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I tortellini inclusivi del La bottega del tortellante in ristoranti e gdo

I tortellini inclusivi del La bottega del tortellante in ristoranti e gdoMilano, 30 gen. (askanews) – Il Tortellante, il laboratorio terapeutico-abilitativo di Modena dove giovani e adulti nello spettro autistico imparano a produrre pasta fresca fatta a mano, apre il nuovo anno con il lancio di una linea di tortellini tradizionali “La bottega del Tortellante”, seguendo il modello di “alto artigianato organizzato”. Questo progetto, coordinato dal team del Tortellante e da Daniele Capozzi, consolida il legame tra inclusione sociale e tradizione gastronomica, offrendo anche opportunità di inserimento lavorativo ai ragazzi coinvolti nel progetto.


La produzione della linea “Bottega del Tortellante”, infatti, avviene presso il Pastificio di Modena “La pasta di Celestino”, che ospita il progetto Io lavoro, iniziativa dell’Associazione dedicata all’inserimento lavorativo di persone con autismo. Ogni settimana, a rotazione, tre ragazzi partecipano alle attività produttive, affiancati da educatori esperti e dal team scientifico che collabora al progetto. In questo modo, i ragazzi imparano e contribuiscono attivamente a tutte le fasi della lavorazione dei tortellini, trasformando il laboratorio in un luogo di crescita personale e professionale.


I tortellini de “La bottega del Tortellante” sono già stati distruibuiti nel mondo della ristorazione di qualità, trovando spazio nei menù di Armani Caffè e Ristorante Mori a Parigi, Eggs Milano e Roma e sono acquistabili presso i due punti vendita Esselunga di Modena, nei negozi di Eataly Milano Smeraldo, Torino Lingotto e Roma Ostiense, da Roscioli a Roma, online sul sito di Cortilia oltre che presso il negozio La Bottega del Tortellante a Modena. “Con ‘La Bottega del Tortellante’ vogliamo dimostrare che l’inclusione può andare di pari passo con l’eccellenza. I nostri tortellini non sono solo un prodotto di alta qualità, ma raccontano una storia di passione, tradizione e riscatto personale, un connubio che li rende unici – ha dichiarato Erika Coppelli, presidente del Tortellante – Ogni tortellino che produciamo è il risultato dell’impegno dei nostri ragazzi, che in questo progetto trovano anche una possibilità concreta di crescita personale e professionale direttamente sul campo. Questo non è solo un inserimento lavorativo, ma un percorso di valorizzazione del talento e di costruzione di autonomia, essenziale per prepararli a un futuro indipendente e per dare speranza alle loro famiglie nel cosiddetto ‘dopo di noi’”.

Terra fuochi, Rubano (FI): sentenza Cedu certifica fallimento De Luca

Terra fuochi, Rubano (FI): sentenza Cedu certifica fallimento De LucaRoma, 30 gen. (askanews) – “La sentenza della Corte Europea dei Diritti Umani sui ricorsi presentati da residenti e imprese della Terra dei Fuochi fotografa la grave inefficienza di Vincenzo De Luca nella bonifica delle aree inquinate e nella gestione del ciclo dei rifiuti, nonostante siano trascorsi dieci anni dal suo insediamento a Palazzo Santa Lucia”. Lo dichiara Francesco Maria Rubano, deputato di Forza Italia.


“De Luca ha ereditato da Antonio Bassolino e dal Partito Democratico il disastro dei milioni di ecoballe, che non è stato ancora capace di smaltire, nonostante le tante promesse e i cronoprogrammi puntualmente disattesi. Ma di suo ci ha messo anche la latitanza rispetto a emergenze come quella dei campi rom, che oggi rappresentano uno dei principali focolai di roghi tossici”, prosegue Rubano. Il parlamentare azzurro punta il dito contro l’atteggiamento della Regione, citando un caso specifico: “A Giugliano, come documentato dal programma ‘Quarta Repubblica’, la Regione ha rifiutato ogni aiuto a un imprenditore agricolo i cui terreni sono stati trasformati dagli occupanti abusivi in una bomba ecologica”.


Per Rubano, la strada è una sola: “Disintossicare la Campania dai rifiuti tossici e ottemperare alla sentenza della CEDU rende indispensabile una svolta politica in Regione, che assicuri un diverso rapporto con il territorio e l’immissione di competenze che sono tragicamente assenti nella giunta De Luca”.

Rai: l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad a Sanremo

Rai: l’israeliana Noa e la palestinese Mira Awad a SanremoMilano, 30 gen. (askanews) – La cantante israeliana Noa sul palco del Teatro Ariston l’11 febbraio, prima serata del Festival di Sanremo, e la cantante palestinese Mira Awad, duetteranno sulle note di Imagine di John Lennon. Due culture unite dalla musica per trasmettere un potente messaggio di pace e solidarietà. Noa torna al Festival di Sanremo a 30 anni esatti dalla sua prima partecipazione, nel 1995, come ospite internazionale. Ha partecipato anche nel 2006 vincendo il Premio della Critica. Nel 2007 ha ricevuto l’onorificenza come Cavaliere della Repubblica Italiana e successivamente quella di Commendatore della Repubblica Italiana. La sua esibizione al Festival anticipa l’uscita del suo nuovo album, The Giver, il primo in cui Noa firma anche le musiche insieme a Gil Dor e al pianista Ruslan Sirota. “Questo progetto musicale – spiega Noa – nasce dalla crisi seguita al massacro del 7 ottobre, che ha scatenato una guerra su molteplici fronti, fisici, emotivi e ideologici, in Israele, Palestina e nel mondo intero. Il dolore e il lutto che stiamo vivendo hanno creato uno spazio per una riflessione profonda, che mi ha spinto a condividere i miei sentimenti, le mie idee e la mia visione attraverso la musica”. Mira Awad è un’artista e attivista multidisciplinare palestinese-israeliana, attualmente residente a Londra. Nel 2009 ha rappresentato Israele all’Eurovision Song Contest insieme a Noa. Come cantante e cantautrice ha pubblicato quattro album da solista e composto musica per film e teatro. Anche lei con una carriera artistica incentrata sulla promozione dell’empatia e della solidarietà, sta lanciando Artivista, una residenza pensata per riunire artisti provenienti da entrambe le parti del conflitto israelo-palestinese, promuovendo la comprensione reciproca e la creazione collaborativa.

A Varese 39° congresso nazionale dell’apicoltura professionale

A Varese 39° congresso nazionale dell’apicoltura professionaleMilano, 30 gen. (askanews) – Si tiene oggi a Varese il 39° Congresso nazionale dell’apicoltura professionale. Un evento al quale hanno partecipato, tra gli altri, gli assessori regionali lombardi Alessandro Beduschi (Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste) e Francesca Caruso (Cultura). Nella regione sono attivi 9.469 apicoltori, con 21.762 apiari e circa 180.000 alveari. Con la nuova legislatura, le risorse dell’OCM sono raddoppiate. Regione Lombardia ha stanziato 1,25 milioni di euro per per le associazioni nell’annata 2023-2024, con ulteriori 400.000 euro di contributi destinati ai singoli apicoltori per l’acquisto di attrezzature, assistenza tecnica e formazione.


Sul fronte della tutela del miele lombardo, la Regione continua a supportare le associazioni nella lotta alle frodi e nella valorizzazione della produzione locale. Inoltre, grande attenzione è rivolta anche all’emergenza Vespa velutina, con squadre specializzate e monitoraggi costanti per contrastarne la diffusione. “L’apicoltura lombarda – ha dichiarato l’assessore Beduschi – è seconda in Italia per numeri ed è un settore strategico non solo per l’economia agricola, ma anche per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Regione Lombardia è al fianco degli apicoltori con azioni concrete, dal sostegno finanziario alla gestione delle emergenze sanitarie. Il Tavolo Apistico, riattivato negli ultimi anni, rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il dialogo e il coordinamento tra istituzioni e operatori del settore”.


“Il nostro obiettivo – ha concluso Beduschi – è garantire agli apicoltori strumenti efficaci per affrontare le sfide del settore, valorizzando un comparto essenziale per la nostra agricoltura e per l’ecosistema lombardo e tenendo conto delle grandi difficoltà che il settore affronta, a causa dei cambiamenti climatici, dei maggiori costi di produzione e di una concorrenza estera con prodotti che spesso non danno nessuna garanzia di tracciabilità”. “Cultura e agricoltura – ha detto l’assessore Francesca Caruso – sembrano due mondi distanti. In realtà sono più vicini di quanto si possa pensare. Un legame profondo che unisce l’uomo, la terra e la sua storia. L’apicoltura, oltre a essere un’attività economica, si può considerare un vero e proprio ‘patrimonio culturale’ che si tramanda da generazioni. Il miele lombardo, poi, racconta la nostra regione, con i nostri saperi e la nostra identità. Valorizzare questo comparto significa anche difendere le tradizioni locali che Regione Lombardia sostiene convintamente in ogni settore”.

Milano, torna Book Pride: libri per danzare sull’orlo del mondo

Milano, torna Book Pride: libri per danzare sull’orlo del mondoMilano, 30 gen. (askanews) – Torna a Milano Book Pride, la Fiera Nazionale dell’editoria indipendente. Si terrà dal 21 al 23 marzo presso il Superstudio Maxi (Via Moncucco 35, Milano – Metropolitana Linea M2 Famagosta) la IX edizione della manifestazione letteraria organizzata in collaborazione con il Comune di Milano, che, in questo 2025, entra a far parte dei progetti del Salone Internazionale del Libro di Torino. Un cambiamento volto a dare solidità e costruire nuove forme di visibilità per la piccola e media editoria, in un evento che, con orgoglio, rivendica la qualità e la cura tipica di questo settore.


“Con il Salone del Libro stiamo lavorando con entusiasmo a questo nuovo capitolo di Book Pride – commenta Silvio Viale, presidente dell’associazione Torino, la Città del Libro – L’obiettivo è avere un contatto ancora più stretto con tutta l’editoria indipendente, per sostenerla in questa fase delicata e costruire insieme un progetto rinnovato. Questa edizione è per noi l’inizio di un percorso di risanamento, ma soprattutto di rilancio” Per l’edizione 2025 di Book Pride, che vede il coordinamento editoriale di Francesca Mancini e la rinnovata curatela di Marco Amerighi e Laura Pezzino, il tema scelto è Danzare sull’orlo del mondo. Una danza che è gesto semplice e primordiale, come quella narrata dalla scrittrice americana Ursula K. Le Guin, fatta di rinnovamento e creazione, ballata al margine delle cose, sull’orlo del mondo. In un tempo storico dove sono assenti risposte ed equilibrio, la letteratura può rappresentare una base solida sulla quale muoversi e nella quale ritrovarsi. Se nell’edizione passata, la frase che ci ha guidato era Cosa vogliamo, cercando tra le pagine i temi per immaginare un mondo nel quale ci sarebbe piaciuto vivere, ora è il momento di capire come prendercene cura. Per farlo ci affideremo a un atto artistico, che è movimento dei corpi, rituale di guarigione, grido collettivo ed esercizio di equilibrio, con la volontà di uscire da sé ed entrare in relazione con il passo e il ritmo degli altri.


“Raramente ci siamo sentiti così confusi e persi come in questo ultimo anno. Nei momenti di crisi dell’umanità servono altre parole. È per questo che abbiamo bisogno di credere nell’arte. La letteratura, la musica, la danza, il teatro, la pittura, ci insegnano il potere del silenzio, della riflessione e dell’incontro. Ci ricordano che la vita si costruisce insieme, per tracciare nuove strade tra le macerie e provare a costruire il mondo che verrà” hanno dichiarato Francesca Mancini, Laura Pezzino e Marco Amerighi. In una fiera che vuole essere specchio dell’editoria indipendente e che ne riflette tutti i settori, tornano a Book Pride anche i focus e le sezioni speciali dedicate ai comparti d’eccellenza dell’editoria indipendente italiana, come la sezione Book Comics, le attività per i lettori più giovani di Book Young e Book YA e gli appuntamenti per gli appassionati delle discipline e delle storie sportive del programma Book Sport.


Tra le novità di quest’anno un grande e rinnovato spazio esterno. L’area all’aperto del Superstudio Maxi diventerà il luogo ideale per incontri e confronti accessibili a tutti coloro che vorranno prendere parola e dar vita a talk tematici. Un’occasione per creare sempre più momenti di dialogo sui temi della manifestazione e dar vita a reading e voci libere. Tanti dunque gli ospiti che dall’Italia e dal mondo arriveranno al Superstudio Maxi per le tre giornate della fiera. Da una intellettuale poliedrica come Concita De Gregorio, che ci restituirà il ritratto dell’attivista messicana Chávez Castillo, ispiratrice del movimento Non una di meno, e autrice della raccolta di poesie “Prima tempesta” (Edizioni Sur) di cui De Gregorio è stata traduttrice, al giornalista Francesco Costa, che terrà un incontro dedicato all’informazione nella giornata di apertura. Di femminismi parleremo in un confronto generazionale tra Luciana Castellina e Giulia Siviero, autrici rispettivamente de “La scoperta del mondo” e “Fare femminismo” (Nottetempo edizioni). Con Daria Bignardi e Luca Misculin, si affronterà il tema della privazione della libertà; Violetta Bellocchio terrà un reading affondando la questione della violenza di genere e la trasformazione del dolore in una lotta per riprendere il controllo del proprio io (Emons Edizioni). Grandi ospiti anche dal panorama letterario internazionale come l’attesissimo francese, vincitore del Prix Goncourt, Mathias Enard che, a partire dal suo nuovo romanzo “Disertare” (Edizioni e/o), ci condurrà in una riflessione sulle improbabili equazioni dei conflitti. A Book Pride anche Fatma Aydemir, autrice curdo-tedesca di “Tutti i nostri segreti” (Fazi Editore), il romanzo che racconta la storia di una famiglia curda emigrata in Germania e intrappolata tra passato e presente; l’americana Alice Robb che, con il memoir “Non pensare, cara” (66thand2nd), si interroga sul significato della danza classica nella società contemporanea. E ancora, la francese Phoebe Hadjimarkos Clarke, autrice di “Aliena” (Edizioni Atlantide) un libro che, con il filtro della fantascienza rurale, ha dato vita a un grande romanzo sociale dei nostri tempi.


In occasione dei 250 anni dalla nascita di Jane Austen, la studiosa Liliana Rampello e la scrittrice Carolina Capria faranno una rilettura moderna delle opere della scrittrice britannica mostrandoci come i suoi testi siano ancora oggi uno strumento per interpretare il mondo che viviamo. Questi solo alcuni dei molti nomi che comporranno il vasto programma dell’edizione 2025 di Book Pride Milano. Tornano anche le storie di sport, quelle dedicate alle nuove generazioni di lettori e lettrici e agli amanti del mondo del fumetto con le speciali sezioni proposte da Book Pride. Tra queste Book Young e YA che si animerà – oltre che con l’esclusiva selezione di novità editoriali scelta per i lettori in fiera dalle migliori Librerie Indipendenti Milanesi – di incontri, laboratori e letture ad alta voce dedicati a bambini e bambine che visiteranno la fiera con le scuole e con le loro famiglie. Una capsula del programma sarà dedicata anche ai narratori sportivi: atleti e atlete che hanno fatto la storia delle competizioni agonistiche e di cui si parlerà negli incontri del programma Book Sport. Infine, anche uno spazio dedicato alla nona arte con Book Comics, che ospiterà i titoli e gli autori che meglio rappresentano l’editoria indipendente a fumetti. Al mondo dei balloon saranno rivolte presentazioni, tavole rotonde e workshop che guarderanno al fumetto come una forma di linguaggio, andando oltre il concetto di genere letterario.

Libia, Tajani: procuratore Lo Voi non ha fatto interesse Italia

Libia, Tajani: procuratore Lo Voi non ha fatto interesse ItaliaRoma, 30 gen. (askanews) – “Il problema è la scelta di un magistrato di iscrivere nel registro degli indagati del Tribunale dei ministri” la premier Giorgia Meloni, i ministri Piantedosi e Nordio e il sottosegretario Mantovano “per una vicenda dove c’era la possibilità” di fare altrimenti. “Non è un atto dovuto, lui aveva discrezionalità, quindi c’è una scelta, mi auguro non legata ad altre vicende, frutto di una richiesta di un avvocato che era stato al governo di centrosinistra e che fa parte di uno schieramento di opposizione”. Lo ha affermato il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo, al termine di una conferenza stampa di Forza Italia alla Camera, a una domanda sull’atto inviato dal procuratore di Roma Francesco Lo Voi sulla vicenda dell’arresto e della successiva espulsione del cittadino libico Osama Almasri.


“Voglio ricordare, e lo dico da ministro degli Esteri – ha proseguito Tajani – che iniziative come queste non danno dell’Italia un’immagine positiva, quindi un servitore dello Stato, prima di fare delle scelte a mio giudizio più che azzardate, deve pensare se la sua scelta, visto che non è un atto dovuto, fa o meno l’interesse dell’Italia. Questa scelta secondo me non fa l’interesse dell’Italia”.

”Tutta l’Italia” di Gabry Ponte jingle ufficiale di Sanremo

”Tutta l’Italia” di Gabry Ponte jingle ufficiale di SanremoMilano, 30 gen. (askanews) – Sarà disponibile in radio e in digitale a partire da venerdì 31 gennaio “Tutta l’Italia (Sanremo 2025)”, il nuovo singolo di Gabry Ponte per Warner Music Italy, scelto come jingle ufficiale della 75ª edizione del Festival di Sanremo.


“Tutta l’Italia (Sanremo 2025)” è un mix travolgente che fonde il folklore italiano con un beat elettronico D.O.C., dove mandolino, tamburello e fisarmonica danno un twist inedito a un brano capace di dipingere immagini nostrane presenti nei cuori di tutti noi, che trasmettono l’essenza del nostro paese. Il risultato è un viaggio sonoro che trasforma la tradizione in un inno nazionale moderno dal sound fresco e internazionale. Con oltre 5.5 Miliardi di stream globali, oltre 18 milioni di ascoltatori mensili su Spotify e un palmares che comprende 3 dischi di diamante, 46 dischi di platino e 26 oro, Gabry Ponte è il DJ e producer italiano più ascoltato nel mondo e primo Dj della storia ad esibirsi allo Stadio San Siro di Milano.


Sabato 28 giugno loStadio San Siro di Milano si trasformerà nella più grande dancefloor italiana con “San Siro Dance”, powered by RTL 102.5, una serata unica, dove musica, emozioni e ricordi si fonderanno per far ballare Milano tutta la notte. Info biglietti www.livenation.it.

La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per la terra dei fuochi

La Corte europea dei diritti umani condanna l’Italia per la terra dei fuochiBruxelles, 30 gen. (askanews) – La Corte europea dei diritti dell’uomo di Strasburgo ha emesso oggi una sentenza su un caso che riguarda la cosiddetta “Terra dei fuochi”, in Campania, in cui ha concluso che lo stato italiano non ha fatto tutto quello che sarebbe stato necessario per proteggere il diritto alla vita degli abitanti della zona, e in particolare delle persone che hanno presentato il ricorso oggetto del verdetto (cinque associazioni e 41 individui).


Il caso (denominato “Cannavacciuolo e altri”) riguarda lo scarico, l’interramento o la combustione di rifiuti, anche pericolosi, in terreni privati, spesso effettuati da gruppi criminali organizzati, nelle provincie di Caserta e Napoli (90 comuni) note come “Terra dei Fuochi”, dove vivono circa 2,9 milioni di persone. Nella zona sono stati registrati incrementi di tassi di cancro nella popolazione e di inquinamento delle falde acquifere. La Corte ha stabilito, all’unanimità, che vi è stata da parte dell’Italia una violazione dell’articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, perché lo Stato, nonostante fosse a conoscenza della vicenda in questione da molti anni, non è riuscito a gestire una situazione così grave con la diligenza e la rapidità richieste, in particolare nel valutare il problema, impedirne il proseguimento e avvertire il pubblico interessato.


Sempre all’unanimità, applicando l’articolo 46 della Convenzione (forza vincolante ed esecuzione delle sentenze), la Corte ha stabilito che l’Italia dovrà elaborare entro due anni una strategia globale per affrontare la situazione della “Terra dei Fuochi”, istituire un meccanismo di monitoraggio indipendente e stabilire una piattaforma di informazione per il pubblico.

AmCham Italy offre webinar dedicato al post insediamento di Trump

AmCham Italy offre webinar dedicato al post insediamento di TrumpMilano, 30 gen. (askanews) – Si tiene il 3 febbraio alle ore 15 un webinar dedicato al post insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Un’occasione che offrirà ai Soci AmCham Italy, e alla business community italiana, “un’analisi approfondita delle dinamiche economiche e politiche” del secondo mandato del Presidente Usa, “offrendo strumenti chiari e utili per comprendere e cogliere le opportunità legate alla nuova agenda ‘America First’”. Lo si apprende da AmCham, Associazione senza scopro di lucro affiliata alla US Chamber of Commerce di Washington D.C. (la Confindustria statunitense).


Grazie “al nostro osservatorio privilegiato” dicono da AmCham “esamineremo i primi provvedimenti del nuovo governo, i loro effetti sul mercato interno e globale, con un occhio puntato sulle prospettive della storica relazione tra Italia e Stati Uniti, partnership strategica fondamentale per gli equilibri geopolitici europei” si precisa. Interverranno: Andrea Montanino, Chief Economist and Director Strategie settoriali e Impatto Cassa Depositi e Prestiti, Philip T. Reeker, Partner and Lead of the Europe & Eurasia pratice DGA-ASG, Giulio Tremonti, Presidente Aspen Institute Italia e Presidente della Commissione Affari Esteri e Comunitari Camera dei Deputati. Modera: Simone Crolla, Managing Director AmCham Italy.

Mais, premio accoppiato e accordi filiera per rilancio produzione

Mais, premio accoppiato e accordi filiera per rilancio produzioneRoma, 30 gen. (askanews) – “Se vogliamo rilanciare la produzione di mais in Italia dobbiamo muoverci su più fronti, a partire da un maggiore sostegno economico, prevedendo un premio accoppiato come avviene per altre colture, come ad esempio la barbabietola da zucchero, anche se dovremmo calcolare importi inferiori in termini di budget. In questo modo gli agricoltori sarebbero maggiormente spinti a seminare il mais”.


Lo ha detto il professor Amedeo Reyneri, ordinario di Agronomia e coltivazioni erbacee all’Università di Torino e tra i massimi esperti mondiali nel settore maidicolo, al convegno “Agricoltura rigenerativa: il futuro della sostenibilità ambientale ed economica in agricoltura” a Fieragricola Tech, la rassegna di Veronafiere in programma al Palaexpo. Per Reyneri la prima leva per invertire la rotta per il mais italiano è di natura economica, fondamentale per sostenere una coltivazione strategica per la zootecnia, in particolare nelle aree del Nord Italia dove si concentra l’88% della produzione nazionale di suini, oltre l’85% del latte, il 60% dei bovini da carne e oltre il 70% degli avicoli. Reyneri ha spiegato come rilanciare le semine di mais e i quantitativi prodotti a livello nazionale, dopo un 2024 che ha segnato una diminuzione in termini di superficie (secondo il Crea la più bassa degli ultimi 160 anni con circa 495.000 ettari; erano circa un milione all’inizio del 2000), e una contrazione nelle rese per effetto dei cambiamenti climatici passata da 5,3 a 4,9 milioni di tonnellate, portando il tasso di autosufficienza al di sotto del 45% del fabbisogno nazionale.


Per il professor Reyneri il pilastro fondamentale è il rafforzamento dei contratti di filiera, strategici per rafforzare il legame fra cerealicoltori e allevatori nelle aree di produzione delle Dop di derivazione zootecnica, chiamati ricorrere all’utilizzo del 50% della razione alimentare dal territorio di produzione. “Il pacchetto previsto per il Fondo di sovranità alimentare conferma un contributo di 400 euro all’ettaro per le superfici incrementali coltivate a mais – ha ricordato il professor Reyneri – Una cifra attraente solo sul piano teorico, in quanto di scarso interesse per tutte quelle aree in cui l’orientamento alla coltivazione del mais è già radicato”. L’innovazione resta strategica, “a partire dai mais dai nuovi ibridi di mais a bassa taglia, con statura ridotta di circa il 30% rispetto agli standard, che consentiranno un incremento produttivo e riescono a sopportare meglio vento e grandine”.


Anche l’agricoltura di precisione potrà dare un aiuto, benché la superficie media delle imprese agricole italiane non consentirà di esprimere al massimo la potenzialità del precision farming, contrariamente alle grandi estensioni delle pianure degli Stati Uniti, Argentina e Brasile. Altra occasione di rafforzamento potrà venire dalle Tea (Tecniche di evoluzione assistita), sulle quali il professor Reyneri invita a non cedere all’entusiasmo. “Le Tea avranno bisogno di un decennio prima di manifestarsi in modo compiuto in campo – frena – e al momento attuale sono sospese a livello europeo. Dovrebbe esprimersi sul tema una commissione scientifica indipendente e non la Corte di Giustizia Ue”.