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Tag: Sanremo 2023

Cenerentola al Teatro Olimpico di Roma dal 19 al 21 gennaio

Cenerentola al Teatro Olimpico di Roma dal 19 al 21 gennaioRoma, 15 gen. (askanews) – Il primo appuntamento con la danza nel 2024 per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana sarà al Teatro Olimpico da venerdì 19 gennaio (ore 20.30) con la Cenerentola del regista e coreografo Luciano Cannito, prodotta da Fabrizio di Fiore per Roma City Ballet Company, una delle più recenti formazioni italiane, composta esclusivamente da artisti selezionati con audizioni internazionali, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale.

In scena fino a domenica 21 gennaio, il balletto in due atti, su musica di Sergej Prokof’ev, vede protagoniste nei ruoli principali le due stelle internazionali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru Principal Dancers del Teatro dell’Opera di Berlino, che si affiancano al Corpo di Ballo di Roma City Ballet e a Manuel Paruccini, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma nel ruolo della matrigna “en travesti”. Firma regia e coreografia Luciano Cannito, già direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, del Teatro Massimo di Palermo e del Balletto di Roma, che si avvale dei costumi di Giusi Giustino costumista e direttrice della sartoria del Teatro San Carlo di Napoli, e delle scene di Michele Della Cioppa, direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma.

“Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola – raccontava Prokof’ev – era l’amore poetico tra lei e il principe, la nascita e il fiorire del sentimento, gli ostacoli su questa via, la realizzazione di un sogno. Ho cercato di far sì che lo spettatore non rimanesse indifferente alla sventura e alla gioia. Ho composto Cenerentola nel solco della tradizione del balletto classico russo”. La favola più amata, a quasi ottant’anni dalla sua prima rappresentazione (era il 22 novembre 1945, al Teatro Bol’šoj di Mosca, per la coreografia di Rostislav Zakharov), continua ad appassionare il pubblico di ogni età, registrando sold out in ogni sua riedizione. La storia di Cenerentola parla di una fanciulla già orfana di madre, ridotta in povertà e angustiata dalle sorellastre e dalla matrigna alla morte del padre. Ma lei non smette di sognare, aspettando il suo principe azzurro che alla fine troverà e sposerà. Con l’aiuto della fata e di un pizzico di magia il sogno diventa realtà. Nella versione di Luciano Cannito, coreografo particolarmente attento alla struttura narrativa del balletto, la storia si arricchisce di un pizzico di follia, comicità e divertimento senza tralasciare la spettacolarità, soprattutto nelle scene del secondo atto con il grande salone da ballo. “I grandi Balletti, anzi, i grandi titoli di balletto classico – racconta Cannito -, affascinano e stimolano l’immaginazione, ci riportano a mondi fatti di magia, di sogno, di fantasia. Il balletto della storia universale di Cenerentola aggiunge al fantastico del racconto attraverso le immagini e la grande danza, il fantastico del desiderato da tutti: realizzare i nostri sogni nei momenti più bui della nostra vita e soprattutto realizzarli quando non ce lo aspettavamo più”.

Vino, neo Dg Barker: Oiv fondamentale per sfide e opportunità settore

Vino, neo Dg Barker: Oiv fondamentale per sfide e opportunità settoreMilano, 15 gen. (askanews) – “Oggi più che mai, la leadership e la collaborazione che l’Oiv fornisce sono necessarie per aiutare i Paesi membri a gestire le sfide e a trarre vantaggio dalle opportunità che il settore vitivinicolo si trova ad affrontare oggi”. Lo ha detto il 55enne neozelandese John Barker, che il 1 gennaio di quest’anno ha assunto ufficialmente la carica di direttore generale dell’Organizzazione internazionale della vigna e del vino (Oiv).

Sottolineando l’impegno dell’Organizzazione per l’integrità e l’autenticità di tutti i prodotti della vite, e l’importanza del consumo responsabile e moderato del vino, Barker ha ricordato che nel 2024 si festeggerà il centenario dell’Oiv, si terrà il 45esimo Congresso mondiale, si rinnoverà il Piano strategico quinquennale (2025-2030) e verrà inaugurata la nuova sede presso l’Hotel Bouchu d’Esterno a Digione. Propio in merito al nuovo Piano strategico, Barker ha indicato che deve definire un’agenda ambiziosa per l’inizio del secondo secolo dell’Organizzazione, con una forte attenzione scientifica agli elementi che caratterizzeranno il futuro del settore vitivinicolo, come il cambiamento climatico e la sostenibilità. Nel corso della sua prima uscita pubblica, l’11 gennaio a Digione, dove ha ricordato il suo predecessore (lo spagnolo Pau Roca scomparso il 7 dicembre 2023), il neo Dg ha anche parlato del suo obiettivo di rivedere le strutture e i processi dell’Oiv, sottolineando il suo impegno per incrementare il numero dei membri dell’Organizzazione e per ampliare il riconoscimento tra i Paesi non membri, le altre organizzazioni internazionali e il settore vitivinicolo.

Eletto durante la 21esima Assemblea generale tenutasi a Jerez de la Frontera (Spagna) il 9 giugno 2023, John Barker è un esperto legale con oltre 25 anni di esperienza nel settore vitivinicolo. Nato a Auckland nel 1968, ha una lunga storia all’interno dell’Oiv: ha infatti partecipato alla sua prima riunione come ricercatore nel 2000 e come esperto neozelandese nel 2005. È stato poi presidente (2009-2012) e vicepresidente (2012-2014) della Commissione Diritto ed Economia. Il suo attuale mandato ha una durata di cinque anni.

Fedez si scaglia contro un hater, ma mostra la foto sbagliata e rischia la querela

Fedez si scaglia contro un hater, ma mostra la foto sbagliata e rischia la querelaRoma, 15 gen. (askanews) – Un hater lo attacca, lui mostra la foto. Peccato che sbagli persona e che l’uomo nella foto sia ora pronto a sporgere querela. Brutta avventura per Fedez che scivola durante il suo podcast “Mucchio selvaggio” e rischia di ritrovarsi ora in tribunale per aver messo alla gogna la persona sbagliata. Tutto è avvenuto durante la puntata del suo podcast in cui sono stati ospiti David Parenzo e ‘il Gabbrone’. Dopo aver rivangato tutta la faccenda legata all’hater che aveva preso di mira le foto del figlio in campo tra i calciatori, allo stadio San Siro, Fedez è passato ad un altro hater, un certo “Davidone” che avrebbe già “goduto”, come spiega Fedez riferendosi ai post, per la morte del suo cane, e ironizzato sul suo problema di salute al pancreas. E “Davidone” esce allo scoperto: “Eccomi, ci metto la faccia così posso finalmente dire assumendomi tutta la responsabilità che godo per il problemino al pancreas di Fedez”, il rapper mostra la foto pubblicata, invitandolo a fornire nome e cognome. Il problema è che la foto mostrata non è quella di “Davidone” ma di un altro utente, un tifoso dell’Inter noto su “Twitter calcio” e identificato dal nickname Wazza. Dal quale arriva immediata la risposta a Fedez. “Mi sa che abbiamo un problema…”, dice Wazza, che avrebbe già provveduto a querelare “Davidone” per aver utilizzato la sua foto, ma che se la prende soprattutto con Fedez: “Ho già provveduto a querelare tal Davidone, ma mi sa che quella non è la sua faccia da c…o, ma la mia. Fedez è riuscito a farmi diventare simpatico a tutto il Twitter Calcio (…) Grazie, grazie a Fedez che non verifica le fonti e mi mette alla pubblica gogna…”. Poi in un video annuncia così la possibile querela: “Meme a parte, ragazzi, quello che ha fatto il signor Fedez e la trasmissione Muschio Selvaggio è di una gravità pazzesca. C’è chi non regge il peso della pubblica gogna… ci siamo capiti. Ovviamente mi muoverò nelle sedi opportune, ma sono molto turbato dalla cosa” e conclude: “Io adesso avrò paura a uscire di casa, perché chiunque mi incrocia potrebbe farmi del male. Come si risolve questa cosa qua?”.

 

Raid Usa e britannici contro i ribelli Houthi, Sunak: legittima difesa, per difendere la libertà di navigazione

Raid Usa e britannici contro i ribelli Houthi, Sunak: legittima difesa, per difendere la libertà di navigazioneRoma, 15 gen. (askanews) – Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha respinto quella che ha definito una “narrativa maligna” secondo cui gli attacchi aerei contro gli Houthi hanno a che fare con la guerra di Israele a Gaza.

In un intervento ai Comuni, Sunak ha sottolineato che gli Houthi hanno attaccato le navi da guerra britanniche e americane il 9 gennaio, dopo altri attacchi alle navi commerciali. È stato “il più grande attacco alla Royal Navy da decenni”, ha detto. Sunak ha proseguito dicendo che il Regno Unito, insieme agli Stati Uniti, hanno reagito per legittima difesa e per difendere la libertà di navigazione, come ha sempre fatto la Gran Bretagna.

Il premier britannico ha detto anche che la valutazione iniziale è che tutti i 13 obiettivi dell’attacco aereo sono stati colpiti con successo. “Non ci sono prove di vittime civili. È stata prestata molta attenzione ad evitarli”, ha rimarcato. Sunak ha aggiunto che nel proteggere la navigazione internazionale, il Regno Unito sostiene il diritto internazionale. “L’attacco degli Houthi alle spedizioni internazionali ha messo a rischio vite innocenti. Hanno tenuto in ostaggio un equipaggio per quasi due mesi e stanno causando crescenti disagi economici. Il commercio globale non può operare in tali condizioni. I cargo e le petroliere devono fare una deviazione di cinquemila miglia attorno al Capo di Buona Speranza”, ha concluso Sunak.

Cdm, bozza Dl: sì terzo mandato in Comuni fino 15mila abitanti

Cdm, bozza Dl: sì terzo mandato in Comuni fino 15mila abitantiRoma, 15 gen. (askanews) – Lo schema di decreto legge che, con tutta probabilità, sarà all’esame del Consiglio dei ministri di domani, e che reca “Disposizioni urgenti per le consultazioni elettorali dell’anno 2024 e in materia di revisione delle anagrafi della popolazione residente e di determinazione della popolazione legale”, composto di 6 articoli, innalzerà il limite da due a tre mandati per i sindaci degli “enti che si collocano nella fascia demografica da 5.001 a 15.000 abitanti eliminando, al contempo, ogni limite di mandato per i comuni fino a 5.000 abitanti”. E’ quanto si legge in una bozza del provvedimento.

Questo il testo del passaggio in questione: “L’articolo 4 (Disposizioni in materia di elezione del sindaco e del consiglio comunale), al comma 1, modifica l’articolo 51, comma 2, del T.U.O.E.L., dettando una nuova disciplina in tema di terzo mandato consecutivo del sindaco per i comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti. La norma, così come di recente innovata (cfr. articolo 3, comma 1, lettera a), numeri 1) e 2), della legge 12 aprile 2022, n. 35), dispone che ‘Chi ha ricoperto per due mandati consecutivi la carica di sindaco e di presidente della provincia non è, allo scadere del secondo mandato, immediatamente ricandidabile alle medesime cariche’. Per i sindaci dei comuni con popolazione inferiore a 5.000 abitanti, tale limite si applica allo scadere del terzo mandato. Sennonché – si spiega nella bozza -, nei comuni di minore dimensione demografica risulta di fatto spesso problematico individuare candidature per la carica di primo cittadino, per cui il divieto di rielezione per un terzo mandato comporta rilevanti criticità. Il comma in esame intende innalzare il limite da due a tre mandati per gli enti che si collocano nella fascia demografica da 5.001 a 15.000 abitanti eliminando, al contempo, ogni limite di mandato per i comuni fino a 5.000 abitanti. Rimane peraltro ferma la disposizione di cui al comma 3 dell’articolo 51 del T.U.O.E.L. Conseguentemente, nei comuni con più di 15.000 abitanti, sarà comunque consentito un terzo mandato consecutivo se uno dei due mandati precedenti ha avuto durata inferiore a due anni, sei mesi e un giorno, per causa diversa dalle dimissioni volontarie”.

Sanremo, Amadeus: Celentano superospite? Sarebbe un sogno

Sanremo, Amadeus: Celentano superospite? Sarebbe un sognoRoma, 15 gen. (askanews) – Il superospite al Festival di Sanremo, straniero, ci sarà e porta il nome di Russel Crowe. “Abbiamo scoperto avere origini italiane, mi ha scritto una lettera molto carina, di grande affetto verso Sanremo e mi ha detto che aveva piacere di venire al Festival a cantare il suo blues – ha annunciato Amadeus al termine degli ascolti riservati alla stampa dei 30 brani sanremesi -. Ho pensato di portarlo sul palco. Viene in Italia proprio due giorni prima, viene praticamente gratis, a sue spese, il 7 è a Sanremo, e l’8 sul palco. E’ un attore che amo, stimo tantissimo, e fa dell’ottimo blues”, ha aggiunto il quinte volte conduttore della kermesse.

Amadeus ha poi annunciato altri ospiti musicali. “C’è tanta musica quest’anno – ha detto – e abbiamo scelto tre canzoni che all’Ariston festeggeremo con gli interpreti rispettivamente per i 30, i 40 e i 60 anni di storia. Ho chiesto a Giorgia di interpretare, mercoledì, ‘E poi’ per i 30 anni, a Eros Ramazzotti, giovedì, ‘Terra promessa’ per i 40 anni, e a Gigliola Cinquetti, con ‘Non ho l’età’ per i 60 anni, venerdì o sabato. Tre canzoni simbolo della canzone italiana, sono felicissimo di festeggiare questi tre compleanni a Sanremo”. Ci sarà anche un omaggio a Toto Cutugno? “Sicuramente, anche se non escludo che qualche artista possa sceglierlo nella serata delle cover”. Era girata la voce di Adriano Celentano per interpretare “L’Italialo”. “No, in questo momento questa ipotesi non c’è. Magari, vorrei poter invitare ufficialmente Celentano, sarebbe un sogno per me, per per tutti”.

E ospiti sportivi? “Calciatori li abbiamo avuti ma poi se non segnano la partita successiva è colpa del festival e quindi è difficile averli. Non escludo però qualche sorpresa da altri sportivi”, ha concluso Amadeus. E chissà che Jannik Sinner, se libero da impegni tennistici, possa salire sul palco dell’Ariston. Lui, lo ha già detto, l’invito lo accetterebbe.

Sanremo, ecco i 30 brani in gara. Sarà l’anno di una donna? Decisivi saranno i voti delle radio

Sanremo, ecco i 30 brani in gara. Sarà l’anno di una donna? Decisivi saranno i voti delle radioRoma, 15 gen. (askanews) – E’ un Festival molto radiofonico quello in programma dal 6 al 10 febbraio, il quinto targato Amadeus. Trenta i brani in gara, che askanews ha potuto ascoltare in anteprima nella giornata dedicata ai giornalisti. Brani molto orecchiabili, molta discoteca, tanto rap e urban, zero rock (ad esclusione della Bertè). Brani che diventeranno molto probabilmente tormentoni e che sicuramente funzionano in radio. Difficile dire chi salirà sul gradino più alto della 74esima edizione della kermesse più discussa e dibattuta dell’anno. Diversi i brani candidati a vincere il Festival. E potrebbero esserci anche tante sorprese. Di sicuro dipenderà anche dal voto del pubblico e dal voto delle radio; quest’anno, infatti, per la prima volta al posto della giuria demoscopica saranno le radio a ricoprire la terza parte dei voti (insieme al pubblico e alla sala stampa).

Se dunque c’è chi scommette che a vincere sarà un “tradizionale pezzo sanremese”, una ballad melodica, e c’è chi invece è pronto a dire che potrebbe essere l’anno di un pezzo elettronico-rap. E chi punta su un Sanremo donna. Quest’anno infatti potrebbe essere una cantante a conquistare il gradino più alto. L’ultima fu Arisa nel 2014. Ma anche qui se ne vedranno delle belle. “Le radio per me sono molto importanti – ha sottolineato Amadeus – perché come ho detto spesso, il successo di un brano è il fatto di sentirlo in radio anche dopo tanto tempo. Le radio sono il polso della discografia italiana. Ho ricevuto oltre 400 brani – ha aggiunto il conduttore – non si sono presentati brani di band rock, dopo i Maneskin non ho ricevuto proposte interessanti. Potrei dire che il pezzo della Bertè è rock. Quanti sono stati gli artisti a cui ho chiesto direttamente io? Una decina, tra loro Amoroso e Mahmood – confessa Ama – e un paio me li sono conservati dallo scorso anno, tra questi Maninni”.

Il fil rouge dei 30 brani è l’amore; amore perso, amore autobiografico, amore finito, amore trovato. Solamente due cantanti in gara affrontano temi più attuali, quello dei migranti e della guerra, come Dargen D’Amico e Ghali; due con temi a impatto sociale e femminile, come quella di Big Mama, una delle poche rapper donna italiana, e Fiorella Mannoia. Una in napoletano, quella di Geolier, dal titolo “I p’me, tu p’te”. “Oggi tutti i ragazzi, da nord a sud, sono di livello nazionale – commenta Amadeus – sono ascoltati da qualsiasi parte d’Italia. Ecco perché ho aperto le porte alla canzone napoletana senza il minimo dubbio”. “A me non interessa il tema sociale di per sé – ha spiegato il conduttore e direttore artistico – a me interessa che il tema sia abbinato a un brano forte, che funziona. Se è un tema sociale importante ma poi ti accorgi che il brano ti stanca, non lo scelgo, farei un danno al tema sociale e a Sanremo stesso”.

Amadeus, dunque, guarda al testo, al ritmo, a quanto “funziona” il pezzo in radio, a quanto può prendere un pubblico il più trasversale possibile: dai più giovani (negli ultimi anni siamo passati dal 30% di interesse dei giovani a Sanremo al 90%), ai più anziani. “La famosa canzone sanremese, a volte studiata persino a tavolino, non c’è più. Adesso non si scrive più la canzone per Sanremo – sottolinea Amadeus – adesso presenti un brano che può andar bene per qualsiasi periodo dell’anno. E questo è vincente”. E’ forse anche per questo che si sono quasi capovolte le tradizioni, così da trovare una Emma coraggiosa con un ritmo tecno-anni Novanta e dei Ricchi e Poveri uptempo in versione elettropop.

“Non faccio distinzioni tra generi musicali, il mio obiettivo era quello di portare l’attualità discografica a Sanremo, cioè fare in modo che le canzoni di Sanremo rispettassero i gusti del pubblico – ha spiegato Amadeus -. Non ho mai cambiato il testo di nessuna canzone in 5 anni, per me la canzone è un’opera d’arte e cambiarla sarebbe un sacrilegio”. Colpiscono i brani di Alessandra Amoroso, Emma, Negramaro, Il Volo, Loredana Bertè. Attenzione a The Kolors, Angelina Mango e Annalisa che potrebbero scalare la classifica e agli outsider Rose Villain e Maninni. Ma ogni brano ha un motivo più che valido per essere stato scelto dal direttore artistico. Gli esordienti come Il Tre, I Santi Francesi, Alfa, La Sad portano una ventata di freschezza e di novità, anche se non tutti saranno dei successi. La rivoluzione di Amadeus è proprio questa, dare spazio a chi non lo avrebbe in un contesto tradizionale ma che si afferma attraverso le piattaforme digitali e i social. Ci sono poi i grandi veterani come Renga e Nek che forti della loro storia portano avanti un progetto comune, o i trionfatori degli anni scorsi come Diodato e Mahmood che si mettono di nuovo in gioco. Insomma un festival tutto da seguire e da ascoltare e riascoltare. (di Serena Sartini)

Nel 2023 lo Champagne frena: 299 mln di bottiglie, -8,3 sul 2022

Nel 2023 lo Champagne frena: 299 mln di bottiglie, -8,3 sul 2022Milano, 15 gen. (askanews) – Nel 2023 le spedizioni totali di Champagne si sono attestate a 299 milioni di bottiglie, con un calo dell’8,2% rispetto al 2022. Dopo tre anni straordinari, lo Champagne torna dunque ai numeri pre Covid. Ai 297,3 mln di bottiglie registrati nel 2019, era seguito un calo del 18% nel 2020 e un rimbalzo del 33% nei due anni successivi, che aveva portato lo Champagne a raggiungere i 325 mln di bottiglie nel 2022. Lo ha comunicato il Comité Champagne, sottolineando che nonostante il calo dei volumi, la crescita in valore, soprattutto dell’export, ha permesso alla Denominazione di mantenere il suo fatturato sopra i 6 miliardi di euro.

Il calo dei volumi riguarda anche la Francia (-8,2% con 127 mln di bottiglie), mentre con 172 milioni di bottiglie le esportazioni sono superiori al livello del 2019 (156 mln), e rappresentano oltre il 57% delle vendite totali, rispetto al 45% di dieci anni fa. Maxime Toubart, presidente del Syndicat Général des Vignerons e co-presidente del Comité Champagne, giudica “con favore questo ritorno alla normalità: lo Champagne è una Denominazione d’origine che nasce in un’area delimitata che risponde a severe norme che non permettono di sostenere una forte crescita dei volumi nel lungo periodo”. Una posizione condivisa da David Chatillon, presidente dell’Union des Maisons de Champagne e co-presidente del Comité Champagne: “Il calo era atteso – ha spiegato – ma grazie alla conferma del valore, lo Champagne rimane ottimista per il futuro, anche se è sensibile al contesto geopolitico e agli sviluppi dell’economia mondiale”.

Gusto Montagna spegne la settima candelina

Gusto Montagna spegne la settima candelinaMilano, 15 gen. (askanews) – Da venerdì 19 gennaio a sabato 23 marzo il comprensorio di Prato Nevoso accoglierà la settima edizione di Gusto Montagna, una delle rassegne di alta cucina in alta quota piu’ note di tutta Italia. Sette le cene stellate, nelle quali saranno protagonisti altrettanti affermati chef, per un totale di nove Stelle Michelin.

Ad aprire la rassegna vi sara’ l’enfant prodige delle Langhe Michelangelo Mammoliti, La Rei Natura by Michelangelo Mammoliti (Serralunga d’Alba, CN), capace di bissare in quattro soli mesi dall’apertura del ristorante le 2 Stelle Michelin gia’ ottenute nel 2020. A spartirsi le altre cene, vi saranno il passato e il futuro della cucina italiana. Il primo sara’ rappresentato da Cristina Bowerman, Glass Hostaria (Roma) e dai fratelli Enrico e Roberto Cerea, Da Vittorio (Brusaporto, BG), che, come l’anno scorso, avranno il compito di chiudere la rassegna con due date consecutive.

Il futuro della cucina italiana risponde invece ai nomi di Davide Marzullo, Trattoria Contemporanea* (Lomazzo, CO), Enrico Marmo, Balzi Rossi* (Ventimiglia, IM) e Antonio Ziantoni, Zia Restaurant* (Roma). La kermesse gastronomica, nata dall’idea di Gianluca Oliva e Luca De Filippi nel 2016, presenta al pubblico un’importante novita’. Nell’edizione 2024, a ogni cena sara’ abbinata una selezione di prodotti dei brand Bosque Gin, Whitley Neill Gin e Pierre Ferrand Cognac dal ricco catalogo di Compagnia dei Caraibi. Dietro al bancone si alterneranno durante le serate l’advocacy Manager Francesco Pirineo e gli Spirits Educational Specialist dell’Azienda Patrick Piazza, Emanuele Russo e Domenico Dragone che accompagneranno gli ospiti con due cocktail: uno di benvenuto e uno in accompagnamento a un piatto del menu.

“Fin dalla prima edizione della rassegna, abbiamo avuto l’ambizione di creare un grande appuntamento a Prato Nevoso e anno dopo anno continuiamo a crescere sempre piu’” ha dichiarato Alberto Oliva, responsabile della Prato Nevoso spa. “Anche quest’anno, Gusto Montagna raccontera’ l’Italia attraverso eccellenti ambasciatori del territorio: dai fratelli Cerea – ormai un must della rassegna – alle new entry Marmo, Ziantoni e Marzullo che, siamo sicuri, daranno nuova linfa all’evento. Abbiamo scelto di inaugurare una collaborazione con Compagnia dei Caraibi, per rendere l’esperienza gastronomica ancora piu’ totalizzante”.

Primo appuntamento il 19 gennaio con Michelangelo Mammoliti.

Lepre, il 19 gennaio esce il nuovo album “Eremo”

Lepre, il 19 gennaio esce il nuovo album “Eremo”Roma, 15 gen. (askanews) – “Eremo” è il nuovo album d’inediti di Lepre, nome d’arte di Lorenzo Lemme, in uscita il prossimo 19 gennaio. I primi concerti di presentazione sono stati annunciati a Bologna (MAS Magazzino Arti Sceniche) il 21 gennaio, a Roma (Studio Miriam) il 27, a Firenze il 3 febbraio (Casa del popolo Impruneta) e a Torino (Seeyousound International Music Film Festival) il 26 febbraio.

Affermatosi come una delle rivelazioni del panorama musicale grazie al sound incisivo e originale del suo album d’esordio “Malato” (2022), dopo una ventennale esperienza come batterista e rumorista in diversi progetti artistici, dai gruppi busker agli spettacoli teatrali del drammaturgo Andrea Cosentino (Premio Ubu 2018), passando per LeSigarette e la band di Lucio Leoni, Lorenzo Lemme arriva al suo secondo capitolo discografico di Lepre con “Eremo”, un lavoro figlio della stessa urgenza espressiva che caratterizza la dimensione live del progetto, 13 brani sviluppati a partire da bozze e idee estemporanee che hanno trovato la propria dimensione in studio di registrazione. Scritto tra il 2022 e il 2023 nei periodi di pausa dal tour di oltre 70 date con cui l’artista ha preso parte a importanti manifestazioni, “Eremo” è un album caratterizzato da arrangiamenti strumentali che si muovono tra sperimentazione, abbandonando in alcuni brani la canonica struttura della canzone. Piccoli cammei che, attraverso la musica e i testi, creano veri e propri punti di fuga, uscite di emergenza emotive che l’artista offre a sé stesso e all’ascoltatore.

Parlando della genesi di “Eremo”, Lepre ha dichiarato: “Mentre ero in tour e facevo il driver e i traslochi, ho cambiato 4 volte alloggio. Stavo sempre indaffarato, ma comunque mi sentivo ispirato. Mi sono ritrovato solo con la chitarra in mano e il tempo per scrivere raramente e quasi per caso, ma ogni volta che è successo avevo appunti e idee da sviluppare. Così, senza pensare, mettevo bozze di brani in una cartella con appunti audio e ripartivo con le mie mille questioni da inseguire. Un giorno Giorgio Maria Condemi mi ha proposto di fare una prova per capire se potevamo registrare qualcosa di nuovo in studio da lui e in una sera abbiamo buttato giù due o tre cose pazzesche. L’ho chiamato la mattina dopo e gli ho chiesto se aveva altri giorni liberi. Sembrava un miracolo riuscire a vedersi in quel periodo. Il disco ci è esploso tra le mani, era tutto naturale, ovvio, stimolante”. La produzione dell’album è stata curata da Giorgio Maria Condemi (chitarrista di Motta, Spiritual Front, Giovanni Truppi, Marina Rei) e Gianni Istroni presso Strastudio. Tra una registrazione e l’altra, Lepre è stato accompagnato nel tour di “Malato” dallo stesso Giorgio Maria Condemi al basso, insieme alle chitarre di Michele Mariola (chitarrista di Margherita Vicario).

“Eremo” è stato anticipato dai singoli “Vieni a prendermi” e “Acufene”.