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Tag: Sanremo 2023

Salis, Tajani: non è un caso politico, chiediamo rispetto detenuti

Salis, Tajani: non è un caso politico, chiediamo rispetto detenutiRoma, 1 feb. (askanews) – Sul caso Ilaria Salis “noi dobbiamo impegnarci perché vengano garantiti i diritti del detenuto, non possiamo interferire nelle attività giudiziarie di un paese diverso, non si può chiedere l’estradizione perché” Salis “non ha commesso alcun reato in Italia e l’estradizione si può chiedere quando si commette un reato in Italia ed è stata arrestata altrove, non può stare agli arresti domiciliari in Italia se prima che vengano ottenuti lì e non si può” nemmeno “ottenere il trasferimento direttamente in Italia, non è previsto. Quello che noi chiediamo che ci sia il rispetto del detenuto, evitiamo di trasformare la vicenda, che riguarda il rispetto delle norme comunitarie per il diritto dei detenuti, in un fatto politico”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine di un convegno alla Camera.

“Questo – ha insistito Tajani – non è un caso politico, io faccio il ministro degli Esteri lo faccio per tutti i cittadini italiani, sono 2.500 cittadini italiani detenuti nel mondo e noi facciamo la stessa cosa per tutti i cittadini italiani, indipendentemente se sono stati arrestati per motivi politici o per altri motivi. Il rispetto del diritto del detenuto non è legato né alla sua innocenza né alla sua colpevolezza – ha proseguito il vicepremier -, ci sono delle norme comunitarie che dicono che se sei detenuto in attesa di giudizio devi avere un trattamento diverso e su questo noi ci impegniamo. Per me Salis poteva anche essere detenuta per un altro motivo, avrei fatto le stesse cose. Il diritto e le le garanzie riguardano le persone, non riguardano i partiti politici o le forze politiche. A me ministro degli Esteri non interessa se” Ilaria Salis “sta dentro per un reato di tipo politico, se stesse dentro per un altro tipo di reato direi e farei le stesse cose”.

Orban: i soldi dell’Ungheria non andranno all’Ucraina

Orban: i soldi dell’Ungheria non andranno all’UcrainaRoma, 1 feb. (askanews) – Il premier ungherese Viktor Orban ha utilizzato i social media per dare la sua versione dell’intesa raggiunta a Bruxelles sui 50 miliardi di euro da destinare all’Ucraina e per dichiarare la vittoria del vertice.

L’Ungheria. Ha spiegato Orban, ha negoziato un “meccanismo di controllo” che “garantisce l’uso ragionevole dei fondi” per l’Ucraina: “Abbiamo la garanzia che i soldi dell’Ungheria non potranno finire in Ucraina”, ha spiegato. Il tema è stato ulteriormente approfondito dal consigliere politico del premier magiaro, Balßzs Orban: “Per quanto riguarda il sostegno all’Ucraina, abbiamo dovuto affrontare due minacce: in primo luogo, il tentativo di inviare denaro senza meccanismi di controllo e, in secondo luogo, la preoccupazione che il denaro del popolo ungherese potesse finire in Ucraina” e “oggi siamo riusciti a evitare entrambe le minacce” perché “alla fine del primo anno, gli aiuti all’Ucraina dovranno essere rinegoziati, e alla fine del secondo anno l’intera questione sarà riesaminata nel contesto del bilancio dell’UE per il periodo successivo”.

ByteDance (TikTok) lancia in Cina il suo generatore di chatbot

ByteDance (TikTok) lancia in Cina il suo generatore di chatbotRoma, 1 feb. (askanews) – ByteDance – la compagnia cinese proprietaria di TikTok – ha lanciato la sua piattaforma simile ai GPT di OpenAI, che consente agli utenti di personalizzare il suo bot di intelligenza artificiale (IA) ChatGPT per compiti specifici. Lo riferisce il South China Morning Post

Coze è stato lanciato solo in Cina, dove i servizi di OpenAI non sono ufficialmente disponibili, ed descritto come una “piattaforma di sviluppo IA completa” che consente agli utenti di “creare rapidamente un bot senza codifica”. Dopo aver creato un chatbot, gli utenti possono condividerlo su altre app ByteDance, come lo strumento di collaborazione aziendale Feishu, o anche WeChat, la super app di Tencent Holdings con oltre 1,3 miliardi di utenti.

Latte, produzione mondiale in equilibrio e domanda in crescita

Latte, produzione mondiale in equilibrio e domanda in crescitaRoma, 1 feb. (askanews) – Produzione mondiale di latte in equilibrio e domanda mondiale in crescita: i prezzi del settore lattiero caseario dovrebbero, almeno nelle prossime settimane, mantenersi su valori sostenuti, favorendo così la possibilità delle catene di approvvigionamento di pianificare investimenti per migliorare produzioni, benessere animale, sostenibilità, internazionalizzazione.

I dati sono stati anticipati da Clal, portale di riferimento mondiale del settore lattiero caseario, a Fieragricola, la rassegna internazionale di agricoltura in corso a Veronafiere fino al 3 febbraio. Proprio Clal venerdì 2 febbraio farà un approfondimento sul comparto, coinvolgendo la catena di approvvigionamento, dai produttori alla grande distribuzione organizzata, affrontando anche i temi dei cambiamenti climatici, della mangimistica e dei costi di produzione, del dialogo per affrontare insieme le nuove sfide dei mercati. A fronte di produzioni sostanzialmente invariate, con i principali Paesi esportatori di formaggi, polveri e burro (Argentina, Australia, Bielorussia, Cile, Nuova Zelanda, Ue-27, Usa, Uruguay) che hanno prodotto solamente lo 0,2% di latte in più rispetto all’anno precedente, la domanda mondiale di prodotti lattiero caseari si è mostrata dinamica, con consumi in aumento dello 0,6% e scambi mondiali sostenuti (+4,1% le importazioni in milk equivalent e +3,1% le esportazioni) fra le principali aree del pianeta, e lascia sperare che il 2024 possa assicurare margini di guadagno in crescita per gli allevatori.

I risultati dell’ultima quotazione del Global Dairy Trade, l’asta dei prodotti lattiero caseari in Oceania con cadenza quindicinale e che rappresenta il termometro di fatto delle tendenze globali segna quotazioni positive per tutte le principali voci a listino: burro +5,8%, cheddar +1%, polvere di latte intero WMP +1,7%, polvere di latte scremato SMP +1,2%.

Covid, Fiaso: curva dei ricoveri giù in picchiata

Covid, Fiaso: curva dei ricoveri giù in picchiataRoma, 1 feb. (askanews) – Ancora giù in picchiata la curva dei ricoveri Covid: -37% nell’ultima rilevazione settimanale. Segno negativo che si conferma ormai da sette settimane nel bollettino della rete sentinella Fiaso (Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere). Il rallentamento dei contagi – sottolinea Fiaso – è più immediatamente evidente fra gli asintomatici: -44% nei pazienti “con Covid”, coloro che sono in ospedale per altre cause ma sono risultati positivi al coronavirus. Si riduce invece del 26,8 la percentuale dei ricoverati “per Covid”, ovvero coloro che occupano posti letto nelle malattie infettive o nelle medicine con sindromi respiratorie e polmonari da riferire all’infezione da SARS COV-2. L’età media dei pazienti presenti in ospedale è di 76 anni e nel 95% dei casi si tratta di soggetti che presentano anche altre patologie. Crollano del 66% anche i ricoveri Covid nelle terapie intensive, si tratta in termini assoluti di qualche paziente per ospedale, ricoverato “con Covid” per altre patologie. Un solo caso registrato negli ospedali pediatrici e nei reparti di pediatria degli ospedali sentinella monitorati dalla Federazione italiana delle aziende sanitarie e ospedaliere, un bambino nella fascia di età 0-6 mesi ricoverato “con Covid”.

Endometriosi per 15% italiane in età fertile ma solo 50% donne la conosce

Endometriosi per 15% italiane in età fertile ma solo 50% donne la conosceRoma, 1 feb. (askanews) – Una patologia che riguarda il 15% delle donne italiane (pari a circa 3 milioni), e che può avere un forte impatto sulla qualità della vita, sia dal punto di vista fisico che psicologico, anche perché può causare infertilità, ma che non sempre viene diagnosticata e trattata in modo adeguato e soprattutto è conosciuta solo da 1 donna su 2″. Sono i dati diffusi oggi in occasione dell’evento “Dare voce al silenzio: Prevenire ed affrontare l’endometriosi” promosso da Carrefour Italia su iniziativa del Senatore De Priamo, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni, associazioni e cittadini sulla patologia. La ricerca commissionata da Carrefour Italia e realizzata da SWG, ha evidenziato che solo 1 donna su 4, tra i 35 e i 55 anni, parla di aiuti economici e di azioni di sensibilizzazione all’interno delle aziende, che permettano di evitare pregiudizi sul posto di lavoro. A questo si aggiunge che il 51% delle intervistate individua nello smart working una delle principali soluzioni da adottare per favorire l’inclusione lavorativa, mentre il 33% chiede più giorni di congedo retribuito e il 32% chiede azioni di informazione finalizzate a promuovere un accesso più tempestivo e appropriato ai percorsi specifici di diagnosi e cura. Il 24%, vorrebbe avere un aiuto economico per sostenere le spese mediche e il 23% richiede azioni di sensibilizzazione interna per evitare pregiudizi. Questo perché per il 76% delle intervistate l’endometriosi incide sulla stabilità psicologica ed emotiva e per il 61% sulle performance lavorative, per il 47% sulle possibilità di carriera e per il 41% sui rapporti con colleghi e colleghe. La situazione di forte disinformazione e confusione sul tema si riflette anche sulle abitudini e sulle scelte delle donne in materia di prevenzione e cura: solo una piccola parte delle intervistate (meno del 4%), è in grado di riconoscere correttamente tutti i sintomi, le cause, le conseguenze e le possibili terapie. Quasi una donna su 2 pensa che per alleviare i dolori basti assumere farmaci antidolorifici, mentre il 35% crede che sia facile da diagnosticare, già alla comparsa dei primi sintomi. Quasi il 60% delle donne che ha il dubbio di essere affetta da endometriosi non ha mai effettuato una visita di controllo: un dato allarmante se pensiamo che si tratta di donne in età fertile, che pur essendo consapevoli delle caratteristiche e delle implicazioni dell’endometriosi, non hanno ancora trovato il coraggio o l’opportunità di verificare le proprie preoccupazioni. La percentuale di donne che non si sottopone a controlli aumenta tra le over 45 e tra chi non conosce la malattia. In generale, le donne più informate sono le under 45 e quelle con una scolarità più elevata, mentre le intervistate con una scolarità più bassa sono anche quelle che dichiarano di non averne mai sentito parlare (il 21%). Tra le donne intervistate, solo il 4% afferma di soffrire di endometriosi, 1 su 3 conosce almeno una persona che ne è colpita mentre l’11% non esclude di poter essere affetta. Le donne affette da endometriosi e/o che conoscono donne con questa patologia e le donne che hanno il dubbio di soffrirne dimostrano una maggiore conoscenza delle sue conseguenze nella quotidianità: l’82% sa che deve seguire precise terapie farmacologiche e il 62% che dovrà assentarsi dal lavoro/scuola nei giorni nel periodo mestruale. Il 35% è consapevole che potrebbe far ricorso alla procreazione medicalmente assistita e il 27% sa che potrebbe essere sottoposta a interventi chirurgici di isterectomia per risolvere la situazione.

Approda in Italia Popeyes, il quick service di pollo made in Usa

Approda in Italia Popeyes, il quick service di pollo made in UsaRoma, 1 feb. (askanews) – Sbarca in Italia Popeyes, uno dei più grandi quick service restaurants di pollo, che nei suoi oltre 4.300 ristoranti in America e nel mondo ha portato lo stile culinario di New Orleans. Il primo ristorante sarà inaugurato quest’anno, ma la compagnia prevede un’importante espansione nella penisola nei prossimi anni, simile a quella avvenuta in Spagna dove sono già stati aperti 120 ristoranti.

L’ingresso del brand Popeyes in Italia è supportato da Restaurant Brands Iberia, master franchisee e uno dei principali gruppi di ristorazione organizzata in Spagna e Portogallo. Il pollo di Popeyes si ispira alla Louisiana, con sapori tipici della miscela di ingredienti ereditati dalla sua storia multiculturale. L’offerta si rifà ad una ricetta segreta ricca di diverse spezie, che donano al pollo un sapore caratteristico e riconoscibile, risultato delle 12 ore di marinatura.

Venditti all’Arena di Verona per 40 anni di Notte prima degli esami

Venditti all’Arena di Verona per 40 anni di Notte prima degli esamiRoma, 1 feb. (askanews) – Domenica 19 maggio 2024 all’Arena di Verona ci sarà “Notte prima degli esami 1984-2024 40th anniversary”. Antonello Venditti, a 40 anni dall’uscita del disco Cuore, darà vita a uno spettacolo che apre ufficialmente le celebrazioni per l’anniversario dell’album che contiene brani diventati storia della musica italiana, nella loro attualità, ed inni generazionali come “Notte prima degli esami”.

Il 19 maggio, Venditti e la sua Superband porteranno live sul palco dell’Arena di Verona i brani dell’album Cuore insieme a molti altri grandi successi della sua lunga storia musicale. “Notte prima degli esami 1984-2024 40th anniversary”, è prodotto e organizzato da Friends and Partners. I biglietti saranno in vendita dalle ore 18 del primo febbraio su ticketone.it e nei punti vendita abituali.

Cina, PMI Caixin-S&P gennaio stabile a 50,8 punti

Cina, PMI Caixin-S&P gennaio stabile a 50,8 punti

Roma, 1 feb. (askanews) – Il PMI manifatturiero Caixin/S&P Global della Cina è rimasto a 50,8 a gennaio, invariato rispetto a dicembre. Si tratta di un dato che contrasta con il PMI ufficiale diffuso ieri dall’Ufficio nazionale di statistica cinese, che invece segna per gennaio un calo a 49,2 punti.

La soglia dei 50 punti separa la crescita dalla contrazione. “Una logistica più rapida, un aumento degli approvvigionamenti e un aumento delle scorte riflettono una maggiore fiducia delle imprese”, ha affermato Wang Zhe, economista senior presso Caixin Insight Group. Tuttavia, ha osservato che l’occupazione resta in contrazione, i livelli dei prezzi sono contenuti e “le pressioni deflazionistiche persistono”.

Sanremo, i cantanti in gara sui social: impazza Alessandra Amoroso

Sanremo, i cantanti in gara sui social: impazza Alessandra AmorosoRoma, 1 feb. (askanews) – I bookmaker puntano sul podio femminile, con le quotazioni per la vittoria che spingono in alto Angelina Mango, Alessandra Amoroso e Annalisa. I social non si discostano molto, inframmezzando questo trittico con Fiorella Mannoia e Ghali. Per il terzo anno, la società di strategia, comunicazione e marketing digitale, DeRev, ha ponderato il “fattore-community” dei cantanti in gara a Sanremo, vale a dire il vantaggio che può derivare a ciascuno di loro dal supporto di follower disposti a mobilitarsi per un loro successo. La classifica del 2024 vede Alessandra Amoroso in testa grazie alla seconda community più ampia (8 milioni e 940mila follower), seconda soltanto a quella di Emma (12 milioni e 744mila), e un engagement del 1,13% che le fa superare di molto la collega ex Amici (0,09%) ferma al sesto posto.

Dietro Amoroso c’è Fiorella Mannoia, che fa incetta di numeri molto interessanti se visti attraverso la lente del televoto: 2 milioni e 811mila follower, un engagement in linea con quello medio degli influencer con la stessa community (1,8%) – di persone cioè che usano i social per professione, e non per branding -, e ben 186 post pubblicati nel periodo preso in considerazione da DeRev per l’estrazione dei dati (1 dicembre 2023 – 27 gennaio 2024): un record. “La nostra analisi – ha spiegato il ceo di DeRev, Roberto Esposito – valuta la performance dei cantanti sui social media ai blocchi di partenza -. Durante la settimana può accadere di tutto, ma qui scopriamo chi sta già scaldando la community. Mannoia non lascia mai soli i propri follower, il suo dialogo con loro è costante e di qualità. Amoroso però vanta una post interaction del doppio (8,15% contro 4,52% di Mannoia): se chiamasse gli utenti al voto, potrebbe raccogliere una risposta importante”.

Al terzo posto della classifica c’è Ghali: 4 milioni e 463mila follower, 0,66% di engagement, è anche l’artista che ha totalizzato il maggior numero di reactions ai 35 contenuti pubblicati nel periodo: 2 milioni e 558mila (chi fa meglio su questo fronte è Emma, ma si ferma a 1 milione e 268mila). Dietro Ghali troviamo Annalisa e Angelina Mango. La prima ha una community che compete con le maggiori (5 milioni e 179mila follower), la seconda può contare su relativamente meno follower (parliamo comunque di 1 milione e 230mila fan sui social), ma ha un engagement che la fa risalire: 2,17% contro lo 0,41% di Annalisa. In fondo alla classifica, stilata sulla base del DeRev Score – un punteggio derivante da un algoritmo proprietario sviluppato per misurare l’efficacia della comunicazione sui social media a partire da tutti i principali indicatori, come il numero di follower, l’engagement, il numero di interazioni e il numero di post -, ci sono Geolier, I Santi Francesi e Fred De Palma. Fatta eccezione per i vincitori di X Factor (che hanno 148mila follower), gli altri devono lo scarso posizionamento al fatto che pubblicano poco (Geolier, 19 post) o molto poco (Fred De Palma, 4 post) sui social media.

“La frequenza di pubblicazione – ha fatto notare Roberto Esposito – è indice del legame tra community e artista. Sebbene sia Geolier che De Palma abbiano un notevole numero di follower (2 milioni e 535mila il primo, 1 milione e 903mila il secondo), non ingaggiarli preparandoli alla gara potrebbe causare la dispersione di un vantaggio competitivo. Certamente, entrambi potrebbero risvegliare la community durante il Festival, ma farlo per tempo li avrebbe fatti partire in tutt’altra situazione”. Stesso rilievo per quanto riguarda Mr. Rain che isola alcuni valori di engagement molto alti e che, addirittura, è comparso con tre post su Facebook nella Top10 che DeRev stila alla fine dell’anno per individuare i contenuti più popolari (vale a dire che hanno generato in assoluto il maggior numero di interazioni): anche per lui, la posizione nella classifica social di Sanremo è dovuta al mimino numero di post pubblicati (8). Il Festival, in generale, gode di ottima salute e incrementa i già buoni risultati – in termini di visibilità e seguito – della scorsa edizione. Ad oggi, conta su 2 milioni e 819mila follower tra tutte le piattaforme, con un incremento di 768mila utenti rispetto all’anno scorso. L’engagement risulta “normalizzato” (1,29%): l’anno scorso, infatti, spiccava un 6,3%, ma dovuto al neonato profilo TikTok che fu aperto proprio nel mese di gennaio 2023. Secondo il report di DeRev sui post più popolari, che ogni anno misura i contenuti che hanno ricevuto più interazioni, nel 2023 Sanremo è stato al secondo posto dei trend di conversazione sui social media (11 milioni di interazioni), preceduto soltanto al Milan (oltre 14 milioni di interazioni) e seguito da Giorgia Meloni (8 milioni di interazioni).

DeRev studia le community social dei cantanti in gara a Sanremo da tre anni. Nell’edizione del 2022, i primi 3 classificati del Festival (Blanco-Mahmood, Elisa, Gianni Morandi) si trovavano nei primi 5 posti della classifica DeRev (rispettivamente: terza, quinta e prima posizione). Nell’edizione del 2023 Mengoni, Lazza e Ultimo (che si sono classificati primo, secondo e quarto), erano sul podio della classifica pre-gara di DeRev.