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Tag: Sanremo 2023

Final 8 di Coppa Davis in Italia per i prossimi 3 anni

Final 8 di Coppa Davis in Italia per i prossimi 3 anniRoma, 2 dic. (askanews) – La Final 8 di Coppa Davis si terrà dal 2025 al 2027 in Italia. La Fase Finale della più antica e prestigiosa manifestazione a squadre per nazioni del tennis maschile lascia Malaga dopo tre fortunate edizioni e dal 2025 si sposterà in Italia; dal 18 al 23 novembre del prossimo anno l’Insalatiera sarà consegnata ai nuovi campioni del mondo sotto il cielo di Bologna, nella città che con la sua passione e la sua spinta negli ultimi anni ha permesso alla formazione azzurra di gettare le basi per i due trionfi consecutivi del 2023 e 2024.


Sull’onda emotiva della stagione più bella di sempre del tennis italiano, a pochi giorni dallo storico ‘double’ di Malaga e dell’ufficiale riconferma delle Nitto ATP Finals – che rimarranno in Italia fino al 2030 – ecco un’altra prestigiosa opportunità, fortemente voluta e ottenuta dalla FITP, nell’ottica di premiare la passione e la dedizione dei tifosi italiani nelle stagioni più spettacolari del nostro sport. Nel percorso divulgativo della Federazione Italiana Tennis e Padel, il 2025 rappresenterà, dunque, una data cruciale; a pochi giorni dall’ufficialità dell’acquisizione in esclusiva dei diritti televisivi della Coppa Davis – passo che permetterà a tutti gli appassionati di tornare a godere, in chiaro e gratuitamente, su SuperTennis Tv e in streaming su SuperTenniX delle imprese della nazionale italiana – ecco un ulteriore passo che permetterà agli appassionati di godere di questo bellissimo sport, nelle stagioni più belle per il movimento italiano. L’Italia si conferma, dunque, la ‘casa preferita’ dal grande tennis internazionale. Con la forza delle straordinarie doti organizzative palesate in questi anni, la Federazione Italiana Tennis e Padel centra un altro obiettivo che andrà ad arricchire ulteriormente la già strabiliante offerta di tornei di livello mondiale ospitati dal nostro Paese.


Angelo Binaghi, Presidente FITP: “Il 2024 si chiude con la ciliegina sulla torta, con un ultimo (ed ennesimo) riconoscimento al tennis italiano dopo un anno di memorabili e storici trionfi: la Federazione Internazionale ha assegnato alla FITP l’organizzazione delle prossime Finals di Coppa Davis, per tre anni. La decisione segue l’accordo quadriennale di trasmissione su SuperTennis delle due massime competizioni a squadre per nazioni. Non possiamo che esserne felici e orgogliosi; tutti gli appassionati italiani, in questo modo, potranno seguire il nostro sport sempre più dal vivo, e gratis in chiaro in TV. Il nostro compito è, infatti, quello di rendere il tennis sempre più popolare e impedire che la visibilità delle imprese dei nostri campioni possa essere in alcun modo limitata”. David Haggerty, Presidente ITF: “Siamo lieti di collaborare con la FITP per le prossime edizioni della Final 8 di Coppa Davis. L’Italia ha una ricca storia nel tennis e una comprovata capacità di ospitare eventi sportivi di livello mondiale. Vorremmo ringraziare Malaga e l’Andalusia, così come il Tennium e la Real Federación Española de Tenis (RFET), nazione membro dell’ITF, per essere stati dei grandi partner nell’aiutarci ad elevare l’evento a nuovi livelli negli ultimi tre anni. Siamo fiduciosi che nei prossimi tre anni, lavorando con la FITP, potremo portare la Coppa Davis ancora più in alto, offrendo un’esperienza indimenticabile a giocatori e tifosi”.

Auto: immatricolazioni novembre -10,8% a 124.251 unità

Auto: immatricolazioni novembre -10,8% a 124.251 unitàMilano, 2 dic. (askanews) – Novembre ancora in rosso per il mercato dell’auto. Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti le immatricolazioni sono diminuite del -10,8% a 124.251 unità. Negli undici mesi da gennaio a novembre, le immatricolazioni sono diminuite del -0,2% a 1,452 milioni di auto.


I trasferimenti di proprietà sono stati invece 470.757 in aumento dello 0,17% rispetto a novembre 2023. Il volume globale delle vendite mensili, pari a 595.008, ha interessato per il 20,88% vetture nuove e per il 79,12% vetture usate.

Nasce ilnordest.it, progetto editoriale di Nord Est Multimedia

Nasce ilnordest.it, progetto editoriale di Nord Est MultimediaRoma, 2 dic. (askanews) – Si chiama ilnordest.it ed è un progetto di giornalismo di qualità che ora vede la luce grazie all’impegno delle giornaliste e dei giornalisti di Nord Est Multimedia. Un progetto che aggiunge questo nuovo tassello ai sei siti già esistenti, uno per ciascuna delle testate che costituiscono l’ossatura iniziale di Nem. L’ambizione de ilNordEst è quella di diventare un marchio di fabbrica.


Il nuovo sito coglie il perimetro di questa area vasta, sottolineando rapporti e connessioni, rivolgendosi a un target che non si accontenta dell’informazione locale (che resterà parte vitale, imprescindibile dell’offerta giornalistica del gruppo) ma che vuole cogliere i temi chiave, le questioni nodali. Un pubblico che vuole capire meglio, approfondire, trovare chiavi di lettura originali. Il portale si affiancherà all’attività degli altri siti, interagendo continuamente con essi. ilNordEst pubblicherà ogni giorno un numero selezionato e ristretto di contenuti, siano essi articoli, editoriali, longform, video o altri approfondimenti multimediali. Il punto di partenza è dato dai tre Hub verticali, settori cui sarà dedicata una particolare attenzione. Il primo è dato dall’Economia: ereditati dal sito nordesteconomia.it i contenuti d’archivio, tutti rintracciabili nel nuovo portale, manterrà la sua tradizionale suddivisione in sei sottosistemi tematici: finanza, imprese, lavoro, tecnologia, infrastrutture, eccellenze e personaggi. Il secondo Hub è “Vivere il Nord Est” e vuole raccontare tutto ciò che costituisce il tempo libero, a partire dall’offerta culturale. Le grandi mostre, gli spettacoli, i concerti, i festival, gli eventi da non perdere.


Sarà una selezione del cartellone con gli appuntamenti di “area vasta” che possono interessare tutto il perimetro del Nord Est. Il terzo Hub è Laboratorio Nord Est e potremmo anche definirlo come un contenitore di idee, di progetti, di futuro. Nella sezione attualità troveranno spazio approfondimenti e analisi sui principali fatti di cronaca e di politica; sono previste due sezioni tematiche, una di Sanità e salute, l’altra su Ambiente e sostenibilità: due argomenti che avvolgono le nostre vite. La sezione “Oltre Confine” conterrà inizialmente una selezione di articoli sui Balcani, con una specifica attenzione all’Istria ma in un compasso ben più ampio; sezione, questa, destinata ad ampliare il suo raggio d’azione. Abbiamo poi le “Storie di sport”, le strisce H24 di News dall’Italia e dal mondo, la sezione Editoriali. Per gli appassionati di cold case, non mancheranno ricostruzioni e longform sui casi più interessanti tra Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige. Ed ancora: dossier tematici su argomenti di particolare interesse, proprio a sottolineare il senso di questo progetto: scegliere, raggruppare, analizzare, segmentare. I primi tre dossier, un lavoro evidentemente in continuo divenire, sono dedicati al cambiamento climatico, ai femminicidi, a Venezia. Già molto ricca la sezione dedicata alle Guide, con un forte approccio al cosiddetto “solution journalism”, partendo cioè dalla domanda per fornire risposte. Il sito contiene anche il portale degli eventi Nem, uno degli asset strategici di questa avventura imprenditoriale e giornalistica che da poco ha varato il giro di boa del primo anno. ilNordEst ovviamente è anche sui social: già attivo su facebook, instagram e linkedin, sarà presto attivato anche su youtube e tiktok.

Comunali, Schlein: bella vittoria a Anzio e Nettuno, l’alternativa c’è

Comunali, Schlein: bella vittoria a Anzio e Nettuno, l’alternativa c’èRoma, 2 dic. (askanews) – “Complimenti ad Aurelio Lo Fazio e a Nicola Burrini per la loro elezione a sindaco di Anzio e Nettuno. Una bella vittoria che dimostra che l’unità paga e altri due importanti comuni vedono il centrosinistra vincente. Voglio ringraziare il Pd di Anzio e Nettuno per il grande impegno che è stato premiato. L’alternativa a questa destra c’è e dai territori arriva il messaggio che le persone danno fiducia a chi si occupa con serietà e determinazione delle loro preoccupazioni e delle loro speranze”. Lo dichiara la segretaria del Pd, Elly Schlein.

Lombardia, inaugurati a Pirellone presepe e albero di Natale

Lombardia, inaugurati a Pirellone presepe e albero di NataleMilano, 2 dic. (askanews) – È stato inaugurato al Pirellone il tradizionale presepe natalizio, allestito nel foyer del Consiglio regionale della Lombardia e messo a disposizione fino all’8 gennaio dall’Associazione Amici del Presepio di Bareggio (MI). Due le opere presenti, una intitolata ‘Alla ricerca di un alloggio’, e una Natività, realizzati con vari materiali, dal legno al polistirolo al gesso: le tegole della casa ricostruita in stile lombardo sono circa 7.000 e realizzate in materiale modellabile.


Alla cerimonia sono intervenuti il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale della Lombardia Federico Romani, il vicepresidente Giacomo Cosentino, Monsignor Luca Bressan, Vicario episcopale per la Cultura e altri consiglieri regionali tra cui Silvia Scurati che si è resa promotrice dell’iniziativa. “Il Consiglio regionale è la casa dei Lombardi, il luogo della rappresentanza – ha sottolineato il presidente Fontana – e oggi vogliamo semplicemente ricordare le nostre tradizioni, la nostra cultura la nostra religione: tutti temi che si declinano con il presepe e con l’albero di Natale, proprio per ribadire quanto vogliamo rimanere legati alla nostra storia e alla nostra identità”.


L’albero di Natale, un pino autoctono del territorio lombardo fornito da Ersaf, sarà poi ripiantato nel suo luogo di provenienza.

In Francia si apre la crisi: i partiti di Le Pen e Melenchon pronti a votare la sfiducia al governo Barnier

In Francia si apre la crisi: i partiti di Le Pen e Melenchon pronti a votare la sfiducia al governo BarnierRoma, 2 dic. (askanews) – Il Rassemblement national (Rn) presenterà una mozione di sfiducia al governo di Michel Barnier dopo che il premier ha fatto ricorso all’articolo 49 della Costituzione per far passare la legge di bilancio per la previdenza sociale del 2025. Lo ha annunciato Marine Le Pen.


“Le cose erano chiare, Michel Barnier non ha voluto rispondere alle richieste degli 11 milioni di elettori del Rassemblement national, noi faremo le nostre”, ha aggiunto Marine Le Pen. “Presenteremo una mozione di censura. Voteremo le mozioni di censura e prima di tutto la nostra”, ha aggiunto ancora. Prima di Rn, anche il partito di sinistra estrema la France Insoumise di Mélenchon aveva invocato il ricorso al voto di sfiducia all’esecutivo guidato da Barnier. “Di fronte a questa ennesima negazione della democrazia, sfiduceremo il governo. Michel Barnier passerà alla storia come colui che ha avuto il mandato più breve. Viviamo nel caos politico a causa del governo di Michel Barnier e della presidenza di Emmanuel Macron”. Così la deputata Mathilde Panot all’Assemblea nazionale dopo l’annuncio del premier.


Il capo del governo francese, Michel Barnier, invocando “il momento della verità che metta ciascuno di fronte alle proprie responsabilità”, ha fatto scattare l’articolo 49.3 della Costituzione sulla legge di bilancio per la previdenza sociale 2025. “D’ora in poi, signore e signori, ognuno deve assumersi le proprie responsabilità e io mi prendo le mie”, ha detto a conclusione del suo intervento davanti ai deputati. Subito dopo l’annuncio, i deputati di sinistra e di estrema sinistra hanno lasciato il parlamento. Mathilde Panot, della France Insoumise, ha detto a Le Figaro che il suo partito voterà la sfiducia al governo di Barnier. Poi anche il Rassemblement national ha evocato la possibilità di far cadere l’esecutivo.


“Il primo ministro ha appena fatto scattare l’articolo 49.3 della Costituzione per far passare il budget della previdenza sociale”, ha scritto Rn su X. “Questo testo, come il governo, meritano la sfiducia”, ha aggiunto.

Nel Nord Est il 54% del valore delle Dop Economy, frena Centro

Nel Nord Est il 54% del valore delle Dop Economy, frena CentroRoma, 2 dic. (askanews) – Resta il Nord Est il territorio dove è maggiore il valore della Dop Economy, mentre il Centro frena e Sud e Isole proseguono nel trend di crescita che le caratterizza da ormai 5 anni. Dopo due anni consecutivi che hanno visto crescere la Dop economy in diciotto regioni su venti, stavolta il quadro descritto dal XXII Rapporto Ismea-Qualivita sull’impatto territoriale delle filiere del cibo e del vino DOP IGP nel 2023 si presenta più variegato. Frena infatti la crescita di regione simbolo dell’agroalimentare come l’Emilia Romagna, la Toscana, la Puglia e il Piemonte e crescono invece regioni come il Friuli Venezia Giulia, la Valle d’Aosta e l’Abruzzo.


Su 107 province italiane 61 hanno valore più alto, il 17% delle con crescite a doppia cifra. Le quattro regioni del Nord-Est nel complesso mostrano risultati stabili (-0,6% sul 2022) e rappresentano il 54% del settore nazionale DOP IGP con un valore che sfiora gli 11 miliardi di euro: a frenare è soprattutto il calo dell’Emilia-Romagna (-2,4%), mentre crescono Friuli Venezia Giulia (+1,4%) e Veneto (+0,4%) che, con 4,85 miliardi di euro , si conferma leader rappresentando quasi un quarto del valore del comparto DOP IGP italiano. Bene il Nord-Ovest (+1,5%) in cui la Dop economy vale 4,33 miliardi di euro, trainato in particolare dalla Lombardia, che supera per la prima volta i 2,5 miliardi € e con il +3,3% registra una crescita per il terzo anno consecutivo; frenano il Piemonte (-1,2%), dopo la forte crescita del 2022, e la Liguria (-2,0%), sale invece la Valle d’Aosta (+3,2%).


L’area Sud e Isole, sempre in crescita negli ultimi 5 anni, ha il risultato migliore in termini assoluti (120 milioni di euro in più del 2022) e relativi (+4,0% su base annua). A trainare è soprattutto la Sardegna (+19,0%), ma registrano ottimi risultati anche Abruzzo (+10,6%), Campania (+2,9%) e Sicilia (+2,2%); frena la Puglia (-7,5%). Il Centro ha i risultati peggiori con un calo complessivo del -3,9%, condizionato principalmente dalla Toscana (-5,5%), che rappresenta la gran parte del valore economico dell’area. Unica eccezione positiva il Lazio, in crescita (+8,8%).


Fra le prime venti province per valore, i risultati migliori del 2023 in termini assoluti sono quelli di Brescia (+52 mln), Treviso (+33 mln), Vicenza (+31 mln), Cremona (+24 mln) e Udine (+20 mln). In calo soprattutto Modena (-8,6%), Verona (-4,8%), Siena (-4,4%) e Reggio nell’Emilia (-3,4%). Il Veneto (4,85 mld) e l’Emilia-Romagna (3,87 mld) si confermano prime regioni per valore economico, seguite dalla Lombardia (2,58 mld), che supera per la prima volta i 2,5 miliardi e cresce per il terzo anno consecutivo, e dal Piemonte (1,64 mld). Seguono la Toscana (1,36 mld) e le altre due regioni del Nord-Est: Friuli Venezia Giulia (1,22 mld) e Trentino-Alto Adige (1,02 mld).


L’area Sud e Isole cresce per il quinto anno consecutivo trainata dalla Sardegna (+19,0%) e dalla Campania (+2,9%) Tra le province, si conferma al primo posto Treviso (2,22 mld), seguita da Parma (1,67 mld) e Verona (1,40 mld). Vicine al miliardo di euro anche Cuneo (974 mln) e Brescia (929 mln). Siena (648 mln), in nona posizione, è la prima provincia del Centro mentre Caserta (329 mln ), in 15esima posizione, è la prima del Sud. Fra le prime dieci province per valore del cibo e le prime 10 per valore del vino, sono rappresentate ben 12 regioni italiane.

Tavares (con buona uscita da 100 milioni) lascia Stellantis, mercato e politica s’interrogano sul futuro

Tavares (con buona uscita da 100 milioni) lascia Stellantis, mercato e politica s’interrogano sul futuroMilano, 2 dic. (askanews) – Con le sue dimissioni inattese, il Ceo Carlos Tavares lascia il gruppo Stellantis in una fase di difficoltà per il gruppo e per l’intero settore alla prese con una transizione che non decolla e che sta logorando i bilanci delle case auto. Uno scenario che preoccupa il mercato: le dimissioni di Tavares “creano incertezza in un momento particolarmente critico”, scrivono gli analisti di Equita, mentre il titolo in Borsa è arrivato a cedere il 10% scendendo sui minimi degli ultimi due anni e mezzo (-40% da inizio anno). Mentre il mercato si interroga sul successore di Tavares di cui si sta occupando un Comitato speciale, già circolano le prime indiscrezioni sulla buona uscita del manager portoghese che potrebbe arrivare fino a 100 milioni di euro, considerando che negli ultimi due anni il suo stipendio è stato di circa 40 milioni di euro l’anno.


A gestire Stellantis fino alla nomina del nuovo Ceo sarà un Comitato esecutivo presieduto da John Elkann, azionista di riferimento tramite Exor, che di fatto assume la guida del gruppo. Sui potenziali candidati circolano diversi nomi. Alcuni da tempo come quello del Ceo di Renault, Luca de Meo, che però viene associato a una complicata ipotesi di aggregazione fra Renault e Stellantis. Sempre nel settore circolano i nomi di top manager o ex top manager di case auto tedesche e americane, fra cui Mary Barra, Ceo di GM e responsabile comunicazione ai tempi della trattativa con Marchionne per sciogliere l’alleanza fra i due gruppi. Ma la scelta potrebbe ricadere anche su manager di altri settori, come fatto da Ferrari con la nomina di Benedetto Vigna proveniente dal produttore di chip Stm. Resta poi in piedi anche l’ipotesi di nomine interne, come Jean-Philippe Imparato e Antonio Filosa nominati responsabili Europa e Nord America del gruppo nell’ultimo riassetto manageriale che ha portato anche alle dimissioni della Cfo Nathalie Night sostituita da Doug Ostermann. Sulle cause invece della brusca rottura che si è consumata durante un Cda negli Usa, circolano diverse ipotesi fra cui il peggioramento dei conti (-27% i ricavi nel terzo trimestre) a causa del calo delle vendite in Nord America (-17% nei primi 9 mesi) e in Europa (-7%) da che hanno portato al pesante allarme utili di settembre con il target di margine operativo ridotto dal 10 al 5,5-7%. Ma anche la strategia sull’elettrico, il ritardo nel lancio di nuovi modelli, e, forse, anche scelte drastiche da adottare sull’assetto produttivo del gruppo. Sicuramente Stellantis fra i gruppi auto è quello che ha sofferto di più soprattutto in Europa e in particolare in Italia dove la produzione è crollata del 40% con previsione di chiudere l’anno intorno alle 500mila unità inclusi i furgoni, sui minimi da decenni, mentre Fiat a ottobre è scesa sotto la soglia psicologica del 10% del mercato.


Uno scenario che spaventa governo, subito informato da John Elkann, e sindacati che non rimpiangono l’uscita del manager e chiedono la convocazione dell’atteso tavolo a Palazzo Chigi per discutere del futuro del gruppo in Italia. L’eredità lasciata da Tavares è pesante: diversi stabilimenti fra cui Mirafiori chiusi fino a gennaio e una mancanza di prodotto che sarà compensata solo in parte con le produzioni di Lancia, DS, Jeep e Alfa Romeo a Melfi e Cassino sulle nuove piattaforme Stla Medium e Large. Intanto però diversi modelli del gruppo, fra cui alcuni best seller, come Grande Panda, Lancia Ypsilon, Alfa Junior e Jeep Avenger sono già state allocato in altri stabilimenti europei. Intanto, il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto questo pomeriggio, nel corso della visita di Stato in India a Nuova Delhi, un colloquio telefonico con il presidente di Stellantis John Elkann, collegato dagli Stati Uniti. Il confronto è avvenuto a seguito delle dimissioni dell’amministratore delegato del gruppo, Carlos Tavares. Lo affermano fonti del Mimit. Le stesse fonti riportano che “il tavolo Stellantis, convocato per il prossimo 17 dicembre al Mimit, è confermato con l’intenzione di chiudere in modo positivo così come da mandato parlamentare, con un ‘Piano Italia’ che riaffermi la centralità del nostro Paese nei progetti di sviluppo di Stellantis”. Al tavolo il gruppo automobilistico “sarà rappresentato da Jean Philippe Imparato, responsabile Europa, che ha avuto dal presidente, nonché guida del Comitato esecutivo, il mandato di chiudere in modo positivo le interlocuzioni”.

Sanità, in Lombardia programma investimenti straordinari da 219 mln

Sanità, in Lombardia programma investimenti straordinari da 219 mlnMilano, 2 dic. (askanews) – La Giunta regionale della Lombardia ha approvato un programma straordinario di investimenti in sanità per il 2024, destinando oltre 219 milioni di euro per il potenziamento delle infrastrutture, la sicurezza e l’efficientamento energetico del sistema sanitario regionale. La delibera, proposta dell’assessore al Welfare Guido Bertolaso, prevede interventi strategici per migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza delle strutture sanitarie.


Gli investimenti includono progetti di riqualificazione di vari ospedali. Tra questi, l’ampliamento del Pronto Soccorso del San Gerardo di Monza (30,5 milioni di euro) e la ristrutturazione dell’Ospedale di Voghera (52 milioni di euro). Particolare attenzione è rivolta anche alla salute mentale e alla neuropsichiatria infantile, con la realizzazione di una nuova struttura a Dalmine per 6,5 milioni di euro. E ancora oltre 31 milioni per l’Ospedale Sacco di Milano, 13,7 milioni per l’avvio della prima fase della riqualificazione degli Spedali Civili di Brescia, altri fondi per l’acquisto della PET al Papa Giovanni di Bergamo e l’angiografia digitale all’ospedale di Mantova. Tra le altre misure finanziate, il potenziamento del parco tecnologico biomedicale con l’acquisto di apparecchiature diagnostiche avanzate, come sistemi di angiografia digitale e acceleratori lineari; interventi di adeguamento normativo e sicurezza antincendio per le strutture sanitarie regionali e progetti di efficientamento energetico per una gestione più sostenibile e moderna delle risorse.


“Con questa delibera – ha detto l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso – Regione Lombardia dimostra ancora una volta il suo impegno verso una sanità di eccellenza, in grado di rispondere alle esigenze dei cittadini e di essere all’altezza delle sfide future. I nostri ospedali e i nostri servizi territoriali saranno sempre più sicuri e moderni. Un investimento sulla salute è un investimento sul futuro di tutti noi”.

In Sicilia progetto di conservazione per l’asino grigio

In Sicilia progetto di conservazione per l’asino grigioRoma, 2 dic. (askanews) – Al via in Sicilia un progetto per la conservazione dell’asino grigio, una specie che appartiene alla memoria dell’entroterra siciliano. In tutta la regione si contano oggi meno di un centinaio di esemplari e che ora è al centro del progetto “Recupero, Conservazione e Caratterizzazione delle Risorse Genetiche Equine e Asinine Siciliane”, realizzato dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, con la collaborazione dell’Assessorato Regionale dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca Mediterranea, delle Università di Catania (Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente – Di3A) e di Messina (Dipartimento di Scienze Veterinarie.


Si tratta di un progetto, finanziato attraverso la Misura 10.2.b “Conservazione delle risorse genetiche animali in agricoltura” del Piano di Sviluppo Rurale per la Sicilia 2014-2022, che si pone due obiettivi, attraverso una doppia caratterizzazione genetica e morfologica: da un lato lo sviluppo di un Piano di conservazione per le razze equine già riconosciute, quali il Cavallo Sanfratellano, il Cavallo Puro Sangue Orientale, l’Asino Pantesco e l’Asino Ragusano; dall’altro, un Piano di caratterizzazione per i Tipi Genetici Autoctoni (TGA) che non hanno ancora status di razza, tra cui l’Asino Grigio Siciliano, e il cavallo siciliano che invece dopo un lungo iter di circa 20 anni, ha ottenuto il riconoscimento, lo scorso aprile. Ed è proprio sull’asino grigio siciliano che nei giorni scorsi è stata organizzata una giornata divulgativa, a Masseria Specchi, situata all’interno della Riserva Naturale Orientata Pantalica, dove cresce un piccolo allevamento di 7 asini e 2 puledrini, frutto di un’attività congiunta del Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale e Territoriale con il supporto dell’Istituto Incremento Ippico. Nell’occasione, sono stati presentati i primi risultati del progetto.