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Dieta Mediterranea, il progetto “5 Colori” in 15 scuole del mondo

Dieta Mediterranea, il progetto “5 Colori” in 15 scuole del mondoMilano, 23 gen. (askanews) – Il progetto 5 Colori, che mira a sensibilizzare a una sana e corretta alimentazione e a promuovere la dieta mediterranea, sbarca all’estero e coinvolge 15 scuole appartenenti al Sistema della Formazione Italiana nel mondo (SFIM). Da Parigi a Londra, da Madrid a Tirana, da Atene a Casablanca e fino a New York e a Washington, il progetto, promosso da Fondazione Pancrazio, inizia quest’anno ad affacciarsi oltre i confini italiani, per educare i più piccoli a una sana cultura alimentare e non solo. Un’iniziativa presentata oggi durante l’evento di presentazione che si è tenuto nella sala Aldo Moro della Farnesina alla presenza di Riccardo Guariglia, Segretario Generale del MAECI, Maria Teresa Carpino, presidente di Fondazione Pancrazio, Giuseppe Stefano Morino, direttore del Comitato scientifico Fondazione Pancrazio, Max Mariola, chef, conduttore tv e ambassador del progetto 5 Colori e Giacomo Perini, campione italiano paralimpico di canottaggio e ambassador del progetto 5 Colori. Moderato dal direttore di Askanews Gianni Todini, all’incontro hanno partecipato anche alcuni diplomatici in rappresentanza delle sedi all’estero nei Paesi in cui si trovano le scuole che partecipano al progetto.


“Evidenziare i benefici della Dieta Mediterranea – ha affermato il Vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, in un messaggio letto dal Segretario Generale Guariglia all’inizio dell’evento – significa trasmettere valori fondamentali legati alla ricchezza dei nostri territori, alla centralità della famiglia, alle nostre tradizioni. È un modo per far conoscere la lingua e cultura italiana e per valorizzare il nostro straordinario patrimonio enogastronomico”. “Per questo tengo molto – ha aggiunto – a collaborazioni efficaci come con il progetto ‘5 Colori’”. Il progetto 5 Colori in Italia.


Nel 2025, la dieta mediterranea è ancora la migliore del mondo tra 38 diete diverse, come riportato nella classifica Best Diets Overall di U.S. News & World Report. Eppure, a fronte di queste evidenze, l’aderenza al modello mediterraneo è insufficiente sia in Italia, dove solo il 5% della popolazione adulta lo segue in maniera soddisfacente, sia nel mondo. Per questo, dal 2021, il progetto 5 Colori ha iniziato a fare divulgazione attorno a questo tema, partendo dai bambini per arrivare alle famiglie. In 4 anni, grazie al capillare lavoro nelle scuole, sono state raggiunte 7 regioni italiane, 80 comuni, 100 istituti scolastici e 560 classi, per un totale di 14mila studenti. “Abbiamo costruito nelle scuole un percorso di educazione alimentare dinamico che possa coinvolgere direttamente i bambini e le loro famiglie. Vedere i bambini che aspettano con gioia i ‘Cinque Colori’ è motivo di grande soddisfazione – ha detto la presidente della Fondazione Pancrazio Maria Teresa Carpino – Da questo importante coinvolgimento nasce l’idea del Festival e degli eventi in Europa e in Usa con la sua naturale evoluzione: la tavola è per tradizione un importante momento di socialità, in tutte le culture”, ha concluso.


“Tutto nasce – ricorda Giuseppe Morino, direttore del Comitato scientifico Fondazione Pancrazio – dall’evidenza scientifica sempre maggiore dell’impatto che la dieta mediterranea ha sulla salute, anche in relazione alla presenza di micronutrienti come antocianine, fitosteroli, carotenoidi che colorano i nostri piatti e prevengono le malattie”. Il progetto 5 Colori all’estero.


Grazie al supporto delle Ambasciate e dei Consolati Generali che hanno fatto da tramite per presentare l’idea nelle scuole italiane all’estero statali e paritarie e nelle sezioni italiane delle scuole internazionali, l’idea sta velocemente prendendo piede in tante parti del mondo. L’iniziativa rappresenta una vera e propria “valigia di cultura italiana” che da quest’anno può viaggiare oltre confine, munita di un kit di educazione alimentare pensato per valorizzare i prodotti italiani e per diffondere una maggiore consapevolezza sulla salute e sull’alimentazione, a partire dall’infanzia e dall’adolescenza, anche attraverso eventi legati all’arte e alla cultura. E proprio New York è una delle città più attive all’estero: il prossimo 7 aprile, infatti, da Eataly e poi al Consolato Generale della città americana, si svolgerà un mini Festival dei Colori per creare un’occasione di incontro sulla scia del progetto che si sta svolgendo nelle scuole della Grande mela. “Educare i più piccoli a un’alimentazione varia e consapevole, di tipo mediterraneo, è fondamentale per farli crescere in forma – ha detto Chef Max Mariola, che ha aggiunto – Dobbiamo insegnare loro il valore di piatti semplici, realizzati con ingredienti freschi e non processati, privilegiando sempre frutta e verdura di stagione. Un ruolo fondamentale lo giocano i genitori, che con cura e un po’ di creatività possono preparare per i loro figli piatti freschi e ricchi di colore, e possono avvicinarli a uno stile di vita sano”. “Come atleta paralimpico e sostenitore della dieta mediterranea, credo fermamente che una sana alimentazione sia il primo passo verso il benessere fisico e mentale. Questo evento rappresenta un’importante occasione per promuovere uno stile di vita equilibrato” ha detto l’atleta Giacomo Perini. “Le nuove generazioni rappresentano il futuro del nostro pianeta e tutti noi, dalle singole persone alle grandi aziende, siamo chiamati a contribuire alla loro formazione, promuovendo un’educazione consapevole su tematiche fondamentali, come quelle legate agli stili di vita e alla corretta alimentazione. È importante che bambini e ragazzi possano crescere con le conoscenze e i riferimenti necessari per affrontare le sfide globali in modo responsabile” – ha detto Alberto Tripi, Presidente del Gruppo Almaviva, partner del progetto. La conclusione di questi progetti nelle scuole sarà il Festival dei 5 Colori che, per il quarto anno consecutivo, ospiterà attività per le famiglie, progetti di educazione alimentare, attività sportive, ma anche laboratori, giochi e convegni per promuovere dai più piccoli agli adulti un sano stile di vita. L’edizione 2025 del festival sarà a Roma, al Maxxi, dal 21 al 25 maggio.

Al via Cdm, presente ministra Santanchè

Al via Cdm, presente ministra SantanchèRoma, 23 gen. (askanews) – È iniziata da qualche minuto la riunione del Consiglio dei ministri che ha all’ordine del giorno, tra le altre cose, un ddl di ratifica ed esecuzione dell’Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica dell’Uzbekistan sulla cooperazione di polizia, siglato a Roma l’8 giugno 2023, e un decreto legislativo – si legge nella convocazione – con disposizioni per disciplinare le particolari limitazioni all’esercizio dell’attività di carattere sindacale da parte del personale impiegato in attività operativa, addestrativa, formativa ed esercitativa, anche fuori del territorio nazionale, inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali.


A presiedere la riunione, come di consueto, la premier Giorgia Meloni. Presente, secondo quanto si apprende, anche la ministra del turismo Daniela Santanchè.

Back to Routine: Il 74% degli italiani desidera tornare alla quotidianità con pasti fatti in casa

Back to Routine: Il 74% degli italiani desidera tornare alla quotidianità con pasti fatti in casaRoma, 23 gen. (askanews) – A gennaio, ritrovare l’equilibrio e riprendere la routine non è semplice per ben 4 italiani su 10 (40%), con la percentuale che sale al 55% tra i genitori di figli minorenni. La difficoltà sembra variare significativamente anche in relazione alla generazione di appartenenza: il 59% della Gen Z afferma di trovare difficile tornare alla normalità, mentre, all’opposto, solo il 28% dei Baby Boomer condivide questa percezione, con il 47% che si dichiara persino in disaccordo con l’affermazione che il rientro post-festività sia problematico.


Questi sono alcuni dei dati che emergono dall’ultima ricerca di HelloFresh – il servizio di box ricette a domicilio leader del settore – commissionata all’istituto di ricerca Censuswide . Lo studio analizza il rapporto degli italiani con il ritorno alla routine all’inizio dell’anno, le strategie adottate in cucina per ritrovare la giusta motivazione e le personalità con cui si identificano. HelloFresh ha inoltre collaborato con Alessandra Spadina, home organizer e content creator, per stilare una serie di raccomandazioni pratiche volte a ristabilire l’ordine e l’equilibrio nella vita domestica all’inizio dell’anno.


Il ritorno alla routine quotidiana a inizio anno è percepito come complicato: tra le difficoltà maggiormente incontrate dagli italiani a pari merito, il riordinare la casa (24%) e il resistere alla tentazione di mangiare troppi dolci la sera (24%). Altri ostacoli includono il cercare di risparmiare denaro dopo le spese di fine anno (22%), riprendere regolarmente l’attività fisica (21%) e, in alcuni casi, ricordare quale giorno della settimana sia (13%). Nonostante le difficoltà, la routine viene ricercata fin da subito, diversi segnali indicano questa volontà di tornare alla routine: per il 30% dei rispondenti, il primo segno è il desiderio improvviso di riordinare la casa. A seguire a pari merito con il 24% del campione, la voglia di tornare a preparare piatti fatti in casa. Inoltre, una percentuale minore (14%) non vede l’ora di tornare a mangiare a casa, preferendo i pasti domestici ai pranzi e alle cene nei ristoranti.


Con l’inizio del nuovo anno, il 74% degli italiani considera una delle principali priorità consumare dei pasti fatti in casa regolarmente, percentuale che si alza fino all’87% per i rispondenti Millennial. Non solo: la preparazione casalinga di pranzi e cene è anche ritenuta una delle principali strategie psicologiche impiegate per ristabilire una routine salutare (22%), insieme alla creazione di piani o programmi dettagliati da seguire nel corso della giornata (22%). Al terzo posto si posiziona, invece, il ricorso ad una forma di dialogo interiore positivo e all’impiego di affermazioni motivazionali (19%).


Per mantenere questo proposito, il 24% degli intervistati dichiara infatti di voler ricevere supporto per seguire un’alimentazione equilibrata e ripristinare orari regolari per quanto riguarda i pasti, mentre il 21% desidera supporto nelle pulizie domestiche e il 20% per la gestione degli impegni quotidiani. Tra le strategie impiegate in cucina per ristabilire un equilibrio spicca la dieta flexitariana: il 61% dei rispondenti afferma infatti di essere disposto a incorporare nella propria alimentazione quotidiana di gennaio più pasti a base vegetale insieme al consumo occasionale di carne o pesce. Non solo: circa un terzo del campione (34%) si dichiara interessato al trend dei cibi fermentati (come miso, kefir e kimchi), percentuale che si alza fino al 59% per i rispondenti Millennial. Per quanto riguarda le bevande, continua la tendenza del “Dry January” per i più giovani: il 39% della Gen Z e il 40% dei Millennial dichiara di voler ridurre il consumo di alcolici nel mese di gennaio. “Gennaio è il momento ideale per ripartire, anche se tornare alla routine può risultare impegnativo, soprattutto nella gestione dei pasti. Per questo, HelloFresh ha sviluppato ricette pensate per ridurre lo stress in cucina, offrendo un’esperienza semplice e piacevole. I nostri meal kit, composti da ingredienti freschi e istruzioni intuitive, permettono alle famiglie di godersi una cena gustosa e nutriente anche nelle serate più frenetiche, senza trascorrere ore ai fornelli,” dichiara Alessa Pomerantz, Responsabile dello Sviluppo Ricette di HelloFresh. Le 4 personalità che caratterizzano gli italiani a inizio anno HelloFresh ha analizzato inoltre l’identikit degli italiani al momento della ripresa dei ritmi quotidiani di gennaio, rivelando un panorama eterogeneo di atteggiamenti e sentimenti. Dall’energia degli “appassionati dei nuovi inizi” alla confusione del “confusionario di gennaio”, passando per gli ambiziosi “sovraccaricati di obiettivi” e i nostalgici “fantasmi del Natale passato”, ogni profilo rivela un modo diverso di affrontare il primo mese dell’anno. Più di un quinto si identifica nella figura de “l’appassionato dei nuovi inizi”, un profilo orientato a partire da zero con la giusta energia. A pari merito, con il 18%, troviamo anche il “confusionario di gennaio”, una tipologia particolarmente comune tra i rispondenti della Gen Z (25%), che racchiude coloro non sanno bene da dove cominciare e vorrebbero semplicemente riuscire a superare il primo mese dell’anno, considerato particolarmente impegnativo e il “sovraccaricato di obiettivi”, ossia colui che si pone fin da subito numerosi nuovi propositi da raggiungere. Infine, una piccola ma significativa percentuale di rispondenti (11%) si riconosce nel “fantasma del Natale passato”, il nostalgico che fatica a staccarsi dall’atmosfera festiva e a tornare alla routine quotidiana. I consigli di Alessandra Spadina per ristabilire l’ordine in casa: 5 trucchetti per un rientro no-stress 1. Iniziare con il piede giusto liberandoci dal superfluo; 2. Pianificare una routine di faccende leggere; 3. Organizzare i pasti in anticipo; 4. Coinvolgere i bambini nelle attività quotidiane; 5. Ottimizzare la gestione della cucina.

Agroalimentare, morto a 85 anni Giordano Veronesi

Agroalimentare, morto a 85 anni Giordano VeronesiMilano, 23 gen. (askanews) – Addio a Giordano Veronesi. E’ morto questa mattina, all’età di 85 anni, l’imprenditore veneto rappresentante della seconda generazione alla guida dell’omonimo gruppo agroalimentare, noto per i marchi Aia, Negroni Veronesi che oggi conta 8.500 dipendenti e un fatturati di 4 miliardi di euro.


Figlio di Apollinare Veronesi e Cesira Girlanda, Giordano nasce a Lugo di Grezzana, in provincia di Verona, nel 1940. Dopo il diploma di maturità classica al liceo “Scipione Maffei” di Verona, Giordano Veronesi si laurea con lode in medicina veterinaria all’Università di Milano. Conclusa la specializzazione in Patologie aviarie all’Università di Bologna, entra a lavorare nell’azienda fondata dal padre, Apollinare Veronesi, imprenditore illuminato e pioniere della moderna zootecnia. All’interno dell’azienda assume diversi incarichi, fino a ricoprire dal 2005 al 2011 il ruolo di presidente della holding del gruppo. Nel 1989 viene eletto presidente di Assalzoo, l’associazione nazionale tra i produttori di alimenti zootecnici, punto di riferimento dell’industria mangimistica italiana, incarico che ricopre fino al 2001, quando ne viene nominato presidente onorario. Nel 2001 diventa consigliere della Fefac, la federazione europea dei produttori di alimenti per animali, di cui sarà vicepresidente dal 2004 al 2007, fino a esserne nominato Membro Onorario nel 2009, ottenendo così la più prestigiosa carica del settore mangimistico a livello internazionale.


Come esponente di una delle realtà alimentari più importanti del Paese, dal 1995 al 1999 ricopre il ruolo di vicepresidente Federalimentare-Confindustria nazionale. Tra i riconoscimenti e gli incarichi di responsabilità che gli vengono affidati, nel 1990 arriva quello di Grande ufficiale al merito della Repubblica Italiana. Socio dal 1988 dell’Accademia di Agricoltura Scienze e Lettere di Verona, Giordano Veronesi ha sempre coltivato un rapporto speciale con la città scaligera, partecipando attivamente non solo allo sviluppo economico, ma anche alle iniziative culturali promosse sul territorio. Presidente dell’Associazione Granaria di Verona dal 1979 al 1998, nel 1985 viene eletto ai vertici del Consorzio Assindustria Export Verona e nel 1988 diventa membro della Deputazione di Borsa Merci della Camera di Commercio locale. Dal 1991 al 1997 guida l’Associazione degli industriali di Verona.


Appassionato delle arti, nel 1996 viene eletto presidente di “Verona per l’Arena”, la Fondazione di diritto privato promossa dalle categorie economiche per supportare gli eventi culturali. Nel 1998 diventa vice-presidente dell’ex Ente lirico Arena di Verona, oggi Fondazione, e dal 1999 al 2006 ricopre la carica di presidente esecutivo dell’Istituto Internazionale per l’Opera e la Poesia istituito a Verona dall’Unesco di Parigi, in collaborazione con il Comune di Verona. Mlo

Cia: Comm. Ue chiarisca su fondi a lobby anti-agricole

Cia: Comm. Ue chiarisca su fondi a lobby anti-agricoleRoma, 23 gen. (askanews) – “La Commissione chiarisca subito le notizie emerse in queste ultime ore. Sarebbe sconcertante se l’ex commissario Timmermans avesse utilizzato in segreto ingenti fondi Ue per finanziare lobby ecologiste, in modo da imporre forzatamente politiche che avrebbero danneggiato le filiere agricole europee”. Così in una nota il presidente di Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini dopo le rivelazioni pubblicate dal quotidiano olandese The Telegraph.


Secondo Cia, questo rappresenterebbe anche un grave colpo alla trasparenza dei processi democratici comunitari. Finanziare lobby abusando di risorse pubbliche e fare pressing sui parlamentari non è compito della Commissione. “Per fare delle politiche green abbiamo sempre detto che occorrono strumenti e risorse per agevolare gli agricoltori nella transizione -conclude Fini – Sarebbe inquietante avere la conferma che dei fondi multimilionari siano stati, invece, utilizzati per sostenere le riforme di Timmermans, al solo scopo di pilotare il dibattito pubblico contro il mondo agricolo”.

Agroalimentare, Comm. Ue approva 2 nuove Ig in Romania e Turchia

Agroalimentare, Comm. Ue approva 2 nuove Ig in Romania e TurchiaRoma, 23 gen. (askanews) – La Commissione Europea ha approvato la registrazione di due nuove Indicazioni geografiche per la Romania e la Turchia: un vino romeno e una tipologia di yogurt turca.


La prima riguarda il settore vitivinicolo e si tratta della Dop “Jidvei” che comprende vini bianchi, rosati, rossi, spumanti, frizzanti e liquorosi prodotti da vitigni coltivati nella regione di Alba, nella Romania centro-occidentale. I vigneti sono organizzati sia in grandi appezzamenti sia su terrazze e piattaforme esposte a sud, il che favorisce la produzione di uva. La salvaguardia della tradizione vitivinicola locale e l’impiego di tecnologie innovative nei vigneti conferiscono ai vini un profilo aromatico ampio e intenso, con concentrazioni di zuccheri e aromi. Si va invece in Turchia con l’Igp per il “Silifke Yogurdu”, un prodotto a base di latte fermentato ottenuto esclusivamente da latte di capra, originario della regione di Mersin, nella Turchia meridionale. Per preparare il “Silifke Yogurdu”, il latte utilizzato viene fatto bollire per un certo periodo di tempo, il che conferisce allo yogurt una maggiore consistenza e una sensazione morbida e cremosa in bocca.


Queste nuove denominazioni si aggiungeranno all’elenco dei 3.640 prodotti agricoli già protetti.

A Macfrut 2025 il simposio su biotecnologia in orticoltura

A Macfrut 2025 il simposio su biotecnologia in orticolturaRoma, 23 gen. (askanews) – Macfrut capitale mondiale delle biotecnologie applicate all’orticoltura. La fiera della filiera internazionale dell’ortofrutta, in programma al Rimini Expo Centre (6-8 maggio 2025), per la prima volta ospiterà l’International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture, promosso dall’International Society of Horticultural Science, in collaborazione il Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari ed Ambientali dell’Università Politecnica delle Marche.


L’evento vedrà la partecipazione dei massimi esperti mondiali del settore per un’occasione di incontro tra la ricerca biotecnologica delle piante e la filiera produttiva. Nel corso dei tre giorni saranno presentati gli aggiornamenti tecnico scientifici sulle tecnologie applicate alle colture vegetali in vitro, per la propagazione e creazione di nuove varietà resilienti e di elevata qualità. Tra i principali temi che verranno affrontati, le colture in vitro, gli studi di genomica funzionale, le varie “omiche” per la genotipizzazione/fenotipizzazione delle piante, le nuove tecnologie di breeding di precisione, fino agli aspetti legati all’impatto socio-economico, alla biosicurezza, e l’accettazione pubblica relativa all’utilizzo delle biotecnologie nell’ambito ortofrutticolo.


Il programma di International Symposium on Biotechnological Tools in Horticulture prenderà il via lunedì 5 maggio con un tour di visite tecniche in campo presso alcune aziende in Emilia Romagna. Da martedì 6 sino a giovedì 8 maggio ci si sposta in Fiera a Macfrut al Rimini Expo Centre con le diverse sessioni del Simposio ospitate in un’apposita area fieristica. La chiusura è prevista per venerdì 9 maggio presso la Biotech school all’Università Politecnica delle Marche ad Ancona.

Lollobrigida: granchio blu, trasformiamo emergenza in occasione

Lollobrigida: granchio blu, trasformiamo emergenza in occasioneRoma, 23 gen. (askanews) – La questione del granchio blu è un esempio di come si può “trasformare l’emergenza in una occasione”. Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, nel corso del question time al Senato rispondendo a una interrogazione sulle misure per contrastare la proliferazione del granchio blu e i danni alle aziende ittiche.


Il ministro, che proprio ieri ha presentato il piano straordinario di contrasto al granchio blu insieme al Commissario straordinario nominato dal Governo, ha ricordato che per affrontare l’emergenza sono stati stanziati dal Governo 45 milioni di euro per le diverse finalità. “Le misure prese hanno dato gli effetti sperati – ha aggiunto – tanto che le catture sono cresciute e nel 2023 hanno toccato il +940% in alcune aree”. Quanto al pianto straordinario, “auspichiamo che anticipi le criticità indotte da qusto fenomeno. Le imprese potranno riprendere la produzione – ha spiegato il ministro – e c’è la possibilità concreta di rafforzare la filiera italiana e di crearne di nuove derivanti dallo smaltimento del granchio blu”.


“Tutto questo – ha proseguito – è stato possibile solo grazie a una riforma storica con la legge di bilancio 2024: gli strumenti e i benefici previsti per il sostegno alle imprese in occasione di eventi calamitosi straordinari, prima riservati solo agli agricoltori, ora sono destinati anche ai pescatori e all’acquacoltura. E’ un segno tangibile dell’impegno del Governo. Il lavoro svolto è patrimonio della maggioranza e in molti casi anche dell’opposizione – ha concluso il ministro Lollobrigida – quando si riesce a lavorare con spirito di servizio alla Nazione su temi concreti e rilevanti”.

Neonata rapita, negoziante: Rosa aveva comprato occorrente valigia parto

Neonata rapita, negoziante: Rosa aveva comprato occorrente valigia partoRoma, 23 gen. (askanews) – “Rosa Vespa la conoscevamo da tanto tempo, una bravissima persona soprattutto una bravissima famiglia. Non sapevamo della sua impossibilità ad avere bambini. Tra Natale e Capodanno è venuta qui in negozio per acquistare alcuni articoli intimi che poi le sarebbero serviti per il parto. Quindi mia madre che la conosceva da molto tempo, era entusiasta, le ha toccato la pancia, le ha fatto i migliori auguri. Diceva che aveva questo ciondolo che si porta durante le fasi della gravidanza”. Lo ha raccontato la negoziante che ha venduto la valigia per il parto a Rosa Vespa, la 53 anni di Castrolibero che ha rapito una neonata il 21 gennaio scorso in una clinica di Cosenza. La donna è stata intervistata da Ore 14, la trasmissione di Milo Infante in onda su Rai 2.


“Mia madre – continua – le ha chiesto il sesso, le ha detto che sarebbe stato un maschietto. L’avrebbe chiamato Anselm, un diminutivo di Anselmo, il nome di suo padre che qualche tempo prima era venuto a mancare. La pancia c’era, c’era questo ciondolo, ha acquistato i reggiseni per l’allattamento, degli slip dedicati a quel periodo, la camicia da notte, tutto il necessario per andare in clinica a partorire”.

Piantedosi: Almasri rimpatriato “per ragioni di sicurezza, vista la sua pericolosità”

Piantedosi: Almasri rimpatriato “per ragioni di sicurezza, vista la sua pericolosità”Roma, 23 gen. (askanews) – Almasri, il comandante della polizia libica è stato rilasciato il 21 gennaio per poi essere rimpatriato a Tripoli, “per ragioni di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, rispondendo al question time al Senato a una interrogazione sulla scarcerazione e il rientro in patria con un aereo di Stato del comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, conosciuto come ‘Almasri’.


“Lo scorso 19 gennaio, – ha detto il ministro dell’Interno – il cittadino libico Najeem Osema Almasri Habish, da poco arrivato a Torino dopo essere stato nei giorni precedenti in altri Paesi europei, è stato sottoposto all’esecuzione del mandato d’arresto internazionale a fini di estradizione, emesso il giorno precedente dalla Corte Penale Internazionale. Ad avvenuta esecuzione del provvedimento, sono stati informati gli Uffici della Procura Generale presso la Corte d’Appello di Roma e il competente Dipartimento del Ministero di Giustizia, oltre al difensore nominato d’ufficio e le Autorità Consolari. Il cittadino libico – ha aggiunto Piantedosi – è stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale ‘Lorusso e Cotugno’ e, quindi, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, ossia la Corte d’Appello di Roma e la citata Procura Generale presso la stessa Corte d’Appello. Il successivo 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa. L’uomo è stato dunque rilasciato nella serata dello stesso giorno per poi essere rimpatriato a Tripoli, per ragioni di sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”. “Il Governo – ha proseguito il titolare del Viminale – ha dato la disponibilità a rendere un’informativa di maggiore dettaglio sul caso in questione. Sarà quella l’occasione utile per approfondire e riferire su tutti i passaggi della vicenda, ivi compresa la tempistica riguardante la richiesta, l’emissione e l’esecuzione del mandato di cattura internazionale, che è poi maturata al momento della presenza in Italia del cittadino libico”.


“A seguito della mancata convalida dell’arresto da parte della Corte d’appello di Roma, considerato che il cittadino libico era ‘a piede libero’ in Italia e presentava un profilo di pericolosità sociale, come emerge dal mandato di arresto emesso in data 18 gennaio dalla Corte Penale Internazionale, ho adottato un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza dello Stato ai sensi dell’articolo 13, comma 1, del Testo unico in materia di immigrazione”, ha detto il ministro dell’Interno, rispondendo al question time al Senato. Il provvedimento – ha ricordato il responsabile del Viminale – è stato notificato all’interessato al momento della scarcerazione e, nella serata del 21 gennaio, ha lasciato il territorio nazionale. “Evidenzio che l’espulsione che la legge attribuisce al Ministro dell’Interno è stata individuata quale misura in quel momento più appropriata, anche per la durata del divieto di reingresso, a salvaguardare la sicurezza dello Stato e la tutela dell’ordine pubblico che il Governo pone sempre al centro della sua azione. Per ogni ulteriore approfondimento, come ho già detto, il Governo riferirà quanto prima al Parlamento in modo più circostanziato”, ha concluso Piantedosi.