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Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’Italia

Musk attacca ancora i giudici, Mattarella interviene a difesa dell’ItaliaRoma, 13 nov. (askanews) – Dettare l’agenda, ingerenze al limite della rottura diplomatica, termini offensivi. Questo evidentemente il senso, ma anche il contenuto senza dubbio, delle dichiarazioni di Elon Musk sulla magistratura italiana e sulle decisioni prese dai tribunali nelle ultime settimane sul trasferimento dei migranti raccolti in mare nei centri costruiti in Albania. Centri di fatto ancora vuoti per i pronunciamenti di alcuni giudici che hanno sospeso, di fronte ai ricorsi presentati dagli stessi immigrati, la loro collocazione in Albania e chiesto alla Corte di giustizia europea lumi su come debbano comportarsi. E capire quale sia la primazia della norma, avendo sulla scrivania sia l’ultimo decreto del governo italiano sulla lista dei paesi sicuri sia la determinazione Ue su cosa debba essere inteso per paese sicuro in cui poter rimandare l’immigrato. Ed è al tycoon australiano nei fatti che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha oggi risposto.


Una replica – quella del Quirinale che arriva dopo le ultime dichiarazioni di Musk – che rappresenta la posizione del nostro Paese, visto il silenzio imbarazzato da parte di Giorgia Meloni. Di fronte al messaggio su X di Musk di ieri – “Questi giudici devono andarsene”, riferito appunto alle toghe che si sono occupate dei trasferimenti di migranti in Albania e senza dimenticare nei giorni scorsi lo “è scandaloso che (Salvini – ndr) sia sotto processo per aver fatto rispettare le leggi” – Mattarella ha risposto: “L’Italia è un grande Paese democratico e devo ribadire, con le parole adoperate in altra occasione, il 7 ottobre 2022, che “sa badare a sé stessa nel rispetto della sua Costituzione”. Chiunque, particolarmente se, come annunziato, in procinto di assumere un importante ruolo di governo in un Paese amico e alleato, deve rispettarne la sovranità e non può attribuirsi il compito di impartirle prescrizioni”. Fino a ieri la linea di Palazzo Chigi era di evitare commenti e che comunque “Musk è un privato cittadino” ma oggi – dopo la nomina annunciata a titolare del Ministero per l’efficienza governativa e dopo l’intervento del Capo dello Stato – non poteva essere mantenuto il silenzio. Per questo è stato fatto trapelare il pensiero “ascoltiamo sempre con grande rispetto le parole del Presidente della Repubblica”, attribuito alla stessa Meloni. Quindi è stato il sottosegretario alla Presidenza Giovanbattista Fazzolari, vero e proprio braccio destro della premier, a intervenire per dire che è “sempre utile l’intervento del Presidente della Repubblica nel ribadire l’importanza del rispetto della sovranità nazionale”, un tema che da sempre sta a cuore a Fratelli d’Italia che respinge “qualsiasi tentativo di ingerenza straniera nei nostri affari interni”. Piuttosto, attacca Fazzolari, “stupisce il sovranismo ‘à la carte’ della sinistra, la stessa che in passato non ha esitato a cavalcare posizioni anti-italiane e anche oggi in Europa trama per tentare di far perdere la vicepresidenza della Commissione europea all’Italia per il proprio tornaconto”. Parole – quelle di Meloni e Fazzolari – certamente non comparabili con la presa di posizione di Mattarella, che ha voluto in tutta evidenza rispondere ad una scelta strategica di comunicazione politica che sembra essere stata avviata, attraverso Musk, dal neo presidente degli Usa Donald Trump: imporre un determinato tema (l’opposizione agli immigrati in questo caso, che è stato forse il primo tema della campagna elettorale di “The Donald”) all’attenzione dell’ascoltatore, degli elettori, dei social, in questo caso del mondo, per creare il problema e soprattutto paura, fastidio, repulsione. E giustificare conseguenti azioni.


Non è la prima volta che Mattarella si muove a difesa dell’autonomia dell’Italia davanti alle ingerenze di diversi alleati, indipendentemente dal loro colore politico e da chi fosse alla guida del nostro paese. L’ultima uscita su questo del presidente della Repubblica, che si espose per difendere il nascente esecutivo Meloni, prendeva spunto – ha ricordato oggi il Quirinale – dalle parole (in una intervista a Repubblica del 7 ottobre 2022) della ministra per gli Affari Europei del governo francese Laurence Boone: “Saremo molto attenti al rispetto dei valori e delle regole dello Stato di diritto. L’Ue – diceva la ministra – ha già dimostrato di essere vigile nei confronti di altri Paesi come l’Ungheria e la Polonia”. Immediata la reazione del presidente della Repubblica: “L’Italia sa badare a se stessa, nel rispetto della Costituzione e dei valori europei”. Un attacco potente, e politico, a quei Paesi (all’Ue?) che sembrano essere tentennanti nell’assumere un atteggiamento duro e senza scampo – come parrebbe invece essere quello del futuro presidente Usa – verso il fenomeno migratorio. Insomma Mattarella è intervenuto, non solo in difesa dell’Italia ma da europeista convinto a tutela dell’Unione europea e della civiltà democratica e di accoglienza che la caratterizza, per contestare quello che sembra essere un dettare da parte degli Usa l’agenda di comportamento ad un paese alleato. E’ una cosa enorme, in effetti una grande ingerenza quella di Musk, che prima poteva essere derubricata alle affermazioni di un privato cittadino ma che oggi viene dal futuro ‘capo dipartimento per l’efficienza governativa del prossimo esecutivo Trump. Visto l’attivismo del patron di Tesla fra l’altro è probabilmente certo che analogo comportamento, sia pure su temi diversi, ci sia stato verso altri paesi. Un capo dello Stato, non dobbiamo inoltre dimenticare, che è di fatto il capo della magistratura italiana, essendo presidente del Csm e che certamente non può accettare attachi ai magistrati italiani, a maggior ragione se provengono dall’estero e da un paese fortemente legato all’Italia. In questo senso si legge anche la reazione della Anm che ringrazia Mattarella per avere stigmatizzato queste intromissioni su faccende italiane.


Se ieri le dichiarazioni di Musk mettevano comunque in imbarazzo l’esecutivo di Meloni (che non dimentichiamoci nei mesi scorsi ha scelto di farsi premiare dallo stesso Musk ad un evento alla cerimonia per i ‘Global citizen awards’ dell’Atlantic Council a New York) le parole oggi di Mattarella aggiungono difficoltà. Dal canto suo Musk non ha voluto (nè forse potuto visto l’annuncio del suo incarico nel governo Trump, altrimenti lo scontro diplomatico sarebbe stato inevitabile) commentare le parole del presidente della Repubblica. Ha però ritwittato – un modo sui social per dire e non dire – il post di Eva Vlaardingerbroek, opinionista olandese di destra e molto vicina a Tucker Carlson, giornalista trumpiano di Fox News, nel quale si scrive che “elonmusk & PM @GiorgiaMeloni hanno ragione. Il fatto che i giudici del tribunale di Roma ritengano di essere al di sopra del governo e del processo democratico è una follia. Non sono una Corte costituzionale, quindi stanno oltrepassando la loro competenza in violazione della separazione dei poteri”. In ogni caso la nota del presidente sembra colmare un vuoto istituzionale, una mancata reazione a delle parole che, seppure pronunciate da un “amico” e rappresentante di un governo, quello statunitense, vicino per ideologia al nostro esecutivo attuale, rappresentano comunque una invasione di campo. Una invasione che in uno schieramento nazionalista, patriottico impegnato nella difesa culturale, economica, politica, sociale, dei confini della Nazione rischia di non avere giustificazioni.

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialità

Calcio, Ranieri nuovo allenatore della Roma attesa ufficialitàRoma, 13 nov. (askanews) – Manca solo l’ufficialità ma Claudio Ranieri è il nuovo allenatore dell’As Roma. Trovato l’accordo con il tecnico che guidò i giallorossi già dal 2009 al 2011 e poi di nuovo nel 2019. Un esito che pareva vicino da ieri sera, quando il presidente Dan Friedkin era volato a Londra per incontrare l’allenatore classe 1951. Domenica dopo l’ennesima sconfitta, in casa col Bologna, la società aveva esonerato dall’incarico il tecnico Ivan Juric. Per Ranieri si parla di accordo di un anno e poi di un ruolo dirigenziale.

Biden accoglie Trump alla Casa Bianca: “Bentornato, congratulazioni”

Biden accoglie Trump alla Casa Bianca: “Bentornato, congratulazioni”New York, 13 nov. (askanews) – Il presidente americano Joe Biden ha accolto il presidente eletto Donald Trump nello Studio Ovale dicendo: “Bentornato!”. Biden ha aggiunto, facendolo accomodare: “Bene, signor presidente eletto ed ex presidente, Donald. Congratulazioni”.


Il presidente ha assicurato il suo predecessore e successore che la “transizione sarà graduale” e ordinata in vista di gennaio, quando Trump rientrerà alla Casa Bianca. I due leader si sono poi stretti la mano.Trump ha risposto: “La politica è dura e, in molti casi, non è un mondo molto bello, ma è un bel mondo oggi e lo apprezzo molto”. Ha poi aggiunto: “La transizione sarà molto fluida”.

Audizioni Ue, capogruppo S&D García Pérez: non sono ottimista

Audizioni Ue, capogruppo S&D García Pérez: non sono ottimista

Bruxelles, 13 nov. (askanews) – La presidente del gruppo S&D al Parlamento europeo, la spagnola Iratxe Garcìa Pérez, ha dichiarato questo pomeriggio a Bruxelles di non essere ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo tra i gruppi della “maggioranza europeista” (Ppe, S&d e Liberali di Renew) per poter completare il processo delle audizioni di conferma dei membri designati della nuova Commissione europea.


Il processo è bloccato dai veti reciproci all’approvazione finale, posti dai due fronti avversi del centro-sinistra e del centro destra, per i candidati vice presidenti esecutivi della prossima Commissione, compreso l’italiano Raffaele Fitto, e sul commissario designato ungherese, Oliver Varhelyi. García Pérez ha risposto “Non so” ai giornalisti che le chiedevano, mentre lasciava il Parlamento europeo, se pensa che si troverà un accordo dopo l’incontro, evidentemente non risolutivo, che hanno avuto oggi Ursula von der Leyen e i tre capigruppo della maggioranza europeista, che l’aveva sostenuta a luglio (insieme ai Verdi) per il suo secondo mandato alla presidenza della Commissione. La presidente del gruppo S&D ha poi risposto “no” alla domanda se fosse ottimista sulla prospettiva di trovare l’intesa. E ha concluso: “E’ Manfred Weber (il capogruppo Ppe, ndr) che ha rottoál’accordo”. Dopo l’opposizione di Socialisti e Liberali al via libera per le audizioni di Fitto e di Verhely, il Ppe ha bloccato l’approvazione dell’audizione di ieri della vicepresidente esecutiva designata alla Transizione giusta e alla Concorrenza, Teresa Ribera, accusandola di responsabilità (come membro del governo spagnolo) nei ritardi e nell’inefficacia degli aiuti alla popolazione nella “Dana”, la catastrofica inondazione di Valencia.


La tensione, in effetti, sembra stare montando invece di calare. Questo pomeriggio proprio García Pérez, in un appassionato intervento nella “mini plenaria” del Parlamento europeo, in corso a Bruxelles, ha attaccato con molta durezza il Ppe e “i suoi soci dell’estrema destra”, che, ha denunciato, di fronte a quello che è successo a Valencia ora “occultano la verità, attaccano gli esperti, negano i propri errori, e politicizzano la tragedia”. E ieri in questo Parlamento, ha aggiunto la capogruppo di S&D; “hanno avuto la sfacciataggine di accusare Teresa Ribera di essere responsabile della Dana, con l’unico obiettivo di nascondere i propri errori”.

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitale

Mps, Mef avvia procedura accelerata per cessione 7% del capitaleRoma, 13 nov. (askanews) – Il Ministero dell’Economia e delle Finanze comunica di aver avviato una procedura accelerata di raccolta ordini per la cessione di n. 88.178.280 azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (di seguito corrispondenti a circa il 7,00% del capitale sociale della Banca. E’ quanto riporta un comunicato.


Banca Akros S.p.A. agirà in qualità di Global Coordinator e Bookrunner, con l’obiettivo di promuovere il collocamento delle suddette azioni presso investitori qualificati in Italia e investitori istituzionali esteri. Nell’ambito dell’operazione è previsto che il Mef si impegni con il Global Coordinator e Bookrunner a non vendere sul mercato ulteriori azioni della Banca per un periodo di 90 giorni senza il consenso dello stesso Global Coordinator e Bookrunner e salvo esenzioni, come da prassi di mercato.


I termini finali dell’operazione saranno comunicati al termine del collocamento.

Mastro Tortello: crowdfunding per nuove aperture, target raccolta 1,2 mln

Mastro Tortello: crowdfunding per nuove aperture, target raccolta 1,2 mlnMilano, 13 nov. (askanews) – Mastro Tortello, brand nato a Milano nel 2021 per offrire in un bistrot pasta fresca fatta a mano, ha avviato una campagna di equity crowdfunding su Mamacrowd con l’obiettivo di raccogliere 1,2 milioni di euro. I fondi saranno destinati all’apertura di almeno due nuovi locali in zone particolarmente frequentate (centri commerciali o strade ad alto flusso) e alla creazione di un’unità produttiva centralizzata per migliorare l’efficienza e continuare a garantire la massima qualità della pasta.


La campagna di equity crowdfunding vede il coinvolgimento dell’imprenditore Ettore Riello, che ha deciso di investire in Mastro Tortello, riconoscendo il potenziale della startup e supportando la visione del brand. Inoltre, una partnership strategica con il pastificio Fioravanti ha portato alla creazione della linea “Tortellino Fioravanti by Mastro Tortello”, una nuova specialità che sarà disponibile a breve. Nel 2023, grazie a una gestione ottimizzata e agli oltre 20.000 clienti di 89 nazionalità diverse, il brand ha registrato una crescita del 30% rispetto all’anno precedente. Questo risultato evidenzia la solidità del sistema produttivo e distributivo, pronto per sostenere l’espansione su larga scala anche oltre i confini nazionali.


Mastro Tortello nasce dall’idea di Marco Pagnussat, Riccardo Urso e dello chef stellato Umberto De Martino, ed è caratterizzato da un format che unisce innovazione e tradizione, prendendo spunto dai “Plin”, preparazione caratteristica del Piemonte, nata a metà del 1800 e il cui nome deriva dal pizzico che viene dato alla pasta per racchiudere il ripieno, stretto in una sfoglia sottile. “Il nostro obiettivo è di portare la qualità della pasta fresca a un pubblico sempre più ampio, unendo la tradizione culinaria italiana a un’esperienza moderna e accessibile – afferma Marco Pagnussat, CEO di Mastro Tortello – L’espansione che stiamo pianificando con questa raccolta ci consentirà di continuare a costruire un brand solido, capace di unire tradizione e innovazione in modo unico”.

Sostenibilità, Sanpellegrino: in 6 anni risparmiati 329 mln litri di acqua

Sostenibilità, Sanpellegrino: in 6 anni risparmiati 329 mln litri di acquaMilano, 13 nov. (askanews) – Sanpellegrino, azienda del settore acque minerali e bibite non alcoliche del gruppo Nestlè, grazie a progetti per la riduzione, il riutilizzo e il riciclo di acqua nei processi industriali, negli ultimi 6 anni ha risparmiato 329 milioni di litri. Con interventi sulle macchine riempitrici e sui meccanismi di regolazione, l’azienda è arrivata a consumare 0,05 litri di acqua di processo per ogni litro di acqua minerale imbottigliato, in diminuzione rispetto agli 0,07 litri di acqua utilizzati nel 2022.


Inoltre per garantire una gestione della risorsa idrica responsabile e sostenibile entro la fine del 2025 prevede di certificare tutti gli stabilimenti secondo lo standard internazionale Aws (Alliance for water stewardship). La certificazione riconosce e premia, infatti, il modo in cui le imprese si prendono cura dell’acqua attraverso il rispetto del bilancio idrico, la partecipazione attiva nella gestione efficace e sostenibile delle risorse idriche locali e l’identificazione e lo sviluppo di progetti fondamentali per la loro salvaguardia. A oggi sono stati certificati i siti produttivi di Ruspino e Scarperia in cui vengono imbottigliati i due brand internazionali di acqua minerale, S.Pellegrino e Acqua Panna. Lo stabilimento di Cepina otterrà la certificazione nei prossimi mesi e San Giorgio in Bosco entro la fine del 2025. Sanpellegrino quindi sviluppa interventi di tutela dell’acqua che si estendono anche ai bacini idrici dei territori in cui sono presenti i suoi siti produttivi. Sono stati quindi identificati una serie di progetti da sviluppare con università, consorzi e stakeholder locali, i cui risultati vengono misurati attraverso la metodologia del volumetric water benefit accounting (Vwba) del World resources institute. A Cepina Valdisotto (SO), dove è presente lo stabilimento di Levissima, nel 2023 il gruppo ha avviato le operazioni per rigenerare i pendii boschivi colpiti dalla tempesta Vaia nel 2018. Nel Comune di Barberino del Mugello, territorio di origine di Acqua Panna, è intervenuto nell’ambito del progetto Fonte Voltone per il potenziamento dell’acquedotto integrando nel servizio pubblico la sorgente “Voltone”, che attualmente non utilizza e far fronte alla storica difficoltà di garantire l’approvvigionamento idrico alle frazioni montane di Santa Lucia e Monte di Fò. Mentre nel Padovano, dove è presente il sito produttivo di San Giorgio in Bosco, in collaborazione con il Consorzio di Bonifica del Brenta ed Etifor, ha realizzato uno studio per individuare soluzioni per fronteggiare l’impoverimento delle acque sotterranee del bacino idrico del fiume Brenta dovuto al cambiamento climatico.


“La sostenibilità è da sempre parte integrante della nostra cultura aziendale perché abbiamo la responsabilità di preservare una risorsa preziosa come l’acqua, e portarla sulle tavole dei nostri consumatori. Il nostro modello di business si basa, quindi, su una crescita sostenibile nel rispetto dell’ambiente e delle risorse per promuovere un futuro di qualità per le persone, le comunità e il Pianeta – ha dichiarato Michel Beneventi, amministratore delegato del gruppo Sanpellegrino – Proprio per questo ci impegniamo a sviluppare progetti capaci di amplificare l’impatto positivo delle nostre attività e di ridurre allo stesso tempo la nostra impronta ecologica. Per genere un reale e crescente impatto positivo coinvolgiamo anche tutti i nostri stakeholder in un percorso di sostenibilità condiviso. Questo approccio ci ha consentito di confermare, se non addirittura di migliorare, anno dopo anno, le performance dei principali indicatori della gestione responsabile della nostra azienda, in particolare il nostro impatto ambientale, la catena di fornitura, la logistica e il packaging”. Per quanto riguarda l’approvvigionamento energetico, fin dal 2011 tutti i siti produttivi del gruppo utilizzano il 100% di energia elettrica acquistata proveniente da fonti rinnovabili. Sul fronte del packaging nel 2023 il gruppo ha utilizzato 12.950 tonnellate di R-PET, il 79% in più rispetto alle 7.246 tonnellate del 2022, riducendo ulteriormente il quantitativo di PET vergine. Inoltre, dal 2023 tutto il portafoglio Levissima è composto da almeno il 25% di R-PET, una scelta attuata con due anni di anticipo rispetto all’obbligo di legge previsto dall’Unione Europea. Mentre per Acqua Panna e S.Pellegrino si è raggiunto il 30% di R-PET su tutta la gamma dei prodotti. Per quanto riguarda i prodotti commercializzati all’estero, l’88% è venduto in Paesi dove il gruppo collabora a iniziative per il riciclo e per la riduzione dei rifiuti dispersi nell’ambiente. Sanpellegrino si impegna anche sul fronte logistio: oggi, grazie ai progetti implementati negli anni, il 71% dei prodotti del gruppo in Italia viene trasportato su mezzi a basso impatto ambientale: il 20% viaggia in treno, il 17% via mare, mentre il 55% dei prodotti trasportati su strada viaggia su mezzi alimentati a GNL e Bio-GNL. Nel contesto dell’utilizzo di questi carburanti, anche nel 2023, Sanpellegrino ha collaborato con il Gruppo Maganetti e con Air Liquide per il navettaggio da San Pellegrino Terme all’hub di Madone e con Logistica 1 per la tratta Cepina Valdisotto-Genova, risparmiando complessivamente l’equivalente di oltre 14.100 tonnellate di CO2. Un altro importante traguardo è stata l’inaugurazione ad aprile 2023 del primo camion 100% elettrico a zero emissioni dedicato a Levissima.

”Diy” è il nuovo album degli “Psicologi”

”Diy” è il nuovo album degli “Psicologi”Milano, 13 nov. (askanews) – Uscirà venerdì 29 novembre “Diy” (Bomba Dischi/Universal Music Italy), il nuovo album degli “Psicologi”, il duo formato da Drast e Lil Kvneki, già disponibile in presave e preordinabile in formato vinile: https://bombadischi.lnk.to/diy


Un disco autentico, sincero, che costituisce un’evoluzione della musica degli “Psicologi”, che in questi ultimi due anni – durante i quali hanno intrapreso percorsi solisti – hanno avuto tempo e modo di crescere, maturare e diventare consapevoli di cosa vogliono comunicare e, soprattutto, di come farlo. Drast e Lil Kvneki hanno da sempre avuto una grande capacità di parlare ai giovani e, in particolare, alla Generazione Z a cui appartengono, trattando temi eterogenei che spaziano dall’amore, all’angoscia per il futuro, alla disillusione che spesso i loro coetanei vivono per colpa di ciò che sentono quotidianamente, come la necessità forzata di appartenere o rientrare in un trend del momento. Il titolo allude al “Do It Yourself”, un’etica nata e diffusa all’interno della cultura punk a partire dagli anni Ottanta, che celebra l’anticonformismo e l’anticonsumismo. L’album nasce proprio dall’esigenza di essere liberi e di distaccarsi da ciò che è “cool”, è un invito a esplorare ciò che contraddistingue ognuno di noi e a esprimere la propria unicità rifuggendo il concetto di omologazione necessaria. Il fil rouge che lega le tracce è la volontà di dare dignità alla sofferenza in qualsiasi sua forma, provando ad aiutare, con le loro canzoni, ad abbracciarla e a conviverci, senza denigrarla o compatirla.


“Diy” giunge a due anni di distanza dall’ultima uscita discografica e segna il ritorno ufficiale degli “Psicologi” sulla scena musicale italiana, anticipato dall’annuncio di due date speciali nelle loro città d’origine nel 2025: gli artisti si esibiranno infatti venerdì 17 gennaio al Palapartenope di Napoli e sabato 18 gennaio al Palazzo dello Sport di Roma. Per il loro grande ritorno gli “Psicologi” hanno anche previsto un’attività speciale organizzata in alcuni negozi indipendenti di dischi di tutta Italia. I fan che acquisteranno il disco in uno dei punti vendita aderenti all’iniziativa potranno ricevere in regalo una fanzine a edizione limitata a partire da venerdì 29 novembre e fino a esaurimento scorte.

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’Italia

Arriva il nuovo tour di Ermal Meta nei teatri d’ItaliaMilano, 13 nov. (askanews) – Partirà il 28 marzo 2025 con la data zero al Teatro Mancinelli di Orvieto il nuovo tour di Ermal Meta nei più importanti teatri italiani.


Dopo aver attraversato la penisola con un lungo tour estivo, l’artista torna nei teatri per ritrovare il pubblico in una dimensione più intima condividendo un viaggio musicale che spazierà dai successi di repertorio all’ultimo album “Buona Fortuna”. I biglietti del tour, organizzato e prodotto da Friends and Partners e Vertigo, saranno in prevendita su TicketOne dal 13 novembre alle ore 18:00.


Di seguito il calendario: 28 marzo 2025 Orvieto (Tr) – Teatro Mancinelli; 29 marzo 2025 Isernia – Teatro Auditorium 10 Settembre 1943; 05 aprile 2025 Roma – Auditorium Parco Della Musica Ennio Morricone/ Sala Sinopoli; 11 aprile 2025 Brindisi – Teatro Verdi; 12 aprile 2025 Rende (Cs) – Teatro Garden; 14 aprile 2025 Napoli – Teatro Bellini; 17 aprile 2025 Firenze – Teatro Puccini; 18 aprile 2025 Ancona – Teatro Delle Muse; 26 aprile 2025 Milano – Teatro Carcano; 30 aprile 2025 Torino – Teatro Colosseo; 3 maggio 2025 Brescia – Teatro Dis_Play; 5 maggio 2025 Bologna – Teatro Duse.

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendale

Sanità integrativa, solo 20% dei lavoratori conosce welfare aziendaleMilano, 13 nov. (askanews) – Sono 2,8 miliardi le prestazioni erogate a favore di oltre 14 milioni di italiani da parte della sanità integrativa, che rappresenta uno degli asset fondamentali del welfare aziendale ma, meno del 20% dei lavoratori occupati dichiara di conoscerne bene strumenti e dispositivi e il 35% dichiara di non avere alcuna conoscenza (VI rapporto Censis-Eudaimon). Sono questi i temi emersi oggi durante il tavolo di lavoro “Colazione CON…” promosso dall’Osservatorio Nazionale Welfare e Salute (Onws) a cui hanno partecipato i responsabili delle Risorse Umane di diverse aziende e rappresentanti di associazioni di categoria.


“Un appuntamento pensato per favorire uno scambio di punti di vista su un tema ormai acclarato e cioè quello che riguarda l’importanza del welfare contrattuale e in particolare della sanità integrativa, che ne è uno dei principali pilastri dal punto di vista economico e sociale – ha detto Ivano Russo, presidente di ONWS – Il welfare aziendale ha assunto una rilevanza fondamentale agli occhi dei lavoratori nella fase della scelta ma anche come incentivo per restare all’interno dell’azienda stessa, quindi in una prospettiva sia di recruiting che di retention del lavoratore. Un tema sempre più fondamentale che non può non avere un impatto sulla gestione delle risorse umane e su come le aziende approcciano alla questione del personale, rivoluzionando le politiche HR che storicamente sono ancorate quasi esclusivamente agli aspetti salariali. In sintesi: è sempre più importante conoscere che tipo di well being complessivo, di benessere, l’azienda mette a disposizione del proprio lavoratore”. Secondo una ricerca Nomisma, costruita intervistando un migliaio di lavoratori e i dirigenti di 150 imprese, 8 lavoratori su 10 scelgono il posto di lavoro anche sulla base dei servizi di welfare, evidenziando quindi l’attenzione dei lavoratori verso la salute e il benessere individuale, ma anche i servizi di supporto ai parenti anziani. “È quindi molto importante – continua Russo – che le parti datoriali, sia a livello aziendale che a livello associativo, si impossessino appieno delle conoscenze tecniche e di strategia, di visione, dei vari strumenti del welfare contrattuale, perché questo significa poter avere più frecce al proprio arco quando si tratta di costruire poi il rapporto con i propri dipendenti, anche per cercarli e per trattenerli”.


Urge intervento legislativo. Una discussione che si inserisce in un quadro più ampio, in cui è evidente la necessità di un intervento legislativo che dia completezza a quelle parti del welfare aziendale ancora regolate da norme frammentarie e incomplete, ma soprattutto occorre un quadro normativo definitivo e complessivo su questa materia.