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Tag: Sanremo 2023

Golf, il meeting annuale di PGA Italiana

Golf, il meeting annuale di PGA ItalianaRoma, 7 dic. (askanews) – Oltre cento i professionisti di PGA Italiana intervenuti al Meeting Annuale dell’Associazione nelle sale del Castello di Tolcinasco Golf Resort di Milano (foto @RickyPravettoni). Una giornata d’incontro e di scambio dove cogliere tanti spunti per ampliare e migliorare le proprie competenze professionali. E anche per fare il punto sull’anno che si chiude e su nuovi progetti. Ascanio Pacelli, presidente dallo scorso maggio, ha lanciato la stagione 2024 tra campionati e attività di promozione, ma ha voluto anche sottolineare il valore del brand PGA, impegnato a garantire la tradizione e i valori del golf e riconosciuto in tutto il mondo per credibilità ed esperienza nel settore, con i suoi professionisti coinvolti in ogni aspetto del gioco e del business. “Una figura chiave nella filiera del golf”, ha sottolineato. È nella formazione che gli associati trovano opportunità e motivazioni, sviluppando un’esperienza sempre più ricca da mettere al servizio dei propri clienti. Durante il Meeting condividono esperienze e conoscenze, confrontano metodologie e approfondiscono aspetti diversi dell’attività per insegnare sempre meglio a giocatori d’élite o principianti. Il golf si presta a molti punti di osservazione e tutti coinvolgono i professionisti. Tecnica, fitting, psicologia, cinetica e biomeccanica, così come dati, statistiche e nuove app; oltre ad alimentazione, preparazione fisica e gestione di un circolo. Così temi diversi hanno scandito la giornata. Ha fatto luce sul gioco corto e messo a disposizione le sue doti di coach (costruite in 25 anni di carriera e certificate dai risultati di allievi illustri) Matthew Tipper, gallese di Porthcawl. L’insegnamento lo ha portato in Malesia, Dubai e Portogallo, prima di entrare alla David Leadbetter Academy in Cina. Dal 2010 ha fatto base in Polonia dove, tra tanti giovani promettenti, ha iniziato a seguire Adrian Meronk, oggi numero 48 al mondo con cinque titoli in tasca; poi una scuola tutta sua dal 2014 e tre anni dopo l’incontro con l’americano James Sieckmann, guru di gioco corto che rappresenta come Tour Coach in Europa e Asia. Your Short Game Solution, ovvero chipping, putting, bunker shot svelati: ringraziano, tra gli altri, Justin Rose, Charlie Hoffman, Patrick Reed, Stewart Cink. E Francesco Laporta che oggi lavora con lui.

”Appasionata”, dipinto di Carol Rama in mostra a Roma per prima volta

”Appasionata”, dipinto di Carol Rama in mostra a Roma per prima voltaRoma, 7 dic. (askanews) – La Fondazione Alda Fendi – Esperimenti porta per la prima volta in mostra Appassionata, un capolavoro di Carol Rama del 1980, a palazzo rhinoceros a Roma, l’hub culturale ideato da Alda Fendi e progettato da Jean Nouvel con la linea artistica di Raffaele Curi. Il dipinto è al centro dell’esposizione che si inaugura martedì 12 dicembre 2023 e si può visitare fino al 20 gennaio 2024. Come sempre, l’ingresso è gratuito.

Con Appassionata di Carol Rama viene riproposta la fortunata formula espositiva di rhinoceros che presenta al pubblico un capolavoro inedito nella Città Eterna, una sola e magnifica opera d’arte che si fa fulcro di un caleidoscopio di suggestioni. Dopo l’Adolescente di Michelangelo, i Santi Pietro e Paolo di El Greco la Giovane donna cubista di Picasso provenienti dall’Ermitage, pietre miliari di questa linea di mostre, i riflettori si accendono ora sull’opera di Carol Rama, che proviene da una collezione privata. Il dipinto dialoga con l’architettura progettata da Jean Nouvel, proponendo un’esperienza immersiva nella quale l’arte, lo spazio, la musica e la storia si fondono e seducono il visitatore. In occasione dell’inaugurazione della mostra, martedì 12 dicembre 2023 alle ore 17:30 rhinoceros ospita la presentazione del volume Carol Rama. Catalogo ragionato 1936-2005, voluto dall’Archivio Carol Rama e sostenuto da Fondazione Sardi per l’Arte. Frutto di un’accurata ricerca scientifica iniziata nel 2014 e pubblicato in due tomi da Skira editore, il catalogo analizza compiutamente sette decenni di lavoro dell’artista, dal 1936 al 2005, in tutta la loro complessità e particolarità. A presentarlo sono le curatrici del volume, Maria Cristina Mundici, Raffaella Roddolo e Maria Grazia Messina, insieme ad Alda Fendi e Raffaele Curi, che di Carol Rama è stato amico negli anni della gioventù.

Come sempre, è ricca e multiforme la proposta espositiva di palazzo rhinoceros. I vari livelli espositivi sono collegati fra loro dall’installazione Selvages di Raffaele Curi, dedicata a Jasper Johns e alla storia della bandiera americana, che inaugura la nuova serie dei “Pianerottoli in chiacchiera”. Gli spazi di rhinoceros gallery al piano terra ospitano invece la mostra DRAWN-OUT, organizzata in collaborazione con François Ghebaly, che presenta opere su carta di undici artisti internazionali operanti a Los Angeles. CAROL RAMA INCONTRA JEAN NOUVEL Nell’idea installativa di Raffaele Curi, che delinea la mostra, la poetica di Carol Rama si incontra con quella di Jean Nouvel, l’archistar progettista di palazzo rhinoceros. Uguali e contrarie, le due figure sono accomunate dal senso della povertà, della sofferenza e da una seduzione per la precarietà, che viene espressa dalla metafora del letto di ospedale. Intimo e suggestivo, il progetto di Raffaele Curi vuole evocare il nerofumo della casa dell’artista affacciata sugli abbaini di Torino. Per ricrearne l’atmosfera, viene scelto come contenitore espositivo uno degli appartamenti progettati da Jean Nouvel all’interno di rhinoceros, normalmente non aperto al pubblico. Qui dentro, la penombra viene squarciata da un faro acceso sul dipinto Appassionata di Carol Rama. Un’altra luce illumina un metronomo in movimento, posto proprio sotto il quadro, per richiamare il metronomo regalatole da Man Ray, conservato tuttora nella sua casa museo. Se vuole scoprire la didascalia dell’opera, il visitatore deve avvalersi dell’aiuto di una pila elettrica.

Appassionata è anche il titolo della Sonata per pianoforte n. 23 di Beethoven, compositore del quale Carol Rama era una grandissima estimatrice, che satura l’aria come colonna sonora, sottolineando la struggente bellezza del dipinto. Le vicende dell’arte si intrecciano con le vite e con le memorie personali: nel suo omaggio all’artista, di cui era sodale e frequentatore in gioventù per il tramite del mitico gallerista torinese Luciano Anselmino, Raffaele Curi vuole ricordare le occasioni in cui dormiva a casa di Carol e, per ringraziarla, le regalava dischi di musica classica. Figura centrale, e singolare, della storia dell’arte italiana, Carol Rama (Torino, 1918-2015) attraversa il Novecento all’insegna dello sperimentalismo di soggetti e materiali. Insignita nel 2003 del Leone d’oro alla carriera in occasione della 50ª Biennale di Venezia, dagli anni duemila inizia a essere apprezzata oltre i confini nazionali. La sua fama cresce ulteriormente dopo il 2015 anche grazie a importanti retrospettive in Europa e negli Stati Uniti. In breve, diviene un’icona di creatività per artisti di generazioni recenti.

SELVAGES, UN’ISTALLAZIONE DI RAFFAELE CURI I pianerottoli di palazzo rhinoceros diventano il palcoscenico privilegiato dove accadono, di volta in volta, le nuove occasioni installative dettate dalla linea artistica che Raffaele Curi imprime alla Fondazione Alda Fendi – Esperimenti. Sono momenti di riflessione e di provocazione, di scambi e di ribellione, che danno il via al ciclo espositivo ribattezzato dei “Pianerottoli in chiacchiera”. A inaugurare questa intrigante e innovativa proposta è l’installazione Selvages. La parola in American English indica la cimosa, cioè il lembo di stoffa che si trova al bordo di una pezza di tessuto all’uscita dal telaio. È un termine tecnico del settore tessile che Curi adopera, come una figura retorica, per evocare un drappo di stoffa – forse quello della bandiera americana? Usando l’idea di cimosa come fonte di ispirazione della sua installazione, Curi concepisce attraverso immagini e parole una riflessione sulla cultura e sullo stile di vita americani, raccontati attraverso lo sguardo di Jasper Johns, uno dei principali esponenti del movimento artistico del New Dada, che mescola icone sociali e mediatiche e oggetti industriali per raccontare e criticare la società dei consumi. Nelle opere della serie Flag, che Raffaele Curi cita e moltiplica nei vari ambienti espositivi del palazzo, Jasper Johns fa della bandiera a stelle e strisce il soggetto privilegiato della sua ricerca. A sventolare artisticamente a rhinoceros sono dunque le bandiere ripensate dal genio di Johns, che offrono a Curi il pretesto per raccontare la storia affascinante della nascita del vessillo, che nella sua versione attuale con cinquanta stelle si deve alla scelta del presidente Eisenhower di adottare il disegno proposto nel progetto scolastico di uno studente di diciassette anni. Si parte dalle gesta della cucitrice di Filadelfia che lo confezionò, su incarico di George Washington: quella Betsy Ross che del primo presidente USA era la pantalonaia, diventata poi un’icona patriottica. La donna è protagonista di un prezioso film muto del 1917, diretto da George Cowl e Travers Vale, con protagonisti Alice Brady e John Bowers. Si tratta di una vera chicca per cinefili, che viene proiettata all’interno del percorso espositivo insieme al documentario Jasper Johns Flag 1954-55, realizzato nel 2010 da Reiner E. Moritz. I miti fondativi dell’identità americana lasciano spazio alle critiche e alle contraddizioni interne, permettendo a Curi di passare, di citazione in citazione, al drammaturgo Eugene O’Neil, fino ad arrivare all’opera Moratorium che vede Jasper Johns, nel 1969, farsi interprete del movimento contro la guerra in Vietnam. A chiudere il cerchio è il volto di Washington, impresso sulle banconote da un dollaro, che osserva i visitatori sottolineando il cortocircuito attualissimo tra arte, guerra e merce.

Caretta (FdI): su etichette vino da Governo risposte immediate

Caretta (FdI): su etichette vino da Governo risposte immediateRoma, 7 dic. (askanews) – “Sulle etichette del vino il ministro Lollobrigida mantiene le promesse fatte ai produttori italiani”, Così in una nota Maria Cristina Caretta, deputata di Fratelli d’Italia e vicepresidente della commissione Agricoltura a Montecitorio.

Dando seguito all’impegno assunto negli scorsi giorni il ministro Lollobrigida, ha oggi firmato il decreto che affronta la problematica relativa alla normativa UE sulla etichettatura del vino e che “va incontro alle legittime istanze provenienti dal comparto, in merito all’ennesimo sfoggio di zelante burocrazia, che tanto piace a Bruxelles – dice Caretta – Ci troviamo a dover fare i conti con le ennesime norme europee scritte da burocrati totalmente distaccati dal mondo reale, sulle quali il ministro Lollobrigida ha intenzione di tornare a occuparsene anche nel corso del prossimo Agrifish, presidiando ancora una volta i consessi europei per ottenere risultati concreti a tutela dei nostri produttori”.

A Maranello oggi anteprima nazionale del film “Ferrari”

A Maranello oggi anteprima nazionale del film “Ferrari”Roma, 7 dic. (askanews) – “A partire da questa sera a Maranello, la proiezione di ‘Ferrari’ porterà nelle sale cinematografiche d’Europa e di tutto il mondo il fascino inimitabile del Cavallino rampante e la sapienza dell’Italia dei motori, un elemento di forza per l’immagine e l’economia del nostro Paese, che dovrà continuare ad accompagnarci anche nel futuro”. E’ il commento di Luigi Zironi, sindaco di Maranello e presidente di ‘Città dei Motori’, la rete Anci dei 40 Comuni legati al settore motoristico, a poche ore dall’anteprima nazionale di ‘Ferrari’, la pellicola diretta da Michael Mann e interpretata da Adam Driver e Penélope Cruz, in programma all’Auditorium Enzo Ferrari di Maranello da oggi al 13 dicembre.

Una premiere assoluta, ospitata in esclusiva a Maranello e Modena, per il film che uscirà nei cinema italiani il 14 dicembre. ‘Ferrari’, le cui riprese hanno coinvolto oltre a Modena, anche la città del Cavallino, racconta il mondo delle corse anni Cinquanta, ma anche gli aspetti più intimi e personali di Enzo Ferrari. “E’ un onore ospitare l’anteprima del film – prosegue il sindaco Zironi – che vedrà stasera la partecipazione di persone protagoniste delle vicende narrate nel film, da Piero Ferrari agli storici meccanici del Cavallino: sarà bello condividere con loro le emozioni della storia raccontata da Michael Mann”. All’esterno dell’Auditorium sarà allestita una collezione di auto e veicoli d’epoca, tutti anni Cinquanta, utilizzati in diverse riprese e forniti da collezionisti e proprietari, da una straordinaria Ferrari 750 Monza del 1955 alla Lancia Aurelia, dalle Fiat 600 e 1100 al bus OM Tigrotto. In occasione dell’uscita del film, da oggi sino al 7 gennaio, lo Spazio culturale Madonna del Corso, sempre a Maranello, ospiterà la mostra fotografica di Enzo Giovanelli “Ritratti: il Drake”, con foto di Enzo Ferrari nelle occasioni pubbliche e nei momenti personali e informali.

Enrico Toso nuovo presidente giovani Confagricoltura di Rovigo

Enrico Toso nuovo presidente giovani Confagricoltura di RovigoRoma, 7 dic. (askanews) – È Enrico Toso, 31 anni, di Lusia, il nuovo presidente dei Giovani (Anga) di Confagricoltura Rovigo. È stato eletto ieri nella sede dell’associazione dall’assemblea elettiva, segnata da una notevole affluenza di soci. Toso subentra a Francesco Longhi, che da poco ha assunto la regia regionale dei Giovani, e sarà affiancato da due vicepresidenti: Marco Uccellatori, 28 anni, inserito nella storica azienda cerealicola familiare di Taglio di Po e Filippo Grillanda, 32 anni, collaboratore nell’azienda familiare di Pontecchio Polesine e tecnico per un’azienda sementiera per orticole.

Toso gestisce un’impresa agricola familiare con un allevamento di 400 suini allo stato brado e 200 galline ovaiole. Quinta generazione di un’azienda fondata negli anni Sessanta dal nonno Archimede, ha introdotto i concetti innovativi di trasformazione e sostenibilità creando uno spaccio aziendale, un sito con l’e-commerce e attivando un impianto fotovoltaico, con l’obiettivo di diventare un’azienda green e ridurre le spese. I nuovi consiglieri sono Massimo Dall’Ara, Luca Cestaro, Federico Babetto, Leonardo Turato, Aurora Nicoli, Isabella e Giovanni Pippa, Marco Mantovani, Giovanni Arzenton e Carlo Fonsato.

Siglato il contratto integrativo del Gruppo Colussi

Siglato il contratto integrativo del Gruppo ColussiRoma, 7 dic. (askanews) – Rinnovato nella serata di ieri il contratto integrativo del gruppo Colussi, che sarà valido per il periodo 2023-2025. Lo annunciano in una nota Fai, Flai e Uila. Tra i punti qualificanti, l’istituzione di una commissione di sito per l’organizzazione del lavoro che avrà il compito di raccogliere le segnalazioni formali delle lavoratrici e dei lavoratori e sottoporle all’azienda con il fine di individuare soluzioni che migliorino la qualità del lavoro, la sicurezza e la congruità degli organici. Sarà inoltre avviata un’analisi delle professionalità, per valutare lo sviluppo delle competenze, dei ruoli e delle responsabilità dei lavoratori. Le commissioni saranno operative entro gennaio 2024.

Particolare attenzione è stata dedicata alla conciliazione vita-lavoro, in particolare alla genitorialità, con la previsione di 5 giorni di permesso aggiuntivi rispetto a quanto stabilito dalla legge e dal CCNL per il congedo di paternità e di 5 giorni di permesso retribuito per i genitori di bambini fino a 3 anni di età per il loro inserimento all’asilo nido. Sul fronte salariale, è stata rivista la struttura del premio di risultato per premiare un maggior numero di dipendenti ed erogare importi mediamente più elevati. È stato aumentato l’importo del messo in palio di 200 euro ed è stata prevista la facoltà delle lavoratrici e dei lavoratori di convertire il premio in beni e servizi di welfare. Confermato anche contributo annuo dell’azienda ad Alifond di 100 euro in favore di quei lavoratori che siano iscritti o decidano di iscriversi al Fondo pensione.

Nasce in Regione Lazio la banca del seme dei suini

Nasce in Regione Lazio la banca del seme dei suiniRoma, 7 dic. (askanews) – Prende il via nella Regione Lazio un progetto per la costituzione di una banca del germoplasma degli allevamenti del Lazio di razze suine a rischio di erosione genetica. Le specie interessate dal programma di attività sono la Casertana e l’Apulo-Calabrese (quest’ultima con i due tipi genetici autoctoni: Nero Reatino e Nero dei Monti Lepini).

“Ringrazio l’agenzia regionale Arsial e l’associazione nazionale allevatori suini (Anas) per aver fatto partire, su impulso dell’assessorato, questa importante iniziativa che ha un alto valore scientifico, perché riesce a dare una risposta concreta al rischio di erosione genetica di alcune razze suine minacciate dalla diffusione della Peste Suina Africana” ha detto Giancarlo Righini, assessore al bilancio e all’agricoltura e sovranità alimentare della Regione Lazio. Nello specifico l’attività verrà sviluppata coinvolgendo una ventina di allevamenti che partecipano ai programmi di conservazione delle razze autoctone. Si sta valutando inoltre, sempre nell’ottica della tutela del patrimonio genetico autoctono minacciato dalla diffusione della PSA, la possibilità di attivare la conservazione ex-situ di nuclei di riproduttori in vivo presso centri abilitati dotati dei massimi standard di biosicurezza.

Riforme, Zaia: vorrei premierato anche se non ci fosse l’autonomia

Riforme, Zaia: vorrei premierato anche se non ci fosse l’autonomiaRoma, 7 dic. (askanews) – “Non c’è contraddizione” tra autonomia e premierato, “ma dico di più: non c’è contraddizione o contrapposizione dell’autonomia rispetto a un’identità nazionale”. Lo ha affermato il governatore del Veneto Luca Zaia intervistato da Rainews24.

Zaia ha proseguito ricordando che “Don Stuzo, siciliano, nel 1949 diceva sono ‘unitario ma federalista impenitente’. Se lei pensa alla nazione più federalista in Europa oggi, la Germania, noi non la percepiamo come una nazione da poco, quindi non è vero che c’è questa contrapposizione, dopodiché se non ci fosse l’autonomia io sarei comunque uno dei primi sostenitori del premierato”.

Il 15 giugno 2024 torna il Roma Pride. E si celebra il trentennale

Il 15 giugno 2024 torna il Roma Pride. E si celebra il trentennaleRoma, 7 dic. (askanews) – Il Roma Pride torna nelle strade della Capitale il prossimo 15 giugno. Il 2024 è un anno importante per la comunità Lgbtqia+, perché si celebra il trentennale dal primo Pride a Roma, evento che si è svolto nel 1994. Lo fa sapere il Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” in un comunicato.

“Il Pride è cambiato più volte in questi 30 anni e ha contribuito a far evolvere la società, reclamando a gran voce il riconoscimento della dignità e, soprattutto, la libertà di esistere della comunità Lgbtqia+”, spiega ancora il circolo, ricordando che “alcune vittorie sono arrivate ma la strada da percorrere è ancora lunga”. “Il 15 giugno, per questa grande occasione, ci aspettiamo oltre un milione di persone per un Roma Pride che vuole essere memorabile”, promette Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario Mieli e portavoce del Roma Pride. “Sarà un corteo in cui porteremo le nostre istanze, il rumore delle nostre voci e la nostra fierezza”, aggiunge.

“Alla nostra città, che vogliamo diventi anche una Capitale dei diritti, intendiamo regalare una manifestazione unica, in grado di raccogliere l’energia e l’entusiasmo di chi, giorno per giorno, lotta per non essere discriminato, ignorato e reso invisibile. Nelle due settimane precedenti la parata in città si terranno iniziative politiche, culturali, sociali e ludiche completamente gratuite”, conclude Colamarino.

Fao: percentuale stock pesca sovrasfruttati scende sotto il 60%

Fao: percentuale stock pesca sovrasfruttati scende sotto il 60%Roma, 7 dic. (askanews) – La pesca eccessiva nel Mediterraneo e nel Mar Nero è scesa al di sotto del 60%, il livello più basso degli ultimi dieci anni. E’ quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dalla Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (GFCM) dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). Per la prima volta, il rapporto di quest’anno include anche dati sul settore dell’acquacoltura marina della regione.

Sebbene quindi la pesca eccessiva rimanga una preoccupazione, il rapporto sullo Stato della pesca nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero 2023 (SoMFi 2023) registra un calo del 15% nell’ultimo anno, un miglioramento coerente con una continua riduzione della pressione di pesca, che è scesa del 31% dal 2012. La GFCM, un’organizzazione regionale di gestione della pesca, è responsabile della pesca di cattura selvatica e dell’acquacoltura in acque marine e salmastre nel Mediterraneo e nel Mar Nero. La pesca e l’acquacoltura insieme hanno prodotto quasi 2 milioni di tonnellate di prodotti ittici nel 2021. Dal punto di vista economico, hanno generato ricavi per oltre 20 miliardi di dollari e sostenuto 700.000 posti di lavoro lungo la catena del valore.

Sebbene lo sfruttamento eccessivo degli stock ittici sia diminuito in modo significativo, la pressione della pesca nel Mediterraneo e nel Mar Nero è ancora al doppio del livello considerato sostenibile. Tuttavia, il rapporto dimostra anche che la continua attenzione sull’espansione dei piani di gestione e delle misure tecniche e spaziali sta dando risultati positivi per le principali specie commerciali. Gli stock di nasello nel Mediterraneo, di rombo nel Mar Nero e di sogliola nel Mar Adriatico, tutti coperti da piani di gestione dedicati, hanno mostrato una notevole riduzione della pesca eccessiva, alcuni di loro hanno già mostrato segni di ricostituzione della biomassa. Alcuni stock soggetti a piani di gestione mostrano una riduzione della pressione di pesca superiore alla media. Ad esempio, si registra una riduzione del 77% per la sogliola nel Mar Adriatico, che ha ormai raggiunto tassi di sfruttamento sostenibili, e una riduzione del 73% per il rombo chiodato nel Mar Nero.

In tutta la zona, le catture sono ancora in gran parte dominate da piccoli pesci pelagici, principalmente acciughe e sardine europee. Nel Mediterraneo, 55 specie costituiscono il 90% delle catture, mentre nel Mar Nero solo cinque specie rappresentano la stessa proporzione. I livelli complessivi di produzione della pesca di cattura sono rimasti stabili negli ultimi anni, con la Turchia, seguita da Italia e Tunisia, che ha registrato il maggior numero di sbarchi. Le navi di piccole dimensioni costituiscono la stragrande maggioranza della flotta peschereccia e forniscono più della metà dell’occupazione totale. Sebbene rappresentino solo il 15% circa delle catture, queste navi rappresentano quasi il 30% delle entrate totali.

A differenza della pesca di cattura, il settore dell’acquacoltura marina della regione sta crescendo in modo significativo. La produzione dell’acquacoltura in acque marine e salmastre è quasi raddoppiata negli ultimi dieci anni, aumentando del 91,3%, con ricavi in aumento del 74,5%. I tre principali metodi di produzione utilizzati sono le gabbie marine, gli stagni e l’allevamento in sospensione, mentre le specie più comunemente allevate sono l’orata, la spigola e la cozza mediterranea. Turchia, Egitto e Grecia sono, nell’ordine, i tre maggiori produttori regionali, e insieme rappresentano il 71% del volume totale.