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Tag: Sanremo 2023

Aerospazio in Italia conta 300 imprese e fattura 4 miliardi di euro

Aerospazio in Italia conta 300 imprese e fattura 4 miliardi di euroRoma, 29 nov. (askanews) – Secondo i dati dello Space Economy Report di Euroconsult l’Economia dello Spazio – a livello mondiale – si attesta sui 464 miliardi di dollari (2022). Il mercato spaziale globale si stima che raggiungerà oltre i 737 miliardi di dollari entro un decennio. L’Italia può contare su una struttura di base di circa 300 imprese con un fatturato annuo che supera i 4 miliardi di euro.

L’Economia del Mare, secondo i dati dell’XI Rapporto Nazionale di Unioncamere, contribuisce in maniera significativa alla formazione del PIL per un valore aggiunto prodotto pari a 52,4 miliardi di euro, che hanno attivato altri 90,3 miliardi negli altri settori economici, per un valore aggiunto complessivo che raggiunge i 142,7 miliardi di euro (pari all’8,9% del valore aggiunto prodotto dall’intera economia nazionale), con oltre 913.000 addetti in ben 228.190 imprese. I dati sono emersi al Ministero delle imprese e del Made in Italy durante il Forum: “Space&Blue. Economia dello Spazio e del Mare: interconnessioni Made in Italy”. I lavori, moderati dalla giornalista del TG1 Paola Cervelli, sono stati promossi e introdotti da Roberta Busatto, giornalista specializzata nei due settori, e dal keynote speaker Silvio Rossignoli, esperto aerospaziale e Presidente di Federlazio.

“Sessant’anni dopo l’avvio delle prime attività spaziali in Italia – ha affermato Silvio Rossignoli secondo quanto riporta una nota – abbiamo l’occasione, data dalle capacità di ricerca del CNR, dall’impegno della Marina Militare, della Fondazione Leonardo e delle altre realtà industriali coinvolte, di avviare una nuova fase economica per il nostro Paese, con l’avvio di nuove modalità di utilizzo delle risorse sottomarine. Una nuova economia che si inserisce a pieno titolo nel più ampio ambito di congiunzione tra Spazio e Mare”. Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy: “Come Mimit siamo al lavoro su tre collegati alla legge di bilancio, di cui uno dedicato alla Blue Economy, uno alla Space Economy e uno sulle nuove tecnologie abilitanti. Guardiamo con grande attenzione alla cantieristica, alla robotica marina, alle biotecnologie blu, alle energie rinnovabili marine e allo sviluppo di tecnologie sostenibili per lo sfruttamento di risorse abiotiche marine, perché avranno un ruolo di prim’ordine per l’industria”.

Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del Mare: “Riunirò il Comitato interministeriale per le politiche del mare per definire una bozza di piano strategico. Il nostro Paese può diventare leader. Sono convinto che tanto lo spazio quanto il mare debbano promuovere interconnessioni, perché l’uno è utile all’altro e viceversa. È un nuovo spazio economico assai ampio in cui l’industria italiana può davvero trovare spazio e affermarsi nella leadership”.

Confagricoltura: olio Evo, in 2023 290mila tonn. (+20% su 2022)

Confagricoltura: olio Evo, in 2023 290mila tonn. (+20% su 2022)Roma, 29 nov. (askanews) – Produzione di olio di oliva italiano a 290mila tonnellate nel 2023, con un aumento del 20% rispetto allo scorso anno, ma inferiori del 17% rispetto alle 350mila tonnellate raggiunte in alcuni anni precedenti. Centro Nord e Sud hanno situazioni diverse. Sono i dati di Confagricoltura, resi noti nel corso della firma della intesa per il rilancio e la valorizzazione della filiera dell’olio extravergine di oliva made in Italy tra la stessa Confagricoltura e Unapol oggi a Palazzo della Valle.

L’Italia è il secondo produttore al mondo di olio di oliva dopo la Spagna, il primo consumatore, il primo importatore e il secondo esportatore con un ruolo da leadership a livello internazionale. La produzione italiana copre mediamente il 15% di quella mondiale, la Spagna il 45%. Insieme rappresentano anche la quasi totalità delle esportazioni mondiali (60% la Spagna e 20% l’Italia). In Puglia, Calabria e Sicilia la raccolta può essere considerata abbastanza soddisfacente, anche se la prolungata siccità ha ridotto i quantitativi. Contenuti gli attacchi di fitopatie. Differenti le performance nel Centro Nord, dove si sono verificate numerose fitopatie, come la cecidomia in Liguria, la mosca dell’olivo in varie regioni e fenomeni di cascola in Lombardia e Veneto.

“Alcune regioni, come l’Umbria – spiega Walter Placida, presidente della Federazione Nazionale Olio di Confagricoltura – hanno investito nella filiera olivicola regionale con fondi dedicati. La Calabria ne sta discutendo in questi giorni, ma in generale è necessario attribuire adeguate risorse economiche, prestando attenzione alle tecnologie e ai nuovi impianti di uliveti ad alta densità che dovranno garantire produzioni capaci di soddisfare quantomeno la domanda interna”. “Sul fronte del mercato – aggiunge Placida – gli operatori difendono le proprie posizioni. Il livello attuale dei prezzi dell’olio extravergine è adeguato al pregio di un prodotto che ha altissime proprietà salutistiche ed è il giusto differenziale che valorizza la più elevata qualità rispetto ad altri oli di oliva e a oli vegetali, differenziale che andrebbe mantenuto”. La produzione mondiale di olio di oliva, anche se leggermente più alta della scorsa campagna, con una stima di 2,6 milioni di tonnellate è ben al di sotto (-16%) della media quinquennale e con l’aggravio di avere pochissime scorte disponibili.

Sul fronte delle giacenze, se la media europea degli ultimi cinque anni era di 600mila tonnellate, al 30 settembre 2023 erano in stock soltanto 309mila tonnellate, con una previsione della Commissione di ulteriore riduzione a 203mila tonnellate a settembre 2024. In Italia, al 30 settembre c’erano 153.970 tonnellate, con riduzione di circa il 30% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo andamento si riflette necessariamente sui prezzi che, anche per questo fattore, sono più alti: in alcune piazze di scambio l’olio extravergine italiano ha infatti superato i 9 euro al kg.

Intesa Confagri-Unapol per valorizzare filiera olio Evo

Intesa Confagri-Unapol per valorizzare filiera olio EvoRoma, 29 nov. (askanews) – Una intesa per valorizzare la filiera dell’olio extravergine di oliva made in Italy e ridare slancio al comparto attraverso azioni puntuali che portino a un netto cambio di passo per il settore, ancora troppo frammentato e con realtà disomogenee per livello di innovazione e competitività, soprattutto a fronte dei cambiamenti climatici che incidono sempre di più sui livelli produttivi. L’intesa è stata siglata tra Confagricoltura e Unapol oggi a Palazzo della Valle dai rispettivi presidenti, Massimiliano Giansanti e Tommaso Loiodice, con l’obiettivo di contribuire ad aumentare la produzione oleicola italiana e la commercializzazione del prodotto di origine nazionale e dell’olio extravergine 100% made in Italy, migliorando la redditività delle imprese in un periodo molto difficile per il comparto.

Unapol (Unione nazionale associazioni produttori olivicoli) rappresenta 17 organizzazioni di produttori (Op) di Toscana, Umbria, Lazio, Molise, Campania, Calabria, Basilicata, Puglia, Sicilia. L’intesa con Confagricoltura impegna le parti a collaborare anche per favorire accordi commerciali con player del settore, lavorare su specifiche tematiche ai tavoli di confronto e diffondere conoscenze tecniche. “E’ importante avviare al più presto un piano per innovare il settore, accompagnato da adeguate misure per le imprese, in un’ottica di mercato internazionale – ha detto Giansanti – Inoltre, promuovere e incentivare la conoscenza del prodotto italiano con un’educazione al consumo e un’informazione sulla ricchezza e la versatilità dell’olio EVO nazionale è altrettanto fondamentale per il rilancio del comparto, che rappresenta una delle eccellenze più conosciute e riconosciute del Made in Italy agroalimentare e ingrediente simbolo della dieta mediterranea”.

“Questo accordo vuole dare maggiore forza e aprire scenari di crescita, miglioramento e sviluppo delle politiche innovative e propositive per il settore – ha spiegato Loiodice – Bisogna fare squadra, proteggere questo prodotto e questo valore senza cadere nel tranello di tornare, da qui a breve, a un sotto -riconoscimento del valore stesso dell’extravergine di oliva, considerando anche i costi di produzione aumentati e le nuove sfide sul piano climatico, che impongono maggiori dispendi. Per fortuna il mercato oggi inizia a comprendere le tre direttrici fondamentali che sono la sostenibilità ambientale, sociale ed economica per le imprese olivicole, così anche, poco per volta, il giusto valore del prodotto finale”.

”Libri al Museo”, al Museo Napoleonico si presenta libro su Napoleone

”Libri al Museo”, al Museo Napoleonico si presenta libro su NapoleoneRoma, 29 nov. (askanews) – In occasione dell’uscita nelle sale cinematografiche italiane del film biopic “Napoleon” di Ridley Scott, la Sala Impero del Museo Napoleonico ospita venerdì primo dicembre alle 16 uno speciale incontro della rassegna Libri al Museo dedicato alla monografia Napoleone del Prof. Luigi Mascilli Migliorini, un dialogo a più voci sul personaggio Napoleone e sulla sua discussa, ma indubbia “epicità”.

Il libro, ripubblicato in un’edizione aggiornata e accresciuta da un nuovo ampio capitolo introduttivo, ha vinto il Grand Prix della Fondation Napoléon, ed è considerato una delle maggiori biografie su Napoleone, una lettura completa, ma anche avvincente, arricchita da numerosi particolari aneddotici e riferimenti a fonti letterarie. Il libro, più che celebrare l’uomo d’armi o il politico, narra la storia dell’uomo, “spettatore e attore” della propria esistenza nel qui ed ora del periodo storico di appartenenza. Il Museo Napoleonico fa da cornice e sfondo all’incontro del ciclo “Libri al Museo”, ponendo le sue opere, i suoi ambienti e la sua storia in dialogo con l’autore e gli argomenti trattati.

L’incontro verrà introdotto dall’Assessore alla Cultura Miguel Gotor. A seguire interverranno Ilaria Miarelli Mariani (Direttrice della Direzione Musei Civici della Sovrintendenza Capitolina), Luigi Mascilli Migliorini (Storico e accademico dei Lincei e autore del volume), Alessandra Necci biografa storica e docente Luiss. Libri al Museo è il ciclo a cura della Sovrintendenza Capitolina, che ospita in varie sedi museali la presentazione di pubblicazioni dedicate alla storia dell’arte, alla museologia e ai beni culturali. Aperte al pubblico, le presentazioni coinvolgono autori ed esperti del settore, mettendo al corrente i visitatori sulle novità e sul dibattito attuale. L’iniziativa è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura. L’ingresso è libero fino ad esaurimento posti.

”Transizione ecodigitale soluzione per dare slancio all’Italia”

”Transizione ecodigitale soluzione per dare slancio all’Italia”Milano, 29 nov. (askanews) – La transizione ecologica e digitale è l’elemento fondamentale su cui l’Italia deve investire per una vera strategia nazionale di ripresa e resilienza, per una vera indipendenza energetica e per l’adattamento agli effetti avversi del cambiamento climatico, con benefici per l’economia e nuova occupazione. L’innovazione tecnologica è per definizione il settore più dinamico e favorevole a raggiungere tale scopo, e deve essere considerata con tutte le sue potenzialità. Parlamento e Governo sono chiamati a un deciso e urgente cambio di passo su questioni cruciali come innovazione tecnologica green, economia circolare, ambiente e clima nell’interesse del Paese e dei cittadini. Una svolta equa e inclusiva che deve mettere al centro soprattutto i giovani nativi eco-digitali che con le loro competenze, capacità e attitudini sono chiamati al ruolo di protagonisti. Sono questi i principali temi affrontati ieri, 28 novembre, all’incontro nazionale della Rete EcoDigital che, insieme a Fondazione Homo Ex Machina, con il patrocinio della Fondazione UniVerde e con la Media partnership di Radio Radicale e TeleAmbiente, ha rilanciato a Roma il nuovo incontro nazionale “La rivoluzione EcoDigital. Libertà energetica e giustizia climatica. Giovani, innovazioni, best practice e norme per una transizione Ecologica e Digitale rapida ed equa” che si è svolto alla Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani e in diretta streaming su Radio Radicale.

“Dobbiamo intervenire subito, le emergenze climatica e sociale peggiorano – sottolinea Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione UniVerde e Promotore Rete EcoDigital – . Migliaia di attivisti, imprenditori e amministratori, in gran parte giovani, stanno già operando per costruire le basi di un’Italia più ecologica, solidale e digitale. Le adesioni e le best practice che stanno giungendo da tutta Italia sono una speranza concreta per accelerare la transizione ecodigital che è l’unica garanzia di vera indipendenza energetica e slancio tecnologico per un benessere duraturo. La transizione ecologica per 100% rinnovabili e quella digitale, che consenta di controllare e ottimizzare consumi, verificare spese e opere, indirizzare i comportamenti pubblici e privati, vanno coordinate e rese efficaci. Una visione che si ispira al Green Deal europeo e l’Italia deve puntare subito sulle rinnovabili senza barriere ideologiche e burocrazia in eccesso”. “Il 30 si aprirà a Dubai la Cop 28, siamo ormai fuori tempo massimo per agire e fermare il riscaldamento del Pianeta, i cui effetti sono ormai sempre più devastanti. Davanti a questa grave emergenza non si assumono le decisioni conseguenti e soprattutto non si accelera sulla riconversione ecologica per superare al più presto l’economia fossile – ha puntualizzato Loredana De Petris, promotrice della Rete EcoDigital -. La transizione nel nostro Paese è ferma, anzi si fantastica di hub del gas, si perde tempo sul nucleare. Eppure sarebbe un grande aiuto ad un’economia ferma, se non proprio in recessione, e di grande aiuto a livello sociale. Oltretutto il Governo ha messo fine al mercato tutelato e dato incentivi alle imprese energivore”.

Winelivery: raccolta da 3,5 mln per espandere winebar e consolidarsi

Winelivery: raccolta da 3,5 mln per espandere winebar e consolidarsiMilano, 29 nov. (askanews) – Winelivery, società milanese di delivery di vino e bevande a domicilio, ha annunciato una raccolta di capitali di 3,5 milioni di euro. In particolare, la società ha spiegato di “stimare per il 2027 un fatturato di 18 milioni di euro, con un Ebitda superiore a 4 milioni”, e di voler utilizzare i capitali raccolti “per espandere la linea di business ‘Bar & Enoteca’”. Un segmento che attualmente conta “quattro locali di proprietà già operativi a Milano, Roma, Trani, tre in franchising a Parma, Roma e Andria, e otto in allestimento”, e che punta ad arrivare “a fine piano, nel 2027, a più di 80 punti vendita”.

Oltre a questo, l’azienda ha comunicato che investirà ulteriormente nella linea “Data & Media”, puntando a consolidare la propria digital marketing agency “Wedia”, e acquisendo “una media company già identificata e con cui sono in corso trattative”. Fondata nel 2016, Winelivery ha un servizio di consegna attivo in oltre 60 città italiane e “al 30 giugno la sua applicazione ha registrato 1,6 milioni di download, risultando l’app italiana del beverage ad oggi più scaricata”.

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di Hamas

Netanyahu: Israele tornerà a combattere fino alla eliminazione di HamasRoma, 29 nov. (askanews) – “Fin dall’inizio della guerra, ho fissato tre obiettivi: l’eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti i nostri ostaggi e la garanzia che Gaza non sarà mai più una minaccia per Israele. Questi tre obiettivi rimangono in vigore”. Lo ha dichiarato il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu.

“Nell’ultima settimana abbiamo raggiunto un grande risultato: il ritorno di molte decine di nostri rapiti”, ha aggiunto il capo del governo israeliano, “Una settimana fa sarebbe sembrato immaginario, ma l’abbiamo ottenuto. Ma negli ultimi giorni ho sentito una domanda: una volta terminata questa fase di restituzione dei nostri ostaggi, Israele tornerà a combattere? La mia risposta è un sì inequivocabile”. “Non è possibile che non si torni a combattere fino alla fine”, secondo Netanyahu, “Questa è la mia politica, l’intero gabinetto la sostiene, l’intero governo la sostiene, i soldati la sostengono, il popolo la sostiene. Questo è esattamente ciò che faremo”.

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a Natale

Missione Xmas White Challenge, regalarsi un sorriso da star a NataleRoma, 29 nov. (askanews) – Il sorriso è la nostra curva più seducente ed il miglior accessorio da indossare, sempre e comunque. Questo vale, però, in particular modo durante le festività di Natale ed i festeggiamenti per dare il benvenuto al nuovo anno. Lo sanno bene alcune delle celebrities da sempre sotto i riflettori dei Red Carpet internazionali: da Angelina Jolie ad Anne Hathaway – che devono la loro immutata popolarità anche ai loro sorrisi luminosi – e alcune delle personalità più amate del nostro Jet Set, come Miriam Leone, Luca Argentero e Tiziano Ferro.

Ma quali sono le abitudini “salva sorriso”? Clotilde Austoni, Odontoiatra Specialista in Chirurgia Odontostomatologica, svela i dietro le quinte di alcuni dei sorrisi più invidiati nel firmamento delle Star. “Ognuno di noi ha un sorriso unico, non soltanto nelle forme che lo contraddistinguono, ma anche nel colore, che non è mai uguale per tutti”, racconta l’odontoiatra. “Il colore naturale dei nostri denti dipende dallo smalto dentale, che determina il bianco naturale del nostro sorriso. Ecco perchè lo smalto dentale deve essere preservato, evitando abitudini o fattori che lo possano danneggiare e dedicando un’accurata igiene orale, senza eccedere con alimenti che ne favoriscano la iper pigmentazione o addirittura l’erosione. Per avere un sorriso bello e luminoso, il primo passo è quindi prendersene cura”.

La Beauty Routine che fa brillare il sorriso:a corretta igiene orale e maschere remineralizzanti. Spesso quando il sorriso appare ingiallito si tratta di macchie superficiali che potremmo evitare con una buona smile care. Poche abitudini ma buone: dedicare tre minuti allo spazzolamento almeno due volte al giorno e utilizzare il filo interdentale. Sono passaggi fondamentali per proteggere lo smalto e per mantenerne il candore nel caso in cui sia già stato fatto un percorso di sbiancamento. Mai mancare all’appuntamento con la seduta di igiene orale dal proprio odontoiatra di fiducia, da segnare in agenda ogni sei mesi. E ancora: utilizzare maschere remineralizzanti che nutrano lo smalto dei denti è il segreto in più, da tenere a mente per un sorriso sempre luminoso.

Un sorriso ultra white inizia (anche) a tavola. Per ritrovare in tempi brevi un sorriso luminoso, la prima cosa da fare è fare attenzione a quello che si mangia. “Tè, tisane, caffè, frutti rossi, liquirizia e tutte le verdure cotte a foglia verde intenso, per esempio, macchiano i denti se assunti con elevata frequenza”, sottolinea l’esperta. “Per ottenere luminosità extra, consiglio di ridurre il consumo di queste bevande e alimenti. Se proprio non si possono evitare, come rimedio S.O.S. dopo l’assunzione si beva un bicchiere d’acqua. Attenzione a non esagerare anche con bevande/alimenti acidi quali gli agrumi e i soft drinks: se assunti troppo spesso corrodono lo smalto dei denti” Conclude l’esperta.

Chewing Gum allo Xilitolo: il super alleato che non ti aspetti. Se ci si trova fuori casa senza spazzolino e si desidera comunque preservare la propria igiene orale, è sicuramente di aiuto masticare per 4/5 minuti chewing gum senza zucchero e allo xilitolo. L’utilizzo del chewing gum aumenta la produzione di saliva, che riequilibra il pH della bocca e deterge. Inoltre, a differenza delle sostanze zuccherine, lo xilitolo non fermenta nel cavo orale, rinfresca e non compromette integrità dei denti No ai rimedi casalinghi: bicarbonato (abrasivo) e limone (corrosivo). Si crede, erroneamente, che lavare i denti con bicarbonato e limone, sia un ottimo rimedio naturale per sbiancarli, in realtà è molto nocivo. Il bicarbonato, infatti, non solo non ha nessun effetto sbiancante, ma se usato sullo spazzolino consuma lo smalto dei denti e lo riga perché è altamente abrasivo. Il risultato? I denti si macchiano ancora più facilmente e si consumano. Il limone invece contenendo acido citrico, corrode chimicamente lo smalto, portando progressivamente alla sensibilità dentale. I prodotti da banco non sbiancano. Per avere un sorriso più bianco è fondamentale rivolgersi ad un professionista. Infatti, tutti i prodotti da banco, come dentifrici sbiancanti e pennette, per legge non possono contenere più dello 0,1% di perossido di idrogeno (unica molecola sbiancante), e tale percentuale è insufficiente a cambiare il colore dei denti. Lo sbiancamento professionale dal dentista utilizza invece prodotti con concentrazione efficaci che, in base al protocollo e alla tecnica, consentono di ottenere risultati evidenti e duraturi. Oltre i falsi miti. Sfatiamo uno dei falsi miti più diffusi sullo sbiancamento dentale: non è assolutamente dannoso. Si tratta, infatti, di una procedura che utilizza un gel a base di perossido di idrogeno, che a contatto dei denti libera ossigeno. Questo penetra all’interno ed elimina tutte le molecole pigmentanti che hanno ingiallito il sorriso. Più smalto c’è, migliore sarà il risultato. “Più smalto c’è, migliore sarà il risultato”, spiega Clotilde Austoni. “Per questa ragione se un paziente desidera un sorriso bianco e luminoso, ma ha consumato lo smalto dentale a causa del Bruxismo oppure per un’alimentazione ricca di alimenti e bevande acide, durante la visita gli deve essere spiegato che per avere un sorriso bianco potrebbe dover ricorrere a tecniche diverse dallo sbiancamento e cambiare anche alcune delle sue attuali abitudini”. Che fare, quindi, se abbiamo consumato lo smalto dei denti e questi appaiono gialli perchè traspare lo strato di dentina? In questi casi dobbiamo “ricreare” il volume di smalto perso e questo è possibile con faccette in ceramica, sottili gusci che applicati sulla superficie esterna del dente determinano colore e armonia. Sbiancamento domiciliare: più efficace e duraturo. Lo sbiancamento alla poltrona prevede che sia il dentista a posizionare il gel sbiancante. Si utilizza un gel che contiene una concentrazione più alta di perossido di idrogeno, ma che viene applicato solo per la singola seduta. Per dare risultati apprezzabili questo trattamento necessita di almeno tre o quattro sedute, ma garantisce risultati mediamente meno efficaci e duraturi di quello domiciliare. La tecnica domiciliare, invece, prevede di realizzare mascherine su misura all’interno delle quali è il paziente a posizionare il gel sbiancante. Le mascherine vengono indossate per qualche ora al giorno per almeno due settimane. In questo caso il gel è più delicato ma poiché l’applicazione è costante nel tempo consente di ottenere risultati più efficaci e duraturi. Immaginiamo una maglietta sporca di sugo: verrà più bianca se lasciata a mollo nella candeggina per ore oppure con un lavaggio rapido in lavatrice?

Dal 1° dicembre è di nuovo “Christmas World” a Villa Borghese

Dal 1° dicembre è di nuovo “Christmas World” a Villa BorgheseRoma, 29 nov. (askanews) – Dopo il successo dell’anno scorso, che lo ha consacrato come l’evento natalizio di maggior prestigio in Europa, lo staff di Christmas World annuncia la sua seconda edizione a Villa Borghese. Dal 1° dicembre quindi, lo storico parco di Roma farà da cornice ad un percorso espositivo di 50.000 mq che celebra le atmosfere natalizie delle città del mondo riprodotte con straordinaria maestria da artisti italiani. Un viaggio immaginario, con valigie cariche di sogni e fantasia, che invita il pubblico a esplorare il mondo attraverso esperienze autentiche che spaziano dalla cultura all’arte fino all’enogastronomia dei luoghi rappresentati. Roma, Parigi, Londra, Tokyo, New York, Berlino e Nuova Delhi, insieme alla magica destinazione finale in Lapponia, nel regno di Babbo Natale, sono rappresentate con nuovi scenari e il fascino delle festività.

Quest’anno l’evento si amplia non solo come estensione ma presentando anche 6 Musical con musiche e sceneggiature originali. Più di 700 attori si esibiranno in tutto il Villaggio e sul palco principale, che può accogliere circa 2000 spettatori seduti. Christmas World sarà tutto questo: un parco di 50.000 mq; 8 città del mondo riprodotte; autentici spettacoli folkloristici; 6 musical inediti; una pista di pattinaggio di 800 mq; la Città delle Luci; la Casa di Babbo Natale; il Kids Playground; il Presepe più grande d’Italia; una giostra a due piani; le attrazioni tipiche di Piazza Navona e le marionette; i concerti Gospel; le Parate; 8 aree eno gastronomiche a tema; la Toy Factory.

Tra le novità spicca l’area l dedicata a “Willy Wonka”, realizzata in collaborazione con Warner Bros Pictures, in occasione del lancio del film. I visitatori potranno immergersi nell’atmosfera magica e dolce dell’universo di Wonka, esplorando le ambientazioni che hanno reso celebre il più grande inventore, mago e cioccolataio del mondo. Questa edizione si preannuncia come indimenticabile, un evento in cui la meraviglia e il sogno prenderanno vita dentro ai cuori di ognuno dei 500.000 visitatori attesi.

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”

Russia prepara legge che obbliga stranieri a “patto di lealtà”Milano, 29 nov. (askanews) – Il Ministero degli Interni russo sta preparando una legge che obbligherebbe gli stranieri che arrivano nel Paese a firmare un “patto di lealtà”, secondo l’agenzia di stampa statale russa Tass. Non è chiaro a quali conseguenze andrebbe incontro uno straniero che esprimesse idee differenti da quelle decise da Mosca. Ieri durante il Consiglio mondiale del popolo russo (VRNS), Putin ha sottolineato che la Russia farà affidamento su “tradizioni secolari e radici spirituali” che non possono essere “sradicate”.

Secondo Tass, la legge impedirebbe agli stranieri che arrivano nel Paese di “indebolire” la politica ufficiale della Russia: lo scopo dell’accordo sarebbe quello di tutelare gli interessi nazionali del Paese. “Il Ministero degli Interni russo ha proposto di obbligare tutti gli stranieri che entrano nella Federazione Russa a firmare un ‘accordo di lealtà’, che implica il rispetto di una serie di restrizioni durante il soggiorno nel Paese”, riferisce Vedomosti citando la Tass. Secondo l’accordo, agli stranieri che arrivano in Russia sarebbe vietato, ad esempio, interferire con le attività delle autorità o indebolire in qualsiasi modo la politica estera e interna del Paese. Ma ci sarebbe limitazione della libertà di informazione anche sui diritti Lgbt

Inoltre, si impedirebbe a chi arriva nel Paese e a chi vi soggiorna di distorcere la “verità storica” legata agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.