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Tag: Sanremo 2023

Benessere, è iniziato il Natale a Monticello Spa

Benessere, è iniziato il Natale a Monticello SpaRoma, 5 dic. (askanews) – È di nuovo Natale a Monticello SPA, oasi di benessere alle porte di Milano, che si illumina di magia e stupore: grande partecipazione venerdì scorso 1° dicembre, all’evento “Favola di Natale”, che ha inaugurato l’inizio del periodo più magico dell’anno, con l’accensione delle luci e uno spettacolare show per una serata ricca di emozioni. Star dei selfie la nuova mascotte della struttura: un grande orso luminoso, che infonde gioia e calore a tutti gli Ospiti.

A Dicembre Monticello SPA è la meta ideale per trovare rifugio dallo stress prenatalizio, riscoprendo relax ed equilibrio. E ogni giorno, fino al 24 dicembre, sarà incluso gratuitamente nell’ingresso SPA uno speciale appuntamento con il benessere grazie ad un sorprendente Calendario dell’Avvento: cerimonie di benessere, trattamenti, piccole coccole golose, e molto altro ancora! Giovedì 7 dicembre torna in veste natalizia la Christmas Edition del Cinema sotto le Stelle, proponendo tre grandi classici, “Mamma ho perso l’aereo”, “Il Grinch” ed “Edward mani di forbice”, seguiti da speciali cerimonie Aufguss a tema. Per acquisto e prenotazioni consultare l’area eventi sul sito di Monticello SPA.

E il 31 dicembre tutti insieme a brindare al nuovo anno con benessere e divertimento! La festa di Capodanno di Monticello SPA è a tema Gran Casinò, con allestimenti, postazioni gioco e intrattenimento senza eguali: ingresso SPA dalle 19:00 con aperitivo di benvenuto presso il Pool Bar; cena al bistrot e buffet dei dolci a seguire; DJ-set per tutta la serata con emozionanti colonne sonore; due cerimonie di benessere a scelta tra Aufguss Show, Rituale Berbero, Saturnia Beauty Visage e Bagno Sonoro; tavoli da blackjack, roulette e ruota della fortuna con croupier e premi; calde e rigeneranti acque, purificanti saune e bagni di vapore, stanze emozionali e di relax. Questo e molto altro per una notte di indimenticabile benessere! Per acquisto e prenotazioni consultare l’area eventi sul sito di Monticello SPA.

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De Andrè

”Storia di un impiegato”, disco di Faber riletto da De AndrèRoma, 5 dic. (askanews) – Dopo un tour di successo in tutta Italia e un film documentario presentato alla 78. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, il progetto di Cristiano De Andrè dedicato al concept album di Faber “Storia di un impiegato”, si arricchisce di un nuovo tassello: il 15 dicembre esce in cd e in digitale l’album live “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato” (prodotto da Cristiano De André, Intersuoni e Nexo Digital, distribuzione Warner Music Italy).

Questa nuova uscita discografica arriva a coronamento di un lungo percorso di rilettura dello storico album, che torna così a smuovere le coscienze in occasione del 50° anniversario dalla sua pubblicazione nel 1973. Le nove tracce dell’album sono estratte dall’omonimo film documentario “DEANDRÉ#DEANDRÉ Storia di un impiegato”, diretto da Roberta Lena (distribuito nelle sale da Nexo Digital e attualmente disponibile sulla piattaforma in streaming nexoplus.it e sui canali di Nexo TV “House of Docs” e “Le Vite degli altri”), che a sua volta raccontava il celebre tour di Cristiano De André iniziato nel 2018, una vera e propria opera rock che ha fatto rivivere a migliaia di persone il concept album sugli anni di piombo e sulla speranza di costruire un mondo migliore.

Questo omaggio unico a Fabrizio De André è più di una semplice riproposizione di brani senza tempo. È il tributo profondo e personale dell’unico vero erede del patrimonio musicale deandreiano. Arrangiare “Storia di un impiegato” ha significato per Cristiano De André riportare in auge i figli della rivoluzione pacifista: l’utopia, l’anarchia, il Sogno, da una parte, il Potere, la paura, l’inabissamento delle qualità individuali a discapito delle esigenze globali, dall’altra. La produzione e gli arrangiamenti delle sezioni musicali introduttive di ogni traccia sono di Cristiano De André e Stefano Melone. Chi ha avuto la fortuna di assistere al tour di Cristiano De André, può ora rivivere quell’emozione grazie a questo album live, che porta avanti in modo eccellente la fiamma della poesia e della musica italiana.

Salario minimo, scontro alla Camera governo-opposizioni (che ritirano la firma al testo affossato)

Salario minimo, scontro alla Camera governo-opposizioni (che ritirano la firma al testo affossato)Roma, 5 dic. (askanews) – Le opposizioni hanno deciso di ritirare la firma dalla proposta di legge unitaria dei gruppi di minoranza (eccetto Iv) sul salario minimo che è stata affossata di fatto con un emendamento interamente sostitutivo approvato in commissione dal centrodestra. Ad annunciarlo, nell’aula della Camera, il presidente M5S Giuseppe Conte, per Avs Nicola Fratoianni, per Azione Matteo Richetti e la segretaria del Pd Elly Schlein.

“Questa non è più la proposta delle opposizioni, la maggioranza l’ha svuotata di significato e lo ha fatto con la solita arroganza. Noi togliamo le nostre firme”. Lo ha detto la segretaria Pd Elly Schlein parlando del salario minimo in aula alla Camera. “State tradendo le speranze di 3,5 milioni di lavoratori. Non nel nostro nome state calpestando le prerogative del Parlamento e delle opposizioni”. “Dopo mesi di rinvii – ha aggiunto – dopo un emendamento soppressivo che non avete avuto il coraggio di votare, il governo ha scelto di sottrarre al Parlamento il diritto di discutere sul salario minimo”. Il governo è “debole con i forti e forte con i deboli”. Soprattutto: “Giorgia Meloni non ha avuto il coraggio nemmeno di farvi votare contro la nostra proposta”.

Il governo ha “gettato la maschera”, sta dicendo “no al salario minimo” così Giuseppe Conte, primo firmatario del provvedimento, annuncia il ritiro della sua firma. Parlando in aula alla Camera il leader M5s afferma: “La maggioranza ha voltato le spalle a 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori. Chi si deve vergognare è chi ha votato no a questa legge. Si prende proditoriamente in giro tutta questa platea di lavoratrici e lavoratori. Ma, ha aggiunto, “questo gesto proditorio non lo compirete in mio nome e del M5s. E’ per questa ragione che ritiro la firma da questo provvedimento perché state facendo carta straccia del salario minimo legale”.

Salario minimo, si riaccende lo scontro. Opposizioni all’attacco

Salario minimo, si riaccende lo scontro. Opposizioni all’attaccoRoma, 5 dic. (askanews) – Si riaccende lo scontro sul salario minimo. Dopo che l’aula della Camera ha bocciato l’emendamento di Pd, M5S, Avs e +Europa che chiedeva di ripristinare la proposta di legge unitaria delle opposizioni (tranne Iv) sul salario minimo per legge a 9 euro – testo che era stato affossato da un emendamento approvato in commissione dalla maggioranza interamente sostitutivo – le opposizioni hanno deciso di ritirare la firma dalla loro proposta di legge unitaria. Ad annunciarlo, sono stati la segretaria del Pd Elly Schlein, il presidente M5S Giuseppe Conte, per Avs Nicola Fratoianni e per Azione Matteo Richetti.

“Avete scelto definitivamente da che parte stare, chi rappresentare, quali interessi difendere. Doveva essere un governo dalla parte degli italiani, siete solo dalla parte degli sfruttatori, e avete dato uno schiaffo agli sfruttati”, ha attaccato la segretaria del Pd Elly Schlein. Aggiungendo: “Oggi con questa scelta affossate il salario minimo su cui abbiamo raccolto oltre 500mila firme, ve ne siete fregati, gli avete tolto pure il nome. Puntate a cancellarlo dalla memoria collettiva, a rimuoverlo dal dibattito pubblico, a degradarlo a un capriccio delle opposizioni. Avete scritto una delega dove non ce ne è traccia. Aiutatemi a spiegarlo agli italiani: voi oggi votate contro una legge che dice che sotto i 9 euro non è lavoro, è sfruttamento. Allora ditelo: a voi va bene lo sfruttamento. Vergogna”, ha chiosato Schlein. Il governo ha “gettato la maschera”, dicendo “no al salario minimo”: “La maggioranza ha voltato le spalle a 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori. Chi si deve vergognare è chi ha votato no a questa legge. Si prende proditoriamente in giro tutta questa platea di lavoratrici e lavoratori”, ha detto il leader M5s Giuseppe Conte. Ma “questo gesto proditorio non lo compirete in mio nome e del M5s”, ha spiegato annunciando il ritiro della firma dal provvedimento.

”Oltre”: sul podio dei Teletopi 2023 in scena il coraggio dei brand

”Oltre”: sul podio dei Teletopi 2023 in scena il coraggio dei brandRoma, 5 dic. (askanews) – Oltre i prodotti e i servizi, oltre i racconti stereotipati, oltre i pubblici indistinti, oltre i social e le vetrine, oltre gli slogan. In questo tempo segnato dalla “prevedibile imprevedibilità” la migliore comunicazione e le proposte di marketing più efficaci provano ad andare oltre. Perché è la stagione del coraggio. Lo raccontano i migliori progetti di storytelling multimediale, realizzati da aziende e organizzazioni, in gara ai Teletopi 2023, gli oscar del video storytelling online giunti alla tredicesima edizione. A decretare il vincitore una giuria formata da: Giampaolo Colletti (giornalista e fondatore degli Oscar Teletopi), Giovanna Cosenza (Università di Bologna), Andrea Fontana (Università di Pavia), Lella Mazzoli (Ifg Urbino), Alessandro Lovari (Università di Cagliari), Simonetta Pattuglia (Università di Roma Tor Vergata), Stefania Romenti (Università IULM di Milano).

I vincitori dell’edizione 2023 La premiazione martedì 5 dicembre nella Casa del Cinema di Roma all’interno del Digital Media Fest diretto da Janet De Nardis. Vince i Teletopi 2023: il messaggio di emancipazione dello short movie “Imma: i sogni non si macchiano”, prodotto da Giffoni Innovation Hub in collaborazione con Dixan e Fondazione CESVI. Menzione speciale per il racconto, dentro e oltre gli stereotipi, della generazione millennials protagonista della branded series Philadelphia “YOLO – You Only Love Once”, prodotta da Giovanni Cova con QMI e disponibile su RaiPlay. “La comunicazione e il marketing contemporaneo stanno riscrivendo il proprio perimetro, diventando ancora più elementi strategici per una narrazione che si lega alle sfide sociali e che si integra con il business. Si tratta di uno storytelling non più tattico, ma strategico con i temi valoriali. È una tendenza che abbiamo visto incrementare in questi anni segnati dalle tredici edizioni dei Teletopi. Oggi visione di lungo periodo e concretezza nel breve declinano una nuova consapevolezza: attorno a questo equilibrio ruotano le sfide dei professionisti”, afferma Giampaolo Colletti, giornalista e fondatore del premio, nato nel 2008 come risposta alla moltiplicazione di video online e sui social.

Le nuove mappe della comunicazione L’evento riflette anche sul ruolo dei comunicatori d’impresa, partendo dalla presentazione della seconda edizione della ricerca “Leader della comunicazione 2023”, realizzata da EY con SWG. In un’era segnata sempre più dalla tecnologia le persone entrano prepotentemente nello storytelling di aziende e organizzazioni recuperando una centralità mai vissuta in passato. Per i comunicatori italiani cresce il peso dello storytelling centrato su temi corporate come le persone: 29% contro il 10% del 2022. E cambiano le priorità: diventa rilevante saper gestire i canali e le piattaforme per creare engagement (78%), comprendere la velocità di propagazione dei contenuti (75%) e creare nuovi format (75%). Il futuro della comunicazione corporate? L’autenticità è la chiave per il 59% dei responsabili e passa dalla concretezza (49%) che si declina in impatto ambientale (74%) e centralità delle persone (62%). Teletopi® è l’oscar italiano del videostorytelling, ossia dei prodotti di narrazione video-centrica che si sviluppano online e sui social. Nato nel 2007 da Giampaolo Colletti grazie ad una intuizione di Carlo Freccero, negli anni ha visto come presidenti di giuria lo stesso Freccero (2007), Silvia Tortora (2008), Irene Pivetti (2009) e Carmen Lasorella (2010-2018). Il premio dal 2018 è ospitato alla Casa del Cinema di Roma, nell’ambito del Digital Media Fest. Teletopi è organizzato dalla società di comunicazione Fattore C – ufficio stampa digitale.

VINCITORE TELETOPI 2023 “Imma: i sogni non si macchiano” Ogni bambino merita un futuro brillante e ha tutto il diritto di continuare a sognarlo. Come Imma, una bambina che, nella sua lotta contro la povertà e il contesto familiare difficile, dimostra a se stessa e al mondo intero di poter superare gli ostacoli con coraggio. E che le macchie della vita possono essere lavate via. Imma si ispira a tante storie purtroppo vere, come quelle dei ragazzi della Casa del Sorriso di Napoli che sono diventati parte attiva nella realizzazione del corto e hanno imparato, insieme alla regista Victoria, i segreti dietro la cinepresa. “Imma: i sogni non si macchiano” è lo short movie prodotto da Giffoni Innovation Hub, in collaborazione con Dixan e Fondazione CESVI, finalizzato alla sensibilizzazione sulla povertà d’igiene e alla promozione delle Case del Sorriso, luoghi sicuri dove bambini e adolescenti che vivono in condizioni di miseria, degrado e abbandono, ricevono accoglienza, cibo, istruzione e formazione.

MENZIONE SPECIALE TELETOPI 2023 “YOLO – You Only Love Once” La generazione dei Millennials, nelle sue gioie e difficoltà lavorative, sentimentali ed esistenziali. È la protagonista di “YOLO – You Only Love Once”, prima branded series Philadelphia prodotta da Giovanni Cova con QMI e disponibile su RaiPlay. Dentro e oltre gli stereotipi, la branded series affronta con ironia e leggerezza temi come amore, amicizia, convivialità ma anche l’instabilità economica, i dubbi esistenziali e le difficoltà sentimentali dei trentenni di oggi.

Senato approva in via definitiva il ddl sull’oblio oncologico

Senato approva in via definitiva il ddl sull’oblio oncologicoRoma, 5 dic. (askanews) – L’aula del Senato ha approvato all’unanimità, con 139 voti, in via definitiva, il disegno di legge sull’oblio oncologico. Il provvedimento era già stato approvato all’unanimità dalla Camera in prima lettura ed è stato esaminato in sede redigente dalle commissioni Giustizia e Affari sociali, abbreviando, con l’accordo di tutti i gruppi, i tempi dell’esame dell’assemblea. Diventerà legge all’atto della pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

“Per ‘diritto all’oblio oncologico – viene precisato all’articolo 1 del disegno di legge – si intende il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge”.

Sostenibilità, I-Com: Italia più avanti di media UE in esecuzione PNRR

Sostenibilità, I-Com: Italia più avanti di media UE in esecuzione PNRRRoma, 5 dic. (askanews) – L’Italia si colloca più avanti della media UE nell’esecuzione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR): dei 191,5 miliardi di euro previsti, a novembre 2023 ha ricevuto circa 85,5 miliardi di euro, ovvero il 44,6% delle risorse messe a disposizione. Le misure completate sono meno di un terzo del totale, pari al 28%. Per le milestone relative alla transizione verde la percentuale scende al 26%. Ma in entrambi i casi si tratta di valori superiori alla media di attuazione UE, pari rispettivamente a 13 e 12%. Permangono però le difficoltà nello spendere i fondi riscontrate dalle Amministrazioni italiane. L’agrifotovoltaico sta emergendo come soluzione tecnologica per ridurre la difficoltà di reperire spazio idoneo all’installazione di impianti rinnovabili e i biocarburanti possono rappresentare la nuova frontiera per il settore dei trasporti. Sul fronte della gestione dei rifiuti, sebbene la Penisola registri uno dei maggiori tassi di circolarità d’Europa (18,4%), resta da colmare il divario tra Nord e Sud del Paese. Sono questi alcuni dei dati contenuti nel rapporto dal titolo “Verso un’Italia sempre più sostenibile. Dal PNRR al PNIEC” realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com), il think tank presieduto dall’economista Stefano da Empoli. Lo studio, curato dal direttore Area Sostenibilità Antonio Sileo, è stato presentato oggi nel corso di un convegno pubblico nell’ambito dell’Osservatorio SostenibilItalia, l’iniziativa di monitoraggio sull’attuazione del PNRR promossa da I-Com in partnership con A2A, Acea, Cobat, Rwe e Unem, al quale hanno preso parte numerosi relatori tra accademici, esperti e rappresentanti delle istituzioni, della politica e del mondo delle imprese. A novembre 2023 l’Italia aveva ricevuto circa 85,5 miliardi di euro, ovvero il 44,6% dei 191 miliardi di euro di risorse messe a disposizione dall’Europa. A queste risorse corrispondeva una percentuale di completamento di milestone e target pari al 28%. La “transizione verde” è un asse portante del Piano di ripresa e resilienza. A seguito della proposta di modifica del PNRR – che aggiungeva un capitolo dedicato all’implementazione di misure del REPowerEU – e successiva approvazione, il nostro Paese ha richiesto 2,76 miliardi di euro di risorse aggiuntive a fondo perduto. Con la rimodulazione, il contributo per la transizione verde aumenta di 2 punti percentuali, raggiungendo il 39,5%. Tuttavia, la capacità di impiego delle risorse risulta ancora modesta: i milestone e target completati sono il 26% del totale, leggermente inferiori rispetto alla media di tutti i pilastri tematici. Le fonti rinnovabili stanno assumendo una veste sempre più importante nell’attuale contesto geopolitico internazionale. Il settore energetico è il comparto più inquinante con il 77% del totale delle emissioni e, secondo le proiezioni di IRENA, sarà cruciale portare da 28% a 91% l’incidenza della produzione di elettricità da fonti pulite. Anche la proposta di aggiornamento Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC) rimarca la via dell’elettrificazione dei consumi energetici finali per la decarbonizzazione del settore energetico, da sostenere con l’incremento di generazione elettrica da FER. Questo significa ampliare la funzione delle rinnovabili nel settore della generazione elettrica, la cui quota percentuale deve aumentare dal 40% del 2021 al 72% nel 2030 e all’ 80% nel 2040. Nel 2021 in Italia il contributo delle fonti rinnovabili alla produzione lorda di energia elettrica è stato pari al 40,2%, un valore percentuale leggermente inferiore dell’1,5% rispetto al dato del 2020. Tuttavia, la quota di fonti rinnovabili è aumentata rispetto al 2007 passando da 47 a 116 TWh. Sempre nello stesso periodo, l’utilizzo del gas naturale ha costituito il 48,6% della produzione elettrica nazionale. “L’incremento dell’uso delle fonti rinnovabili nella generazione elettrica per quanto importante e impellente non riesce ad essere particolarmente rapido”, ha sottolineato il direttore Area Sostenibilità e curatore del rapporto Antonio Sileo. “Lentezze autorizzative, opposizioni locali e talvolta anche progetti inadeguati che ingolfano il sistema non permettono di fare miracoli”. In questo contesto, l’agrifotovoltaico sta emergendo come soluzione tecnologica per far fronte alla difficoltà di reperire spazio idoneo alla installazione di impianti rinnovabili. A fine 2021 gli impianti attribuibili al settore agricolo si trovano principalmente nelle regioni settentrionali, con l’Emilia-Romagna (5.213 unità) al primo posto seguita da Veneto (4.894), Piemonte (4.313) e Lombardia (4.289). Chiudono invece la classifica la Valle d’Aosta (185), il Molise (266) e la Liguria (351). Nel complesso l’Italia ha sperimentato nel 2021 un tasso di crescita del numero di impianti pari a +5,9% rispetto al 2020, mentre, per quanto riguarda la potenza installata, il dato è stato pari a +3,0% che porta la totalità di potenza massima a 2,57 GW rispetto ai 2,49GW del 2020. La nuova frontiera per il settore dei trasporti – tra i settori più lenti nel ridurre le emissioni climalteranti – è rappresentata dai combustibili a zero e a basse emissioni, tra cui i biocarburanti, che presentano l’enorme vantaggio di poter essere utilizzati non solo dai mezzi nuovi, ma dalla generalità dei veicoli terrestri già in circolazione. Attualmente, l’Italia è seconda solo alla Germania per numero di auto circolanti ed è il terzo mercato europeo per numero di automobili nuove acquistate. Il successo delle politiche di decarbonizzazione dovrà dunque necessariamente passare dal nostro Paese, dove peraltro le auto alimentate soltanto da energia elettrica hanno una quota di mercato molto modesta – poco più del 4% nelle immatricolazioni da gennaio a novembre 2023. La decarbonizzazione dei veicoli già in circolazione, mediante impiego di biocarburanti, meriterebbe maggior favore normativo riguardo agli obiettivi in capo ai produttori automobilistici o almeno pari a quello già previsto per gli e-fuel. Altro asse portante del Piano è l’economia circolare, per il cui potenziamento il PNRR ha destinato 2,1 miliardi di euro per migliorare la capacità di gestione efficiente e sostenibile dei rifiuti. Sebbene nel confronto internazionale l’Italia si trovi in posizione privilegiata rispetto ai Paesi UE con uno dei maggiori tassi di circolarità d’Europa (18,4%), resta però da colmare il divario regionale. In linea generale, il Sud Italia e le aree appenniniche registrano tassi di smaltimento in discarica maggiori rispetto al Nord – fatta eccezione per la Campania, con il tasso di smaltimento in discarica più basso della Penisola pari all’1%. Relativamente alla gestione del rifiuto indifferenziato, sono nove le regioni italiane in deficit, fra tutte Campania (-500.586 t), Lazio (-498.175 t) e Liguria (-79.768 t), con un divario quantificabile in quasi 15 punti percentuali tra Nord e Sud, e di oltre 10 punti tra Centro e Sud.

MArteLive – Lo spettacolo totale al Qube di Roma

MArteLive – Lo spettacolo totale al Qube di RomaRoma, 5 dic. (askanews) – Il 12 e 13 dicembre torna a Roma MArteLive – lo spettacolo totale: nelle sale del Qube (via di Portonaccio 212) la grande kermesse con una line up in costante aggiornamento con più di 30 ospiti nazionali e internazionali, oltre 300 artisti emergenti (selezionati nelle 5 regioni del centro Italia) che si sfideranno nelle 16 sezioni artistiche simultaneamente attive tra musica, teatro, danza, circo contemporaneo, pittura, fotografia, artigianato artistico, graficart, live painting e street-art, proiezioni, installazioni, reading e video-arte.

Il Qube di Roma si trasformerà nelle due serate in un viaggio esperenziale nel mondo dell’arte a 360 gradi con oltre 100 spettacoli di performing art distribuiti nei suoi tre piani, oltre 50 proiezioni fra video arte, cortometraggi, videoclip, più di 100 esposizioni di arte, reading estemporanei il tutto rigorosamente live per un’esperienza unica e veramente irripetibile. Tra gli ospiti confermati, il 12 dicembre sul main stage del Qube Daniela Pes musicista e cantautrice sarda vincitrice nel 2023 della Targa Tenco come Miglior Opera prima dopo aver già ricevuto il premio Andrea Parodi nel 2017 (premio della critica, giuria internazionale, miglior musica e miglior arrangiamento) e il premio miglior musica e il premio Nuovoimaie a Musicultura nel 2018.

A seguire sul palco arriverà Meg autrice, cantante e produttrice che negli anni è diventata il simbolo del cantautorato alternativo e sperimentale e vanta una carriera eclettica ricca di contaminazioni tra diversi stili e mondi, uniti sempre tra di loro dalla musica elettronica. Dopo il suo live, sarà la volta del produttore e performer di fama internazionale Clap! Clap! e infine Hugo Sanchez dj romano fra i nomi più importanti della scena alternativa. Nel corso della sua carriera Sanchez ha ottenuto residenze come DJ nei più importanti club italiani ed europei ed è uno dei massimi esponenti del Tropicantesimo, uno dei rituali più affascinanti del clubbing italiano. Sul palco B si alterneranno Andrea Poggio con il suo progetto solista dopo essere stato la voce dei Green Like July,Ceneri cantautrice friulana classe 2000, Montoya nato in Colombia, ma dal 2001 stabile in Italia, un musicista di formazione classica, produttore, compositore, ricercatore e creativo, per 5 anni nel dipartimento musicale di Fabrica/gruppo Benetton e Rares che, dopo aver studiato Musica Elettronica al Conservatorio di Bologna, ha dimostrato di saper volgere e rivolgere la forma canzone a modo suo, uscendo sempre vincente dal confronto tra il passato e il presente. In tutti i suoi lavori l’eco della tradizione melodica anni ’60 è sempre bilanciato e in perfetto equilibrio con le sonorità elettroniche, con i synth più sintetici e i beat elettronici.

Sarà presente poi Altea, cantante e autrice della provincia di Lecce. Si affaccia al mercato discografico nel 2021 nell’album di esordio del collettivo Thru Collected. Vanta già collaborazioni con Meg, Giuse TheLizia e Giovanni Truppi, oltre a partecipazioni in importanti festival. Seguirà Fluente, nome d’arte di Sofia Briscese, 22enne che, con Luca Jacoboni, avvia un percorso di ricerca lirica, sonora e interiore. La sua musica e’ fluida, liquida, penetrante e libera, la sua voce ricca e le sue parole nascondono con profondità la sua età che riemerge nelle sue melodie colorate di presente. Il 13 dicembre attesi ospiti saranno i Casino Royale feat Marta del Grande, una delle formazioni più longeve ancora in attività in Italia con al loro attivo una quindicina di lavori tra album in studio e dal vivo e attualmente in forza con il nuovo ‘EP “Polaris”. Il dj set sarà nelle mani di Godblesscomputers (alias Lorenzo Nada). Nel 2011 prende vita Godblesscomputers, moniker di un progetto musicale che, ispirato da ritmiche e stilemi della musica black, avanza in territori elettronici, mantenendo però fedele il groove e il calore originario del suo suono. A seguire DJ Gruff, noto anche come Gruffetti o Lowdy N.C.N.è un rapper, disc jockey, beatmaker e turntablist italiano conosciuto per la sua originalità nell’interpretare le tecniche dello scratch e del rap. Ha fatto parte di diversi gruppi come i The place to be, i Casino Royale, i Radical Stuff e gli Isola Posse All Stars. È tra i fondatori dei Sangue Misto con cui ha realizzato l’album SxM nel 1994, considerato una pietra miliare dell’Hip hop italiano. Nel 2014, l’incontro con il trombonista Gianluca Petrella dà origine ad una collaborazione sperimentale dove rap, scratch e jazz si incontrano in un sodalizio artistico che sfocia poi nel 2019 nell’album August11th di DJ Gruff & RayZa prodotto con Gianluca Petrella e con vari featuring.

Sul Palco B si esibiranno invece Mòn, band romana dal sound tipicamente internazionale, frutto di una caleidoscopica ricerca, Alice Robber, Rip, Svegliaginevra e Cmqmartina che, dopo il successo del lungo COOL TOUR estivo, prosegue il tour nei club presentando il terzo disco “Vergogna”. Sveglia Ginevra ha scelto lo Spettacolo Totale di MArteLive a Roma per presentare in anteprima il nuovo album “Nessun Dramma live” in uscita per Columbia Records/Sony Music Italy. Non solo musica al MArteLive anche street art con alcuni tra i migliori artisti della scena contemporanea nazionale: Alice Pasquini, street artist, pittrice, illustratrice e scenografa, ha sviluppato nel tempo diversi filoni di ricerca, dalla narrazione della vitalità femminile alle installazioni con l’uso di materiali inconsueti. Considerata una figura femminile di spicco nel panorama della street art, attiva e operativa in ambito internazionale, nel corso della sua carriera ha realizzato opere murarie per le strade di diverse città italiane e straniere. Solo, Diamond e Moby Dick invece si esibiranno live insieme agli artisti emergenti selezionati tramite il contest. Nato nel 2001 da un’idea del direttore artistico Peppe Casa, MArteLive è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, Regione Lazio e Città Metropolitana di Roma nell’ambito del progetto Insieme Siamo Arte realizzato da Città metropolitana di Roma Capitale e ATCL. Sin dalla prima edizione, è concepito e pensato comeuno spettacolo totale in cui tutte le arti e gli artisti che le rappresentano entrano in una sinergia empatica: MArteLive è il girotondo delle muse, lo scambio tra un linguaggio estetico e l’altro. Tutte le sezioni artistiche sono sapientemente amalgamate tra di loro in un gioco di forze artistiche ed equilibri sinestetici che, serata dopo serata, sala dopo sala, creano emozioni irripetibili nella loro essenza. Nell’idea originaria di Peppe Casa, l’intento era quello di tessere un filo immaginario per unire armonicamente le singole performance: “A distanza di 23 anni il filo continua a rimanere teso. La differenza di questo format, che è anche la sua forza, è la capacità ad ogni evento di riproporre qualcosa di diverso che incuriosisca il pubblico, offrendo un’esperienza sensoriale unica. La multidisciplinarietà dello spettacolo che presentiamo è estremamente difficile da mettere in pratica, forse il vero successo sta nell’equilibrio tra le arti che si viene a creare; e l’esclusività è riuscire a farlo ogni volta in modo nuovo e sorprendente grazie ai talenti artistici che di volta in volta vengono coinvolti”.

Volontariato, Fondazione Lega Filo D’Oro: risorsa fondamentale

Volontariato, Fondazione Lega Filo D’Oro: risorsa fondamentaleRoma, 5 dic. (askanews) – La Lega del Filo d’Oro nasce nel 1964 da un piccolo gruppo di volontari, un’organizzazione che potesse rappresentare il “filo aureo della buona amicizia” per aprire al mondo la condizione delle persone sordocieche e fare in modo che la società si accorgesse di loro. Da allora, i volontari dell’Ente rappresentano una parte integrate di quel filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno e in occasione della Giornata Internazionale del volontariato, la Fondazione intende ricordare il loro ruolo fondamentale, ringraziandoli per la grande passione e vicinanza che dedicano a chi non vede e non sente.

I volontari rappresentano una risorsa fondamentale su cui utenti e famiglie possono sempre contare. Con il loro supporto rendono possibile l’inclusione delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, favorendo relazioni spontanee che contribuiscono a migliorare la loro qualità di vita e permettendo loro di sentirsi parte integrante della società. Nel corso del 2022, il numero di volontari attivi è cresciuto del 23%, raggiungendo quota 465; 31.542 ore di volontariato generosamente donate. Questo straordinario impegno gioca un ruolo cruciale nella promozione della mission della Fondazione, favorendo l’inclusione sociale dei suoi ospiti e utenti.

“I volontari rappresentano, sin dalla sua costituzione, una componente fondamentale della Lega del Filo d’Oro: affermano i valori della solidarietà, della gratuità e della partecipazione e, con la loro preziosa disponibilità, supportano le persone sordocieche nel vivere momenti di socialità, fare nuove esperienze e relazionarsi con ciò che li circonda, svolgendo il ruolo di guida, di intermediari con il mondo esterno e di punto di accesso alle informazioni – dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Fondazione Lega del Filo d’Oro ETS – In questo giorno speciale, vogliamo celebrare l’importanza dei nostri volontari, ringraziandoli per la loro passione, dedizione e contributo straordinario. Diventare volontario della Lega del Filo d’Oro è un’esperienza che arricchisce e che cambia la vita di chi decide di donare parte del proprio tempo per stare vicino a chi non vede e non sente”. Nel donare il proprio tempo, l’impegno dei volontari si traduce concretamente in un atto di generosità che costruisce legami importantissimi, senza pretesa di contraccambio: vivendo questa esperienza con consapevolezza e costanza, si dà e si riceve in un inatteso equilibrio che ha la misura dello stupore e genera gratitudine. Nel corso dell’undicesimo Forum Nazionale dedicato ai volontari dell’Ente – che si è svolto lo scorso novembre a Jesi – è emersa chiaramente l’importanza di questo dono, così prezioso tanto per chi non vede e non sente e le loro famiglie, quanto per chi lo offre.

Letizia Cavinato ha 25 anni, ed è volontaria della Sede di Padova della Lega del Filo d’Oro dal 2019. Le prime persone sordocieche che ha conosciuto sono Nadia e Giorgio, durante una lezione sulla Lingua dei Segni Italiana Tattile (LIST), quando studiava Lingue, Civiltà e Scienze del linguaggio presso l’Università di Venezia. Un incontro che ha segnato profondamente il suo percorso. Quella mattina, ricorda Letizia, ha provato un misto di stupore e timore. Stupore per i racconti toccanti delle vite di due persone straordinarie e per tutti gli ausili tecnologici che utilizzano per orientarsi nel mondo circostante, che le hanno fatto pensare che sì, l’accessibilità esiste, ma purtroppo è per pochi. Tuttavia, avvertiva anche il timore di non essere in grado di comunicare in modo efficace con loro, di non riuscire a trasmettere le proprie emozioni senza l’aiuto del linguaggio labiale o delle espressioni del viso. Ma grazie al tempo dedicato alla conoscenza reciproca e alla messa a punto degli accorgimenti giusti, Letizia ha trovato le risposte che cercava. Per lei, l’esperienza del volontariato è diventata un viaggio di scoperta, un modo per rendere accessibile un mondo spesso dimenticato, dove l’umanità si manifesta in tutte le sue sfaccettature. Essere volontaria della Lega del Filo d’Oro significa, per Letizia, mettersi in gioco, imparare un nuovo modo di comunicazione e accompagnare chi non vede e non sente alla scoperta del mondo. Significa sorprendersi per i successi delle persone sordocieche, divertirsi con loro, essere creativi e sensibili. Tuttavia, non mancano le difficoltà da superare, ma essere squadra, dove ogni membro si supporta reciprocamente, è una parte essenziale di questo percorso. Grazie ai professionisti e alle persone che ha incontrato, Letizia ha imparato a riconosce la forza e la determinazione umana nel superare le sfide imposte da una disabilità complessa come la sordocecità. Con gratitudine guarda al futuro, consapevole che essere una volontaria della Lega del Filo d’Oro significa essere parte integrante di un cammino inclusivo: “Noi volontari e volontarie, sordociechi e sordocieche abbiamo il grande privilegio di accompagnarci l’un l’altra alla scoperta di noi stessi ed essere testimoni, insieme, dell’inclusione”. Daniele Orlandini è il Presidente del Comitato dei familiari della Lega del Filo d’Oro e dopo tanti anni di frequentazione con i volontari della Fondazione, ha costruito rapporti di fiducia, stima, affetto e, in alcuni casi, anche di amicizia. Per le famiglie delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali, spiega, i volontari rappresentano una colonna portante, sono parte integrante e fondamentale della rete complessa di relazioni che ruota intorno a loro. Ciò che più colpisce i tanti genitori, sono la passione, lo sguardo, l’animo e la leggerezza che i volontari mettono quotidianamente in tutto ciò che fanno. Per le famiglie di chi non vede e non sente sono persone speciali, capaci di trovare sempre del tempo da dedicare ai loro cari. Quel tempo, donato con amore, è sempre accompagnato da un sorriso gentile e dalla loro disponibilità, che rappresenta un sollievo per le famiglie, e che si traduce nella volontà di entrare in relazione con loro. Doni impagabili, che emozionano e colpiscono nei sentimenti. Il tempo offerto dai volontari è custodito con cura e attenzione dalla Lega del Filo d’Oro, che li forma e li coinvolge con passione.

“Essere volontari significa mettere il proprio tempo e le proprie energie al servizio degli altri, senza alcun obbligo e senza desiderare nulla in cambio – sottolinea Daniele – I volontari della Lega del Filo d’Oro sono sempre una certezza, una presenza costante, ma al contempo discreta. È difficile per le famiglie coinvolte trovare le parole più adatte per dimostrare quanto i volontari siano importanti per loro e per i loro cari. La risposta è semplice: grazie”.

Olimpiadi 2026, Zaia: vogliamo pista bob a Cortina

Olimpiadi 2026, Zaia: vogliamo pista bob a CortinaRoma, 5 dic. (askanews) – “Il Cio dice giustamente che la pista” di bob “deve essere esistente, poi il quesito è: ma se è esistente una settimana prima delle Olimpiadi? O deve essere esistente oggi?”. Così il governatore del Veneto Luca Zaia, arrivando a Palazzo Chigi per la cabina di regia per le Olimpiadi 2026.

Per il Cio la pista serve prima per fare i test. “Comunque, al di là di questo – sottolinea Zaia – il Cio è sovrano nelle sue definizioni perché governa tutto quello che riguarda il tema delle Olimpiadi. Io so che siamo partiti con un dossier che il Cio ha premiato per essere il dossier del bob di Cortina, che è il bob più vecchio del mondo, del 1928. Il progetto prevede un bob che sarebbe l’unico a norma pronto per le Paralimpiadi, oggi non ce ne sono. Sarebbe un’innovazione a livello internazionale. Qualcuno dice che ci sono pochi praticanti, ma allora chiudiamo l’autodromo di Monza. Quanti praticanti ci sono della Formula 1? C’è perfino la nazionale giamaicana di bob, ecco, noi li vogliamo vedere a Cortina”.