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Vino, Gruppo Meregalli supera i 100 milioni: 2024 nuovo anno record

Vino, Gruppo Meregalli supera i 100 milioni: 2024 nuovo anno recordMilano, 28 gen. (askanews) – Continua il trend di crescita per Gruppo Meregalli che chiude il 2024 con un fatturato record che supera i 100 mln di euro (100.476.000). Il settore vino ha proseguito la sua crescita chiudendo l’anno con un incremento del 6%, mentre Meregalli Spirits ha registrato un -3%. Lo ha riferito lo stesso storico distributore di vini e distillati nazionali e internazionali con sede a Monza, sottolineando che per le consociate estere i dati sono positivi: Meregalli Suisse e Principato di Monaco aumentano i loro fatturati, mentre si registra una leggera diminuzione di fatturato per Meregalli France.


Evidenziando che “la politica di ‘premiumization’, ovvero la scelta di prodotti di qualità e prezzo superiore, rimane una strategia adottata per tutte le categorie distribuite”, l’azienda ha precisato che “i vini bianchi e rosé si sono confermati tra i più scelti nel mercato rispetto a quelli rossi: “per questi ultimi sono le Cantine e le Denominazioni con una storia prestigiosa alle spalle a mantenere alte le vendite”. Tra i bianchi nel 2024 sono state scelte soprattutto referenze importanti come quelle della Borgogna, Australia e Stati Uniti, mentre tra le Cantine italiane sono le etichette più sofisticate del Centro-Sud in cima alle classifiche”. “Particolare attenzione si è registrata per i nuovi inserimenti low alcol tra i 10 e i 12 gradi e la prima novità analcolica a catalogo: un vino zero alcol di Chateau Bonnet” ha messo in luce il distributore, rimarcando che nell’anno da poco concluso gli spumanti “hanno mantenuto un andamento stabile, con risultati rilevanti per l’Alta Langa e l’Oltrepò Pavese (inseriti a listino di recente) che, assieme allo Champagne, sono le categorie che sono cresciute più di tutte nel comparto vini: nel 2024 il settore bollicine si è confermata una tendenza in crescita con un incremento del 7,5%”. Interessante notare come per gli Champagne dei listini Meregalli, ci sia stato un incremento di fatturato +8,43% rispetto al 2023, in controtendenza con il mercato che ha registrato una flessione a due cifre.


“È stato un anno davvero importante per il comparto Champagne del Gruppo, con un risultato stabile per i ‘récoltant’ e un incremento per le Maison. Nel dettaglio Champagne Bollinger e Champagne Ayala hanno aumentato le vendite, incrementando il fatturato rispettivamente del 10% e 5,7%, annoverando in un anno non semplice nuovi clienti che hanno scelto questi iconici brand per le loro carte vino” ha commentato il Dg del Gruppo Meregalli, Corrado Mapelli, aggiungendo che “è per noi ulteriore motivo di orgoglio evidenziare che il nostro Paese nel 2024 è stato per Champagne Bollinger il secondo mercato nel mondo in termini di fatturato, sorpassando proprio la Francia e secondo solo all’Inghilterra, storicamente primo mercato per la Maison, e, onore al merito, l’Italia mantiene ancora il primato di primo mercato in assoluto per mix premium di quanto importato e distribuito da Gruppo Meregalli”. Per quanto riguarda le tendenze dei listini spirits, il distributore ha messo in luce che “il Gin è rimasto stabile in termini di vendite in un mercato ormai saturo, mentre i “brown spirits”, trend in crescita, hanno chiuso in positivo e sono una categoria dove c’è spazio per nuovi investimenti: il Rum cresce grazie anche agli ultimi inserimenti a catalogo e sono previste nuove acquisizioni per il 2025″. In positivo anche il comparto Whisky, “con un ottimo potenziale grazie alla proposta internazionale”, mentre le vendite di Cognac rimangono ferme: grazie però ai liquori a base Cognac si è movimentata la vendita di questo comparto”. “Il mondo Grappa, in sofferenza, ha mostrato dati positivi solo nella vendita di edizioni speciali” ha precisato il Gruppo, al contrario degli analcolici “che sono sempre più richiesti soprattutto per l’utilizzo nei cocktail low alcol”. Un’altro trend in crescita sono gli aperitivi premium, “in controtendenza con l’andamento del mercato grazie alle nuove referenze di fascia alta inserite a listino che hanno riscontrato successo”.


Se l’ecommerce di vini e spirits ha mantenuto “un andamento positivo tornando ai numeri pre-Covid sia in termini di bottiglie vendute che di fatturato”, anche il consumo fuori casa “ha mostrato una crescita nel 2024, rispetto alle vendite a corpo rimaste invariate ma sempre positive. Con il finire dell’anno e l’inizio del 2025 è però evidente una crescita delle vendite a corpo, quindi un incremento del consumo tra le mura domestiche, verosimilmente dovuto a controlli più rigidi sulle strade. Infatti a dare un’ulteriore battuta d’arresto al consumo di superalcolici in particolare nel fuoricasa – ha concluso l’azienda – sono state le novità del Codice della Strada (in realtà rimaste invariate in termini di tasso alcolemico) in vigore da metà dicembre”.

Le domande scomode a cui l’IA DeepSeek non può rispondere

Le domande scomode a cui l’IA DeepSeek non può rispondereRoma, 28 gen. (askanews) – In molti nelle ultime ore sui social si sono dedicati a fare domande politicamente scomode per il regime cinese a DeepSeek, l’AI cinese che oggi ha messo in allarme i mercati. Ad esempio: “Cos’è successo a piazza Tienanmen nel 1989?”, e la risposta: “Sorry, questo va oltre il mio attuale scopo. Parliamo di qualcos’altro”. E’ lo screenshot postato, tra gli altri, su X dal giornalista dello Spiegel Mathieu von Rohr. Con il commento ironico “Ciao, Deepseek”. Analoghe reticenze del modello sono state messe in evidenza da utenti dei social per le domande sullo status di Taiwan, sul leader cinese Xi Jinping oppure sulla persecuzione degli Uiguri.


DeepSeeker ha lanciato un modello di intelligenza artificiale gratuito e open source, affermando di averlo sviluppato in soli due mesi a un costo inferiore ai 6 milioni di dollari. Ha presentato il suo ultimo modello R1, che si dice dimostri prestazioni paragonabili a quelle dei principali modelli Usa, come ChatGPT di OpenAI, a un costo significativamente ridotto, sollevando così dubbi sulla necessità di ingenti investimenti occidentali in hardware. Ma il problema sembra essere quindi quello della compatibilità delle risposte di DeepSeek con i fatti, almeno con quelli sensibili per il regime cinese. Un dettaglio facilmente risolvibile nelle prossime versioni?

Shoah, Gualtieri: costruiamo anticorpi contro l’antisemitismo

Shoah, Gualtieri: costruiamo anticorpi contro l’antisemitismoCracovia, 27 gen. (askanews) – “La Giornata della Memoria sia il culmine di un lavoro costante perché quello che è accaduto non si ripeta mai più. Con iniziative come questo Viaggio costruiamo anticorpi contro l’antisemitismo”. Così il sindaco di Roma Roberto Gualtieri nel primo incontro con i 142 studenti romani protagonisti del Viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. Shoah, Gualtieri: costruiamo anticorpi contro antisemitismo “È molto bello vedervi così numerosi per il Viaggio della Memoria che quest’anno è particolarmente importante per questo ottantesimo anniversario della liberazione di Auschwitz- ha detto il sindaco a ragazze e ragazzi -. È fondamentale non solo per la cerimonia che si è tenuta oggi con i capi di Stato e le vittime sopravvissute – ha raccontato Gualtieri – che sono sempre di meno. Ma soprattutto è bello che ci siate voi e che tocchiate con mano cosa è stato il punto più basso raggiunto dall’umanità, come la Shoah e i campi di sterminio che vedrete domani”. “Quella macchina di morte – ha sottolineato Gualtieri – così scientificamente oliata con i criteri dell’ottimizzazione industriale per ammazzare più persone possibili nel minor tempo possibile. Vederla – ha aggiunto il sindaco – è importante per imparare questo concetto di unicità della Shoah. I crimini dell’uumanità sono tantissimi e ce ne saranno, ma non era mai successo che un regime come quello nazista pianificasse in modo così calcolatore, razionale ma anche irrazionale, l’intero sterminio, l’eliminazione dalla faccia della terra da un popolo”. “La Giornata della memoria – ha aggiunto Gualtieri – sia il punto più importante di un lavoro costante di elaborare una memoria e costruire gli anticorpi culturali, politici e democratici perché quello che è accaduto non possa accadere mai più”.

Shoah, Fadlun (Com.ebraico): dopo 7 ottobre risorto antisemitismo

Shoah, Fadlun (Com.ebraico): dopo 7 ottobre risorto antisemitismoRoma, 27 gen. (askanews) – “I testimoni sopravvissuti dalla Shoah, come noi, sono stati vittime di un odio inspiegabile. A volte ci penso: perché noi siamo vittime di un odio così terribile che ottanta anni fa era così forte da volerci far sterminare. Non c’è nessuna base genetica alla base delle follie che hanno portato a voler segregare ebrei, ma anche neri, gialli, blu. Come non c’è nessuna base genetica per l’antisemitismo. Negli ultimi tempi, a seguito del 7 ottobre, abbiamo visto un risorgere dell’antisemitismo che credevamo estinto. Noi ebrei pensavamo fosse una cosa da libri di storia, del passato e questo ci fa pensare che il lavoro fatto con i viaggi della memoria non ha fatto tutto il suo effetto. Il pensiero più duro è che esso vive nelle società avanzate”. Così il presidente della Comunità ebraica di Roma Victor Fadlun nel primo incontro con i 142 studenti romani protagonisti del Viaggio della Memoria organizzato da Roma Capitale. “In alcune case di amici miei – ha raccontato Fadlun agli studenti – sono comparse le svastiche, le stelle di Davide, le pietre d’inciampo sono state vandalizzate. La risposta che mi do è che forse dovremo andare alle radici di questo male profondo, che è l’odio per il diverso, per gli ebrei. Dovemmo destrutturare questo male per capirlo nei suoi aspetti costituenti. La mia speranza – ha concluso – è che con voi potremo dire un ‘mai più’, definitivo adesso: che non ci sia più un odio indistinto, per il diverso. Io sono ottimista, credo nella società che cresce, credo in voi: rendeteci orgogliosi ragazzi”.

La Jihad islamica ha pubblicato un video dell’ostaggio Arbel Yehud

La Jihad islamica ha pubblicato un video dell’ostaggio Arbel YehudRoma, 27 gen. (askanews) – La Jihad islamica, alleata di Hamas nella Striscia di Gaza, ha diffuso questa sera un video dell’ostaggio israeliano Arbel Yehud, una civile di 29 anni, che dovrebbe essere rilasciata giovedì. In un video di un minuto, di cui non è stato possibile verificare l’autenticità, la giovane donna appare chiaramente molto angosciata, indossando una felpa con cappuccio blu scuro, su uno sfondo verde. Fornisce la sua identità, la data di sabato 25 gennaio, e chiede al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di fare di tutto per liberare gli ostaggi ancora detenuti a Gaza.

Il ritorno di Jova, un viaggio nel corpo umano. “E’ un pezzo di vita”

Il ritorno di Jova, un viaggio nel corpo umano. “E’ un pezzo di vita”Milano, 27 gen. (askanews) – Il ritorno di Jovanotti, tanto atteso dai fan, è finalmente una completa realtà con la voglia di sorprendere ancora una volta e riportare l’esperienza musicale al centro della pista. Il suo nuovo progetto è stato presentato al Teatro Lirico Giorgio Gaber dei Milano ed è molto più di un semplice disco: un nuovo viaggio da raccontare e da vivere con 15 nuove canzoni e un nuovo tour che trasforma il palasport in una festa, in un laboratorio di nuove idee e nuove emozioni.


“Grazie è la parola più bella del nostro dizionario. È la parola che ho pronunciato di più nell’ultimo anno e mezzo: l’ho detta continuamente, tutti i giorni, l’ho pensata e scritta”, ha detto l’artista in un evento-show con la stampa e i fan al Teatro milanese, dove ha ballato e cantato facendo vedere il suo ritorno in piena forma. “Un disco, per chi lo fa, è un pezzo di vita. È un lavoro di gruppo, un’esplorazione, una ricerca”, ha aggiunto parlando del suo nuovo lavoro.


Il 31 gennaio, infatti, esce Il corpo umano vol.1, il nuovo album già disponibile in preorder per Island/Universal Music. A distanza di otto anni da Oh, Vita! e di tre anni da Il Disco Del Sole, arrivano 15 canzoni che compongono la tracklist dell’album, tutte diverse tra loro, e ognuna parte di un corpo unico, un corpo umano che torna a vivere e a danzare. “Il corpo umano è stato la mia scoperta dell’ultimo viaggio, tra fisioterapia, convalescenza e operazioni. Mi sono accorto che il corpo è tutto: viviamo, ci rompiamo, siamo vulnerabili e forti. Il corpo è il veicolo della vita”, ha spiegato in un incontro fiume di oltre un’ora.


“La mia vita, questo ultimo anno, è stata immersa nell’amore: l’amore di una donna, di una figlia, degli amici che mi sostenevano e mi davano coraggio”, ha aggiunto. “Il corpo è il campo di battaglia, il campo di interesse di questo tempo. In un’epoca in cui tutto si smaterializza, il corpo rimane il nostro veicolo per essere vivi”, ha spiegato Jovanotti. “Spesso scopri le cose quando si rompono, quando ti mancano. Mi sono accorto che non avevo mai considerato davvero il corpo fino a quando si è rotto”. “Il corpo umano è fragile e forte, è vivo e pieno di contraddizioni. È il veicolo attraverso cui siamo sani, ci rompiamo e ci rialziamo”, ha aggiunto l’artista mostrando con immagini e video il suo percorso di riabilitazione dopo l’incidente in bicicletta avvenuto in Ecaduor. E a chi gli chiede se riesca a scherzare su quello che è avvenuto, risponde: “Bisogna scherzarci per forza. L’allegria e l’ironia sono pratiche fondamentali – ha detto – lo insegnano anche i grandi maestri dello spirito. Ho letto una volta che l’universo è la risata di Dio. È come se Dio, ridendo, avesse creato l’universo. Se non scherzi sulle cose più tragiche che ti accadono, è difficile andare avanti”. A marzo, dopo 6 anni da Lorenzo Live 2018 – l’ultimo tour nei palazzetti – e sulla scia del grandissimo successo delle feste a cielo aperto del Jova Beach Party – che con le edizioni 2019 e 2022 ha conquistato più di 1 milione di spettatori – parte lo straordinario viaggio del PalaJova: già 26 sold-out in calendario per un evento unico che va ben oltre il tradizionale concerto. Lorenzo porta i suoi live a un livello mai visto prima creando uno spazio dove l’energia e la condivisione autentica diventano il cuore di tutto. Da oggi in vendita due nuovi appuntamenti a Milano per il 12 e 13 maggio.


L’album, scritto in oltre due anni e realizzato come un salto, uno scatto dopo una lunga rincorsa, si compone di 15 brani, ma è solo il primo volume del nuovo lavoro che racconta Lorenzo 2025. Il corpo umano è un viaggio musicale che parla di rinascita, libertà e autenticità: ogni traccia è una tappa di un percorso personale e universale, dove emozioni profonde e introspezione si fondono con suoni contemporanei e contaminazioni globali. L’album è un invito ad esplorare i confini della propria identità, a sentire e sentirsi vivere, affrontare le sfide del cambiamento e celebrare la vita nei suoi aspetti disparati. È un manifesto di cambiamento e di volontà, pieno di romanticismo e di gusto per l’arte della canzone pop, è Lorenzo in purezza e mescola introspezione e libertà con suoni che spiazzano e conquistano. Ogni canzone è un pezzo di vita, un passo verso nuovi orizzonti, un messaggio chiaro: vivere senza filtri e trasformare le proprie fragilità in forza. Guardare avanti con entusiasmo e (ri)prendersi la vita. Il corpo umano è stato anticipato da Montecristo – entrato direttamente al 1° posto della classifica EarOne, brano più suonato dalle radio italiane, accompagnato da un vero e proprio cortometraggio per la regia di YouNuts realizzato a Lido di Staranzano in Friuli Venezia Giulia che coinvolge oltre 70 professionisti – e da Fuorionda, canzone anomala per la storia di Jova che nel testo ci mostra una direzione del tutto nuova, inedita, accompagnato da uno street clip realizzato da Maikid e Teresa Cherubini. È un album importante, fresco leggero e intenso, un nuovo corso per i testi di Lorenzo e per la musica. In questa occasione infatti Jova ha voluto collaborare con tre produttori per dare a ciascuna canzone un abito “sartoriale”: Dardust, con cui in passato aveva già collaborato per Nuova Era, firma con Lorenzo la musica e la produzione di Montecristo, Fuorionda, Un mondo a parte, Le foglie di te, Universo, La grande emozione, Il corpo umano. Michele Canova con cui negli anni ha prodotto Buon sangue, Ora, Safari e Lorenzo 2015 cc, e con cui sono nati gli abiti sonori di La mia gente, Lo scimpanzé, Celentano e Grande da far paura (quest’ultima con gli archi di Davide Rossi), e una inedita collaborazione con Federico Nardelli con cui ha prodotto Senza se e senza ma e 101. Come dal 1989 ad oggi, l’intero progetto grafico dell’album è stato realizzato da Lorenzo stesso insieme a Sergio Pappalettera con la sua Studio Prodesign. Sulla nascita di questo progetto Lorenzo racconta: “il titolo è nato prima delle canzoni, sono entrato in studio a realizzare i pezzi quando ho avuto il titolo e subito dopo l’idea della copertina dell’album. In pratica ho iniziato a costruire questo “edificio” partendo dal tetto. Il mio album si chiama “Il Corpo Umano” non solo perché è stato il mio personale campo di indagine e di battaglia dell’ultimo anno e mezzo, ma soprattutto perché il mio viaggio mi ha aperto panorami nuovi rispetto a questo argomento inesauribile. Detto in poche parole è con il corpo che attraversiamo il passaggio terreno, prima e dopo è un grande mistero, durante possiamo essere e osservare, vivendo. Normalmente sentiamo di avere un corpo quando il corpo si rompe o si ammala, così come ci accorgiamo dell’aria quando ci viene a mancare, così come scopriamo che esiste il tempo quando alle cose che iniziano si affiancano quelle che finiscono e noi ci stiamo in mezzo. Si tratta quindi, per me, di iniziare o proseguire con nuova consapevolezza un lavoro sul “sentire” il corpo, l’aria, la luce, le cose che iniziano, quelle che finiscono, il respiro, i cambiamenti in atto, il dolore, il piacere, la guarigione, l’amore, gli altri, la natura, l’epoca, la cura, le emozioni, le idee, il flusso dei pensieri. Quella verità estatica che la vita a volte ci offre e che per tutta la prima parte della vita non cogliamo perché siamo immersi in un tipo di vitalità che poi ci accorgiamo essere stata una preparazione a quello che siamo oggi. Diventare, continuare a diventare è impegno e sfida, fino all’ultimo attimo, a bordo di un corpo fragile e infinito, mutevole e unico, come la vita stessa”. Di Alessandra Velluto

Giornata memoria, Jovanotti: “La musica porta avanti i ricordi”

Giornata memoria, Jovanotti: “La musica porta avanti i ricordi”Roma, 27 gen. (askanews) – “La musica è incontro, scambio, è vita. Dall’incontro nascono energia e vitalità. Ricordare è importante, ma la memoria ha bisogno di emozione per rimanere viva. L’emozione è ciò che si fissa nelle cellule, che ci permette di portare avanti i ricordi. Oggi siamo qui per farlo con la musica”: lo ha detto Lorenzo Jovanotti presentando il suo album al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano.


“È una coincidenza, ma non esistono le coincidenze, no? Questa domanda – ha aggiunto – mi dà l’occasione di raccontarvi una piccola storia. Oggi è il 27 gennaio e, da 25 anni, in Italia è la Giornata della Memoria. È il giorno in cui ricordiamo la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione dei cittadini ebrei, lo sterminio che ha colpito anche altre minoranze e oppositori politici. È più di una data simbolica: il 27 gennaio è stato scelto perché è il giorno in cui le truppe alleate liberarono il campo di Auschwitz-Birkenau”. “Siamo in un luogo particolare – ha ricordato l’artista che sarà al Festival di Sanremo superospite la prima serata – il Teatro Lirico di Milano, intitolato a Giorgio Gaber. Gaber è stato il più anticonformista tra gli artisti del dopoguerra. Ha scritto probabilmente la canzone sulla libertà più famosa di sempre: La libertà. In un giorno come questo, e in un periodo storico come questo, le sue parole risuonano ancora più potenti”.


“Ma c’è di più. Questo teatro ha una storia che si lega alla memoria. Il 16 dicembre 1944, Benito Mussolini pronunciò qui il suo ultimo discorso pubblico, chiamato ‘il discorso della riscossa’. Per fortuna quella riscossa non c’è stata”. Il Giorno della Memoria, lo sterminio, Mussolini, Giorgio Gaber, Milano, la libertà… Chi mi conosce – ha concluso l’artista toscano – sa che ho questa maniera di connettere i puntini. Mi viene da pensare a come la musica racconti questi intrecci. Durante il ventennio fascista, per esempio, il jazz era osteggiato in Italia e proibito dal nazismo, considerato musica degenerata. Eppure, continuava a suonare clandestinamente”.

La dura polemica di Israele contro Onu e Tribunali internazionali

La dura polemica di Israele contro Onu e Tribunali internazionaliRoma, 27 gen. (askanews) – Il presidente israeliano Isaac Herzog, nel corso di una cerimonia delle Nazioni Unite per la Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto, ha attaccato duramente i tribunali e le istituzioni internazionali istituiti sulla scia dell’Olocausto sostenendo che sono diventati da allora distorti e ipocriti nei loro attacchi contro Israele.


“Piuttosto che raggiungere il suo scopo e combattere coraggiosamente contro un’epidemia globale di terrore jihadista, omicida e abominevole, più e più volte questa assemblea ha dato prova di bancarotta morale”, ha detto Herzog riferendosi all’Onu. Herzog ha poi accusato la Corte penale internazionale di “ipocrisia oltraggiosa e di protezione degli autori delle atrocità creando una simmetria distorta tra la vittima e il mostro omicida”.


Le Nazioni Unite e i tribunali internazionali “permettono alle dottrine genocide antisemite di prosperare ininterrottamente sulla scia del più grande massacro di ebrei dalla Seconda guerra Mondiale”, ha detto ancora Herzog riferendosi all’assalto di Hamas del 7 ottobre nel sud di Israele. I terroristi agiscono per “armare le istituzioni internazionali, minando la ragione più basilare e fondamentale della loro creazione”, ha proseguito. Queste istituzioni, ha concluso, stanno “manipolando la definizione di genocidio al solo scopo di attaccare Israele e il popolo ebraico”.

Vino, Doc delle Venezie: al via la promozione internazionale 2025

Vino, Doc delle Venezie: al via la promozione internazionale 2025Milano, 27 gen. (askanews) – Il Consorzio Doc Delle Venezie inaugura il calendario delle attività promozionali internazionali 2025 con Wine Paris-Vinexpo, la cui sesta edizione è in programma dal 10 al 12 febbraio nella capitale francese. Al Padiglione 6-stand B063, il Consorzio tornerà ad essere il punto di riferimento per conoscere da vicino il Pinot Grigio Doc Delle Venezie, con la possibilità di ricevere informazioni sulla Denominazione e sull’ubicazione delle imprese associate presenti in fiera, in numero sempre maggiore di anno in anno, che per la prima volta potranno sfruttare lo spazio espositivo consortile per organizzare incontri con clienti, partner o stampa.


Dopo Parigi, l’ente consortile proseguirà la sua promozione internazionale in Nord America, in collaborazione con IEEM, partner degli eventi “Simply Italian Great Wines”. Il 24 febbraio a Miami e il 26 febbraio a Dallas, il Consorzio porterà il Pinot Grigio Doc Delle Venezie al centro di masterclass dedicate a professionisti e appassionati del settore, consolidando la presenza sul mercato statunitense. A seguire, sarà la volta del Canada con un focus speciale sul “Vancouver International Wine Festival”, uno degli appuntamenti enologici più dinamici e attesi del Paese. Qui, il Consorzio ha programmato una serata dedicata al pubblico trade e alla stampa specializzata che si terrà il 25 febbraio al Taste of Legacy, mentre il giorno successivo avrà luogo un pranzo rivolto a buyer e professionisti del settore al Pan Pacific Hotel, seguito da un evento serale aperto ai consumatori presso il Vancouver Club. La promozione tornerà poi in Europa con la consueta partecipazione a ProWein (Padiglione 15-stand A64), dal 16 al 18 marzo a Dusseldorf, con la Germania che, con una quota di oltre il 10% dell’export totale, si riconferma terzo Paese di destinazione della denominazione di origine. Ad aprile il Consorzio chiuderà il quadrimestre con la partecipazione a Vinitaly (Padiglione 5-stand F2) che, per il secondo anno, vedranno il Pinot Grigio protagonista nel centro storico di Verona grazie all’”Enoteca del Pinot Grigio Doc Delle Venezie”, in piazza dei Signori in partnership con “Vinitaly and the City”.


“Il Consorzio prosegue con le operazioni di promozione e di comunicazione sia all’estero che in Italia: si tratta di un’attività strategica per consolidare i mercati maturi, sollecitare i mercati emergenti e valorizzare il nostro Pinot Grigio Doc Delle Venezie ed i propri territori di produzione” ha affermato il direttore del Consorzio, Stefano Sequino, aggiungendo che “anche per il 2025 il nostro calendario prevede degli appuntamenti in Italia, mercato da rafforzare nel quale trasferire ai consumatori, buyer, stampa e professionisti del settore, le potenzialità ed i valori del Pinot Grigio Doc Delle Venezie”.

Confagricoltura: grande efficienza Agricat in indennizzi

Confagricoltura: grande efficienza Agricat in indennizziRoma, 27 gen. (askanews) – Confagricoltura plaude all’efficiente lavoro svolto da Agricat, a conclusione del tavolo di coordinamento con Agea, Ismea, Caa nazionali e associazioni dei Consorzi di difesa tenutosi oggi-


Il Fondo mutualistico nazionale, infatti, si appresta a trasmettere oltre 19mila comunicazioni di indennizzo alle aziende agricole che nel 2023 hanno subito danni da gelo, siccità e alluvioni, per un totale di 106 milioni di euro. Un segnale di grande concretezza, a supporto delle imprese fiaccate dagli eventi climatici avversi. Palazzo della Valle apprezza, in particolare, il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati al tavolo di lavoro, si legge in una nota.