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Tag: Sanremo 2023

Lombardia, presentato volume archivio storico Genio Civile Sondrio

Lombardia, presentato volume archivio storico Genio Civile SondrioMilano, 12 gen. (askanews) – “Il Genio civile di Sondrio e il suo archivio. Un contributo alla conoscenza del territorio e della sua storia”. È il titolo del volume presentato oggi nell’auditorium dell’Ufficio Territoriale Regionale ‘Montagna’ in via Del Gesù a Sondrio alla presenza del presidente della Regione Attilio Fontana, dell’assessore regionale agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica Massimo Sertori e del presidente della provincia Davide Menegola.

In 223 pagine, la pubblicazione riporta uno degli esiti del progetto di mappatura e valorizzazione dell’archivio del Genio civile condotto tra il 2017 e il 2022 per volontà dell’Ufficio Territoriale Regionale Montagna di Sondrio con il coordinamento generale della Società Economica valtellinese (Sev) e sostenuto con i fondi dell’Accordo Quadro di Sviluppo Territoriale (Aqst) di Sondrio. “Per tutelare, valorizzare e amare un territorio – ha affermato il presidente Fontana – è necessario conoscerlo. Le montagne di Sondrio rappresentano uno dei tesori naturali più preziosi della Lombardia e dell’Italia intera, in passato talvolta sottovalutato e trascurato. Solo attraverso gli sforzi del Genio civile, ovvero l’insieme delle competenze tecniche e scientifiche utilizzate per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di infrastrutture e opere pubbliche, le montagne di Sondrio sono state valorizzate e rese accessibili a tutti”.

“Valli e torrenti – ha sottolineato l’assessore Sertori – sono una risorsa naturale importante per la bellezza paesaggistica e anche una fonte di risorse idriche, che devono essere gestite con cura per garantirne la sostenibilità a lungo termine. Opere come questa esaltano il senso di appartenenza a una comunità vitale e orgogliosa come quella che popola i territori della Valtellina”. Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente degli Ingegneri Felice Mandelli, gli esperti del settore archivi della Regione Lombardia Luigi Gerosa, Giusy Galatà e Gabriele Locatelli (CaeB), l’archivista Rita Pezzola di Aliter sas, il presidente di Sev Benedetto Abbiati, e la responsabile della Soprintendenza archivistica e bibliografica per la Lombardia, Annalisa Rossi.

“L’Archivio del Genio Civile, in particolare in un territorio come quello lombardo e valtellinese – ha commentato la Soprintendente Rossi – può dirsi esempio per antonomasia della tensione continua fra connessione con il contesto (cronologico e geografico) delle carte e la loro natura istituzionale. Di questa tensione fra soggetto e oggetto, fra passato e futuro, vive ogni archivio nel suo essere permanentemente al servizio del presente, delle comunità di riferimento, dei diritti e dello sviluppo civile, sociale e culturale”. Arricchiscono il volume immagini tratte dalla documentazione, con particolare riferimento a temi centrali per il territorio valtellinese come quelli della sistemazione idraulica dei torrenti e dell’industria idroelettrica. È documentata l’evoluzione del territorio provinciale e gli interventi di bonifica, riassetto idrogeologico, valorizzazione idroelettrica eseguiti a partire dagli ultimi decenni dell’Ottocento.

Il Pentagono: siamo pronti a eventuali ritorsioni da parte degli Houthi

Il Pentagono: siamo pronti a eventuali ritorsioni da parte degli HouthiRoma, 12 gen. (askanews) – Il portavoce del Pentagono Pat Ryder ha affermato, parlando ad Al Jazeera, che gli Stati Uniti sono preparati a una potenziale ritorsione da parte degli Houthi dopo gli attacchi anglo-americani che hanno preso di mira “obiettivi militari all’interno del territorio controllato dagli Houthi nello Yemen”. Tra i siti colpiti, ha spiegato Ryder, “strutture di stoccaggio missilistico, strutture di stoccaggio di droni, radar costieri, tutti obiettivi destinati a degradare e distruggere la loro capacità di condurre questo tipo di attacchi sconsiderati in futuro”. “Non abbiamo registrato alcuna ritorsione in questa fase da parte degli Houthi” ma “continueremo a monitorare da vicino” la questione e “saremo pronti a rispondere in modo appropriato”, ha spiegato il portavoce del Pentagono.

Lombardia, Regione vuole collegare Sp 91 e Ss 469 nel Basso Sebino

Lombardia, Regione vuole collegare Sp 91 e Ss 469 nel Basso SebinoMilano, 12 gen. (askanews) – Regione Lombardia è “accanto agli enti locali” a sostegno del progetto di collegamento viario tra la SP 91 e la SS 469 nella zona del basso Sebino, tra le province di Bergamo e Brescia. Lo ha assicurato l’assessore regionale alle Infrastrutture e Opere pubbliche, Claudia Maria Terzi, in un incontro oggi a Credaro (Bg) con sindaci e amministratori dei Comuni interessati. Si tratta, ha evidenziato Terzi, di “un’opera viabilistica complessa ma di grande importanza per il territorio. Abbiamo fatto il punto della situazione con i tecnici della Provincia di Bergamo e abbiamo condiviso con i sindaci i prossimi passi da compiere”.

“L’obiettivo – ha proseguito Terzi – è recuperare le risorse per completare gli interventi. Regione ha già messo in campo 10 milioni di euro col Piano Lombardia per un lotto della Variante alla SP 91 e ha chiesto al Ministero e ad Anas di inserire nel loro contratto di programma la realizzazione dei lotti 2 e 3 della Variante alla SS 469. Lavoreremo con tutti i soggetti coinvolti per raggiungere il risultato: da un lato Anas e Mit e dall’altro la Provincia di Bergamo”. All’incontro erano presenti sindaci e amministratori dei Comuni di Capriolo, Paratico, Adrara San Martino, Adrara San Rocco, Credaro, Foresto Sparso, Gandosso, Parzanica, Predore, Sarnico, Tavernola Bergamasca, Viadanica, Vigolo, Villongo, oltre al rappresentante del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Stefano Locatelli, e al presidente della V Commissione regionale Territorio, infrastrutture e mobilità, Jonathan Lobati.

“Ringrazio l’assessore Terzi – ha detto il presidente della Comunità montana dei Laghi Bergamaschi e sindaco di Credaro, Adriana Bellini, promotrice e coordinatrice dell’incontro – per la disponibilità dimostrata e per il piglio concreto con il quale ci sta aiutando nel districare una matassa complessa: sapere di avere accanto Regione ci dà fiducia, noi andiamo avanti perché l’opera viabilistica di variante alla SP 91 e di collegamento alla SP 469 è per il nostro territorio indispensabile e non più prorogabile”.

Agenzia Gb: “Missile contro nave” al largo dello Yemen

Agenzia Gb: “Missile contro nave” al largo dello YemenRoma, 12 gen. (askanews) – L’agenzia britannica per la sicurezza marittima Ukmto ha riferito di “un missile lanciato contro una nave a circa 90 miglia nautiche a sud-est di Aden, nello Yemen”.

Nel bollettino di aggiornamento sull’incidente registrato in precedenza, l’agenzia ha fatto sapere di aver appreso che il missile “è caduto in acqua a 400-500 metri” dalla nave, “seguito da tre piccole imbarcazioni”. “Il comandante ha riferito che non ci sono feriti o danni” e che la nave si sta dirigendo verso il porto più vicino.

Ue, Draghi: l’economia si è indebolita, serve roadmap con le priorità

Ue, Draghi: l’economia si è indebolita, serve roadmap con le prioritàMilano, 12 gen. (askanews) – L’economia europea ha fatto registrare un progressivo indebolimento, perdendo slancio e cedendo centralità nelle catene dell’offerta, a beneficio di altri Paesi come Stati Uniti e Cina. La guerra in Ucraina non ha fatto che confermare le fragilità del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di modello geopolitico. Ne consegue la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori. E’ questo il ragionamento fatto dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso dell’incontro con il collegio dei Commissari Ue, stando a quanto riferiscono i collaboratori dello stesso Draghi.

La relazione sulla competitività europea, che l’ex premier Mario Draghi sta preparando su incarico della presidente della Commissione, Ursula Von der Leyen, fanno sapere i collaboratori, sarà un esercizio il più possibile aperto: aperto all’ascolto di tutti gli stakeholder rilevanti, aperto ai contributi di tutti coloro che siano interessati a darne, aperto alla ricerca di soluzioni incisive e ambiziose. L’individuazione di questi percorsi, ha spiegato ancora Draghi riproponendo un approccio a lui caro, non potrà che essere basata su un’analisi accurata dei dati. La von der Leyen, al termine dell’incontro, in un messaggio su X ha ringraziato Draghi per “l’eccellente scambio di oggi”. “Abbiamo discusso delle numerose sfide e della loro dimensione politica – ha fatto sapere – Attendo con impazienza la vostra relazione per contribuire a portare avanti il dibattito su come rafforzare l’economia dell’Ue”.

Draghi: l’economia Ue si è indebolita, serve una roadmap con le priorità

Draghi: l’economia Ue si è indebolita, serve una roadmap con le prioritàMilano, 12 gen. (askanews) – L’economia europea ha fatto registrare un progressivo indebolimento, perdendo slancio e cedendo centralità nelle catene dell’offerta, a beneficio di altri Paesi come Stati Uniti e Cina. La guerra in Ucraina non ha fatto che confermare le fragilità del Vecchio Continente, non solo dal punto di vista economico ma anche in termini di modello geopolitico. Ne consegue la necessità di definire una roadmap ampia e dettagliata, che identifichi chiaramente priorità, linee d’azione e politiche da mettere in atto nei diversi settori. E’ questo il ragionamento fatto dall’ex presidente della Bce, Mario Draghi, nel corso dell’incontro con il collegio dei Commissari Ue, stando a quanto riferiscono i collaboratori dello stesso Draghi.

G7, a Kiev al via il coordinamento italiano del Gruppo Ambasciatori

G7, a Kiev al via il coordinamento italiano del Gruppo AmbasciatoriRoma, 12 gen. (askanews) – A Kiev si è svolta la prima riunione di coordinamento a guida italiana del gruppo degli Ambasciatori dei Paesi del G7 e del Capo Delegazione dell’Unione Europea. Organizzato presso la Sede diplomatica dell’Italia e presieduto dall’Ambasciatore Pier Francesco Zazo, l’incontro ha visto la partecipazione dei Rappresentanti di Canada, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito, Stati Uniti e Unione Europea.

In apertura, l’Ambasciatore Zazo ha presentato ai Colleghi le priorità della Presidenza italiana, dove l’Ucraina ha un ruolo centrale. “L’Italia conferma il sostegno forte e compatto del G7 all’Ucraina, che potrà continuare a contare su di noi e sul nostro impegno per una pace giusta e duratura, anche in vista della futura ricostruzione del Paese “, ha dichiarato l’Ambasciatore, sottolineando come l’ulivo – simbolo della Presidenza – rappresenti un segno universale di pace. “Nel 2024, il Gruppo di Supporto G7 rinnoverà il suo pieno sostegno al Governo e al popolo ucraino nel proprio percorso di riforme interne, con particolare riferimento al rafforzamento dello Stato di diritto, al contrasto alla corruzione, alla riforma giudiziaria, alla decentralizzazione, alla promozione della democrazia ed alla transizione verso un’economia verde”, ha proseguito l’Ambasciatore. “Risultati assai apprezzabili sono già stati conseguiti, come dimostrato dalla decisione positiva presa dal Consiglio Europeo in merito all’avvio dei negoziati di adesione dell’Ucraina all’UE. Tuttavia molta strada rimane ancora da percorrere: lungo questo cammino, l’Ucraina non sarà sola ma avrà al suo fianco il Gruppo di Supporto G7, le democrazie liberali e le economie più avanzate”.

Il Gruppo di Supporto degli Ambasciatori G7 a Kiev è stato istituito per decisione dei Leader al Summit di Elmau del 2015. Dalla sua nascita, il gruppo ha appoggiato il processo di riforme interne in Ucraina, lavorando con le istituzioni ucraine, in primo luogo il Governo e il Parlamento, con la società civile, le imprese e gli esperti. Per il 2024 spetta all’Ambasciata d’Italia il coordinamento e l’impulso dell’azione del Gruppo.

Manovra, Porta (Pd): aumenta tassa sugli immobili all’estero

Manovra, Porta (Pd): aumenta tassa sugli immobili all’esteroRoma, 12 gen. (askanews) – “Con la Legge di Bilancio per il 2024 è arrivata, tra i tanti provvedimenti, una brutta notizia per gli italiani residenti in Italia i quali posseggono un immobile situato all’estero. Infatti il comma 91 dell’articolo 1 della Manovra finanziaria aumenta l’imposta sul valore degli immobili situati all’estero dallo 0,76 all’1,06 per cento (oltre che l’aliquota dell’IVAFE dal 2 al 4 per mille annuo per i prodotti finanziari detenuti in Stati o territori a regime fiscale privilegiato). Ciò significa che le persone fisiche residenti in Italia proprietarie di immobili all’estero, a qualunque uso destinati, hanno ora l’obbligo di versare al fisco italiano la nuova e più elevata Ivie (imposta sul valore degli immobili situati all’estero) che, ricordiamo, fu istituita e disciplinata nel 2011”. Lo afferma il senatore del Pd Fabio Porta, eletto nella circoscrizione dell’America meridionale.

“Giova ricordare quindi – prosegue – che la legge stabilisce che tale imposta è dovuta in particolare dai proprietari di fabbricati, aree fabbricabili e terreni a qualsiasi uso destinati, compresi quelli strumentali per natura o per destinazione destinati ad attività di impresa o di lavoro autonomo; dai titolari dei diritti reali di usufrutto, uso o abitazione, enfiteusi e superficie sugli stessi; dai concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali; ed infine dai locatari, per gli immobili, anche da costruire o in corso di costruzione, concessi in locazione finanziaria”. “Dal 1° gennaio 2016 – spiega – l’imposta non si applica al possesso degli immobili adibiti ad abitazione principale (e per le relative pertinenze), e alla casa coniugale assegnata al coniuge, a seguito di provvedimento di separazione legale, annullamento, scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, che in Italia non risulterebbero classificate nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9. Inoltre è fondamentale sapere che dall’Ivie è possibile dedurre l’eventuale imposta patrimoniale versata nello Stato in cui è situato l’immobile”.

“Le istruzioni dettagliate sul valore degli immobili da prendere come riferimento per il pagamento dell’imposta – ricorda ancora Porta – sono contenute nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 28/E del 2 luglio 2012. Questa circolare stabilisce, in sintesi, che tale valore cambia a seconda dello Stato in cui è situato l’immobile: per i Paesi appartenenti alla Unione europea o in Paesi aderenti allo Spazio economico europeo (Norvegia e Islanda) che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, il valore da utilizzare è prioritariamente quello catastale, così come è determinato e rivalutato nel Paese in cui l’immobile è situato, per l’assolvimento di imposte di natura reddituale o patrimoniale. In mancanza del valore catastale, si fa riferimento al costo che risulta dall’atto di acquisto e, in assenza, al valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile; per gli altri Stati, il valore dell’immobile è costituito dal costo risultante dall’atto di acquisto o dai contratti e, in mancanza, dal valore di mercato rilevabile nel luogo in cui è situato l’immobile. L’aliquota scende allo 0,4% per gli immobili adibiti ad abitazione principale che in Italia risulterebbero classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, per i quali è possibile, inoltre, detrarre dall’imposta (fino a concorrenza del suo ammontare) un importo pari a 200 euro, rapportati al periodo dell’anno durante il quale l’immobile è destinato ad abitazione principale. Tuttavia il versamento non è dovuto se l’importo complessivo (calcolato a prescindere da quote e periodo di possesso e senza tenere conto delle detrazioni previste per lo scomputo dei crediti di imposta) non supera i 200 euro”. “L’ aumento dell’Ivie sarebbe stato motivato col fatto che così verrebbe equiparata la tassazione degli immobili posseduti all’estero a quella applicata agli immobili tenuti a disposizione in Italia (aliquota IMU). Ovviamente la mancata dichiarazione di beni immobili situati all’estero sottoposti all’obbligo del monitorggio fiscale, comporta l’applicazione di sanzioni amministrative”, conclude.

Mes, il Giurì d’onore giovedì 18 ascolta Conte e venerdì 19 Meloni

Mes, il Giurì d’onore giovedì 18 ascolta Conte e venerdì 19 MeloniRoma, 12 gen. (askanews) – Giuseppe Conte verrà ascoltato giovedì prossimo dal Giurì d’onore chiesto alla Camera sulle dichiarazioni della premier a proposito del Mes. Il giorno seguente, venerdì, alle 12, sarà la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a riferire davanti all’organismo parlamentare presieduto dal vicepresidente della Camera, Giorgio Mulè.

Giorgia Meloni ha accusato il governo Conte di aver ratificato il Meccanismo europeo di stabilità senza il consenso del Parlamento; su questo il leader M5s ha chiesto e ottenuto che si aprisse una indagine interna della Camera per accertare la verità dei fatti.

Accordi tra Italia e Giordania per promuovere il turismo religioso

Accordi tra Italia e Giordania per promuovere il turismo religiosoRoma, 12 gen. (askanews) – Il Ministro del Turismo e delle Antichità della Giordania Makram Qaisi e il Segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin hanno discusso delle forme di collaborazione per promuovere il pellegrinaggio cristiano in Giordania. Il ministro giordano, accompagnato dal capo della Commissione parlamentare per il turismo, il deputato Majdi Yaqoub, e dal segretario generale del ministero, Imad Hijazin, Qaisi ha, inoltre, partecipato all’udienza settimanale di Papa Francesco nell’Aula Paolo VI.

Nella stessa giornata la delegazione giordana ha incontrato il Ministro del turismo italiano Daniela Santanché per sensibilizzare il pubblico italiano sulla sicurezza della Giordania e sulla sua distanza geografica dalle zone di conflitto. Qaisi e la sua controparte italiana hanno anche discusso di come sviluppare la cooperazione tra i settori privati di entrambi i paesi e promuovere le offerte turistiche della Giordania in Italia, poiché i cittadini italiani rappresentano il secondo più grande gruppo di visitatori europei in Giordania. Durante gli incontri con i leader religiosi a margine della visita in Vaticano, le discussioni si sono concentrate sull’incoraggiamento del pellegrinaggio cristiano, in particolare con l’annuncio del 2030 come anno di Giovanni Battista “Profeta Yahya Bin Zakaria”, e sull’invito ai cattolici di tutto il mondo, attraverso un messaggio di Papa Francesco, a visitare i luoghi di pellegrinaggio cristiani in Giordania, in particolare il sito del Battesimo e quello di Macheronte. Il Vaticano riconosce cinque luoghi di pellegrinaggio in Giordania: Betania oltre il Giordano, il sito del Battesimo di Gesù Cristo, il Monte Nebo, la Chiesa di Nostra Signora della Montagna ad Anjara, Tell Mar Elias e Macheronte, dove Giovanni Battista fu decapitato. Qaisi ha informato il Segretario di Stato vaticano sui lavori in corso presso il sito della fortezza di Macheronte per rinnovare il sito per renderlo pronto ad accogliere i pellegrini.

Per celebrare la dichiarazione vaticana del Giubileo 2025 e il 30° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Giordania e il Vaticano, Qaisi ha proposto di organizzare un’iniziativa culturale e di sensibilizzazione al Vaticano verso la fine del 2023 per evidenziare l’importanza e la santità del pellegrinaggio cristiano ai cinque siti approvati dal Vaticano. Parolin ha sottolineato l’importanza di questi punti e lo status della Giordania per il Vaticano, osservando che “la Giordania è l’unico paese ad essere stato visitato da quattro papi, a partire da Papa Paolo VI nel 1964, seguito dalle visite di Papa Giovanni Paolo II nel 2000, Papa Benedetto XVI nel 2009 e Papa Francesco nel 2014”. Durante l’incontro con l’arcivescovo Salvatore Rino Fisichella, che supervisiona il pellegrinaggio cristiano in Vaticano, Qaisi ha presentato l’offerta di turismo religioso della Giordania e il percorso di pellegrinaggio cristiano che collega il sito del battesimo con il Monte Nebo, Macheronte e altri importanti siti religiosi, sottolineando il ruolo vitale di questo collegamento per i pellegrini. Fisichella ha espresso l’apprezzamento del Vaticano per gli sforzi della Giordania per preservare questi luoghi santi, affermando che la Giordania ha stabilito un modello di armonia e coesistenza tra le sue comunità cristiane e musulmane.