Guerra in Medio Oriente, Blinken insiste con Netanyahu: “Risparmiare i civili a Gaza”Roma, 9 gen. (askanews) – Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito oggi al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu “l’importanza” di risparmiare i civili palestinesi nella sua guerra contro Hamas nella Striscia di Gaza. Lo ha reso noto il Dipartimento di Stato in un comunicato.
Durante un incontro tra i due a Tel Aviv, Blinken “ha riaffermato il nostro sostegno al diritto di Israele di prevenire il ripetersi degli attacchi terroristici del 7 ottobre, e ha sottolineato l’importanza di evitare ulteriori danni ai civili e di proteggere le infrastrutture civili a Gaza”, si legge ancora nella nota. Blinken e Netanyahu hanno anche discusso degli “sforzi in corso per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi rimasti e dell’importanza di aumentare il livello di assistenza umanitaria fornita ai civili a Gaza”, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Matthew Miller. “Il segretario di Stato ha ribadito la necessità di garantire una pace duratura per Israele e la regione, in particolare attraverso la creazione di uno Stato palestinese”, ha aggiunto.
Sgarbi,M5s presenta in aula mozione:revoca subito deleghe GovernoRoma, 9 gen. (askanews) – “Sono mesi che chiediamo al Governo un segnale chiaro sul vergognoso operato del sottosegretario alla cultura Sgarbi, ma dalla Meloni solo un silenzio assordante. È notizia di oggi che il Sottosegretario alla Cultura risulta indagato per furto di Beni Culturali in merito alla questione del Manetti del ‘600 rubato. In un Paese normale Sgarbi sarebbe stato cacciato il più lontano possibile dalle Istituzioni ed invece niente. Ci vediamo costretti a dover presentare qui in Aula una seconda mozione che contiene una semplice richiesta: togliere le deleghe a Sgarbi e mandare a casa un sottosegretario vergognoso che sta mettendo a rischio l’onorabilità delle Istituzioni”. Lo ha annunciato in aula alla Camera il deputato M5S Antonio Caso.
Comune di Milano cerca 1.000 volontari per rilevazione senzatettoMilano, 9 gen. (askanews) – A partire dal 12 febbraio si svolgerà Raccontami2024, la quinta rilevazione sui senza dimora promossa dal Comune di Milano e che sarà realizzata in collaborazione con la Fondazione “Ing. Rodolfo Debenedetti” e con le numerose realtà del privato sociale che operano nel campo dei servizi a favore delle persone senza dimora e a contrasto della grave marginalità adulta. L’obiettivo del progetto, che prevede il reclutamento di mille volontari, è contare e intervistare le persone senza dimora presenti nel territorio della città di Milano per fornire una fotografia attuale del fenomeno e costruire risposte adeguate ai bisogni sempre più complessi che si manifestano, cercando di comprendere i profili, le necessità delle persone senza dimora e le dinamiche che conducono alla marginalità e alla povertà estrema.
“Se la rilevazione dello scorso giugno ci ha fornito dati molto utili per inquadrare la situazione della grave marginalità a Milano, – ha commentato in una nota l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – quella di febbraio ci permetterà, con ogni probabilità, di perfezionare il lavoro raggiungendo un numero di persone più elevato e ottenendo da loro adesioni e risposte migliori. Grazie al potenziamento delle strutture di accoglienza messo in campo attraverso il Piano freddo, infatti, sarà più semplice per i volontari intercettare, con l’aiuto di operatrici e operatori sociali che lavorano nei centri, uomini e donne senza dimora che spesso, in strada, sono più restii a partecipare alla rilevazione qualitativa. Per questo chiediamo la collaborazione di tutte e tutti: sappiamo che i milanesi sono molto sensibili a questo tema e siamo certi che non faranno mancare la loro partecipazione”. La rilevazione si svolgerà in due momenti e avrà bisogno di circa mille volontari e volontarie: si partirà lunedì 12 febbraio quando, tra le 20 e l’una di notte, squadre di almeno tre volontari, guidati da coordinatrici e coordinatori più esperti, si muoveranno all’interno della città per contare e intervistare le persone senza dimora che vivono per strada. Le aree saranno percorse principalmente a piedi, ma in alcuni casi sarà necessario un mezzo di trasporto proprio (bicicletta, auto). Da martedì 13 a venerdì 16 febbraio il lavoro si svolgerà, tra le 18 e le 22, all’interno delle strutture di accoglienza cittadine per intervistare gli ospiti.
Durante la rilevazione dello scorso giugno, a cui hanno partecipato oltre 700 cittadine e cittadini volontari, sono stati incontrati 2021 senza dimora, pari a circa lo 0,15% della popolazione milanese. Il 39% delle persone rintracciate in strada si concentrava nel territorio del Municipio 1. Oltre al centro storico, le presenze più significative sono state rilevate nei Municipi 2 e 3 (rispettivamente il 18% e il 13% del totale). Si trattava per circa il 90% di uomini che, in due terzi dei casi, hanno un’età superiore ai 35 anni. Le persone in strada hanno dimostrato una discreta conoscenza dei servizi dedicati: nel complesso, infatti, il 52% ha detto di incontrare le unità mobili almeno una volta a settimana. I bisogni espressi nel corso delle interviste qualitative fanno emergere la necessità di custodire oggetti personali (62%), di avere accesso ai servizi di tipo sanitario (52%), a una connessione internet (46%) e a vestiti puliti (46%). Per dare il proprio contributo i volontari dovranno compilare, entro il 4 febbraio, un modulo online.
Ue, Draghi venerdì in Belgio per un seminario con i CommissariRoma, 9 gen. (askanews) – Fonti qualificate della Commissione europea hanno confermato, oggi da Bruxelles, che l’ex premier italiano ed ex presidente della Bce, Mario Draghi è stato invitato e sarà presente al seminario del Collegio dei commissari europei che si svolgerà venerdì 12 gennaio nella cittadina di Jodoigne, in Belgio, a pochi chilometri dalla capitale.
Draghi è stato incaricato dalla presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, di redigere un rapporto sulla competitività dell’economia europea, che presenterà in estate. E proprio di competitività e del suo lavoro in corso sul rapporto l’ex premier italiano discuterà venerdì con i commissari europei e con la stessa von der Leyen. I seminari del Collegio dei commissari sono organizzati regolarmente per permettere loro di discutere informalmente e liberamente, in una sorta di “brainstorming”, questioni di strategia, nuove iniziative o risposte da dare a nuove sfide, e vedono spesso la partecipazione di personalità esterne invitate come esperti per alimentare il dibattito e la riflessione.
Venezia avvia celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco PoloVenezia, 9 gen. (askanews) – Venezia dà avvio alle celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Marco Polo, avvenuta nel 1324. E lo fa con un primo calendario di iniziative importanti organizzate dal Comune di Venezia e dall’Università Ca’ Foscari Venezia e con la collaborazione di Fondazione Musei Civici di Venezia, ma anche di tantissime realtà associative della città, nazionali ed internazionali. Saranno occasioni per dare lustro alla memoria del veneziano, noto per “il primo attendibile e completo resoconto dell’Oriente e il primo contributo alla reciproca conoscenza tra Asia ed Europa”.
A supporto delle celebrazioni, lo scorso 29 dicembre è stato riconosciuto con decreto del Ministero della Cultura a firma di Gennaro Sangiuliano, su istanza del Comune e dell’Ateneo veneziano, il Comitato Nazionale per le celebrazioni, che vede come proponente il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e come Presidente del Comitato Scientifico e Coordinatrice dei progetti la Rettrice Tiziana Lippiello. Tante le iniziative pubbliche di carattere scientifico, espositivo, letterario, culturale, che si potranno seguire consultando il sito web dedicato leviedimarcopolo.it e attraverso i canali social di Venezia Serenissima (Facebook, Instagram, X, TikTok e Threads). Le celebrazioni (e con esse il Comitato) hanno una durata triennale, sono quindi previste iniziative anche nel 2025 e nel 2026.”Marco Polo è conosciuto per aver scoperto l’Oriente lontano. La sua storia di grande viaggiatore è una storia che via mare e via terra ha dato origine al legame con quelle culture e popolazioni lontane – spiega il Sindaco di Venezia e presidente del Comitato promotore Luigi Brugnaro – La riscoperta della sua figura evoca temi di grande attualità: come dialogare con altre culture senza rinunciare alla propria identità? Come regolare i rapporti tra i popoli e le città? Come trasmettere il saper fare e l’operosità? Le terre ed i mari che ha visitato nel suo viaggio lungo più di vent’anni, spesso ora sono aree critiche dal punto di vista diplomatico. Grazie anche al ricordo di Marco Polo, Venezia vuole dare ancora una volta un messaggio di speranza, di pace e di fratellanza. Per questo siamo aperti a ricevere nuove proposte”.
Nel 2023 quasi 300.000 presenze al Vittoriale degli ItalianiMilano, 9 gen. (askanews) – “Il Vittoriale si conferma una delle realtà museali più virtuose e un fiore all’occhiello del patrimonio artistico lombardo. Il dato importante sui visitatori testimonia anche la grande attrattività della Lombardia nell’anno appena trascorso di Bergamo Brescia Capitale della Cultura”. Lo ha detto l’assessore alla Cultura della Regione Lombardia, Francesca Caruso, commentando il 2023 da record del Vittoriale degli Italiani, a Gardone Riviera (BS), che nell’anno appena concluso ha sfiorato le 300.000 presenze.
“Il Vittoriale – ha proseguito Caruso – è un esempio di come la cultura possa rappresentare un grande valore per il territorio e generare indotto per l’economia locale. Mi complimento col presidente della Fondazione del Vittoriale, Giordano Bruno Guerri, per la gestione sempre appassionata, propositiva ed efficiente”. “Regione Lombardia – ha concluso l’assessore Caruso – in questi anni ha stanziato oltre 1,1 milioni di euro per sostenere il Vittoriale, compreso il contributo da 500.000 euro per la riqualificazione del ‘Parlaggio’, l’anfiteatro all’aperto che costituisce un’opera rilevante dal punto di vista storico, architettonico ed estetico. Siamo e saremo sempre accanto a questo autentico tesoro culturale lombardo”.
Acca Larentia, Rocca: querela a Droghei? Sì se non chiede scusaRoma, 9 gen. (askanews) – “Se proseguirò con la querela? Se non mi chiede scusa, certo”. Così il Presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine dell’evento dedicato ai 124 anni della Società Sportiva Lazio, spiegando di essere intenzionato a procedere, a meno che non arrivino le scuse, con la querela contro la consigliera regionale del Lazio del Pd Emanuela Droghei, che domenica aveva affermato che i saluti romani alla commemorazione di Acca Larentia erano avvenuti alla presenza del Presidente della Regione Lazio.
”Una risata allunga la vita?”, lezioni di Cabaret tedesco a RomaRoma, 9 gen. (askanews) – Il sodalizio dell’attore e regista Bruno Maccallini, attivo soprattutto in Germania dove gode di una vasta popolarità, con la studiosa Antonella Ottai esperta di Cabaret tedesco degli anni ’20-’30, si consolida nel laboratorio teatrale “Una risata allunga la vita?”, articolato progetto didattico-performativo che trae spunto dalla scena comica di Weimar, a partire dai tempi prosperi a quelli più critici, fino al punto di non ritorno, quando molti artisti dello spettacolo leggero vanno incontro alla deportazione e allo sterminio, o per ragioni razziali (erano in gran parte ebrei) o per motivi politici, senza per questo smettere di esibirsi nei lager in cui erano confinati.
A margine del laboratorio teatrale, il 22 Febbraio 2024 presso il Goethe-Institut-Rom di Via Savoia con lo spettacolo “Stasera ho deciso a venirmi a trovare” di Bruno Maccallini e Antonella Ottai, prenderà il via anche il Ciclo Kabarett Weimar, dedicato appunto al Cabaret tedesco degli anni Trenta. Agli allievi del Laboratorio verrà offerta la possibilità di seguire non solo le prove e l’allestimento di questo spettacolo ma anche quelle di altri due lavori di Maccallini e Ottai: “Grotesk! Ridere rende liberi” e la novità assoluta “Diva – una sinfonia per Weimar”, quest’ultimo in scena, sempre all’Auditorium di Via Savoia, il 29 Febbraio.
L’intero Ciclo sarà successivamente riproposto al Teatro Vascello nei giorni 22-23-24 Aprile 2024 Il laboratorio è aperto a tutti e senza limiti d’età, con attestato utile per crediti fomativi universitari per gli studenti interessati.
Partecipano alle lezioni gli artisti Pietro De Silva, Patrizia Loreti, Dodo Gagliarde, Chiara Bonome, Pino Cangialosi, Roberto Della Casa, Pierpaolo Palladino e docenti di Spettacolo delle Università romane. La risata, un’arma spuntata, una colpevole elusione, una risorsa per salvarsi la pelle a costo di degradare la propria dignità artistica? È questa la domanda che investe il laboratorio, a cui prenderanno parte numerosi docenti e artisti, prima di trovare il suo racconto, o meglio la sua parabola, in un saggio finale che lo concluderà insieme a due Master Class affidate a Massimo Wertmüller ed Elena Bucci. Il corso complessivo prevede 36 ore di lavoro con gli insegnanti nel periodo da Febbraio ad Aprile 2024 presso la Sede del Goethe-Institut-Rom; 25 ore tra esercitazioni e prove in gruppi di non più di 10-15 allievi; 2 ingressi liberi per due Master Class al Teatro Vascello e ingressi liberi a tutti gli spettacoli in programma (maggiori info su www.unarisatalab.com).
Parco del Ticino festeggia 50 anni, primo parco regionale d’ItaliaMilano, 9 gen. (askanews) – Il Parco del Ticino spegne 50 candeline e festeggia il suo compleanno con la presentazione di un programma di attività ed eventi. Il calendario che occuperà gran parte del 2024 è stato illustrato Villa Castiglioni di Magenta (Milano) alla presenza dell’assessore al Territorio e Sistemi Verdi della Regione Lombardia, Gianluca Comazzi. Presenti anche la presidente del Parco, Cristina Chiappa e il direttore Claudio De Paola.
Tra gli appuntamenti, la discesa del Ticino in Kayak, partendo da Vigevano e giungendo a Pavia e una ‘tre giorni’ di viaggio in sella ad una bici da gravel che seguirà un percorso di oltre 150 km alla scoperta del parco. Saranno poi organizzati 11 eventi che affronteranno diverse tematiche, dalla biodiversità alla conservazione dell’ambiente; 50 incontri aperti al pubblico sparsi su tutto il territorio del Parco in collaborazione con i Comuni coinvolti e un congresso istituzionale al quale saranno invitate le istituzioni nazionali, regionali e locali. “Cinquant’anni anni sono tanti. Questo anniversario – ha sottolineato l’assessore Comazzi – rappresenta un momento di celebrazione e riflessione sull’incredibile patrimonio storico, naturalistico e culturale che il Parco del Ticino rappresenta. Voglio ricordare quelle persone che negli anni Settanta, con lungimiranza e in un periodo storico completamente diverso dal nostro, hanno capito quanto potesse essere fondamentale tutelare queste zone bellissime. La nascita del Parco ha rappresentato, e tuttora rappresenta, un impegno duraturo nella conservazione della biodiversità e dell’equilibrio tra uomo e ambiente. È un tributo alla dedizione di coloro che hanno lavorato instancabilmente per preservare questo tesoro naturale per le generazioni future”.
Il Parco del Ticino rappresenta il primo parco regionale mai realizzato in Italia, istituito per tutelare il fiume Ticino e la ricca biodiversità offerta dal suo territorio, fortemente voluto da una raccolta firme presentata a Regione Lombardia. Il Parco si estende dal Lago Maggiore alla confluenza del fiume Po, occupando una superficie di 91.631 ettari, proteggendo un’area di grande valore naturalistico situata nel cuore di un territorio densamente popolato. Al suo interno sono compresi anche 47 Comuni facenti parte delle province di Milano, Pavia e Varese. La presenza di un ricco e variegato insieme di ecosistemi, in molti casi ben conservati, fa sì che nel Parco sia presente un patrimonio di biodiversità che non ha eguali in Pianura Padana. Le specie sinora censite sono 6.235 (3.264 animali, 1.585 vegetali, 1.386 appartenenti al regno dei funghi). Tutto ciò ha permesso il riconoscimento nel Parco di ben 14 Zone speciali di conservazioni (Zsc) e 1 Zona di protezione speciale (Zps) ai sensi delle Direttive habitat e uccelli (Rete Natura 2000). Il territorio del Parco è inoltre attraversato da più 750 km di percorsi ciclo-pedonali, di cui oltre 100 km lungo le alzaie dei Navigli.
Vino, Ismea: 2023 sottotono ma tra i big export Italia tiene di piùMilano, 9 gen. (askanews) – “Il 2023 del vino si è contraddistinto per una forte contrazione della produzione mondiale e un rallentamento degli scambi internazionali. In Italia con 39 milioni di ettolitri di vino stimati a fine anno, l’ultima vendemmia si posiziona tra le più scarse degli ultimi decenni. L’esito produttivo è tuttavia ampiamente controbilanciato dall’incremento delle giacenze, mai così elevate da inizio millennio, con 51 milioni di ettolitri censiti al 31 luglio 2023”. Lo sostiene l’Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (Ismea) nel suo ultimo report dedicato al settore vitivinicolo italiano nell’anno appena concluso.
“L’accumulo degli stock in cantina accanto a una domanda nazionale ed estera non particolarmente dinamica hanno condizionato negativamente i listini all’origine per quasi tutto il 2023” prosegue Ismea, evidenziando che “solo a partire dall’estate, con le attese di una riduzione produttiva, le quotazioni, soprattutto nel segmento dei vini da tavola, hanno ripreso un minimo di slancio, non sufficiente tuttavia a ribaltare la tendenza negativa nella media d’anno (-2% la flessione dell’indice dei prezzi di Ismea sul 2022). Sul fronte delle esportazioni, i primi nove mesi del 2023 hanno fatto segnare “una sostanziale stabilità dei volumi inviati oltre frontiera a fronte di un lieve calo dei valori (-2%) dovuto al diverso mix di prodotti, con una crescita del peso degli sfusi a sfavore dell’imbottigliato”. Frenano anche gli spumanti con un -3% in volume e un +2,5% in valore. Tra i big, l’Italia è l’unico Paese a non aver subito riduzioni dei quantitativi spediti all’estero: la Spagna ha perso il 4% circa sia in volume che in valore, mentre la Francia ha ridotto i volumi dell’8%, perdendo in valore l’1%. Molto peggio hanno fatto i Paesi oltreoceano: Cile, Argentina e Stati Uniti hanno mostrato flessioni di quasi il 30% delle esportazioni in volume mentre l’Australia si è fermata a -8%.
Sempre secondo l’Ente pubblico, dai dati dei primi dieci mesi dell’anno emerge che la domanda interna destinata al consumo domestico “evidenzia un calo delle quantità acquistate del 3,1%, per un controvalore, sospinto dal caro prezzi, del +3,1%. I vini fermi risultano maggiormente penalizzati (-4%) rispetto alle bollicine, che si attestano sopra i volumi dello scorso anno (+1%)”. Permane, in ogni caso, un atteggiamento prudente dei consumatori tra gli scaffali, con acquisti “difensivi” che privilegiano i prodotti in promozione o alcune tipologie più convenienti a scapito di altre soprattutto nel segmento degli spumanti. Per l’Istituto, gli operatori italiani “sono ben consapevoli di alcune criticità del settore che non si limitano alla congiuntura ma che hanno assunto caratteri strutturali”. Dietro alla riduzione del giro d’affari all’estero “non ci sono solamente le ingenti scorte fatte durante il Covid per il timore di rotture di stock, ma anche un diverso orientamento della domanda verso vini più facili, meno strutturati ed economicamente più accessibili, dato il contesto fortemente inflattivo”. Dall’altro lato, l’impatto dei cambiamenti climatici e l’aumento dei costi industriali “stanno imponendo serie riflessioni sulla gestione dell’offerta per evitare annate di sovrapproduzione che potrebbero non essere sostenibili sul fronte dei prezzi e quindi della redditività”.