la lotta alla criminalità”. “In questa spystory – si legge ancora nella lettera – ci sono alcune certezze e tanti interrogativi. La prima certezza è che la società israeliana ha venduto il trojan ai governi”. Di questo spyware “è stato fatto un uso improprio”, e allora, chiedono i firmatari, è “un abuso? Perché e da chi sono stati illegalmente intercettati il direttore di un giornale e attivisti di una Ong impegnati nel Mar Mediterraneo a salvare migranti?”


“Vogliamo sapere – concludono gli eurodeputati – quante di queste intercettazioni sono state abusive e se risulta vera la notizia diffusa dai quotidiani Haaretz e The Guardian che il contratto di cessione sia stato interrotto con l’Italia per aver spiato giornalisti o attivisti”.

Dai centri migranti in Albania a Santanchè, tanti (e pesanti) i dossier per Meloni

Dai centri migranti in Albania a Santanchè, tanti (e pesanti) i dossier per MeloniRoma, 10 feb. (askanews) – I centri in Albania da “sbloccare”, il caso Santanchè da risolvere, il contrasto con la Corte penale internazionale che ha avviato un approfondimento sulla mancata consegna di Almasri. E poi la giustizia, con un incontro da fissare con i magistrati per cercare di ridurre lo scontro governo-toghe. Sono tanti, e pesanti, i dossier che Giorgia Meloni ha sulla scrivania in questo lunedì. “Meno male che questa settimana si parla solo di Sanremo”, scherza un funzionario di governo.


Tra la partecipazione alla cerimonia al Quirinale per il ‘Giorno del Ricordo’ delle vittime delle foibe e un incontro con il cancelliere austriaco Alexander Schallenberg, Meloni oggi ha passato la giornata nel suo ufficio per affrontare le questioni aperte. Intanto l’Albania. Dopo il nuovo stop dei magistrati, il governo sta valutando la possibilità di cambiare radicalmente strada, probabilmente con un decreto. Al momento – viene spiegato – non è stata ancora presa una decisione, non c’è una bozza, ma si stanno valutando diverse alternative. Tra queste, secondo quanto si apprende, la possibilità di trasformare le strutture di Shengjin e Gjader in Centri di permanenza per i rimpatri, magari affidandone la gestione direttamente all’Albania. Un modo, nelle intenzioni dell’esecutivo, per evitare che sia necessaria una convalida da parte dei giudici. Meloni ha ribadito anche nelle ultime ore ai ministri interessati la volontà di andare avanti, chiedendo un intervento anche prima della sentenza della Corte di giustizia della Ue (il 25 febbraio) e le pronunce della Cassazione sulle impugnative dei provvedimenti dei giudici. Ma la questione è giuridicamente scivolosa. “Vedremo”, è la prudente risposta del ministro degli Esteri Antonio Tajani, che assicura comunque che “andiamo avanti, non lasceremo il lavoro in Albania”.


Altro fronte aperto è quello che vede il governo contro la Corte penale internazionale sul caso di Al-Masri. La settimana scorsa intervenendo in Parlamento il ministro della Giustizia Carlo Nordio aveva puntato il dito proprio contro la Corte e più di un esponente del governo, a partire dalla stessa Meloni, avevano adombrato l’ipotesi di un ‘complotto’ per un ordine di arresto diramato solo nel momento in cui il generale libico era arrivato in Italia dalla Germania. Oggi la Cpi ha fatto sapere di aver aperto un fascicolo di approfondimento alla Camera preliminare sulla “mancata osservanza da parte di uno Stato membro di una richiesta di cooperazione per l’arresto e la consegna”. E il governo italiano “avrà l’opportunità di presentare delle osservazioni”. L’iter, ha precisato il portavoce della Cpi Fadi El Abdallah, “non riguarda responsabilità individuali o casi contro persone specifiche”. E mentre l’opposizione continua a chiedere chiarimenti sul caso dello spyware Paragon e la Procura di Perugia apre un fascicolo d’inchiesta sull’esposto del Dis nei confronti della Procura di Roma per la gestione degli atti nell’indagine aperta sulla base della denuncia del capo di gabinetto della presidente del Consiglio Gaetano Caputi, nell’agenda di Meloni deve essere fissato l’incontro con l’Associazione nazionale magistrati, che ha comunque confermato lo sciopero del 27 febbraio. La premier, inviando gli auguri al nuovo presidente Cesare Parodi, sabato aveva auspicato la ripresa di un “sano confronto”. L’incontro – ha spiegato il nuovo numero uno dell’associazione dei magistrati – sarà “un’occasione per spiegare una volta di più con chiarezza, fermezza, lucidità e senza nessun cedimento quelle che sono le nostre ragioni”.


Infine, ma non certo ultimo, c’è il caso Santanchè, a processo per false comunicazioni sociali in merito al caso Visibilia. Oggi alla Camera è iniziata la discussione per la mozione di sfiducia presentata dal M5s e poi sottoscritta anche da Pd e Avs. In un’aula semi-vuota è spiccata la totale assenza di Forza Italia, Lega e Noi moderati: per il centrodestra solo un gruppetto di parlamentari di Fdi e i ministri Luca Ciriani e Nello Musumeci. E se è vero che il lunedì, a Montecitorio, i numeri sono sempre bassi, le assenze tra i banchi della maggioranza sono sembrati un chiaro “segnale” politico nei confronti della ministra che sta mettendo in imbarazzo la presidente del Consiglio, resistendo ormai da settimane al ‘pressing’ per un passo indietro.

Bce, Lagarde: più incertezza sull’inflazione per frizioni sui dazi

Bce, Lagarde: più incertezza sull’inflazione per frizioni sui daziRoma, 10 feb. (askanews) – L’accresciuta incertezza che circonda le prospettive di inflazione e economia è l’elemento su cui la presidente della Bce, Christine Lagarde, ha maggiormente insistito davanti alla plenaria del Parlamento europeo, a Strasburgo. Un intervento a meno di due settimane dall’ultimo taglio dei tassi operato dall’istituzione monetaria, che in quella occasione aveva particolarmente insistito sulla debolezza dell’economia.


Ora, secondo Lagarde, le “frizioni” nel commercio internazionale – e parlava dopo che l’amministrazione Trump ha appena annunciato dazi al 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio, a cui l’Ue ha replicato parlando di misure “illegali” alle quali è pronta a reagire – rendono le prospettive “più incerte”, anche per il futuro dei prezzi. Ad ogni modo l’aspettativa è che nell’area euro “l’inflazione sia orientata a tornare al nostro obiettivo del 2% sul medio termine nel corso di quest’anno”, ma “con rischi sia al rialzo che al ribasso”. Generalmente gli analisti si attendono che la Bce tagli nuovamente i tassi di riferimento dell’area euro il mese prossimo e che continui a ridurli fino a fine primavera o inizio estate. Le attese sul punto di caduta spaziano dal 2,25 all’1,75% (in riferimento al tasso sui depositi).


Alla Bce “siamo determinati ad assicurare che l’inflazione si stabilizzi in maniera sostenibile al nostro obiettivo di medio termine del 2%. Seguiremo un approccio (decisionale) legato ai dati in cui, volta per volta, determineremo l’appropriata linea monetaria. Non ci vincoliamo – ha ribadito Lagarde – a un percorso particolare sui tassi”. E anche nell’ambito della nuova revisione alla strategia sulla politica monetaria, “ci stiamo preparando per il rischio di un futuro sempre più instabile”. Nella molteplicità di interventi che, come di consueto, hanno cercato di richiamare l’istituzione su istanze a volte contrapposte, non pochi interventi di eurodeputati hanno rimarcato la necessità di assicurare l’indipendenza della Bce dalle influenze politiche. Ma in questa occasione intendevano soprattutto lamentarsi dell’eccessivo attivismo dell’istituzione sui temi del cambiamento climatico, di cui la stessa Lagarde è una aperta sostenitrice.


Mettendo in rilievo le molteplici svolte operate negli Stati Uniti dall’amministrazione Trump, alcuni parlamentari hanno poi espresso contrarietà anche alle politiche su “diversità e inclusione” portate avanti dalla Bce su carriere e assunzioni del suo personale. Altri europarlamentari, tuttavia, hanno sostenuto che la Bce faccia troppo poco su questi versanti, e hanno espresso supporto in generale per la linea di condotta monetaria della Bce. Sul clima Lagarde ha replicato ribadendo che “sappiamo, a tutti i livelli, che in base ai Trattati europei il nostro obiettivo primario è la stabilità dei prezzi. Non si discute. Sappiamo anche che c’è un secondo paragrafo che si riferisce agli obiettivi secondari, su come li possiamo supportare, ma questo articolo è molto specifico e inizia dicendo, ‘senza pregiudizio per l’obiettivo primario’. La stabilità dei prezzi è quello che si guida”, ha detto.


Lagarde ha anche ribadito il parere della Bce sulla necessità di procedere all’adozione di un euro digitale, ritenuto necessario per preservare la “sovranità Ue”, e su cui i lavori al Parlamento europeo non procedono spediti come i banchieri centrali vorrebbero. All’opposto negli Usa il presidente Donald Trump, che preferisce puntare sui criptoasset, ha esplicitamente vietato alla Federal Reserve, e a tutte le agenzie governative, di effettuare qualsivoglia attività per creare una valuta digitale della banca centrale (Cbdc). Questi progetti, studiati da molte banche centrali nel mondo, hanno avuto accelerazioni nei recenti anni delle restrizioni sanitarie imposte a motivo della Covid. Ma diversi esponenti della maggioranza repubblicana Usa vedono le Cbdc come insidiosi strumenti per esercitare il controllo sociale sulla popolazione da parte dello Stato. Intanto, l’economia dell’area è cresciuta “in maniera modesta” e nel quarto trimestre la produzione è rimasta piatta, ha proseguito Lagarde. “Le indagini segnalano che il manifatturiero continua a contrarsi, mentre l’attività dei servizi è in espansione. La fiducia dei consumatori è fragile e, nonostante l’aumento dei redditi reali, le famiglie sono titubanti a spendere”. Tuttavia, secondo la presidente dell’istituzione le condizioni per una ripresa ci sono ancora. “Un solido mercato del lavoro e redditi più elevati dovrebbero rafforzare la fiducia dei consumatori e consentire un aumento della spesa. Un credito più accessibile dovrebbe stimolare consumi e investimenti nel tempo. Anche le esportazioni – ha aggiunto Lagarde – dovrebbero sostenere la ripresa, sebbene questo sia anche legato agli sviluppi nelle politiche commerciali internazionali”. (di Roberto Vozzi). (fonte immagine: European Parliament).