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Tag: Sanremo 2023

Commissione Ue: bene accordo su associazione Andorra e S. Marino

Commissione Ue: bene accordo su associazione Andorra e S. MarinoRoma, 12 dic. (askanews) – Maroš Šefcovic, Vicepresidente esecutivo per il Green Deal europeo, le relazioni interistituzionali e le prospettive strategiche, ha presentato oggi al Consiglio “Affari generali” l’esito dei negoziati per un accordo di associazione tra l’UE e Andorra e San Marino, informando gli Stati membri che è stato raggiunto un accordo a livello di negoziatori.

L’accordo di associazione prevede la partecipazione di Andorra e San Marino al mercato interno dell’UE, nonché la cooperazione in altri settori strategici. Il livello di accesso al mercato interno sarà paragonabile a quello di cui godono la Norvegia, l’Islanda e il Liechtenstein nel quadro dell’accordo sullo Spazio economico europeo. L’allineamento di Andorra e San Marino al quadro del mercato interno dell’UE andrà a vantaggio di entrambe le parti. Si tratta di un importante passo avanti che è direttamente in linea con l’obiettivo dell’UE di sviluppare relazioni privilegiate con i paesi vicini, come stabilito all’articolo 8 del trattato sull’Unione europea (TUE), e con l’interesse dimostrato da questi due paesi a instaurare relazioni più strette con l’UE.

Tutte le parti si occuperanno ora dei testi concordati secondo le rispettive procedure. Il 16 dicembre 2014 il Consiglio “Affari generali” ha autorizzato l’avvio di negoziati per un accordo di associazione con Andorra, Monaco e San Marino. La Commissione ha assunto la responsabilità di tali negoziati nel gennaio 2022.

Confagricoltura: click day, bene sforzo Governo ma timori quote

Confagricoltura: click day, bene sforzo Governo ma timori quoteRoma, 12 dic. (askanews) – All’assemblea invernale di Confagricoltura, tenutasi oggi a Roma, si è parlato anche di click day. La Confagricoltura ha apprezzato l’intervento del Governo che consente di programmare, in una prospettiva triennale, le necessità di manodopera stagionale, e ha anche aumentato le quote d’ingresso per i lavoratori stranieri (82.550), in particolare di quelle riservate alle associazioni agricole (40.000).

La Confederazione, inoltre, plaude allo sforzo organizzativo delle proprie strutture territoriali che, oltre a caricare sul portale del Ministero dell’Interno le numerose istanze per conto delle aziende agricole associate, hanno espletato l’iter di controlli preventivi, come richiesto dalle nuove norme di semplificazione, sollevando gli ispettorati territoriali da questo onere. Anche se le quote sono aumentate, resta il timore, a causa della cronica carenza di manodopera in agricoltura, che ancora una volta il numero delle domande possa superare le quote messe a disposizione. Persiste, inoltre, spiega Confagricoltura, la preoccupazione per i tempi di completamento delle procedure, alla luce di quanto avvenuto in occasione del precedente click day che ha visto un grave ritardo nel rilascio dei visti di ingresso agli stranieri provenienti da alcuni Paesi (Nord Africa, India e Pakistan), precludendo in alcuni casi l’instaurazione del rapporto lavorativo.

Un terzo della manodopera in agricoltura è di nazionalità straniera, con una crescita elevata di quella extracomunitaria, che rappresenta circa il 70%. Tra i Paesi di provenienza – rimarca Confagricoltura – predomina l’Africa, in particolare Marocco, Tunisia, Senegal, Nigeria e Mali. Rilevante anche la quota di manodopera non comunitaria proveniente dell’Est Europa, in particolare Albania e Macedonia, e dall’Asia: India e Pakistan.

L’Europarlamento approva il regolamento sulle materie prime strategiche

L’Europarlamento approva il regolamento sulle materie prime strategicheBruxelles, 12 dic. (askanews) – La plenaria del Parlamento europeo ha approvato definitivamente, oggi a Strasburgo, con 549 voti favorevoli, 43 contrari e 24 astensioni, l’accordo raggiunto a metà novembre con il Consiglio Ue sulla proposta di regolamento sulle “materie prime critiche”.

Il regolamento contiene una serie di misure per garantire l’accesso dell’Ue a un approvvigionamento sicuro, diversificato, sostenibile e con prezzi ragionevoli di materie prime critiche, che è essenziale per la competitività dell’economia europea, e in particolare per le industrie verdi e digitali (per le auto elettriche, i pannelli solari e gli smartphone, ad esempio), per la difesa e per il settore aerospaziale. La legislazione mira a istituire incentivi economici e un quadro imprenditoriale più stabile e sicuro per i progetti sia di estrazione che riciclaggio delle materie prime, con procedure di autorizzazione più rapide e semplici.

Il testo definitivo, che dovrà ora essere approvato anche dal Consiglio Ue prima di poter entrare in vigore, mantiene gli obiettivi generali della proposta originaria presentata dalla Commissione il 16 marzo scorso, ma ne rafforza diversi elementi: include l’alluminio nell’elenco dei materiali strategici critici, rafforza gli obiettivi del loro riciclaggio, chiarisce e semplifica le procedure di autorizzazione per i progetti strategici e richiede alle aziende interessate di eseguire una valutazione del rischio della catena di approvvigionamento per le materie prime strategiche. Come nella proposta della Commissione, il testo definitivo mantiene l’elenco di materie prime classificate come “critiche” (34 in totale), e la lista di materie prime critiche definite anche “strategiche” (17, con l’aggiunta dell’alluminio che non era presente nella proposta originaria). Inoltre, il testo adottato definisce “strategica” anche la grafite sintetica (oltre alla grafite naturale già presente nell’elenco), per un periodo di tre anni, fino a quando la Commissione non effettuerà la prima revisione della lista.

Il testo fissa diversi obiettivi strategici a medio termine: l’Ue dovrà avere la capacità di estrarre il 10%, trasformare il 40% e riciclare il 25% (nella proposta originaria della Commissione era il 15%) del suo consumo annuo di materie prime strategiche entro il 2030. L’Unione dovrà inoltre diversificare le proprie importazioni, in modo da non fare affidamento su un’unica fonte di approvvigionamento per più del 65% del suo consumo di materie prime strategiche. Al fine di raggiungere questi obiettivi, il regolamento prevede una procedura di autorizzazione rapida e semplificata per i progetti di estrazione strategici in seno all’Ue, che dovranno essere gestiti da un unico “punto di contatto” nazionale. Verranno unificati anche i tempi delle procedure di autorizzazione. La durata totale del processo di concessione delle autorizzazioni non dovrà superare i 27 mesi per i progetti di estrazione e i 15 mesi per i progetti di trasformazione e riciclaggio.

Mentre la prima fase della valutazione di impatto ambientale (la stesura della relazione che deve essere presentata dal promotore) non sarà inclusa nella tempistica per l’approvazione del progetto, la consultazione pubblica necessaria per la valutazione sarà parte della durata totale del processo di autorizzazione. Il testo prevede, infine, che 18 mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento la Commissione presenti una relazione sul consumo stimato di ciascuna materia prima critica per i prossimi tre decenni. Durante i negoziati con il Consiglio Ue, l’apporto del Parlamento europeo si è focalizzato soprattutto su una maggiore attenzione alla produzione e all’incremento di materiali alternativi che possano sostituire le materie prime strategiche, sulla definizione di obiettivi per favorire l’estrazione delle materie prime più strategiche dai prodotti di scarto, e sulla necessità di ridurre la burocrazia per le imprese, in particolare per le piccole e medie imprese (Pmi). Gli eurodeputati hanno inoltre insistito sull’importanza di partenariati strategici di lungo termine con i paesi terzi, al fine di diversificare l’approvvigionamento per l’Ue di materie prime critiche, con vantaggi reciproci. Questi partenariati garantiranno nei paesi terzi coinvolti trasferimenti di conoscenze e tecnologie, la formazione e il miglioramento delle competenze per i nuovi posti di lavoro, migliori condizioni di lavoro e di reddito, nonché l’applicazione dei migliori standard ecologici per l’estrazione e la lavorazione delle materie prime.

Trasporti, Sala: la metro M4 va tutta ad Atm, buona operazione

Trasporti, Sala: la metro M4 va tutta ad Atm, buona operazioneMilano, 12 dic. (askanews) – “Domani l’assessore Conte riferirà in commissione, voglio che sia lui prima di tutto a spiegare l’operazione in commissione, però dal mio punto di vista il mio credo per le reti è che debbano essere pubbliche, poi la gestione delle reti può essere privata. Questo lo penso in generale per tutte le reti quindi questa operazione va in quella direzione”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, confermando l’accordo per l’acquisto da parte di Atm, controllata al 100% dal Comune, delle quote private della linea della metropolitana M4. Attualmente la Spa ha nel socio pubblico del Comune di Milano l’azionista di maggioranza, con il 66,667%, e poi i soci privati tra cui Webuild (9,634%), Astaldi (9,634%), Hitachi Rail STS (11,293%), Sirti (0,339%) e AnsaldoBreda (0,100%). Anche Atm detiene una quota del 2,333%.

L’operazione, ha spiegato il sindaco, “Ci può aiutare anche sul tema dei conti. All’opposizione che si lamenta per la gestione di Atm io dico se vi sta molto a cuore Atm chiedete al governo di darci una mano perché i conti gli Atm sono lì da vedere. Lo abbiamo detto tante volte, i biglietti coprono il 45% dei costi e il contributo del governo va sempre giù quindi c’è ampiamente da fare. Questa comunque è un’operazione buona” ha aggiunto a margine della commemorazione della strage di piazza Fontana.

Genova, frana Ca’ dei Trenta, comitato chiede interventi e ristori

Genova, frana Ca’ dei Trenta, comitato chiede interventi e ristoriRoma, 12 dic. (askanews) – Il comitato Salita ca’ dei Trenta a Genova, dopo la frana del 10 novembre che ha isolato oltre 40 famiglie e i 70 ospiti di una comunità terapeutica, è tornato a riunirsi e avanza precisa e urgenti richieste a Comune e a Rfi (Ca’ dei Trenta è presso ill cantiere Cociv per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico). In particolare il Comitato chiede:

la TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA la RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA

Il COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE L’AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO

Di seguito il comunicato del Comitato. In data 7 dicembre 2023 nei locali della Croce Azzurra di Fegino si e’ tenuta una nuova e partecipata ASSEMBLEA DEL COMITATO DI SALITA CÀ DEI TRENTA in merito alla frana 10 novembre 2023, ultimo capitolo di una difficilissima convivenza con il CANTIERE COCIV per lo scavo del tunnel principale del Terzo valico iniziato nel 2014.

Vivere in prossimita’ di lavori cosi’ pesanti ha comportato e comporta disagi enormi a causa dei rumori, delle polveri ma anche danni ingenti a case e fabbricati per i cedimenti strutturali dovuti alle vibrazioni. Oggi gli immobili della zona sono completamente privi di valore e in futuro la vivibilita’ del quartiere sara’ ulteriormente messa alla prova da nuovi scavi delle gallerie collaterali e ancor di piu’ dall’opera a regime con il passaggio dei treni veloci. A questi problemi si somma la frana del 10 novembre 2023 che ha spezzato il quartiere a meta’ impedendo la circolazione di mezzi e persone. L’evento era ampiamente previsto: gli abitanti hanno continuato a segnalare il rischio gia’ a partire dal 2015. Ciò nonostante da parte COCIV e RFI si è registrato solo un silenzio assordante sulla vicenda, silenzio interrotto per smentire a mezzo stampa un nesso causale tra i lavori di scavo del tunnel e il collasso della strada. Ma chi vive in zona sa benissimo che non è così e che tra la frana e il tunnel ci sono a malapena cinquanta metri. Il totale disinteressamento di RFI e COCIV è una vera vergogna! Il COMITATO SALITA CA’ DEI TRENTA richiede risposte certe sulle seguenti questioni: TEMPESTIVA REALIZZAZIONE DEL PASSAGGIO PEDONALE CHE OLTREPASSA LA FRANA RICOSTRUZIONE DELLA STRADA FRANATA E COMUNICAZIONE AI RESIDENTI DEL PROGETTO COMPLETO DI CRONOPROGRAMMA COMPLETAMENTO, MANUTENZIONE E MONITORAGGIO DELLA STRADA ALTERNATIVA A MONTE AVVIO DI UNA TEMPESTIVA TRATTATIVA CON RFI PER INSERIRE SALITA CÀ DEI TRENTA TRA LE ZONE DESTINATARIE DI RISTORI PER LA CONVIVENZA CON IL TERZO VALICO Purtroppo, ad un mese dalla frana ci sono ancora molti disagi e poche certezze sul ripristino della situazione che coinvolge circa quaranta famiglie e settanta ospiti di una comunita’ terapeutica. In auto si potra’ circolare con un percorso alternativo a monte. Si tratta di una strada vicinale allargata ed asfaltata dall’ amministrazione comunale con lavori eseguiti in somma urgenza. La strada comporta comunque un allungamento di circa sei chilometri del percorso; e’ inoltre molto stretta, a senso unico di marcia e facilmente allagabile. Non e’ neppure chiaro se mezzi di soccorso e commerciali riusciranno a percorrerla. Per le molte persone che si muovono a piedi ad oggi l’unica possibilita’ e’ il transito all’interno del giardino privato di una famiglia, obbligata da un’ordinanza comunale a lasciare aperta la proprieta’, non senza un certo disagio. Fin dal primo giorno del crollo gli abitanti hanno chiesto con forza di lavorare da subito per la progettazione e realizzazione di una passarella pedonale provvisoria. Si tratterebbe tutto sommato di una piccola opera ma di importanza vitale per il quartiere perche´’ indispensabile a chi si muove per raggiungere i mezzi pubblici piu’ vicini per lavoro, studio, spesa visite mediche e per chi si deve raggiungere i numerosi anziani presenti in zona per prestare loro assistenza. Al tempo stesso nonostante gli impegni e le rassicurazioni degli organi politici comunali a un mese dall’evento non e’ dato conoscere quando, come e con quale cronoprogramma inizieranno i lavori di ripristino della strada crollata. L’impressione degli abitanti e’ che la messa a disposizione della strada alternativa a monte, peraltro non priva di problematiche, possa indurre a tirare troppo alle lunghe il rifacimento della strada franata. C’e’ molta rabbia e frustrazione tra gli abitanti da anni alle prese con i ” tranquilli faremo sapere” ma c’e’ anche una chiara volonta’ di richiamare l’attenzione su quanto e’ accaduto e accade in questa zona e in tante altre interessate dai cantieri di grandi opere. Gli abitanti di Salita Cà dei Trenta non di fermeranno sino a quando non ci saranno risposte chiare e garanzie da parte delle Istituzioni. Deve cambiare il metodo con cui si portano avanti lavori pubblici di questa portata e impatto. I cittadini che ne subiscono gli effetti devono essere maggiormente ascoltati, informati, tutelati !

Patto di stabilità, Meloni: Italia virtuosa (al netto del Superbonus che è “un macigno”) ma il negoziato non è semplice

Patto di stabilità, Meloni: Italia virtuosa (al netto del Superbonus che è “un macigno”) ma il negoziato non è sempliceRoma, 12 dic. (askanews) – “Mancherei di onestà intellettuale se non affrontassi per primo il tema che avrà ricadute molto importanti sul futuro dell’Unione e mi riferisco alla riforma del patto di stabilità e crescita”, lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo.

“Il governo è impegnato da mesi in condizioni negoziali non semplici” con un “approccio pragmatico” che veda insieme la “sostenibilità dei debiti pubblici” e il “sostegno alla crescita e agli investimenti: non è stato così fino ad oggi e non può non essere così in futuro” ha rilanciato Meloni sottolineando che “credibilità e affidabilità” sono “state riconosciute all’Italia” che è “una nazione virtuosa”. “L’Italia al netto del Superbonus che pensa come un macigno è una nazione virtuosa che si presenta con le carte in regola”, ha sottolineato, infatti, la presidente del Consiglio. Meloni ha inoltre rivendicato il lavoro sul Pnrr. “Grazie a Fitto abbiamo ottenuto risultati straordinari sulla rimodulazione del Pnrr che ci vengno riconosciuti da Commissione, Consiglio e analisti”. La scelta di rimodulare il Piano, ha aggiunto Meloni, veniva considerata “un annuncio velleitario, una scelta irresponsabile”, ma “con tenacia e perseveranza abbiamo dimostrato che si poteva e si doveva fare, ed è stato fatto”.

Questo, ha proseguito, “ci ha consentito di liberare 21 miliardi di euro” tra cui “12,4 per la transizione energetica del sistema industriale, 5 miliardi per le reti”, e poi “ha sbloccato investimenti, ma anche 7 nuove riforme dal testo unico sulle rinnovabili alla riforma delle politiche di coesione: un lavoro straordinario che libera risorse significative per interventi strutturali e per misure dedicate alla crescita”.

Il Distretto agroalimentare Valtellina sponsor di Milano-Cortina 2026

Il Distretto agroalimentare Valtellina sponsor di Milano-Cortina 2026Milano, 12 dic. (askanews) – La Fondazione Milano Cortina 2026 e Valtellina taste of emotion, il distretto agroalimentare di qualità della Valtellina, hanno annunciato l’avvio di una collaborazione in vista dei Giochi olimpici del 2026. L’accordo che vede il distretto in campo con ruolo di sponsor della manifestazione sportiva, permetterà al territorio della Valtellina di farsi conoscere a un pubblico internazionale, grazie al connubio con l’evento sportivo più importante al mondo.

Con l’ingresso del marchio Valtellina in veste di official supporter nella squadra di Milano Cortina 2026, i territori circondati dalle Alpi Retiche e Orobie si preparano a diventare protagonisti in un contesto internazionale. La partnership offre un’occasione per far conoscere e valorizzare l’agroalimentare valtellinese, una cultura centenaria unita a una solida tradizione locale e a un territorio montano dedito all’agricoltura. Valtellina taste of emotion rappresenta nove denominazioni Dop e Igp, per un valore di 300 milioni di euro (+3,63% sul 2022): parliamo della Bresaola della Valtellina Igp, dei prodotti Dop Bitto e Valtellina Casera, del Valtellina Superiore Docg, dello Sforzato di Valtellina Docg, del Rosso di Valtellina Doc e degli Igt Alpi Retiche, della mela di Valtellina Igp e dei Pizzoccheri della Valtellina Igp. Importanti sono anche le ricadute in termini di indotto, con oltre 5.200 occupati nei nove comparti tradizionali. “Con grande entusiasmo diamo il benvenuto a Valtellina Taste of Emotion – ha commentato l’amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026 Andrea Varnier – Il Distretto agroalimentare valtellinese rappresenta la profonda tradizione di un luogo chiave dei prossimi Giochi Invernali, il cui ingresso conferma il solido rapporto che abbiamo con i territori che ospiteranno le discipline Olimpiche e Paralimpiche Invernali nel 2026”. “Considerata la loro portata internazionale, le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026 rappresentano un’opportunità unica di crescita e visibilità per la Valtellina – ha dichiarato Claudio Palladi, presidente del Daq – Da parte nostra c’è la volontà di cogliere questo riflettore acceso sul nostro territorio presentandoci in maniera integrata come sistema territoriale e sfruttando sinergicamente l’enogastronomia insieme agli altri elementi che rendono celebre questa zona, per valorizzare le nostre eccellenze attraverso un pacchetto unico che è proprio la Valtellina. L’obiettivo è costruire una rete tra gli attori del territorio nei prossimi due anni per offrire ai visitatori, anche internazionali, che seguiranno le Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali del 2026, un’esperienza indimenticabile”.

Le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Milano Cortina 2026 si svolgeranno rispettivamente dal 6 al 22 febbraio 2026 e dal 6 al 15 marzo 2026 e coinvolgeranno i territori di Lombardia e Veneto e le Province autonome di Trento e Bolzano, coprendo un’area di oltre 22.000 chilometri quadrati.

Awards 2023 di Confindustria Romania: “Creatori di valore”

Awards 2023 di Confindustria Romania: “Creatori di valore”Roma, 12 dic. (askanews) – Confindustria Romania ha celebrato anche quest’anno il successo delle imprese italiane che operano nel Paese con la serata degli Awards 2023. “Siamo convinti che le persone siano il vero motore di ogni realtà aziendale e che il loro talento e impegno siano fondamentali per raggiungere grandi risultati”, si legge nella pagina Facebook della rappresentanza confindustriale.

“Abbiamo voluto mettere in luce e valorizzare proprio il nostro capitale umano. Hanno preso la parola alcuni membri dell’associazione che hanno condiviso le loro esperienze, le sfide affrontate e i successi ottenuti. È stata un’occasione preziosa per imparare dagli altri e per ispirarsi reciprocamente”, riferisce ancora la Confindustria guidata da Giulio Bertola raccontando quanto avvenuto nella serata. L’evento, si sottolinea, “è stato anche un momento di costruzione di relazioni e di rafforzamento del nostro clima aggregativo. Abbiamo avuto l’opportunità di socializzare, fare networking e creare nuove sinergie. Siamo convinti che solo attraverso un’interazione efficace e collaborativa si possano generare nuove idee e spingere l’associazione verso ulteriori traguardi. Ogni dettaglio della serata è stato studiato con cura per rendere l’atmosfera ancora più coinvolgente. Lo staff dell’associazione e della ADV Communication, hanno lavorato instancabilmente per assicurarsi che ogni ospite si sentisse accolto e partecipe. Abbiamo scelto una location suggestiva, curato l’allestimento e offerto un menu eccellente per deliziare i palati dei partecipanti”.

“Il successo di questo momento ha confermato l’importanza di riunire i talenti e le menti più positive all’interno della nostra associazione. Siamo grati a tutti coloro che hanno partecipato e contribuito a rendere magico questo momento. Ora, continueremo a guardare avanti verso il futuro con ancora più energia e determinazione. Siamo pronti ad affrontare nuove sfide e a realizzare nuovi successi, sempre con il nostro capitale umano e il clima aggregativo come pilastri fondamentali. Con entusiasmo, perseveranza e collaborazione, siamo sicuri che raggiungeremo altre nuove vette di successo”, si conclude.

Il 54esimo anniversario della Strage di Piazza Fontana, a Milano il corteo con Sala e i familiari delle vittime

Il 54esimo anniversario della Strage di Piazza Fontana, a Milano il corteo con Sala e i familiari delle vittimeMilano, 12 dic. (askanews) – Nel giorno del 54esimo anniversario della strage di piazza Fontana Milano ricorda le 17 persone uccise dall’ordigno collocato il 12 dicembre 1969 nel salone della Banca Nazionale dell’Agricoltura dal gruppo terroristico di estrema destra Ordine Nuovo. Il corteo è partito da piazza della Scala per arrivare al luogo dell’esplosione; in prima fila i familiari delle vittime e il sindaco di Milano Beppe Sala, in testa al corteo i gonfaloni dei Comuni, della Regione Lombardia e della Città Metropolitana.

Dopo la deposizione delle corone, alle 16.37, l’ora in cui avvenne la deflagrazione, gli interventi commemorativi: la parola al sindaco Sala, al presidente del Comitato Permanente Antifascista Roberto Cenati e all’ex segretario della Cgil Sergio Cofferati. C’è anche una contromanifestazione indetta dai centri sociali “contro tutti i fascismi di ieri e di oggi”, con partenza alle 18 da piazza Santo Stefano e arrivo in piazza Fontana.

Alle ore 20, nella Sala Puccini del Conservatorio, infine, un concerto in memoria delle vittime della strage.

Meloni: Ucraina ha già vinto guerra, ha fermato la Russia

Meloni: Ucraina ha già vinto guerra, ha fermato la RussiaMilano, 12 dic. (askanews) – “La propaganda russa prova a raccontare che la controffensiva Ucraina sia stata un fallimento, e dunque che Kiev non doveva essere sostenuta perchè inutile. Ma la realtà dice ben altro: siamo a 656 giorni di guerra di quella che doveva essere una operazione speciale di tre giorni per anettere lintero territorio ucraino. E invece oggi non controla per intero neanche le 4 regioni che ha dichiarato di aver annesso. Io penso che l’Ucraina ha già vinto questa guerra perchè ha impedito conquista dell’intero territorio nazionale da parte della Russia”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Europeo.

Un risultato, afferma Meloni, ottenuto “con grandissimo coraggio, amor di patria, e con il sostegno dei liberi popoli occidentali che non si sono rassegnati a un futuro in mano ai despoti e ai tiranni, e grazie alla fermezza di quei leader che non si sono voltati dall’altra parte alla prima difficoltà e non hanno barattato un consenso facile oggi con la messa a repentaglio della libertà dei loro cittadini domani. Anche per questo – ha proseguito Meloni – è necessario opporsi con tutte le nostre forze all’aggressione russa perchè la difesa di Kiev è difesa dell’Europa. Siamo e resteremo al fianco dell’Ucraina, e il tema sarà anche una priorità della presidenza italiana del G7”. In ogni caso, ha aggiunto, “non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo della pace: il sostegno a Kiev e la pressione su Mosca, anche con il dodicesimo pacchetto sanzionatorio che è in discussione a Bruxelles, restano finalizzati a creare le condizioni per un negoziato serio verso una pace giusta, duratura, rispettosa della libertà e della dignità dell’Ucraina”.