Skip to main content
#sanremo #studionews #askanews #ciaousa #altrosanremo

Tag: Sanremo 2023

Da domenica arriva la bordata polare russa, calo di 10°C

Da domenica arriva la bordata polare russa, calo di 10°CRoma, 4 apr. (askanews) – Crollo termico di 10°C da domenica mattina: si passerà dalla primavera all’inverno in poche ore. Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it, conferma la discesa di una bordata polare dalla Russia: in queste ore il nocciolo freddo staziona ancora sul Mar Bianco, tra Finlandia e Russia, ma nei prossimi giorni scivolerà velocemente verso sud.


La discesa del nocciolo russo sarà la risposta alla risalita dell’anticiclone fino alla Scozia: come nel movimento del pendolo, l’alta pressione salirà verso il Paese delle cornamuse, mentre il nocciolo freddo polare russo crollerà verso sud, fino ai Balcani e all’Italia. Nelle prossime ore avremo, comunque, ancora condizioni primaverili con prevalenza di sole; tra l’altro, il proverbio meteo quotidiano recita ‘Quattro aprilante, giorni quaranta’, cioè se piove il 4 aprile, pioverà anche per i successivi 40 giorni. Visto che il tempo sarà invece asciutto su quasi tutta l’Italia, non dovrebbe piovere fino al 13 maggio, stando al proverbio suddetto; e anche sabato vedremo fiori, cieli azzurri, sentiremo cinguettare gli uccellini e saremo inondati dallo spirito primaverile con temperature massime fino a 25°C da Nord a Sud.


Ma, come a volte accade, da domenica mattina cambierà tutto: il nocciolo russo colmo di aria fredda di origine polare provocherà dapprima dei rovesci tra basso Veneto ed Emilia Romagna poi verso tutte le regioni adriatiche centrali già in mattinata; entro il tardo pomeriggio alcuni acquazzoni a macchia di leopardo bagneranno gran parte del Sud e del Centro Italia, mentre al Nord si prevedono solo locali scrosci in spostamento dal Nord-Est verso il Nord-Ovest. Si tratterà di fenomeni isolati al Nord e non particolarmente diffusi nemmeno al Centro-Sud, ma localmente assumeranno carattere temporalesco con possibili grandinate e colpi di vento a causa dello scontro violento tra due masse d’aria completamente diverse, la massa d’aria nordafricana e quella russa.


La nota più importante di questo cambiamento di stagione, dalla Primavera all’Inverno in poche ore, sarà la drastica diminuzione delle temperature: nell’arco di 24 ore tutto lo Stivale registrerà un calo di 10°C sia nei valori massimi sia nei valori minimi. L’inizio della nuova settimana vedrà dunque tempo instabile sulle Isole Maggiori e la Calabria, ma avremo lo spauracchio delle gelate tardive sia lunedì sia martedì: le gelate ad Aprile, durante la fioritura, sono molto pericolose e purtroppo sono previste in Pianura Padana e su alcuni fondovalle del Centro.


Prestiamo dunque attenzione a questi sbalzi termici e prepariamoci alla bordata polare russa.

Formula1, Vasseur: “Tutti molto vicini alla McLaren”

Formula1, Vasseur: “Tutti molto vicini alla McLaren”Roma, 4 apr. (askanews) – Frederic Vasseur analizza il venerdì di Suzuka della Ferrari ai microfoni di Sky: “E’ stato difficile mettere tutto insieme oggi, i piloti sono contenti del bilanciamento. Non siamo troppo lontani, ma sarà così anche sabato perché si fa fatica. Ci manca qualcosa nelle Curve 9-11, lavoreremo su quello. Hamilton sembrava molto forte visto il passo, ma siamo molto vicini a Russell e alla Red Bull. La McLaren è un piccolo passo avanti, ma in gara potrà anche esserci la pioggia e cambierà tutto. Il vento sarà un fattore e dovremo essere pronti”.

Il Papa: accogliere il disegno di Dio apre orizzionti di pace e speranza

Il Papa: accogliere il disegno di Dio apre orizzionti di pace e speranzaCittà del Vaticano, 4 apr. (askanews) – Accogliere il disegno di Dio “non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che, là dove Egli ci guida, ci precede anche con la sua grazia”, mentre “dire ‘sì’” a Dio soprattutto “oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, per noi e per quanti il Signore ci fa incontrare”. Lo ricorda Papa Francesco in un Messaggio inviato ai partecipanti al Pellegrinaggio Nazionale Giubilare Slovacco, letto nel corso della Messa nella Basilica Vaticana.


Francesco nel suo messaggio,che porta la data del 27 marzo scorso, invita, quindi la Chiesa slovacca “con stile sinodale”, ad ascoltare “ciò che lo Spirito dice alle vostre Chiese, senza temere il nuovo ma discernendo in esso l’iniziativa di Dio che sempre ci sorprende”.

Fruitimprese E-R: per ortofrutta priorità è continuare a produrre

Fruitimprese E-R: per ortofrutta priorità è continuare a produrreRoma, 4 apr. (askanews) – “Penso che per la nostra ortofrutta la soluzione sia quella di togliere la miriade di divieti all’utilizzo di molecole che non ci permettono più di difendere le nostre produzioni ortofrutticole. Noi operatori del settore chiediamo con forza all’Europa, attraverso il nostro governo, di difendere la nostra frutticoltura, è questa per noi la priorità”. Così in una nota il presidente di Fruitimprese Emilia Romagna, Giancarlo Minguzzi, commenta i dazi imposti dal governo americano: “sicuramente ci penalizzeranno e credo che, come il nostro governo ha già pensato di fare, la scelta migliore e più saggia sia quella di non fare una guerra commerciale che sarebbe come quella fra Davide e Golia”.


Minguzzi ricorda il record di oltre 6 miliardi di euro di valore esportato raggiunto dal settore degli ortofrutticoli freschi nel 2024, “un primato che assume un significato ancora più rilevante al cospetto delle crescenti difficoltà che stanno affliggendo gli operatori”. Di fatto, però, il comparto ortofrutticolo da tempo sta attraversando una inesorabile e progressiva riduzione delle produzioni: “negli ultimi 10 anni abbiamo perso il 80% del raccolto di pere, il 75% di kiwi e il 25% pesche. Il nostro problema principale sui mercati internazionali ormai non è collocare il prodotto ad un prezzo remunerativo, ma avere il prodotto da vendere”, spiega.


Sulla nostra ortofrutta è infatti in atto “una tempesta perfetta dovuta ai cambiamenti climatici con periodi di siccità e alluvioni, all’aumento di fitopatie e attacchi di insetti alieni, aggravata dalle misure che l’Unione Europea ha messo in campo per limitare l’uso degli agrofarmaci, senza fornire soluzioni alternative percorribili”. Come ha rilevato recentemente anche CSO Italy, conclude Minguzzi, “il primo imputato è l’Unione Europea che con una politica demagogica ha lasciato i produttori senza mezzi di difesa efficaci e, cosa più grave, senza valide ed efficaci alternative. Dai circa 1000 principi attivi che erano a disposizione dell’agricoltura, in pochi anni si è passati a meno di 300: una riduzione di oltre il 70%. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”, conclude.

Dazi, Auricchio (Gorgonzola Dop):fare squadra attorno formaggi Dop

Dazi, Auricchio (Gorgonzola Dop):fare squadra attorno formaggi DopRoma, 4 apr. (askanews) – “A fine giugno saremo al Fancy Food di New York, una fiera importantissima, e bisogna fare assolutamente squadra intorno ai grandi formaggi Dop italiani così assurdamente e ingiustamente colpiti” dai dazi americani. Così in una nota Antonio Auricchio, presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop, commenta i dazi imposti dall’amministrazione americana a partire da oggi, sui prodotti caseari provenienti dall’Unione Europea, che graviteranno anche sul Gorgonzola Dop diretto al mercato USA.


“Chiediamo un’azione tempestiva e concreta, sia da parte del nostro Governo sia a livello comunitario – prosegue Auricchio – per impedire che questi ulteriori costi si ripercuotano sui consumatori americani che amano il Gorgonzola Dop e soprattutto sulle nostre imprese già duramente provate dal prezzo del latte e da costi energetici altissimi”. L’export di Gorgonzola Dop mondo (esclusa quindi l’Unione Europea) copre il 14% del totale esportato e l’11% di tale percentuale vola verso gli Usa che rappresentano, quindi, un mercato di tutto rilievo con oltre 387tons in termini assoluti pari a oltre 3 milioni di euro a valore.


“Abbiamo sperato fino all’ultimo che l’amministrazione americana non intraprendesse questa assurda guerra commerciale soprattutto con noi alleati – ha aggiunto Auricchio – Alla fine i dazi sono arrivati nella misura del 20% sulla produzione casearia Made in Italy diretta in Usa, ma bisogna tener presente che questa percentuale si aggiunge a quella già esistente che arriva fino al 15% per alcuni formaggi, tra cui il Gorgonzola Dop che, considerando un prezzo medio al chilo di 10,00 €, arriverà a costare ai consumatori americani un terzo in più del prezzo odierno”, conclude Auricchio.

Dazi, Cia: rischio crisi Pecorino romano e crollo economia sarda

Dazi, Cia: rischio crisi Pecorino romano e crollo economia sardaRoma, 4 apr. (askanews) – “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”. Lo spiega il presidente di Cia-Agricoltori italiani, Cristiano Fini, commentando una analisi dell’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani secondo cui i dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio ce ne sono 21, su un totale di 107, le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro.


Particolarmente fragili, secondo Cia, le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack”.

Casa, idealista: affitti in aumento del 2,6 nel primo trimestre

Casa, idealista: affitti in aumento del 2,6 nel primo trimestreRoma, 4 apr. (askanews) – Prosegue l’andamento positivo dei canoni di locazione in Italia, i cui valori sono in aumento del 2,6% nell’ultimo trimestre, secondo l’ultimo report pubblicato dal portale immobiliare idealista. Con questo incremento, adesso il prezzo medio al metro quadro è di 14,2 euro mensili. Crescono, inoltre, i canoni anche a livello annuale, segnando +7,8% rispetto a marzo 2024.


“L’aumento dei canoni – commenta Vincenzo De Tommaso, responsabile dell’ufficio studi di idealista – è legato principalmente alla persistente scarsità di offerta nel mercato immobiliare. In molte città italiane, soprattutto nelle zone ad alta domanda come alcuni quartieri metropolitani o le località turistiche, l’offerta di immobili in affitto non riesce a tenere il passo con la crescente richiesta. Lo squilibrio tra offerta e domanda è, quindi, la causa principale della continua crescita dei canoni, anche se in modo meno consistente rispetto agli anni precedenti. Allo stesso tempo, assistiamo, infatti, a un allentamento della pressione sulla domanda di locazioni, dovuto al rinnovato interesse nei confronti della compravendita. La recente stabilizzazione dell’inflazione e la riduzione dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea (BCE) hanno contribuito a raffreddare parte della pressione sui prezzi e a spostare, almeno in parte, la domanda dal settore della locazione a quello dell’acquisto. La diminuzione dei tassi ha, infatti, incentivato la domanda nel mercato delle compravendite, spingendo molti inquilini a considerare l’acquisto della casa come un’opzione più conveniente rispetto al proseguimento dell’affitto, riducendo così la pressione sulla domanda di locazioni”. Incrementi si registrano nel 74% dei capoluoghi monitorati da idealista, con i maggiori aumenti del trimestre che riguardano Siena (10,4%), Monza (9,4%), Trieste (9%) e Caserta (8,3%). Sono in forte rialzo anche i canoni di locazione ai piedi del Colosseo; Roma, infatti, registra un incremento trimestrale pari al 7,5%. Crescono, ma in modo meno accentuato, anche i prezzi degli affitti a Milano (1,2%).


Tra i principali mercati della locazione, oltre alle già menzionate performance al rialzo di Roma e Milano, si registrano incrementi anche a Torino (6,2%), Bari (2,4%), Cagliari (2,2%), Catania (0,9%), Palermo e Venezia (entrambe su dello 0,8%) e Firenze (0,6%). In calo Napoli (-1,2%) e Bologna (-2,8%) e altri 17 capoluoghi, con i ribassi più marcati che toccano Andria (-8.9%), Potenza (-6,9%) e Cosenza (-4,8%). Stabili i prezzi degli affitti a Mantova, Salerno e Piacenza. Milano, ai suoi massimi storici dall’inizio delle rilevazioni di idealista, si conferma anche a marzo come la città con gli affitti più elevati, con un prezzo di 23,6 euro al metro quadrato.

Dazi, Cia: a rischio export agroalimentare di 1 provincia su 5

Dazi, Cia: a rischio export agroalimentare di 1 provincia su 5Roma, 4 apr. (askanews) – I dazi imposti dagli Usa metterebbero a rischio il settore agroalimentare di una provincia italiana su cinque. Nella lista delle province ad alto rischio ce ne sono 21 su un totale di 107, le cui esportazioni di food verso gli Stati Uniti generano un valore superiore ai 100 milioni di euro. La più esposta, in questa classifica che guarda ai valori assoluti dell’export, è la provincia di Salerno con 518 milioni, suddivisi soprattutto in ortofrutta lavorata e conserve di pomodoro, oltre a zucchero, cacao e condimenti vari. Segue Milano, con 422 milioni di spedizioni verso gli Stati Uniti, che vedono in primo piano le bevande alcoliche da aperitivo. Cuneo è, invece, regina dell’export di vini con quasi 400 milioni di euro venduti negli Usa dalle cantine dell’Albese, delle Langhe e del Roero (Barolo e Barbaresco, in primis).


E’ quanto emerge da una analisi dell’Ufficio studi di Cia-Agricoltori Italiani. Poco fuori dal triste podio il trevigiano con il prosecco delle colline di Valdobbiadene (355 milioni) e la Food Valley di Parma, 306 milioni, nella quale i dazi colpiranno soprattutto i Consorzi di Parmigiano e Prosciutto e le conserve di pomodoro. C’è, poi, il confronto sui valori percentuali, con un quadro ugualmente allarmante, spiega Cia, che mette in risalto le province più vulnerabili, perché tanto dipendenti dall’export verso gli Stati Uniti. Se Grosseto, infatti, esporta negli Usa 236 milioni di olio d’oliva, preoccupa ancor di più che queste spedizioni rappresentino il 71% di tutte le vendite agroalimentari della provincia verso l’estero.


Senza contare che “anche con un valore inferiore ai 100 milioni di export, sono tante le province piccole e rurali per le quali l’impatto sull’economia locale sarebbe maggiore rispetto ai territori più ricchi, che riescono a diversificare i loro sbocchi commerciali”, ricorda il presidente nazionale Cia, Cristiano Fini. Cia valuta particolarmente fragili le situazioni di Nuoro e Sassari, che destinano al mercato statunitense il 65% di tutta la loro produzione agroalimentare, soprattutto quel Pecorino romano prodotto per il 90% in Sardegna utilizzato oltreoceano dall’industria alimentare per aromatizzare patatine in busta e altri snack. “Se il prezzo del Pecorino romano non sarà più competitivo, verrà probabilmente sostituito da altri formaggi di pecora americani – evidenzia Fini – determinando un crollo per l’economia delle province dell’isola che si regge su quella filiera. A preoccupare sarà il prezzo del latte, che potrà subire contraccolpi immediati”.


Tra le province più esposte, fuori dal territorio sardo, ci sono anche Catanzaro, dove il mercato Usa assorbe il 42% della produzione agroalimentare provinciale (ortofrutta lavorata, marmellate e conserve di pomodoro), Siena (vino e olio d’oliva) con il 34% e Roma (vino, olio d’oliva e di semi) con il 33%.

Droga, eseguiti 21 ordini di carcerazione a Bari e provincia

Droga, eseguiti 21 ordini di carcerazione a Bari e provinciaMilano, 4 apr. (askanews) – Nelle prime ore di stamani, i Carabinieri della Compagnia di Bari Centro hanno dato esecuzione a 21 ordini di carcerazione (di cui 6 con pena sospesa) emessi dalla locale Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello, nei confronti di altrettante persone colpite da sentenze definitive di condanna per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.


Le condanne scaturiscono dall’indagine denominata “Astra” condotta dal Nucleo Operativo della Compagnia tra gli anni 2016-2018 e coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, che ha consentito di accertare l’esistenza di un’associazione finalizzata al traffico di droga, contigua al noto clan Palermiti, operante nel quartiere Japigia e nel sud-est del capoluogo nonché nel comune di Mola di Bari. Le articolate attività tecniche e dinamiche hanno consentito di ricostruire la struttura dell’organizzazione, dotata di una fitta rete di pusher, molteplici canali di approvvigionamento, speciali tecniche di occultamento di droga e denaro, estesasi al punto da operare anche in più comuni della provincia, con particolare riferimento a Mola di Bari, ove era stata aperta una vera e propria succursale. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 41 kg di hashish, 19 kg di marijuana, 1,5 kg di cocaina nonché 1 mitraglietta Skorpion.


Le risultanze investigative hanno portato nella fase delle indagini preliminari all’emissione di 36 misure cautelari da parte del Gip di Bari, eseguite dai Carabinieri nel maggio 2021, una delle quali compiuta in Albania attraverso l’ausilio del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip). Le pene inflitte con i provvedimenti di oggi oscillano tra gli otto mesi e i diciotto anni di reclusione, per un totale di 148 anni di carcere.

Da oggi il singolo che anticipa l’album “Lo-Fi” di Valerio Billeri

Da oggi il singolo che anticipa l’album “Lo-Fi” di Valerio BilleriRoma, 4 apr. (askanews) – Esce oggi su tutte le piattaforme di streaming musicale il nuovo singolo di Valerio Billeri, ‘Bellerophon’, che anticipa il disco ‘Lo-Fi’, in uscita il 10 maggio per Moonlight Records. Il disco è stato registrato voce e chitarra su un vecchio multitraccia degli anni ’90 in presa diretta, e nulla è stato ritoccato in fase di missaggio.


Nell’era dell’intelligenza artificiale e del digitale, Billeri ha registrato un album di otto tracce, composto da sette composizioni originali e una cover di un brano folk di epoca napoleonica, avvalendosi di un multitraccia analogico degli anni ’90. Partendo dall’idea dell’esilio di Napoleone a Sant’Elena, il disco si sviluppa come una ricerca di Billeri sulla solitudine, in cui l’esilio diventa mentale e spirituale, in contrapposizione al rumore odierno. “Tutti i rumori – anche quelli captati da altre dimensioni”, afferma, “gli scricchiolii, i sospiri, le corde che vibrano sono stati lasciati inalterati in fase di missaggio per rendere l’atmosfera sospesa e fuori dal tempo”. Mentre in “Verso Bisanzio” la ricerca di Billeri si affacciava su una città bronzea e celeste, in questo nuovo lavoro la nebbia dell’incertezza avvolge ogni cosa, lasciando solo l’io narrante con i suoi dubbi; la solitudine, ricercata o imposta, è l’unico modo per scoprire la verità.


Il processo di svanire per divenire parte è, d’altronde, il tema centrale di tutto il disco, che ruota attorno alla frase della poetessa Sara Teasdale: “Lascia che io sfumi nell’oblio silente come un fiore o un fuoco una volta ardente”, contenuta nel brano “Distese”.