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Shoah, Mattarella: ripetiamo “mai più”. E ricorda la complicità fascista

Shoah, Mattarella: ripetiamo “mai più”. E ricorda la complicità fascistaRoma, 28 gen. (askanews) – “Mai più”. Sergio Mattarella invita tutti a ripetere oggi con più forza e determinazione quel richiamo che venne dopo l’orrore di Auschwitz. Ieri in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo nazista il capo dello Stato ha partecipato, in Polonia, alla cerimonia a cui erano presenti capi di Stato e di governo provenienti da decine di paesi. “Un momento storico di straordinaria importanza” lo descrive Mattarella, un evento per “rinnovare un patto tra le nazioni e i popoli che, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando accende una speranza”.


Per la cerimonia al Quirinale, che si è svolta un giorno dopo il Giorno del Memoria, sono intervenuti la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. In prima fila la premier Giorgia Meloni, i ministri Tajani, Crosetto e Piantedosi. Quest’anno la protagonista è Liliana Segre che il Presidente della Repubblica difende dagli “inaccettabili insulti razzisti” e avverte: “occorre mettervi un argine. Sono reati gravi, che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia”. La preoccupazione di Mattarella è per quello che avviene oggi, per il rischio che certe tentazioni razziste riemergano, “un risorgente antisemitismo che va respinto con forza” perchè “Auschwitz non è una parentesi, per quanto orribile. Alberga nel fondo dell’animo dell’uomo – avverte -. E’ un monito insuperabile e, insieme, una tentazione che sovente affiora”. Auschwitz, ricorda ancora Mattarella “è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finale’”. Complicità che per la prima volta anche Meloni ha pronunciato ieri e che oggi ha aggiunto: “Penso che sia molto importante in questo momento attualizzare questo racconto: è una di quelle battaglie che non si finisce mai di combattere”.


Non dimenticare gli orrori del passato, dice infatti Mattarella, serve a impedire il “rischio concreto che torni in auge, nella società così come nei rapporti internazionali, il nefasto criterio espresso dalle parole ‘mors tua, vita mea’, sempre foriero di tragedie. Avremmo invece bisogno, tutti e in ogni parte del pianeta, di una nuova stagione all’insegna del dialogo, della collaborazione, della comprensione”. Di qui il valore delle testimonianze dei sopravvissuti che Mattarella accoglie ogni anno con affetto al Quirinale che, come Liliana Segre, con il loro “impegno di memoria e di verità, le parole preziose, che non sono mai di odio, di vendetta, ma di giustizia, di umanità, di speranza” hanno costruito “un ponte con le nuove generazioni, trasferendo coraggio, passione, amore per la libertà, ripulsa per l’ingiustizia e la sopraffazione”. La senatrice a vita deportata da ragazzina ad Auschwitz viene intervistata da alcuni studenti e racconta di quando si trovò di fronte a uno dei suoi aguzzini con un’arma a portata di mano ma scelse di non colpirlo: “In quel momento compresi l’enorme differenza che c’era tra me e lui. Mai, io, per alcuna ragione, avrei potuto uccidere nessuno. Diventai allora una donna di pace”.


Questo per Mattarella è lo spirito che ha dato vita alla nostra Costituzione che “è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista”. Una Costituzione che promuove eguaglianza, giustizia, confronto e pluralismo. E dunque la cerimonia di oggi al Quirinale serve a “ribadire solennemente il nostro comune e inderogabile impegno a non permettere che simili atrocità si ripresentino”. Ma senza cedere alla sconforto perchè, osserva ancora il Presidente della Repubblica possiamo avere fiducia nei giovani, nella Costituzione e “nella vigilanza attiva delle forze politiche e sociali”. “Ripetiamo allora anche noi – è quindi il suo invito -, con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: ‘Mai più!’”.

Calcio, Inzaghi: “Champions, manca solo l’ultimo passo”

Calcio, Inzaghi: “Champions, manca solo l’ultimo passo”Roma, 28 gen. (askanews) – “Non possiamo fare calcoli, abbiamo fatto un ottimo percorso. Ora manca solo l’ultimo passo”. Parola di Simone Inzaghi alla vigilia della sfida con il Monaco (San Siro ore 21), ultimo appuntamento della fase a gironi di Champions League. Basta un punto per arrivare agli ottavi di finale per la quarta volta di fila. “Il Monaco è un’ottima squadra – le parole del tecnico nerazzurro – Hutter l’ho già incontrato ai tempi della Lazio quando allenava l’Eintracht. In Champions è arrivato qualche gol in meno, ma abbiamo subito un solo gol in sette partite. Tra l’altro, su una palla nostra concessa agli altri”. Capitolo Bisseck. Il tedesco può giocare anche da centrale: “L’ha dimostrato in più di un’occasione, anche domenica a Lecce. È un ottimo giocatore e sta crescendo”. Palacios verso il Monza, gli infortuni il vero ostacolo: “Spero di riavere Acerbi e Calhanoglu nel derby di domenica prossima, vediamo”. Sull’inchiesta curve, infine: “Ho chiarito in procura tutto ciò che dovevo chiarire – ha concluso l’allenatore -, ora come ora vorrei concentrarmi sulla sfida di domani e non parlarne”.

Shoah,Mattarella ammonisce: ripetiamo “mai più”. E ricorda la complicità fascista

Shoah,Mattarella ammonisce: ripetiamo “mai più”. E ricorda la complicità fascistaRoma, 28 gen. (askanews) – “Mai più”. Sergio Mattarella invita tutti a ripetere oggi con più forza e determinazione quel richiamo che venne dopo l’orrore di Auschwitz. Ieri in occasione dell’80esimo anniversario della liberazione del campo nazista il capo dello Stato ha partecipato, in Polonia, alla cerimonia a cui erano presenti capi di Stato e di governo provenienti da decine di paesi. “Un momento storico di straordinaria importanza” lo descrive Mattarella, un evento per “rinnovare un patto tra le nazioni e i popoli che, in tempi difficili come quelli che stiamo attraversando accende una speranza”.


Per la cerimonia al Quirinale, che si è svolta un giorno dopo il Giorno del Memoria, sono intervenuti la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni, e il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. In prima fila la premier Giorgia Meloni, i ministri Tajani, Crosetto e Piantedosi. Quest’anno la protagonista è Liliana Segre che il Presidente della Repubblica difende dagli “inaccettabili insulti razzisti” e avverte: “occorre mettervi un argine. Sono reati gravi, che vanno perseguiti a tutela della libertà e della giustizia”. La preoccupazione di Mattarella è per quello che avviene oggi, per il rischio che certe tentazioni razziste riemergano, “un risorgente antisemitismo che va respinto con forza” perchè “Auschwitz non è una parentesi, per quanto orribile. Alberga nel fondo dell’animo dell’uomo – avverte -. E’ un monito insuperabile e, insieme, una tentazione che sovente affiora”. Auschwitz, ricorda ancora Mattarella “è la conseguenza diretta delle leggi razziste, ignominiosamente emanate anche in Italia dal regime fascista e della furia antiebraica nazista, di cui il regime fascista e la Repubblica di Salò furono complici e collaboratori, fino alla ‘soluzione finale’”. Complicità che per la prima volta anche Meloni ha pronunciato ieri e che oggi ha aggiunto: “Penso che sia molto importante in questo momento attualizzare questo racconto: è una di quelle battaglie che non si finisce mai di combattere”.


Non dimenticare gli orrori del passato, dice infatti Mattarella, serve a impedire il “rischio concreto che torni in auge, nella società così come nei rapporti internazionali, il nefasto criterio espresso dalle parole ‘mors tua, vita mea’, sempre foriero di tragedie. Avremmo invece bisogno, tutti e in ogni parte del pianeta, di una nuova stagione all’insegna del dialogo, della collaborazione, della comprensione”. Di qui il valore delle testimonianze dei sopravvissuti che Mattarella accoglie ogni anno con affetto al Quirinale che, come Liliana Segre, con il loro “impegno di memoria e di verità, le parole preziose, che non sono mai di odio, di vendetta, ma di giustizia, di umanità, di speranza” hanno costruito “un ponte con le nuove generazioni, trasferendo coraggio, passione, amore per la libertà, ripulsa per l’ingiustizia e la sopraffazione”. La senatrice a vita deportata da ragazzina ad Auschwitz viene intervistata da alcuni studenti e racconta di quando si trovò di fronte a uno dei suoi aguzzini con un’arma a portata di mano ma scelse di non colpirlo: “In quel momento compresi l’enorme differenza che c’era tra me e lui. Mai, io, per alcuna ragione, avrei potuto uccidere nessuno. Diventai allora una donna di pace”.


Questo per Mattarella è lo spirito che ha dato vita alla nostra Costituzione che “è nata – e vive – per cancellare i principi, le azioni, le parole d’ordine del cupo dominio nazifascista”. Una Costituzione che promuove eguaglianza, giustizia, confronto e pluralismo. E dunque la cerimonia di oggi al Quirinale serve a “ribadire solennemente il nostro comune e inderogabile impegno a non permettere che simili atrocità si ripresentino”. Ma senza cedere alla sconforto perchè, osserva ancora il Presidente della Repubblica possiamo avere fiducia nei giovani, nella Costituzione e “nella vigilanza attiva delle forze politiche e sociali”. “Ripetiamo allora anche noi – è quindi il suo invito -, con particolare determinazione in questi nostri giorni, nelle scuole, nelle università, nei luoghi di lavoro, nelle case e nelle piazze, quel grido forte e alto, che proviene, ogni giorno e per sempre, dal recinto di Auschwitz: ‘Mai più!’”.

Rai, da sabato 8 febbraio al via la nuova stagione di “Petrolio”

Rai, da sabato 8 febbraio al via la nuova stagione di “Petrolio”Roma, 28 gen. (askanews) – Con la nuova stagione di “Petrolio”, in onda su Rai3, in prima serata, da sabato 8 febbraio, la Direzione Approfondimento Rai sperimenta il formato mensile, con sei appuntamenti della durata di due ore ciascuno. “Petrolio”, condotto da Duilio Giammaria, con la regia di Marco Bonfante, affronta i temi della divulgazione scientifica, culturale, politica, anche grazie a acquisti e coproduzioni con broadcaster e produttori internazionali. Un formato di super approfondimento, in cui l’appuntamento mensile – una novità nel palinsesto – associa ai consueti snodi narrativi di studio, il linguaggio del reportage e dell’inchiesta giornalistica, nella migliore tradizione del Servizio Pubblico radiotelevisivo.


La prima puntata “Il mistero Bayesian – Cronaca di un naufragio” Il primo appuntamento della stagione 2025 è dedicato alla ricerca della verità inabissata del Bayesian, il veliero britannico affondato all’alba del 19 agosto 2024 al largo di Porticello, una frazione del comune siciliano di Santa Flavia (PA). Petrolio ripercorre la vicenda del naufragio del veliero e della morte del magnate britannico Mike Lynch, con testimonianze esclusive per fare luce sui tanti lati ancora oscuri di questa tragedia.


Duilio Giammaria conduce l’inchiesta tra Cambridge, Londra e Palermo per ricostruire l’incredibile carriera di Lynch che ha rivoluzionato la tecnologia informatica, sfidando con le sue aziende i colossi della Silicon Valley. Un imprenditore che manteneva stretti rapporti con i servizi segreti, tanto che le agenzie di intelligence americane e inglesi si erano affidate a lui per la cyber security dei loro computer. L’ascesa di Lynch era stata frenata dall’accusa di una frode miliardaria nella vendita della sua compagnia Autonomy a Hewlett Packard, con l’estradizione in manette negli Usa e un processo, chiuso con l’assoluzione. E proprio per festeggiare la nuova vita la decisione di organizzare una crociera in Sicilia, funestata però subito da un dramma: il braccio destro di Lynch, Stephen Chamberlain, viene investito e ucciso mentre fa jogging nella campagna di Cambridge. Poche ore dopo, poi, l’improvvisa bufera, nella quale Lynch e i suoi ospiti eccellenti perdono la vita, intrappolati in uno yacht ritenuto inaffondabile. Una catena di eventi straordinari e misteriosi, che Petrolio analizzerà con elementi inediti per rivelare chi fosse veramente “Mister Bayesian”.

Usa, Bessent (Tesoro) vuole dazi universali incrementali su import

Usa, Bessent (Tesoro) vuole dazi universali incrementali su importRoma, 28 gen. (askanews) – Il neo segretario di Stato al Tesoro degli Stati Uniti, Scott Bessent, la cui nomina è stata appena confermata dal Senato, spinge per introdurre un sistema di dazi generalizzati incrementali che partirebbe dal 2,5%, per tutte le importazioni verso gli Usa. Lo riferisce il Financial Times, citando diverse fonti anonime a conoscenza della questione.


Ogni mese questo dazio fisso salirebbe, sempre nella misura del 2,5%, in modo da dare alle imprese il tempo di adattarsi al nuovo quadro e ai Paesi il tempo (e la pressione) per negoziare con Washington. In assenza di specifici accordi, secondo il quotidiano è previsto che i dazi raggiungano il 20%, con tempistiche tuttavia molto più graduali rispetto a quello che era stato precedentemente annunciato dal presidente Usa, Donald Trump, durante la campagna elettorale.


Resta da vedere se il sistema proposto da Bessent sarà avallato da Trump e il quotidiano precisa che non è chiaro se altri esponenti della nuova amministrazione Usa siano favorevoli a questa soluzione.

Vino, le bollicine dei Monti Lessini aprono “Amarone Opera Prima”

Vino, le bollicine dei Monti Lessini aprono “Amarone Opera Prima”Milano, 28 gen. (askanews) – Saranno le fresche e sapide bollicine prodotte sui Monti Lessini, rigorosamente Metodo Classico, ad aprire la cena di gala di “Amarone Opera Prima”, l’evento ideato dal Consorzio di Tutela del Valpolicella e dedicato a tutte le interpretazioni del celebre rosso veronese, in programma da venerdì 31 gennaio a domenica 2 febbraio al Palazzo della Gran Guardia a Verona.


Lo spumante che nasce dall’uva autoctona Durella sarà servito come aperitivo alla cena di rappresentanza, dove oltre ai produttori e alle istituzioni, sono attesi anche gli operatori e la stampa di settore italiana e straniera: più di un centinaio di giornalisti, oltre la metà dei quali provenienti dall’estero. Un connubio, quello tra l’Amarone e il Lessini Durello, che dura ormai da qualche anno e che si conferma un bell’esempio di collaborazione e di sinergia fra consorzi sul fronte della promozione e della valorizzazione territoriale. “Essere scelti per inaugurare questa prestigiosa rassegna rappresenta per noi quasi una tradizione alla quale siamo davvero affezionati” – ha dichiarato Diletta Tonello, presidente del Consorzio di Tutela Lessini Durello, rimarcando che “la potenza del grande rosso veronese fa da contraltare al vigore delle nostre bollicine Metodo Classico, nate da suolo vulcanico. È un gemellaggio potente – ha continuato – non solo sul piano enologico ma anche su quello delle relazioni tra i protagonisti del mondo del vino: la nostra presenza qui, consolidata di anno in anno, è una positiva dimostrazione dell’importanza del dialogo tra consorzi di tutela che si impegnano in maniera congiunta sul fronte della valorizzazione e della promozione delle eccellenze enologiche di Verona”.


La Denominazione del Lessini Durello, riconosciuta nel 1987, conta oggi circa 430 ettari vitati ad uva Durella, distribuiti sulla fascia pedemontana dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Oggi le aziende associate al Consorzio sono 34 e ogni anno vengono prodotte circa 1 milione di bottiglie, di cui 750mila con metodo Charmat e 250mila con Metodo Classico.

Consorzio Vini Romagna debutta a Wine Paris con 12 aziende associate

Consorzio Vini Romagna debutta a Wine Paris con 12 aziende associateMilano, 28 gen. (askanews) – Il Consorzio Vini di Romagna farà il suo debutto a Wine Paris 2025 dal 10 al 12 febbraio assieme a dodici aziende associate. A comunicarlo è stato lo stesso ente consortile, che dal 1962 riunisce aziende, cooperative e imbottigliatori per tutelare le produzioni di vini a Dop e a Igp della Romagna, a partire dai più noti Romagna Albana Docg e Romagna Sangiovese Doc.


L’evento sarà anche l’occasione per presentare, presso lo stand F114 Hall 6, i due prestigiosi marchi collettivi consortili: “Rocche di Romagna” e “Novebolle”. Il marchio collettivo “Rocche di Romagna” nasce dall’esigenza di rendere riconoscibili e valorizzare le sedici sottozone che compongono la Denominazione Romagna Sangiovese. Attraverso il marchio, il consumatore viene accompagnato attraverso il territorio del Romagna Sangiovese alla scoperta delle diverse espressioni del vitigno, nei suoi diversi e affascinanti paesaggi, culture e siti d’interesse turistico. Presso lo stand del Consorzio si avrà l’opportunità di conoscere le sottozone attraverso la mappa del territorio e degustarle nel calice attraverso i vini dei produttori presenti. Ad affiancare “Rocche di Romagna”, saranno presenti anche alcune referenze del marchio “Novebolle”, che inviteranno a riscoprire l’arte della spumantizzazione romagnola custodita nel Romagna Doc Spumante, valorizzando un vitigno storico come il Trebbiano e promuovendo una versione innovativa del Sangiovese. Oggi il Consorzio conta otto cantine cooperative, 107 produttori vinificatori, cinque imbottigliatori e 5.200 aziende viticole iscritte agli albi delle vigne Doc e Docg. Di questi, le 12 cantine che porteranno a Wine Paris i loro migliori prodotti saranno Tre Monti, Amaracmand, Celli, Tenute Tozzi, La Sabbiona, San Patrignano, Fattoria Zerbina, Randi, La Cantina di Cesena, Fattoria Nicolucci, Maria Galassi e Trerè.

Iper passa allo scontrino digitale: in 6 mesi risparmiati 2mila km di carta

Iper passa allo scontrino digitale: in 6 mesi risparmiati 2mila km di cartaMilano, 28 gen. (askanews) – Iper La grande i, catena della gdo parte del gruppo Finiper Canova, ha introdotto lo scontrino digitale tramite QR code o completamente digital in tutti i punti vendita Iper con l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale e preservare le risorse naturali. L’iniziativa, già attiva, da giugno a dicembre 2024, ha permesso di risparmiare più di 4,6 milioni di scontrini, il corrispettivo di oltre 2.000 chilometri di carta, come un viaggio andata e ritorno tra Milano e Parigi. Inoltre, solo nel mese di dicembre 2024, sono stati quasi 250.000 i clienti che hanno scelto questa modalità più sostenibile nei 22 punti vendita Iper sparsi in 4 regioni italiane.


La digitalizzazione dello scontrino rappresenta un cospicuo risparmio sotto il profilo ambientale e non solo: basti pensare che, secondo dati diffusi dall’insegna, ogni settimana in media vengono emessi nei punti vendita Iper 900 mila scontrini con una lunghezza media della striscia di 50 centrimetri che, se messi in fila, equivale a 450 chilometri, in un anno pari a 23.400 chilometri, ovvero un viaggio di andata e ritorno da San Francisco a Sydney. I clienti in possesso della carta vantaggi e dell’app Iper possono aderire allo scontrino digitale (tramite sito e app) oppure scegliere lo scontrino in formato QR code. In ogni caso, è possibile archiviare e visualizzare in qualsiasi momento gli scontrini digitali nell’area riservata. Tutti gli altri clienti, al momento del pagamento, possono richiedere lo scontrino in formato ridotto con QR Code. Scansionando questo codice con lo smartphone, è possibile visualizzare lo scontrino in formato digitale, completo di tutti i dettagli dell’acquisto.


“Come Gruppo Finiper Canova confermiamo il nostro impegno verso l’adozione di attività volte alla tutela e alla rigenerazione dell’ambiente, scegliendo un approccio circolare per l’uso responsabile delle risorse e la riduzione degli sprechi. Come attori della gdo, abbiamo sentito il dovere di ridurre l’impatto ambientale dei nostri scontrini – spiega Michela Riva, Esg manager del gruppo Finiper Canova – In una prima fase del progetto, abbiamo reso tutti i nostri scontrini Bpa free, sostanza chimica nociva per l’ambiente e la salute, stampandoli su carta certificata Fsc. Dalla fine del 2023 abbiamo lavorato per eliminare il problema alla radice, digitalizzando tutti gli scontrini emessi nei nostri punti vendita, offrendo diverse modalità di conversione alle casse in modo da coinvolgere il maggior numero possibile di clienti nell’adozione della modalità full digital. Proprio in quest’ottica, abbiamo scelto di chiedere ai clienti, ad ogni passaggio in cassa, se desiderassero passare al formato QR code o allo scontrino full digital. I risultati ottenuti finora ci spingono a proseguire in questa direzione, promuovendo attivamente la transizione verso soluzioni sempre più sostenibili”.

Presidente arrestato Yoon difende imposizione legge marziale

Presidente arrestato Yoon difende imposizione legge marzialeRoma, 28 gen. (askanews) – Il presidente sudcoreano sospeso Yoon Suk-yeol ha difeso la sua decisione di dichiarare la legge marziale il 3 dicembre, durante un incontro con i suoi rappresentanti legali, due giorni dopo la sua incriminazione formale per insurrezione. Lo riferisce oggi l’agenzia di stampa Yonhap.


Seok Dong-hyeon, uno degli avvocati di Yoon, ha riferito ai giornalisti che il presidente si è chiesto come la sua decisione di imporre la legge marziale il 3 dicembre potesse essere considerata un atto di insurrezione, dato che “tutto è stato fatto nel rispetto dei confini della Costituzione”. I legali hanno incontrato Yoon presso il Centro di detenzione di Seoul, due giorni dopo che Yoon è diventato il primo presidente sudcoreano in carica a essere incriminato in stato di detenzione.


Yoon è accusato di aver cospirato con l’ex ministro della Difesa Kim Yong-hyun e altri per incitare un’insurrezione il 3 dicembre, dichiarando lo stato di emergenza, nonostante l’assenza di segni di guerra, conflitti armati o una crisi nazionale comparabile. L’accusa sostiene inoltre che Yoon abbia inviato truppe militari all’Assemblea nazionale per impedire ai parlamentari di respingere la dichiarazione di legge marziale e che avesse pianificato l’arresto di figure politiche chiave. Secondo Seok, Yoon ha affermato di aver esercitato i suoi diritti costituzionali per dichiarare la legge marziale e informare la popolazione sulla crisi che la nazione stava affrontando, con il principale partito di opposizione, il Partito democratico, che aveva preso il controllo del parlamento. Yoon ha anche sottolineato di aver immediatamente revocato la legge marziale una volta che l’Assemblea nazionale ha respinto la sua dichiarazione.


Il presidente sospeso ha detto ai suoi avvocati che la sua azione non poteva essere considerata un atto di insurrezione, poiché non ci sono stati spargimenti di sangue o vittime, né sono stati effettuati arresti politici. Il legale ha anche segnalato che la first lady Kim Keon-hee ha avuto recentemente problemi di salute. Yoon, che non vede sua moglie dal 15 gennaio, giorno in cui è stato arrestato, ha detto di essere preoccupato per le condizioni di salute della moglie.

Mediobanca: Ops di Mps ostile e non concordata, distrugge valore

Mediobanca: Ops di Mps ostile e non concordata, distrugge valoreMilano, 28 gen. (askanews) – Il cda di Mediobanca “rigetta” l’Ops annunciata da Mps su piazzetta Cuccia. Il board, riunitosi oggi, dopo aver esaminato la comunicazione ai sensi dell’art. 102 del Tuf diffusa da Banca Monte dei Paschi di Siena il 24 Gennaio 2025 avente ad oggetto la promozione dell’Ops, ha diffuso un comunicato nel quale si premette che “l’Offerta non è stata concordata ed è da ritenersi ostile e contraria agli interessi di Mediobanca”.


“Fermo restando che Mediobanca si esprimerà sull’Offerta con le tempistiche, gli strumenti e secondo le modalità previste dalla legge – prosegue poi il comunicato – sulla base dell’analisi del comunicato il consiglio di amministrazione di Mediobanca ritiene l’Offerta priva di razionale industriale e finanziario, e dunque distruttiva di valore per Mediobanca”.Il comunicato emesso oggi, si legge nella nota, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione con l’astensione dei consiglieri Sandro Panizza e Sabrina Pucci, entrambi in quota alla lista Delfin.


Piazzetta Cuccia, in particolare, ritiene che l`Ops di Mps “non abbia valenza industriale pregiudicando l`identità e il profilo di business del Gruppo
Mediobanca focalizzato su segmenti di attività a elevato valore
aggiunto e con evidenti traiettorie di crescit”; che “distrugga
valore per gli azionisti di Mediobanca e di Mps essendo facile
prevedere una copiosa perdita di clienti in quelle attività
(quali il Wealth Management e l`Investment Banking) che
presuppongono l`indipendenza, la reputazione e la professionalità
dei professionisti”; che “sia negativamente caratterizzata dalla
difficoltà a determinare il valore intrinseco dell`azione della
Banca Mps che presenta un patrimonio netto che fronteggia
rilevanti attività fiscali, attività deteriorate e rischi di
contenzioso legale (3,3miliardi), indicatori di rischio peggiori
rispetto alle altre banche italiane, rilevanti perdite pregresse,
una marcata concentrazione geografica (70% filiali al centro-sud Italia) e di clientela (piccole media impresa), mancanza di fabbriche prodotto”.La presenza degli stessi azionisti in Mps, Mediobanca e Ass. Generali nell`ambito di un`offerta esclusivamente in azioni, configura una potenziale disomogeneità negli interessi rispetto al resto della compagine azionaria”.


Lo sottolinea Mediobanca nel comunicato emesso al termine del cda
odierno segnalando l`Ops sull’istituto guidato da Alberto Nagel
annunciata da Mps “è caratterizzata dai rilevanti intrecci
azionari di Delfin e Caltagirone che sono presenti:
in Mediobanca, dove Delfin detiene il 20% e Caltagirone il
7%(sulla base dello stacco del dividendo di novembre 2024),
in Mps, dove Delfin è il primo azionista privato con il 10%, mentre Caltagirone detiene il 5% (oltre a detenere il 5% di Anima Holding che a sua volta possiede il 4% di Mps), in Ass. Generali, dove Delfin detiene il 10% e Caltagirone il 7%”.