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Tag: Sanremo 2023

Mattarella: servono iniziative urgenti per invertire gli effetti della crisi climatica

Mattarella: servono iniziative urgenti per invertire gli effetti della crisi climaticaSan Marino, 6 dic. (askanews) – “Guardiamo con grave preoccupazione all’emergenza climatica che colpisce con particolare violenza la nostra regione mediterranea, con fenomeni climatici estremi che stanno gravemente danneggiando il nostro ecosistema e minacciando il nostro stile di vita”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell’intervento in occasione della visita di Stato a San Marino.

Il capo dello Stato ha ricordato “le vittime della tragica alluvione che ha colpito i territori dell’Emilia Romagna, tanto vicini alla vostra Repubblica, e vorrei qui ringraziare San Marino e la sua protezione civile per la fattiva solidarietà dimostrata in quell’occasione”. “Insieme ai Presidenti dei Paesi del Mediterraneo che fanno parte del gruppo Arraiolos, abbiamo rivolto un appello all’azione, affinché si adottino iniziative urgenti ed efficaci per arrestare e invertire gli effetti della crisi climatica – ha ricordato -. È un appello che rinnovo anche in quest’occasione a San Marino, Paese mediterraneo come il nostro e anch’esso colpito dalla crisi climatica, perché si possa insieme lavorare a livello locale, nazionale ed internazionale, guardando ad esempio alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Cop 28) – che proprio in questi giorni si sta svolgendo a Dubai – e alla prossima Presidenza italiana del G7, che intendiamo impiegare anche per mantenere alta l’attenzione su questa emergenza”.

Lollo: l’ultima novità gastronomica italiana dell’East Village

Lollo: l’ultima novità gastronomica italiana dell’East VillageRoma, 6 dic. (askanews) – Per il logo hanno scelto il colore più trendy dell’anno, il rosa; come quartiere, una zona dinamica e giovane come Alphabet City nell’East Village; come cucina, quella italiana ovviamente. Si chiama Lollo ed è l’ultima novità gastronomica di downtown a New York.

Per concetto, stile e calore, ha i tratti di una trattoria d’altri tempi, reinterpretata in chiave moderna. L’ambizione, però, è quella di innestare in questo angolo di Manhattan, un pezzo di autentica “Italian hospitality”. “Avete presente i locali dei paesi, quelli in cui sai di incontrare qualcuno per fare due chiacchiere ogni volta che vai? Insomma, quei posti che diventano un punto di riferimento per tutta la comunità. Ecco questo è sempre stato il nostro concetto”, raccontano a la Voce di New York i cinque proprietari: Loris, Lorenzo, Bladimir, Stefano e Davide.

Prima che soci, sono amici di lunga data e l’idea di aprire qualcosa insieme si è andata formando negli anni. “La pandemia ci ha aiutato a concretizzare quelle che prima erano solo chiacchiere. Abbiamo avvertito che era il momento giusto per cercare un locale. Sentivamo la voglia fortissima che le persone avevano di uscire e tornare a divertirsi”. – Il design è un connubio di contemporaneo e rustic chic décor: grandi vetrate all’esterno, mentre gli interni in legno richiamano uno stile più vintage; i dettagli, come la carta da parati e la selezione musicale, strizzano l’occhio ai più giovani.

Per chi è da solo o con amici e al tavolo tradizionale preferisce il bar, il bancone in legno di Lollo ha una lunga seduta e permette di chiacchierare oltre che con il bartender, anche con il pizzaiolo, visto che il forno e il display dei drink sono contigui. In aggiunta, per gli amanti dello sport, prestissimo sarà possibile guardare le partite di calcio europee e i match più importanti degli sport americani. Lollo, aperto anche il lunedì, è sia ristorante che pizzeria. Lorenzo è lo chef, Bladimir, l’artista delle pizze, che possono essere rotonde o alla pala, con gusti assortiti. Anche se non abbiamo provato tutti i piatti, non sbagliamo sicuramente a dire che la lasagna e le rosette emiliane di pasta, besciamella e prosciutto cotto, sono già diventati dei must, a pochi giorni dall’apertura.

Il nome del ristorante, che in apparenza sembrerebbe riprendere quello dei due dei proprietari, è però un tributo a un caro amico del gruppo, scomparso due anni fa, Lorenzo Giannotti. “Anche la vespa che abbiamo attaccato al muro, vuole ricordarlo – racconta Loris – Amava tantissimo girare in moto, era una persona vivace e allegra. Quando ho pensato a come sarebbe stato il locale, ho subito capito che avrei voluto che avesse la sua energia”. In effetti, si capisce subito che Lollo è uno di quei posti in cui ad essere garantita non è solo un’ottima esperienza culinaria, ma anche umana. “Siamo noi cinque, per primi, ad augurarci che i nostri clienti diventino anche amici. Roma, 6 dic. (askanews) – Ovviamente vogliamo avere un grande successo, ma il motivo principale che ci ha spinto ad aprire è quello di lavorare in un ambiente familiare, di circondarci di gente proveniente da ogni parte del mondo”, spiega ancora Loris, architetto e imprenditore edile. Anche Stefano e Davide, oltre a essere proprietari, lavorano nel ristorante. Sebbene conoscano bene New York, si sono trasferiti qui da Bolzano solo recentemente. Per loro quindi Lollo è un’avventura nell’avventura. “Alphabet City, che possiamo considerare ancora East Village, è un quartiere poco frequentato dai turisti – dice Stefano – ci sono tantissimi studenti della New York University, giovani professionisti e famiglie che vivono qui da sempre. È bello perché i clienti ritornano, diventano “regular”, si crea un legame”.

Matteo Garrone apre a New York “Italy on Screen Today”

Matteo Garrone apre a New York “Italy on Screen Today”Roma, 6 dic. (askanews) – “È un viaggio dell’eroe, l’odissea di due giovani che non scappano dalla guerra o dalla fame. Lasciano la loro terra perché sognano l’Europa vista sui social o nei video di Youtube attraverso gli schermi degli smartphone”.

A parlare è il regista Matteo Garrone, arrivato a New York per presentare Io Capitano, film che ha aperto il 4 dicembre a New York la rassegna “Italy on Screen Today”, sostenuta dal Ministero della Cultura e da tutte le istituzioni culturali italiane a NYC. Per il film di Garrone, candidato dall’Italia agli Oscar 2024 nella categoria Miglior Film Internazionale, è anche l’anteprima nella metropoli statunitense dopo la premiere americana all’AFI Film Festival di Los Angeles. ma questo film, come sottolinea lo stesso regista, riguarda speranze e drammi della emigrazione ovunque, anche negli Stati Uniti-

La storia è quella di due giovani cugini senegalesi, Seydou e Moussa, interpretati dagli attori alle prime armi Seydou Sarr (premiato al festival di Venezia) e Moustapha Fall, che mettono da parte tutti i soldi che riescono a racimolare con lavori saltuari. Non stanno male, ma aspirano a una vita migliore. “L’Europa non è affatto come la immaginate”; “Troppo pericoloso il viaggio attraverso il deserto del Sahara”. Nonostante gli avvertimenti, Seydou e Moussa decidono di partire senza dir nulla a nessuno verso quella terra che promette di realizzare i loro sogni.

Ciò che inizia come un’avventura si trasforma in estorsione, sfruttamento e morte mentre i due cugini si dirigono verso Nord attraverso il Niger e la Libia fino ai margini del Mediterraneo. Da un certo punto in poi, il viaggio è affidato a Seydou, a cui il titolo fa riferimento. Dalla sua uscita nelle sale, il film continua a riscuotere grande successo di pubblico. Al riguardo Garrone rivela: “Sto accompagnando Io Capitano in giro per il mondo e mi colpisce la reazione emotiva e forte del pubblico.

Il viaggio intrapreso da due giovani africani è raccontato come un’avventura, seppur dolorosa, ed è questo che lo ha reso accessibile a spettatori di tutte le età e di ogni convinzione politica. Ad andare in sala non sono solo coloro che hanno a cuore la sorte di essere umani che affrontano i rischi del mare per raggiungere l’Europa, ma anche chi è abituato a seguire solo le notizie e i dibattiti politici in Italia in generale”. Secondo gli ultimi dati finora nel 2023, i migranti che sono approdati sulle sue coste meridionali italiane si aggirano intorno a 151mila. Secondo i dati dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati, si stima che sempre quest’anno, 1.453 siano morti o dispersi nelle acque del Mediterraneo. Io Capitano non mostra interesse nel racconto documentaristico o nel cinema verità. “Volevo mostrare una parte del viaggio che di solito non vediamo: le violenze della polizia libica e le tortura nei centri di detenzione in Libia, lo schiavismo”, spiega Garrone. “Ci inondano di dati sull’immigrazione ma dietro quei numeri, ci sono essere umani come noi. La mia intenzione era superare stereotipi e semplificazioni, su un fenomeno che tutti siamo convinti di conoscere”. Per farlo Garrone si è ispirato alla vera storia di Mamadou Kouassi, che ha partecipato alla stesura della sceneggiatura. Koussi è partito dalla Costa d’Avorio con suo cugino circa 15 anni fa. Ora vive Caserta, vicino a Napoli, in Italia, ed è un mediatore culturale tra le autorità locali e i nuovi migranti, aiutandoli a condividere le loro storie. “Come i protagonisti del mio film – continua Garrone – anche Koussi ha voluto accedere alle stesse possibilità dei suoi coetanei europei, liberi di muoversi, viaggiare all’estero senza alcuna restrizione, anche solo per seguire un sogno”. Nel contesto della crescente attenzione europea verso l’immigrazione, Io Capitano si inserisce da protagonista nel dibattito ma ne capovolge la prospettiva. “Per troppo tempo l’Occidente ha parlato di Africa al posto dell’Africa. Era necessario invertire la prospettiva, raccontare viaggi dei migranti dall’Africa all’Europa attraverso i loro occhi, permettendo al pubblico di rivivere le emozioni, le paure e le sofferenze di persone che nella narrazione ufficiale si trasformano in statistiche. Ed è solo in questo modo che si possono scuotere le coscienze e innescare un cambiamento reale. E non mi riferisco solo all’Europa, ma anche agli Stati Uniti”. Il film di Garrone arriva in un momento in cui New York fa i conti con una potente ondata migratoria proveniente soprattutto dal Venezuela e dal Centro America. “Spero che la pellicola riesca a stimolare una riflessione profonda anche nel pubblico americano, perché quella di Io, Capitano è una storia universale i cui temi interessano anche questo Paese dove tutti sono immigrati e dove la schiavitù è una ferita ancora aperta”.

Arnaboldi (AmCham): Usa tra più significativi investitori in Italia

Arnaboldi (AmCham): Usa tra più significativi investitori in ItaliaMilano, 6 dic. (askanews) – “In un momento storico così geo-politicamente complesso, l’American Chamber of Commerce in Italy testimonia plasticamente quanto le solide relazioni diplomatiche ed economiche fra Stati Uniti d’America e Italia generino risultati incoraggianti nell’ottica di un futuro positivo e propositivo”. Così Luca Arnaboldi, presidente di AmCham Italy intervenendo il 4 dicembre a Milano al “Transatlantic Award Gala Dinner” organizzato dall’American Chamber. “Grazie al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle principali aziende internazionali, attente a tutti quei cambiamenti che vedono inclusione, ambiente e sostenibilità al centro di un approccio del fare sempre più innovativo, oggi è possibile guardare a un domani promettente e fecondo. Le attività commerciali transatlantiche sono ulteriormente cresciute, gli Stati Uniti sono tra i più significativi investitori nel nostro Paese, dimostrando come l’Italia diventi sempre più capace di integrarsi, anche nel mercato nordamericano con numeri in perenne crescita e consolidamento. Un grazie speciale anche alle Istituzioni Americane e Italiane che ci supportano costantemente ed efficacemente nel nostro impegno a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per gli interessi americani in Italia nel nostro Paese e di quelli italiani negli USA, nell’auspicio solenne che il 2024 possa essere un anno di pace, prosperità e sviluppo sostenibile”.

Calcio, la Finanza nella sede del Verona: ipotesi frode fiscale

Calcio, la Finanza nella sede del Verona: ipotesi frode fiscaleRoma, 6 dic. (askanews) – La Guardia di Finanza in queste ore sta effettuando perquisizioni nella sede dell’Hellas Verona, club che milita nella Serie A, una delle società coinvolte in un’indagine su sponsorizzazioni ottenute mediante fatture false emesse da una società ‘cartiera’. Lo riferisce Sky Sport. L’inchiesta ribattezzata ‘Operazione Cyrano’ – diretta dalla Procura di Reggio Emilia e condotta da Guardia di Finanza e polizia di Stato – vede 26 persone indagate a vario titolo, di cui 22 interessati anche da perquisizioni e sequestri in varie regioni del Nord e Centro Italia. Stando a quanto accertato dagli inquirenti, si tratta di una presunta maxi frode fiscale da dieci milioni di euro.

Italia-Usa, da Transatlantic Award Gala di AmCham segnali di slancio

Italia-Usa, da Transatlantic Award Gala di AmCham segnali di slancioMilano, 6 dic. (askanews) – Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani premiato il 4 dicembre a Milano al”Transatlantic Award Gala Dinner” organizzato dall’American Chamber ha definito le relazioni transatlantiche “fondamentali” mentre “gli Stati Uniti, insieme all’Europa, sono la stella polare della nostra politica estera”. Il tono di tali relazioni risultava evidente durante la serata, con la tradizionale distesa di tavoli affollati dal fior fiore del business italoamericano e dal livello delle presenze. Un “momento magico” lo ha definito Mariangela Zappia, ambasciatore d’Italia negli Usa, intervenuta all’evento milanese. La capomissione ha ringraziato in inglese il collega Jack A. Markell, ambasciatore degli Stati Uniti d’America in Italia la cui presenza era attesissima e rappresenta un importante e incoraggiante segnale. Lo stesso Tajani nel suo discorso ha ringraziato Markell per il suo “lavoro in Italia. Siamo molto contenti per questa cooperazione. Vogliamo lavorare con voi”.

Con un passato da governatore in uno stato chiave come il Delaware, Jack Markell proprio quest’anno, il 27 luglio, è stato confermato dal Senato americano Ambasciatore degli Stati Uniti d’America presso la Repubblica Italiana e la Repubblica di San Marino, dopo essere stato Rappresentante Permanente degli Stati Uniti d’America presso l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) con il grado di Ambasciatore: a Parigi ha guidato l’impegno Usa all’interno dell’Organizzazione su temi cruciali quali la governance tecnologica, le infrastrutture sostenibili ed il coinvolgimento dei governi a livello statale, regionale e locale. Ai Transatlantic Award della AmCham ha preso la parola, trasmettendo tutto il suo entusiasmo per la sua attuale missione diplomatica. “Un piacere vederla qui con noi, ci è mancato signor Ambasciatore, ma lei è qui, ed è il migliore” ha detto Zappia. Oltre a sottolineare “le grandi opportunità per il nostro business” negli Usa. “Quando viaggio negli Stati Uniti, da Detroit a San Francisco, da Philadelphia a Boston, vedo che c’è un gigantesco potenziale che aspetta le nostre imprese, il nostro business, la nostra tecnologia”, ha dichiarato la capomissione. Il business italiano “è un po’ ovunque ma credo che possiamo fare ancora di più”. Rivolgendosi poi agli imprenditori e alle aziende italiane in sala, la diplomatica ha aggiunto: “Io credo che la vostra presenza negli Stati Uniti sia un catalizzatore, anche di qualcosa che dobbiamo migliorare: gli investimenti americani in Italia. C’è ancora un grande spazio da coprire. E sono sicura che lo possiamo fare insieme”.

Tra gli ospiti per il lato americano c’era anche Tracy Roberts-Pounds, console generale degli Stati Uniti a Napoli seduta a una tavolo che durante la serata è stato definito “campano”. Oltre a Tajani, a rappresentare le istituzioni italiane c’era la vicepresidente del Senato, Licia Ronzulli e il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini. “In un momento storico così geo-politicamente complesso, l’American Chamber of Commerce in Italy testimonia plasticamente quanto le solide relazioni diplomatiche ed economiche fra Stati Uniti d’America e Italia generino risultati incoraggianti nell’ottica di un futuro positivo e propositivo”, ha affermato Luca Arnaboldi, presidente di AmCham Italy. “Grazie al coinvolgimento e alla sensibilizzazione delle principali aziende internazionali, attente a tutti quei cambiamenti che vedono inclusione, ambiente e sostenibilità al centro di un approccio del fare sempre più innovativo, oggi è possibile guardare a un domani promettente e fecondo. Le attività commerciali transatlantiche sono ulteriormente cresciute, gli Stati Uniti sono tra i più significativi investitori nel nostro Paese, dimostrando come l’Italia diventi sempre più capace di integrarsi, anche nel mercato nordamericano con numeri in perenne crescita e consolidamento. Un grazie speciale anche alle Istituzioni Americane e Italiane che ci supportano costantemente ed efficacemente nel nostro impegno a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per gli interessi americani in Italia nel nostro Paese e di quelli italiani negli USA, nell’auspicio solenne che il 2024 possa essere un anno di pace, prosperità e sviluppo sostenibile”.

Proprio l’ambasciatore Zappia ha ricordato inoltre “l’importanza del legame straordinario che abbiamo. E’ un legame fortissimo perché siamo alleati. Perché siamo alleati della prima ora, e in queste ore stiamo vedendo come questa alleanza sia cruciale. Ma siamo anche Paesi alleati e partner nell’economia, nel commercio, e mai come in questo momento io credo dobbiamo approfittare di una sorta di momento magico di queste relazioni”. (di Cristina Giuliano)

Identificati e arrestati due dei complici dell’evasione di Artem Uss

Identificati e arrestati due dei complici dell’evasione di Artem UssMilano, 6 dic. (askanews) – Due sono già stati catturati, gli altri 3 sono stati individuati e per loro le manette potrebbero scattare nelle prossime ore. Le indagini della procura di Milano sull’evasione di Artem Uss, l’uomo d’affari russo arrestato a Malpensa nell’ottobre 2022 su richiesta delle autorità Usa che lo accusano di spionaggio e poi fuggito da Basiglio, comune dell’hinterland milanese, dove si trovava agli arresti domiciliari in attesa dell’estradizione negli Stati Uniti, hanno portato a un importante risultato investigativo.

Gli inquirenti, coordinati dal pm Giovanni Tarzia, hanno individuato tutti i componenti del “commando” che avrebbe aiutato Uss a fuggire dall’Italia attraverso la frontiera slovena. Le indagini si concentrano ora su altri fiancheggiatori che in qualche modo potrebbero aver favorito la fuga dell’imprenditore russo: è infatti già emerso “il coinvolgimento di altre persone, alcune individuate, altre no”, ma per il momento “non abbiamo evidenza” del coinvolgimento di servizi segreti russi, ha sottolineato il procuratore di Milano, Marcello Viola, in conferenza stampa. Le manette sono scattate ai polsi di due bosniaci, padre e figlio: il primo, Vladimir, è stato individuato e catturato in Croazia con un’operazione che ha visto il coinvoltimento diretto dell’Fbi. Il figlio Boris è stato invece preso a Desenzano sul Garda e, come hanno sottolineato gli inquirenti, “non è ancora stato interrogato”. Una fuga “ampiamente pianificata e programmata”, ha sottolineato ancora il capo della procura di Milano, come testimoniato dai 5 sopralluoghi effettuati dagli indagati nell’abitazione di Uss nei giorni precedenti all’evasione che poi sarebbero rientrati a Desenzano “ogni volta con percorsi alternativi”. L’allarme del braccialetto elettronico scattò nel tardo pomeriggio del 22 marzo scorso. Quando i carabinieri si presentarono a Borgo Vione, residenza di Uss, in cas la tv era accesa, e la lavatrice funzionante, tanto che in una prima fase si era pensato a un malore e, una volta accertato che la casa era vuota, a un sequestro di persona. Non era la prima volta che scattava l’allarme del braccialetto elettronico. “Ci sono stati 124 allarmi in 79 giorni – ha sottolineato il pm Tarzia – Abbiamo ricostruito i motivi di questi allarmi: 7 volte nel giro di due giorni per problemi elettrici del dispositivo, una ventina che riteniamo prove in vista della fuga, mentre in tutte le altre situazioni il problema riguardava la comunicazione tra braccialetto e la base”.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Uss sarebbe fuggito a bordo di una Fiat Bravo accompagnata da un “convoglio” composto da altre 3 auto, due Volvo e un’Audi. Prima del confine con la slovenia, attraversato al varco di Gorizia, c’è stato un cambio di autovettura: la Bravo non ha mai lasciato il territorio italiano. Stando a quanto ricostruito, solo le tre auto “pulite” avrebbero attraversato la confine, con Uss che molto probabilmente era a bordo di una delle due Volvo. Nelle indagini, condotte attraverso l’analisi di milioni di tabulati, servizi di osservazione, di controllo e di pedinamento, attività tecnica di intercettazione, analisi valutarie e l’ascolto di numerosi testimoni, oltre all’ufficio cooperazione del ministero della Giustizia, sono stati coinvolte molte agenzie straniere, come Eurojust, Interpol, Fbi, il procuratore del distretto orientale di NewYork e il dipartimento di giustizia Usa. Alcuni degli indagati hanno precedenti contro il patrimonio. I beni detenuti da Uss (oltre al villino di Cascina Vione, le quote di una società di Sassari schermata da un trust di Cipro e un conto corrente) sono stati “congelati” dalla Guardia di Finanza. La moglie dell’uomo d’affari russo non è per il momento coinvolta dalle indagini che, come hanno sottolineato in più occasione gli inquirenti milanesi, “sono ancora in corso”.

Da R. Toscana 9,8 mln del Fosmit per rilanciare le aree montane

Da R. Toscana 9,8 mln del Fosmit per rilanciare le aree montaneRoma, 6 dic. (askanews) – Sostenere e rilanciare le aree montane per contrastare lo spopolamento e creare nuove opportunità di crescita e di sviluppo. Per questo, per il 2024, la giunta toscana, su proposta della vicepresidente e assessora alle aree montane Stefania Saccardi, ha destinato 9 milioni e 800mila euro provenienti dal Fondo nazionale per lo sviluppo delle montagne italiane” (FOSMIT).

“Un atto in coerenza con gli indirizzi di governo, il bando residenzialità era infatti nel mio programma – ha detto il presidente Eugenio Giani – I territori montani devono diventare sempre più un elemento di crescita economica e sviluppo sociale e il pacchetto di interventi punta a questo obiettivo”. “Si tratta di un insieme di interventi molto vasto che gli enti locali hanno predisposto tenendo conto delle esigenze più sentite sui territori – ha spiegato la vicepresidente e assessora alle aree montane Stefania Saccardi – e questi fondi andranno a sostenere in maniera significativa la qualità della vita e le condizioni di sviluppo di queste aree alle quali vogliamo continuare a dare un’azione costante e incisiva”.

Nella ultima seduta di giunta è stata approvata la tranche toscana del fondo stabilendo di ripartirla così: 2 milioni e 800mila euro sul “Bando per incentivare la residenzialità in montagna” che rientra nella linea di intervento relativa a “Iniziative volte a contrastare lo spopolamento dei territori”, e 7 milioni di euro per avviare nei primi mesi del 2024 un bando di concessione di contributi utili alla realizzazione di progetti di investimento sui territori montani. Altri 3.089.999 euro andranno invece per la realizzazione di interventi riferibili a tutte le tipologie di azioni previste dal comma 8 dell’articolo 3 del decreto ministeriale.

Inoltre, la Regione ha intenzione di destinare, nel 2024, ulteriori 1,4 milioni di euro di fondi regionali per contributi agli enti montani per l’acquisto di attrezzature e mezzi per le attività di sgombero neve e per il trattamento antighiaccio.

Secondo l’Istat il rischio povertà o esclusione colpisce il 28,8% dei minori under 16

Secondo l’Istat il rischio povertà o esclusione colpisce il 28,8% dei minori under 16Roma, 6 dic. (askanews) – Nel 2022, il rischio di povertà o esclusione sociale colpisce il 28,8% dei bambini e ragazzi di età inferiore a 16 anni, a fronte del 24,4% del totale della popolazione. I minori sono più svantaggiati quando risiedono nel Sud e nelle Isole (46,6%), rispetto al Centro (21,4%) e al Nord (18,3%). E’ quanto emerge da una nota dell’Istat sulle condizioni di vita dei minori di 16 anni, elaborati in base all’Indagine annuale 2022 su Reddito e condizioni di vita e ad uno specifico approfondimento condotto nel 2021 nell’ambito della stessa Indagine. Sono da segnalare importanti differenze per i minori di 16 anni in termini di rischio di povertà o esclusione sociale tra le famiglie monogenitore (39,1%) e le coppie con figli minori (27,2%). In particolare, l’indicatore raggiunge il 41,3% quando in famiglia è presente solamente la madre, mentre è pari al 27,6% per le famiglie monogenitore uomo. Il rischio aumenta al crescere del numero di figli minori in famiglia: per le famiglie monogenitore è pari a 37,3% se vi è un solo figlio minore e a 40,8% se ve ne sono almeno due; per le coppie con un figlio l’indicatore scende al 21,7% e per quelle con due o più figli è pari al 29,6%. I minori di cittadinanza straniera mostrano un rischio di povertà o esclusione sociale pari a 41,5%, valore superiore di quasi 15 punti percentuali rispetto al dato dei coetanei di cittadinanza italiana (26,9%). Questa differenza raggiunge il suo massimo nel Mezzogiorno, dove il rischio di povertà o esclusione sociale è pari rispettivamente a 89,2% e 45,4%; nel Nord, il dato per i minori di cittadinanza straniera è in linea con quello nazionale (41,1%) mentre il valore per i coetanei di cittadinanza italiana è molto contenuto (13,4%).

Nel 2022, le famiglie che si trovano nella prima fase del ciclo di vita, quella in cui sono presenti figli minori, si trovano più spesso a vivere in abitazioni di proprietà gravate da un mutuo (26,3%), con una quota pari a più del doppio di quella misurata sul totale delle famiglie (12,1%). La situazione si inverte nel caso di abitazioni di proprietà senza mutuo (39,3% delle famiglie in cui è presente almeno un minore, a fronte del 59,4%). Le famiglie con almeno un minore vivono più spesso anche in abitazioni in affitto (23,8% contro il 19,6% del totale delle famiglie). Le famiglie monogenitore donna con almeno un minore di 16 anni vivono più frequentemente in un’abitazione in affitto (31,0% ) rispetto al caso in cui il genitore sia il padre (26,8%); si rileva una situazione analoga anche per le abitazioni in usufrutto o in uso gratuito (20,9% a fronte di 8,2%).

Le famiglie con almeno un minore di 16 anni lamentano una carenza di spazio nell’abitazione in percentuale più elevata (11,0%) rispetto al totale delle famiglie (7,9%). Questo problema strutturale si traduce in condizioni di sovraffollamento più frequenti rispetto al totale delle famiglie (36,1%, contro 17,9%). Nel 2021, anno nel quale sono state raccolte informazioni per valutare eventuali situazioni di criticità specifiche per i minori di 16 anni, il 13,5% dei bambini e ragazzi con meno di 16 anni risulta in condizione di deprivazione materiale e sociale specifica, ovvero presenta almeno tre segnali di deprivazione tra i 17 previsti segnatamente per i minori. Il valore italiano è in linea con quello della media europea; i Paesi con le condizioni meno favorevoli per i minori di 16 anni sono Romania (42,5%), Bulgaria (36,5%) e Grecia (33,9%); viceversa, i Paesi dove l’indicatore presenta i valori più bassi sono Slovenia (2,9%), Svezia (3,5%) e Finlandia (3,7%).

In Italia, gli item di deprivazione più frequenti sono non potersi permettere di “sostituire mobili danneggiati con altri in buono stato” (88,6% dei minori deprivati), di trascorrere “almeno una settimana di vacanza all’anno lontano da casa” (81,3%) e di svolgere regolarmente “attività di svago fuori casa” (58,4%). Nel 2021 il 4,9% dei minori di 16 anni vive in una famiglia che ha sperimentato difficoltà economiche tali da impedire l’acquisto del cibo necessario; la quota sale al 7,0% nel Mezzogiorno. Inoltre, il 2,5% dei minori di 16 anni non consuma almeno un pasto proteico al giorno perché la famiglia non può permetterselo. L’incapacità da parte della famiglia di sostenere le spese per un pasto proteico al giorno oppure l’incapacità di affrontare le spese per comprare il cibo necessario delinea una condizione di deprivazione alimentare, che nel 2021 interessa il 5,9% dei minori di 16 anni (6,2% nel Nord, 2,5% nel Centro e 7,6% nel Mezzogiorno).

Il governo ha comunicato alla Cina l’uscita dalla “Via della seta”

Il governo ha comunicato alla Cina l’uscita dalla “Via della seta”Roma, 6 dic. (askanews) – Il ministero degli Esteri ha comunicato all’ambasciata della Repubblica Popolare cinese la decisione di non rinnovare il Memorandum sulla Via della Seta. Dunque, secondo quanto si apprende, non sarà estesa l’intesa oltre il termine previsto del 22 marzo 2024. Però, si precisa nella lettera, viene ribadita la volontà di rafforzare e sviluppare la “collaborazione bilaterale” a mutuo beneficio dei due Paesi. Interpellate sulla questione, fonti di Palazzo Chigi si limitano a un “no comment”.