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Tag: Sanremo 2023

Corea, una penisola che invecchia: Seoul e Pyongyang preoccupate

Corea, una penisola che invecchia: Seoul e Pyongyang preoccupateRoma, 5 dic. (askanews) – L’andamento demografico delle due Coree proietta ombre sul futuro della quarta economia asiatica ma anche sul quello del regime di Kim Jong Un, che per la prima volta ha apertamente ammesso che esiste un calo della popolazione.

L’autorità statistica sudcoreana la scorsa settimana ha segnalato che il tasso di fertilità delle donne sudcoreane è sceso a 0,70, un minimo storico per qualsiasi terzo trimestre e lo stesso del trimestre precedente, anch’esso un minimo record trimestrale. Su base annua il tasso è stato pari a 0,78 nel 2022 e 0,81 nel 2021. Meno nascite significa meno bambini che frequentano la scuola, e dati separati pubblicati all’inizio di questa settimana mostrano che il numero di bambini che entreranno nella scuola elementare il prossimo anno sarà per la prima volta inferiore a 400mila.

Sebbene la Corea del Sud non sia l’unica economia dell’Asia orientale con sfide demografiche, un rapporto pubblicato domenica dalla Banca di Corea prevede che l’economia del paese probabilmente inizierà a contrarsi nel 2050, se le tendenze attuali continueranno. Il rapporto sottolinea l’ansia provata dai giovani riguardo al lavoro e all’alloggio come fattori chiave alla base del basso tasso di natalità. Ha inoltre evidenziato come i genitori utilizzino in media solo 10 settimane delle 52 settimane di congedo parentale retribuito legalmente garantite, La scorsa settimana il New York Times ha pubblicato iun editoriale che ha suscitato molta preoccupazione in Sudcorea, con il titolo “La Corea del Sud sta scomparendo?” Nell’editoriale, si ipotizza che la Corea del Sud vivrà “uno spopolamento superiore a quello che la peste nera portò all’Europa nel XIV secolo”.

La questione ha immediatamente acceso un dibattito in un paese che vive una delicata fase politica. E, se molti osservatori hanno posto l’accento sul rischio che la carenza di giovani provochi dei problemi di sicurezza nel mantenimento di una forza sufficiente rispetto al rischio di conflitto con la Nordcorea, altri hanno segnalato l’impatto devastante che un calo così marcato potrebbe avere sulla sanità e sul welfare, oltre che sulla capacità industriale del paese. Ma se Atene piange, Sparta non ride. E anche la Corea del Nord appare preoccupata per il declino demografico, sia pur meno marcato. Proprio in questi giorni si è tenuto a Pyongyang la Quinta Conferenza nazionale delle Madri. Il leader supremo Kim Jong Un è intervenuto in apertura invitando le madri a contribuire alla lotta contro il calo della popolazione, facendo figli, e in chiusura segnalando che “il principale compito rivoluzionario (delle madri) è quello di preparare bene le nuove generazioni affinché siano la forza principale della nostra società e ci facciano mantenere il nostro forte Stato”.

E’ impossibile avere dati precisi e attendibili sulla popolazione nordcoreana, ma il tasso di fertilità totale della Corea del Nord sarebbe arrivato a 1,8 nel 2023, secondo i dati pubblicati sul sito web delle Nazioni Uniti. Fondo per la popolazione. Comunque, è la prima volta che Kim allude esplicitamente a un calo della popolazione nordcoreana. Un’assise come quella che si è tenuta a Pyongyang domenica e lunedì è rara. La prima volta è stata convocata nel 1961, l’ultima prima di quella di quest’anno nel 2012.

Banca Etica: gli armamenti non rientrano nella finanza sostenibile

Banca Etica: gli armamenti non rientrano nella finanza sostenibileMilano, 5 dic. (askanews) – “Inaccettabile che investimenti in armi vengano inclusi tra gli investimenti sostenibili”: è la presa di posizione espressa dalla presidente di Banca Etica Anna Fasano e dal presidente di Etica Sgr Marco Carlizzi a seguito dichiarazione congiunta dei ministri della Difesa UE – riuniti nell’Agenzia Europea della Difesa – nella quale si lamenta come diffondersi della finanza ESG stia producendo una riduzione del flusso di investimenti nella industria degli armamenti da parte delle banche e delle società finanziarie. La finanza ESG seleziona gli investimenti non solo sulla base dei rendimenti attesi, ma anche in virtù dei comportamenti delle imprese sul piano sociale, ambientale e di governance; ed esclude quindi dalle scelte di investimento attività non sostenibili e non etiche.

Nella riunione dello steering board dell’Agenzia europea della Difesa, lo scorso 14 novembre, i ministri dei paesi membri hanno chiesto alle istituzioni europee misure che consentano alle industrie degli armamenti di accedere a ulteriori e maggiori finanziamenti sia pubblici sia privati. In particolare hanno sollecitato – tra le altre indicazioni – “un maggiore coordinamento tra le istituzioni nazionali e quelle dell’Ue sulle questioni ESG per mitigare gli effetti negativi sull’EDTIB – il comparto industriale e tecnologico della Difesa – e a trovare modi alternativi per consentire ulteriori investimenti nella Difesa, rendendoli più attraenti per gli investitori”. E ancora che le istituzioni Ue facilitino l’accesso dei finanziamenti al settore della Difesa e che “le politiche di finanza sostenibile, tengano conto del peculiare ruolo svolto dall’industria degli armamenti”. La richiesta – secondo operatori di finanza etica – sarebbe in sostanza quella di includere il settore della produzione di armi tra gli investimenti considerati sostenibili dall’Unione Europea.

“La richiesta di includere la produzione di armamenti tra gli investimenti sostenibili avanzata dai ministri della difesa dell’Unione Europea è inaccettabile – ribadiscono in una dichiarazione congiunta la presidente di Banca Etica Anna Fasano e il presidente di Etica Sgr Marco Carlizzi – Non sorprende che i ministri della difesa chiedano maggiori finanziamenti per gli armamenti. È inaccettabile però la pretesa che gli investimenti in armi vengano inclusi tra gli investimenti sostenibili”. “La finanza etica è nata in Europa una trentina di anni fa proprio per proporre sul mercato strumenti finanziari che escludessero i settori più controversi tra cui le armi e i combustibili fossili – prosegue la dichiarazione di Fasano e Carlizzi – Negli ultimi anni anche le banche e le società di investimento mainstream si sono avvicinate ai temi della sostenibilità e hanno iniziato a proporre, accanto ai prodotti di investimento tradizionali, che non applicano alcun criterio di esclusione, anche prodotti pensati per il pubblico più sensibile alle istanze sociali e ambientali. La cosiddetta finanza sostenibile si è diffusa rapidamente, tanto che l’Unione Europea ha iniziato da qualche anno a varare normative per definire cosa si possa definire sostenibile. Uno sforzo che risulta già pesantemente indebolito da quando la UE ha deciso di includere nell’universo degli ‘investimenti sostenibili’ contemplati dalla cosiddetta Tassonomia green anche quelli nelle filiere di gas ed energia nucleare, disattendendo così lo spirito originario della normativa. Se ora dovesse passare l’idea che persino gli investimenti in missili, bombe e carri armati sono considerati sostenibili, l’intero concetto di “finanza sostenibile” sarebbe così diluito da finire con il diventare inconsistente. Quale differenza ci sarebbe mai tra un fondo sostenibile e uno che non si dichiarasse tale, se entrambi possono proporre investimenti nei settori dei combustibili fossili e dell’industria bellica?”.

L’industria degli armamenti riceve già da sempre ingenti finanziamenti sia pubblici sia privati. Parlando esclusivamente delle armi nucleari, il report ‘Don’t bank on the bomb’ ha messo in luce ad esempio come lo scorso anno 338 istituzioni finanziarie abbiano finanziato produttori di armi nucleari per 685 miliardi di dollari. “Tutte le industrie che producono armi, nucleari e non, stanno vivendo un periodo di forti rialzi nei loro profitti e nelle loro quotazioni a causa delle nuove guerre che dall’inizio del 2022 stanno insanguinando il mondo: visti i rendimenti che garantiscono non crediamo che abbiano difficoltà a trovare investitori – aggiungono la presidente di Banca Etica e il presidente di Etica Sgr – È inconcepibile e inaccettabile pretendere che gli investimenti in armi siano anche chiamati sostenibili o rientrino tra quelli in linea coi parametri ESG”. Proprio la scorsa settimana si è tenuta a New York, presso la sede dell’ONU, la seconda Conferenza degli Stati Parte del Trattato per l’abolizione delle armi nucleari (TPNW). Il Trattato rappresenta oggi il primo e unico accordo internazionale che prevede di mettere al bando un’ampia gamma di attività legate alle armi nucleari tra cui l’uso, la minaccia dell’uso, lo sviluppo, il possesso e lo stoccaggio. Etica Sgr era presente e, insieme ad ICAN, associazione insignita del Premio Nobel per la Pace nel 2017, ha ribadito il proprio impegno verso il disarmo nucleare.

Etica Sgr ha presentato una Dichiarazione agli investitori per incoraggiare tutti i Paesi ad aderire al Trattato e invitare gli Stati Parte a richiedere che il settore privato e le imprese statali, incluse le banche centrali e i fondi sovrani, integrino completamente il divieto del Trattato su tutte le forme di assistenza; quest’anno la Dichiarazione è già stata sottoscritta da oltre 90 istituzioni finanziarie internazionali, che rappresentano oltre mille miliardi di dollari di masse in gestione.

Softbank acquista la startup irlandese Cubic

Softbank acquista la startup irlandese CubicRoma, 5 dic. (askanews) – La controllata Tlc del gruppo giapponese SoftBank, fondato da Masayoshi Son, ha comunicato oggi che spenderà 473 milioni di euro su una partecipazione del 51% nella startup irlandese Cubic, che fornisce servizi per la connessione delle automobili.

SoftBank prevede di acquistare azioni dal management e dai dipendenti di Cubic, nonché azioni di nuova emissione in un accordo che valorizza la società europea a oltre 900 milioni di euro. La chiusura dell’operazione è prevista entro il prossimo giugno. Cubic ha 330 dipendenti e offre una piattaforma software che aiuta le case automobilistiche a gestire i propri servizi di connettività in diverse regioni senza la necessità di sviluppare sistemi specifici per ogni nazione in cui operano. Gli azionisti esistenti includono la filiale software del Gruppo Volkswagen e il produttore di chip statunitense Qualcomm.

SoftBank fornirà servizi di rete a Cubic in Giappone, segnando la prima volta che la società giapponese offre servizi di telecomunicazione su larga scala per auto connesse. Le due società esploreranno anche altre opportunità commerciali, incluso il potenziale utilizzo di reti di comunicazione basate su satellite per migliorare la connettività nelle aree remote.

Usa, Mariah Carey battuta da 78enne Brenda Lee in Hot 100 natalizia

Usa, Mariah Carey battuta da 78enne Brenda Lee in Hot 100 nataliziaMilano, 5 dic. (askanews) – Una vera rivoluzione. “Rockin’ around the Christmas tree” è arrivata in cima alle classifiche di Billboard negli Stati Uniti, nella Hot 100 natalizia. Un evento storico per la musica, in primo luogo perché 65 anni dopo la sua prima pubblicazione “Rockin’” è prima, ma anche perché di solito negli ultimi anni ad arrivare sul gradino più alto del podio era sempre la stessa musica: “All I wish for Christmas is you” di Mariah Carey.

Brenda Lee, 78 anni, voce della canzone, dice alla rivista di essere così felice che potrebbe “saltare fuori dai suoi vestiti”. “Ho dei fan meravigliosi, meravigliosi che sono stati con me dalla prima volta che ho aperto la bocca per cantare. Sono stati con me tutto il tempo e sono più felice per loro che per me stessa. Non puoi far star zitta una bella canzone”, dice. La canzone è nota a molti grazie al film natalizio “Mamma ho perso l’aereo” del 1990. “Lee, il cui spirito indomabile e la cui voce potente, fin da bambina, le hanno fatto guadagnare il soprannome di “Little Miss Dynamite”, ha registrato “Rockin’” quando aveva solo 13 anni” spiegano dalla rivista. Eppure, mai come in questo caso, meglio tardi che mai.

Giornata del Volontariato, Rocca: risorsa che fa la differenza

Giornata del Volontariato, Rocca: risorsa che fa la differenzaRoma, 5 dic. (askanews) – “Lo slogan scelto quest’anno dall’Onu per celebrare la Giornata Internazionale del Volontariato è ‘If everyone did’. E se ciascuno di noi, nel proprio piccolo, facesse suo l’impegno verso il pianeta assumendo facili ma fondamentali comportamenti per la sua salvaguardia? O ancora facesse suo quello verso gli altri, tendendo una mano dove necessario? O verso la fragilità e la solitudine, anche solo riconoscendole? Se ciò avvenisse, questo mondo sarebbe un posto decisamente migliore”. Parole del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.

“Il Volontariato è nel mio dna. Ho vissuto e toccato con mano la potenza delle azioni collettive e disinteressate, motivate solo dalla passione e dal coinvolgimento personale, capaci di superare qualsiasi sfida o barriera” spiega. “Secondo l’Istat in Italia sono quasi 5 milioni le persone che offrono il loro tempo in un’attività di volontariato. Nel Lazio i volontari attivi nel sistema di Protezione Civile e attraverso enti del Terzo Settore sono oltre 300.000. Una risorsa indispensabile, capace spesso di fare la differenza nelle nostre strade, nei nosocomi, nelle emergenze e, quotidianamente, nei nostri territori” aggiunge. “La Giornata del Volontariato è la celebrazione di quello straordinario vissuto che ha un valore assoluto e rigeneratore. Mi auguro che nel Lazio quest’onda cresca sempre e sia in grado davvero di cambiarla, la nostra realtà” conclude il presidente Rocca.

Cuba, muore Juanita sorella minore di Fidel Castro e spia della Cia

Cuba, muore Juanita sorella minore di Fidel Castro e spia della CiaMilano, 5 dic. (askanews) – La sorella minore del politico cubano Fidel Castro, Juanita Castro, è morta il 4 dicembre a Miami (Florida) all’età di 90 anni. Lo ha affermato la sua rappresentante Maria Antonietta Collins sui social.

“Questa è la notizia che non ho mai voluto dare, ma che come suo portavoce negli ultimi trent’anni della sua vita devo comunicare” ha scritto. “Oggi, a 90 anni, ci ha preceduto sulla strada della vita e della morte Juanita Castro, donna eccezionale, lottatrice instancabile per la causa della sua Cuba che amo tanto. Sua sorella Enma e la sua famiglia allargata chiedono privacy in questo momento così doloroso. Non ci saranno interviste e secondo la sua volontà il suo funerale sarà privato. Chiediamo le vostre preghiere per l’eterno riposo dell’anima”. Juanita Castro lasciò l’isola nel 1964, dopo di che criticò pubblicamente ripetutamente le autorità cubane. In seguito disse di aver collaborato con la Central Intelligence Agency degli Stati Uniti dal 1961 (nome in codice Donna). In un libro descrisse Fidel come spietato, egoista e arrogante. “La conversione radicale di Fidel al comunismo non è avvenuta per convinzione politica ma semplicemente perché aveva bisogno del potere, che è l’unica cosa di cui si è sempre interessato. Senza i russi non sarebbe potuto andare avanti” ha scritto.

La sua collaborazione fu un raro successo durante la Guerra Fredda per i maestri dello spionaggio incaricati di rovesciare l’alleato tropicale dell’Unione Sovietica.

Pil, Istat: crescita in rallentamento, +0,7% nel 2023 e nel 2024

Pil, Istat: crescita in rallentamento, +0,7% nel 2023 e nel 2024Roma, 5 dic. (askanews) – Il Pil italiano è atteso in crescita dello 0,7% sia nel 2023 sia nel 2024, in rallentamento rispetto al 2022. Lo ha reso noto l’Istat che ha diffuso le prospettive per l’economia italiana.

Nel biennio di previsione, l’aumento del Pil verrebbe sostenuto principalmente dal contributo della domanda interna al netto delle scorte (+0,8 punti percentuali nel 2023 e +0,7 p.p. nel 2024) a fronte di un contributo della domanda estera netta marginalmente negativo nel 2023 (-0,1 p.p.) e nullo nel 2024. Il contributo delle scorte è, invece, previsto nullo in entrambi gli anni.

Hamas informato da spia su basi militari Israele per il 7 ottobre

Hamas informato da spia su basi militari Israele per il 7 ottobreRoma, 5 dic. (askanews) – Hamas aveva un probabilmente un informatore tra le fila dell’esercito israeliano. Secondo un documento presentato dall’esercito israeliano, i terroristi di Hamas in occasione del 7 ottobre disponevano di informazioni dettagliate sulla disposizione dei locali, sulle armi dei soldati e sul sistema di sicurezza della base israeliana attaccata, informazioni che solo una persona interna o molto vicina all’Idf poteva avere.

Hamas – dicono fonti di intelligence citate dal Guardian – aveva, innegabilmente, preparato meticolosamente il suo raid mortale. Il 7 ottobre i suoi miliziani hanno ucciso più di 1.200 persone, la stragrande maggioranza delle quali erano civili. Il movimento islamico aveva anche un informatore in Israele, che gli ha fornito i piani per una base militare vicino alla Striscia di Gaza. Tali dettagli non avrebbero potuto essere forniti senza “conoscenze interne”, secondo l’IDF, che ha recuperato numerosi documenti nei depositi nascosti di Hamas e sui corpi dei terroristi neutralizzati dopo il raid. Alcuni documenti sono stati presentati alla stampa questo lunedì. La maggior parte non può essere descritta in modo troppo preciso per non compromettere le operazioni in corso. Tuttavia, è stato rivelato un piano, originariamente scritto a mano, che descriveva nei dettagli come impadronirsi di un posto di comando israeliano al confine con la Striscia di Gaza. Elenca in dettaglio le armi a disposizione dei soldati, nonché il preciso sistema di sicurezza disegnato a mano.

Un altro documento, descritto dall’IDF come una “lista di controllo degli ostaggi”, prevede di il piano di sequestrare varie persone “uccidendo coloro che causano problemi o tentano di scappare”. Il documento raccomanda di usare espressioni ebraiche, tradotte foneticamente dall’arabo con parole come “alza le mani e allarga le gambe” o “togliti i vestiti”. Secondo gli esperti intervistati dal quotidiano britannico, i dettagli delle informazioni suggeriscono che questo attacco era stato preparato da anni. I computer e i notebook recuperati mostrano la pianificazione di Hamas. Ma anche indicazioni sui luoghi militari e sui punti chiave da presidiare nel centro di Israele in caso di sfondamento nel cuore dello Stato ebraico. I miliziani portavano con sé telefoni con SIM locali, nonché walkie-talkie israeliani, ma anche un trasmettitore radio con batteria solare.

L’esercito israeliano ha anche recuperato una mappa di una parte di Gaza, crivellata di fori di proiettile, che ha rivelato siti militari di Hamas precedentemente sconosciuti.

Ucraina, oggi Zelensky in video “classificato” ai senatori Usa

Ucraina, oggi Zelensky in video “classificato” ai senatori UsaMilano, 5 dic. (askanews) – “Perché se l’Ucraina cade, Putin non si fermerà”. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky si rivolgerà in video ai senatori Usa durante un briefing riservato: il tutto dopo che l’amministrazione Biden ha sollecitato il Congresso ad approvare la richiesta di quasi 106 miliardi di dollari della Casa Bianca per fondi per le guerre in Ucraina, Israele e altre esigenze di sicurezza. “Esorto ogni singolo senatore a pensare a dove siamo in questo momento storico: la sicurezza nazionale americana è in gioco in tutto il mondo, in Europa, in Medio Oriente, nell’Indo-Pacifico” ha dichiarato in aula il leader della maggioranza Usa al Senato Chuck Schumer, secondo quanto trasmesso dalle tv americane.

“L’amministrazione ha invitato il presidente Zelensky a parlare ai senatori in video classificato: fa parte del nostro briefing riservato (di oggi, ndr), così potremo sentire direttamente da lui esattamente la posta in gioco in questa votazione. Ho chiesto a tutti i senatori, a tutti i senatori (ha ripetuto Schumer) di partecipare a questo importante briefing”, ha detto il senatore democratico. Schumer ha spiegato che se Kiev cadesse, non soltanto il presidente russo si sentirebbe più forte e autorizzato a continuare nel riprendersi pezzi dell’ex Urss, ma anche altri esponenti di regimi autoritari ne uscirebbero ringalluzziti e si entrerebbe in “un’era di declino”. “I dittatori, gli autocrati stanno conducendo una guerra contro la democrazia, contro i nostri valori, contro il nostro modo di vivere: ecco perché approvare è così importante, perché determineremo la traiettoria della democrazia per gli anni a venire. Siamo in un momento storico stasera” ha aggiunto.

Il senatore Schumer ha presentato un disegno di legge con l’obiettivo di avanzare la richiesta di aiuti supplementari di emergenza per l’Ucraina, Israele, l’Indo-Pacifico e la sicurezza delle frontiere, chiedendo che “disaccordi sull’immigrazione” non “ci impediscano di fare quello che dobbiamo fare per la sicurezza dell’America”. Intanto sono in corso colloqui sulla componente relativa alla sicurezza delle frontiere del disegno di legge, che ne ha bloccato del pacchettol’esame e l’approvazione sia al Senato che alla Camera.

La difficile accoglienza a Capitol Hill del pacchetto voluto dal presidente Usa Joe Biden, è infatti legato non soltanto al crescente scetticismo del GOP sull’entità dell’assistenza per l’Ucraina, ma anche al fatto che i repubblicani favorevoli ai finanziamenti stanno insistendo su cambiamenti nella politica di confine tra Stati Uniti e Messico, per fermare il flusso di migranti e usano le loro posizioni in merito come condizione per l’assistenza a Kiev.

Toyota: entro 2026 in Europa venderemo 20% auto a emissioni zero

Toyota: entro 2026 in Europa venderemo 20% auto a emissioni zeroRoma, 5 dic. (askanews) – Toyota Motor ha annunciato che aumenterà la percentuale di veicoli a emissioni zero nelle sue vendite europee fino a oltre il 20% entro il 2026, offrendo almeno 15 modelli elettrici e a celle di combustibile.

La più grande casa automobilistica mondiale in termini di volume offre attualmente cinque modelli di veicoli elettrici e uno a celle di combustibile con il marchio Toyota e due veicoli elettrici con il marchio di lusso Lexus. Toyota, che un tempo era considerata riluttante ad abbracciare i veicoli elettrici, ha recentemente intensificato i suoi sforzi per espandere la sua gamma di auto a batteria come parte della sua strategia volta a offrire un’ampia gamma di auto ecologiche e a soddisfare le diverse situazioni energetiche in tutto il mondo.

“Continueremo a offrire molteplici tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio, ma aumenteremo anche costantemente il numero di veicoli a emissioni zero che offriremo ai clienti”, ha affermato in una nota Yoshihiro Nakata, CEO di Toyota Motor Europe. Si prevede che tutti i modelli del marchio Lexus saranno veicoli elettrici entro il 2035 a livello globale, ma per il mercato europeo si prevede di raggiungere tale obiettivo entro il 2030 se le situazioni di mercato lo consentiranno, ha affermato Toyota.

La casa automobilistica giapponese ha inoltre dichiarato di voler raggiungere la completa neutralità delle emissioni di carbonio nella produzione e nella logistica in Europa entro il 2040, 10 anni prima rispetto all’obiettivo dell’azienda di farlo a livello globale entro il 2050. Toyota utilizzerà camion a celle a combustibile a idrogeno per le principali rotte logistiche, oltre ad altre misure per ridurre le emissioni di carbonio. Toyota ha venduto circa 1,08 milioni di automobili in Europa nel 2022, pari a circa il 10% delle vendite totali dell’azienda. Si prevede che la cifra aumenterà fino a 1,17 milioni di unità nel 2023, ha affermato la società.