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Tag: Sanremo 2023

Sonia Bergamasco con Rita Marcotulli e Damiani in “Marilyn and I”

Sonia Bergamasco con Rita Marcotulli e Damiani in “Marilyn and I”Roma, 30 nov. (askanews) – “Marilyn and I, un incontro” è la passeggiata musicale sulle tracce di un’attrice indimenticabile (tratto dal libro “La bellezza di Marilyn” di Truman Capote ed. Contrasto e da “Marilyn Monroe Fragments”, a cura di Bernard Comment e Stanley Buchthal ed. Feltrinelli) in programma venerdì 1 dicembre 2023 al Teatro Studio (alle 21) dell’Auditorium Parco della musica di Roma, produzione originale della 26esima edizione del festival di jazz e musiche improvvisate “Una striscia di terra feconda”.

Alla voce di Sonia Bergamasco si uniscono il pianoforte di Rita Marcotulli e il contrabbbasso di Paolo Damiani. Il festival di jazz e musiche improvvisate Una striscia di terra feconda, nato nel 1998, è organizzato dall’associazione Teatro dell’Ascolto e da ormai anni si svolge a Roma alla Casa del Jazz e in Auditorium Parco della Musica, grazie all’accordo con la Fondazione Musica per Roma. I direttori artistici Paolo Damiani e Armand Meignan e Roberto Catucci.

La rassegna è dedicata ad artisti italiani e francesi spesso invitati a suonare insieme; questa idea di festival implica ben altri rischi rispetto al semplice scritturare gruppi in tour, come avviene nella maggioranza di manifestazioni apparentemente simili. A seguire, sabato 2 dicembre alla Casa del jazz, alle 21, altra produzione originale “Barbara” – cantautrice, pianista e inizialmente interprete di Brel, Brassens e altri fenomeni – con David Riondino voce narrante, Sara Jane Ceccarelli voce, Christian Pabst pianoforte a coda, tastiere, Paolo Ceccarelli chitarra elettrica.

Il 3 dicembre sempre alla Casa del jazz, alle 21, “We improvise better at night”, altra produzione originale con Maria Pia De Vito voce ed elettronica, Anais Drago violino ed elettronica, Michele Rabbia alle percussioni ed elettronica. Da una frase di Emily Dickinson, poetessa che amava la musica e si dilettava ad improvvisare, preferibilmente di notte, prende forma la performance che Maria Pia De Vito, Anais Drago e Michele Rabbia presenteranno a una Striscia di terra feconda Il 4 dicembre alla Casa del Jazz alle 21 si terrà inoltre il Premio Siae 2023, con esibizioni di Mariasole De Pascali (flauto solo); Alessandro Presti (tromba), e Roberto Tarenzi (pianoforte) duo, in collaborazione con il mensile Musica Jazz assegnato ai primi due classificati ex-aequo nella categoria TOP Jazz nuovi talenti.

Il 5 dicembre si torna all’Auditorium Parco della musica (Teatro Studio ore 21) con “Carosonamente”: si ride con le canzoni di Renato Carosone interpretato da Peppe Servillo (voce), Vincenzo Di Donna (violino), Luigi De Maio (violino), Gerardo Morrone (viola) e Antonio Di Francia (cello e chitarra). Venerdì 8 alla Casa del Jazz alle 10 del mattino è la volta di The Winner is: “Marcovaldo”, Cristiano Arcelli direttore, Produzione originale per bambini in collaborazione con IJVAS, una piccola suite per giovani improvvisatori sui racconti di Calvino. La sera invece concerto di Zoe Pia (clarinetto) e Cettina Donato (pianoforte). Sabato 9 dicembre alle 18 prima nazionale di “Jazzmigration” con Juliette Meyer, vocalist, cantautrice e improvvisatrice, e la bassista, compositrice e improvvisatrice Fanny Lasfargues; a seguire alle 21 Javier Girotto (sassofoni) e Jean Pierre Como (pianoforte) offriranno un viaggio musicale luminoso. Infine, domenica 10 alle 18 lo “Yoann Loustalot Trio” con il trombettista Yoann Loustalot che eseguirà il repertorio del suo nuovo album Yéti, con Gianni Caserotto (chitarra) e Stefano Lucchini (batteria). Il grande maestro italiano di tromba Enrico Rava ha detto di lui: “Yoann Loustalot è come un fiore rarissimo che, quando appare in un giardino, fa sparire tutti gli altri fiori”. Alle 21 “Operaquartet” con Luigi Cinque (sassofoni, live eletronics), la star del clarinetto Louis Sclavis, Anais Drago (violino, live eletronics) e Paolo Damiani (contrabbasso).

Uiv: in Italia 50 mln etichette vini già stampate, danno enorme

Uiv: in Italia 50 mln etichette vini già stampate, danno enormeRoma, 30 nov. (askanews) – Sono oltre 50 milioni le etichette di vini italiani già stampate secondo il modello inizialmente condiviso e poi sconfessato dalle linee guida della Commissione Ue. Lo afferma l’Unione italiana vini (Uiv), ribadendo come l’intempestivo intervento della Commissione, a 2 anni dalla stesura del Regolamento comunitario e ad appena 2 settimane dal varo della nuova etichettatura europea. sia un danno imprevisto e importante per il settore. Per questo Uiv chiede un’immediata sospensione in merito alla principale criticità contenuta nelle linee guida della Commissione, per rivederne il contenuto e garantire certezza giuridica alle imprese. Contestualmente, aggiunge Uiv, sarà necessario ottenere il consenso all’utilizzo di tutte le etichette stampate prima della pubblicazione delle linee guida e fino a esaurimento scorte.

Uiv rileva anche che le precisazioni fatte ieri dal portavoce Agricoltura della Commissione, Olof Gill, non soddisfano le imprese del vino e non risolvono il caos determinato dall’ultimo cavillo voluto dall’esecutivo europeo (la parola “ingredients” anziché l’acronimo “i” a fianco al QR code sulla lista degli ingredienti). Secondo Unione italiana vini (Uiv) e il Comitato europeo delle aziende vitivinicole (Comité Vins – CEEV), la nuova interpretazione fornita dall’istituzione si presta a diverse violazioni, a partire dal testo legislativo, poiché non spetta alla Commissione apportare nuove norme a livello di orientamento interpretativo. In aggiunta, si prospetta una violazione dei principi generali dell’Ue, come la certezza del diritto e la proporzionalità: è infatti giurisprudenza consolidata che gli enti non possano adottare nuovi obblighi senza un termine ragionevole per attuarli.

C’è poi, secondo le due organizzazioni, una violazione delle norme procedurali: “imporre una diversa interpretazione del Regolamento a pochi giorni dall’adozione della norma lede infatti il principio comunitario inserito nel programma di lavoro della Commissione che ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi inutili. Con buona pace di milioni di etichette già state stampate, in buona fede e nel rispetto della Legislazione, destinate al macero. Atteggiamento questo contrario anche alle politiche sulla tutela dell’ambiente”.

Dl energia, Tajani: da mercato libero effetti positivi, no demagogia

Dl energia, Tajani: da mercato libero effetti positivi, no demagogiaRoma, 30 nov. (askanews) – “In questi giorni si è aperto un dibattito sul mercato libero e in questo senso noi vogliamo assolutamente tranquillizzare i consumatori: è finita sulle prime pagine dei giornali ma è una questione che riguarda il 10% della bolletta di una parte limitata di cittadini, quindi non dobbiamo essere allarmati, non dobbiamo essere preoccupati”. Lo ha detto il segretario di Forza Italia e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di una conferenza stampa sul tema dell’energia.

“Non bisogna fare una tempesta in un bicchiere d’acqua perché a nostro giudizio non si provocherà nessun danno al consumatore”, “non trasformiamo in polemiche demagogiche una questione che produrrà effetti positivi”, ha aggiunto.

Lombardia celebra 40 anni legge regionale che tutela aree verdi

Lombardia celebra 40 anni legge regionale che tutela aree verdiMilano, 30 nov. (askanews) – La Regione Lombardia ha celebra i 40 anni della legge regionale che regolamenta le diverse aree verdi protette, che occupano quasi il 30% del territorio. Si tratta di 24 parchi regionali, 101 parchi di interesse sovracomunale, 3 riserve naturali statali e 67 riserve naturali regionali, 33 monumenti naturali e 246 siti Rete Natura 2000. Un patrimonio definito, oggi al convegno ‘Le aree protette in Lombardia, 40 anni di tutela e valorizzazione’ dal presidente della Regione, Attilio Fontana, e dall’assessore al Territorio, Gianluca Comazzi, “eccezionale, da tutelare e da valorizzare”. I lavori si sono svolti all’auditorium Giorgio Gaber del Pirellone.

“Questa – ha affermato il presidente Fontana – è una giornata speciale, una celebrazione del ruolo cruciale che i parchi lombardi hanno nel preservare le aree protette e nell’insegnare una consapevolezza ambientale più profonda. Un impegno vitale quindi per garantire la tutela del nostro territorio e il benessere di tutti i cittadini. Lavorando in sinergia con le comunità locali, coinvolgendole nelle decisioni riguardanti la gestione delle aree verdi, con progetti di volontariato e di conservazione, adottando un approccio integrato che si relazioni con tutte le realtà presenti sul territorio, è infatti possibile garantire che il potenziale verde della nostra Regione venga valorizzato al meglio”. “Il quarantesimo anniversario della legge 86/83 – ha sottolineato l’assessore Comazzi – è un momento di riflessione e celebrazione per tutti noi impegnati nella preservazione del patrimonio ambientale della Lombardia. Sono estremamente grato per il prezioso lavoro svolto e il costante impegno nella valorizzazione del bellissimo territorio lombardo e della sua eredità. I nostri parchi, le nostre riserve naturali, i siti di Rete Natura, rappresentano infatti tutti un valore inestimabile per la qualità della vita dei cittadini, per lo sviluppo sostenibile del territorio e un forte vettore di crescita per il turismo lombardo. Il nostro sostegno a questo sistema di aree protette – ha concluso – è quindi essenziale per garantire un futuro sostenibile per la Lombardia”.

Al convegno con un video messagio è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin. “Le aree protette – ha detto – sono uno strumento fondamentale per la difesa degli ecosistemi e della nostra biodiversità. Quelle lombarde da 40 anni svolgono un ruolo essenziale di tutela e sono tra le più importanti nel nostro Paese”.

Netanyahu dice a Blinken: distruggeremo Hamas, niente ci fermerà

Netanyahu dice a Blinken: distruggeremo Hamas, niente ci fermeràRoma, 30 nov. (askanews) – Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto al segretario di Stato Usa Antony Blinken “che abbiamo giurato, e io ho giurato, di distruggere Hamas. Niente ci fermerà”: lo ha affermato lo stesso primo ministro israeliano a conclusione del colloqui con il capo della diplomazia americana, in cui ha ribadito che la guerra a Gaza continuerà finché Israele non libererà tutti i suoi ostaggi, non sconfiggerà Hamas e garantirà che nessuna minaccia simile verrà mai più posta da Gaza. Lo riporta Times of Israel.

Netanyahu ha sottolineato che l’incontro è avvenuto poco dopo l’uccisione di tre israeliani in un attacco terroristico a Gerusalemme rivendicato da Hamas. “Questo è lo stesso Hamas. È lo stesso Hamas che ha commesso il terribile massacro del 7 ottobre, lo stesso Hamas che cerca di assassinarci ovunque”.

BNL BNP Paribas riceve la “certificazione per la parità genere”

BNL BNP Paribas riceve la “certificazione per la parità genere”Roma, 30 nov. (askanews) – BNL BNP Paribas ha ottenuto la certificazione per la parità di genere UNI PdR/125:2022. Un riconoscimento importante, rilasciato da DNV Italia*, che premia l’impegno messo in atto nel favorire l’inclusione, valorizzare le diversità, ridurre il gap di genere e contrastare ogni forma di discriminazione.

La Banca – informa una nota dell’istituto – è stata valutata sulla base di indicatori di performance per sei aree tematiche specifiche: cultura e strategia; governance; processi human resources; opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda; equità remunerativa per genere; tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. BNL BNP Paribas ha ampiamente superato la soglia minima prevista per ogni indicatore e non sono emerse valutazioni di “non conformità”.

«La certificazione per la parità di genere ci rende molto orgogliosi e apprezziamo che la qualità del nostro impegno venga riconosciuta anche dall’esterno – ha dichiarato Geraldine Conti, People & Culture Director di BNL BNP Paribas. Questo attestato è un riconoscimento all’interno di un processo più ampio, con obiettivi al 2025, che la Banca sta portando avanti puntando al pieno equilibrio di genere. Crediamo che il talento e le capacità delle persone possano essere valorizzati solamente in presenza di un ambiente sano, equilibrato e stimolante, dove si possa esprimere la propria professionalità senza ostacoli di alcun tipo. Continuare a migliorare il contesto lavorativo è una delle nostre chiavi per innovare l’azienda». Tale riconoscimento prova l’efficacia delle politiche adottate dalla Banca nel contrasto alla disparità di genere e a qualsiasi tipo di discriminazione e testimonia la centralità dell’uguaglianza come valore alla base del proprio agire quotidiano. BNL BNP Paribas si impegna ogni giorno affinché siano garantite pari condizioni di lavoro, opportunità di carriera e, attraverso accordi tra azienda e organizzazioni sindacali in rappresentanza dei dipendenti, un adeguato work-life balance.

BNL, coerentemente con il Gruppo BNP Paribas, sostiene l’empowerment femminile. La Banca ha l’obiettivo di arrivare al 40% di presenze femminili nel management e nel Board entro il 2025, un percorso già molto ben avviato, anche attraverso piani di formazione e crescita dedicati: oggi la popolazione aziendale dei talenti giovani in BNL è già costituita per oltre il 50% da donne e conta un vertice totalmente al femminile, tra Presidente e Amministratore Delegato.

I Subsonica escono con Adagio, colonna sonora del film omonimo

I Subsonica escono con Adagio, colonna sonora del film omonimoMilano, 30 nov. (askanews) – I Subsonica, autori e compositori della colonna sonora originale del film di Stefano Sollima Adagio (prodotto da The Apartment del Gruppo Fremantle e AlterEgo, distribuito da Vision Distribution dal 14 dicembre), annunciano l’uscita speciale del brano omonimo che sarà disponibile da domani esclusivamente sulle piattaforme digitali. L’inedito farà parte del decimo album in uscita nel 2024.

“Abbiamo accolto l’invito a curare la colonna sonora di un film così importante sentendoci onorati, perché Stefano oltre che un regista dal respiro internazionale, è un vero appassionato di musica ed è solito collaborare, nei suoi film, con compositori e band di livello planetario.” Racconta la band “Abbiamo messo i nostri strumenti a sua completa disposizione, smaterializzandoli nella narrativa della pellicola. Abbiamo lavorato molto proponendo tante soluzioni diverse, anche improvvisando tutti insieme, per raggiungere man mano il più alto grado di sintonia con il passo e le atmosfere di “Adagio”. Il respiro armonico di un tema di Boosta potenziato con una vera orchestra di 50 elementi supervisionata dal maestro Fabio Gurian, le obliquità di chitarre che vibrano in modo diverso a seconda delle scene, l’utilizzo visionario di un basso senza tasti, la batteria trasformata in un malleabile set percussivo e la voce utilizzata come strumento ci hanno permesso di riprendere contatto con lo spirito da “musica d’insieme” prima ancora di rimetterci a scrivere le canzoni per l’ultimo album. Con grande giovamento per quest’ultimo. Alla fine abbiamo chiesto a Stefano di poter trasformare uno dei temi portanti della colonna sonora in canzone, per suggellare in modo più completo questa stimolante collaborazione, senza sapere come avrebbe reagito. Abbiamo scoperto che non aspettava altro e quindi, ispirati dalla trama di questo action movie crepuscolare, abbiamo scritto il testo e creato uno dei “crescendo” più intensi della nostra discografia, per la chiusura dei titoli di coda. Poi non abbiamo resistito alla tentazione di usarlo anche come finale del nuovo album.” Per la band – già insignita del Premio speciale Soundtrack Stars Awards per la musica del film Adagio, presentato all’80esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia – un ritorno al cinema nella colonna sonora perfettamente sintonizzata con il ritmo narrativo del film. “Un contributo – si legge nella motivazione del Premio – che fin dalla prima inquadratura segna il ritmo di un’invenzione musicale che definisce il mondo del giovane protagonista del film e, insieme, il declino di un mondo senza possibilità di riscatto come la decadenza di una città che brucia tra le fiamme anche la sua grande bellezza. Un tappeto sonoro che resta nella memoria”.

I Subsonica torneranno con il decimo attesissimo album nel 2024, anticipato dal primo singolo “Pugno di Sabbia” uscito ad ottobre. Un brano che gioca a confondere le idee tra pulsazione black, distorsioni rock, tra rullate di batteria e urla al microfono, tra melodia italiana e suggestioni meticce targate UK, in crescendo costante fino alla fine. Un “Pugno di sabbia” è quello che simbolicamente ci resta in mano quando, ancorati ad un passato che non passa, cerchiamo di combatterne ombre e fantasmi senza mai cambiare percezione e prospettive. Rimanendo intrappolati. Un riff di chitarra distorta, su un clap di Roland 808: (la drum machine più utilizzata dal mondo trap e hip hop) chiarisce già da subito, con accostamento apparentemente impossibile, che i confini sono fatti per essere demoliti. Cosa che i Subsonica amano fare dal 1996. Il prossimo aprile saranno live sui palchi dei principali palazzetti italiani con Subsonica 2024 Tour. La tournée, prodotta da Live Nation, partirà il 3 aprile da Mantova per proseguire il 4 aprile a Milano, il 6 aprile a Conegliano (TV), l’8 aprile a Roma, il 10 aprile a Bologna, l’11 aprile – a Firenze per chiudere il 13 aprile a Torino. Radio Capital è la radio ufficiale del tour .

Expo 2030, Conte: Italia umiliata, Meloni fischietta indifferente

Expo 2030, Conte: Italia umiliata, Meloni fischietta indifferenteRoma, 30 nov. (askanews) – “Dai 200 miliardi del Pnrr all’umiliazione dell’Expo”: con questo titolo il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, ha pubblicato su Facebook un post sulla bocciatura della candidatura di Roma per Expo 2030.

“Lo avete notato anche voi? L’Italia – ha affermato l’ex presidente del Consiglio – incassa un’umiliazione sulla candidatura Expo e Giorgia Meloni fischietta indifferente, come se questa débâcle non la riguardasse. Nel 2020 l’Italia ottenne oltre 200 miliardi in Europa e il Governo che si guadagnò quella vittoria, da me guidato, divenne il nemico pubblico numero uno, in particolare per un certo modo di fare politica e per buona parte della stampa. Il raffronto tra questi due casi, pure molto diversi tra loro, chiarisce un aspetto: il dibattito pubblico è ormai inquinato dalla ‘facoltà di propagandare’ che ha preso il sopravvento sul ‘diritto all’informazione’”. “Partiamo dal Pnrr. Dopo il braccio di ferro con Bruxelles – e grazie ai sacrifici dei cittadini durante la pandemia – il mio Governo – ha proseguito – rientrò in Italia con i 209 miliardi. All’inizio nessuno ci credeva, ma quando riuscimmo a raggiungere questo risultato scoprimmo subito che il ‘patriottismo’ in Italia è spesso inteso come un mero slogan elettorale. Non si contano i sommovimenti di bile che spinsero a sabotare quel piano di ripresa. Fratelli d’Italia si astenne più volte nel corso delle votazioni all’Europarlamento; esponenti della Lega iniziarono a screditare quel successo, fino a parlare di una ‘frittata fatta’; Renzi, il più spregiudicato, iniziò ad attaccare il Governo con i pretesti più disparati, sino a farlo cadere”. A giudizio di Conte “anche dopo sono continuate le ricostruzioni più strampalate, tutte però accomunate dal voler riconoscere il merito di quei finanziamenti a tutti, fuorché al mio Governo: Berlusconi si intestò il risultato dai banchi dell’opposizione; molti lo intestarono a Draghi, che nel 2020 non era neanche a palazzo Chigi; Renzi disse che era merito di un algoritmo olandese; per altri fu merito esclusivo di Angela Merkel”.

“Veniamo – ha scritto ancora il leader del M5S – alla sconfitta della candidatura di Roma all’Expo 2030. L’insuccesso poteva starci, l’umiliazione no. Il verdetto di Parigi non lascia margini di interpretazione: Riad 119 voti, Roma solo 17. Siamo giunti ultimi, scavalcati anche dalla coreana Busan. Per coprire questo disastro è iniziato subito un teatrino di giustificazioni assurde. Abbiamo perso perché Virginia Raggi disse ‘no’ alle Olimpiadi, sostiene qualcuno – omettendo però di precisare quale collegamento ci sia mai tra eventi così diversi. Abbiamo perso perché non possiamo competere con i mezzi finanziari di Riad. È una competizione tra città, quindi ha perso il sindaco Gualtieri. Insomma, è stato un florilegio di scuse per nascondere l’inadeguatezza del Governo Meloni in questo disastro”. “Eppure Giorgia Meloni aveva dichiarato – – ha ricordato Conte – che l’Expo 2030 a Roma era – testuale – una ‘priorità nazionale’. Lo diceva dopo un incontro con i vertici del Bureau International des Expositions. Non si è però fatta vedere a Parigi e ancora oggi, a distanza di giorni da una votazione che ci ha umiliati, continua a fischiettare indifferente. Per inciso, un sano patriottismo l’ha dimostrato, al contrario, il presidente coreano Yoon Suk Yeol, il quale non solo si è piantato a Parigi per perorare la causa, ma di fronte al verdetto finale che ha visto il suo Paese arrivare secondo ha dichiarato: ‘Offro le mie sincere scuse per aver deluso la nostra gente. È tutta colpa mia’”.

(segue)

Trasporti, Comune Milano approva piano per prolungare M4 a Segrate

Trasporti, Comune Milano approva piano per prolungare M4 a SegrateMilano, 30 nov. (askanews) – Lo sviluppo del trasporto pubblico nell’area est Milano fa un nuovo passo avanti con l’approvazione da parte della Giunta comunale di Milano del Piano di fattibilità tecnica ed economica del progetto di prolungamento della M4 fino a Segrate. Il costo stimato, aggiornato anche alla luce degli incrementi dovuti all’aumento dei costi dei materiali, è di 470 milioni di euro. Questa approvazione è propedeutica all’inserimento dell’intervento nel Piano Triennale delle Opere pubbliche 2024-2026. Il Comune di Milano si è anche aggiudicato un bando europeo del valore di 3,5 milioni che cofinanzierà il progetto definitivo dell’opera, in fase di avvio.

Il prolungamento della ‘blu’ prevede la realizzazione di due ulteriori fermate, da Linate Aeroporto fino a Segrate (con una tappa intermedia a Idroscalo-San Felice, sempre nel territorio del Comune di Segrate). Questo intervento, data la vicinanza della fermata metropolitana con la stazione ferroviaria di Segrate, consentirà alle città servite dalla linea Milano-Venezia (Bergamo, Brescia, Verona, Padova) di accedere più facilmente al city airport, oltre a garantire un collegamento diretto con il centro di Milano attraverso il trasporto pubblico. L’opera ha ottenuto un finanziamento di 420 milioni di euro dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Oltre agli stanziamenti garantiti dai fondi europei e a quelli dei soggetti pubblici e privati interessati, sono da reperire ulteriori risorse per oltre 44 milioni di euro, necessarie per lo più per l’aggiornamento dei costi dei materiali.

“Si tratta di un’opera fondamentale – ha commentato l’assessora alla Mobilità Arianna Censi – con un’importante ricaduta sulla nostra città. Una linea metropolitana che collegherà Segrate al centro di Milano in meno di venti minuti sarà estremamente competitiva rispetto al mezzo privato, per questo aiuterà a diminuire l’ingresso della auto in città. Possiamo quindi parlare di un intervento ad altissimo valore aggiunto per la mobilità pubblica dell’est milanese e, più a larga scala, per il quadrante orientale lombardo. Oltre ad avere anche un impatto evidente sulle dinamiche del pendolarismo dei comuni di prima cintura”. La Giunta ha anche deliberato, come già annunciato in Commissione consiliare, lo stanziamento di 130 milioni di euro – in parte coperti da fondi statali – per i maggiori fabbisogni connessi alla costruzione della M4. Si è infatti completato il percorso, avviato nei mesi scorsi, di puntuale valutazione e verifica dell’aumento dei tempi (con conclusione dei lavori confermata entro il 2024) e dei costi, sopraggiunti principalmente a causa della emergenza epidemiologica da Covid 19, della crisi internazionale in atto (riconosciuta, tra l’altro, da appositi interventi legislativi sulle opere pubbliche da parte del Legislatore) e dal ritrovamento di reperti archeologici. L’iter si è concluso sulla base delle determinazioni del Collegio Consultivo Tecnico, espressamente previsto dalle norme nazionali, costituito da esperti e presieduto dal Presidente del Consiglio dei Lavori pubblici.

Lollobrigida: zootecnia italiana esempio tradizione e innovazione

Lollobrigida: zootecnia italiana esempio tradizione e innovazioneRoma, 30 nov. (askanews) – “Il mondo dell’agricoltura e dell’allevamento è centrale e va difeso e valorizzato. Sono due cose che viaggiano di pari passo. Senza allevamento e senza agricoltura, la natura non migliora. La zootecnica italiana è un mondo fatto di tradizione, sacrifici, lavoro, passione, in costante evoluzione, sempre più sostenibile e attento al benessere animale. Un esempio di come ricerca e innovazione, unite alla maestria degli allevatori italiani, rendano sempre più competitive le nostre imprese e i nostri prodotti di qualità nel mondo”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, oggi a Cremona inaugurando la 78esima edizione delle Fiere zootecniche internazionali, con il ministro del Turismo, Daniela Santanchè e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Beduschi.

“In Europa abbiamo raggiunto un importante risultato. Abbiamo frenato chi voleva paragonare le emissioni animali a quelle industriali. Su questo, l’Italia ha svolto un ruolo di primo piano, grazie all’azione dei suoi parlamentari a Bruxelles e al sostegno del Governo. Siamo al fianco degli allevatori italiani”, ha sottolineato il ministro. “Questo appuntamento mostra un settore radicato nella nostra storia e nella nostra economia, grazie al lavoro e ai risultati delle imprese del comparto, e conferma la sinergia tra il mondo della produzione e della promozione che, lavorando insieme, riescono a valorizzare il Sistema Italia”, ha evidenziato il ministro. Proprio per rimarcare questo, Francesco Lollobrigida ha ricordato che “all’ultimo Consiglio Europeo, ho presentato un documento che tutela gli agricoltori e i prodotti italiani, garanzia di sicurezza e qualità. L’agricoltore deve essere riconosciuto come il primo manutentore del territorio, il primo ambientalista”.