Blinken tornerà in settimana per la terza volta in Medio orienteRoma, 28 nov. (askanews) – Il Segretario di Stato americano Antony Blinken effettuerà questa settimana la sua terza visita in Medio Oriente dall’inizio della guerra fra Israele e Hamas il 7 ottobre. Lo riporta il Washington Post, citando un “alto funzionario statunitense”.
Secondo la stessa fonte Blinken, che è arrivato a Bruxelles per partecipare a riunioni della Nato, incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Tel Aviv e il presidente palestinese Mahmud Abbas (Abu Mazen) a Ramallah. “Nei suoi incontri in Medio Oriente, il segretario sottolineerà la necessità di sostenere l’aumento del flusso di assistenza umanitaria a Gaza, di garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e di migliorare la protezione dei civili a Gaza”, ha detto il funzionario, aggiungendo che il capo della diplomazia americana “discuterà con i partner della regione i principi da lui enunciati a Tokyo per il futuro di Gaza e la necessità di creare uno Stato palestinese indipendente”. Successivamente Blinken si recherà anche a Dubai per rappresentare gli Stati Uniti al vertice sul clima COP28.
E’ entrata in vigore la proroga della tregua umanitaria Israele-HamasRoma, 28 nov. (askanews) – Alle 7 del mattino, ora di Gaza, le 6 in Italia, è entrata in vigore la proroga della tregua umanitaria concordata da Israele e dal movimento palestinese Hamas con la mediazione del Qatar.
Il ministero degli Esteri del Qatar ha annunciato ieri sera che la tregua iniziale di quattro giorni, in vigore da venerdì, sarebbe stata prorogata di due giorni, fino al 30 novembre. In queste 48 ore aggiuntive, è previsto il rilascio di 20 ostaggi detenuti da Hamas in cambio del rilascio di 20 prigionieri palestinesi da parte di Israele.
Crosetto: “Non temo per stabilità governo,maggioranza solidissima”New York, 28 nov. (askanews) – Il ministro della Difesa Guido Crosetto, a margine dell’incontro a New York con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, rispondendo ad una domanda sulla tenuta del governo ha detto di non avere timori a riguardo. “No, assolutamente no, per nulla”, ha detto Crosetto, ribadendo che “questo governo ha una solidissima maggioranza parlamentare” e sottolineando invece che al momento non ci sono alternative politiche forti all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni.
A proposito della polemica su ipotetici “complotti” della magistratura contro il governo, di cui il ministro aveva parlato in un’intervista al Corriere della sera, Crosetto ha ribadito che c’è “poco da denunciare, ma c’è da informare” e ha minimizzato il suo inciso sul tema Giustizia. Il ministro si è poi detto pronto ad riferire in Parlamento. “Se vogliono che la riferisca in Parlamento, la riferisco volentieri, ma siccome non sono ministro della Giustizia, per rispetto istituzionale, preferisco farlo in alcune commissioni come la Commissione antimafia o al Copasir. Decidano loro cosa ritengono migliore, per il resto parlare di Giustizia non spetta a me”.
Allevi: per me grande emozione e responsabilità suonare a SanremoRoma, 27 nov. (askanews) – Il pianista Giovanni Allevi, che ha sospeso le sue attività concertistiche a causa di un mieloma contro cui ha intrapreso una terapia, suonerà dal palco del Festival di Sanremo e ha registrato un videomessaggio di saluto ai telespettatori del TG1 andato in onda dopo l’annuncio in diretta di Amadeus, ospite del telegiornale.
“Un saluto affettuoso a tutti i telespettatori, sono profondamente grato per questo invito a Sanremo – ha detto Allevi – chissà che emozione sarà suonare di nuovo il pianoforte davanti al pubblico. Avrò anche la grande responsabilità di lasciarvi una riflessione nel mezzo della battaglia contro la malattia non ancora vinta. Sarò la voce dei tanti guerrieri che affrontano la sofferenza portando in fondo al cuore un forte attaccamento alla vita”. Il pianista ha concluso ringraziando Amadeus, che poco prima aveva annunciato il ritorno a suonare dal vivo di Allevi, previsto sul palco del Teatro Ariston il 7 febbraio: “È una persona che io ammiro non solo musicalmente parlando ma anche umanamente parlando”, ha detto il conduttore del Festival.
Ambasciatrice Romania: nel 2024 vertice intergovernativo con ItaliaRoma, 27 nov. (askanews) – “Oggi festeggiamo un’amicizia storica, salda e forti legami tra i nostri paesi e i cittadini che si sono consolidati negli anni e che sono destinati ad ampliarsi”, ha sottolineato l’ambasciatrice di Romania in Italia Gabriela Dancau in occasione della Festa nazionale, aggiungendo che i “negoziati sul testo della più ambiziosa e complessa dichiarazione congiunga sul Partenariato strategico consolidato italo-romeno saranno conclusi a breve per renderla uno strumento valido e utile nel contesto della nostra cooperazione per rafforzare la nostra collaborazione bilaterale” e “dopo 12 anni siamo pronti a organizzare un nuovo vertice tra i due governi nella prima parte del 2024 a Roma”.
Il 2023 “è stato l’anno con il maggior valore degli scambi commerciali nella storia delle relazioni italo-romene e si chiuderà con oltre 20 miliardi di euro. Sono fiduciosa che la politica di Reshoring voluta dal governo e dale compagnie italiane troverà la sponda che sta cercando in Romania, paese con cui l’Italia gode di ottime connessioni e contatti”, ha concluso Dancau.
Lazio, Meloni: connettività ferroviaria priorità accordo coesioneRoma, 27 nov. (askanews) – “Questo accordo di coesione con la Regione Lazio è il quarto che firmiamo a livello nazionale, dopo quello con la Regione Liguria, le Marche, con il Veneto, ed è anche quello finanziariamente più cospicuo: 1,2 miliardi di euro, dei quali 192 già assegnati come anticipo nel 2021, aggiungendo le varie quote di cofinanziamento che ci sono rispetto a queste risorse complessivamente oggi stiamo parlando di un investimento che si aggira intorno ai 2,230 miliardi per il territorio della Regione Lazio”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla cerimonia della firma, insieme al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, dell’accordo di coesione tra il Governo e la Regione Lazio.
“Che cosa ci facciamo? Noi – ha spiegato Meloni – puntiamo soprattutto sul potenziamento delle reti di trasporto e delle infrastrutture, sulla connettività ferroviaria che è la priorità più significativa sul piano delle risorse che vengono investite”. “Con tutte queste risorse sono finanziati 80 progetti”, ha aggiunto la premier.
Angi 2023, con gli Oscar dell’Innovazione al centro la meritocraziaMilano, 27 nov. (askanews) – Premiare i migliori innovatori del Paese strutturando un dream team dell’innovazione italiana, mettendo al centro il tema della trasformazione digitale, delle future generazioni e delle nuove tecnologie. Questo e molto altro il senso degli Oscar dell’Innovazione – Premio Angi 2023 organizzato dall’Associazione Nazionale Giovani Innovatori e giunto alla sua sesta edizione, promosso e patrocinato dalle più importanti istituzioni italiane ed europee. Obiettivo quello di mettere al centro la meritocrazia dei giovani innovatori italiani sostenendo quei progetti che si sono distinti per la ricerca e il grado di innovazione, valorizzando le eccellenze, i talenti e il Made in Italy.
Questa sesta edizione degli Oscar dell’Innovazione sarà presentata in una conferenza stampa dedicata domani 28 novembre dalle 9 alle 12 nella prestigiosa cornice dello Europe Experience del Parlamento Europeo a Roma con tutti i partner sostenitori del mondo delle istituzioni, delle aziende e dei mass media per evidenziare ma soprattutto illustrare i temi principali di questa nuova edizione, le categorie dei premiati tra startup e pmi innovative, inclusa l’anteprima dei dati dell’Osservatorio sulla transizione ecologica e digitale promosso da Angi Ricerche in collaborazione con Lab21.01. Al centro della conferenza stampa la presenza della testimonial del Premio Angi 2023 – Oscar dell’Innovazione di quest’anno, Beatrice Venezi, musicista e direttore d’orchestra pluripremiata e già menzionata tra i Forbes under 30 più influenti d’Italia.
A fare gli onori il presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri, già ForbesU30 e ideatore degli Oscar dell’Innovazione che in riferimento alla conferenza stampa di domani ha sottolineato la sua gratitudine alle istituzioni sostenitrici e la grande partecipazione e sostegno delle imprese e dei maggiori attori dell’ecosistema innovazione italiano, da sempre a fianco dell’ANGI. A portare la voce delle istituzioni nel corso della conferenza stampa ci saranno il Direttore degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia Carlo Corazza, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alessandro Morelli e il primo tecnologo del Consiglio Nazionale delle Ricerche Giampiero Ruggiero. Tra gli interventi previsti: Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI e Direttore Generale di Lab21.01, Adelina Chiara Balsamo Consiglio di Presidenza ANGI e Managing Partner di Lab21.01, Francesco Paolo Russo Direttore Generale ANGI, Francesco Zaccariello Delegato Responsabile ANGI per lo sviluppo del Mezzogiorno, Giulia Omodeo Zorini Corporate Communications Bayer Italia, Davide Destro Innovation Lead – eCommerce Product & Tech Manager – Carrefour Italia, Claudia Pollio Head of Public Affairs and Institutional Relations at TeamSystem, Cinzia Romanelli CEO Building Heritage Forbes Global Properties, Arturo Lavalle Direttore Ricerca & Sviluppo e Area Internazionale della Unimarconi, Francesca Rese Responsabile Rapporti istituzionali Errebian Spa, Matilde Eloisa Pitorri Ceo Antiche Fonti di Cottorella Spa.
Pnrr, Meloni: impossibile parola più usata da chi non ha coraggioRoma, 27 nov. (askanews) – “Tutti ricordano che dalla campagna elettorale si diceva che rinegoziare il Pnrr sarebbe stato impossibile, che era una follia, dicevano ‘ci farete perdere i soldi del Pnrr’. Immagino conosciate le novità noi abbiamo presentato tre giorni fa: il nuovo Pnrr, cioè un piano in cui abbiamo rivisto alcune priorità di concerto con la Commissione Ue e abbiamo messo a terra quelle modifiche per far modo che le risorse si concentrassero su quello che oggi è più importante”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni nel suo intervento alla cerimonia della firma, insieme al presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, dell’accordo di coesione tra il Governo e la Regione Lazio.
“Quindi non era impossibile, ma la verità è che ‘impossibile’ è la parola che di solito usa chi non ha coraggio, perché chi ha coraggio sa anche che le cose, spesso, possono essere possibili se sono serie”, ha sottolineato la premier.
Human foundation: borse studio per esperti in rendicontazione sostenibilitàMilano, 27 nov. (askanews) – Due borse di studio da 25 mila euro destinate a giovani ricercatori sul tema delle nuove regole europee di rendicontazione non finanziaria delle aziende. E’ l’iniziativa lanciata da Human foundation Do&Think Tank per l’innovazione sociale.
La fondazione cerca e forma esperti da affiancare al proprio team sui temi della impact economy, grazie a queste due borse di studio finalizzate all’approfondimento dei temi legati alla corporate sustainability reporting directive (CSRD), direttiva europea in vigore dal gennaio 2023 che impone alle aziende di divulgare pubblicamente le informazioni sui rischi, le opportunità e gli impatti che le loro attività hanno sulla società e sull’ambiente. Due le tematiche oggetto delle proposte di ricerca: la prima riguarda l’approfondimento della tassonomia europea e le sue ricadute sul sistema di rendicontazione di sostenibilità delle imprese; la seconda attiene allo studio, il raffronto e l’armonizzazione di criteri, metriche, kpi utilizzati per valutare l’impatto sociale e ambientale al fine di proporre un framework completo e efficiente.
I profili selezionati saranno scelti da Human foundation all’esito di un colloquio conoscitivo che approfondirà la proposta di ricerca oltre che le soft e hard skills richieste. Ciascun profilo selezionato sarà seguito da un ricercatore senior, proposto da Human Foundation. I profili selezionati inizieranno la loro attività presso la sede operativa di Human Foundation per una durata pari a 12 mesi. Per iscriversi c’è tempo fino al 12 dicembre.
Dl sicurezza, De Vanna: dal governo solo populismo penaleBologna, 27 nov. (askanews) – Il governo Meloni è convinto che “l’inasprimento delle pene e l’introduzione di nuove pene possa essere la soluzione” ai problemi legati alla sicurezza. Questo “populismo penale” non tiene conto del sovraffollamento delle carceri e, soprattutto, distoglie lo sguardo dai problemi reali che si trovano ad affrontare gli amministratori locali, i quali invece dovrebbero poter contare su un “maggior numero di poliziotti e carabinieri dotati di maggiori strumenti” per garantire la sicurezza sul territorio. Ne è convinto Francesco De Vanna, docente di Didattica del diritto all’Università di Parma e assessore con delega alla Sicurezza del Comune di Parma: “A noi sono arrivati dieci agenti in più, quando ne avremmo bisogno di almeno cinquanta in più” ha spiegato ad askanews commentando i contenuti del Decreto immigrazione e sicurezza in discussione in Parlamento.
“La parte che mi convince del decreto sicurezza, sulla quale spero di avere delle conferme col processo di conversione in Parlamento – ha detto De Vanna – è quella relativa all’aumento delle retribuzioni delle forze di polizia. L’altro elemento che considero positivo è quello relativo al contrasto alle forme di truffe, in particolare quelle online, ai danni degli anziani che sono diventate molto pervasive negli ultimi anni. A Parma è un fenomeno da non sottovalutare, anzi in alcuni casi anche preoccupante”. Quello che non convince l’assessore, invece, sono le novità normative che mettono al centro di una strategia complessiva il rilancio dello strumento penale come leva di risoluzioni di problemi che hanno una dimensione sociale in molti casi anche forte. Mi lascia davvero molto scettico l’idea di utilizzare il diritto penale come lo strumento che risolve problemi non soltanto strettamente di sicurezza ma anche di decoro e di sicurezza sociale in senso ampio”. Secondo il docente universitario “c’è una sorta di populismo penale per cui l’inasprimento e l’introduzione di nuove pene possa essere la soluzione di tutto”, mentre “sappiamo che agiamo in un contesto caratterizzato da un forte sovraffollamento carcerario che è a sua volta generatore di problemi importanti” come si è visto con le rivolte in alcuni istituti penitenziari scoppiate durante l’emergenza Covid. “Il governo pensa che lavorare sull’allungamento delle pene, sull’inasprimento e sull’introduzione di nuove pene possa essere la soluzione”. Questo, ha precisato De Vanna, dà l’idea di un “uso simbolico del diritto” che “lascia davvero molto perplessi”. Infatti “ciò di cui avremmo bisogno sarebbe la certezza della pena e poi la possibilità di poter contare su forze dell’ordine, carabinieri e polizia, dotati dei numeri di cui hanno bisogno, di un rilancio delle assunzioni di polizia e mettere nelle condizioni di chi deve garantire la sicurezza delle nostre città di poter svolgere il proprio lavoro avendo gli uomini e i mezzi per farlo”.
La “strategia rivoluzionaria” è “quella più semplice”. “Mentre non abbiamo un rilancio del piano di reclutamento delle forze di polizia – ha proseguito l’assessore – si chiede loro di fare più di quanto non abbiano già fatto fin qui, quindi si aggrava il lavoro con ulteriori incombenze senza dare loro ulteriori strumenti per farlo. Una risposta che è incentrata quanti esclusivamente su una dimensione strettamente penalistica e carceraria”. In un momento in cui sono evidenti le condizioni critiche degli istituti penitenziari in Italia. “A Parma abbiamo un istituto penitenziario di primo livello che avrebbe bisogno di strumenti deflativi, di sicurezza e certezza della pena ma anche di percorsi di riabilitazione nei confronti di chi ha commesso reati minori, mentre l’impianto generale del decreto adottato dal governo va verso un inasprimento delle pene proprio nei confronti di chi oggi costituisce nelle nostre città elemento di marginalizzazione, marginalità sociale, povertà, vagabondaggio, problemi che hanno una dimensione sociale molto forte”. “Ci sono alcuni elementi ancora più discutibili – ha precisato De Vanna – per esempio la possibilità di far saltare l’automatismo del rinvio della pena nei confronti delle donne incinta o l’inasprimento delle pene per chi organizza proteste in carcere o chi realizza forme di protesta di natura ambientale: ci sono degli obiettivi di natura politica che il governo mette nel mirino e che forse noi amministratori sul territorio non consideriamo l’emergenza del momento. Ciò che si intuisce è che il governo, attraverso queste misure, lancia dei segnali, dei simboli e sinceramente faccio fatica a pensare che possa esserci una svolta consistente nella gestione della sicurezza nelle nostre città”.