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Tag: Sanremo 2023

Indagine Cina su distillati Ue, Federvini: rischi per il settore

Indagine Cina su distillati Ue, Federvini: rischi per il settoreMilano, 11 gen. (askanews) – “Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una vera e propria ritorsione che rischia di colpire ingiustamente un settore estraneo ad una querelle di natura politica, supponiamo in parte legata all’indagine attivata dalla Ue sui veicoli elettrici cinesi. Non dimentichiamoci che il settore, in virtù della controversia Airbus-Boeing, ha subìto dazi ad valorem pesantissimi negli Stati Uniti per circa due anni dal 2019 al 2021. In uno scenario internazionale così incerto e delicato, segnato da conflitti, non è auspicabile intraprendere nuove guerre commerciali. Tra l’altro, non è la prima volta che la Cina colpisce duramente uno dei settori emblema del Made in Italy, circa 10 anni fa già il vino fu oggetto di un’indagine simile e grazie ad un intenso lavoro di diplomazia europea si riuscì a trovare una soluzione condivisa”. Così, la presidente di Federvini, Micaela Pallini, ha commentato l’indagine avviata dal ministero del Commercio della Repubblica Popolare cinese per verificare la sussistenza di pratiche di dumping commerciale riguardo l’importazione di distillati di vino di origine comunitaria.

Secondo Federvini, l’indagine sarebbe stata intrapresa “alla luce di sollecitazioni giunte dalla China Liquor Industry, l’associazione nazionale che rappresenta i produttori di spiriti che lamenta un danno all’industria locale”. “A seconda dei suoi esiti e delle decisioni che verranno prese dal governo cinese, potrebbe configurarsi per il settore italiano della produzione e commercializzazione di acquaviti, in particolare il Brandy, una nuova limitazione al commercio internazionale nonché un probabile innalzamento dei dazi all’importazione, già a partire da due mesi dall’avvio dell’indagine, presentata il 5 gennaio 2024” ha precisato l’associazione confindustriale dei produttori di vini, spiriti e aceti, auspicando che le istituzioni nazionali e comunitarie non facciano mancare il proprio supporto e che a livello diplomatico sia attivato un confronto costruttivo per scongiurare misure di ritorsione.

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcol

Calcio, Lavezzi soffre di ipomania, non in cura per droga o alcolRoma, 11 gen. (askanews) – “Lavezzi soffre di ipomania, un disturbo cronico che colpisce l’umore – l’individuo si caratterizza come energico, iperattivo, loquace, disinibito e presenta eccessi di autostima ndr – . Aveva già subito in passato le conseguenze di questa patologia. Non è in cura per consumo di stupefacenti o alcol, ma per un disturbo psichiatrico che può spingere anche a farsi del male”. Lo ha detto a So Foot Mauricio D’Alessandro, l’avvocato di Ezequiel Lavezzi a seguito delle voci circolate sull’ex giocatore del Napoli che parlavano di un ricovero per overdose, seccamente smentite dal figlio Tomas. Lo scorso 20 dicembre il Pocho era stato portato in ospedale con alcune lievi ferite dovute a un non meglio precisato incidente domestico. D’Alessandro spiega quanto avvenuto: “Nel cuore della notte ha sentito un rumore e ha pensato che ci fossero persone in casa, è così che si è fatto male. Quando ha lasciato l’ospedale ha cercato di superare la crisi da solo, ma non ci è riuscito, ecco perché è andato in clinica. Non è una patologia che si cura così facilmente, richiede cure mediche”. La situazione sembra in via di miglioramento: “Va molto bene, l’evoluzione è molto favorevole. Resterà in cura per 21 giorni e poi avrà la possibilità di andarsene o restare, a seconda delle sue condizioni. I medici stanno cercando di stabilizzarlo, prima di vedere se ha bisogno di cure più lunghe. Non è stato in terapia intensiva come è stato detto”.

Caso Ilaria Salis, Nordio: dopo Baraldini la credibilità dell’Italia è diminuita

Caso Ilaria Salis, Nordio: dopo Baraldini la credibilità dell’Italia è diminuitaRoma, 11 gen. (askanews) – “Lasciatemi dire che sono rapporti difficili perché, magari noi dimentichiamo, ma molti Stati non lo fanno”. Lo ha detto il ministro della giustizia, Carlo Nordio, rispondendo al question time del Senato sul caso di Ilaria Salis, che è detenuta in Ungheria da quasi un anno. “L’Italia non ha una buona reputazione per quanto riguarda il principio del ‘pacta sunt servanda’ (accordi vanno rispettati, ndr) – ha detto il guardasigilli – Noi ricordiamo il caso di Silvia Baraldini, che fu estradata dagli Stati Uniti con la solenne promessa che avrebbe scontato in Italia la pena che era stata inflitta, di oltre 40 anni. Ma una volta arrivata in Italia fu accolta con tutti gli onori all’aeroporto e poi scontò la pena in modo molto parziale. Gli americani questi se lo ricordano ed è questo che ostacola la procedure, non solo con loro (gli Usa, ndr) anche a livello fiduciario. Purtroppo a causa di esperienze precedenti la fiducia verso di noi è scemata”.

Il sorpasso: Microsoft vale più di Apple

Il sorpasso: Microsoft vale più di AppleRoma, 11 gen. (askanews) – Microsoft ha sorpassato Apple, diventando l’azienda quotata di maggior valore al mondo, grazie al boom dell’intelligenza artificiale che ha dato nuovo impulso all’antica rivalità tra i due gruppi Big Tech. Lo scrive il Financial Times, rilevando che le azioni della società di software sono aumentate di circa l’1% in apertura a Wall Street scambi, portando il valore di mercato di Microsoft a 2.870 miliardi di dollari, appena sopra quello del produttore di iPhone, le cui azioni sono scese di quasi l’1%.

L’entusiasmo degli investitori per l’intelligenza artificiale generativa, sull’onda dell’enorme popolarità di ChatGPT di OpenAI sin dal suo lancio alla fine del 2022, prosegue nel nuovo anno, con Microsoft tra i maggiori beneficiari. Lo scossone nelle classifiche delle aziende più ricche del mondo ha anche portato il produttore di chip di intelligenza artificiale Nvidia, le cui azioni sono sono salite di circa l’11% quest’anno, vicina alla capitalizzazione di mercato di Amazon di 1.600 miliardi di dollari.

Apple è stata esclusa dal fermento sull’intelligenza artificiale che ha spinto Microsoft, il principale investitore e fornitore di cloud hosting di OpenAI, oltre che azienda all’avanguardia nell’implementazione di chatbot IA nei suoi prodotti di ricerca e sui luoghi di lavoro. Allo stesso tempo, le preoccupazioni per il calo delle vendite di iPhone, in particolare in Cina, hanno pesato sulle azioni Apple nei primi giorni del 2024, provocando una serie di downgrade da parte degli analisti di Wall Street.

Apple e Microsoft sono rivali fin dagli anni ’80, quando la società fondata da Steve Jobs e Steve Wozniak accusò il produttore di Windows di proprietà di Bill Gates di aver rubato il “look and feel” del suo software per computer Macintosh. Apple perse una causa sul copyright contro Windows all’inizio degli anni ’90, consentendo a Microsoft di dominare il mercato dei PC per decenni. Ma grazie al successo dell’iPhone il valore di mercato di Apple ha superato quello di Microsoft nel 2010, una posizione che ha mantenuto per diversi anni mentre Windows faticava nella transizione al mobile computing.

Microsoft ha superato brevemente Apple durante la pandemia di Covid-19 nel 2020 e nel 2021, poiché la sua posizione di forza nel cloud computing durante il boom del lavoro a distanza l’ha resa più resiliente in un momento in cui la produzione di iPhone era stata interrotta dalle chiusure di fabbriche e da problemi di fornitura. Tuttavia, Apple ha riconquistato subito il primo posto. Nonostante le indiscrezioni secondo cui Apple sta sviluppando per i propri dispositivi lo stesso tipo di modelli linguistici di grandi dimensioni che alimentano i più recenti chatbot IA, il successo travolgente di ChatGPT ha sostenuto la domanda per i servizi cloud di Microsoft oltre che per i processori Nvidia necessari per creare tali strumenti. Con 1.350 miliardi di dollari, la capitalizzazione di mercato di Nvidia è ora di circa 250 miliardi di dollari inferiore a quella di Amazon.

Fonti P.Chigi: solo un vertice Meloni-Salvini-Tajani, su migranti

Fonti P.Chigi: solo un vertice Meloni-Salvini-Tajani, su migrantiRoma, 11 gen. (askanews) – Fonti di Palazzo Chigi smentiscono che ci sia stato un pranzo a tre tra la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vicepremier Matteo Salvini e Antonio e Tajani. L’unica riunione che c’è effettivamente stata, spiegano le fonti, è stata quella di stamattina tra la premier e i suoi vice, riunione però allargata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, riunione incentrata sui temi dell’immigrazione.

Giubileo 2025, scelto lo zaino del pellegrino

Giubileo 2025, scelto lo zaino del pellegrinoRoma, 11 gen. (askanews) – Il Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell’Evangelizzazione nel Mondo, responsabile per l’organizzazione del prossimo Giubileo Ordinario 2025, tra le varie proposte ricevute per l’ideazione, la realizzazione e la commercializzazione dello “Zaino del Pellegrino” del Giubileo 2025, ha scelto quella dell’azienda Stegip4 di Roma.

“Ho accolto molto volentieri le proposte di alcune aziende, italiane e straniere, per la produzione e commercializzazione di uno Zaino Ufficiale del Pellegrino per il prossimo Giubileo del 2025. So bene quanto possa essere utile uno zaino durante un pellegrinaggio e quanto sia importante conservarlo, con i segni del tempo e dell’usura, come un testimone pieno di ricordi di quei giorni di preghiera e riflessione, pieni di emozioni e per questo indimenticabili”, ha commentato mons. Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione, nel comunicare la decisione di aver assegnato alla Stegip 4 la realizzazione dello Zaino Ufficiale del Pellegrino. Lo Zaino e tutti gli accessori che compongono il Kit del Pellegrino, ovvero un cappello a falde larghe, un foulard, una borraccia, un poncho impermeabile, un rosario da polso, sono stati realizzati utilizzando componenti riciclati ed ecosostenibili.

“Il nostro obiettivo è quello di proporre un prodotto pensato per un Giubileo rispettoso dell’ambiente, in grado di generare un riscontro positivo da parte sia delle nuove generazioni che di pellegrini che già hanno partecipato ad altri Giubilei o pellegrinaggi e che conoscono l’importanza di avere sempre con sé uno zaino” ha aggiunto Gino Conversi, Marketing director di Stegip4. Stefano D’Ambrosio, Founder e Ceo di Stegip4 , ringraziando il Pro-Prefetto del Dicastero per l’Evangelizzazione per la fiducia accordata, ha aggiunto: “Quella del Dicastero per l’Evangelizzazione è una scelta che ci inorgoglisce e che premia la grande attenzione della Stegip4, sia per gli elevati standard di qualità che per il rispetto dell’ecosistema. Per questo abbiamo realizzato un prodotto che coniuga creatività, commercio etico e basso impatto ambientale. Io e tutti i professionisti della Stegip4 siamo grati al Dicastero per l’Evangelizzazione e a Sua Eccellenza Mons. Rino Fisichella per la collaborazione e il coinvolgimento in un evento di fede e di cultura così rilevante per i cattolici di tutto il mondo. Attraverso lo Zaino del Pellegrino abbiamo voluto raccontare il motto giubilare Peregrinantes in Spem, come un invito a ricostruire un clima di speranza e fiducia per guardare positivamente al futuro. Un futuro di rinascita, di cui ciascuno si deve far carico e che deve portare sulle proprie spalle, proprio come uno zaino in cui mettere ciò che conta davvero”.

Peter Pan Il Musical, al Teatro Brancaccio di Roma

Peter Pan Il Musical, al Teatro Brancaccio di RomaRoma, 11 gen. (askanews) – Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, Peter-Pan – Il Musical torna in scena nei teatri di tutta Italia con una nuova produzione pronta a portare i suoi spettatori in un entusiasmante viaggio verso l’Isola-che-non-c’è. Tratto dal romanzo di James Matthew Barrie, con la regia di Maurizio Colombi e una colonna sonora d’eccellenza firmata da Edoardo Bennato, Peter Pan – Il Musical conquisterà il pubblico con un cast straordinario, che si appresta a partire per una lunga tournée che toccherà le città più importanti della penisola e non solo, per oltre cinquanta repliche.

Presentato da Alveare Produzioni e Gli Ipocriti Melina Balsamo, PETER PAN – Il Musical è un sorprendente successo lungo 17 anni. Dal 2006, quando debuttò per la prima volta, lo spettacolo ha già affascinato oltre un milione di spettatori con più di 950 repliche ed è stato insignito di prestigiosi premi come il Premio Gassman e tre Biglietti d’Oro Agis. Riconoscimenti che testimoniano l’affetto del pubblico per questa fortunata produzione. Cuore pulsante dello spettacolo è proprio la colonna sonora: uno straordinario viaggio in musica nel mondo fantastico di Peter Pan, con alcune tra le più famose canzoni di Edoardo Bennato tratte dal mitico album del 1980 Sono solo canzonette e con altri brani come “Il rock di Capitan Uncino”, “La fata”, “Viva la mamma” e molte altre, fino alla celeberrima “L’isola che non c’è”. I brani sono stati riarrangiati dallo stesso cantautore per lo spettacolo teatrale, oltre all’inserimento dell’inedito “Che paura che fa Capitan Uncino”.

A dare il volto al bambino che non voleva crescere sarà il giovane performer italo-americano Leonardo Cecchi, idolo indiscusso di una generazione di ragazzi che lo ha amato nella serie tv “Alex & Co”, trasmessa da Disney Channel e Rai Gulp. Attore, cantante, ballerino e anche scrittore, Leonardo saprà donare nuova luce al coraggioso e sfrontato protagonista di questa favolosa avventura. Nel ruolo del famigerato Capitan Uncino troveremo un grande interprete del teatro italiano dal carisma fenomenale e dalla voce potente come Giò Di Tonno, nuovamente in un celebre ruolo da protagonista, dopo il tour sold-out del ventennale di Notre Dame de Paris.

A grande richiesta Martha Rossi, già talento di Amici di Maria De Filippi, tonerà in scena nel ruolo della dolce Wendy. Storica e amata interprete della bimba dai teneri occhioni azzurri, Martha saprà stupire nuovamente i suoi numerosissimi fan. Martina Attili, protagonista delle scorse edizioni di X-Factor, salirà sul palco nel ruolo di Giglio Tigrato. La sua straordinaria versatilità, la sua presenza magnetica e la sua voce toccante la rendono la scelta ideale per interpretare la guerriera pellerossa più valorosa dell’intera l’Isola-che-non-c’è.

Gioacchino Inzirillo, noto performer di musical, cantante e insegnante di canto, si alternerà a Leonardo Cecchi nel ruolo di Peter Pan per alcune repliche, donando al personaggio nuove sfumature. Oltre a interpretare il protagonista, Gioacchino vestirà i panni di Tritabudella. Renato Converso, apprezzato attore e comico, nel ruolo del goffo e simpatico Spugna sarà il perfetto compagno di Capitan Uncino, pronto a eseguire ogni suo ordine. Raffaella Alterio porterà sul palco la vivacità e la curiosità di Michael, il fratello minore di Wendy mentre Laura Fiorini interpreterà John, il fratello maggiore di Wendy, con il suo senso di responsabilità e il desiderio di crescere. Al loro fianco altri nove strepitosi performer animeranno il mondo fatato di Peter Pan: Britney Kayle Badilla (Bombolone), Sofia Pavani (Pennino), Sara Portaro (Pochino), Manuel Primerano (Gemello), Domiziano Toniolo (Gemello), Lorenzo Tognocchi (Cantastorie e cover Capitan Uncino), Davide Najjar (Ensemble – Pirata), Filippo Tampieri (Ensemble – Pirata), Gian Maria Picciau (Ensemble – Pirata). Un cast eccezionale per un magico show che saprà conquistare il pubblico anche con i tanti effetti speciali come il volo di Peter Pan,  l’utilizzo di tecnologie laser per il personaggio di Trilly, le imponenti scenografie che trasporteranno magicamente gli artisti dalla cameretta di Wendy, Michael e John al rifugio dei Bambini Sperduti e i colorati costumi in stile cartoon che daranno il tocco finale a quello che non è un semplice spettacolo teatrale, ma un vero e proprio sogno da condividere con gli amici e la famiglia.

Tokyo, Kishida in difficoltà e c’è chi parla di futuro premier donna

Tokyo, Kishida in difficoltà e c’è chi parla di futuro premier donnaRoma, 11 gen. (askanews) – Il Giappone non ha ancora mai avuto un primo ministro donna, ma questo momento potrebbe essere vicino: lo scandalo dei fondi illegali del Partito liberaldemocratico al potere sta mettendo a rischio la poltrona di un sempre meno popolare Fumio Kishida mentre, tra le personalità di vaglia della formazione che nel dopoguerra ha quasi ininterrottamente detenuto il potere, una delle poche in auge è l’attuale ministra degli Esteri Yoko Kamikawa.

Nel sistema giapponese è il partito di maggioranza che colloca il proprio leader a capo del governo. Ma ci sono momenti in cui le cose si muovono e le correnti (“habatsu”) cominciano un lavorìo sotterraneo per modificare gli assetti. Tendenzialmente, quando un primo ministro scende nei sondaggi a livelli di consenso inferiori al 30%, suona una campanella d’allarme. E Kishida a metà dicembre era sceso a poco più del 20%. A vulnerare ulteriormente l’immagine del primo ministro, l’ennesimo scandalo che ha riguardato l’esecutivo nipponico. Decine di membri del partito si sono trovati in una tempesta per non aver dichiarato fondi raccolti durante eventi politici. Sostanzialmente avrebbero semplicemente intascato il denaro. E oggi ci troviamo probabilmente al picco di questo scandalo, con l’arresto domenica di Yoshitaka Ikeda, un esponente del partito che è sospettato di aver messo in tasca 48,2 milioni di yen (oltre 300mila euro) tra il 2017 e il 2022 senza averli denunciati.

In particolare, al centro dello scandalo c’è la fazione che era guidata dall’ex primo ministro Shinzo Abe, ucciso nel luglio 2022 da un uomo infuriato per le supposte relazioni dell’esponente politico con la Chiesa dell’Unificazione, un gruppo religioso che a suo dire avrebbe rovinato finanziariamente la sua famiglia. E anche l’uccisione di Abe ha aperto un’altra crepa nel consenso a Kishida, visto che molti esponenti del partito si sono rivelati collegati alla chiesa fondata dal sudcoreano Reverendo Moon. “C’è una possibilità che Kishida venga sostituito, anche se non è molto alta, soprattutto per carenza di sfidanti”, ha spiegato ad askanews Ken Endo, professore di politica e legge presso l’Università di Tokyo.

Tra i pochi possibili sfidanti alla guida del Partito liberaldemocratico, ultimamente un nome che sta girando è quello di Yoko Kamikawa, l’attuale ministra degli Esteri, che gode di una certa popolarità, anche dopo che questa settimana è stata in Ucraina per una difficile missione. Lì ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. Kamikawa è la prima responsabile donna della politica estera nipponica dopo un ventennio. Si tratta di un ruolo che la mette a contatto con alcuni dei dossier più sfidanti che un politico giapponese si trova ad affrontare: la crescente assertività della Cina con i rischi connessi alla questione di Taiwan, la questione della Corea del Nord, i rapporti con gli Stati uniti.

Il background non le manca. Kamikawa ha 70 anni, è originaria di Shizuoka ed è laureata in legge alla prestigiosa Università di Tokyo, come deve essere ai cavalli di razza della politica nipponica. In più ha anche un dottorato in pubblica amministrazione conseguito presso la John F. Kennedy School of Government dell’Università di Harvard. E’ in politica da circa un quarto di secolo e ha ricoperto diversi incarichi di governo, anche sotto Abe e Yasuo Fukuda. In particolare, tra il 2020 e il 2022 è stata ministra della Giustizia e, in questa funzione, ha dato il suo via libera a 16 esecuzioni capitali, 13 delle quali nei confronti di ex esponenti della setta millenarista Aum Shinri-kyo, responsabile dei mortali attentati al gas nervino nella metropolitana di Tokyo del 1995. Ma, se questo suo record sull’applicazione della pena di morte può far storcere il naso in Europa, in parte dell’opinione pubblica giapponese potrebbe essere considerato semplicemente un segnale della sua tempra forte. Kamikawa ha soprattutto il pregio di non essere stata neanche sfiorata dagli scandali e, in particolare, dall’ultimo. Il suo nome è spendibile, quindi, come possibile primo ministro al posto di Kishida. La possibilità che si proceda a un cambio, con Kamikawa in sella c’è, secondo Endo, “anche se la probabilità è più alta per un proseguimento dell’esperienza Kishida”. Inoltre, dal momento che un cambio di sella non nascerebbe da un conflitto interno al Partito liberaldemocratico che cambi gli equilibri di forza, per Endo “un governo Kamikawa non sarebbe molto stabile”.

Meloni: ad attacchi strumentali rispondiamo coi risultati

Meloni: ad attacchi strumentali rispondiamo coi risultatiRoma, 11 gen. (askanews) – “Agli attacchi gratuiti e alle polemiche strumentali degli ultimi giorni da parte di certa opposizione, questo governo continua a rispondere con fatti e risultati”. Lo scrive su facebook la presidente del Consiglio Giorgia Meloni dicendosi “soddisfatta in particolar modo delle ultime rilevazioni Istat che certificano i segnali positivi in tema di lavoro, con la disoccupazione che scende e l’occupazione che in un anno è aumentata di oltre 500mila unità”.

Si tratta, secondo la premier, di “dati incoraggianti che ci spingono a fare sempre meglio, con politiche concrete per tagliare le tasse ai lavoratori, aiutare chi produce ricchezza e chi crea occupazione. Per un’Italia che riparte dal merito e dalla crescita”.

Coppa d’Africa, atterraggio d’emergenza per il volo del Gambia

Coppa d’Africa, atterraggio d’emergenza per il volo del GambiaRoma, 11 gen. (askanews) – Momenti di paura a bordo dell’aereo che doveva portare la nazionale africana a Yamoussoukro, la capitale della Costa d’Avorio, paese che ospita l’edizione 2024 della Coppa d’Africa, e che per un problema di depressurizzazione è stato costretto a un atterraggio di emergenza, una decina di minuti dopo il decollo. A bordo, tra gli altri il capitano ed ex sampdoriano Omar Colley e l’attaccante ex Atalanta e Bologna Musa Barrow. Subito dopo il decollo da Banjul si è verificato un guasto all’aria condizionata e, a causa del gran caldo, e senza ossigeno alcuni giocatori sono svenuti, e hanno faticato a svegliarsi anche una volta tornati a terra, dove alcuni hanno accusato mal di testa, vertigini e crisi respiratorie. “Ci siamo addormentati tutti velocemente, anche io -ha raccontato il ct Saintfiet, una volta sceso dall’aereo- Ho fatto dei piccoli sogni sulla mia vita. Dopo nove minuti il pilota ha deciso di rientrare perché non c’era più ossigeno. Ci sono stati giocatori che non si sono svegliati subito dopo l’atterraggio. Abbiamo quasi avuto un avvelenamento da monossido di carbonio. Un’altra mezz’ora di volo e saremmo morti tutti”.