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Tag: Sanremo 2023

Fdi, da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister X

Fdi, da giovedì Atreju 2023 con Rama, Abascal, Concia e Mister XRoma, 11 dic. (askanews) – Ministri ed esponenti di maggioranza, il premier albanese Edi Rama e il leader di Vox. Paola Concia, Matteo Renzi, Carlo Calenda e Luciano Spalletti. Ma anche un mister X, che sarà svelato nelle prossime ore, e due leader internazionali di cui saranno resi i nomi più avanti. Sono gli ospiti attesi ad Atreju 2023 che si svolgerà a Castel Sant’Angelo dal 14 al 17 dicembre con il titolo ‘Bentornato orgoglio italiano’. Il momento clou sarà ovviamente quello del discorso della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, previsto per domenica mattina. Nella stessa giornata ci sarà anche l’intervento del leader di Vox, Santiago Abascal e dei due vice premier, Matteo Salvini e Antonio Tajani.

L’appuntamento è stato presentato nel corso di una conferenza stampa. Oltre a esponenti del governo – “sono stati invitati tutti i ministri” – ci saranno anche esponenti dell’opposizione come Ivan Scalfarotto di Italia viva, Angelo Bonelli di Avs, il governatore della Puglia, Michele Emiliano, oltre a Matteo Renzi che partecipa a un dibattito sulla Giustizia con il ministro Carlo Nordio e Carlo Calenda che parlerà di Made in Italy con il ministro, Adolfo Urso. “Atreju vuole essere una festa di confronto, di parte ma non di partito, in cui cerchiamo di confrontarci con chi ha idee diverse dalle nostre. E’ sempre stato così, fin dal 98, una festa di confronto a prescindere dalle appartenenze. Sara così anche quest’anno”, ha detto Giovanni Donzelli, responsabile organizzazione di Fdi.

Ue, Meloni: vedo spiragli su patto stabilità, tema Italia investimenti

Ue, Meloni: vedo spiragli su patto stabilità, tema Italia investimentiRoma, 11 dic. (askanews) – “L’Italia chiede che gli investimenti che vengono fatti, anche incentivati dall’Ue su alcune materie strategiche vengano riconosciuti nelle regole della governance. Dopodichè non possono scendere troppo nel concreto perché la trattativa, come sapete, è aperta. Noi stiamo portando avanti un approccio molto pragmatico. L’unica cosa che non ci si può chiedere di fare è dire di sì a un patto di stabilità che nessun governo italiano potrebbe rispettare perchè non sarebbe serio da parte nostra. Io vedo spiragli, siamo al lavoro per una soluzione seria che tenga conto del contesto in cui operiamo”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi.

“Penso – ha proseguito – che la posizione italiana è chiara e che tra l’altro viene compresa e rispettata”.

Meloni: il Mes non è un totem, quando il contesto sarà chiaro saprò cosa fare

Meloni: il Mes non è un totem, quando il contesto sarà chiaro saprò cosa fareRoma, 11 dic. (askanews) – Sul Mes “vedo un dibattito molto italiano e anche molto ideologico. Testimonia la strumentalità di certe posizioni”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi e ribadendo che “non si può parlare di Mes se non si conosce il contesto”.

Strumentalizzazione, ha sottolineato Meloni, che “non tiene conto di un eventuale danno che si arreca all’Italia. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti, perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes”. Alcune dichiarazioni, ha proseguito “fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del partito democratico Schlein che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrgarsi sul perché nessuno vuole attivarlo”. “L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: ‘siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi’, ha aggiunto.

Mes.Meloni:non è un totem,quando contesto chiaro saprò cosa fare

Mes.Meloni:non è un totem,quando contesto chiaro saprò cosa fareRoma, 11 dic. (askanews) – Sul Mes “vedo un dibattito molto italiano e anche molto ideologico. Testimonia la strumentalità di certe posizioni”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi e ribadendo che “non si può parlare di Mes se non si conosce il contesto”.

Strumentalizzazione, ha sottolineato Meloni, che “non tiene conto di un eventuale danno che si arreca all’Italia. Un governo serio tiene conto del contesto e in quel contesto fa calare gli strumenti, perché parliamo di strumenti e non di totem ideologici. Quando saprò qual è il contesto in cui mi muovo saprò anche cosa bisogna fare del Mes”. Alcune dichiarazioni, ha proseguito “fanno anche abbastanza sorridere. Leggevo la segretaria del partito democratico Schlein che diceva che non possiamo tenere ferma tutta l’Europa. Forse non sa che esiste, chi vuole lo può tranquillamente attivare e semmai bisognerebbe interrgarsi sul perché nessuno vuole attivarlo”. “L’altra grande domanda che ho da fare ai partiti di opposizione è: ‘siete stati al governo 4 anni, ma perché non lo avete ratificato se era così fondamentale farlo in tempi rapidi’, ha aggiunto.

Google, IA racconterà storie utenti con dati e foto del cellulare

Google, IA racconterà storie utenti con dati e foto del cellulareNew York, 11 dic. (askanews) – Si chiamerà “Progetto Ellmann”, dal nome del biografo e critico letterario Richard David Ellmann, la proposta di Google di utilizzare la tecnologia dell’intelligenza artificiale per creare una visione “dall’alto” della vita degli utenti utilizzando i dati del telefono cellulare come le fotografie e la cronologia delle ricerche.

L’idea sarebbe quella di utilizzare LLM, cioè modelli linguistici di grandi dimension, come Gemini per acquisire risultati di ricerca, individuare modelli nelle foto di un utente, creare un chatbot e “rispondere a domande precedentemente impossibili”. Ellmann diventerebbe “il tuo narratore di storie di vita”, secondo la bozza di progetto visionata da CNBC. Una delle caratteristiche distintive di Gemini è che può elaborare e comprendere informazioni non solo di testo, ma anche immagini, video e audio. Non è chiaro se l’azienda abbia intenzione di produrre queste funzionalità all’interno di Google Foto o di qualsiasi altro prodotto offerto dal motore di ricerca. Google Foto ha più di 1 miliardo di utenti e 4.000 miliardi di foto e video, secondo un post sul blog dell’azienda.

Ex Ilva, Toti: ok azione congiunta Regioni ma nodo resta Taranto

Ex Ilva, Toti: ok azione congiunta Regioni ma nodo resta TarantoGenova, 11 dic. (askanews) – “Credo che le Regioni debbano fare il loro e bene ha fatto Cirio a ricordare che possiamo agire di concerto sul governo per chiedere gli interventi che servono. Dopodiché il tema delle politiche industriali nazionali e di una politica fondamentale come quella dell’acciaio è un tema tutto nazionale. Siamo a disposizione del governo per dare tutto il supporto possibile ma occorre sciogliere il nodo di Taranto, del suo finanziamento, dell’azionariato, del socio industriale di quell’azienda e poi tutti temi ambientali ancora aperti in quello stabilimento”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, commentando l’appello del governatore piemontese Alberto Cirio ad avviare da subito un’azione coordinata con la Puglia e la Liguria per difendere gli stabilimenti ex Ilva in accordo con il governo.

“Certamente – ha aggiunto Toti – c’è bisogno di coordinare le nostre azioni e lo abbiamo fatto sempre quando il governo ci ha convocato. Ovviamente l’ex Iva resta sempre sui nostri radar e monitoriamo con grande attenzione quello che accade. L’ex Ilva ha un perno centrale che è quello della produzione dello stabilimento di Taranto ed è lì che prima di tutto bisogna risolvere tutti i nodi che sono ancora intrecciati perché gli stabilimenti di Genova e di Novi Ligure – ha concluso il governatore ligure – lavorano materiali che arrivano da Taranto”.

Tajani: sì alla ratifica del Mes ma con il completamento dell’Unione bancaria

Tajani: sì alla ratifica del Mes ma con il completamento dell’Unione bancariaBruxelles, 11 dic. (askanews) – Per l’Italia “non c’è grande fretta” per la ratifica della riforma del Mes, il trattato sul Fondo salva-Stati dell’Eurozona, che fornirà una rete di salvataggio (“backstop”) finanziaria al Fondo unico di risoluzione europeo per le crisi bancarie. Lo ha affermato il ministro degli Esteri e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando con la stampa a margine del Consiglio Esteri oggi a Bruxelles. Il ministro ha sottolineato che la vera urgenza, ora, è quella di approvare la riforma del Patto di stabilità e di crescita, con un testo che metta l’accento soprattutto sulla crescita e “non penalizzi il nostro paese”. Ma poi, soprattutto, la ratifica del Mes va fatta in “un discorso complessivo”, insieme al completamento dell’Unione bancaria (in cui manca tuttora, a causa dell’opposizione tedesca, il sistema di assicurazione dei depositi) e a un’iniziativa di “armonizzazione fiscale” contro l’esistenza di paradisi fiscali all’interno dell’Ue, e, ha avvertito, queste “due questioni di fondamentale importanza e che non possono essere messe in un cassetto, dimenticate una volta approvato il Mes”.

“Come segretario di Forza Italia – ha ricordato Tajani – io non posso che ribadire la posizione che è sempre stata la nostra: siamo a favore del Mes; non ci piace il regolamento, perché non è sufficientemente europeista, perché la guida del Mes non è sottoposta a controlli come capita con la Banca Centrale europea, dove è il Parlamento europeo che verifica periodicamente l’azione della Banca, con la presidente che deve andare a riferire, e vorremmo che fosse così anche per il vertice del Mes. Detto questo, la politica macroeconomica deve essere vista nel suo insieme: c’è il Patto di stabilità e crescita, e insisto crescita, e c’è il Mes. Ma c’è anche l’Unione bancaria e l’armonizzazione fiscale. Noi poniamo sul tavolo della discussione tutti questi temi, perché se si vuole avere un’Europa che abbia un’unica politica macroeconomica bisogna affrontare la questione nel suo complesso”. “Adesso – ha rilevato Tajani – la prima cosa da fare certamente è trovare un accordo sul Patto di crescita e stabilità. Noi vogliamo raggiungere l’accordo, ma deve essere un patto che non penalizza il nostro paese. C’è grande sintonia su questo con la Francia, e io mi auguro che grazie al lavoro del ministro Giorgetti si possa arrivare a raggiungere l’obiettivo di avere un nuovo Patto prima della fine di quest’anno, cioè prima che ritorni in vigore il vecchio Patto”, che per ora è sospeso.

“Poi – ha continuato il ministro – passiamo a discutere gli altri argomenti; però ripeto sempre: in alcuni paesi il Mes è di grande importanza, mentre noi che abbiamo un sistema bancario solido, direi anche consolidato, grazie all’azione di Forza Italia che ha fatto scrivere meglio le regole sugli extra profitti che hanno portato a un rafforzamento del sistema bancario, noi abbiamo interesse invece a che si accelerino i tempi per l’Unione bancaria, per l’armonizzazione fiscale”. “Bisogna discutere e lavorare insieme a fare una scelta veramente europeista, che è quella che vuole Forza Italia e che vuole il Ppe. L’ho detto – ha ricordato Tajani – in occasione della vertice Germania-Italia a Berlino al ministro delle finanze tedesco”, Christian Lindner. “Quindi, una volta approvato il Patto di stabilità, si potrà discutere del Mes, ma anche delle altre due questioni che noi riteniamo di fondamentale importanza e che non possono essere messe in un cassetto, dimenticate una volta approvato il Mes. Il tema va discusso nel suo complesso”.

Per ratificare la riforma del Mes, ha insistito il ministro, “non c’è una grande fretta, ne parleremo, il Parlamento deciderà. Ripeto, io sono favorevole alla ratifica, ma non dobbiamo neppure essere condizionati dalla fretta degli altri. Perché noi abbiamo fretta, per esempio, sulla questione dell’Unione bancaria: il Mes ne fa parte ma non è tutta l’Unione bancaria, bisogna fare un discorso complessivo. Lo stesso vale per l’armonizzazione fiscale, perché dobbiamo impedire che all’interno dell’Unione europea ci siano dei paradisi fiscali che fanno concorrenza sleale; e questo, soprattutto per un paese che è ad economia reale e che è la seconda manifattura d’Europa, significa un grave danno”. “Quindi – ha proseguito Tajani – lavoriamo per questo, e se devo parlare da segretario di Forza Italia dico sì, sono favorevole alla ratifica del Mes, però voglio che si discuta tutto il pacchetto: si può anche ratificare il Mes prima dell’intero pacchetto dell’Unione bancaria e dell’armonizzazione fiscale, ma il dibattito deve essere aperto anche su questi due temi. Perché se vogliamo davvero avere un’Europa solida da un punto di vista macroeconomico non si possono fare cose che interessano a qualcuno e non interessano ad altri. L’Europa è composta da tutti i paesi dell’Unione, noi siamo un paese fondatore e abbiamo il diritto di far valere le nostre idee, senza mortificare gli interessi degli altri, ma non possono neanche essere mortificati gli interessi dell’Italia”.

A un giornalista che chiedeva se la ratifica del Mes sarà possibile prima delle elezioni europee, il ministro degli Esteri ha risposto: “Vedremo: non dobbiamo perdere troppo tempo, ma fare ciò che è giusto. Vedremo cosa deciderà il Parlamento: per me si può ratificare prime delle europee. Ma ripeto, non ci dobbiamo fossilizzare sul Mes, perché è un fondo che in questo momento a noi non serve, non c’è grande interesse da parte dell’Italia”. “Io ero favorevole all’utilizzo del Mes sanitario, ma adesso non abbiamo grande interesse a utilizzare il Mes, perché il nostro sistema bancario è solido e non ne abbiamo bisogno; però c’è bisogno dell’armonizzazione fiscale e c’è bisogno di completare tutta l’Unione bancaria, e questo sì è nell’interesse generale”, ha concluso Tajani, chiedendo che “che si apra in Europa un dibattito per accelerare i tempi” su questi due temi.

Meloni:l’antisemitismo in Europa e Occidente cancro da sconfiggere

Meloni:l’antisemitismo in Europa e Occidente cancro da sconfiggereRoma, 11 dic. (askanews) – L’antisemitismo è una “questione culturale, un fenomeno che deve riguardare tutti” e su cui è necessaria la “massima concentrazione. E’ un cancro che bisogna sconfiggere”. E’ quanto ha detto la Premier Giorgia Meloni partecipando alla presentazione di una mostra al Maxxi.

“Io penso – ha detto Meloni – che l’antisemitismo sia un problema reale, che sta crescendo in tutta Europa e in Occidente, spesso mascherato da critica verso Israele”. “Le tante manifestazioni convocate a favore della Palestina e risoltesi” in manifestazioni “che inneggiavano ad Hamas ne siano spia molto preoccupantie, le cose sono molto diverse”.

La cosa che “colpisce di più – ha aggiunto – è che si fa largo anche fuori questi contesti come le denunce di quello che accade in campus universitari occidentali” e che “deve preoccuparci e dovviamo lavorare a ogni livello”.

Domani 12 dicembre l’assemblea invernale di Confagricoltura

Domani 12 dicembre l’assemblea invernale di ConfagricolturaRoma, 11 dic. (askanews) – Si terrà domani, 12 dicembre, l’assemblea invernale di Confagricoltura dal titolo “Agricoltori, protagonisti del futuro ambiente, territorio, impresa: gli attrezzi della Costituzione”. L’assemblea si terrà all’Auditorium Parco della Musica dalle 9 alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e parteciperanno anche Antonio Tajani, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Mministro delle Infrastrutture e dei trasporti e Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste.

I lavori saranno aperti dai saluti del direttore generale di Confagricoltura Annamaria Barrile e dalla relazione di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura. A seguire, interverrà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi ci saranno delle interviste one to one con i tre ministri.

Tea, Coldiretti: non perdere le opportunità della genetica green

Tea, Coldiretti: non perdere le opportunità della genetica greenRoma, 11 dic. (askanews) – “Per difendere la biodiversità, la distintività e vincere la sfida climatica, l’Unione Europea non può perdere le opportunità offerte dalla nuova genetica green (TEA) che non ha nulla a che vedere con i vecchi Ogm transgenici che in Europa sono stati sconfitti grazie alle nostre battaglie”. Così in una nota il presidente della Coldiretti Ettore Prandini dopo che, nel corso del dibattito in Consiglio Europeo sul nuovo regolamento sulle tecniche genomiche (TEA), la presidenza spagnola ha preso atto dell’impossibilità di raggiungere un accordo su una posizione comune e ha annunciato che continuerà a lavorare per avanzare nel compromesso per lasciare il dossier nelle mani della prossima presidenza, affidata al Belgio.

“Le TEA sono una risorsa determinante per l’Italia – sottolinea Prandini – per una nuova genetica green che mira a tutelare la biodiversità dell’agricoltura italiana e, al contempo, migliorare l’efficienza del nostro modello produttivo attraverso, ad esempio, varietà più resistenti, con meno bisogno di agrofarmaci ed acqua, in un impegno di ricerca partecipata anche da ambientalisti e consumatori. In questo scenario il ruolo della ricerca pubblica è insostituibile”.