Cina: Tokyo rifletta seriamente su piano costruzione missiliRoma, 13 apr. (askanews) – La Cina ha esortato oggi il Giappone a “riflettere seriamente” sul suo programma di costruzione di missili antinave a lungo raggio, ricordando a Tokyo il suo passato di “agressione” dei paesi vicini.
“Negli ultimi anni il Giappone ha ripetutamente strumentalizzato la cosiddetta ‘minaccia cinese’, rompendo costantemente i vincoli della ‘Costituzione di paceo e il suo impegno ad avere una capacità esclusivamente volta alla difesa del proprio territorio, aumentando notevolmente le spese militari, sviluppando armi offensive e cercando di ottenere capacità di attacco, andando sempre più avanti sulla strada dell’espansione militare”, ha affermato nella quotidiana conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin. “Questo – ha continuato – invia il pericoloso segnale ai paesi della regione e al mondo che il Giappone sta cercando di sovvertire l’ordine internazionale del dopoguerra. La comunità internazionale dovrebbe rimanere molto vigile contro questo atteggiamento”.
Wang ha concluso esortando “il governo giapponese a riflettere profondamente sulla sua storia di aggressioni, a rispettare le preoccupazioni per la sicurezza dei suoi vicini asiatici e ad agire con prudenza nel campo della sicurezza militare”.
Qatargate, Panzeri “pentito” esce dal carcere a va ai domiciliariRoma, 13 apr. (askanews) – L’ex eurodeputato Pier Antonio Panzeri è uscito dal carcere di Saint-Gilles, a Bruxelles, circondato da altri detenuti che lo hanno protetto dai media. L’ex eurodeputato, che è apparso visibilmente dimagrito, non ha rilasciato commenti.
Panzeri munito di braccialetto elettronico è ora ai domiciliari nella sua abitazione a Bruxelles, dove proseguirà la sua carcerazione preventiva e resterà a disposizione degli inquirenti. L’ex eurodeputato ha trascorso quattro mesi nel carcere di Saint-Gilles, in custodia cautelare dopo essere stato accusato di corruzione e riciclaggio di denaro, e sospettato di essere il capo di un’organizzazione criminale nello scandalo Qatargate, il presunto caso di corruzione che sta scuotendo il Parlamento europeo.
La Camera di consiglio del Tribunale di Bruxelles aveva recentemente prorogato di due mesi la carcerazione preventiva dell’ex eurodeputato italiano, ma aveva dato il via libera alla prosecuzione della detenzione ai domiciliari mediante il sistema di sorveglianza elettronica. Ci sono voluti alcuni giorni per elaborare gli aspetti pratici e attuare la decisione. In questo caso, anche altri imputati beneficiano o beneficeranno del regime di sorveglianza elettronica. L’eurodeputato socialista belga Marc Tarabella è appena uscito di prigione e continuerà la sua detenzione nella sua casa di Anthisnes.
Anche la ex vicepresidente del Parlamento europeo Eva Kaili ha ottenuto, il 12 aprile, l’autorizzazione a continuare la sua carcerazione preventiva ai domiciliari col braccialetto elettronico. La stessa decisione era stata presa, dalla fine di febbraio, per il quarto imputato, l’italiano Francesco Giorgi, ex assistente di Panzeri e compagno di Eva Kaili. Panzeri, arrestato il 9 dicembre scorso, collabora con gli inquirenti e gode dello status di pentito, come confermato dalla Procura federale belga lo scorso gennaio. Pier Antonio Panzeri ha ammesso di aver partecipato a un’organizzazione criminale e di esserne stato il corruttore attivo. Ha raggiunto un accordo con la Procura e si è impegnato a “rendere dichiarazioni sostanziali, rivelatrici, veritiere e complete in merito al coinvolgimento di terzi e, ove applicabile, al proprio coinvolgimento”, come si legge in nota dell’ufficio del procuratore federale.
Panzeri informa quindi gli inquirenti sul funzionamento dello scandalo di corruzione all’interno del Parlamento europeo, e in particolare su chi sono le persone che sono state corrotte. In virtù dello status di pentito, se collabora come previsto con la giustizia, Panzeri incorrerà in una pena limitata, che comprenderà la reclusione, la multa e la confisca di tutti i benefici patrimoniali acquisiti, attualmente valutati in un milione di euro. In linea di principio lo attende una pena detentiva di cinque anni, di cui un anno effettivamente in prigione, e il resto in parte sotto braccialetto elettronico e in parte con la sospensione della pena. Ai domiciliari con braccialetto elettronico, Panzeri potrà incontrare di nuovo sua moglie, ma gli sarà totalmente proibito vedere altri accusati, che potrebbe tuttavia incontrare quando saranno organizzati dei confronti su iniziativa degli inquirenti.
Azione a Iv: stop a progetto perchè non avete votato documentoMilano, 13 apr. (askanews) – “Lo stop deriva dalla scelta di Italia Viva di non votare un documento ieri che avevano dichiarato essere già letto e condiviso. Dietro tutto questo c’è solo un fatto: Renzi tornato alla guida di Italia Viva da pochi mesi non ha alcuna intenzione di liquidarla in un nuovo partito. Scelta legittima ma contrastante con le promesse fatte agli elettori. Dopo mesi di tira e molla ne abbiamo semplicemente preso atto. In un clima volutamente avvelenato da insulti personali da parte di Renzi e di quasi tutti gli esponenti di Italia Viva a Carlo Calenda”. Lo si afferma in una nota di Azione, in risposta alla nota di Italia Viva.
Montecarlo, battuto Hurkacz: Sinner ai quarti di finaleRoma, 13 apr. (askanews) – A un punto dalla sconfitta Jannik Sinner ribalta la scena, salva un match point, rimonta e batte l’amico Hubert Hurkacz, numero 13 del mondo, che chiude con due doppi falli di fila e ancora insegue la prima vittoria in carriera contro un Top 10 sulla terra rossa.
Sotto 3-6, 5-6, a un punto dalla sconfitta, gioca lo scambio più bello della partita. Sorprende Hurkacz con un paio di rovesci tagliati che destabilizzano l’amico rivale. Salva il match-point e parte all’attacco.Vince il secondo set, inizia il terzo con un break di vantaggio. A Monte-Carlo da numero 8 (suo best ranking), si impone 36 76(6) 61 e raggiunge i quarti per la settima volta in un Masters 1000, la terza su tre giocati quest’anno. Lo attende Novak Djokovic o Lorenzo Musetti. La continuità si conferma la chiave della sua consacrazione. Nel 2023 ha giocato almeno i quarti in sei tornei su sette, fa eccezione solo l’Australian Open in cui si è fermato agli ottavi dopo cinque set contro Stefanos Tsitsipas. E ha vinto 19 partite su 21 contro avversari fuori dalla Top 10.
Montecarlo, Berrettini si ritira: infortunio muscolareRoma, 13 apr. (askanews) – Matteo Berrettini ha annunciato il ritiro dall’ATP Montecarlo. Il tennista romano avrebbe dovuto sfidare il danese Rune agli ottavi di finale che così passa senza giocare ai quarti di finale. Un brutto infortunio muscolare agli addominali per il tennista romano che in mattinata ha effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato uno strappo di grado 2 nel muscolo obliquo interno. Infortunio avvenuto durante la partita di ieri contro l’argentino Francisco Cerundolo.
“Non so da dove cominciare – scrive Berrettini su Instagram – stavo finalmente trovando il mio livello e tornando dove volevo essere… questo è difficile. Sono molto triste nell’annunciare che non potrò giocare la mia partita oggi a Montecarlo. Ho sentito un po’ di dolore agli obliqui durante la partita di ieri. Il dolore è peggiorato significativamente durante la notte. Dopo aver consultato il mio team medico, questa mattina abbiamo deciso di sottoporci a una risonanza magnetica. Ho uno strappo di grado 2 nel mio muscolo obliquo interno. Non posso ringraziarvi abbastanza per il supporto. Significa così tanto ed è ciò che mi fa superare questi momenti difficili”.
Lombardia, Sala: richiesta Lucente strana, io parlo con FontanaMilano, 13 apr. (askanews) – “Lucente in maniera un po’ buffa ha fatto dire alla sua segreteria ‘se il sindaco vuole parlarmi venga a Palazzo Lombardia’. Io non mi scandalizzo, lo trovo un po’ strano, ma se ci sono questi temi ne parliamo. Lucente però ha una controparte che non può ignorare che è l’assessora Censi. È così che funzionano le cose, io parlo con Fontana lui parli con l’assessore Censi, ma per rispetto del ruolo della Censi”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito della richiesta al primo cittadino da parte del nuovo assessore ai Trasporti della Regione Lombardia, Franco Lucente.
I dati su Area B “ci sono, ovviamente sono in elaborazione. Però intendiamoci, se si vuole parlare sulla base dei dati si vede con la Censi, condividono i dati e parlano. Ma siccome questi parlano prima di aver visto i dati e i dati di cui si parla non corrispondono a realtà, io dico solo quello che so dalla lettura dei dati. È quello che so è che le auto che entrano in Area b sono meno di 400mila al giorno”. Quanto ai presunti 50.000 ingressi in piùal giorno in Area B a marzo rispetto a febbraio evidenziati da un consigliere comunale della maggioranza, il verde Carlo Monguzzi, Sala ha detto che “rispetto a questo apparente modo di vedere comune tra Monguzzi e Lucente o anche De Corato, se pensano che l’Area B debba essere trasformata in una congestion charge, perché oggi è una low emission zone, lo dicano. Vengano in Consiglio e lo dicano”.
“Perché continuano a utilizzare i giornali? Io sono abituato a lavorare con atti formali. Le loro analisi non sono basate sulla realtà. La nostra realtà è quella che adesso ho detto e sono assolutamente certo che dal punto di vista ambientale Area b è partita bene e difendo assolutamente il lavoro che è stato fatto” ha concluso.
Roma, domani allo Spallanzani screening gratuito contro malattia ChagasRoma, 13 apr. (askanews) – Il 14 aprile è la Giornata mondiale della malattia di Chagas, malattia tropicale negletta. Nell’occasione, l’Istituto Nazionale Malattie Infettive “Lazzaro Spallanzani” promuove uno screening gratuito destinato alla popolazione centro-sudamericana. L’appuntamento è per domani, venerdì 14 aprile presso il Padiglione “Di Raimondo” dalle ore 8.30 alle ore 17.00. La malattia di Chagas, detta anche tripanosomiasi americana, è una malattia infettiva trasmessa all’uomo principalmente dalla puntura di una cimice che vive nelle zone rurali dei paesi endemici dell’America Latina e che in alcuni soggetti può causare gravi complicanze. Altre cause più rare di contagio possono essere le trasfusioni o i trapianti da persone infette, la trasmissione da madre a figlio durante gravidanza e/o parto.
A seguito dello screening, che avviene mediante prelievo ematico, eventuali pazienti positivi saranno presi in carico dall’Istituto che, oltre a prestare le cure del caso, intensificherà la propria attività di ricerca su una malattia che si conosce e si studia poco. Maggiori informazioni all’indirizzo https://www.inmi.it/giornata-di-screening-per-la-malattia-di-chagas/
Milano-Cortina, Sala: giusto sentire Torino, ma lì senso non c’èMilano, 13 apr. (askanews) – “Non ho nulla contro il fatto che si sentano il sindaco di Torino il presidente della Regione Piemonte, fanno benissimo a sentirli, però questa è una questione di principio basata su concretezza nel senso che, dal quello che è stato mostrato ieri, c’è un grande vantaggio nel farle a Milano, anche molto organizzativo, non bisogna sottovalutare gli aspetti organizzativi”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, a proposito della scelta dell’impianto nel quale ospitare le gare di pattinaggio di velocità dei Giochi olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, per la quale sono in competizione Milano con la fiera di Rho e Torino con l’Oval.
“Costi e tempi non spaventano? Rispetto a questo tema particolare dell’Oval no perché il confronto è stato chiesto su fondi pubblici e fondi pubblici non ne vengono messi. La fiera recupera quei due padiglioni che poi riutilizzerà quindi i fondi pubblici nel nostro caso stanno a zero” ha sottolineato il primo cittadino. Quanto alla convovazione il 17 aprile da parte della fondazione Milano-Cortina 2026 del sindaco di Torino Stefano Lo Russo e del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio Sala ha ribadito di non essere preoccupato. “Secondo me è giusto sentire le ragioni di tutti, ma le carte mostrate ieri fanno vedere una realtà inoppugnabile: a Torino non c’è nulla di previsto, provate a immaginare cosa vuol dire fare spazi per la stampa, mettere in piedi infrstrutture tecnologiche, digitali, per sostenere i giochi. Ormai questi eventi sono altamente digitalizzati, poi i trasporti, la logistica, il senso non c’è e questo ieri è venuto fuori con evidenza”.
“Qualche polemica ci sta, quando si tratta di lottare per la mia città io non mi tiro mai indietro ma il discorso è finito lì rispetto quello che può essere successo ieri. Guardiamo alla concretezza, penso che si debba decidere il più presto possibile, come penso il 18 nel Cda della fondazione, per Milano” ha concluso.
Terzo Polo,IV: stop scelta unilaterale Calenda, noi collaboreremoRoma, 13 apr. (askanews) – “Interrompere il percorso verso il partito unico è una scelta unilaterale di Carlo Calenda. Pensiamo che sia un clamoroso autogol ma rispettiamo le decisioni di Azione”. Così in una nota l’ufficio stampa di Italia Viva.
“Gli argomenti utilizzati appaiono alibi. Italia Viva è pronta a sciogliersi come Azione il 30 ottobre, dopo un congresso libero e democratico. Sulle risorse Italia Viva ha trasferito fino ad oggi quasi un milione e mezzo di euro al team pubblicitario di Carlo Calenda ed è pronta a concorrere per la metà delle spese necessarie alla fase congressuale e a trasferire le risorse dal momento della nascita del partito unico. Leopolda, Riformista, retroscena, veline, presunti conflitti di interesse sono solo tentativi di alimentare una polemica cui non daremo seguito. La costruzione di una proposta alternativa a populisti e sovranisti è da oggi più difficile ma più urgente. Nei prossimi mesi noi rispetteremo gli amici di Azione cercando ogni forma di collaborazione senza rispondere alle polemiche di alcuni dei loro dirigenti”, conclude la nota.
L’inquinamento genera ansia e depressione: è allarme “climate change”Bormio (SO), 13 apr. (askanews) – L’inquinamento atmosferico aumenta il rischio di problemi psichiatrici. Restare esposti a lungo a inquinanti presenti nell’aria come l’ozono o il particolato fa salire il pericolo di soffrire di ansia e depressione. Lo dimostrano studi recentissimi, a riprova di quanto l’inquinamento, che sia da smog o anche da rumore, ricopra un ruolo molto importante nello sviluppo di problemi psichiatrici. Di questo e della complessa interazione tra cambiamenti climatici e salute mentale si è parlato nel corso del convegno “Il cervello e i cambiamenti. Le sfide climatiche, ambientali, affettive e adattive” che si è aperto oggi a Bormio e che per tre giornate metterà a confronto oltre 50 tra i massimi esperti italiani della materia, espressione del mondo accademico, della ricerca e della pratica clinica. Obiettivo dell’evento è di offrire un momento di riflessione e approfondimento dei grandi cambiamenti cui stiamo assistendo e di quanto le profonde modifiche avvenute nella società, nella cultura e nella scienza abbiano impattato sulla pur straordinaria capacità di adattamento della nostra mente.
“Durante i lavori approfondiremo le correlazioni fra cambiamento socio-culturale e psicopatologia, fra ambiente e psicopatologia, i ‘nuovi disturbi’, ma anche come si sono modificate le espressioni psicopatologiche delle malattie psichiche. E naturalmente faremo il punto sulle nuove opportunità terapeutiche che il progredire delle conoscenze scientifiche ci consente oggi”, spiega Claudio Mencacci, presidente del convegno, direttore emerito di Neuroscienze al Fabetebenefratelli di Milano e Co-Presidente della Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (Sinpf). “Sul cambiamento climatico il mondo continua a essere diviso tra catastrofisti e scettici – precisa Emi Bondi, direttore del dipartimento di salute mentale all’ospedale Papa Giovanni XXII di Bergamo e presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP) -. Ma da tempo ormai gli scienziati stanno rilevando gli effetti di questa evoluzione sulla salute dell’uomo. Innanzitutto non è affatto un falso mito, ma un mutamento in corso che non possiamo permetterci di sottovalutare, come dimostra il tema di questo convegno. Sappiamo che molti studi correlano alla depressione l’infiammazione da esposizione a sostanze tossiche nell’aria. Non solo: l’inquinamento è stato chiamato in causa anche per l’aumento dei disturbi del neurosviluppo tra i figli di donne esposte a inquinanti atmosferici, così come per l’incremento delle patologie degenerative cerebrali come l’Alzheimer. Per non dire del rumore: è stato dimostrato che l’inquinamento acustico può causare disturbi del sonno anche molto seri”. “Nel nostro Paese, negli ultimi sessant’anni, la temperatura media annua è aumentata di quasi un grado centigrado (0,8°), raggiungendo il suo picco nel 2016 – avverte Andreas Conca, direttore del Servizio Psichiatrico Comprensorio di Bolzano e docente all’Università di Innsbruck -. In un contesto simile, stiamo assistendo a un evidente impennarsi delle curve relative all’impatto sulla salute nelle sue diverse forme: dalle malattie infettive a quelle respiratorie, alla malnutrizione fino ai problemi di salute mentale. E proprio i disturbi psichiatrici, negli ultimi trent’anni, hanno fatto registrare il terzo più alto aumento in correlazione ai cambiamenti climatici”.
Il punto di partenza della discussione del congresso sono gli effetti dei processi di urbanizzazione e, più in generale, delle azioni dell’uomo. “Si tratta di fattori che hanno portato a un aumento significativo dei livelli di inquinamento, con conseguenze rilevanti sulla salute globale – spiega Alfonso Tortorella, ordinario di psichiatria all’Università degli studi di Perugia -. In particolare, l’inquinamento acustico ha dimostrato un’associazione con malattie cardiovascolari, metaboliche e respiratorie. Ma l’aspetto che più ha destato la nostra sorpresa e il nostro interesse, sono state le prove sempre più frequenti sul possibile ruolo dell’inquinamento nello sviluppo dei disturbi psichiatrici”. L’esempio più importante proviene da uno studio italiano pubblicato molto di recente su Epidemiology and Psychiatric Sciences, che ha dimostrato come uno dei principali inquinanti presenti nell’aria, cioè l’ozono, sia un potenziale fattore di rischio per la salute mentale: “Per due anni, dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2016, sono stati raccolti i dati relativi agli accessi ai servizi di emergenza psichiatrica degli ospedali generali di Perugia e Foligno, in Umbri, collegandoli con i livelli di inquinanti atmosferici – continua Tortorella -. L’osservazione dei 1860 casi complessivi di ricoveri in Pronto Soccorso per disturbi mentali (1461 dei quali a Perugia e 399 a Foligno) ha permesso di individuare proprio nell’ozono l’inquinante che poteva essere collegato al ricovero. Si può dunque affermare che questo inquinante possa essere considerato un potenziale fattore di rischio per la salute mentale e che l’esposizione all’ozono può essere associata a un aumento di ricoveri psichiatrici. Un risultato che conferma quanto riportato dalla letteratura esistente sul rapporto tra inquinamento atmosferico e salute mentale”.