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Tag: Sanremo 2023

Nuovi materiali per auto e aerospazio da scarti fibra di carbonio

Nuovi materiali per auto e aerospazio da scarti fibra di carbonioMilano, 23 gen. (askanews) – Nuovi materiali compositi resistenti, leggeri e low cost per il settore automobilistico e aerospaziale, ricavati da scarti di lavorazione della fibra di carbonio. È quanto sta mettendo a punto il progetto triennale Maris, finanziato dal ministero delle Imprese e del made in Italy con oltre 5 milioni di euro e al quale partecipa Enea insieme ad Aerosoft spa (capofila), Cnr (Istituto per i polimeri, compositi e biomateriali), Università di Salerno (Dipartimento di Fisica) e Atm.

Le proprietà di alto livello dei compositi a matrice plastica rinforzati con fibra di carbonio permettono di realizzare manufatti estremamente leggeri e resistenti con cui fabbricare componenti per fusoliere, ali e seggiolini degli aerei, scocche e rivestimenti delle automobili fino ad arrivare alle racchette da tennis di ultima generazione. “Negli ultimi decenni l’impiego dei compositi in fibra di carbonio, un materiale molto costoso, è cresciuto esponenzialmente in ambito aerospace e automotive. Allo stesso tempo è cresciuta la quantità sia dei prodotti in composito a fine vita, sia degli scarti di produzione, che possono arrivare fino al 20% del materiale utilizzato già nella prima fase della lavorazione”, spiega Sergio Galvagno, ricercatore Enea del Laboratorio di Nanomateriali e dispositivi e responsabile del progetto per l’Agenzia. “Trovare nuove strade per il loro riutilizzo – aggiunge – costituisce una vantaggiosa strategia di gestione per migliorare il ciclo di vita e la sostenibilità ambientale ed economica di questi materiali”.

Il progetto si sviluppata in tre fasi: la prima prevede lo studio dei costituenti del materiale composito fibrorinforzato, fibra e matrice plastica, al fine di testarne il grado di riciclabilità. La seconda vede la messa a punto della tecnologia di consolidamento dei materiali ottenuti dallo studio del riciclo. La terza e ultima fase prevede il test dei materiali consolidati, ottenuti dal riciclo, nella realizzazione di componenti di prova. Enea è coinvolta nelle attività relative al recupero e riuso dei materiali di scarto e alla loro valorizzazione ed è impegnata nella valutazione dei potenziali impatti ambientali associati alla produzione di laminati consolidati. “Maris costituisce per Enea l’occasione di sperimentare i nostri processi sui materiali di nuova generazione del settore dei compositi aereonautici, per sviluppare nuove strade per l’utilizzo delle fibre di carbonio recuperate anche mediante il loro impiego in processi di stampa 3D”, conclude Galvagno.

“Essere riusciti a coinvolgere partner così importanti e qualificati sul progetto Maris rappresenta per noi di Aerosoft uno step importante, che conferma la capacità attrattiva per attività di collaborazione in aree di ricerca strategiche – commenta Nicola Carannante, direttore tecnico di Aerosoft spa -. Il progetto Maris, infatti, coniuga in sé diversi obiettivi che si posizionano sulle direttrici europee dello sviluppo industriale: tendere verso l’economia e l’industria circolare, per soddisfare i requisiti di sostenibilità ambientale con una forte riduzione dei rifiuti legati alle produzioni di materiali plastici rinforzati in fibra di carbonio, i cosiddetti Cfrp. In questo scenario, Aerosoft vuole porre le basi per la costituzione di una filiera che mira al recupero delle fibre di carbonio e al successivo riutilizzo attraverso un processo di consolidamento delle fibre in lastre pre-consolidate pronte per impieghi e applicazioni sia in campo aerospace che automotive”, conclude Carannante. Le lastre Cfrp saranno realizzate presso lo stabilimento Aerosoft di Capua.

Bce: 9 banche eurozona su 10 esposte a rischi transizione energia

Bce: 9 banche eurozona su 10 esposte a rischi transizione energiaRoma, 23 gen. (askanews) – Nell’area euro 9 banche su 10 appaiono esposte a “elevati rischi” correlati alle politiche Ue di transizione energetica, mentre il settore “mostra un consistente disallineamento” rispetto agli obiettivi di decarbonizzazione. Lo afferma la Banca centrale europea in un rapporto ad hoc pubblicato ad oggi, che riguarda appunto i rischi di deviazioni del finanziamento delle banche rispetto agli obiettivi sul clima fissati dall’Unione Europea.

Secondo l’istituzione monetaria “circa il 70% delle banche sono anche soggetti a elevati rischi reputazione e legali (litigation)”. La tesi della Bce viene esposta plasticamente in un grafico in cui vengono rappresentate come puntini le banche che si trovano al di sotto del livello minimo ritenuto necessario per mettersi in riga con i requisiti imposti dalla Ue. Nella maggior parte dei casi si trovano appunto sotto la soglia di allineamento.

“È cruciale per le banche identificare, misurare e gestire i rischi di transizione (climatica) così come fanno per qualunque altro tipo di rischio”, sostiene Frank Elderson, componente del Comitato esecutivo della Bce vicepresidente della vigilanza bancaria in un articolo pubblicato oggi sul blog dell’istituzione. L’indagine condotta dalla Bce ha coinvolto 96 banche che rappresentano il 75% dei prestiti erogati nell’area euro, rileva un generalizzato disallineamento di queste esposizioni rispetto agli “obiettivi di Parigi” e, a detta di Elderson, questo implica “elevati rischi di transizione per il 90% di queste banche. L’analisi – aggiunge – mostra che i rischi di transizione derivano prevalentemente dall’esposizione a imprese del settore energetico che sono in ritardo nel modificare i processi di produzione e sulle rinnovabili”.

Giappone, governatore banca centrale: continuiamo linea espansiva

Giappone, governatore banca centrale: continuiamo linea espansivaRoma, 23 gen. (askanews) – Come atteso dagli investitori, la Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto fermo il suo tasso di riferimento: un segnale di fiducia nell’andamento dei prezzi, che l’istituto d’emissione dello yen vorrebbe inchiodare a iun tasso d’inflazione del 2% come obiettivo di medio termine.

Il governatore Kazuo Ueda ha chiarito che l’andamento dell’inflazione sarà la stella polare che dirigerà le decisioni della banca. “Prevediamo che i prezzi rimangano a un livello superiore al 2% durante il prossimo anno fiscale, per poi dimin uire nell’anno fiscale 2025”, ha detto nella conferenza stampa tenuta dopo la riunione del Consiglio monetario della BoJ, chiarendo che la recente discesa è “dovuta principalmente al calo recente del prezzo del greggio”. La decisione di tenere il tasso a breve termine che restano negativi a -0,10%. Ueda è fiducioso che “il ritmo di discesa dei prezzi gradualmente accelererà verso l’obiettivo del 2%”.

Il Giappone ha vissuto un lunghissimo periodo di deflazione che ha portato il paese in una crisi di stagnazione molto lunga. L’inflazione ha preso a crescere, a partire dalla crisi ucraina, anche a causa della carenza di materie prime, intaccando il potere d’acquisto delle famiglie. Questo ha portato il primo ministro Fumio Kishida a chiedere al sistema delle imprese di essere particolarmente generose nelle imminenti trattative salariali. Questo, tuttavia, potrebbe rallentare il ritmo della discesa dei prezzi. La politica ultraespansiva della BoJ ha contribuito a un deprezzamento con pochi precedenti dello yen, che favorisce le aziende esportatrici ma rende più oneroso l’approvvigionamento di materie prime. Tuttavia gran parte degli investitori ha scommesso sul mantenimento della linea da parte della banca centrale, tanto che la Borsa di Tokyo recentemente ha inanellato diversi record ed è stata particolarmente brillante.

Scommessa azzeccata, a sentire Ueda: “Anche se l’incertezza che circonda l’economia interna ed esterna e i mercati finanziari è estremamente elevata, la Banca del Giappone mira a realizzare continuamente e stabilmente l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2% grazie all’aumento dei salari, continuando persistentemente l’allentamento monetario e rispondendo in modo flessibile in base all’economia, ai prezzi e alla situazione finanziaria”. La variabile dei salari sarà attentamente osservata dalla banca centrale, ha chiarito Ueda. “La parte sindacale ha annunciato una politica una politica per chiedere aumenti salariali che superino quelli dell’anno scorso nei negoziati primaverili. Ci sono anche commenti positivi sugli aumenti salariali da parte dei manager, principalmente quelli di grandi aziende. Sulla base del fatto che i prezzi, compresi quelli dei servizi, sono in una graduale tendenza al rialzo e del rapporto alla riunione del direttore di filiale l’altro giorno, penso che anche l’allineamento dai salari all’andamento dei prezzi al consumo si stia diffondendo a poco a poco”. Per questo, Ueda ha detto che intende monitorare i negoziati primaverili per verificare “se il ciclo virtuoso dei salari e dei prezzi si rafforzerà”.

Banche smorzano stretta sul credito alle imprese ma non su famiglie

Banche smorzano stretta sul credito alle imprese ma non su famiglieRoma, 23 gen. (askanews) – In Italia a fine 2023 le banche hanno smesso di inasprire i criteri di concessione di prestiti a imprese e famiglie, tendenza innescata dalla manovra di stretta monetaria operata nei mesi scorsi dalla Bce. Ma secondo l’ultima indagine condotta dalla Banca d’Italia, nell’ambito della inchiesta per tutta l’eurozona della Bce (Bank lending survey) per il trimestre in corso gli instituti si attendono un allentamento dei criteri di offerta sui prestiti alle imprese, e invece un irrigidimento per quelli alle famiglie.

Nel quarto trimestre, riporta Bankitalia, i criteri di offerta sui prestiti alle imprese sono rimasti stabili, nonostante la maggiore percezione del rischio. I termini e le condizioni generali sono stati allentati, principalmente attraverso una riduzione dei margini applicati dalle banche sui prestiti meno rischiosi, come conseguenza di una crescente pressione concorrenziale. I criteri di offerta sui prestiti alle famiglie per l’acquisto di abitazioni sono rimasti invariati, mentre i termini e le condizioni sono stati resi più favorevoli, anche in questo caso per effetto della maggiore pressione concorrenziale. L’unica eccezione è il credito al consumo, su cui le politiche di offerta sono state nel complesso irrigidite.

Nel frattempo, prosegue Bankitalia, la domanda di credito da parte delle imprese è diminuita per il quarto trimestre consecutivo, continuando a riflettere l’aumento del livello dei tassi di interesse, il calo del fabbisogno per la spesa in investimenti fissi e il maggior ricorso all’autofinanziamento. La richiesta di finanziamenti da parte delle famiglie si è ridotta, in misura più marcata per quelli finalizzati all’acquisto di abitazioni, in calo da inizio 2022. Nel trimestre in corso la domanda di prestiti delle imprese aumenterebbe lievemente, mentre resterebbe invariata quella delle famiglie per l’acquisto di abitazioni.

Secondo l’indagine, le condizioni di accesso delle banche al finanziamento sono migliorate in particolare per quanto riguarda i depositi a lungo termine, i titoli di debito e il mercato monetario a brevissimo termine. Nel trimestre in corso gli intermediari si attendono un ulteriore miglioramento. Nel 2023 le nuove misure normative e di supervisione avrebbero contribuito a un aumento delle attività ponderate per il rischio. Nell’anno in corso tali misure avrebbero un lieve impatto restrittivo sui criteri di offerta. Gli intermediari hanno segnalato che nel secondo semestre del 2023 la quota di crediti deteriorati (Npl) e gli altri indicatori della qualità del credito hanno esercitato un impatto lievemente restrittivo sulle politiche di offerta; nel semestre in corso eserciterebbero un effetto accomodante.

Nel secondo semestre del 2023 i criteri di offerta sono stati irrigiditi soprattutto per le imprese operanti nel settore delle costruzioni, dice Bankitalia, delle attività immobiliari e nel comparto manifatturiero ad alta intensità energetica; nel semestre in corso, le banche si attendono un ulteriore irrigidimento in tutti i settori tranne che in quello manifatturiero. La variazione della liquidità in eccesso detenuta dalle banche presso l’Eurosistema non avrebbe esercitato alcun effetto sulle politiche di offerta e sui volumi di credito nel primo semestre del 2023; tali effetti sarebbero contenuti anche nel semestre in corso.

”‘Na notte infame”, il nuovo album di Piotta in uscita il primo marzo

”‘Na notte infame”, il nuovo album di Piotta in uscita il primo marzoRoma, 23 gen. (askanews) – “‘Na notte infame” è il titolo del nuovo album del cantautore e rapper Tommaso Zanello, in arte Piotta, in uscita venerdì primo marzo in tutte le piattaforme digitali, CD e vinile, pubblicato da La Grande Onda e distribuito da Altafonte e A1.

Il disco, decimo lavoro in studio, prende tutta l’ispirazione dalla recente e prematura scomparsa del fratello maggiore Fabio. Con lui, apprezzato scrittore e saggista, ha firmato molti dei testi, e proprio la voce e i versi del fratello aprono la prima traccia. “‘Na notte infame” è un percorso emotivo in quel labirinto di sentimenti che è il rapporto tra fratelli. Attraverso le vicissitudini personali e generazionali di Tommaso e di Fabio, la voce di Piotta racconta gli anni che hanno segnato le loro generazioni. Dagli anni di piombo all’Italia campione del Mondo, dal boom dei ’90 al crollo del Muro di Berlino, dalle controculture dei ’70 fino alla nascita dell’Hip-Hop italiano. Il rap di Piotta si fa più introspettivo e consapevole che mai, nel disco come dal vivo. Un viaggio inedito per suoni e formazione, così che dopo l’album, uscirà in tutte le librerie per La Nave di Teseo il primo romanzo di Tommaso dal titolo “Corso Trieste”, scritto a quattro mani con il fratello Fabio, proprio come il disco, che ne è la colonna sonora. Le due pubblicazioni saranno accompagnate dal tour nei club, in partenza il 15 marzo dal Viper Theatre di Firenze.

Un percorso che parte dal nuovo album, per scandagliare a ritroso i momenti cantautorali di Tommaso, da “La Valigia” (dall’album disco di platino “Comunque vada sarà un successo”) a “Ciclico” (per il primo film dei Manetti Bros), da “La forza che scorr” (con l’amico Danno dei Colle der Fomento) a “Un’estate ed è finito” (con Primo Brown dei Cor Veleno), passando per “Sempre là” (dall’album “La Grande Onda”) e “Ladro di te” (Sanremo 2004), fino a “Cuore Nero” e “7 vizi Capitale”, colonna sonora di Suburra, e altre, tra cui un paio di cover a cui è da sempre legato (“Rimmel” di De Gregori e “Lella” di De Angelis). Con lui una formazione dal sound totalmente rinnovato con il compositore Francesco Santalucia (piano, synth, chitarra), Augusto AKU Pallocca (sax), Claudio Cicchetti (batteria e percussioni), accompagnati dai visual del sound engineer Cristiano Boffi. Di seguito la prime date del tour: venerdì 15 marzo Viper Theatre Firenze; sabato 16 marzo Largo Venue Roma; giovedì 21 marzo Hiroshima Mon Amour Torino; venerdì 22 marzo Mercato Sonato Bologna; domenica 7 aprile Eremo Club Molfetta (BA); sabato 13 aprile Mattorosso Montebelluna (TV); giovedì 18 aprile Circolo Magnolia Milano e venerdì 19 aprile The Cage Livorno.

La Bce: le banche dell’eurozona inaspriscono ancora l’erogazione di prestiti

La Bce: le banche dell’eurozona inaspriscono ancora l’erogazione di prestitiRoma, 23 gen. (askanews) – La stretta monetaria effettuata dalla Bce sta continuando a scaricarsi sulla dinamica del credito. Sul finale del 2023 c’è stato un ulteriore seppur moderato inasprimento dei criteri di concessione di prestiti da parte delle banche nell’area euro, che peraltro prevedono di stringere ancora i rubinetti nel primo trimestre di quest’anno.

Nel frattempo, la domanda di prestiti di imprese e famiglie ha continuato a calare energicamente, seppure smorzando in qualche misura la flessione rispetto al trimestre precedente. Imn generale, poi, l’inasprimento monetario risulta più pronunciato su immobiliare e costruzioni rispetto ad altri settori. Questa la fotografia scattata dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario nell’area euro condotta dalla stessa Bce. L’inchiesta è stata effettuata tra l’8 dicembre e il 2 gennaio coinvolgendo 157 banche, dalle quali è giunto un tasso di risposta pieno. Riporta una quota netta del 4% di banche che hanno riferito ulteriori inasprimenti ai criteri per la concessione di prestiti alle imprese. Sul credito alle famiglie la quota netta di banche che ha riportato inasprimenti è stata del 2% sui sui mutui e dell’11% sul credito al consumo.

Nei mesi passati la Bce ha alzato i tassi di interesse di 450 punti base complessivi e contestualmente ha effettuato diverse operazioni per ridurre drasticamente le le liquidità in eccesso nel sistema. Questa settimana, mercoledì e giovedì, tornerà riunirsi il Consiglio direttivo ma non sono attese ulteriori mosse da parte dell’istituzione. Analisti e mercati piuttosto si interrogano sul quando, più avanti nell’anno, la Bce inizierà a ritoccare al ribasso i tassi.

Il consigliere di Zelensky: alla presidenza del G7 Meloni può fare la differenza per l’Ucraina

Il consigliere di Zelensky: alla presidenza del G7 Meloni può fare la differenza per l’UcrainaMilano, 23 gen. (askanews) – “La leadership di Giorgia Meloni durante la presidenza italiana del G7 promette di rappresentare una risorsa significativa per l’Ucraina nel contesto della guerra in corso”. Così il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Alexander Rodnyansky, in un’intervista ad askanews.

Rodnyansky, docente a Cambridge e presenza di alto profilo nella delegazione ucraina a Davos, specifica che il presidente del Consiglio Meloni è “nota per il suo approccio solido e di principio negli affari internazionali” e “porta un impegno costante nei confronti dei valori democratici e dei diritti umani”. E poi Rodnyansky aggiunge: “La difesa della Meloni per una forte cooperazione internazionale, unita ad una chiara posizione contro l’aggressione, la posiziona come un leader che può effettivamente ottenere sostegno militare e finanziario per l’Ucraina all’interno del G7. Meloni dovrebbe anche imporre sanzioni vitali contro i cittadini russi che continuano a operare intorno alla Russia e a riciclare denaro mentre vivono generosamente in Occidente, a Dubai, in Kazakistan e in Uzbekistan. Da tempo si attendeva una maggiore pressione sanzionatoria nei confronti di questi uomini d’affari, anche perché molti di loro aiutano a eludere il regime sanzionatorio esistente”.

G7, consigliere Zelensky: Meloni può fare la differenza per Ucraina

G7, consigliere Zelensky: Meloni può fare la differenza per UcrainaMilano, 23 gen. (askanews) – “La leadership di Giorgia Meloni durante la presidenza italiana del G7 promette di rappresentare una risorsa significativa per l’Ucraina nel contesto della guerra in corso”. Così il consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Alexander Rodnyansky, in un’intervista ad askanews.

Rodnyansky, docente a Cambridge e presenza di alto profilo nella delegazione ucraina a Davos, specifica che il presidente del Consiglio Meloni è “nota per il suo approccio solido e di principio negli affari internazionali” e “porta un impegno costante nei confronti dei valori democratici e dei diritti umani”. E poi Rodnyansky aggiunge: “La difesa della Meloni per una forte cooperazione internazionale, unita ad una chiara posizione contro l’aggressione, la posiziona come un leader che può effettivamente ottenere sostegno militare e finanziario per l’Ucraina all’interno del G7. Meloni dovrebbe anche imporre sanzioni vitali contro i cittadini russi che continuano a operare intorno alla Russia e a riciclare denaro mentre vivono generosamente in Occidente, a Dubai, in Kazakistan e in Uzbekistan. Da tempo si attendeva una maggiore pressione sanzionatoria nei confronti di questi uomini d’affari, anche perché molti di loro aiutano a eludere il regime sanzionatorio esistente”.

Vino, Papa: il vino, la terra e l’abilità agricola sono doni di Dio

Vino, Papa: il vino, la terra e l’abilità agricola sono doni di DioMilano, 23 gen. (askanews) – “Il vino, la terra, l’abilità agricola e l’attività imprenditoriale sono doni di Dio, ma non dimentichiamo che il Creatore li ha affidati a noi, alla nostra sensibilità e alla nostra onestà, perché ne facciamo, come dice la Scrittura, una vera fonte di gioia per il cuore dell’uomo e di ogni uomo, non solo di quelli che hanno più possibilità. Grazie allora per aver scelto di ispirare la vostra attività a sentimenti di concordia, aiuto ai più deboli e rispetto per il Creato, sull’esempio di Francesco di Assisi”. Sono le parole che Papa Francesco ha rivolto ieri a Veronafiere-Vinitaly, ai suoi Soci e a oltre cento produttori vinicoli e rappresentanti delle associazioni di settore, in occasione dell’udienza privata concessa presso il Palazzo Apostolico Vaticano per la giornata “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano”, promossa dalla manifestazione fieristica.

Nel suo saluto, il Papa ha inoltre evidenziato che: “per numero di aziende coinvolte, qualità di produzione e impatto occupazionale, la vostra è certamente una realtà significativa, sia sulla scena vinicola italiana che internazionale, ed è dunque bene che vi ritroviate a riflettere insieme sugli aspetti etici e sulle responsabilità morali che tutto ciò comporta, e che in questo traiate ispirazione dal Poverello di Assisi. Le linee fondamentali su cui avete scelto di muovervi – ha proseguito il Pontefice – attenzione all’ambiente, al lavoro e a sane abitudini di consumo, indicano un atteggiamento incentrato sul rispetto, a vari livelli. E il rispetto, nel vostro lavoro, è certamente fondamentale: per un prodotto di qualità, infatti, non basta l’applicazione di tecniche industriali e di logiche commerciali; la terra, la vite, i processi di coltivazione, fermentazione e stagionatura richiedono costanza, richiedono attenzione e richiedono pazienza”. “L’udienza, a cui abbiamo partecipato grazie al sostegno della Diocesi di Verona e in particolare del vescovo monsignor Domenico Pompili, rappresenta un evento di straordinaria rilevanza per Veronafiere che, attraverso Vinitaly, coinvolge i principali protagonisti di un comparto che più di altri esprime un forte legame con le nostre origini culturali” ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo, aggiungendo che “come ci ha ricordato Papa Francesco, rendiamo omaggio al vino come dono di Dio, simbolo di tradizione e di un sistema economico sostenibile dal punto di vista sociale e ambientale. Ribadiamo il nostro impegno con Vinitaly a preservare e valorizzare il patrimonio enologico della nostra comunità – ha concluso – affinché il vino continui a essere un elemento di coesione sociale e di apertura al dialogo, ispirando una convivialità che unisce”.

L’udienza con il Papa si inserisce nell’iniziativa “L’economia di Francesco e il mondo del vino italiano” organizzata da Veronafiere-Vinitaly in collaborazione con la Diocesi di Verona e il supporto di Banca Generali e Generali Italia, attraverso la sua Business Unit Cattolica.

Bce, banche eurozona inaspriscono ancora l’erogazione di prestiti

Bce, banche eurozona inaspriscono ancora l’erogazione di prestitiRoma, 23 gen. (askanews) – La stretta monetaria effettuata dalla Bce sta continuando a scaricarsi sulla dinamica del credito. Sul finale del 2023 c’è stato un ulteriore seppur moderato inasprimento dei criteri di concessione di prestiti da parte delle banche nell’area euro, che peraltro prevedono di stringere ancora i rubinetti nel primo trimestre di quest’anno.

Nel frattempo, la domanda di prestiti di imprese e famiglie ha continuato a calare energicamente, seppure smorzando in qualche misura la flessione rispetto al trimestre precedente. Imn generale, poi, l’inasprimento monetario risulta più pronunciato su immobiliare e costruzioni rispetto ad altri settori. Questa la fotografia scattata dall’ultima indagine trimestrale sul credito bancario nell’area euro condotta dalla stessa Bce. L’inchiesta è stata effettuata tra l’8 dicembre e il 2 gennaio coinvolgendo 157 banche, dalle quali è giunto un tasso di risposta pieno. Riporta una quota netta del 4% di banche che hanno riferito ulteriori inasprimenti ai criteri per la concessione di prestiti alle imprese. Sul credito alle famiglie la quota netta di banche che ha riportato inasprimenti è stata del 2% sui sui mutui e dell’11% sul credito al consumo.

Nei mesi passati la Bce ha alzato i tassi di interesse di 450 punti base complessivi e contestualmente ha effettuato diverse operazioni per ridurre drasticamente le le liquidità in eccesso nel sistema. Questa settimana, mercoledì e giovedì, tornerà riunirsi il Consiglio direttivo ma non sono attese ulteriori mosse da parte dell’istituzione. Analisti e mercati piuttosto si interrogano sul quando, più avanti nell’anno, la Bce inizierà a ritoccare al ribasso i tassi.