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Tag: Sanremo 2023

Libri, esce “Il nemico ideale” della giornalista Nathania Zevi

Libri, esce “Il nemico ideale” della giornalista Nathania ZeviRoma, 16 gen. (askanews) – Rai Libri presenta “Il nemico ideale” di Nathania Zevi. Il pregiudizio, l’odio, la paura. L’antisemitismo non è mai stato davvero superato, può rimanere latente per anni per poi esplodere, in qualsiasi angolo del Pianeta, in maniera violenta e devastante. La giornalista Nathania Zevi lo analizza e lo racconta partendo dai fatti drammatici dell’attualità. Quella del sentimento antisemita è una storia antica che, nel tempo, ha subito delle evoluzioni, prendendo forme nuove e subdole. Stereotipi del passato, difficilissimi da sradicare, trovano oggi canali di amplificazione sempre più potenti. L’antisemitismo vive e si manifesta nella società reale e sul web, nei luoghi di lavoro come nella scuola e allo stadio.

“Mai come ora – scrive l’autrice – la piena conoscenza del fenomeno rappresenta un punto di partenza necessario per scandagliare le origini di una questione quanto mai attuale”. “Il nemico ideale” di Nathania Zevi, edito da Rai Libri, è in vendita nelle librerie e negli store digitali dal 17 gennaio 2024 (Euro: 19,00).

Nathania Zevi lavora come giornalista al Tg1. Dopo la laurea in Filosofia e un master in giornalismo alla Columbia University di New York ha lavorato al Wall Street Journal, poi ha iniziato il percorso in Rai con la trasmissione “Agorà”, grazie alla quale, nel 2015, ha vinto il Premio Biagio Agnes. In seguito, ha lavorato, sempre in Rai, nei telegiornali regionali, per poi approdare al Tg3, dove ha seguito per anni la politica. Con la nonna, Tullia Zevi ha scritto a quattro mani Ti racconto la mia storia, pubblicato nel 2007 da Rizzoli.

Stellantis: Carlos Zarlenga nuovo Coo Usa al posto di Mark Stewart

Stellantis: Carlos Zarlenga nuovo Coo Usa al posto di Mark StewartMilano, 16 gen. (askanews) – A partire dal primo febbraio 2024, Carlos Zarlenga sostituirà Mark Stewart come Coo di Stellantis in Nord America.

Carlos Zarlenga vanta un decennio di esperienza nel settore automobilistico in Emea, Asia Pacifico e America Latina, oltre a un solido background finanziario. Da quando è entrato in Stellantis nel 2022 come presidente di Stellantis Messico, ha ottenuto anno dopo anno un miglioramento delle prestazioni di vendita, della quota di mercato e dell’Aoi, raggiungendo il miglior livello di profitto mai registrato in Messico. Carlos Zarlenga si è laureato all’Università di Belgrano – Buenos Aires, Argentina. “Nel mercato molto esigente del Nord America, con molti ostacoli da superare per promuovere le prestazioni del Gruppo, Carlos Zarlenga è il miglior leader nel nostro pool di talenti per sostituire Mark Stewart e guidare il cambiamento del nostro modello di business verso l’elettrificazione in questa regione”, ha dichiarato Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. “Desidero ringraziare Mark Stewart per il suo contributo in questo ruolo dopo un ciclo di 3 anni, corrispondente alla data di creazione di Stellantis, e gli auguro il meglio per la sua nuova posizione”.

Medio Oriente, una nave greca è stata colpita da un missile al largo dello Yemen

Medio Oriente, una nave greca è stata colpita da un missile al largo dello YemenRoma, 16 gen. (askanews) – Secondo l’agenzia di sicurezza marittima Ambrey, citata dalla Reuters, una nave mercantile battente bandiera di Malta e di proprietà greca è stata colpita oggi da un missile al largo dello Yemen, mentre transitava in direzione nord nel Mar Rosso, a 76 miglia nautiche a nord-ovest della città Salif.

In precedenza l’agenzia britannica Ukmto aveva riferito di “un incidente” avvenuto al largo di Salif. Intanto, il Comando Centrale degli Stati Uniti (Centcom) ha dichiarato di aver sequestrato “armi convenzionali avanzate iraniane destinate agli Houthi” nello Yemen. In un comunicato, Centcom ha precisato che il sequestro è avvenuto lo scorso 11 gennaio durante “un complesso abbordaggio a un dhow nei pressi della costa della Somalia” condotto dai Navy Seal, “supportati da elicotteri e droni”.

Nella nota Centcom ha confermato che i due Navy Seal dati per dispersi nei giorni scorsi erano impegnati in questa operazione. “Stiamo conducendo una ricerca approfondita dei nostri compagni di squadra scomparsi”, ha detto il generale Michael Erik Kurilla.

Psa, 25 nuovi casi tra Liguria e Piemonte. Primo nell’astigiano

Psa, 25 nuovi casi tra Liguria e Piemonte. Primo nell’astigianoRoma, 16 gen. (askanews) – 25 nuovi casi di peste suina africana sono stati riscontrati tra Liguria e Piemonte e si è registrato anche il primo caso nell’astigiano, a Mombaruzzo. Secondo l’ultimo aggiornamento dell’Istituto Zooprofilattico del Piemonte, al 14 gennaio le positività erano 1.207, venticinque in più rispetto all’aggiornamento precedente, per quindici casi segnalati in Liguria dove il totale cresce a 638; per nove in Piemonte dove i casi identificati salgono a 568.

I quindici nuovi casi liguri sono stati rilevati in provincia di Genova: uno ad Arenzano (cinque casi da inizio emergenza) tre a Borzonasca (ventisette), uno a Davagna (tredici), uno a Fontanigorda (ventitre), cinque a Genova (settantadue), uno a Montebruno (nove), uno a Montoggio (ventuno), uno a Rezzoaglio (quattro), uno a Rovegno (quarantacinque). I nove nuovi casi piemontesi sono stati accertati: uno per la prima volta in provincia di Asti a Mombaruzzo (primo caso nel Comune); otto in provincia di Alessandria: uno ad Albera Ligure (quattro), due a Castellania (tre), uno a Francavilla Bisio (otto), due a Rocchetta Ligure (tre), uno a Sant’Agata Fossili (nove), uno a Stazzano (sei).

Con il caso astigiano di Mombaruzzo salgono a 128 i Comuni in cui è stata osservata almeno una positività alla Peste Suina Africana.

”Influenza. Prendo l’antibiotico? NO”: nuova campagna Ordini Medici Bari

”Influenza. Prendo l’antibiotico? NO”: nuova campagna Ordini Medici BariRoma, 16 gen. (askanews) – “Influenza. Prendo l’antibiotico? NO”. La nuova campagna di comunicazione dell’Ordine dei medici di Bari dà un consiglio chiaro ai pugliesi che in questi giorni sono alle prese con il picco dell’influenza: “L’abuso di antibiotici li rende inefficaci nel tempo. Difendi la tua salute. Chiedi sempre al tuo medico”. “Gli antibiotici non devono infatti essere usati per prevenire o curare infezioni virali, in quanto inefficaci contro i virus, a meno che non siano presenti anche infezioni batteriche – spiega Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari – lo stesso vale per le nevralgie: è sempre il medico che deve stabilire se la causa del dolore sia un’infezione batterica e quindi debba essere trattata con antibiotici”.

La campagna, in affissione da ieri a Bari e provincia, intende sensibilizzare la cittadinanza rispetto ai rischi connessi all’antibiotico-resistenza. Un uso eccessivo o non corretto di antibiotici favorisce infatti l’insorgenza e la diffusione di ceppi batterici resistenti a questi farmaci. Le infezioni causate da batteri resistenti, non rispondendo alle cure convenzionali, portano ad un prolungamento della malattia, all’insorgenza di possibili complicazioni e ad un maggiore rischio di morte. La riduzione dell’efficacia del trattamento, inoltre, aumenta il rischio di possibili focolai epidemici. “I dati ci dicono che crescono i casi di ceppi batterici resistenti, che diventano più difficili da trattare. Per questo è importante che i pazienti si affidino al proprio medico prima di assumere un farmaco che non solo è inutile ma rischia di essere dannoso”, aggiunge Anelli.

Secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, In Italia nel 2022 le percentuali di resistenza alle principali classi di antibiotici per gli otto patogeni sotto sorveglianza si mantengono elevate. In particolare, per Enterococcus faecium continua ad osservarsi un preoccupante trend in aumento nella percentuale di isolati di resistenti alla vancomicina, che è passata dall’11,1% del 2015 al 30,7% nel 2022. Per Streptococcus pneumoniae dopo una diminuzione registrata nel 2021 (9,8%), nel 2022 si osserva un aumento della percentuale di isolati resistenti alla penicillina (12,8%).

Vino, dal 20 al 23 gennaio a Venezia torna “Wine in Venice”

Vino, dal 20 al 23 gennaio a Venezia torna “Wine in Venice”Milano, 16 gen. (askanews) – Da sabato 20 a martedì 23 gennaio nelle splendide sale della Scuola Grande della Misericordia a Venezia, si terrà la seconda edizione di “Wine in Venice”.

All’evento dedicato al vino rivolto agli operatori del settore e al pubblico di appassionati, sono previste degustazioni, “wine talk”, masterclass, approfondimenti e uno spazio esclusivo per le 20 Cantine in rappresentanza di tutte le Regioni italiane, selezionate da una giuria internazionale di esperti. “Questa manifestazione – spiegano gli organizzatori – ha la finalità di giungere a proporre nuovi punti di vista, che inquadrino la produzione vinicola in una più ampia riflessione sul nostro modo di stare al mondo, sul ruolo e sull’importanza della gestione dei territori, del rispetto del contesto in cui si opera”.

Accordo Regioni-Assocamerestero per attrazione investimenti esteri

Accordo Regioni-Assocamerestero per attrazione investimenti esteriRoma, 16 gen. (askanews) – La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e Assocamerestero (l’Associazione che raggruppa 86 Camere di Commercio Italiane all’Estero -CCIE – e Unioncamere), firmano un protocollo d’intesa sui temi dell’internazionalizzazione e dell’attrazione degli investimenti esteri per sostenere lo sviluppo economico dei territori. Si consolida così la collaborazione tra le Regioni italiane e le CCIE, rafforzando i rapporti già in atto e sviluppando nuovi progetti di promozione del Made in Italy: dall’industria del food ad alleanze nei settori high tech, aerospazio, medicale, della logistica e dell’innovazione.

Il protocollo intende favorire la conoscenza dei mercati internazionali e rendere così sempre più concreti i collegamenti con le imprese all’estero e le alleanze con le istituzioni e l’imprenditoria locale. Un tavolo di lavoro congiunto Conferenza delle Regioni e Assocamerestero dovrà periodicamente monitorare e valutare le azioni e i risultati conseguiti.

“E’ fondamentale che l’Italia – dichiara Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome- faccia sistema e sviluppi al meglio i rapporti imprenditoriali sia delle nostre imprese all’estero che le capacità di attrarre investimenti esteri nei nostri territori. Le Regioni intendono fare sistema: ricordo come all’Expo 2020 di Dubai le Regioni si siano presentate e abbiano avviato per la prima volta delle azioni comuni come sistema Regioni all’estero. Con il protocollo d’intesa si promuovono iniziative per l’internazionalizzazione, puntando sul primato e la qualità della nostra manifattura, che è un asset strategico del nostro Paese. La stessa attuazione del PNRR è da considerare come un’opportunità e un volano per attrarre investimenti esteri. Lo sviluppo delle economie regionali passa anche attraverso la raccolta di informazioni e il dialogo con le multinazionali già presenti in Italia. Pertanto, intendiamo favorire anche dei Protocolli operativi bilaterali delle Regioni con il sistema camerale italiano all’estero, in modo da affrontare bene le sfide che abbiamo davanti, dalla trasformazione digitale alla transizione verde. Nel contempo, dobbiamo semplificare tutte le procedure amministrative, assistendo e facilitando la costituzione e l’inserimento di nuove imprese estere nel nostro tessuto economico, informando sulle nostre filiere e peculiarità imprenditoriali. Sono tutti temi che approfondiremo come Conferenza delle Regioni l’8 e il 9 aprile a Trieste in Selecting Italy 2024, la manifestazione annuale che fa il punto strategico su come sviluppare e potenziare le capacità regionali nell’attrazione degli investimenti esteri”.

“Con questo accordo – dichiara Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero – vogliamo accrescere il ruolo delle Camere italiane all’estero come punti di riferimento dei territori italiani sui territori esteri, offrendo alle Regioni la nostra professionalità e competenza su progetti di sviluppo internazionale di lungo periodo, sia sul fronte della valorizzazione delle filiere e delle specializzazioni esistenti – da quelle a più elevato contenuto tecnologico a quelle “tradizionali”, rimodulandone l’offerta in chiave più competitiva – sia su quello dell’attrazione di investimenti dall’estero, valorizzando le specificità e le esigenze dei sistemi produttivi locali italiani”.

Stellantis fornirà a Sixt fino a 250mila veicoli per flotta noleggio

Stellantis fornirà a Sixt fino a 250mila veicoli per flotta noleggioMilano, 16 gen. (askanews) – Il fornitore di servizi premium di mobilità Sixt, quotato a Francoforte, e Stellantis hanno raggiunto un accordo multimiliardario, in base al quale Sixt potrebbe acquistare fino a 250mila veicoli per la sua flotta di noleggio in Europa e in Nord America nei prossimi tre anni. Le prime consegne avverranno già nel corso del primo trimestre del 2024 e proseguiranno durante l’anno.

I clienti Sixt potranno beneficiare di un’ampia gamma di veicoli dei brand di Stellantis dalle city car ai suv, ai furgoni e minivan (compresi quelli a 7 e 9 posti), oltre a una vasta scelta di tipologie di motorizzazione (inclusi i veicoli elettrici a batteria). Specifiche quantità, composizioni degli ordini, date di consegna oltre ai volumi già pianificati per il 2024 possono essere concordati in modo flessibile tra le due aziende, tenendo conto della domanda. Inoltre, Stellantis e Sixt valuteranno potenziali opportunità di partnership in altre aree del mondo, con il supporto di Mobilisights, la società di data as a service (DaaS) di Stellantis che fornisce e sviluppa pacchetti di dati e servizi che saranno messi a disposizione di Sixt per ottimizzare le operazioni presso le sue filiali.

“Grazie all’importante accordo stipulato oggi con Sixt, manteniamo il nostro impegno di offrire ai clienti una mobilità pulita, sicura ed economicamente accessibile, avvalendoci di veicoli e tecnologie all’avanguardia”, afferma Carlos Tavares, Ceo di Stellantis. L’accordo “ci consente di accelerare la nostra strategia Expect Better, dopo aver registrato una crescita globale del fatturato di quasi il 20% nei primi nove mesi del 2023”, commenta Konstantin Sixt, Co-Ceo di Sixt.

Crisi agrumicola, Sicilia rilancia campagna arance piccola taglia

Crisi agrumicola, Sicilia rilancia campagna arance piccola tagliaRoma, 16 gen. (askanews) – Una campagna social per promuovere e valorizzare le arance di piccola taglia, simbolo dell’agrumicoltura siciliana colpita dalla siccità. A rilanciare il claim “Per piccina che tu sia” è il Distretto Produttivo Agrumi di Sicilia. La campagna, originariamente lanciata durante la stagione agrumicola 2020/2021, si ripresenta con l’obiettivo di diventare virale a livello nazionale e regionale, sottolineando l’importanza di sostenere le arance di piccola pezzatura.

“La crisi idrica sta colpendo duramente il nostro territorio. La mancanza di piogge, unita al deficit idrico accumulato, sta generando una crisi senza precedenti per gli agricoltori, influenzando in particolare la produzione di agrumi di piccola taglia nell’ultima campagna”, spiega in una nota la presidente Federica Argentati. Nei primi quattro mesi del 2023 si segna complessivamente un deficit di precipitazioni rispetto all’ultimo decennio di circa 150 millimetri, che si aggiunge al deficit di quasi 600 millimetri accumulato lo scorso anno; e negli ultimi mesi la situazione è notevolmente peggiorata e si è aggravata ulteriormente. “Nel corso della scorsa campagna agrumicola – prosegue Argentati – l’Italia si è posizionata come il 12esimo esportatore mondiale di agrumi, con una quantità esportata pari a 209.980 kg e un’importazione di 381.068 kg. Tuttavia, il confronto con altri Paesi, in particolare la Spagna, mette in luce l’importanza per il settore di mantenere una posizione contrattuale robusta, soprattutto in un contesto caratterizzato da cambiamenti climatici e instabilità di mercato”.

Il Distretto Agrumi è impegnato sull’uso consapevole delle risorse idriche con progetti specifici che hanno coinvolto vari imprenditori della filiera associata, e con i progetti ACQUA 1 e 2 e CLIMA, ha realizzato azioni di monitoraggio nella filiera e installato stazioni meteo e sensori presso aziende associate, sollevando al contempo le problematiche connesse alla questione irrigua. “Ricordo anche, – aggiunge Argentati – che il Distretto sostiene da sempre l’utilizzo delle spremiagrumi automatiche quale strumento molto efficace per l’educazione alimentare nelle scuole e in generale il consumo di arance siciliane in punti ad alto calpestio in cui proprio le arance di piccolo calibro possono essere valorizzate al meglio”.

Cereali, in primi 10 mesi 2023 import +6,2% in quantità

Cereali, in primi 10 mesi 2023 import +6,2% in quantitàRoma, 16 gen. (askanews) – Le importazioni in Italia nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche nei primi dieci mesi del 2023 sono aumentate di 1,1 milioni di tonnellate nelle quantità (+6,2%) e di 169,4 milioni di euro nei valori (+2,2%) rispetto allo stesso periodo 2022. Per quanto riguarda le esportazioni dall’Italia, invece, nei nei primi dieci mesi del 2023 sono risultate in calo nelle quantità di 300.000 tonnellate (-7,4%), ed in aumento nei valori di 187,9 milioni di euro (+4%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Sono i dati forniti da Anacer, l’Associazione nazionale cerealisti.

Nel dettaglio, le importazioni complessive dei cereali in granella passano da 11,9 a circa 13 milioni di tonnellate, con un aumento di 1.057.000 tonnellate (+9%), pari a +94,6 milioni di controvalore in euro (+2,3%). L’aumento dei quantitativi importati si deve in particolare agli arrivi dall’estero di frumento, sia grano tenero (+503.000 t) che grano duro (+1.219.000 t); si riduce invece l’import di granturco di 549.000 t, di orzo (-19.000 t), di avena (-12.400 t) e di altri cereali minori (-85.000 t tra sorgo, triticale, segale, ecc.). Le importazioni di farine proteiche risultano in calo sia nelle quantità (-19.000 t, pari a -0,9%), sia nei valori (-2,2 milioni di euro, -0,3%), mentre l’import di semi oleosi aumenta nelle quantità (+176.000 t, pari a +7,9%), ma con valori in diminuzione del 3,6% (-52,1 milioni di euro). L’import di riso diminuisce di 79.000 t (-23%) considerato nel complesso tra risone, semigreggio, lavorato e rotture di riso.

Per quanto riguarda le esportazioni si sono ridotte in particolare le vendite all’estero di pasta alimentare (-54.000 tonnellate nelle quantità e +89,1 milioni di euro nei valori), dei cereali in granella (-179.000 t) e dei prodotti trasformati (-99.000 t nelle quantità e +23,4 milioni di euro nei valori). Aumentano invece le vendite all’estero di farina di grano tenero (+6.800 t, pari a +9,1 mio/euro), semola di grano duro (+11.300 t) e riso (+10.700 t, pari a +137,8 mio/euro) considerato nel complesso tra lavorato, semigreggio e rotture di riso.

I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi dieci mesi del 2023 un esborso di valuta pari a 8.063,8 milioni di Euro (7.894,3 nel 2022) ed introiti per 4.885,5 milioni di Euro (4.697,6 nel 2022). Pertanto il saldo valutario netto è pari a -3.178,3 milioni di euro, contro -3.196,7 milioni di Euro nel 2022.