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Tag: Sanremo 2023

Vino, Slow Wine Fair: 17 gennaio convegno on line “Suolo, bene comune”

Vino, Slow Wine Fair: 17 gennaio convegno on line “Suolo, bene comune”Milano, 16 gen. (askanews) – A poco più di un mese alla partenza di Slow Wine Fair 2024, la fiera internazionale del “vino buono, pulito e giusto” che andrà in scena a BolognaFiere dal 25 al 27 febbraio, prendono il via i convegni online di approfondimento. Il primo appuntamento è fissato per il 17 gennaio alle 18 con un incontro dedicato a “Suolo, bene comune” a cui partecipano Inigo Alvarez de Toledo, autore e sustainability consultant specializzato in rischi ambientali; Saverio Traini, agronomo e vicepresidente Biodistretto San Gimignano; e Pau Moragas Bouyat, responsabile de L’Olivera Cooperativa e membro di Urban Vineyards Association.

Durante l’incontro verrà esplorata l’importanza politica del suolo e come le decisioni politiche influenzino la salute della terra e quella della società. “La pianificazione urbana, l’industrializzazione e lo sviluppo agricolo – spiegano gli organizzatori – sono aree in cui le politiche del suolo possono avere un impatto duraturo sulla qualità della vita delle persone e sull’ambiente circostante. La relazione tra il suolo e la comunità cittadina si esprime nella vicinanza, nella tutela del suolo”.

Pnrr, Meloni: impegno straordinario Governo per messa a terra

Pnrr, Meloni: impegno straordinario Governo per messa a terraRoma, 16 gen. (askanews) – “La Cabina di regia di oggi apre un nuovo anno di impegno straordinario del Governo per la concreta messa a terra del Pnrr, all’indomani del pagamento della quarta rata, della richiesta per il versamento della quinta e, soprattutto, dell’entrata in vigore del nuovo Piano italiano, che, tra le nuove misure, prevede uno stanziamento di oltre 12 miliardi per sostenere la produttività delle imprese e per rilanciare l’economia attraverso la tecnologia verde, per l’implementazione dei contratti di filiera e per la transizione ecologica e digitale dell’intera Nazione”. Così la presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, al termine della cabina di regia sul Pnrr a Palazzo Chigi.

Chora Media: storie di migranti in “mosaico di una fuga”

Chora Media: storie di migranti in “mosaico di una fuga”Milano, 16 gen. (askanews) – Le storie e le vite di chi fugge dal proprio Paese vengono spesso escluse dalla narrazione di molti media. Per svelare il lato umano, la complessità e la varietà di queste esperienze arriva “Mosaico di una fuga”, la serie audio di UNHCR (Agenzia ONU per i rifugiati) realizzata da Chora Media che ripercorre il viaggio, personale ancor prima che geografico, che porta queste donne e questi uomini ad arrivare fino a noi.

La serie si compone di otto episodi, ognuno della durata di circa 20 minuti. Nei primi sette, la voce di Alessandro Gassmann, ambasciatore di Buona volontà di UNHCR, conduce gli ascoltatori in un viaggio attraverso le toccanti storie di donne e uomini che, in cerca di rifugio, hanno condotto viaggi estenuanti per giungere in Italia. Dopo essere stati costretti a fuggire dal proprio Paese a causa di guerre e persecuzioni, aver affrontato prove difficili, da traversate pericolose attraverso la Libia e il mare Mediterraneo a passaggi di confini via terra in condizioni climatiche estreme, tra neve e deserto, le loro narrazioni mettono in luce il valore cruciale di trovare opportunità per costruirsi un futuro significativo e indipendente, lontano dalla propria terra d’origine. I racconti di Mahdia, Ameen, Yonas, Baryallai, Hamdi, Yohannes, Christelle, Alina contribuiscono così a tessere il racconto collettivo che si cela dietro la parola rifugiato, delineando una narrazione fatta di voci, prospettive ed esperienze con cui potremmo avere in comune molto più di quanto si possa immaginare. L’episodio finale racconta invece attraverso le storie di Armando e Romina cosa significa vivere da apolidi, invisibili, dentro al proprio stato.

“Mosaico di una fuga” è disponibile a partire dal 16 gennaio sulle principali piattaforme audio gratuite (Spotify, Apple Podcast, Spreaker, Google Podcasts).

Da Roma al Camerun, torna “Fili di speranza” con la sartoria solidale

Da Roma al Camerun, torna “Fili di speranza” con la sartoria solidaleRoma, 16 gen. (askanews) – Scegliere la stoffa, usare anche materiali di recupero, poi imparare a fare il disegno di un abito, sviluppare il cartamodello di una borsa, di una gonna e infine tagliare, cucire, modellare, per arrivare a confezionare abiti, accessori, e quant’altro. Torna “Fili di Speranza”, la sartoria solidale avviata da Terra e Missione per aiutare le donne in difficoltà a “ricucire” la propria vita attraverso un percorso di formazione professionale e l’offerta di uno spazio di ascolto e condivisione. Un progetto nato a Ladispoli, in provincia di Roma, che da oggi si estende anche al Camerun grazie all’accordo con la Fondazione Thouret, organismo che si ispira alla tradizione missionaria delle Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret e che opera in oltre 30 Paesi in 4 continenti.

Dopo il successo della prima edizione, conclusasi lo scorso luglio con una sfilata di moda eco-solidale nella casa di accoglienza romana “Chaire Gynai”, voluta da Papa Francesco e gestita dalla Fondazione Scalabriniana, è partita sabato 13 gennaio la seconda edizione del corso di cucito rivolto a donne disoccupate promosso dall’associazione Terra e Missione, in collaborazione con la Confraternita Santa Maria del Rosario, la Caritas diocesana di Porto-Santa Rufina e il Ciofs Fp Lazio. Quest’anno sono 20 le donne coinvolte, 5 religiose e 15 laiche, che alla fine del corso riceveranno, oltre alle competenze, un attestato di frequenza e un aiuto nell’accompagnamento al lavoro. In più, da quest’anno la sartoria missionaria ha avviato il gemellaggio “Fils de l’Espérance” con la Fondazione Thouret, impegnata a Ngaoundal, in Camerun, in progetti per la promozione della donna. L’accordo permetterà di realizzare una scuola di sartoria nel villaggio con l’obiettivo di formare altre 20 giovani e insegnare loro il mestiere di sarta. Terra e Missione ha già provveduto all’acquisto di 30 macchine da cucire, con la possibilità che alla fine del corso possano essere donate alle studentesse ormai formate, per aiutarle ad avviare una piccola attività in proprio.

“L’obiettivo del percorso – spiega Anna Moccia, presidente di Terra e Missione – è certamente dare una possibilità di formazione professionale alle donne più in difficoltà ma soprattutto far loro sperimentare la gratuità, l’assenza di giudizio e l’accoglienza, cosicché possano allargare lo sguardo all’altro, a prescindere dal corso e dall’abito, e davvero fare esperienza di fraternità. L’apertura dell’edizione in Camerun e la collaborazione tra i due progetti consentirà loro anche di fare davvero un”esperienza di missione’, che è lo stile che vogliamo promuovere con l’associazione”. Le beneficiarie dei due corsi, quello italiano e quello africano, collaboreranno insieme durante l’anno, disegneranno e tesseranno insieme alcuni modelli per realizzare la sfilata finale. Questo stimolerà anche la nascita di sinergie, relazioni e integrazione tra le due comunità, che ad agosto avranno anche la possibilità di incontrarsi di persona grazie alla possibilità di un viaggio missionario estivo a Ngaoundaul.

“In Camerun – aggiunge sr. Maria Luisa Caruso, coordinatrice della Fondazione Thouret – non ci sono ancora leggi che tutelano in modo adeguato i diritti delle donne vittime di violenza, la poligamia è ampiamente tollerata, anzi vista in maniera positiva e la disparità di genere è uno dei maggiori ostacoli alla lotta contro la povertà. Il progetto che promuoviamo con Terra e Missione, Fils de l’Esperance, è rivolto a donne, figlie e madri abbandonate, per dare loro l’opportunità di alfabetizzazione, integrazione e formazione da sarta. Ogni mese vengono poi donate ad ogni studentessa 10 euro perché possa acquistare da sola il materiale necessario. Il nostro obiettivo è salvare la dignità di queste donne, farle crescere, offrire loro una possibilità di riscatto e di speranza per il loro futuro”.

Il ruolo di Thales Alenia Space nella missione Ax-3 di Villadei

Il ruolo di Thales Alenia Space nella missione Ax-3 di VilladeiTorino, 16 gen. (askanews) – È pronto a partire per la Stazione Spaziale Internazionale l’ astronauta italiano Walter Villadei, Colonnello dell’Aeronautica Militare al qualche il Ministero della Difesa ha affidato la missione “Voluntas”, nell’ambito della quale, per due settimane, l’astronauta italiano svolgerà, a bordo dell’ISS, diversi esperimenti scientifici, anche per conto dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) e dell’industria aerospaziale italiana.

Villadei avrà anche il ruolo di pilota della navetta Crew Dragon di Space X per la missione Ax-3 della compagnia spaziale privata americana Axiom Space, prima missione spaziale commerciale con un equipaggio tutto europeo. Il lancio è previsto per mercoledì 17 gennaio, dalla base Nasa di Cape Canaveral, in Florida, alle 17.11 ora locale (le 23.11 in Italia). La missione Ax-3 dovrebbe ridefinire anche il percorso verso l’orbita terrestre bassa (LEO), delineando una rotta verso la Stazione Axiom, la prima stazione spaziale commerciale al mondo.

Un lancio significativo per Thales Alenia Space, joint venture tra Thales (67%) e Leonardo (33%) che vanta una partnership di successo di Space con Axiom per la realizzazione della Stazione Spaziale commerciale e collabora con l’Aeronautica Militare per promuovere l’accesso all’orbita bassa terrestre. Grazie alla sua storica esperienza nella costruzione di moduli per la Staziona Spaziale Internazionale, nel sito torinese di Thales Alenia Space sono in fase di realizzazione i moduli della Stazione Spaziale Commerciale di Axiom.

Previsti per essere lanciati rispettivamente nei prossimi anni i due elementi saranno inizialmente attraccati alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), dando vita al nuovo segmento orbitale della Stazione Axiom. La Stazione Axiom avrà la funzione di hub centrale dell’umanità per la ricerca, la produzione e il commercio in orbita terrestre bassa (LEO), ampliando il volume utilizzabile e abitabile della ISS, e sarà agganciato al modulo ISS Nodo 2, costruito anche esso da Thales Alenia Space. Quando la ISS avrà completato la sua vita operativa, i moduli Axiom si separeranno e opereranno come una stazione spaziale commerciale a volo libero, un laboratorio e un’ infrastruttura residenziale nello spazio che sarà utilizzata per esperimenti di microgravità, test di materiali critici per l’ambiente dello spazio e ospiterà astronauti privati e professionisti.

Sarà la pietra miliare di una permanente e attiva presenza umana nonché di una proficua rete di attività commerciali in orbita terrestre bassa, consentendo nuovi progressi sia sulla Terra che nello Spazio coinvolgendo numerose PMI della filiera spaziale e non. Thales Alenia Space collabora, inoltre, con l’Aeronautica Militare per promuovere l’accesso all’orbita bassa terrestre a favore delle istituzioni, della comunità scientifica, dell’industria e degli operatori commerciali, e lo sviluppo di una catena di ricerca su questioni strategiche (medicina, materiali, biogenetica, ecc.) nonché a supporto della messa in opera dei moduli, delle possibilità di sviluppo e sperimentazione tecnologica e OT&E (Operational Testing & Evaluation) in microgravità. Thales Alenia Space, inoltre, sta progettando un intero ecosistema lunare. Lavorando su veicoli, infrastrutture orbitali con e senza equipaggio e soluzioni a terra per consentire di arrivare sulla Luna, vivere sulla sua superficie, utilizzandone le risorse a disposizione, l’azienda sta contribuendo al disegno della nuova economia lunare. In particolare, Thales Alenia Space e il suo stabilimento torinese, ha visto negli ultimi anni crescere il suo ruolo nel campo delle infrastrutture orbitanti, contribuendo per oltre il 50% alla realizzazione dei moduli pressurizzati della Stazione Spaziale Internazionale e diventando centro d’eccellenza a livello mondiale in questo campo. Al suo sviluppo hanno dato un contributo fondamentale, realizzando numerosi moduli della “casa orbitante”. Tra i progetti-simbolo ci sono i tre MPLM (Multi-Purpose Logistic Module), i moduli di trasporto merci/persone, il laboratorio europeo Columbus per le ricerche in microgravità; i moduli ATV (Automated Transfer Vehicle), sistemi logistici automatici con carichi massimi di rifornimenti e materiali per gli astronauti fi no a 7.300 chilogrammi; i NODI 2 e 3, elementi che connettono tra loro i moduli pressurizzati della “casa orbitante”, e la CUPOLA, uno speciale osservatorio per consentire agli astronauti a bordo dell’Iss.

Vino, un italiano nella “Top 10 Values of 2023” di Wine Spectator

Vino, un italiano nella “Top 10 Values of 2023” di Wine SpectatorMilano, 16 gen. (askanews) – C’è un vino italiano, il “Castello di Volpaia Chianti Classico 2021”, nella speciale classifica “Top 10 Values of 2023” della testata statunitense Wine Spectator, con la quale i redattori segnalano i vini in vendita a meno di 40 dollari (circa 36,7 euro) degustati durante l’anno, che hanno ottenuto almeno 90 punti e che sono facilmente reperibili sul mercato. L’etichetta della Cantina di Radda in Chianti (Siena) si è posizionata al quinto posto con 92 punti e un prezzo indicato di 30 dollari.

Redatta per il terzo anno consecutivo, la classifica è stata dominata da “La Crema Pinot Noir Sonoma Coast 2021” (91 punti, 28 dollari) della californiana La Crema Winery, seguita dal “Cabernet Sauvignon Margaret River Filius 2021” dell’australiana Vasse Felix (93 punti, 28 dollari), dal “Sauvignon Blanc Marlborough Reserve 2022” della neozelandese Rapaura Springs (93 points, 19 dollari), e dal “Pinot Noir Willamette Valley 2021” (92 punti, 30 dollari) della Cantina dell’Oregon The four graces. La rivista sottolinea che nello stilare questa classifica i suoi giornalisti si sono concentrati “sui produttori i cui vini esprimono il carattere distintivo di una regione o di una categoria specifica, mantenendo i prezzi bassi grazie a metodi innovativi in vigna e in Cantina”.

Mourinho saluta i tifosi della Roma: “Grazie a voi per questi due anni”

Mourinho saluta i tifosi della Roma: “Grazie a voi per questi due anni”Roma, 16 gen. (askanews) – Un addio pieno di affetto quello di José Mourinho alla Roma. Il tecnico portoghese ha lasciato Trigoria a bordo della sua auto, ha salutato prima i giocatori, poi i dipendenti. All’esterno una cinquantina di tifosi che gli hanno chiesto un’ultima foto gridando “Tirana è per sempre” ricordando la vittoria in Conference League. “Grazie a voi per questi due anni” le parole dello Special One ai tifosi.

Paulo Dybala ha salutato José Mourinho sui social: “Grazie mister! Grazie di tutto. Lavorare con te è stato un piacere enorme. Grazie dei tuoi consigli e ogni parola che mi hai dato. Auguro tutto il meglio a te e il tuo staff. Spero che ci rivedremo presto”. Nel contratto tra José Mourinho e la Roma non era stata inserita nessuna penale in case di esonero. La società giallorossa, dunque, pagherà lo Special One normalmente fino alla scadenza del suo contratto, ma non dovrà sostenere nessun costo aggiuntivo rispetto allo stipendio inizialmente pattuito con il portoghese.

Il rapper Baby Gang esce col nuovo singolo “Hebs

Il rapper Baby Gang esce col nuovo singolo “HebsMilano, 16 gen. (askanews) – Dopo un 2023 che lo ha portato ad essere il rapper italiano più ascoltato all’estero su Spotify, Baby Gang si prepara a un nuovo anno denso di progetti.

Si parte venerdì 19 gennaio con l’uscita in digitale del nuovo atteso singolo “Hebs”, già annunciato sui suoi social, il primo dopo gli inediti contenuti in “Innocente – Deluxe Edition” dell’ottobre 2023. Un beat boom bap tagliente in cui Baby racconta la vita che ha vissuto, fatta di prigioni vere e metaforiche, quelle mentali di una società che etichetta gli individui in base alla loro provenienza geografica e alle possibilità economiche della famiglia, e che, per ipocrisia o invidia, tenta di non dare a tutti le stesse possibilità.

Ma di Baby ora si parla non solo in Italia ma in tutta Europa, questo è il suo anno! 1,5 miliardi di stream complessivi, oltre 6,4 milioni di ascoltatori mensili su Spotify, oltre 2,2 milioni di follower su Instagram e 1,5 milioni di iscritti al canale Youtube. Con la sua musica Baby Gang è portavoce dei giovani italiani di seconda generazione, cresciuti sulla strada ma con l’idea di costruire un futuro migliore in cui ci siano rispetto e parità.

Ad aprile prenderà il via il tour nei palasport La fine del mondo. Un grande show in cui porterà sul palco la sua energia, la sua capacità unica di connettersi con il pubblico e i suoi testi taglienti che hanno guadagnato il plauso internazionale Nel 2024 i fan potranno finalmente vederlo live con degli show destinati a un grande pubblico che si preannunciano un’esperienza immersiva, con una nuova produzione e sorprese speciali.

Questi i concerti (il tour è prodotto da Trident Music): il 27 aprile al Palaprometeo di Ancona il 30 aprile all’Inalpi Arena di Torino il 6 maggio al Forum di Assago (Milano) Le prevendite sono disponibili su TicketOne e Ticketmaster.

Italia-Albania, esame sprint. Governo: screening migranti in mare

Italia-Albania, esame sprint. Governo: screening migranti in mareRoma, 16 gen. (askanews) – Esame sprint per il ddl di ratifica dell’accordo Italia-Albania sui migranti, nelle commissioni Affari costituzionali ed Esteri della Camera. Tanto che sono cominciate le votazioni, e le bocciature, sugli oltre 150 emendamenti delle opposizioni (nulla è stato presentato da governo e gruppi di maggioranza) e già mercoledì sera potrebbe arrivare il via libera delle commissioni. I pareri sono tutti contrari e solo tre proposte sono state accantonate (di M5S, Azione e Iv). Non è escluso, secondo quanto si apprende, che dal governo o dai relatori possa arrivare qualche ritocco che tuttavia non metterà in discussione l’impianto del ddl di ratifica contestato dai gruppi di minoranza. Questo mentre si delineano i contorni di un’operazione che vedrà svolgersi in acque internazionali il primo screening degli stranieri che saranno dirottati nei centri in Albania (sotto sovranità italiana).

Secondo quanto riferito dal viceministro agli Affari esteri Edmondo Cirielli (Fdi), “a seguito dell’intervento delle autorità italiane, dovrebbe essere effettuata una immediata verifica dei migranti in mare” su natanti a disposizione dello Stato italiano, per individuare “gli stranieri che, prima facie”, cioè a prima vista, dovessero risultare “eleggibili” per le strutture in Albania. Dall’applicazione del protocollo sono esclusi infatti i soggetti vulnerabili di cui il viceministro ha ricordato l’elenco: “minori, minori non accompagnati, disabili, anziani, donne, genitori singoli con figli minori, vittime della tratta di esseri umani, persone affette da gravi malattie o da disturbi mentali, persone per le quali è accertato che hanno subito torture, stupri o altre forme gravi di violenza psicologica, fisica o sessuale, vittime di mutilazioni genitali”. Un accertamento non banale e non privo di rischi se non effettuato da personale adeguatamente formato e con la dovuta tempistica, fanno notare le opposizioni.

Dopo lo screening in mare, i soggetti ritenuti vulnerabili resteranno a bordo per essere condotti in Italia. Se un soggetto dovesse essere portato in Albania e si vedesse riconosciuta la protezione internazionale verrebbe trasferito dall’Albania in Italia e inserito nel Sai, il Sistema di accoglienza e integrazione gestito dagli enti locali, “ove è accolto nel limite dei posti disponibili”, ha precisato il viceministro. Il viceministro ha inoltre confermato che se la domanda di asilo nei centri in Albania non fosse evasa entro i 28 giorni previsti per la procedura accelerata, il migrante a quel punto dovrà essere condotto in Italia.

Sotto accusa delle opposizioni poi la previsione che le strutture avranno tre diverse aree. “Oltre a una parte del centro che avrà funzione di hotspot, una parte avrà funzioni di Cpr e una parte sarà un vero e proprio carcere italiano al di fuori del territorio italiano” dove sarà “difficile poter garantire tutto quello che è previsto dall’ordinamento penitenziario italiano”, fa notare Riccardo Magi di +Europa, il quale parla di uno “spot elettorale del governo Meloni in vista delle europee”. Cirielli ha puntualizzato che in Albania “saranno applicate le stesse garanzie e le stesse limitazioni previste dalla normativa italiana”. Matteo Mauri del Pd ha parlato di “molte zone d’ombra” nell’applicazione dell’intesa e ha sollecitato l’esecutivo a mettere nero su bianco, nel testo, la garanzia della piena applicazione della normativa italiana ed europea.

Tornando ai tre emendamenti accantonati, Azione chiede che le Camere si esprimano sul rinnovo del protocollo alla scadenza e “in assenza di espressa autorizzazione delle Camere, il governo comunica, entro il termine di preavviso di sei mesi rispetto alla scadenza, la propria intenzione di non rinnovare il protocollo”. Il testo dei Cinque Stelle punta a inserire nell’elenco delle leggi di riferimento anche la legge Zampa sui minori stranieri non accompagnati. Infine, la proposta Iv, a prima firma Maria Elena Boschi, punta a mettere il migrante “nelle condizioni di accedere” all’elenco, presso il ministero della Giustizia, dei difensori d’ufficio. I voti proseguiranno in serata e nella giornata di mercoledì. Il via libera delle commissioni è atteso mercoledì sera, al massimo giovedì mattina. Poi toccherà all’Aula. Il provvedimento è in prima lettura e dopo l’ok di Montecitorio passerà in Senato. E mentre va avanti l’iter nel Parlamento italiano, resta sospesa la ratifica del protocollo da parte dell’Albania. E’ atteso per i primi di marzo il verdetto della Corte costituzionale albanese che dovrà esprimersi se l’intesa violi la Costituzione e le convenzioni internazionali sottoscritte da Tirana.

Pasti gratis ai bisognosi, al Cairo arriva il ristorante “Fratello”

Pasti gratis ai bisognosi, al Cairo arriva il ristorante “Fratello”Milano, 16 gen. (askanews) – E’ stato inaugurato al Cairo il primo ramo della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana “Fratello”. A tagliare il nastro è stato Nevin Al-Kabbaj, ministro della Solidarietà Sociale in Egitto, alla presenza di Monsignor Yoannis Lahzi Gaid, già Segretario personale di Sua Santità Papa Francesco e Presidente della Fondazione della Fratellanza Umana, dell’Ambasciatore Nabila Makram, ex Ministro dell’immigrazione, Fondatore e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fahim, e del Dottor Osama Al-Azhari, Consigliere del Presidente della Repubblica egiziana. La notizia è stata diffusa dal giornalista Biagio Maimone, corrispondente e Direttore della Comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo.

L’inaugurazione ha visto la presenza di un folto gruppo di ambasciatori e di personaggi pubblici, influenti sia all’interno, sia all’esterno della Repubblica Araba d’Egitto, nonché di un gruppo di famiglie a cui dare prima assistenza, provenienti da ogni parte dell’Egitto. L’inaugurazione è avvenuta in attuazione del protocollo sottoscritto dal Ministero della Solidarietà Sociale e dalla Fondazione della Fratellanza Umana nel maggio 2023, in base al quale i ristoranti forniranno pasti nutrizionalmente completi e gratuiti alle famiglie bisognose di cure, nonché a tutte quelle persone che non hanno la possibilità di recarsi nei ristoranti facendoli diventare clienti del ristorante, per contribuire al riconoscimento del valore della loro dignità umana. I pasti saranno forniti a tutte le fasce della società attraverso il contributo di chi è in grado di sostenere il costo del pasto a favore di chi non può. Le persone e le organizzazioni che vorranno sostenere tale iniziativa potranno ricaricare carte prepagate con cui sostenere le spese dei pasti per le famiglie che essi desiderano aiutare. L’iniziativa, inoltre, raccoglierà donazioni e contributi vari da parte di quei soggetti che, per responsabilità sociale, vorranno aderire all’iniziativa.

Il ristorante offre un menù unificato per tutte le categorie, contenente molte opzioni, tra cui i pasti destinati ai bambini con un valore nutrizionale e salutare completo, simile all’”Happy Meal” dei ristoranti commerciali. Il Ministro della Solidarietà Sociale ha sottolineato che la fraternità rappresenta il vincolo universale dell’umanità, in cui si dissolvono le appartenenze di classe, le appartenenze religiose e politiche, in quanto aiuta a colmare le lacune sociali e ad aumentare le pari opportunità, ponendo in luce, altresì, che essa sviluppa il senso di responsabilità della società verso gli altri e contribuisce a rafforzare l’idea che anche i poveri hanno diritto ad una sana e completa alimentazione. Contribuire a garantire tali diritti è un dovere di tutti, soprattutto delle istituzioni finanziarie e dei gruppi economicamente all’avanguardia.

Kabbaj ha aggiunto che la Fondazione della Fratellanza Umana è un’organizzazione di beneficenza senza scopo di lucro che ha lanciato il suo appello a sostegno della fratellanza umana, uniformandosi ai valori e ai principi del Documento sulla “Fratellanza Umana per la Pace Mondiale e la Convivenza Comune”, sottoscritto da Papa Francesco e dal Grande Imam Dr. Ahmed Al-Tayebb. La Fondazione, nata nel 2022 , si è rapidamente rimboccata le maniche diventando, in soli due anni, un’istituzione di spicco della società civile egiziana. Ha dato vita a numerosi progetti, tra cui l’Orfanotrofio “Oasi della Pietà”, i Convogli medici, l’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” e la Scuola della Fratellanza Umana per le persone portatori di disabilità, oltre alla serie di Ristoranti della Fraternità Umana “Fratello”.

Il Ministro della Solidarietà Sociale ha affermato, inoltre, che lo Stato si prefigge l’intento di adottare quei programmi che consolidino i principi della giustizia sociale. Per tale motivo stanzia ogni anno ingenti budget, destinati sia al sostegno economico, sia al sostegno mediante prodotti alimentari, tra cui il pane, oltre a fornire cartoni di cibo e carne alle comunità locali. Ha annunciato, altresì, che intende finanziare il 20% del costo di questo progetto, sia attraverso finanziamenti di sostegno, sia attraverso il canale di solidarietà della Nasser Social Bank. L’Ambasciatrice Nabila Makram, Fondatrice e Presidente del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Fahim ha fatto riferimento al protocollo di cooperazione tra la Fondazione Human Fraternity e la Fondazione Fahim per il sostegno psicologico, apprezzando il progetto del Ristorante Human Fraternity, che costituisce una forma di sostegno psicologico per i gruppi più bisognosi e, nel contempo, una forma di sostegno alla famiglia. Ha sottolineato che il contributo di chi è in grado di sopportare l’onere e il costo del pasto di chi non ha le possibilità economiche rappresenta un’idea unica nel suo genere, implementata per la prima volta in Egitto, di cui si auspica il successo. “Siamo lieti di vivere insieme questo momento gioioso, grati innanzitutto a Dio Onnipotente, che ha trasformato questo sogno in una realtà tangibile e grati a tutte le persone che hanno lavorato duramente, instancabilmente e con dedizione, per arrivare in tempi record all’apertura del primo ramo della Catena dei Ristoranti della Fratellanza Umana ‘Fratello’ – ha affermato Monsignor Gaid Yoannis Lazhi. Tutti sappiamo quanto sia importante la bontà, l’umanità, la fratellanza, la solidarietà e l’amore: tutti desideriamo essere migliori, essere utili a noi stessi e agli altri, lasciare qualche segno o effetto positivo sui sentieri della vita. Tutti speriamo di ridurre le sofferenze che ci circondano”.