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Teatro, “Sogno a occhi aperti” con Max Paiella il 15 dicembre al Palladium

Teatro, “Sogno a occhi aperti” con Max Paiella il 15 dicembre al PalladiumRoma, 11 dic. (askanews) – Il 15 dicembre alle ore 17.30, al Teatro Palladium di Roma va in scena A ruota libera, ultimo appuntamento della riuscitissima 26° edizione di Flautissimo, festival di musica, teatro e parole diretto da Stefano Cioffi. Protagonista l’intelligente comicità di Max Paiella che, tra note, parole e canzoni, come un moderno cantastorie, interpreterà i suoi personaggi, come Vinicius Du Marones, Demetrios Parakulis, Fata Paiella, ed eseguire le migliori parodie musicali degli ultimi anni del Ruggito del coniglio, sulle note delle canzoni del momento.


“Flautissimo #26. Sogno a occhi aperti” è una produzione Accademia Italiana del Flauto sostenuta dalla Regione Lazio, realizzata in collaborazione con Fondazione Roma Tre Teatro Palladium, Teatro di Roma, Teatro del Lido e Teatro Vascello. Il progetto è vincitore dell’Avviso Pubblico biennale “Culture in Movimento 2023 – 2024” di Roma Capitale. IL FESTIVAL. Il festival diretto da Stefano Cioffi è una manifestazione che affonda le sue radici nella musica classica e che negli anni ha vissuto tante stagioni di aperture ai nuovi linguaggi dello spettacolo contemporaneo. E così oggi Flautissimo è anche teatro, altre musiche, performance cross-disciplinari. Tra i tanti grandi nomi ospitati ricordiamo Emma Dante, Massimo Popolizio, Ennio Fantastichini, Peppe Servillo, Galatea Ranzi, Elena Radonicich, Roberto Herlitzka, Massimo Wertmuller, Manuela Mandracchia, Francesco Piccolo, Giancarlo De Cataldo, Francesca Reggiani, Moni Ovadia, Fabrizio Bosso, Rita Marcotulli, Javier Girotto, Gabriele Coen, Emmanuel Pahud, Silvia Careddu, Avion Travel, Banda Ikona, Klezroym, Giorgio Tirabassi.

Donne e sport in Europa, una mostra fotografica al Parlamento Europeo

Donne e sport in Europa, una mostra fotografica al Parlamento EuropeoRoma, 11 dic. (askanews) – 27 immagini, una per ogni Paese membro. È la mostra fotografica “Le donne e lo sport in Europa” promossa dall’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Carolina Morace. L’inaugurazione si è tenuta martedì 10 dicembre alle ore 18 al Parlamento europeo.


Nella storia dello sport al femminile non sono importanti solo i risultati agonistici ma soprattutto i temi che vengono evocati: il pregiudizio, l’uguaglianza, il diritto, la dignità, l’educazione e, non da ultimo, il professionismo. È una storia fatta di innumerevoli prime volte e di tante barriere abbattute. La selezione delle immagini racconta donne di epoche differenti, impegnate in discipline diverse. Dietro ognuna di loro c’è una storia di vita, uno o più traguardi raggiunti non solo sportivi ma anche familiari e professionali, individuali e di squadra. Ci sono mamme, atlete che hanno vinto medaglie olimpiche pur affette da una disabilità prima dell’avvento delle Paralimpiadi, rappresentanti Lgbtqia+, atlete che nel post carriera hanno raggiunto ruoli apicali nelle massime istituzioni sportive nazionali e internazionali, donne che oltre a essere pioniere nello sport lo sono state in tanti altri ambiti della vita sociale. Perché lo sport è vita, per ogni essere umano, senza distinzione di genere, nazionalità, formazione ed estrazione sociale. A rappresentare l’Italia ci sarà un’immagine di Federica Pellegrini, ex pluri campionessa di nuoto, oggi membro del CIO. “Ho voluto organizzare questa esposizione perché sono una donna di sport e sono fermamente convinta che attraverso il linguaggio dello sport, un codice universale, si possano raggiungere innumerevoli risultati in diversi ambiti della nostra società”, dichiara Carolina Morace, “se la parità tra donne e uomini è un principio fondamentale dell’Unione europea, nello sport è un traguardo lontano da raggiungere. Lo è a tanti livelli, dall’accesso alla pratica sportiva a quello dei corsi di formazione post carriera, dal gender pay gap alla visibilità mediatica che ha poi forti ripercussioni sugli investimenti da parte degli sponsor. Lo sport, e con esso la pratica sportiva, non va considerato come un’attività accessoria quanto piuttosto un elemento fondamentale nella vita delle persone, indipendentemente dal genere. Le discipline sportive, ognuna con le proprie peculiarità, offrono benessere psicofisico e rappresentano un ingrediente costitutivo della modernità in quanto stimolano modelli positivi di comportamento”.

Da 14 a 16 dicembre la prima edizione di Vinacria-Ortigia Wine Fest

Da 14 a 16 dicembre la prima edizione di Vinacria-Ortigia Wine FestMilano, 11 dic. (askanews) – Da sabato 14 a lunedì 16 dicembre all’Antico Mercato di Ortigia a Siracusa va in scena la prima edizione di Vinacria-Ortigia Wine Fest, tre giorni di racconto e immersione totale nell’universo del vino siciliano, tra degustazioni, incontri con i produttori, eventi culturali e workshop dedicati alla valorizzazione della viticoltura e delle eccellenze produttive dell’isola. Marco De Bartoli, Federico Graziani, Frank Cornelissen, Caravaglio, Feudo Montoni sono solo alcune delle oltre 60 Cantine presenti, suddivise per i tre antichi valli, Val di Mazara, Val di Noto Val Dèmone, e l’Etna a cui sarà dedicata un’area specifica.


“Siamo entusiasti di presentare la prima edizione di Vinacria, un evento unico che celebra la straordinaria ricchezza del vino siciliano e della cultura enologica” dichiarano Giada Capriotti e Silvano Serenari dell’Associazione Culturale Godot che organizza la manifestazione, aggiungendo che “vogliamo offrire un’esperienza immersiva, che permetta non solo di degustare i vini più rappresentativi della nostra isola ma anche di conoscere le storie, le tradizioni e le persone che si celano dietro ogni calice”. Spazio anche all’olio con le aziende Viveretna, Tondo, Sciabacco e Di Mino, con gli approfondimenti e le masterclass sui monovarietali e gli Igp di Sicilia curate dall’Irvo. “La partecipazione dell’Istituto regionale del vino e dell’olio è un’occasione anche per lanciare, in anteprima, il riconoscimento della Sicilia quale ‘Regione europea dell’enogastronomia 2025′” spiega Giusi Mistretta, commissaria dell’Irvo, parlando di un’opportunità per mettere in risalto le eccellenze siciliane nell’ambito della viticoltura e dell’olivicoltura”. Presente anche un’area tasting con Volcano Gin, la distilleria Giovi che farà delle dimostrazioni di come funziona la distillazione, e Ardeaseal che presenterà il nuovo tappo ottenuto da biopolimeri vegetali, sarà presente anche con un banco di assaggio dedicato ai vini italiani e francesi. Attiva anche un’area food. La manifestazione si aprirà sabato 14 alle 11 con il convegno “Vinacria – Vino è cultura” dove sarà presente anche il vignaiolo ed enologo Salvo Foti, e si concluderà lunedì 16 intorno alle 17 con la masterclass “Unconventional: vini siciliani tra custodia e ribellione” affidata a Giada Capriotti. Nel mezzo tre giorni di degustazioni, con ben 13 masterclass e approfondimenti con ospiti e degustatori di caratura nazionale per esplorare la ricchezza dei vini siciliani e celebrare le eccellenze del territorio.


L’evento ha ricevuto il patrocinio del Comune di Siracusa, dell’Irvo, dell’Assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, della Regione Siciliana, dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Senato e della Camera di Commercio del Sud Est Sicilia, ed è inserito nel calendario di attività di Regione europea della gastronomia 2025. Le Cantine presenti sono per la Val di Noto: Cantine Marilina, Feudo Maccari, Baroni di Pianogrillo, Angelo Di Grazia, Fausta Mansio, Barone Sergio, Rio Favara, Zisola, Losi Vigne Migranti, Rudinì, Cantine Pupillo, Salvatore Marino, Gurrieri, Feudi del Pisciotto, Casa Grazia e Palmeri. Per la Val di Mazara: Intorcia, Marco De Bartoli, Cristo di Campobello, Alessandro di Camporeale, Dei Principi di Spadafora, Martinico & Figli, Mandrarossa, Feudo Montoni, Pellegrino, Giuseppe Cipolla, Alessandro Viola, Agricola Fiore, Gaudioso, Bonsignore e Tenute Botticella. Per la Val Dèmone: Caravaglio, Le Casematte, Principi di Mola, Tenuta Enza la Fauci e Vigneti Verzera. Per il territorio dell’Etna ci saranno: Tenute Nicosia, Tenute Palmento San Basilio, Serafica Terra di Olio e Vino, Cantine Russo, I Custodi delle Vigne dell’Etna, Federico Graziani, Palmento Costanzo, Pietradolce, Cottanera, Masseria Setteporte, SRC, Stanza Terrena, Azienda Agricola Frank Cornelissen, Cantine di Nessuno, Tenute di Fessina, Azienda di Rachele, Zumbo, Al-Cantàra, Le Due Tenute, Giò Emmanuele Etna Wines, Azienda Agricola Raciti, Tornatore e Vitanova.

In Spagna no riduzione giorni pesca nel 2025, Planas: buon accordo

In Spagna no riduzione giorni pesca nel 2025, Planas: buon accordoRoma, 11 dic. (askanews) – In base all’accordo politico raggiunto ieri in sede di Agrifish, nel Mediterraneo, la Spagna è riuscita a mantenere nel 2025 gli stessi giorni di pesca del 2024 attraverso l’applicazione di alcune misure di gestione, mentre l’accoro per la pesca nell’Atlantico ha centrato le aspettative ottenendo buone quote. Il ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione, Luis Planas, si dice soddisfatto per i risultati ottenuti dalla Spagna sulle possibilità di pesca della flotta per il 2025, dopo due giorni intensi di negoziati molto complessi nel Consiglio dei ministri della Pesca dell’Unione Europea.


Planas ha riconosciuto la complessità dei negoziati in un Consiglio che considera uno dei “più complessi, difficili e intricati” da quando è ministro, sottolineando in una nota come, durante i due giorni del Consiglio, la Spagna abbia cercato alleanze e sostegno per trovare soluzioni alla drastica proposta della Commissione Europea e per trovare alternative, per mantenere l’attività dei pescatori del Mediterraneo. Il negoziato sul Mediterraneo è infatti culminato con l’unione di Spagna e Italia contro la proposta iniziale della Commissione Europea, che proponeva una riduzione del 79% dei giorni di pesca entro il 2025. “Abbiamo lavorato molto duramente per neutralizzare una proposta che era inaccettabile”, ha sottolineato Planas. La proposta della Commissione di consentire solo 27 giorni di pesca avrebbe significato lasciare praticamente inutilizzabili le 570 imbarcazioni spagnole che pescano nel Mediterraneo.


Il ministro ha sottolineato “i grandi sforzi compiuti dal settore della pesca spagnolo per proteggere le risorse ittiche del Mediterraneo”, che non erano stati considerati dalla Commissione nella sua proposta iniziale. L’accordo finale prevede che per mantenere gli stessi giorni di pesca del 2024 si debbano applicare alcune misure di gestione che riguardano la dimensione delle maglie, i periodi di chiusura e gli attrezzi da pesca. Le misure proposte sono sei e l’applicazione di due di esse basterebbe per recuperare tutte le giornate di pesca. Pertanto, è possibile recuperare fino al 30% dei giorni se si effettua un cambio di maglia a 45 millimetri per la pesca costiera e fino al 50% per la pesca d’altura con una maglia di 50 millimetri. Per quanto riguarda i divieti, l’applicazione di quello temporaneo di quattro settimane consentirà di recuperare il 15% delle giornate lavorative. Sarà inoltre possibile recuperare il 3% dei giorni stabilendo una chiusura tra 800 e 1.000 metri di profondità, misura che la flotta spagnola già attua, e un altro 10% con una sosta di sei settimane tra 100 e 500 metri di profondità. Allo stesso modo, un altro 3% di giorni può essere recuperato se il settore installa porte volanti che una parte della flotta già utilizza con successo.


La Commissione è impegnata a facilitare l’accesso ai fondi europei per finanziare le misure previste dal meccanismo di compensazione giornaliera. Per quanto riguarda i gamberi rossi, nel corso dei negoziati si è riusciti a ridurre la riduzione proposta per la Spagna dal 30% al 10%.

Cons. Ue:ok mandato negoziale pesca non sostenibile paesi extra Ue

Cons. Ue:ok mandato negoziale pesca non sostenibile paesi extra UeRoma, 11 dic. (askanews) – Gli ambasciatori UE degli Stati membri hanno concordato oggi la posizione negoziale del Consiglio su una proposta per migliorare gli strumenti europei che possono essere utilizzati contro i paesi extra-UE che consentono pratiche di pesca non sostenibili in relazione agli stock ittici di interesse comune. L’accordo raggiunto oggi consentirà alla presidenza del Consiglio di avviare i negoziati con il Parlamento europeo, una volta che il Parlamento avrà votato sul suo mandato.


“Le norme riviste aiuteranno a contrastare la pesca eccessiva da parte dei paesi extra-UE e a migliorare la sostenibilità a lungo termine degli stock ittici che condividiamo con i paesi al di fuori dell’UE. Grazie al quadro migliorato, stiamo anche garantendo una concorrenza leale tra pescatori e operatori UE ed extra-UE”, ha detto il ministro ungherese István Nagy. Il mandato negoziale del Consiglio mantiene gli elementi principali della proposta della Commissione, che modifica le attuali norme per affrontare situazioni in cui i paesi terzi non collaborano alla gestione degli stock di interesse comune o non adottano le necessarie misure di gestione della pesca. La revisione mirata chiarisce le regole utilizzate per identificare un paese come uno che consente la pesca non sostenibile, aumentando così la certezza del diritto.


Più specificamente, la proposta chiarisce la nozione di “mancata cooperazione” e specifica che un paese può essere considerato come uno che consente la pesca non sostenibile se non attua le misure necessarie, comprese le misure di controllo. Una volta che un paese è identificato come uno che consente pratiche di pesca non sostenibili, l’UE può imporre restrizioni, come divieti di importazione. Un altro obiettivo della proposta è migliorare la cooperazione con il paese extra-UE interessato prima e dopo che l’UE adotti misure appropriate. Il Consiglio migliora inoltre la proposta della Commissione, in particolare specificando ulteriormente i casi che sono esempi di “mancata cooperazione” nella gestione di uno stock ittico di interesse comune.

Rutte domani in evento Carnegie Europe su minacce e spese Nato

Rutte domani in evento Carnegie Europe su minacce e spese NatoMilano, 11 dic. (askanews) – “Per prevenire la guerra, la NATO deve spendere di più”: questo il centro di una conversazione con il segretario generale della NATO Mark Rutte che si tiene domani a Bruxelles. “Una Nato più forte è essenziale per preservare la pace attraverso la deterrenza e la difesa, affrontando al contempo le sfide e le minacce alla sicurezza che la comunità transatlantica deve affrontare. Ma come può l’alleanza aumentare le sue difese in un momento di sconvolgimenti geopolitici e trasformazione tecnologica?” Con questa premessa Carnegie Europe ospita l’evento speciale con il Segretario generale della NATo domani 12 dicembre a Bruxelles.


Dopo il suo discorso, il segretario generale si unirà alla direttore di Carnegie Europe Rosa Balfour per una conversazione sulle priorità strategiche della Nato per i prossimi anni. Condividerà la sua visione per rafforzare la difesa collettiva, rafforzare la cooperazione transatlantica e affrontare le urgenti sfide alla sicurezza, dalla guerra della Russia contro l’Ucraina ai nuovi domini e alle minacce non convenzionali emergenti. Questo evento è ospitato da Carnegie Europe in collaborazione con la Divisione di diplomazia pubblica della NATO, si terrà al Concert Noble di Bruxelles. Rutte ha già chiarito che per mantenere l’attuale livello di deterrenza, una spesa pari al 2% del PIL non è sufficiente. Il segretario generale ha esortato i membri dell’alleanza ad aumentare la spesa per la difesa, mentre i paesi si preparano all’entrata in carica del presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump che ha già chiarito la sua posizione.


Mercoledì, dopo aver presieduto una riunione dei ministri degli esteri della NATO a Bruxelles, Rutte ha dichiarato ai giornalisti che “il 2% non è sufficiente” per mantenere l’attuale livello di deterrenza. “Ora possiamo difenderci e nessuno dovrebbe provare ad attaccarci. Ma voglio che questo rimanga lo stesso tra quattro o cinque anni”, ha aggiunto. Negli ultimi anni i paesi dell’alleanza di difesa transatlantica – e di maggior successo della storia – hanno aumentato notevolmente la spesa per la difesa, alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina dal febbraio 2022 e delle molteplici minacce, a fronte di equilibri geopolitici sempre più complessi.

Lollobrigida al qt Camera su carne coltivata e pistacchio Bronte

Lollobrigida al qt Camera su carne coltivata e pistacchio BronteRoma, 11 dic. (askanews) – Oggi, mercoledì 11 dicembre, alle 17.30, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, interverrà al question time trasmesso in diretta televisiva dall’Aula di Montecitorio su Rai Parlamento.


Il ministro risponderà a interrogazioni su temi riguardanti le iniziative in materia di divieto di produzione e commercializzazione della carne coltivata e di divieto di denominazione di carne per prodotti contenenti proteine vegetali, in relazione a recenti pronunciamenti della Commissione europea e della Corte di giustizia dell’Ue (Della Vedova – Misto-+Europa). E ancora, sulle iniziative per la tutela del Dop Consorzio pistacchio verde di Bronte (Castiglione – FI-PPE); sulle misure per lo scorrimento integrale della graduatoria del V bando dei contratti di filiera al fine di assicurare trasparenza e stabilità alle aziende coinvolte (Gadda – IV-C-RE); sulle iniziative in sede nazionale ed europea, volte al rafforzamento del mercato unico e alla tutela del reddito degli agricoltori (Lupi – NM(N-C-U-I)M-CP) e infine sullo stato di avanzamento della misura del Pnrr denominata «Parco Agrisolare» (Bignami – FDI).

Salva l’Italia della pesca: nessuna riduzione giorni per il 2025

Salva l’Italia della pesca: nessuna riduzione giorni per il 2025Roma, 11 dic. (askanews) – Non ci sarà alcuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico made in Italy nel 2025. Grazie alla tenace azione diplomatica del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida l’Italia della pesca esce così quasi indenne dall’ultimo consiglio Agrifish, tenutosi il 9 e 10 dicembre a Bruxelles, nel corso del quale è stato trovato un difficile accordo politico tra i ministri europei della Pesca sulle opportunità di pesca nell’Atlantico, nel Mare del Nord, nel Mar Nero e soprattutto nel Mar Mediterraneo per il 2025.


L’accordo, raggiunto dopo due giorni di intensi negoziati, stabilisce limiti di cattura, i cosiddetti “totali ammissibili di cattura” (TAC), e limiti di sforzo di pesca per gli stock ittici commerciali più importanti. Le maggiori difficoltà hanno riguardato proprio l’area Mediterranea: nel precedente Agrifish Italia, Francia e Spagna in un documento congiunto avevano chiesto uno stop alla riduzione degli sforzi di pesca per il 2025 nel Mediterraneo per non penalizzare ulteriormente le proprie marinerie, già logorate da anni di restrizioni. A fronte della richiesta di stop chiesta da Francia, Italia e Spagna, la proposta messa sul tavolo dall’Esecutivo europeo prevedeva il 38% di riduzione dei giorni di pesca per il 2025 per l’intera area coperta dalle GSA 9, 10 e 11 (da Imperia a Trapani, Sardegna inclusa) per gli attrezzi trainati, ovvero lo strascico. Era inoltre previsto un taglio della quota gambero viola e del gambero rosso rispettivamente del 18% e del 29% rispetto al livello 2024. A difesa del nasello, erano poi previste altre misure che interessano alcuni sistemi di pesca, introducendo per la prima volta un limite di cattura. Posizioni inevitabilmente molto lontane, quelle tra la Commissione e i tre Paesi membri.


Al termine del Consiglio, invece, il risultato ottenuto è positivo perchè, grazie ad un articolato set di misure di compensazione incrementato rispetto al 2024, come spiega dettagliatamente Fedagripesca, l’Italia potrà di fatto annullare l’intero taglio proposto dalla Commissione Ue. E sarà solo del 6% il taglio della quota di gamberi di profondità, sia viola che rosso. Sulla piccola riduzione della pesca del gambero “sono già allo studio misure di compensazione per attenuare ulteriormente l’impatto”, ha fatto sapere il ministro Lollobrigida. “Una riduzione che in queste percentuali avrà un impatto pressoché neutro sulla flotta coinvolta visto che già la quota 2024 non è stato interamente consumata e che entro il luglio cesserà l’attività di circa il 15% dell’intera capacità della flotta che effettua questo tipo di pesca per effetto del bando delle demolizioni”, spiega il vicepresidente di Fedagripesca Paolo Tiozzo.


Sarà solo del 13%, invece del 25% proposto, il taglio dei giorni di pesca per i palangari. Per il nasello, pescato con diversi sistemi di pesca, dal 2025 ci sarà un tetto alle catture pari a 261,5 tonnellate rispetto alle 215,5 tonnellate proposte in partenza dalla Commissione europea. Quanto alle altre aree di pesca (Adriatico, Ionio, canale di Sicilia e mare di levante) restano valide le decisioni assunte in ambito FAO/GCPM adottate un mese fa. Il ministro Lollobrigida spiega quindi che “per tutto il 2025 non ci sarà nessuna riduzione dei giorni di pesca per la flotta a strascico italiana. È la prima volta che l’Italia ottiene un simile successo, proteggendo concretamente il futuro del settore ittico e delle marinerie nazionali”.

Ocse: disoccupazione Italia scesa a minimi storici (ottobre 5,8%)

Ocse: disoccupazione Italia scesa a minimi storici (ottobre 5,8%)Roma, 11 dic. (askanews) – Lo scorso ottobre, il tasso di disoccupazione in Italia, calato al 5,8%, ha raggiunto i minimi storici: si tratta del valore più basso dall’aprile del 2007, che a sua volta era stato il minimo segnato dall’inizio delle serie storiche, nel gennaio del 1983. Lo riferiscono dall’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse), interpellati sull’ultima statistica sulla disoccupazione nell’intera area.


Nella Penisola, ha riporta l’Ocse, il calo cumulato del tasso di disoccupazione degli ultimi 12 mesi (ottobre 2023 rispetto a ottobre 2024) è stato di 2 punti percentuali pieni. In generale l’ente parigino rileva che ad ottobre il tasso di disoccupazione medio nei Paesi che aderiscono alla stessa organizzazione è rimasto invariato al 4,9%. E che è rimasto a livelli inferiori o appena superiori al 5% fin dal marzo del 2022. Nell’eurozona la disoccupazione è rimasta al minimo storico del 6,3%, così come per l’intera Unione europea con un tasso del 5,9%, aggiunge l’Ocse.

Auto, Kallenius (Mercedes) rileva la presidenza di Acea da gennaio

Auto, Kallenius (Mercedes) rileva la presidenza di Acea da gennaioRoma, 11 dic. (askanews) – L’associazione che raggruppa le case automobilistiche europee (Acea), dove è appena entrato il gruppo Stellantis, ha annunciato un avvicendamento ai vertici: Ola Källenius, presidente del Cda del gruppo Mercedes-Benz, rileverà la presidenza dal 1 gennaio, quando scadrà il mandato di Luca de Meo, amministratore delegato di Renault.


Con un comunicato, l’associazione riferisce anche di aver approvato l’entrata di Stellantis dal 1 gennaio del prossimo anno. Il presidente della Acea dura in carico un anno, rinnovabile una sola volta. “L’ingresso di Stellantis è un segnale che l’industria dell’auto è più forte quando parla con un’unica voce – ha commentato De Meo -. Le case automobilistiche europee stanno fronteggiando una crisi di competitività senza precedenti, mentre devono anche gestire una transizione verso la decarbonizzazione molto impegnativa. In questo momento, l’unità è di primaria importanza”.


Per parte sua Källenius ha affermato che sotto la sua presidenza si focalizzerà sul miglioramento delle condizioni regolamentari e degli obiettivi per l’industria dell’auto, puntando a un quadro internazionale “libero, equo e basato sulle regole”. (fonte immagine: ACEA).