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25 aprile, Toti: fischi mettono a nudo contraddizioni sinistra

25 aprile, Toti: fischi mettono a nudo contraddizioni sinistraGenova, 27 apr. (askanews) – “Dopo settimane di polemiche alimentate da certa sinistra sul patrimonio comune dell’antifascismo e della resistenza, che senso hanno i fischi in piazza a Marco Bucci e al sottoscritto? Quei fischi mettono a nudo le contraddizioni di una sinistra che pretende di fare analisi del sangue e processi sommari sulla democraticità altrui ma non sulla propria. E che, al netto degli appelli di maniera, non è disponibile a dividere e condividere quello che ritiene sua proprietà esclusiva, ovvero il 25 aprile”. Lo scrive il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, in una lettera inviata al quotidiano genovese Il Secolo XIX dopo le contestazioni durante la celebrazioni per il 25 aprile in piazza Matteotti a Genova.

“Eppure proprio a Genova – aggiunge il governatore ligure – la sinistra dovrebbe ben sapere che la guerra di Liberazione fu patrimonio di tante, tutte le culture democratiche del Paese: popolari, azionisti, socialisti, socialdemocratici, monarchici, liberali, e potrei andare avanti. Proprio per questo nel mio discorso in piazza ho voluto citare Nilde Iotti, che parlando della Resistenza sottolineava come questa ‘aveva realizzato una unità veramente eccezionale che andava dagli ufficiali badogliani agli operai comunisti’. E mi preme sottolineare anche che in piazza sia io che il sindaco non abbiamo avuto alcuna timidezza nei richiami all’antifascismo ed entrambi, a scanso di equivoci, abbiamo rappresentato le solide culture democratiche da cui proveniamo. Dal richiamo alla diversità delle vittime, al differente valore del sacrificio fino alla Resistenza come elemento fondante della Repubblica Italiana, e così via”. “Eppure – sottolinea Toti – i fischi sono arrivati lo stesso. E mi sono chiesto: perché io, che ho avuto un bisnonno deputato del Partito Popolare alla Costituente, una tessera del movimento giovanile socialista prima dei 18 anni, dovrei sentirmi a disagio in una piazza, molto più mia per tradizione e cultura, di chi evidentemente ha dimostrato con il suo rumoreggiare di non comprendere i suoi valori democratici? Perché il sindaco Bucci, un boy-scout cresciuto nella America liberale, quella America peraltro che tanta parte ha avuto nella nostra Liberazione, dovrebbe essere portatore di una cultura estranea a quella piazza? Allora, mentre si invoca il 25 aprile come elemento di unità, c’è chi continua ad abusare di quella piazza per attaccare l’avversario politico”.

“E non è questa – prosegue il governatore – la negazione del 25 aprile stesso? Non è contraddire l’appello a riconoscersi tutti nella Costituzione, prima di dividersi nella democratica contesa politica? Mi piacerebbe quindi sapere dai tanti soloni che hanno versato fiumi di inchiostro se quei fischi alle istituzioni democratiche elette dai cittadini sono la rappresentazione della città Medaglia d’oro alla Resistenza. E se non si può certo impedire a qualcuno di fischiare, più rumoroso dei fischi è il silenzio di chi quelle istituzioni dovrebbe difenderle, anche se non sono della sua parte politica. Anzi, a maggior ragione. Su questo non ho letto alcuna nota di condanna e una totale indifferenza rispetto a un gesto che a parti inverse avrebbe fatto gridare allo scandalo”. “Ma qui – afferma Toti – subentra il doppiopesismo, modello di vita di una certa sinistra (e dei relativi megafoni mediatici): se il caso riguarda gli avversari, attacca, se riguarda i propri ambienti, sorvola, forte della perenne convinzione che ci siano dei migliori, sempre a sinistra, e dei peggiori, ovviamente a destra. Forse perché qualcuno ritiene che il 25 aprile sia solo per chi vota da una parte e non dall’altra. Il contrario del fascismo infatti non è il comunismo ma la democrazia ed essere antifascisti significa essere democratici e la democrazia, se permettete, non è solo di sinistra ma anche di destra e di centro. Non si può pretendere di costruire una nuova unità nazionale senza riconoscere a tutti il diritto (e il dovere) di parteciparvi”.

“Tra tanti richiami al dopo guerra – conclude il presidente della Regione Liguria – bisogna sempre ricordare che le divisioni da cui nasce la Costituzione Italiana, che quest’anno festeggia i suoi 75 anni, furono molto più profonde e dolorose di quelle di oggi. Sei padri costituenti riuscirono a dare una Carta come la nostra significa che essi furono capaci di tolleranza e comprensione reciproche straordinarie. Quelle che sarebbero necessarie all’Italia di oggi”.

Pnrr, Decaro (Anci): c’è accanimento nei confronti dei Comuni

Pnrr, Decaro (Anci): c’è accanimento nei confronti dei ComuniRoma, 27 apr. (askanews) – “Noi non riscontriamo dei ritardi e poi se guardiamo i numeri, i comuni hanno 40 miliardi di euro, che sono una cifra enorme, che non abbiamo mai avuto la possibilità di spendere queste risorse nel nostro Paese, però sono il 19% dei 200 miliardi. Tutti si preoccupano di quel 19% nessuno sa dove stanno le risorse dell’altro 81% dei fondi del PNRR. Non so perché c’è un accanimento particolare nei confronti dei Comuni. Noi dall’indagine che abbiamo fatto presto l’Anac dove vengono comunicate tutte le gare, abbiamo ricevuto 31 miliardi abbiamo fatto gare per 17,7 miliardi di euro cioè il 56% è già in gara, già oggi è in gara per quei progetti. Stiamo facendo la nostra parte, i progetti sono tantissimi. Quando c’erano i bandi tutti dicevano che i comuni non ce l’avrebbero fatta mai a rispondere non hanno personale non hanno risorse economiche per affidarsi all’esterno, questo è vero, però abbiamo presentato a quei bandi progetti per 80 miliardi di euro, il doppio di quello che ci veniva richiesto”. Lo ha detto Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), a 24 Mattino su Radio 24.

I russi hanno messo postazioni militari sui tetti dei reattori della centrale nucleare di Zaporizhia

I russi hanno messo postazioni militari sui tetti dei reattori della centrale nucleare di ZaporizhiaMilano, 27 apr. (askanews) – La Russia ha costruito stazioni di combattimento con sacchi di sabbia sui tetti di diversi edifici della centrale nucleare di Zaporizhia. Lo afferma il Ministero della Difesa britannico nella sua ultima analisi dell’intelligence diffusa su Twitter.

Il ministero basa le sue deduzioni sulle foto aeree che pubblica sul social. Dalle immagini risulta che le truppe russe hanno costruito postazioni con sacchi di sabbia sui tetti di alcuni reattori, a marzo al più tardi. La centrale nucleare di Zaporizhia ha sei reattori nucleari. Sulla base della veduta aerea, le stazioni di battaglia sarebbero state costruite sui tetti di tre di essi.

L’organizzazione di stazioni di combattimenti indica evidentemente un grave pericolo per la sicurezza nucleare nella più grande centrale nucleare d’Europa.

La semifinale di Champions League tra Milan-Inter sarà trasmessa in chiaro

La semifinale di Champions League tra Milan-Inter sarà trasmessa in chiaroRoma, 27 apr. (askanews) – La semifinale di andata di Champions League fra Milan e Inter in programma il 10 maggio andrà in onda in chiaro per delibera dell’Agcom, intervenuta sul tema nel 2012 con la delibera 131/12/CONS emanata sulla base dell’articolo 33 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi. Nella “Delibera Lista Eventi”, aggiornata nel tempo, sono messi nero su bianco vari appuntamenti, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza. Fra i quali anche “la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane”. Per questi non può esservi trasmissione in esclusiva e solo in forma codificata visto che – come da articolo 2 dell’allegato B alla delibera Agcom – ne va assicurata “ad almeno l’80% della popolazione la possibilità di seguirli su un palinsesto gratuito senza costi supplementari”. Amazon trasmette la partita in maniera gratuita in streaming per tutti coloro che dispongono di un abbonamento Prime, ma c’è il problema della copertura della rete internet che potrebbe non renderla visibile a tutti. Ecco perchè la società americana è costretta a vendere i diritti del match a broadcaster terzi “a condizioni di mercato, eque e non discriminatorie”. Da qui l’asta con le varie possibilità di trasmissione, la partita in sé, con 10 minuti sia prima che dopo la sfida, o una sorta di appalto del canale con commento e parte editoriale completamente delegati ad Amazon. Tutto già deciso per il ritorno: Inter-Milan che andrà in onda in diretta tv su Canale 5 e Sky martedì 16 maggio.

A Dubai nasce Hub per Made in Italy: ponte d’internazionalizzazione

A Dubai nasce Hub per Made in Italy: ponte d’internazionalizzazioneDubai, 27 apr. (askanews) – Un partenariato strategico che fa da base a relazioni solide, un interscambio commerciale tra Italia ed Emirati in significativa e continua crescita, che ha fatto segnare un aumento delle esportazioni italiane del 25,2% nel 2022, l’inaugurazione del primo Hub per il Made in Italy negli Emirati arabi uniti, avvenuto oggi a Dubai, costituisce un altro tassello e strumento per l’internazionalizzazione delle imprese italiane, sia negli Emirati arabi sia nell’intera area del Golfo, del Medio Oriente, del Nord Africa e del Sud-Est asiatico.

“L’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy è la prova del dinamismo delle relazioni fra Emirati Arabi Uniti e Italia”, ha dichiarato in un messaggio video il ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso dell’inagurazione, sottolineando che l’hub “è anche un’opportunità per rafforzare i rapporti tra i due Paesi unendo il saper fare italiano alla formazione di eccellenza”. Tajani ha ricordato che “due mesi fa con la visita del presidente del Consiglio abbiamo riattivato a 360 gradi il partneriato politico e strategico con gli Emirati arabi”, è stato “un cambiamento di passo importante che ho fortememnte voluto come ministro degli Esteri” perché il rafforzamento dei rapporti tra Roma e Dubai “può creare nuove opportunità in settori chiave per le aziende italiane” a cui il governo non farà mancare il suo sostegno. L’Italia è, infatti, il principale partner commerciale degli Emirati arabi uniti tra i Paesi dell’Ue e gli Emirati sono oggi per l’Italia il primo fornitore e il primo mercato di sbocco del Medio Oriente e del Nord Africa (Mena). Per questo l’Hub, gestito da Italiacamp, organizzazione nata nel 2010 con l’obiettivo di creare valore per il Paese, missione che si è evoluta nel tempo e che ora punta a promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati in espansione, assume un ruolo sempre più centrale come ricordato dagli speaker e dai rappresentanti delle istituzioni.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, nel suo messaggio ha voluto, appunto, ricordare come il governo stia “profondendo un grande impegno nel sostegno al Made in italy” e “tra pochi giorni presenterò in Consiglio dei ministri un disegno di legge organico per valorizzare il Made in Italy e nel contempo stiamo portando avanti la riforma degli incentivi per semplificare, rendere omogeneo e indirizzare l’intervento pubblico a sostegno delle imprese e delle filiere del Made in Italy, è importante soprattutto in questo momento perché le imprese hanno bisogno del supporto delle nostre istituzioni”. “Mi auguro che l’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy possa rappresentare un luogo dove mettere a frutto le nuove opportunità che saranno a disposizione di tutte le imprese italiane grazie all’impegno del ministero delle Imprese e del Made in Italy e del governo. Spero che questo possa essere esempio di modello di collaborazione fra l’Italia e le comunità italiane all’estero, che sono un orgoglio del nostro Paese, perché è sempre più necessario far valere il nostro modello produttivo apprezzato nel mondo”, ha aggiunto Urso.

Segnali di apprezzamento e di sostegno anche dalle autorità emiratine. Secondo Helal Saeed Al Marri, direttore del Dipartimento dell’Economia degli Emirati arabi e membro del Consiglio Esecutivo di Dubai, che ha partecipato al taglio del nastro del Dubai Hub for Made in Italy, è “soltanto l’inizio del viaggio” che vedrà “grandi opportunità per molte aziende” italiane che potranno avere “accesso a una regione più ampia, per espandersi a Est e a Ovest” partendo proprio da Dubai. “E’ molto importante avere Italiacamp a Dubai perché è un modo per sostenere il Sistema Italia – ha spiegato dal canto suo l’ambasciatore d’Italia negli Emirati Lorenzo Fanara – abbiamo insieme la formazione, l’alta università, ma abbiamo anche le imprese, Confindustria con il pieno sostegno del governo italiano e dell’ambasciata italiana. E’ un modo per proiettare al meglio la nostra immagine e le nostre potenzialità e competenze” all’estero.

La vicepresidente per l’internazionalizzazione di Confindustria, Barbara Beltrame Giacomello, ha voluto sottolineare nel suo intervento che “questa apertura è il segno importante della continuità e dell’attenzione che il nostro Paese dedica a un partner strategico come gli Emirati Arabi Uniti. L’anno scorso abbiamo avuto molte opportunità di promuovere il nostro know-how con Expo. Oggi l’opera di internazionalizzazione può contare su un altro elemento di forza a Dubai”. L’Italia ha registrato “sei miliardi di euro di export nel 2022 negli Emirati arabi e il trend è positivo e in crescita anche nel 2023”, ha aggiunto spiegando che “la forte presenza imprenditoriale italiana operante sul mercato è alla base delle eccellenti relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi. Il nuovo Hub sarà un ulteriore strumento per consolidarle e aumentarle promuovendo le nostre eccellenze”. A spiegare come è nata e come si è sviluppata l’idea dell’Hub, che ha visto la luce oggi, è stato Fabrizio Sammarco, AD Italiacamp e Board member Dubai Hub for Made in Italy: “La missione di Italiacamp si è evoluta nel tempo per poter dare risposta ai cambiamenti di mercato e società e adesso punta anche a promuovere l’internazionalizzazione delle imprese italiane nei mercati in espansione, nei quali il Made in Italy ha ancora grandi opportunità da cogliere”. “Affiancare le imprese italiane e sostenere le istituzioni universitarie nel cogliere queste opportunità significa creare valore e sviluppo per il Paese per stringere ancor di più le relazioni culturali, sociali ed economiche tra l’Italia e gli Emirati Arabi Uniti”, ha sottolineato Sammarco.

Presente e cruciale anche l’elemento della formazione di alto livello. “Per la Luiss è una grande opportunità per costruire con Italiacamp un’iniziativa che possa consentirci di essere al centro di un Hub in cui le imprese italiane potranno portare stabilmente il Made in Italy e in cui noi potremo proporre dei percorsi formativi che punteranno soprattutto su fashion, turismo, sport e che protranno contribuire a internazionalizzare ancora di più le iniziative della nostra università”, ha detto il direttore generale Luiss, Giovanni Lo Storto. “L’inaugurazione dell’Hub per il Made in Italy è un ulteriore passo avanti nel rapporto privilegiato tra Italia ed Emirati Arabi Uniti che ha coinvolto anche Luiss, con il lancio di un Luiss Alumni Chapter a Dubai l’anno scorso, la partecipazione a Expo 2020 e il Memorandum of Understanding con l’Università di Dubai lo scorso dicembre”, ha ricordato Lo Storto.

L’Italiacamp Dubai Hub for Made in Italy offre servizi di sviluppo commerciale e si candida a essere una vetrina non solo per le imprese italiane, ma anche per le università e istituzioni formative che guardano al Golfo per estendere la propria offerta ed esportare competenze e know-how del Made in Italy. Inoltre, l’Hub for Made in Italy si trova al Dubai World Trade Center (DWTC), free zone dedicata al commercio internazionale e offre ai propri membri servizi di consulenza per il setup del business internazionale, attività di networking e business matching con uno spazio di 2.000 metri quadrati all’interno della Convention Tower. L’obiettivo è estendere il valore del saper fare italiano: della qualità di manifattura, moda e arredo, gastronomia, tradizione sportiva e delle competenze italiane nella meccanica e nell’ingegneria, che sono apprezzate in tutto il mondo. Ma l opportunità di crescita in questi mercati non riguardano solo il business: la diffusione delle competenze e del know-how del Made in Italy aprono un ponte in entrambi i sensi. Da un lato per sviluppare l’interscambio commerciale con l’Italia, dall’altro per consolidarsi negli Emirati, le imprese italiane hanno necessità di personale locale altamente specializzato.

Di Daniela Mogavero

Speciale Finlandia, compleanno Finnair: 100 anni di sostenibilità

Speciale Finlandia, compleanno Finnair: 100 anni di sostenibilitàHelsinki, 27 apr. (askanews) – Cento anni di viaggi, ponte tra Europa e Asia con la rotta settentrionale più breve grazie all’aeroporto di Helsinki; cento anni di sostenibilità e attenzione all’ambiente. La compagnia aerea finlandese Finnair spegne 100 candeline. Era il 1923 quando nacque come compagnia postale della zona del Mar Baltico. Ora è diventata rete globale con sfide e impegni importanti.

Spiega ad askanews Topi Manner, CEO di Finnair. “Questo è ovviamente un grande anno per noi, celebriamo il nostro centenario, siamo la sesta compagnia aerea più antica del mondo e siamo molto orgogliosi per questo”. “Negli ultimi anni – aggiunge – abbiamo dovuto affrontare una doppia crisi: prima la pandemia, e dopo la guerra in Ucraina e la conseguente chiusura dello spazio aereo in Russia. Ha colpito proprio nel mezzo della nostra strategia che abbiamo dovuto cambiare per connettere Europa e Asia attraverso la via più corta”. “La portata di quell’adattamento non è praticamente seconda a nessuna per l’aviazione europea. Siamo dunque molto felici di celebrare il centenario perché pensiamo di avere una strada davanti, da percorrere, nei prossimi 100 anni della storia di Finnair”, prosegue il Ceo della compagnia aerea.

La sostenibilità è al centro della strategia della compagnia, che persegue l’obiettivo di ridurre le proprie emissioni nette del 50% entro la fine del 2025 e raggiungere la neutralità del carbonio entro la fine del 2045. “La sostenibilità e in particolare la sostenibilità ambientale è davvero parte della nostra strategia. Vogliamo azzerare le emissioni di carbonio entro il 2045 – spiega ancora Topi Manner – quindi questo è il nostro obiettivo a lungo termine e il nostro obiettivo a medio termine è che vogliamo ridurre la nostra impronta di carbonio del 50%, entro la fine del 2025”. Un traguardo più impegnativo, ammette il top manager. “Dobbiamo fare una serie di scelte per raggiungere questo obiettivo: dobbiamo usare combustibili sostenibili per l’aviazione, comprando elettrocombustibili sintetici ad esempio. Eventualmente avremo bisogno di acquistare nuovi aeromobili, più efficienti in termini di consumo di carburante che avranno meno emissioni di carbonio e quindi avremo bisogno di fare centinaia di scelte operative individuali per ridurre il peso dell’aeromobile, in modo che consumi meno e rilasci meno emissioni”.

Un altro aspetto su cui puntare per Finnair è la intermodalità. “Stiamo collaborando con i servizi ferroviari e con i servizi di autobus, ad esempio recentemente abbiamo smesso di volare su alcune tratte brevi finlandesi e le abbiamo sostituite con servizi di autobus perché con gli autobus è più semplice ridurre le emissioni a zero”, conclude il Ceo di Finnair. Il video su askanews.it

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi live

Dal 28 aprile Winx Club approda al Comicon Napoli con eventi liveRoma, 27 apr. (askanews) – Winx Club approda al Comicon Napoli. Il mondo fatato made in Italy sarà ospite del Festival Internazionale della Cultura Pop dal 28 aprile al primo maggio 2023, con un fitto programma di eventi live esclusivi e uno stand nell’Area Fumetto interamente dedicato. Fan e curiosi potranno immergersi a 360 gradi nell’universo delle magiche fate, icone di stile nate dal genio visionario di Iginio Straffi, che sarà ospite speciale della manifestazione.

L’Area Fumetto all’interno della struttura ospiterà lo stand Winx Club accogliendo i visitatori con un arco di balloon design allestito in collaborazione con Gemar (azienda leader nella produzione di accessori sostenibili) che farà da vero e proprio portale d’entrata nel mondo Winx. Tanti palloncini rosa 100% bio-based e prodotti in materiale rinnovabile ricreeranno l’atmosfera della Dimensione Magica. Lo stand sarà il punto d’incontro ufficiale per informarsi sui numerosi eventi live previsti nell’arco delle quattro giornate, e per scoprire le attività a tema. Un hub dove rivivere la magia delle fate più amate della tv e respirare l’atmosfera della saga. In occasione del Comicon Napoli, il gruppo Rainbow guidato da Iginio Straffi presenterà un programma di sorprese live e digital, gadget e momenti tematici. Filtri social inediti che andranno a accompagnare gli esclusivi gadget Winx Club e un angolo photocall ad hoc saranno solo alcune delle opportunità dei fan, che potranno anche scoprire con quale Winx hanno più somiglianze grazie al Test Che Winx sei?. Dopo il successo della prima edizione, Winx Club tornerà con la seconda edizione del Winx Cosplay Contest, il concorso nazionale e internazionale dedicato ai migliori cosplayer ispirati ai personaggi della serie.

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in calo

Nel 2022 recuperati beni culturali per 84 mln. Reati in caloRoma, 27 apr. (askanews) – In calo, nel 2022, i reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva: nel 2022 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 84.274.073 euro. Sono gli aspetti principali che emergono dal dossier “Attività Operativa 2022” dell’Unità specializzata dell’Arma che, in mezzo secolo di vita, ha restituito al pubblico o ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali, nonché sequestrate circa 1.368.267 opere false.

Tra i recuperi del 2022, si segnalano quelli del settore dei reperti paleontologici (21.359), archeologici (17.275) e, a seguire, dei beni antiquariali, archivistici e librari (9.653). Nell’ambito della contraffazione, sono state sequestrate 1.241 opere, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre sono stati sequestrati reperti archeologici/paleontologici (258) e beni antiquariali/archivistici e librari (32), per un valore complessivo stimato di circa 86.026.350 euro, qualora immessi sul mercato. Anche nel 2022 l’azione preventiva è stata sostenuta grazie a una maggiore proiezione esterna dei militari impiegati nel controllo del territorio, che ha permesso di ridurre del 36,8% l’attività illecita degli scavi clandestini (da 38 nel 2021 a 24 nel 2022), con la denuncia 66 persone. Il monitoraggio delle piattaforme “e-commerce” ha consentito di recuperare dai siti web 4.935 beni culturali e deferire 112 soggetti.

Dall’analisi dei dati, rispetto al 2021, si registra una lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%), mentre il settore in cui si rileva il maggior decremento (-30%) è quello relativo ai furti in luoghi espositivi pubblici/privati (da 84 nel 2021 a 58 nel 2022), presumibilmente connesso con l’attivazione di misure di sicurezza attiva e passiva dei siti, anche grazie all’attività di informazione, supporto e controllo espletato dai vari Nuclei Carabinieri Tpc sul territorio nazionale. Nel settore paesaggistico e monumentale, anche nel 2022, i Reparti Tpc hanno effettuato 1.733 verifiche e denunciato 133 persone. Importanti recuperi hanno caratterizzato l’anno scorso, come “Orfeo e le Sirene”, il gruppo scultoreo in terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ’70 in Italia Meridionale (Taranto) e rimpatriato a Roma nel mese di settembre 2022 dal “The Paul Getty Museum” di Malibu.

Infine, nel 2022 il Ministero della Cultura ha istituito – in continuità con la Task Force Unite4Heritage – i “Caschi Blu della Cultura” rimodulandone l’organizzazione, l’attività, i compiti nazionali e internazionali: nel contesto dei contributi formativi all’estero apportati dalla task force, si menziona la missione di novembre 2022 in Argentina per fornire supporto specialistico all’omologa unità specializzata latino americana per la formazione dei “Los Cascos Azules de la Cultura” argentini e, in Italia, si ricorda l’impegno dei “Caschi Blu della Cultura” nell’intervento nelle Marche per l’emergenza maltempo del settembre 2022. Tra le esposizioni di beni culturali recuperati dai Carabinieri TPC, l’inaugurazione il 15 giugno 2022 a Roma del “Museo dell’Arte Salvata” presso l’Aula Ottagona (Planetario) delle Terme di Diocleziano con l’allestimento di una selezione di beni recuperati dal Comando TPC: la struttura espositiva permanente è destinata alla valorizzazione e alla fruizione dei beni recuperati, in attesa di essere restituiti ai contesti di origine.

Liceo linguistico internazionale Aldo Moro di Bucarest si presenta

Liceo linguistico internazionale Aldo Moro di Bucarest si presentaRoma, 27 apr. (askanews) – Mercoledì, 26 aprile, presso la Galleria Artmark di Bucarest è stata presentata l’attività del Liceo Linguistico Internazionale Aldo Moro. L’evento di presentazione si è svolto sotto il patrocinio dell’Ambasciata d’Italia a Bucarest e del patronato Confindustria Romania e tra i tanti ospiti ha visto la presenza di Alfredo Maria Durante Mangoni, ambasciatore d’Italia in Romania, Giulio Bertola, presidente di Confindustria Romania, Maria Monica Annibaldis, rappresentante dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, Micaela Soldini, direttore ITA Italian Trade Agency ed Eliza Lesanu, Brand Director Galleria Artmark ecc.

La conoscenza della lingua italiana non rappresenta una condizione per l’iscrizione al liceo Aldo Moro che è aperto a tutti gli studenti, di qualsiasi nazionalità. Grazie ai laboratori intensivi di lingua italiana svolti dai docenti interni, l’acquisizione della lingua italiana avviene naturalmente secondo un percorso personalizzato durante il normale iter formativo dello studente. Aldo Moro è un liceo accreditato dal ministero italiano dell’istruzione e riconosciuto come scuola italiana paritaria, tra le pochissime nel mondo, aspetto che garantisce nella programmazione didattica e nella selezione dei docenti il rispetto dei più alti standard internazionali. Studiare al Liceo Internazionale Aldo Moro vuol dire studiare in un contesto multietnico ed internazionale incentrato sui principi dell inclusione e della diversità.

Ad Aldo Moro si studiano arte, filosofia, scienze esatte e quattro lingue straniere (oltre alla lingua italiana e alla lingua romena). L’insegnamento avviene in lingua italiana ed inglese ma anche in francese, spagnolo e romeno. I docenti hanno esperienza nei sistemi nazionali e internazionali, i materiali didattici sono moderni e performanti e le dotazioni sono a standard internazionali. Annualmente gli studenti del Liceo Aldo Moro di Bucarest possono beneficiare di una settimana per approfondire la lingua inglese presso la Scuola Aldo Moro di Londra. L’esame di maturità include una prova di lingua italiana, una prova di lingua straniera ed un colloquio orale, mentre il diploma di maturità è riconosciuto in tutti i Paesi del mondo. La Scuola Aldo Moro, fondata a Bucarest nel 1902 dal giornalista romeno di origine italiana, Luigi Cazzavilan, fa parte oggi del gruppo “Liberi di educare”, storico gruppo italiano nel campo dell’istruzione scolastica con oltre 60 scuole in tutta Italia ma anche con campus a Londra ed Arizona, perciò già dal primo anno di liceo gli studenti partecipano a continui scambi di esperienze presso le diversi sedi del gruppo in particolare in Italia ed in Inghilterra. L’esame di maturità a conclusione del 4 anno di studi, include una prova di lingua italiana, una prova di lingua straniera ed un colloquio orale, mentre il diploma di maturità è riconosciuto in tutti i Paesi del mondo. Il liceo offre la possibilità di seguire una serie di corsi opzionali: arte, teatro, architettura, musica, filosofia etc., finalizzati a completare la formazione umana dello studente, la sua crescita personale nonché esplorare passioni ed inclinazioni dell individuo prima della scelta della carriera accademica o del mondo del lavoro.

Gli studenti sono incoraggiati a cercare l’eccellenza durante il percorso di formazione, a sviluppare le loro qualità personali nel miglior modo possibile e a scoprire il potenziale di cui sono stati dotati. “La nostra scuola non condiziona le scelte dello studente ma al contrario vuole aprirgli le porte dell’esperienza, favorendo gli scambi culturali, le esperienze estere, l’apprendimento delle lingue e delle tradizioni straniere. Trasformiamo la sua paura dell’incognito in opportunità da cogliere, permettendogli d’individuare il percorso formativo a lui più idoneo”, ha dichiarato Mario Antico, l’amministratore della Scuola e del Liceo Aldo Moro.

La Scuola Internazionale Italiana Aldo Moro, dal 2021, ha la propria sede presso il prestigioso palazzo di Calea Dorobanti, n.39, storica dimora della Principessa Martha Bibescu. Il Patrocinio concesso, alla presentazione del Liceo linguistico Aldo Moro, da parte di Confindustria Romania, rientra nella visione del Patronato di sostenere in maniera concreta l’istruzione in lingua italiana, in Romania, e l’interazione tra l’ambiente scolastico e quello imprenditoriale, considerando anche la recente inaugurazione del Centro Italiano di Eccellenza Leonardo da Vinci presso l’Università Babes-Bolyai di Cluj-Napoca.

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da Lampedusa

Saranno usati anche gli aerei militari per trasferire i migranti da LampedusaPalermo, 27 apr. (askanews) – Sbarchi, salvataggi, hotspot sempre più pieno: a Lampedusa sono giorni di grande emergenza. Anche nella notte si sono registrati diversi sbarchi di migranti: il veliero Nadir della ong Resqship ha salvato 41 persone che si trovavano su un’imbarcazione instabile in area sar maltese. Tra i migranti recuperati anche una donna incinta ed un bambino di 4 anni.

In questo momento, presso l’hotspot dell’isola, ci sono oltre 2700 presenze a fronte di una capienza di 400 persone. Per alleggerire la pressione e accelerare sui trasferimenti verranno utilizzati anche gli aerei militari che trasporteranno gruppi di migranti presso gli aeroporti di Trapani Birgi, Sigonella e Cagliari.

Con i traghetti di linea per Porto Empedocle si continueranno invece a trasferire migranti da smistare poi nei vari centri d’accoglienza.