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Tag: Sanremo 2023

Pistoia, concerto per due pianoforti con Maria Perrotta e Roberto Russo

Pistoia, concerto per due pianoforti con Maria Perrotta e Roberto RussoRoma, 16 dic. (askanews) – Appuntamento da non perdere, oggi alle 17 a Villa Puccini di Scornio, sede della Scuola di Musica e Danza “T. Mabellini” di Pistoia, gestita da Teatri di Pistoia, che ospita un concerto di particolare pregio, per due pianoforti: protagonisti Maria Perrotta e Roberto Russo, pluripremiati pianisti, tra gli interpreti più carismatici della scena musicale.

Il concerto è interamente dedicato ad autori del XX secolo ed offre un ampio excursus su stili e ambientazioni differenti: dalla matrice intimamente religiosa di Domenico Bartolucci (ultimo grande direttore della Cappella Pontificia Sistina in Roma) con il Preludio e Fuga in Do minore (nella trascrizione per due pianoforti di R. Russo) alla profonda e spessa scrittura di Sergej Rachmaninov, di cui verranno proposte le Danze Sinfoniche op. 45 (trascrizione per due pianoforti di S. Rachmaninov); dalla genialità coloristica di Maurice Ravel – con brani memorabili come la Pavane pour une infante défunte (trascrizione per due pianoforti di M. Castelnuovo Tedesco) e Bolero (trascrizione per due pianoforti di M. Ravel) – all’inconfondibile inventiva di George Gershwin di cui ascolteremo An American in Paris (trascrizione per due pianoforti di G. Gershwin). La varietà delle composizioni proposte – diverse oltre che per forma anche per ispirazione, estrazione culturale e provenienza geografica – è arricchita anche dai due anniversari che il programma vuole celebrare: i 150 anni dalla nascita di Rachmaninov e il decennale della scomparsa del Cardinal Bartolucci. L’ingresso al concerto è libero (fino ad esaurimento posti). Dopo Pistoia, Maria Perrotta e Roberto Russo saranno in concerto al Ridotto del Teatro Comunale “Claudio Abbado” di Ferrara il 17 dicembre.

Crotone, domani abbattimento Palazzo Mangeruca a Torre Melissa

Crotone, domani abbattimento Palazzo Mangeruca a Torre MelissaRoma, 16 dic. (askanews) – Domani, tra le 10 e le 12, verrà abbattuto e fatto implodere – con la tecnica della distruzione controllata, attraverso la contemporanea esplosione di 400kg di dinamite in microcariche – Palazzo Mangeruca, l’ecomostro presente da decenni nella frazione di Torre Melissa, uno dei tratti costieri più belli della Magna Graecia calabrese, nel Comune di Melissa, in provincia di Crotone.

L’edificio abusivo, un ex mobilificio di 6 piani – 6000 mq -, si trova sulla statale 106, ed era stato dapprima sequestrato (nel 2007) e successivamente confiscato (nel 2012) a Costantino Mangeruca, ormai deceduto, presunto prestanome della cosca “locale” di ‘ndrangheta. (segue)

Linus annuncia le date di Party Like a Deejay 2024

Linus annuncia le date di Party Like a Deejay 2024Milano, 16 dic. (askanews) – Linus all’interno del programma Deejay Chiama Italia, che conduce insieme a Nicola Savino, ha annunciato in diretta le date di Party Like a Deejay 2024, la straordinaria festa firmata Radio Deejay che torna a Milano sabato 8 e domenica 9 giugno.

Due giorni di grande divertimento al Parco Sempione e all’Arco della Pace per un evento unico sul panorama nazionale che unisce musica, sport e intrattenimento insieme a tutti gli speaker della radio. Dopo il successo dello scorso anno che ha coinvolto oltre 190mila partecipanti di tutte le età e più di 2 milioni di utenti sui social, per il 2024 si prospetta una nuova edizione ricca di concerti, eventi, occasioni di incontro, attività ludiche e sportive, momenti di relax e tantissime novità.

Maggiori informazioni sull’evento e sull’apertura delle prevendite per l’acquisto dei biglietti, saranno comunicate prossimamente.

Aperte le iscrizioni alle corse non agonistiche “Deejay Ten” 2024

Aperte le iscrizioni alle corse non agonistiche “Deejay Ten” 2024Roma, 16 dic. (askanews) – Sono aperte da alcuni giorni le iscrizioni alle “Deejay Ten” 2024, la corsa non agonistica ideata da Linus che dal 2005 anni ha coinvolto in giro per l’Italia centinaia di migliaia di persone, fra cui oltre 50.000 iscritti solo nel 2023.

Anche per il 2024, la grande festa colorata toccherà 5 città, sbarcando per la prima volta a Viareggio e a Treviso: nello specifico, si inizia a Torino il 24 marzo per poi arrivare a Bari il 21 aprile, a Viareggio il 5 maggio, a Treviso il 19 maggio, fino al gran finale di Milano il 13 ottobre. Un imperdibile evento aperto a tutti, di ogni età e capacità atletica, per un momento di condivisione e divertimento che si snoderà nelle cinque città attraverso due percorsi differenti, di 10 e 5 km (il primo rivolto ai superiori di 16 anni, il secondo accessibile a chiunque).

Le iscrizioni sono aperte sul sito di Radio Deejay (https://deejayten.deejay.it/). Per ogni iscritto una sacca con t-shirt ufficiale, pettorale, rilevamento cronometrico con chip, assicurazione RC, medaglia di partecipazione, sacca ristoro al traguardo.

A Casale di Principe si presenta il libro ‘Io e Sandokan’ di Natale

A Casale di Principe si presenta il libro ‘Io e Sandokan’ di NataleRoma, 16 dic. (askanews) – Un potente racconto di coraggio e denuncia, scritto da una cronista di strada, costretta a vivere sotto scorta dal 2017, per aver combattuto una delle più sanguinarie famiglie camorristiche, attraverso le sue inchieste. ‘Io e Sandokan. Storia di una cronista di strada che ha sfidato la tigre’, il primo libro di Marilena Natale, in uscita, giovedì 14 dicembre, in tutte le librerie e on line per nella nuova collana ‘Al Limite’ per Marlin Editore, ricostruisce, con uno spaccato inedito, le vicende dello spietato boss di Casal di Principe, Francesco Schiavone, della sua famiglia di camorristi e del suo lavoro di cronista nella ‘Terra dei Fuochi’; ma anche delle nuove leve criminali, che hanno imparato la ‘lezione’: meno si spara, più gli affari vanno a gonfie vele, grazie anche a delle crepe nel sistema giudiziario.

I proventi dei diritti d’autore del saggio saranno devoluti dalla scrittrice a favore dell’associazione ‘La Terra dei Cuori Onlus’, che si occupa di assistenza socio-sanitaria in campo oncologico infantile. La prima presentazione del libro, si svolgerà, oggi alle 10.30, a Casal di Principe (Ce) nella sala conferenze di Villa Liberazione – Centro Diurno Psichiatrico (via Angiolieri): luogo simbolico, perché un bene confiscato e conosciuto un tempo come “Villa Scarface”. Dopo i saluti del sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, interverranno con l’autrice, i giornalisti Désirée Klain e Nicola Baldieri, l’ex commissario della DIA Raffaele Gragnaniello e l’onorevole Federico Cafiero De Raho, vicepresidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e Chiara Colosimo, presidente della commissione parlamentare antimafia.

Usa, l’attore di “Friends” Matthew Perry stroncato dalla ketamina

Usa, l’attore di “Friends” Matthew Perry stroncato dalla ketaminaRoma, 15 dic. (askanews) – L’attore di “Friends” Matthew Perry è morto a causa degli “effetti acuti della ketamina”, con alcuni altri fattori che hanno contribuito all’incidente tra cui “annegamento, malattia coronarica e gli effetti della buprenorfina (usata per trattare il disturbo da uso di oppioidi)”. Lo hanno reso noto le autorità statunitensi, secondo quanto riporta la Afp.

Perry è stato trovato morto nella vasca idromassaggio della sua casa a Los Angeles lo scorso 28 ottobre. La ketamina è farmaco anestetico che, se assunto a dosaggi inferiori a quelli necessari per l’anestesia, agisce sul sistema nervoso centrale come un potente psichedelico producendo una sensazione di dissociazione tra mente e corpo. Attualmente viene usato quasi esclusivamente in ambito veterinario.

Roma, Giunta capitolina aggiorna tariffe comunali a inflazione

Roma, Giunta capitolina aggiorna tariffe comunali a inflazioneRoma, 15 dic. (askanews) – È stata approvata in Giunta capitolina la delibera con l’aggiornamento delle tariffe dei servizi comunali per l’anno 2024, che da anni non venivano adeguate al costo dell’inflazione. Lo riferisce una nota.

Anche alla luce dei tagli prodotti dal governo agli enti locali, a Roma stimati tra i 20 e i 25 milioni di spesa corrente, la delibera approvata – spiega il Campidoglio – ha aggiornato le tariffe adeguandole sulla base dell’indice inflattivo cumulato per il triennio 2021-2023, calcolato in media al 16%. Rispetto ai servizi alla persona come asili e mense, gli aumenti saranno molto più contenuti e non sono previsti sia per le fasce a reddito più basso che per le categorie più fragili.

Specificamente per le Occupazioni di Suolo Pubblico (Osp) il tariffario non era adeguato da circa dieci anni: dopo un confronto con le categorie interessate l’Amministrazione ha concordato di intervenire adeguandosi al solo incremento dei prezzi al consumo, che dal 2014 a oggi è stato del 20%, e differenziando tra le zone più favorite dall’aumento considerevole dei flussi turistici e le zone di minor pregio.

Mattarella agli ambasciatori: mondo in pezzi,urge nuovo multilateralismo

Mattarella agli ambasciatori: mondo in pezzi,urge nuovo multilateralismoRoma, 15 dic. (askanews) – Usa toni drammatici e a tratti “apocalittici” il Capo dello Stato per descrivere la situazione internazionale caratterizzata da guerre e conflitti, “il mondo è in pezzi”, dice parafrasando Papa Francesco che dieci anni fa parlò di “guerra mondiale a pezzi”. Una situazione non più governata dagli organismi internazionali che hanno bisogno di una riforma strutturale.

Sergio Mattarella ha ricevuto oggi al Quirinale per il tradizionale scambio di auguri di fine anno gli ambasciatori di tutti i paesi con cui l’Italia intrattiene relazioni diplomatiche, (anche quest’anno non sono stati invitati il rappresentante della Russia e della Bielorussia) e ha tracciato un bilancio di questo 2023 non nascondendo la sua preoccupazione per come le crisi non solo non si siano risolte rispetto a un anno fa ma anzi si siano aggravate: “Un anno fa in questa stessa occasione concludevo il mio saluto auspicando il ripristino di una pace giusta per l’Ucraina. Dobbiamo invece constatare, purtroppo, che non soltanto Kiev è ancora impegnata a difendersi dall’inaccettabile aggressione russa, ma che molte altre aree del nostro globo sono oggi in condizioni di maggiore precarietà rispetto allo scorso anno”. E’ una ‘guerra mondiale a pezzi’ come l’aveva definita Papa Francesco dieci anni fa, dice il Presidente della Repubblica, secondo il quale “quel monito, oggi più che mai attuale, non deve essere ignorato e richiede una più consapevole lettura della realtà”.

“Lo stato del mondo sul finire di questo 2023 ci impone di superare la superficiale sottovalutazione con cui si assiste al moltiplicarsi delle crisi e dei drammi umani che comportano” insiste elencando le principali aree di crisi che stanno sconvolgendo il mondo: il Medio Oriente per gli attacchi terroristici di Hamas contro “inermi cittadini israeliani”. “Assassinii e brutalità verso cui rinnovo la più forte e ferma condanna della Repubblica Italiana”. Ma anche la reazione israeliana non sta portando a una soluzione se come dicono le Nazioni Unite “la situazione a Gaza viene definita come ‘apocalittica’ – dice – e i resti dei territori sotto l’Autorità Nazionale Palestinese sono, anch’essi, preda di gravi sofferenze, per le violenze che le persone subiscono”. E ovviamente “la guerra di Mosca contro l’Ucraina che continua a provocare sofferenze indicibili alla popolazione civile e conseguenze drammatiche a livello mondiale” ma non solo, per Mattarella “l’impegno della comunità internazionale in Africa si è dimostrato insufficiente a frenare l’ondata di focolai di crisi. Così il deterioramento del quadro securitario nel Sahel ha aggravato ulteriormente l’emergenza umanitaria in atto. Gli scontri in Sudan hanno provocato migliaia di vittime nonché milioni di sfollati interni e di rifugiati”. A pagare il prezzo di questa violenza sono i più indifesi: i minori: in oltre due anni di guerra – rileva il rapporto Unicef – 6,4 milioni bambini ucraini sono risultati bisognosi di assistenza umanitaria. In Siria sono più di 13.000 i bambini che hanno perso la vita o sono stati feriti nel lungo conflitto interno; quasi altrettante sono le piccole vittime in Yemen. Ad Haiti la stragrande maggioranza di bambini vive in aree sotto il controllo di gruppi armati e rischia ogni giorno la morte, il ferimento, il reclutamento, ci colpiscono dolorosamente le oltre 5.000 piccole vittime innocenti nella striscia di Gaza”. Ecco dunque che per Mattarella “una comunità internazionale che non riesce a proteggere i suoi figli, che non è in grado di portare aiuto umanitario neanche ai fanciulli, appare inumana”.

Viviamo in una “età del caos” come la descrivono alcuni osservatori, un mondo “dove l’atto di aggressione non è più censurato come violazione ma, al contrario, viene addirittura giustificato per pretesi interessi nazionali”. E’ il segno che le regole sono saltate ma per riportare l’ordine la soluzione “è la pari dignità tra tutti i soggetti internazionali” quindi “un cambio di paradigma, che sposti definitivamente l’accento dalla competizione alla cooperazione. Il modello non può essere quello di conferenze internazionali che si limitino, di volta in volta, a fotografare contingenti rapporti di forza – avverte il capo dello Stato-. Dobbiamo essere consapevoli che il nostro pianeta, per sopravvivere, ha indispensabile necessità di un sistema multilaterale, capace di sviluppare ulteriormente forme di collaborazione e integrazione”. Mattarella ammette anche che l’attuale sistema ha fallito perchè le organizzazioni create alla fine della seconda guerra mondiale non “sono state in grado di registrare le novità, perdendo efficacia” e la soluzione non può essere creare “categorie di serie A e serie B per i membri del Consiglio di Sicurezza dell’Onu”. Riformare ma non distruggere, sostiene il capo dello Stato, partendo dal presupposto che “la sfida principale è proprio quella della rappresentatività” quindi tener conto delle aspirazioni dei paesi più poveri, più fragili che pagano maggiormente per le crisi in atto, a partire dai principi fondamentali: la difesa dei diritti umani, la lotta alla povertà e alle disuguaglianze.

“La ‘guerra mondiale a pezzi’, porta a un mondo in pezzi”, è l’allarme del Presidente della Repubblica che invoca una “riforma strutturale del multilateralismo: “i pericoli di oggi hanno nomi diversi da quelli di ottant’anni fa, ma non sono meno temibili, e dovrebbero indurci ad agire, subito, insieme”. Di fronte alle sfide globali: pandemie, cambiamenti climatici, dalla sicurezza cibernetica, governo dell’intelligenza artificiale, “tutte le minacce a cui dobbiamo far fronte richiedono multilateralismo e cooperazione internazionale”. Mattarella però vede anche “alcuni spiragli positivi” sulla strada della cooperazione internazionale: l’inclusione dell’Unione Africana come membro permanente del G20, l’allargamento dell’Unione europea, che pure ha bisogno di riformarsi per essere davvero efficace, anche la COP28 ha raggiunto un ampio consenso sul progressivo abbandono dei combustibili fossili. Il rilancio della Nato con l’ingresso della Finlandia e per parte sua l’Italia si impegna in vista della presidenza del prossimo G7 a fare della “ricerca del dialogo un elemento portante. L’Italia non farà venire meno il proprio impegno per creare fiducia e spazi di collaborazione”.

Findomestic, più auto e meno casa: in 2023 spesa beni durevoli oltre 75 mld

Findomestic, più auto e meno casa: in 2023 spesa beni durevoli oltre 75 mldMilano, 15 dic. (askanews) – La spesa degli italiani in beni durevoli, secondo l’Osservatorio Findomestic, a fine anno supererà per la prima volta la soglia dei 75 miliardi di euro. Un dato trainato più che dai volumi, cresciuti del 2,3%, dall’aumento dei prezzi (+7%) che a valore hanno comportato una crescita del 9,4% in valore. In termini di incidenza sulla spesa complessiva, i beni durevoli nel 2023 sono risaliti oltre il 9% (a 9,2%), dopo il boom del 9,4% del 2021 e la fisiologica flessione dell’anno successivo. ‘Quest’anno – ha spiegato Claudio Bardazzi, responsabile dell’Osservatorio Findomestic, in occasione della presentazione dell’Osservatorio realizzato dalla società di credito al consumo del gruppo Bnp Paribas in collaborazione con Prometeia – non si è acquistato molto di più ma si è speso molto di più e questo non solo per l’aumento dei prezzi ma anche perchè c’è un crescente orientamento delle famiglie ad acquisti di fascia più alta, anche se questo riguarda le famiglie più abbienti.

A differenza dello scorso anno, quando a trainare la spesa dei beni durevoli erano stati casa e tecnologia, nel 2023 a farlo è il mercato della mobilità, in recupero del 18,8% sull’anno scorso per un fatturato di 41,5 miliardi grazie a una netta inversione di tendenza del settore auto, che non riesce tuttavia a colmare il gap in volumi rispetto al pre Covid. Sostanzialmente stabile, invece, il settore casa, che chiuderà il 2023 a -0,3% per un valore di 33,5 miliardi, con un’espansione del 4,9% dei grandi elettrodomestici e un incremento del 2,3% dei mobili che controbilanciano i forti cali dell’elettronica (-24,8%) e dell’information technology (-6%). ‘Il giro d’affari del 2023 è superiore di 6 miliardi rispetto al precedente record del 2019, eguagliato nel 2021 – commenta Gilles Zeitoun, amministratore delegato e direttore generale di Findomestic – Un risultato positivo per i consumi di durevoli, sul quale incide certamente l’inflazione ma anche il crescente orientamento dei consumatori all’acquisto di beni di gamma più alta rispetto al passato, in particolare nei settori dell’auto, degli elettrodomestici e della telefonia’. Per quanto riguarda, invece, il 2024 Bardazzi ritiene che ‘proseguirà il trend in corso del rallentamento dei consumi che è iniziato nella primavera del 2023, anche alla luce delle intenzioni di acquisto dei consumatori che restano basse’.

Meloni soddisfatta da summit Ue. Su Patto di Stabilità trattativa difficile

Meloni soddisfatta da summit Ue. Su Patto di Stabilità trattativa difficileBruxelles, 15 dic. (askanews) – Giorgia Meloni riparte da Bruxelles “soddisfatta” per i risultati del Consiglio europeo, anche se ‘monco’ per il veto ungherese sul bilancio e il mancato accordo sul Medio Oriente. Un summit, rivendica ancora una volta la premier, in cui l’Italia ha avuto “un ruolo da protagonista” per la sua capacità di “parlare con tutti”, anche con Viktor Orban – protagonista ‘negativo’ della riunione – che non è riuscita a convincere appieno.

Il vertice ha visto il via libera all’avvio dei negoziati per l’ingresso di Ucraina (con l”astensione’ proprio di Orban) e Moldavia, mentre per quanto riguarda la Bosnia Erzegovina i negoziati inizieranno una volta raggiunto il necessario grado di conformità ai criteri di adesione. Un risultato “molto importante”, sottolinea la presidente del Consiglio, anche per il bilanciamento sui Balcani Occidentali “dove l’Italia giocava un ruolo di primo piano”. Lo stesso Orban, invece, ha imposto lo stop alla revisione del Quadro finanziario pluriennale, il bilancio europeo, di cui si tornerà a discutere in un Consiglio straordinario presumibilmente tra la fine di gennaio e i primi di febbraio. La premier si dice però “soddisfatta” della bozza approvata da 26 Stati, in cui – afferma – “ci sono tutte le priorità che l’Italia aveva posto” a partire dalla “flessibilità dei fondi esistenti” per arrivare all’immigrazione, tema che peraltro entra nelle conclusioni del vertice. “C’è stato un punto della trattativa – rivela – in cui non era previsto niente sui migranti e siamo arrivati a quasi a 10 mld da spendere, particolarmente sulla dimensione esterna. Un grande risultato se riusciremo a confermarlo nel prossimo Consiglio europeo”. L’Italia invece esce ‘sconfitta’ – non da sola – sulla terza priorità che aveva posto, quella del rafforzamento dell’industria. In questo caso l’opposizione dei “frugali” ha tagliato le risorse da 10 a 1,5 miliardi, interamente destinati al solo Fondo di difesa.

In materia economica, però, il tema che tiene banco è quello del nuovo Patto di stabilità che deve essere approvato entro fine anno per evitare il ritorno ai vecchi parametri. E su questo, ammette, le “posizioni sono ancora abbastanza distanti”. Il dossier non era all’ordine del giorno del summit, ma se ne è discusso a margine, anche nel lungo incontro notturno con il presidente francese Emmanuel Macron, con cui sul dossier ci sono “diverse convergenze”. Mentre da Roma però Giancarlo Giorgetti vede “scarse possibilità” di trovare un accordo all’Ecofin del 20 dicembre, Meloni si mostra più ottimista, perchè per quanto difficile “non è impossibile” trovare la quadra. Dall’Europa Building smorza anche la possibilità di porre il ‘veto’ sul testo finale, cosa che non aveva escluso nei suoi interventi alla Camera e al Senato. A Bruxelles, sottolinea che “non la voglio mettere così”, però “quello che non posso fare è dare il mio ok a un Patto che non io ma nessun governo potrebbe rispettare, sarebbe ingiusto e inutile per noi. Dire ‘mettete il veto’, come Monti, non è un buon modo per cercare una sintesi”. Quel che smentisce categoricamente è che ci sia un “link”, una sorta di “ricatto”, tra Patto e ratifica del Mes (per cui però ha sempre parlato di logica di ‘pacchetto’). Nota sicuramente non positiva, ma preventivata alla vigilia, è la mancata intesa dei leader su una dichiarazione congiunta sulla crisi in Medio Oriente. Alcune posizioni tra i 27 sono troppo distanti e dunque si è preferito ribadire le precedenti conclusioni, per non far emergere divergenze. Però, garantisce, “siamo tutti d’accordo sul fatto che occorra continuare a condannare gli attacchi di Hamas, ribadire il diritto di Israele a difendersi nell’ambito delle norme internazionali, lavorare su una soluzione di lungo periodo, due popoli in due Stati”.

Domani Meloni sarà a Palazzo Chigi per vedere il primo ministro britannico Rishi Sunak, uno dei ‘big’ invitati ad Atreju, dove domani interverrà anche il proprietario di X Elon Musk. La stessa premier, domenica, chiuderà la festa.