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Germania, Steinmeier manda a casa 3 ministri

Germania, Steinmeier manda a casa 3 ministriMilano, 7 nov. (askanews) – Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha mandato a casa il ministro delle Finanze Christian Lindner, il ministro della Giustizia Marco Buschmann e la ministra dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger, riferisce Spiegel.


Il ministro dei trasporti Volker Wissing resta invece nel governo federale, ma lascia il FDP. Ora assumerà anche la direzione del Dipartimento di Giustizia, precedentemente diretto da Buschmann. Ha ricevuto la nomina da Steinmeier per il nuovo ufficio. Inoltre Jorg Kukies è stato ufficialmente nominato successore di Lindner al Ministero delle Finanze. “Il presidente federale Frank-Walter Steinmeier ha accolto la richiesta del cancelliere federale Olaf Scholz e ha ufficialmente destituito il ministro delle finanze Christian Lindner dal suo incarico… Oltre a Lindner ha destituito anche il ministro della Giustizia Marco Buschmann e la ministra dell’Istruzione Bettina Stark-Watzinger “, scrive la pubblicazione.

Gruppo Emirates annuncia risultati semestrali record per 2024-25

Gruppo Emirates annuncia risultati semestrali record per 2024-25Roma, 7 nov. (askanews) – Il Gruppo Emirates ha annunciato oggi la sua migliore performance finanziaria semestrale di sempre, registrando un utile al netto delle imposte pari a 2,8 miliardi di dollari (10,4 miliardi di dirham) per i primi sei mesi del 2024-25, superando l’utile record al netto delle imposte dello stesso periodo nell’anno precedente.


Questo è il primo anno finanziario in cui l’imposta sul reddito societario degli Emirati Arabi Uniti, entrata in vigore nel 2023, viene applicata al Gruppo Emirates. Dopo aver tenuto conto dell’onere fiscale del 9%, l’utile del Gruppo al netto delle imposte è di 2,5 miliardi di dollari (9,3 miliardi di dirham). A dimostrazione della sua forte redditività operativa, il Gruppo – si legge in una nota – ha mantenuto un robusto EBITDA di 5,6 miliardi di dollari (20,4 miliardi di dirham) leggermente inferiore rispetto ai 20,6 miliardi di dirham dello scorso anno. Il fatturato del Gruppo è stato di 19,3 miliardi di dollari (70,8 miliardi di dirham) per i primi sei mesi del 2024-25, con un aumento del 5% rispetto ai 18,3 miliardi di dollari (67,3 miliardi di dirham) dello scorso anno. Questo dato riflette la costante crescita della domanda dei clienti in tutte le divisioni aziendali e in tutte le regioni.


Il Gruppo – prosegue il comunicato – ha chiuso il primo semestre del 2024-25 con una solida posizione di cassa di 11,9 miliardi di dollari (43,7 miliardi di dirham) al 30 settembre 2024, rispetto ai 12,8 miliardi di dollari (47,1 miliardi di dirham) al 31 marzo 2024. Il Gruppo è stato in grado di attingere alle proprie forti riserve di liquidità per sostenere le esigenze aziendali, compresi i pagamenti per i nuovi ordini di aerei cargo e altri pagamenti di debiti. Il Gruppo ha anche pagato 2 miliardi di dirham di dividendi ai suoi proprietari, come dichiarato alla fine dell’esercizio finanziario 2023-24. Sua Altezza lo Sceicco Ahmed bin Saeed Al Maktoum, Presidente e Chief Executive di Emirates Airline e del Gruppo, ha dichiarato: ‘Il Gruppo ha superato la performance record dello scorso anno restituendo un risultato fantastico per la prima metà del 2024-25. Questo dimostra ancora una volta la potenza del nostro collaudato modello di business che si combina con la strategia di crescita di Dubai intesa come città chiave in cui vivere, lavorare, connettersi e fare affari, nonché come destinazione da visitare. La forte redditività del Gruppo ci permette di effettuare gli investimenti per garantire per il nostro successo a lungo termine. Stiamo investendo miliardi di dollari per lanciare sul mercato nuovi prodotti e servizi per i nostri clienti; per implementare tecnologie avanzate e altri progetti di innovazione per guidare la crescita; e per prenderci cura dei nostri dipendenti che lavorano duramente ogni giorno per garantire la sicurezza e la soddisfazione dei nostri clienti’.


Sua Altezza lo Sceicco Ahmed ha aggiunto: ‘Ci aspettiamo che la domanda dei clienti rimanga forte per il resto del 2024-25, e non vediamo l’ora di aumentare la nostra capacità per far crescere i ricavi, man mano che i nuovi aeromobili si uniranno alla flotta di Emirates e nuove strutture entreranno in funzione presso dnata. Le prospettive sono positive, ma non intendiamo riposare sugli allori. Continueremo dispiegare la nostra capacità e le nostre risorse in un mercato dinamico’. Per sostenere l’aumento delle operazioni e delle attività commerciali, la base dei dipendenti del Gruppo Emirates, rispetto al 31 marzo 2024, è cresciuta del 3%, raggiungendo un numero complessivo di 114.610 dipendenti al 30 settembre 2024. Sia Emirates che dnata hanno in corso delle iniziative di reclutamento per supportare le loro esigenze future.


Emirates Airline. Emirates – si legge ancora nella nota – ha continuato a migliorare la sua rete e ad aumentare le connessioni attraverso il suo hub di Dubai. Nella prima metà del 2024-25, Emirates ha aumentato i voli di linea verso 8 città: Amsterdam, Cebu, Clark, Luanda, Lione, Madrid, Manila e Singapore. A maggio, Emirates ha riavviato i servizi giornalieri per Phnom Penh in Cambogia via Singapore. A giugno ha lanciato servizi giornalieri per Bogotà via Miami, espandendo la presenza della compagnia aerea in Sud America con le proprie operazioni in Colombia. A settembre, Emirates ha aperto una nuova rotta per il Madagascar via Seychelles, portando la sua rete passeggeri e cargo a 148 aeroporti in 80 Paesi entro il 30 settembre. Espandendo le opzioni di connettività per i clienti, nei primi sei mesi del 2024-25, Emirates ha stipulato nuovi accordi di codeshare, d’interlinea e intermodali con 7 partner: AirPeace, Avianca, BLADE, ITA Airways, Iceland Air, SNCF Railway e Viva Aerobus. Tra il 1° aprile e il 30 settembre, 8 aeromobili (3 A380, 5 Boeing 777) con interni completamente rinnovati sono usciti dal programma di riammodernamento da 4 miliardi di dollari della compagnia aerea. Questo ha permesso a Emirates di accelerare l’implementazione dei suoi più recenti prodotti di cabina, tra cui gli ultimi Boeing 777 a 4 classi che presentano una nuova disposizione 1-2-1 che include sedili reclinabili con minibar personale in Business Class, e la popolare Premium Economy di Emirates. Il primo B777 rimodernato di Emirates è stato impiegato a Ginevra ad agosto, seguito da Tokyo Haneda e Bruxelles. Per i prossimi sei mesi, man mano che altri aeromobili verranno rimodernati, Emirates ha previsto altre 10 rotte per i suoi B777 rinnovati: Riyadh, Zurigo, Kuwait, Damman, Chicago, Boston, Dallas Fort Worth, Seattle, Newark-Atene e Miami-Bogota. Entro la fine dell’anno, le rinnovate esperienze di volo degli A380 e dei Boeing 777 di Emirates, compresa la Premium Economy, saranno disponibili su oltre 30 rotte. A terra, sono stati investiti 44 milioni di dirham (11,9 milioni di dollari) per aprire le nuove Lounge di Emirates per i clienti premium negli aeroporti di Londra Stansted e Jeddah, e per rinnovare la struttura esistente a Parigi Charles De Gaulle. Un investimento che fa parte di un programma multimilionario in corso per migliorare la rete delle Lounge di Emirates. A luglio, Emirates ha aperto un nuovo concept travel store a Hong Kong, il primo al di fuori degli Emirati Arabi Uniti, e ha in programma di lanciare altri negozi esperienziali in tutta la sua rete come parte della sua strategia di vendita al dettaglio. Emirates ha continuato a impegnarsi in favore dell’ambiente, aumentando l’uso di carburante sostenibile per l’aviazione (SAF) quando disponibile e fattibile. Nei primi sei mesi del 2024-25, Emirates ha utilizzato per la prima volta il SAF a Singapore e a Londra Heathrow. Emirates ha aderito all’Aviation Initiative for Renewable Energy (AIREG) in Germania e ha firmato come partner industriale dell’Aviation Impact Accelerator (AIA) presso l’Università di Cambridge, contribuendo alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni per ridurre le emissioni. La partnership con l’AIA ha segnato anche il primo esborso di Emirates dal suo fondo da 200 milioni di dollari, con l’obiettivo di sostenere la ricerca e lo sviluppo di soluzioni sostenibili per l’aviazione. Nella prima metà del 2024-25, Emirates ha incrementato gli investimenti in visibilità del suo marchio a livello globale, in particolare con la firma di un nuovo importante accordo di sponsorizzazione come Official Airline Partner di The Championships – Wimbledon. Emirates ha inoltre esteso le sue partnership di lunga data con l’International Cricket Council (ICC) per altri 8 anni e con la squadra di calcio portoghese SL Benfica per altri 5 anni. La capacità complessiva nei primi sei mesi dell’anno è aumentata del 5%, raggiungendo i 29,9 miliardi di tonnellate-chilometro disponibili (ATKM), grazie all’espansione delle operazioni di volo. La capacità, misurata in Available Seat Kilometres (ASKM), è aumentata del 4%, mentre il traffico passeggeri trasportato, misurato in Revenue Passenger Kilometres (RPKM), è cresciuto del 2% con un Passenger Seat Factor medio dell’80,0%, rispetto all’81,5% dello stesso periodo dell’anno precedente. Emirates ha trasportato 26,9 milioni di passeggeri tra il 1° aprile e il 30 settembre 2024, con un aumento del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Emirates SkyCargo ha trasportato 1.198.000 tonnellate nei primi sei mesi dell’anno, con un aumento del 16% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con un notevole contributo in termini di volume da parte del forte traffico di eCommerce cinese e un aumento delle spedizioni dirette a Dubai. Emirates SkyCargo è stata in grado di soddisfare la domanda grazie alla capacità aggiuntiva di 1 nuovo Boeing 777 cargo di proprietà e di 2 ulteriori Boeing 747F in wet lease. Nei primi sei mesi del 2024-25, Emirates ha ordinato altri 10 Boeing 777 cargo per sostenere la sua crescita. La forte domanda dei clienti per i prodotti specializzati di Emirates SkyCargo e l’eccellente rete di operazioni cargo e di stiva hanno visto aumentare dell’11% i rendimenti cargo. L’utile al netto delle imposte di Emirates per il primo semestre del 2024-25 ha raggiunto un nuovo record di 2,6 miliardi di dollari (9,7 miliardi di dirham), rispetto ai 2,6 miliardi di dollari (9,5 miliardi di dirham) dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile di Emirates al netto delle imposte è 2,4 miliardi di dollari di (8,7 miliardi di dirham). I ricavi di Emirates, compresi gli altri proventi operativi, pari a 16,9 miliardi di dollari (62,2 miliardi di dirham) sono aumentati del 5% rispetto ai 16,2 miliardi di dollari (59,5 miliardi di dirham) dello stesso periodo dell’anno precedente. Il nuovo record di ricavi della compagnia aerea può essere attribuito alla costante crescita della domanda di viaggi e di trasporto aereo di merci in tutti i mercati, e alla sua capacità di offrire ai clienti prodotti e servizi di grande valore I costi operativi diretti di Emirates (incluso il carburante) sono cresciuti del 6% in linea con l’aumento delle operazioni. Il carburante rimane la componente più importante dei costi operativi della compagnia aerea (32%), rispetto al 34% dello stesso periodo dell’anno precedente. Grazie alla domanda dei clienti e all’aumento delle operazioni nel semestre, l’EBITDA di Emirates, pari a 5,2 miliardi di dollari (19,1 miliardi di dirham), è rimasto molto forte, anche se in leggero calo del 2% rispetto ai 5,3 miliardi di dollari (19,5 miliardi di dirham) dello stesso periodo dell’anno precedente. dnata. dnata ha registrato una crescita significativa nei primi sei mesi dell’anno fiscale 2024-25, grazie alla continua espansione delle sue attività nei settori della gestione merci, dei servizi a terra, della ristorazione e del retail e dei servizi di viaggio. Nella prima metà del 2024-25, i servizi aeroportuali, ristorazione e retail di dnata hanno ottenuto diversi nuovi contratti rilevanti e hanno permesso di ampliare la collaborazione con clienti esistenti nelle loro operazioni internazionali, confermando la capacità dell’azienda di soddisfare le diverse esigenze delle compagnie aeree di elevati standard di sicurezza e di prodotti e servizi di alta qualità. dnata – continua il comunicato – ha continuato a investire strategicamente per rispondere alle richieste dei clienti e sfruttare le opportunità di mercato. Tra i principali risultati del primo semestre 2024-25, si evidenziano: l’espansione negli Stati Uniti con l’avvio delle operazioni di assistenza a terra all’aeroporto internazionale Raleigh-Durham; la firma di contratti significativi per nuovi mezzi di supporto a terra (GSE) per un valore complessivo stimato di oltre 210 milioni di dollari; e l’incremento pianificato del 50% della capacità di gestione merci a Zurigo, in Svizzera, grazie a nuovi spazi di magazzino. dnata ha inoltre manifestato il proprio impegno ambientale per ridurre le emissioni, investendo nella conversione dell’intera flotta di veicoli non elettrici e GSE e in quella a biodiesel negli Emirati Arabi Uniti e nell’aggiunta di nuovi GSE elettrici alle operazioni in Brasile e negli Emirati Arabi. Le entrate di dnata, incluse le altre fonti operative, hanno raggiunto i 2,8 miliardi di dollari (10,4 miliardi di dirham 2,8), con un aumento dell’11% rispetto ai 2,5 miliardi di dollari (9,3 miliardi di dirham) registrati nello stesso periodo dell’anno precedente. L’utile complessivo al netto delle imposte di dnata è di 196 milioni di dollari (720 milioni di dirham), in calo del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente a causa di un onere di svalutazione straordinario di 41,4 milioni di dollari (152 milioni di dirham). L’utile netto è pari a 156 milioni di dollari (571 milioni di dirham). A testimonianza della redditività operativa, l’EBITDA di dnata è stato pari a 354 milioni di dollari (1,3 miliardi di dirham), con un incremento del 16% rispetto ai 305 milioni di dollari (1,1 miliardi di dirham) dello scorso anno. Le operazioni aeroportuali restano la maggiore fonte di ricavi di dnata, con 1,3 miliardi di dollari (4,8 miliardi di dirham), in crescita del 15% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, grazie alla ripresa delle attività dei clienti, specialmente in Australia, Singapore, Emirati Arabi Uniti e Regno Unito. Complessivamente, il numero di rotazioni di aeromobili gestite da dnata è aumentato del 2% raggiungendo le 391.365, mentre il volume di merci movimentate è salito a 1,5 milioni di tonnellate, con un incremento del 18% dovuto alla forte domanda globale di servizi di trasporto aereo. La divisione catering e retail, che ha registrato una crescita dell’8%, ha contribuito alle entrate per 1 miliardo di dollari (3,7 miliardi di dirham) grazie all’aumento della produzione di catering in Australia e nel Regno Unito, alla crescita del prodotto retail e agli adeguamenti contrattuali per riflettere i costi di fornitura in aumento. Complessivamente, il numero di pasti serviti è diminuito del 5%, attestandosi a 62,7 milioni rispetto ai 66,3 milioni dell’anno precedente. La divisione viaggi di dnata ha generato 483 milioni di dollari (1,8 miliardi di dirham) di entrate, in aumento del 23% rispetto ai 391 milioni di dollari (1,4 miliardi di dirham) dello stesso periodo dello scorso anno, grazie al contributo delle attività di Imagine Cruising, Destination Asia e Middle East Corporate Travel. Le vendite totali (TTV) della divisione hanno raggiunto i 1,2 miliardi di dollari (4,5 miliardi di dirham), rispetto a 1,1 miliardi di dollari (4,1 miliardi di dirham) dello stesso periodo dell’anno precedente.

Consulta: illegittime alcune norme Regione Sardegna su riuso edilizio

Consulta: illegittime alcune norme Regione Sardegna su riuso edilizioRoma, 7 nov. (askanews) – Sono illegittime alcune norme della Regione Sardegna in materia di riuso edilizio e di aggiudicazione dei contratti pubblici. Lo ha stabilito la Corte costituzionale, con la sentenza n. 174, depositata oggi, dichiarandoto l’illegittimità costituzionale di due disposizioni della legge della Regione Sardegna n. 17 del 2023, impugnate dal Governo.


La prima disposizione (art. 4, comma 1, lettera a, numero 1), modificando l’art. 124, comma 2, della legge regionale n. 9 del 2023, prevede che gli interventi di riuso dei seminterrati, piani pilotis e locali al piano terra degli immobili destinati ad uso abitativo sono consentiti anche mediante il superamento degli indici volumetrici e dei limiti di altezza e numero dei piani previsti dalle vigenti disposizioni urbanistico-edilizie comunali e regionali. La Corte ha ritenuto che una simile disciplina contrasta con la necessità che le deroghe agli indici di densità edilizia introdotte dal legislatore regionale siano connotate dall’eccezionalità e dalla temporaneità, nel rispetto del principio di pianificazione urbanistica espresso dall’art. 41-quinquies della legge n. 1150 del 1942. La disposizione impugnata è stata dichiarata illegittima nella parte in cui consente, in via stabile, di superare gli indici volumetrici, in violazione del suddetto principio, che limita la competenza legislativa regionale primaria in materia di «edilizia ed urbanistica» (art. 3, primo comma, lettera f, dello statuto).


La seconda disposizione (art. 7, comma 16) inserisce nell’art. 37 della legge regionale n. 8 del 2018 un nuovo comma 3-bis, prevedendo che nelle procedure di aggiudicazione dei contratti pubblici con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa «costituisce requisito di ammissione dell’offerta tecnica il raggiungimento del punteggio minimo pari al 60 per cento del valore massimo attribuibile all’offerta tecnica stessa». La Corte ha ritenuto che il legislatore regionale, imponendo un inderogabile punteggio minimo dell’offerta tecnica, abbia leso l’autonomia di scelta delle stazioni appaltanti, precludendo ad esse una diversa ponderazione dei criteri di valutazione delle offerte, in contrasto con l’art.108 del vigente codice dei contratti pubblici (d.lgs. n. 36 del 2023). Di conseguenza, la disposizione impugnata ha superato i limiti che le norme di tale codice sulla scelta del contraente, adottate dallo Stato in nome della tutela della concorrenza, pongono alla potestà legislativa regionale primaria in materia di «lavori pubblici di esclusivo interesse della Regione» (art. 3, primo comma, lettera e, dello statuto).


La Corte ha osservato che la garanzia di un confronto concorrenziale effettivo necessita dell’autonomia delle stazioni appaltanti nella valutazione caso per caso della migliore offerta. Ha sottolineato, inoltre, che tale autonomia – anche al fine di favorire la concorrenza – è stata rafforzata dal nuovo codice dei contratti pubblici del 2023 rispetto alle precedenti sue versioni, come è chiaramente dimostrato dalle importanti norme contenute nei primi tre articoli del codice, dedicate ai «principi generali» che regolano la contrattualità pubblica: principio del risultato (art. 1), principio della fiducia (art. 2) e principio dell’accesso al mercato (art. 3). L’autonomia delle stazioni appaltanti, dunque, risulta potenziata: limitarla significherebbe pregiudicare la competizione tra le imprese che aspirano all’aggiudicazione del contratto.

Sugar Tax, Assobibe: avrà impatto disastroso su settore e filiera

Sugar Tax, Assobibe: avrà impatto disastroso su settore e filieraRoma, 7 nov. (askanews) – L’entrata in vigore della Sugar Tax avrebbe un impatto disastroso in termini economici e burocratici per il comparto e per la filiera tutta, compresi i distributori dei prodotti colpiti ed effetti contraddittori sulle casse dello Stato e l’impatto disastroso. Lo ha detto, a margine degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia promosso da Italgrob presso la sede di Confindustria di Roma, Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe, l’associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bevande analcoliche in Italia.


“Chiediamo a gran voce un tavolo di confronto, e in tempi rapidi, al MEF, MIMIT e MASAF – ha detto – per far comprendere le illogicità di questa norma, sottolinearne l’inefficacia verso qualsivoglia tema di salute e i danni economico-sociali certi che causerebbe ai produttori di eccellenze Made in Italy, ai cittadini consumatori e alla filiera agroalimentare. Auspichiamo un dialogo aperto e diretto tra Politica e Imprese affinché si possa tutelare il mercato interno e promuoverne lo sviluppo, senza nuove tasse e nuova folle burocrazia”. La possibile entrata in vigore della “Sugar tax”- attualmente prevista per il 1° luglio 2025, salvo emendamenti suggeriti da autorevoli voci della maggioranza, come Forza Italia – avrebbe ulteriori ripercussioni, secondo le stime di Assobibe, per un settore già in sofferenza su cui pesano: gli effetti dell’inflazione, con una maggiore riflessione negli acquisti da parte dei consumatori, l’aumento del costo delle materie prime e i forti rincari previsti dal 1° gennaio 2025 con l’entrata in vigore delle norme UE sulla plastica monouso.


Si stimano perdite, per tutto il settore, pari a oltre 2,2 milioni di euro con conseguenze gravi soprattutto per le piccole e medie imprese messe di fronte ad un aggravio di costi tra -25.000 e i -90.000 euro per gli adempimenti necessari al versamento mensile di questa nuova gabella. Inoltre, secondo Assobibe, le esigue entrate auspicate con l’ingresso della “Sugar tax” non tengono conto dei 275 milioni di euro di mancato gettito IVA conseguente alla contrazione del 16% delle vendite nel biennio successivo all’entrata in vigore della norma (dati NOMISMA). La Sugar tax inoltre “non solo aumenta vertiginosamente la pressione fiscale sulle imprese, ma incide fortemente sulla burocrazia andando, ad esempio, a introdurre ulteriori 70 procedure aziendali aggiuntive. La nuova imposta obbliga inoltre tutte le imprese a redigere, ogni mese, diversi prospetti dettagliati sul processo produttivo che non riguardano dunque direttamente la tassa, e alle PMI di compilare oltre 450 voci nella registrazione iniziale prevista, tra l’altro con obbligo di stampa della documentazione con un evidente impatto ambientale da non sottovalutare.


“Dobbiamo fare fronte comune con le altre associazioni di categoria e forze sociali contro una nuova tassa: non vogliamo sovvenzioni o aiuti, ma lavorare serenamente e poter investire”, ha commentato Giangiacomo Pierini ai margini degli Stati Generali del Mercato Food & Beverage in Italia promosso da Italgrob.

Inps: nel settore privato maschi guadagnano 8mila euro in più delle donne

Inps: nel settore privato maschi guadagnano 8mila euro in più delle donneRoma, 7 nov. (askanews) – Nel 2023 su 17.382.601 lavoratori del settore privato i maschi costituiscono il 57% della distribuzione complessiva e la retribuzione media annua si attesta a 23.662 euro, con gli uomini che guadagnano in media circa 8mila euro in più rispetto alle donne. E’ quanto rileva l’Inps nell’aggiornamento sull’andamento dei lavoratori dipendenti del settore privato.


La retribuzione media annua mostra un trend crescente con l’aumentare dell’età, fino alla fascia 55-59 anni, ed è significativamente più alta per i lavoratori maschi, con un valore di 27.080 euro rispetto ai 19.083 euro delle lavoratrici femmine.

Cinema, “Il corpo” di Alfieri Fuori Concorso al Torino Film Festival

Cinema, “Il corpo” di Alfieri Fuori Concorso al Torino Film FestivalRoma, 7 nov. (askanews) – Sarà presentato nella sezione Fuori Concorso del 42esimo Torino Film Festival “Il corpo”, film che segna una nuova co-produzione tra Sony Pictures International Productions e Eagle Pictures. Un giallo, ricco di colpi di scena e dal finale imprevedibile, diretto da Vincenzo Alfieri (I peggiori, Gli uomini d’oro, Ai confini del male), che ne cura anche il montaggio e ne firma la sceneggiatura insieme a Giuseppe G. Stasi (che torna alla scrittura dopo aver sceneggiato The bad guy).


Giuseppe Battiston, Claudia Gerini e Andrea Di Luigi (Nuovo Olimpo) sono i protagonisti di una lunga notte che, come una ragnatela, si dipana tra flashback che si fondono col presente, piste false e indizi apparenti. Nel cast anche Andrea Sartoretti (Romanzo criminale, A.C.A.B), Amanda Campana (Summertime, Diabolik – Ginko all’attacco!) e Rebecca Sisti (Non ho l’età, Marilyn ha gli occhi neri). Il corpo arriverà poi in sala a partire dal 28 novembre 2024 distribuito da Eagle Pictures. La morte improvvisa di Rebecca Zuin (Claudia Gerini), un’affascinante e carismatica imprenditrice, getta un’ombra su chiunque le fosse vicino. Quando il suo corpo sparisce senza lasciare traccia dall’obitorio, l’ispettore Cosser (Giuseppe Battiston) viene incaricato di risolvere un caso che si fa subito intricato. Anche se i sospetti ricadono sul giovane marito, Bruno Forlan (Andrea Di Luigi), tutte le persone che le erano accanto sembrano avere un movente per volerla morta ma l’ispettore Cosser ha le idee molto chiare su come possono essere andati i fatti…

Inaugurata 126esima edizione di Fieracavalli: 700 azienda da 25 paesi

Inaugurata 126esima edizione di Fieracavalli: 700 azienda da 25 paesiRoma, 7 nov. (askanews) – “Fieracavalli è un evento straordinario dal punto di vista dei numeri, della forza di rappresentare un pezzo della nostra economia e una passione che lega tante persone di ogni età, unite dalla voglia di vivere a contatto con un animale affascinante come il cavallo. Oggi la filiera equestre rappresenta un elemento fondamentale di crescita sul quale il Ministero continua a impegnarsi, anche attraverso la promozione dell’ippica italiana”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, che questa mattina ha dato il via all’edizione 2024 di Fieracavalli, il salone internazionale che per quattro giorni rende la Fiera di Verona la capitale del settore equestre.


Fino a domenica 10 novembre sono attesi in quartiere 140mila visitatori per ammirare oltre 2.200 cavalli di 60 razze che popolano i 12 padiglioni e le 6 aree esterne, per una superficie di oltre 128mila metri quadrati. Una manifestazione internazionale quindi, con 700 aziende espositrici da 25 paesi, a cui si aggiunge una campagna di incoming promossa da ICE Agenzia con una delegazione di top buyer provenienti da Arabia Saudita, Argentina, Cile, Hong Kong, Emirati Arabi, oltre ad altri 600 operatori da Austria, Slovenia, Croazia e Bosnia, selezionati da Veronafiere.


Alla cerimonia inaugurale di Fieracavalli, per Veronafiere erano presenti il presidente, Federico Bricolo, l’amministratore delegato, Maurizio Danese e il direttore generale, Adolfo Rebughini. Al taglio del nastro hanno preso parte anche il sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Patrizio Giacomo La Pietra; Luca Zaia, presidente della Regione Veneto; Flavio Massimo Pasini, presidente della Provincia di Verona; monsignor Domenico Pompili, vescovo di Verona; Luisa Ceni, assessora alle Politiche Sociali e abitative del Comune di Verona; Marco Di Paola, presidente della Fise-Federazione italiana sport equestri; Maurizio Croceri, curatore della nuova campagna di brand identity Fieracavalli. Per il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, Fieracavalli “è un simbolo di eccellenza, una manifestazione che da 126 anni rappresenta l’anima del mondo equestre”. “Verona oggi si riconferma il più grande centro ippico del mondo ospitando la 126ª edizione di Fieracavalli – ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia – ponendo il Veneto come destinazione privilegiata per il turismo equestre grazie alle sue ippovie e a un settore equestre in forte espansione. Con oltre 23.000 cavalli e 31.258 equidi totali, la regione si colloca tra le prime in Italia per numero di animali e strutture dedicate, attestandosi come punto di riferimento per appassionati, sportivi e turisti che vogliono vivere il territorio da una prospettiva unica”.

Bce, Schnabel: da gennaio -40 mld al mese per fine rinnovi titoli

Bce, Schnabel: da gennaio -40 mld al mese per fine rinnovi titoliRoma, 7 nov. (askanews) – Nell’area euro le liquidità in eccesso restano abbondanti, appena al di sotto di quota 3.000 miliardi di euro. Ma si sono già ridimensionate per oltre un terzo rispetto al picco che avevano toccato nel 2022, prima che la Banca centrale europea iniziasse la sua manovra restrittiva.


Finora, ha spiegato Isabel Schnabel – l’esponente tedesca del comitato esecutivo della Bce, intervenendo questa mattina alla conferenza sui mercati monetari – la riduzione delle liquidità in eccesso è stata dovuta prevalentemente ai rimborsi da parte delle banche dei prestiti di lungo termine ultra agevolati che erano stati erogati loro (e poi disincentivati e ritirati) dalla stessa Bce, I “Tltro”. Più di recente un contributo consistente ha iniziato ad arrivare dalle riduzioni di stock di titoli accumulati da parte di Bce e Eurosistema delle banche centrali. Dal prossimo gennaio, a ricordato Schnabel, le banche centrali smetteranno totalmente i rinnovi di titoli (prevalentemente titoli di Stato) che giungeranno a scadenza nei loro portafogli.


A quel punto questi mancati rinnovi equivarranno a una riduzione dei portafogli, quindi delle liquidità in circolazione, per circa 40 miliardi di euro al mese. La Bce “sta monitorando attentamente il calo delle liquidità in eccesso sui mercati finanziari, sul sistema bancario e sull’economia nel suo complesso, per valutare come questi sviluppi siano influenzati dai cambiamenti nel quadro operativo che abbiamo precedentemente annunciato. Le liquidità in eccesso restano ampie, la riduzione del bilancio di Bce progredisce in maniera ordinata e ha aiutato a migliorare il funzionamento dei mercati – ha detto Schnabel – con chiari segni di accresciuta attività di mercato e ridistribuzione delle riserve tra banche e giurisdizioni”. (fonte immagine: ECB 2024).

A Roma una mostra con disegni dei piccoli pazienti del Bambino Gesù

A Roma una mostra con disegni dei piccoli pazienti del Bambino GesùRoma, 7 nov. (askanews) – “Resilienze: Quando la cura si fa arte”: è il tema della mostra che raccoglie opere realizzate da bambini, adolescenti e giovani adulti in cura presso il Dipartimento di Onco-ematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. La mostra, che avrà luogo il 15 e 16 novembre, a Roma, presso la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù (Borgo Santo Spirito, 3A/4, aperta dalle ore 15.00 alle 18.30), è una iniziativa delle Associazioni senza scopo di lucro “Davide Ciavattini Onlus” e “Edoardo Marcangeli”, supportate dall’instancabile lavoro delle loro pedagogiste, assistenti ludiche e maestre d’arte.


L’evento, spiegano le due associazioni promotrici, “rappresenta la tappa conclusiva di un percorso iniziato oltre un anno fa, durante il quale l’arte è stata non solo un potente strumento di empowerment, attraverso il quale i giovani hanno potuto esplorare sé stessi e le proprie potenzialità, ma anche un mezzo per creare un ponte tra il mondo dell’ospedale e la vita al di fuori di esso”. Il progetto intende sfruttare “i benefici dell’arte e della stimolazione della creatività, mettendo in luce il talento di ogni bambino, adolescente e giovane ragazzo e ragazza coinvolti e migliorare la loro qualità di vita durante la degenza”. Allo stesso tempo “fornire loro l’opportunità di ‘uscire’ dalla realtà ospedaliera; facilitare lo spostamento dell’attenzione dalla malattia e dalla cura alle proprie risorse e alle proprie potenzialità e la socializzazione”.


Tutto questo grazie alla professionalità di pedagogiste, assistenti ludiche e maestre d’arte – operanti nel Dipartimento di Onco-ematologia a nome delle Associazioni “Davide Ciavattini” ed “Edoardo Marcangeli” – che hanno applicato metodi tipici della ‘Pedagogia Attiva’, attraverso la quale i partecipanti sono resi protagonisti attivi della loro esperienza e così sollecitati alla narrazione e all’espressione del sé. La mostra è “un’occasione unica – concludono le associazioni – per rafforzare il legame tra cura e comunità, sensibilizzando la società sul tema delle malattie onco-ematologiche, ma con un messaggio in più: non è la malattia che ti definisce, ma la ‘tua’ meravigliosa, creativa forza interiore”. Le opere in mostra, che vedono l’utilizzo di tecniche miste, sono state realizzate dai piccoli pazienti durante il loro tempo di ricovero e in parte traggono ispirazione da opere note di vari artisti e in parte sono loro realizzazioni libere. I costi del progetto sono interamente sostenuti dall’Associazione Davide Ciavattini ed Edoardo Marcangeli. L’associazione Edoardo Marcangeli (https://www.assoedoardomarcangeli.org/), nasce nel 2015, per iniziativa della famiglia del piccolo Edoardo, “Edo”, dopo la sua “nascita al cielo”, avvenuta il 22 agosto dello stesso anno, per una leucemia. L’associazione è accreditata presso l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù (Opbg) di Roma dove è presente nel reparto di onco-ematologia con una assistente ludica, figura fondamentale per bimbi e genitori. Per sostenere le famiglie dei bimbi ricoverati che, oltre al dolore, vivono anche difficoltà economiche, l’associazione ha aperto, nel 2017, “A Casa di Edo”, una casa di accoglienza nelle immediate vicinanze del Bambino Gesù, “rifugio sicuro e gratuito” per famiglie e bimbi in cura per gravi malattie onco-ematologiche. È prossima l’apertura di una seconda casa. Tra le sue finalità l’associazione promuove anche la cura, l’assistenza sociale e psicologica ai bambini malati ed alle loro famiglie durante e dopo il ricovero nella struttura ospedaliera. Favorisce la ricerca e lo studio nel campo dei tumori infantili. Promuove l’acquisto di apparecchiature ed il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini.


L’Associazione “Davide Ciavattini Onlus” (https://www.associavattini.it/) nasce nel 1993 per opera di Luigi Ciavattini, di un operatore ospedaliero e di alcuni genitori, tutti desiderosi di mettere a disposizione delle famiglie dei bambini oncoematologici la loro esperienza e la loro forte volontà per rendere quanto più sopportabile possibile l’esperienza della malattia di un figlio. Opera principalmente nel Dipartimento di Oncoematologia dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma per l’assistenza e la cura dei bambini affetti da leucemia, linfomi e altre malattie oncoematologiche. Tra le sue finalità quella di offrire accoglienza gratuita alle famiglie non residenti presso la ‘Casa di Davide’, con le stesse attività di supporto effettuate nel dipartimento di oncoematologia dell’Opbg, garantire con personale specializzato l’assistenza pedagogica, psicologica, ludica e la clownterapia e istituire borse di studio per l’assistenza oncoematologica. Promuove, inoltre, l’acquisto di apparecchiature e il miglioramento delle strutture destinate ad accogliere i bambini e i genitori.

Sugar tax ancora in Manovra, Sibeg: ci sentiamo presi in giro

Sugar tax ancora in Manovra, Sibeg: ci sentiamo presi in giroRoma, 7 nov. (askanews) – La Sugar Tax è stata confermata nella Manovra 2025, “nonostante le dichiarazioni governative sulla volontà di evitare nuove imposte, le promesse fatte da più parti, le rassicurazioni per non compromettere il futuro delle imprese”. Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg Coca-Cola, l’azienda siciliana che dal 1960 produce, imbottiglia, sviluppa e distribuisce nell’Isola in esclusiva le bevande di The Coca-Cola Company, continua la sua battaglia a nome del comparto, dopo aver appreso che la misura, approvata nel 2020 dal governo Conte 2, è ancora una mina vagante tra i capitoli della legge di bilancio.


“Con la pressione fiscale – continua – tutti i prodotti colpiti dalla Sugar Tax subirebbero un sovraprezzo del 25% al consumo: succhi, bibite analcoliche, energy drink, acque con vitamine, bevande vegetali, the, ma anche il latte pastorizzato. Come possiamo permettere che ciò avvenga?”. Sibeg ha più volte lanciato l’allarme, mettendo sul tavolo le ricadute: per la sola azienda siciliana la Sugar Tax si tradurrebbe in 18 mln di tasse, con un calo del 30% del fatturato e un taglio di circa 150 posti di lavoro. “Non vogliamo ulteriori rinvii – dice – non vogliamo ancora discutere dell’utilità o meno di una tassa che non incide sulla salute ma serve solo a fare cassa a nostre spese. Ogni anno, anzi ogni sei mesi, puntualmente, il problema si ripropone, disallineando il nostro piano di sviluppo industriale”.