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ENEA a New Space Economy Expoforum con soluzioni per ambienti estremi

ENEA a New Space Economy Expoforum con soluzioni per ambienti estremiRoma, 16 dic. (askanews) – Dal 16 al 18 dicembre 2024, presso la Fiera di Roma, ENEA partecipa alla sesta edizione di NSE – New Space Economy Expoforum, l’appuntamento annuale che racconta sfide, innovazioni e prospettive della nuova economia spaziale.


ENEA sarà presente durante l’intera manifestazione con uno stand (pad. 2, n. D6) dedicato a Space & Urban farming, per la coltivazione nello Spazio ed in altri ambienti estremi come i Poli o i deserti e ha organizzato la tavola rotonda “Agrospazio: tecnologie innovative per un futuro e più opportunità nello Spazio e sulla Terra”, prevista per il 18 dicembre dalle 9.15 alle 10, nella sala plenaria. Sarà l’occasione per presentare i più recenti risultati dell’attività condotte dall’ENEA nel settore delle biotecnologie innovative e delle soluzioni tecnologiche di frontiera per consentire la sopravvivenza in orbita di uomini, piante, insetti e batteri e ricostruire nello Spazio il ciclo della vita. Durante la tavola rotonda inoltre è previsto un collegamento in diretta con la Stazione Concordia in Antartide, dove ENEA ha allestito un prototipo di orto per la coltivazione idroponica di micro-ortaggi e verdure per fornire cibo fresco e contribuire all’equilibrio e al benessere psico-fisico degli invernanti.


Organizzata dalla Fiera di Roma in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana, l’edizione 2024 di NSE ha ottenuto il patrocinio di ENEA, dei Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e della Difesa, di Inaf e dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Roma, e il supporto della Regione Lazio e della Camera di commercio locale.

A Budapest workshop Macfrut su piante medicinali e aromatiche

A Budapest workshop Macfrut su piante medicinali e aromaticheRoma, 16 dic. (askanews) – “Piante Medicinali e Aromatiche: un ponte tra Italia e Ungheria”: è il workshop bilaterale che ha messo in rete produttori italiani e ungheresi di piante medicinali e aromatiche per esplorare nuove opportunità di cooperazione. L’appuntamento si è svolto nei giorni scorsi a Budapest e ha messo a confronto ricerca universitaria, istituzioni e operatori in vista di Spices e Herbs Global Expo, il Salone dedicato a spezie erbe officinali e aromatiche in programma a Macfrut 2025 (6-8 maggio al Rimini Expo Centre). L’incontro è stato organizzato da Macfrut e Fippo (Federazione Italiana Produttori Piante Officinali), con il supporto logistico di Agenzia ICE di Budapest.


Ha aperto i lavori il contributo del professore emerito Akos Mathe, dell’Università di Budapest e pilastro del sapere nel settore, che ha aperto il confronto sulla prospettiva futura del settore. Zoltan Czirbus della GYSZ, associazione ungherese dei produttori di piante officinali, che ha illustrato la situazione produttiva nel paese, realtà che vanta una lunga storia non solo nella produzione ma anche nella coltivazione delle piante officinali. Il presidente di Fippo Andrea Primavera ha presentato gli elementi salienti della produzione italiana, che con un miliardo di euro di valore del mercato, è il terzo paese più importante in Europa nel consumo di materie prime da piante officinali. Luigi Bianchi e Cecilia Marzocchi di Cesena Fiera, hanno presentato le caratteristiche del salone Spices and Herbs Global Expo che si terrà nell’ambito di Macfrut da martedì 6 a giovedì 8 maggio 2025 a Rimini, che si va configurando come il luogo ideale dove i temi dibattuti nella giornata possano trovare adeguati momenti di approfondimento ed efficace messa in pratica in una logica di impresa.


A seguire due aziende italiane, Agri Evra e Sana Pianta, si sono presentate con le loro attività invitando le aziende ungheresi presenti a ricambiare la visita in Italia. Le osservazioni finali sono state fatte da Giovanna Chiappini Carpena direttrice dell’Ufficio Ice a Budapest, Agenzia che coordinerà la presenza di una delegazione ungherese a Macfrut 2025. “Gli elementi di sfida del settore, presentati dai relatori in questo workshop sono risultati essere sorprendentemente convergenti se non addirittura sovrapponibili – spiega Andrea Primavera a consuntivo dell’evento – Hanno fatto emergere una situazione di cambio epocale nel settore che richiede misure urgenti da parte di tutti gli elementi della filiera. Le contaminazioni, la scomparsa della pratica della raccolta spontanea, la carenza di manodopera, l’impatto del costo dell’energia e le più ampie conseguenze della guerra, gli eccessi normativi delle regole europee, la necessità di ricerca ed infine, ma non da ultimo, un mercato che domanda sempre più prodotto e con qualità sempre più elevata”.


La visita in Ungheria si è chiusa con incontri bilaterali con i rappresentanti di alcune delle principali realtà del settore ortofrutticolo fra cui il Mercato all’Ingrosso di Budapest e FruitVeB (Organizzazione interprofessionale ungherese di frutta e verdura).

Copagri Sardegna: ancora forti dubbi su questione Plt

Copagri Sardegna: ancora forti dubbi su questione PltRoma, 16 dic. (askanews) – “Sulla questione delle PLT-Pratiche Locali Tradizionali di pascolamento, nonostante i chiarimenti emersi durante il recente incontro tra la Regione Sardegna, l’organismo pagatore regionale Argea e i vertici di Agea Coordinamento, permangono ancora forti dubbi, con particolare riferimento ai tempi di pagamento degli acconti del Premio Unico, che ammontano a diverse decine di milioni di euro e che al momento risultano bloccati”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, ricordando le criticità legate all’applicazione per il 2024 della Carta Nazionale dei Suoli-CNS, “sistema di controllo non ancora testato a dovere, che ha di fatto aggravato la già delicata situazione del Primario isolano, stretto nella morsa tra le ricadute della siccità e gli effetti della blue tongue”.


“Non a caso, molte regioni Italiane adotteranno la CNS solo a partire dal 2025”, aggiunge il presidente, ad avviso del quale “tale sistema porterà inevitabilmente a un notevole allungamento dei tempi, dovuto ai procedimenti necessari all’elaborazione e alla certificazione dei dati per la definizione dell’uso pascolativo delle aree boschive e delle zone interessate da macchia mediterranea associabili al pagamento dei premi”. “Vale la pena di ricordare che tali aree, ovvero pascoli con tare caratteristiche dei nostri paesaggi agrari, in passato sono sempre state ammesse ai pagamenti, mentre ora devono sottostare a una procedura autorizzativa che, visti i tempi della macchina burocratica regionale, non sarà certamente breve né dagli esiti scontati, visto il rischio di perdita di superficie utile; la stessa Argea, in un recente incontro, ha ammesso di non essere ancora in grado di definire la dimensione del problema, sia in termini di superficie agricola coinvolta che di aziende interessate”, spiega il direttore regionale della Federazione Mario Putzolu.


“Crediamo, quindi, sia il caso di ragionare su una sorta di deroga che permetta la liquidazione immediata dei pagamenti, sulla base del dichiarato dalle aziende, di fatto basato sul sistema dei controlli consolidati in passato, procedendo solo nei mesi successivi alla definizione delle superfici ancora in dubbio”, suggerisce Patteri, evidenziando che “queste aree rispecchiano in pieno la vera essenza della Sardegna e contribuiscono, inoltre, alla qualità delle produzioni locali, alla tutela dell’ambiente e della biodiversità”. “Al contempo, serve una forte presa di posizione da parte della Regione e dell’assessore all’Agricoltura Gian Franco Satta, che devono farsi carico della rapida istituzione di un Tavolo di partenariato straordinario che permetta di fare scelte tecniche e politiche condivise e adatte alla tenuta e allo sviluppo dell’agricoltura sarda”, concludono i vertici della Copagri Sardegna.

Sudcorea, destituzione Yoon: inizia la seconda fase

Sudcorea, destituzione Yoon: inizia la seconda faseRoma, 16 dic. (askanews) – La Corea del Sud entra nella fase 2 del delicato processo che potrebbe portare alla destituzione del presidente Yoon Suk-yeol, dopo che l’Assemblea nazionale ha votato una mozione d’impeachment.


La Corte costituzionale ha annunciato oggi che terrà l’udienza preparatoria sull’impeachment parlamentare del presidente il 27 dicembre, dando il via alle procedure giudiziarie per la procedura di destituzione. L’udienza è stata fissata in una riunione tra i giudici, che hanno discusso i dettagli della procedura.


Sabato, l’Assemblea nazionale ha approvato una mozione di impeachment contro Yoon, dopo che il presidente ha imposto il 3 dicembre la legge marziale per sei ore, prima che lo stesso parlamento la bocciasse in ore drammatica, con la sede circondata dai militari. La corte ha dichiarato che è “in corso” la consegna a Yoon di una copia della richiesta di giudizio sull’impeachment e la richiesta di una sua risposta. Yoon non è obbligato a fornire una risposta.


L’udienza preparatoria, così come le successive procedure, sarà aperta al pubblico. Sebbene Yoon sia generalmente tenuto a partecipare alle udienze, non è obbligato a presenziare alla prima udienza fissata per il 27 dicembre. La corte ha dichiarato che darà priorità al processo di impeachment di Yoon, il che fa pensare a un giudizio in tempi brevi, nonostante la Corte costituzionale abbia fino a 180 giorni per emettere la sentenza.


Il presidente per questo procedimento è stato stabilito con un sorteggio elettronico, ma la sua identità è stata mantenuta confidenziale come è prassi in questo caso, anche se nel caso del processo di destituzione del 2016 contro l’ex presidente Park Geun-hye. In merito all’attuale vacanza di tre giudici, su un totale di nove, la corte ha affermato che è possibile procedere con il processo anche con una giuria di sei membri, salvo il fatto che, per confermare la destituzione, sarà in questo caso necessaria l’unanimità dei sei giudici presenti. I partiti rivali hanno comunque selezionato candidati per le tre posizioni vacanti e un comitato parlamentare speciale è stato formato per tenere audizioni di conferma per le loro nomine. Dopo l’approvazione parlamentare, il presidente ad interim e primo ministro Han Duck-soo nominerà formalmente i giudici. L’Assemblea nazionale ha dichiarato che prevede di completare il processo di nomina entro la fine dell’anno. La corte ha inoltre costituito una task force composta da circa 10 funzionari per esaminare i fatti e altre questioni legali, al fine di fornire ai giudici dettagli rilevanti per le loro deliberazioni. Se confermato, Yoon diventerebbe il secondo presidente a essere rimosso dall’incarico, dopo l’ex presidente Park Geun-hye nel 2017, il che porterebbe a nuove elezioni presidenziali entro 60 giorni.

Ue avvia infrazione su Italia per fermo trasportatori esteri multati

Ue avvia infrazione su Italia per fermo trasportatori esteri multatiRoma, 16 dic. (askanews) – La Commissione europea ha avviato il primo passo di una procedura di infrazione contro l’Italia in merito al trattamento degli autotrasportatori stranieri, i cui mezzi sono bloccati in attesa del pagamento di multe. Secondo quanto riporta un comunicato, Bruxelles ha inviato una lettera di costituzione in mora all’Italia per la non corretta applicazione del regolamento che fissa norme comuni per l’accesso al mercato internazionale del trasporto di merci su strada.


Il regolamento, di legge, impone che eventuali sanzioni siano applicate senza discriminazioni fondate sulla nazionalità o sul luogo di stabilimento. Secondo il diritto italiano però il pagamento delle sanzioni pecuniarie è ammesso solo tramite bonifici bancari e in contanti, il che può comportare una disparità di trattamento a danno degli autotrasportatori stranieri. In particolare, prosegue la Commissione, gli autotrasportatori stranieri incorrono spesso in tempi di attesa più lunghi prima della conferma dei bonifici bancari per ottenere il rilascio dei loro veicoli immobilizzati, diversamente da quanto avviene per i bonifici bancari nazionali. Una conseguenza frequente è che i conducenti stranieri devono pagare costi di parcheggio alle autorità italiane, per cui la sanzione è in ultima analisi più elevata rispetto ai veicoli immatricolati in Italia.


L’Italia dispone ora di 2 mesi per rispondere e rimediare alle carenze segnalate dalla Commissione, trascorsi i quali, in assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato. Questo per quanto riguarda la comunicazione della Ue. Va però segnalato che la suddetta procedura avviene a poche settimane dall’entrata di in vigore di una direttiva europea sui pagamenti che prevede, di fatto, la parificazione dei costi tra bonifici ordinari e bonifici istantanei. E’ possibile, quindi, che la situazione venga affrontata tramite questo sviluppo.

Slow Food aderisce all’appello “Stop Eu-Mercosur now!

Slow Food aderisce all’appello “Stop Eu-Mercosur now!Roma, 16 dic. (askanews) – Slow Food Italia aderisce all’appello “Stop EU-Mercosur Now!”. L’accordo politico raggiunto tra l’Unione europea e il Mercosur, annunciato nei giorni scorsi dalla presidente della Commissione europea Von der Leyen, genera secondo Slow Food “perplessità e timori” e l’associazione “ribadisce la propria contrarietà a un trattato commerciale che, in cambio dell’accesso alle materie prime critiche e dell’apertura in Sudamerica di nuovi sbocchi per automobili, abbigliamento, macchinari, prodotti chimici e farmaceutici e produzioni agroalimentari made in Ue, rischia di spalancare le porte europee ad alimenti che non rispettano gli standard in vigore in ambito comunitario”.


Un esempio è la carne bovina: dal Mercosur, ne entreranno nell’Ue 99mila tonnellate (di cui il 55% fresca e il 45% congelata) con dazi doganali del 7,5%. Le istituzioni europee tentano di essere rassicuranti, spiegando che il volume rappresenta l’1,6% della produzione totale di carne bovina europea, “ma i dubbi sulla bontà di un’operazione di questo genere rimangono”. Come sottolinea il veterinario Sergio Capaldo, presidente del consorzio di allevatori La Granda, tra i produttori del Presidio Slow Food della razza bovina piemontese, “in molti Paesi del Mercosur antibiotici e ormoni della crescita somministrati al bestiame sono consentiti o regolamentati in maniera più blanda rispetto all’Europa”. Bruxelles spiega che “i rigorosi standard sanitari e fitosanitari dell’Ue non cambieranno”, ma già oggi sono in vigore due pesi e due misure: senza le cosiddette clausole specchio, da mesi richieste a gran voce da Slow Food e da altre associazioni della società civile, “in Brasile si continuano a somministrare agli animali sostanze che alle nostre latitudini sono da tempo proibite. Per allevatori e consumatori europei è un doppio danno: costi di produzione maggiori e pericoli per la salute”.


L’accordo non prevede soltanto l’importazione in Europa di carni bovine, ma anche di pollame (180mila tonnellate che entreranno senza l’applicazione di dazi), miele (45mila tonnellate, con quello proveniente dal Mercosur che soddisfa quasi il 10% della richiesta interna dell’Ue), riso (60mila tonnellate duty-free, il 2% di quello consumato a livello comunitario), soltanto per citare alcune voci già rese note. Per tutte queste ragioni, Slow Food Italia ha aderito all’appello Stop EU-Mercosur NOW!, firmato da più di 400 associazioni a livello internazionale, per chiedere di fermare un trattato commerciale che rischia di danneggiare lavoratori, consumatori e ambiente.

Olio d’oliva, Dora Desantis nuova presidente di Fooi

Olio d’oliva, Dora Desantis nuova presidente di FooiRoma, 16 dic. (askanews) – Dora Desantis è la nuova presidente della Filiera olivicola olearia italiana, l’organismo interprofessionale dell’olio d’oliva. L’imprenditrice succede ad Anna Cane, Scientific e Public Affairs Director di Deoleo-Carapelli Firenze, che all’interno di FOOI ha ricoperto anche l’incarico di vicepresidente.


“Questa nomina è per me un grande onore – è il commento della neopresidente – ringrazio Anna Cane per l’ottimo lavoro svolto e spero che il FOOI possa sempre contare sulla sua competenza ed esperienza”. Nata a Bitonto nel 1969, Desantis è laureata in Scienze Biologiche, con indirizzo chimico-biologico. Dal 1996 è iscritta all’Albo Regionale degli assaggiatori di olio extra vergine di oliva ed è capopanel per l’analisi organolettica degli oli. Oggi è responsabile qualità presso Agridè, azienda olearia di famiglia. Inoltre è vicepresidente del Gruppo olio di oliva di Assitol, l’Associazione italiana dell’industria olearia aderente a Federalimentare e Confindustria.


“La linea di FOOI non cambierà – osserva Desantis – intendiamo continuare a promuovere la massima collaborazione tra tutti gli attori della filiera olivicolo-olearia, nell’intento di valorizzare al meglio il prodotto italiano”. Sulla stessa falsa riga proseguirà anche la disponibilità al dialogo con enti, istituzioni e altre associazioni del mondo agroalimentare. “Il nostro auspicio è che il confronto al Tavolo olivicolo-oleario, preannunciato dal Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, parta al più presto, coinvolgendo tutte le anime della filiera in modo trasparente e proficuo”, sottolinea Desantis. Un motivo per festeggiare, però, già c’è. “Bruxelles ha appena approvato il Progetto di promozione europea dell’olio d’oliva focalizzato su Stati Uniti, Canada e Giappone, che vede FOOI come ente proponente – annuncia la presidente Desantis -. Con queste risorse potremo avviare una serie di iniziative volte a sostenere l’intera filiera, dal campo alla tavola”.

La Pietra: con passaporto digitale valorizziamo Cioccolato Modica

La Pietra: con passaporto digitale valorizziamo Cioccolato ModicaRoma, 16 dic. (askanews) – “Oggi al Masaf abbiamo presentato il passaporto digitale per il cioccolato di Modica IGP. Una delle eccellenze gastronomiche italiane più riconosciuta nel mondo e da oggi ancora di più identificabile grazie a questo innovativo strumento di tracciabilità”. Lo ha detto il sottosegretario al Masaf, senatore Patrizio La Pietra, intervenendo presso la sala Cavour del ministero, durante la presentazione del passaporto digitale del ciccolato di Modica IGP.


“La produzione agroalimentare italiana – ha proseguito il sottosegretario La Pietra – non può e non deve puntare sulla quantità, ma deve investire sulla qualità e grazie a strumenti come il passaporto digitale possiamo garantire le nostre Igp, facilitando anche il lavoro di chi si occupa dei controlli, per offrire certezza di qualità a chi assapora il nostro impareggiabile made in Italy”. Il Passaporto digitale del Cioccolato di Modica IGP, composto da un contrassegno sicuro personalizzato e univoco ed un sistema digitale di informazioni specifiche, consente al consumatore di riconoscere l’autenticità e sicurezza del prodotto, la sua tracciabilità e la sua storia. Il contrassegno sicuro valorizza ogni barretta di Cioccolato di Modica Igp e ne garantisce autenticità e identità, essendo di fatto una piccola banconota realizzata dal Poligrafico con avanzate tecnologie di progettazione e stampa di sicurezza, tra cui l’impiego di carta filigranata, grafismi di sicurezza, guilloche, fibrille e inchiostri speciali.


Con la nuova versione del passaporto digitale, presentata oggi, e basata sull’utilizzo di un QR Code univoco all’interno del contrassegno, sarà notevolmente migliorata l’esperienza di utilizzo dei consumatori. Informazioni, dati e caratteristiche che garantiscono l’unicità di un prodotto certificato, saranno infatti accessibili inquadrando direttamente il contrassegno con lo smartphone.

Accordo quadro Unicredit e Cia a sostegno imprese associate

Accordo quadro Unicredit e Cia a sostegno imprese associateRoma, 16 dic. (askanews) – Promozione di una cultura finanziaria per la crescita manageriale delle aziende, interazione tra rispettive reti e supporto ai progetti delle imprese per l’innovazione: sono questi, in estrema sintesi, i principali obiettivi dell’accordo siglato da UniCredit e Cia-Agricoltori Italiani, per accelerare la crescita delle imprese agricole italiane.


La partnership concordata tra le parti prevede l’attivazione di una serie di incontri di formazione per accrescere la cultura creditizia delle imprese associate e facilitare un più ampio accesso agli strumenti di credito disegnati sulle reali necessità delle aziende, oltre a favorire la cultura della sostenibilità e la loro competitività; lo sviluppo e il sostegno di progetti imprenditoriali di giovani imprenditori agricoli e, più in generale, il supporto per l’avvio di processi di innovazione nel settore primario; il sostegno ai progetti per le aree interne e svantaggiate; il sostegno, finanziario e non solo, a progetti collegati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) e al PSR (Piano di Sviluppo Rurale). E ancora, l’accesso ai servizi consulenziali specialistici messi a disposizione dalla banca attraverso il proprio nuovo network composto da 180 gestori dedicati all’AgriBusiness, collocati su tutto il territorio nazionale, supportati da una squadra dei 15 Specialisti per lo sviluppo di nuovo business su questo specifico segmento.


Cristiano Fini, presidente nazionale di Cia-Agricoltori Italiani, ha spiegato che la salvaguardia e il rilancio delle aree interne, la tenuta del reddito e la valorizzazione delle aziende agricole, principale motore e argine contro l’abbandono delle zone rurali d’Italia; sono obiettivi sempre più al centro delle nostre azioni e iniziative, sia a livello nazionale che europeo”. Per Fini l’accordo con Unicredit Italia “apre all’opportunità concreta di nuove e diverse progettualità, in ambito finanziario, da sviluppare localmente, affrontando questioni dirimenti per il settore, prima tra tutte quella dell’accesso più agevole al credito, fondamentale soprattutto all’imprenditoria giovanile e al ricambio generazionale nei campi”.

Liguria, Orlando lascia il Parlamento: farò mie battaglie in Regione

Liguria, Orlando lascia il Parlamento: farò mie battaglie in RegioneMilano, 16 dic. (askanews) – Andrea Orlando lascia il Parlamento e resta in Liguria come consigliere regionale. La decisione viene annunciata in un lungo video sui social, in cui il deputato Pd spiega che l’ufficializzazione arriverà in settimana: “Era un po’ la prima idea che ho avuto all’indomani della sconfitta” alle Regionali, “e tuttavia in molti mi hanno chiesto di riflettere, di pensare sull’opportunità di rimanere in Parlamento. Molti di loro, a partire dalla segretaria nazionale, mi hanno fatto presente come il mio contributo possa essere importante alla battaglia a livello nazionale. Allora era dovuto un supplemento di riflessione e qualche ragionamento in più, che mi hanno impegnato le scorse settimane. E tuttavia non ho cambiato idea”.


Per Orlando “è importante proseguire la battaglia che ho iniziato candidandomi alla guida della regione Liguria” ontro una destra “arrogante, che non sa fare i conti con i limiti delle esperienze di governo precedenti, che non sa rompere anche con aspetti di opacità di quelle esperienze. Una destra che guarda all’interesse di pochi piuttosto che all’interesse di tutti”. La decisione di restare sul territorio “nasce anche dall’idea – sottolinea Orlando – che vengono prima le istituzioni delle pur legittime ambizioni di carattere personale. Non credo che questa mia scelta sarà risolutiva, però credo che nei confronti della destra dobbiamo saper opporre anche un’idea radicalmente diversa delle istituzioni, del modo in cui vengono gestite e vissute. E credo che anche dal livello territoriale si possa dare un contributo alla battaglia per costruire un’alternativa a livello nazionale”.


Una scelta sulla quale Orlando chiama subito a raccolta: “Ne parleremo venerdì 20 al Teatro Stradanuova a Genova per definire un percorso che consegni questo patrimonio a chi dovrà intraprendere la sfida per le prossime elezioni comunali a Genova. Abbiamo chiuso la campagna elettorale al Politeama di Genova e poi in tante piazze nella nostra regione. Dobbiamo far tornare a vivere ogni giorno lo spirito di quelle piazze e dovremo anche rafforzare quello spirito, allargando il cerchio delle persone che partecipano alla vita pubblica. Avremo il compito di riandare a incontrare le persone con le quali siamo riusciti a parlare soltanto qualche minuto in campagna elettorale e andare ad ascoltare le loro ragioni, i loro bisogni, le loro speranze. Se faremo tutto questo, davvero, le cose potranno cambiare. Il mio impegno e le mie capacità e il mio lavoro saranno a disposizione di questo progetto”.