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Gabriele Gravina rieletto presidente Figc

Gabriele Gravina rieletto presidente FigcRoma, 3 feb. (askanews) – Gabriele Gravina continuerà a guidare la FIGC fino al 2028. Candidato unico, è stato rieletto oggi al primo scrutinio con il 98,7% dei voti (481,084 voti su 487,500). Eletto per la prima volta il 22 ottobre 2018 dopo il Commissariamento della Federazione e confermato alla presidenza della Federcalcio il 22 febbraio 2021, Gravina si appresta quindi a procedere verso il suo terzo mandato ‘A vele spiegate’, come recita il titolo della piattaforma programmatica presentata con la candidatura sottoscritta da Lega Serie B, Lega Pro, LND, AIC e AIAC. “Grazie davvero – le sue prime parole dopo la proclamazione – per me è un grande onore e un grande orgoglio. Adesso non ci resta che trasformare la nostra visione in una promessa di vittoria. Dobbiamo continuare il nostro percorso e centrare tutti gli obiettivi di cui il calcio ha veramente bisogno. Chiudo con una citazione dì Henry Ford: ‘Mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo’”. Nel discorso prima dell’elezione, Gravina aveva sottolineato di avere lo stesso entusiasmo del primo giorno, ribadendo di aver sciolto la riserva sulla sua candidatura solo dopo aver avuto conferma dell’ampia condivisione da parte delle componenti: “Chiedo il privilegio della vostra fiducia per fare due cose: continuare a unire e cambiare. Vivo in questo mondo da quarant’anni, ho assaporato sconfitte e vittorie e non ho mai smesso di considerare il calcio la più appagante attività che conosca. Il calcio fa bene all’Italia, non smettiamo mai di testimoniarlo con forza!”. Tanti i risultati degni di nota raggiunti nei suoi primi sei anni da presidente oltre a quelli ottenuti ‘sul campo’, tra i quali spiccano i successi degli Azzurri a EURO 2020 e delle Nazionali Under 19 e Under 17, che vincendo i rispettivi Campionati Europei hanno permesso alla FIGC di aggiudicarsi per la prima volta nella storia il Premio Burlaz. “Motivi di soddisfazione” come aver messo in salvo l’economia del sistema durante la pandemia, promosso trasparenza ed economicità pur in un quadro strutturale che sconta ritardi, aver giocato di squadra “superando incomprensioni e contrastando attacchi, menzogne, tranelli e calunnie”.

Immunità,Balboni (Fdi): resti così, questa è posizione che ricorre in Fdi

Immunità,Balboni (Fdi): resti così, questa è posizione che ricorre in FdiRoma, 3 feb. (askanews) – “Non vedo il motivo” di ripristinare la vecchia versione dell’articolo 68″ della Costituzione. La proposta, avanzata da Forza Italia, di rimettere mano alla riforma del 1933 che eliminò la necessità dell’autorizzazione a procedere per sottoporre un parlamentare a procedimento penale, non convince il presidente della commissione Affari costituzionali del Senato, Alberto Balboni, il quale alla domanda se questa è una posizione che ritrova nel suo partito, risponde: “assolutamente sì, questa è un’opinione molto ricorrente nel mio partito anche se io parlo a titolo personale”.


“L’articolo 68 garantisce ai parlamentari l’insindacabilità delle opinioni espresse nell’esercizio del loro mandato – ha ricordato Balboni – e questo lo trovo giusto perché noi rappresentiamo la volontà degli elettori e quindi è giusto che quando ci esprimiamo lo facciamo senza preoccupazioni e senza vincoli ma – ha porseguito – sono anche convinto che se un parlamentre commette un reato comune, che sia contro il patrimonio, contro la vita o un qualsiasi altro reato comune, come un qualsiasi altro cittadino è giusto che risponda come qualsiasi altro cittadino. Anzi: io gli raddoppierei la pena visto che è un parlamentare a farlo”.

Lombardia, a Pavia riunione Ufficio presidenza Consiglio regionale

Lombardia, a Pavia riunione Ufficio presidenza Consiglio regionaleMilano, 3 feb. (askanews) – L’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale della Lombardia a Pavia. Dopo Bergamo, Brescia, Varese, Monza e Mantova, il tour dell’organo di vertice del Consiglio regionale nei capoluoghi lombardi ha fatto tappa presso al sede dell’Ufficio Territoriale Regionale pavese di viale Cesare Battisti.


“I territori devono tornare protagonisti delle politiche regionali e devono acquisire una centralità sempre maggiore: è questo il senso della decisione di tenere le nostre sedute nei capoluoghi lombardi – ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani -. L’obiettivo di questi incontri è confrontarsi con le comunità locali per conoscere meglio le realtà provinciali lombarde, raccogliere le loro necessità e i loro bisogni, approfondire le loro eccellenze. L’obiettivo di questo percorso deve essere quello di avvicinare sempre di più i cittadini alla vita delle istituzioni, In questi anni ha soffiato forte sul nostro Paese il vento dell’antipolitica che, con una partecipazione sempre più bassa alle elezioni e alla vita pubblica, rischia di minare le fondamenta della democrazia. Noi siamo qui per dimostrare che la buona politica esiste e si basa sul confronto continuo tra le istituzioni e tra istituzioni e territori. Lo dimostra concretamente il ruolo propositivo del Consiglio regionale che attraverso mozioni e ordini del giorno, spesso bipartisan, indica e propone alla Giunta soluzioni per rispondere alle esigenze e ai bisogni dei territori e delle comunità”. Oltre al Presidente Federico Romani, erano presenti i Vice Presidenti Giacomo Cosentino ed Emilio Del Bono e i Consiglieri segretari Alessandra Cappellari e Jacopo Scandella. Sono intervenuti anche i Consiglieri regionali del territorio Alessandro Cantoni (Lombardia Ideale), Claudio Mangiarotti (Fratelli d’Italia) e Andrea Sala (Lega). I lavori dell’Ufficio di Presidenza sono stati preceduti da un incontro con la Vice Sindaco di Pavia Alice Moggi e con il Presidente della Provincia di Pavia Giovanni Palli.


Nel corso della seduta sono state approfondite le azioni dell’AQST (Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale) della Provincia di Pavia. Lo scorso 5 dicembre si è insediato il Comitato per l’Accordo composto da Regione Lombardia, Provincia di Pavia, Comune di Pavia, CCIA Cremona-Mantova-Pavia e Università dagli Studi di Pavia. Successivamente, il 18 dicembre, la Segreteria Tecnica ha definito la composizione, l’organizzazione e la convocazione di tre Tavoli tematici: rafforzamento dei sistemi sociosanitari in programma giovedì 6 febbraio, consolidamento del trasferimento tecnologico e valorizzazione delle filiere food, wine e welness, entrambi convocati per giovedì 13 febbraio. Al termine della seduta presso l’UTR, la delegazione lombarda ha visitato la Fondazione Riccagioia di Torrazza Coste (PV), un innovation hub di ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) attivo nella ricerca e nel trasferimento di competenze nel settore dell’agritech e del foodtech con l’obiettivo di sostenere il territorio in termini di produttività, innovazione, competenze e attrattività.


L’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale ha il compito di organizzare l’attività del Consiglio e delle Commissioni, di sovrintendere alla struttura organizzativa del Consiglio, deliberare la proposta di bilancio del Consiglio e verificare la rispondenza della gestione e dei risultati conseguiti. Il Consiglio regionale lombardo si conferma come ente particolarmente virtuoso ed è quello che costa meno in Italia: solo 2,42 euro all’anno pro capite per ogni cittadino. Nel corso del 2024 l’Ufficio di Presidenza si è riunito 42 volte per produrre circa 420 deliberazioni: quattro le riunioni tenute finora nel 2025, con una quarantina di delibere. L’Ufficio di Presidenza concede anche patrocini con la finalità di dare un contributo alle comunità locali e valorizzare identità e storia della regione. Nel 2024 sono stati 212 i patrocini concessi. Oggi l’Ufficio di Presidenza ha concesso un patrocinio a sostegno dell’iniziativa concertistica “Grande Chiusura Stagione sinfonica” promossa dall’Associazione Gabriel Faure di Olevano di Lomellina e in programma il 22 e il 23 marzo presso il Teatro Cagnoni di Vigevano.


La seduta pavese del vertice parlamentare regionale è stata, inoltre, l’occasione per fare un bilancio dell’attività svolta dal Consiglio regionale nel corso del 2024. Le sedute d’Aula sono state 35, un record se consideriamo l’ultimo ventennio (erano state 24 nel 2023). In Consiglio regionale sono state 23 le leggi approvate (erano state 11 nel 2023). Tra queste ricordiamo l’istituzione dello psicologo di base, la legge per la riduzione del consumo di suolo, la promozione di azioni di sostenibilità del sistema agroalimentare, il provvedimento per promuovere e valorizzare la figura del soccorritore delle associazioni del Terzo Settore, la legge sugli insediamenti logistici, l’istituzione del Garante regionale per i diritti delle persone anziane e la Legge di Stabilità e il Bilancio di previsione 2025-27, approvata lo scorso 19 dicembre. L’Aula ha, inoltre, approvato 10 proposte di atto amministrativo, 7 risoluzioni, 29 proposte di nomina: da segnalare il significativo lavoro di indirizzo politico, con 72 mozioni approvate dall’Aula insieme a 394 ordini del giorno. “Particolarmente importante è il ruolo del Consiglio regionale nel formulare atti di indirizzo alla Giunta attraverso mozioni e ordini del giorno, spesso bipartisan, volti a trovare e indicare soluzioni per molte esigenze e problematiche di carattere territoriale -ha sottolineato il Presidente Romani-. In questa legislatura la politica ha saputo spesso fare sintesi e ha cercato di anteporre sempre i punti di condivisione rispetto agli elementi di divisione: non a caso il 36% delle mozioni approvate hanno ottenuto voto favorevole unanime”. Intensa anche l’attività delle Commissioni consiliari, 9 permanenti e 5 speciali, che nel 2024 si sono riunite 238 volte approvando 199 provvedimenti: da sottolineare il numero elevato di audizioni, 256, che hanno coinvolto oltre 965 soggetti.

Ue, nasce a Firenze scuola di politica per amministratori locali

Ue, nasce a Firenze scuola di politica per amministratori localiRoma, 3 feb. (askanews) – Come portare l’Europa nelle nostre città, in un viaggio di andata e ritorno: Akadémeia è la scuola di politiche europee per il governo del territorio, pensata apposta per i giovani amministratori pubblici. Una delle difficoltà maggiori per le comunità locali è proprio quella di calare le normative europee in quelle nazionali. Akadémeia nasce da questa consapevolezza e vuole dare una risposta a questa esigenza sempre più urgente, grazie all’esperienza dell’ex sindaco di Firenze, Dario Nardella, che oggi è diventato parlamentare europeo ed è fondatore della scuola.


“L’Europa è un mondo grande e complesso per muoversi, nel quale occorre una bussola. Akadémeia è la bussola – commenta Nardella a margine della presentazione a ‘Esperienza Europa’ in piazza Venezia a Roma – La scuola, rigorosamente bipartisan, vuole rappresentare un faro per tutti i giovani che capiscono come non si possa più prescindere dall’Unione europea neppure per amministrare bene un piccolo Comune di poche centinaia di abitanti”. La scuola, è rivolta agli amministratori italiani ed europei under 35 ed è organizzata in due sessioni, una primaverile e una autunnale, alle quali possono partecipare un massimo di 50 persone. Per frequentare occorre versare una quota di iscrizione pari a cento euro, dopo di che il corso è sostenuto attraverso borse di studio finanziate dagli sponsor (Enel, Ridemovi, Luisa Benigno, Fondazione Scudieri e Fondazione Cappellino) che coprono le spese di tutoraggio, materiale didattico, vitto e alloggio a Firenze dove ha sede la scuola (a Palazzo Borghese).


La prima sessione è riservata agli studenti italiani, la seconda è aperta a tutti gli europei. Ciascuna sessione ruota attorno a quattro appuntamenti mensili, con lezioni in presenza e online. Primo appuntamento dal 28 febbraio al 1° marzo vedrà docenti d’eccezione quali Paolo Gentiloni, Pichetto Fratin, Elisabetta Belloni, Lucio Caracciolo. Quattro i macrotemi che verranno affrontati da febbraio ad aprile: ambiente ed energia, sicurezza e protezione civile, economia civile e sociale, coesione territoriale, aree interne e urbane. Un percorso di alta formazione che prevede sessioni basate su incontri con esperti e un approccio ‘learning by doing’, vale a dire un mix di teoria e di pratica perché, con lo spirito pragmatico che anima la scuola, “si impara, facendo”. Per il secondo semestre, tra le figure di spicco della scuola sono stati invitati in qualità di docenti Romano Prodi e Antonio Tajani.

Dazi, amb.Reeker: Europa sarà la prossima, ma Italia ben posizionata

Dazi, amb.Reeker: Europa sarà la prossima, ma Italia ben posizionataMilano, 3 feb. (askanews) – “L’Europa sarà la prossima in termini di dazi” ma nei rapporti con gli Usa “l’Italia è ben posizionata in termini di relazioni bilaterali”. Lo ha detto durante l’odierno webinar organizzato da AmCham Italy, il diplomatico statunitense Philip T. Reeker, partner and lead of the Europe & Eurasia practice DGA-ASG. “L’Europa deve radicalmente cambiare, meno competititività, e più libertà come ci dicono gli economisti”, ha sottolineato il professor Giulio Tremonti, presidente di Aspen Institute Italia e presidente della Commissione Affari esteri della Camera dei Deputati. A livello europeo l’eventuale “attività sottobosco – ovvero la possibilità che i singoli Paesi europei tentino di negoziare separatamente condizioni migliori con Washington DC – non ci rafforzerà”, ha spiegato Andrea Montanino, chief economist e direttore Strategie settoriali e impatto di Cassa Depositi e Prestiti.


Se è vero il senso della citazione usata da Tremonti durante il webinar – “I confini non attraversati dalle merci, sono attraversati dagli eserciti” – l’urgente necessità in futuro sarà quella del buon senso, ovvero elaborare un modo per affrontare la situazione. Anche alla luce della panoramica offerta da Reeker: il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump “ha l’UE nel mirino. Penso che siamo tutti al corrente delle sue opinioni e i suoi sentimenti sull’Unione Europea stessa. Penso che l’Italia sia ben posizionata in termini di relazioni bilaterali. Il primo ministro Meloni – ha affermato Reeker – sta emergendo, davvero, come uno dei leader chiave, uno dei pochi leader in Europa in questo momento. Con i tedeschi nel caos, come pure Macron e la Francia, Ursula von der Leyen che cerca di focalizzare una nuova Commissione Europea, molta incertezza, elezioni tedesche in arrivo. Questi sono tutti fattori che stiamo osservando ogni giorno – sicuramente nella nostra pratica e nei consigli ai clienti – e che producono molta preoccupazione”. Secondo Reeker “negli Stati Uniti vedremo più dollari per la Homeland Security, aumentando quei tipi di forze che sono coinvolte nella deportazione di migranti illegali. Probabilmente vedremo meno soldi – invece – per l’assistenza internazionale, alcuni dei programmi su cui le persone hanno imparato a fare affidamento dagli Stati Uniti, e poi le questioni di spesa per la difesa, la nostra presenza in Europa, l’impegno con la NATO: tutto questo deve ancora venire”.


Il debito degli Stati Uniti è un argomento di cui si è parlato molto durante la campagna. L’ambasciatore sostiene che “e’ molto difficile per i repubblicani, in realtà, con la loro maggioranza di tre seggi alla Camera dei rappresentanti, spostare le cose. Se i democratici rimangono solidi, i repubblicani devono assicurarsi di poter contare su ogni singolo voto, gli stanziamenti dell’anno fiscale 25 devono essere completati entro il 14 marzo, quindi abbiamo circa cinque settimane, cinque o sei settimane di finestra per questo e l’estensione del debito”. E poi aggiunge: “È probabile che questa estensione arrivi prima di marzo, ma se ne discuterà molto”. Ma “l’amministrazione Trump è specializzata nel distrarre con un sacco di altre iperboli” aggiunge l’ambasciatore. “Usciranno tutti i tipi di altri ordini esecutivi che cattureranno l’attenzione dei media e del pubblico” sottolinea. Poi c’è una’ltra questione chiave “che sta ottenendo sempre più attenzione: è il ruolo dei ‘non eletti’ in un certo senso, li chiamiamo oligarchi, i miliardari che stanno svolgendo un ruolo sempre più importante nell’amministrazione Trump. Lo vediamo a Washington. Elon Musk e il suo team, che cercano di tagliare i costi del governo, sta iniziando a fare sempre più notizia, non solo nei circoli democratici o di opposizione, ma anche altri si chiedono dove sta andando e quale ruolo dovrebbero avere questi miliardari della tecnologia”. Oltre a porsi anche altre domande: “si chiedono come mai tutta l’attenzione che il candidato, il presidente Trump, aveva sulla Cina sembra essere svanita”. Ma nei fatti il “crollo precipitoso di Nvidia” e tutta la questione DeepSeek dimostra “quanto possano essere volatili i mercati”, chiosa Reeker.


(di Cristina Giuliano)

Dazi Usa sospesi per un mese, il Messico invierà al confine 10mila soldati per fermare migranti e fentanyl

Dazi Usa sospesi per un mese, il Messico invierà al confine 10mila soldati per fermare migranti e fentanylNew York, 03 feb. (askanews) – La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum ha annunciato che i dazi che il presidente americano Donald Trump vuole imporre al Paese saranno sospesi per un mese. La presidente ha aggiunto che sta inviando truppe militare al confine con gli Usa. “Abbiamo avuto una buona conversazione con il presidente Trump, con grande rispetto per la nostre relazioni e sovranità; abbiamo raggiunto una serie di accordi”, ha scritto la Sheinbaum in un tweet su X. La presidente ha specificato che invierà 10.000 unità della Guardia Nazionale “per impedire il traffico di droga dal Messico agli Stati Uniti, in particolare il fentanyl”. Gli Stati Uniti dalla loro parte hanno accettato di lavorare per impedire il traffico di armi di grosso calibro in Messico, ha spiegato la Sheinbaum, precisando che “I nostri team inizieranno a lavorare oggi su due fronti: sicurezza e commercio”. Da parte sua, il presidente Donald Trump ha dichiarato su Truth Social di aver accettato di “sospendere immediatamente” i dazi sul Messico per un mese, dopo una conversazione “molto amichevole” con la presidente messicana Claudia Sheinbaum. Trump ha sottolineato l’invio al confine con gli Usa di 10.000 soldati messicani, che “saranno specificamente designati per fermare il flusso di fentanyl e migranti illegali nel nostro Paese”. Il presidente americano ha anche spiegato che durante il periodo di sospensione ci saranno “negoziati guidati dal Segretario di Stato Marco Rubio, dal Segretario del Tesoro Scott Bessent e dal Segretario del Commercio Howard Lutnick e da rappresentanti di alto livello del Messico”. Ha poi aggiunto: “Non vedo l’ora di partecipare a quei negoziati, con la presidentessa Sheinbaum, mentre cerchiamo di raggiungere un ‘accordo’ tra i nostri due Paesi”. I dazi del 25% sul Messico sarebbero dovuti entrare in vigore a mezzanotte.

Arriva Dora, nuova varietà di mela nata da università Bologna

Arriva Dora, nuova varietà di mela nata da università BolognaRoma, 3 feb. (askanews) – Si chiama Dora per il colore bronzeo-dorato della sua buccia ed è a nuova varietà di mela nata dal lavoro di selezione dei ricercatori dell’Università di Bologna. Una varietà distintiva non solo per il colore della buccia ma anche per polpa croccante e succosa e per il sapore dolce-acidulo che la rende particolarmente fresca e piacevole.


Dora sarà lanciata ufficialmente sul mercato alla fiera FruitLogistica di Berlino ed è frutto del programma di breeding dell’Università di Bologna. Ulteriormente valutata a partire dal 2019 a Moissac, in Francia, oggi è coltivata su più di dieci ettari dall’azienda RISPE e dal vivaio ESCANDE, licenziatari della nuova varietà per l’Europa. Gli anni di valutazione sulla nuova varietà hanno evidenziato le sue ottime potenzialità: elevata qualità agronomica, elevata produttività, rusticità e buona resistenza alle principali malattie. A queste caratteristiche si aggiunge l’ottima conservabilità: raccolta a fine settembre, Dora può essere conservata per più di sei mesi in atmosfera controllata e, già a partire da quest’anno, vedrà un importante piano di sviluppo.

Corte Conti, domani audizioni vertici toghe contabili: clima meno teso

Corte Conti, domani audizioni vertici toghe contabili: clima meno tesoRoma, 3 feb. (askanews) – Domani la Commissione Affari Costituzionali della Camera riprende l’esame della proposta di legge Foti sulla riforma della Corte dei Conti con una serie di audizioni informali dei vertici della magistratura contabile. Il clima è un po’ più rasserenato dopo che nei giorni scorsi sono stati ritirati gli emendamenti dei relatori Sara Kelany (FdI) e Pietro Pittalis (FI) che prevedevano, tra le altre cose, la contestata riorganizzazione della Corte con la cancellazione di 15 Sezioni giurisdizionali e di controllo. Inoltre, grazie a un’intesa nella maggioranza – su cui ha pesato anche la ‘moral suasion’ del Colle che ha sottolineato il ruolo della Corte quale garante indipendente e imparziale delle risorse pubbliche – è stato deciso di optare per una legge delega al governo.


In questo modo i tempi della riforma si sono diluiti e, secondo fonti dell’Associazione magistrati contabili, c’è più spazio per mettere intorno al tavolo tutti i soggetti coinvolti con uno spirito più collaborativo, anche se restano alcuni forti perplessità di fondo sull’intero impianto proposto da Foti. Domani dalle 11.20 in I Commissione sono in programma le audizioni informali di Guido Carlino, presidente della Corte dei conti; Pio Silvestri, procuratore generale presso la Corte dei conti; Paola Briguori, presidente dell’Associazione magistrati della Corte dei conti; Adriano Gribaudo, consigliere della Corte dei conti; Francesco Cardarelli, professore ordinario di diritto pubblico presso l’Università di Roma ‘Foro Italico’.

Corte conti Ue: in corso audit su efficacia protezione olio oliva

Corte conti Ue: in corso audit su efficacia protezione olio olivaRoma, 3 feb. (askanews) – Nel corso dell’anno, la Corte dei conti europea pubblicherà le risultanze di un audit che analizza l’efficacia della protezione offerta dall’UE per un prodotto “iconico” come l’olio di oliva, che “al pari del vino francese o del cioccolato belga, è una colonna portante del patrimonio culinario del nostro continente”. L’audit in corso è focalizzato sui sistemi di controllo specifici per le norme di commercializzazione e la sicurezza alimentare dell’olio di oliva, sui quali la Corte non si era mai soffermata direttamente. Grazie a questo audit, che spazia dalle verifiche sull’origine e sulla qualità dell’olio ai provvedimenti finalizzati ad assicurare l’assenza di contaminanti nocivi, “si intende far luce sui meccanismi tesi a proteggere i consumatori così come i produttori”. Gli auditor della Corte si recheranno in Spagna, Italia, Grecia e Belgio e la pubblicazione della relazione è prevista per la fine del 2025.


Infatti, nonostante l’olio di oliva sia un ingrediente fondamentale per molti cittadini europei, “le recenti impennate dei prezzi dovute alla siccità e alle ondate di calore che hanno compromesso i raccolti l’hanno reso meno accessibile per i consumatori. Per un prodotto spesso definito ‘oro liquido’ – scrive la Corte dei conti europea – questi bruschi rialzi dei prezzi incoraggiano le frodi”. Così, “in assenza di solidi sistemi per il rispetto delle norme e la verifica delle etichette sui prodotti, la reputazione dell’olio di oliva dell’UE potrebbe essere messa a repentaglio” e per questo la Corte dei conti europea sta attualmente conducendo un audit per valutare il corretto funzionamento dei sistemi di controllo dell’UE volti a far sì che l’olio d’oliva sia autentico, sicuro e sottoposto a un’esatta etichettatura.


Non è la prima volta che la Corte passa in rassegna il settore dell’olio di oliva. Negli ultimi vent’anni ha esaminato i relativi regimi di sostegno e, in successive analisi, ha trattato le tematiche più ampie della sicurezza e dell’etichettatura degli alimenti. Nel 2006 la Corte ha svolto un audit sul funzionamento del sistema di informazione geografica (SIG) per l’olivicoltura, dove ha rilevato criticità importanti. In una relazione più recente, la Corte ha affrontato la questione dell’etichettatura degli alimenti nell’UE.

Da Centrale Latte Roma accademia per professionisti del cappuccino

Da Centrale Latte Roma accademia per professionisti del cappuccinoRoma, 3 feb. (askanews) – Un’accademia per trasformare l’arte del cappuccino in una professione. Centrale del Latte di Roma, in collaborazione con Coffee Academy Italia, ha inaugurato venerdì 31 gennaio presso lo stabilimento in via Fondi di Ministero l’Accademia Bartist, una nuova realtà formativa pensata per formare i futuri protagonisti del settore caffetteria. Al taglio del nastro, oltre al presidente dell’azienda Fabio Massimo Pallottini, era presente anche la campionessa del mondo di Latte Art Carmen Clemente.


“Con il progetto Bartist vogliamo sottolineare l’importanza della qualità – ha detto Pallottini – Questo progetto rappresenta un impegno per valorizzare la filiera laziale del latte, sostenendo chi ogni giorno lavora con passione per offrire un prodotto eccellente e garantendo ai consumatori un’esperienza autentica”. A partire dal 24 febbraio, nella sede della Centrale del Latte di Roma, l’Accademia sarà operativa con i primi corsi, dedicati a professionisti e appassionati: il Corso Barista Base e il Corso Latte Art Base. Nei primi sei mesi, il calendario prevede sei appuntamenti, pensati per offrire una formazione completa e qualificata. A questi si aggiungeranno presto percorsi avanzati, come il Corso Bartending, in risposta alla crescente domanda del settore.


Bartist è un progetto innovativo della Centrale del Latte di Roma, che mira a creare una rete di bar d’eccellenza nella Capitale, promuovendo l’utilizzo di latte fresco di alta qualità prodotto localmente. Sono oltre 2mila i locali della Capitale che utilizzano il latte di alta qualità dell’azienda romana: Bartist punta a consolidare e ampliare questa rete, offrendo formazione specializzata e certificazioni di qualità ai bar aderenti.