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Tag: Sanremo 2023

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”

La grazia all’assassino di Anna Politkovskaya per il Cremlino è “una pratica senza eccezioni”Milano, 15 nov. (askanews) – Il Cremlino non aggiunge commenti, nonostante lo scandalo derivato dal fatto che Sergei Khadzhikurbanov, condannato per l’omicidio di Anna Politkovskaya sia stato graziato e poi liberato per essere andato a combattere nella guerra in Ucraina.

“C’è una certa pratica” ovvero la grazia per i detenuti che vanno a combattere sul fronte ucraino “che viene realizzata. Per quanto ne so, non ci sono eccezioni a questa pratica. Più precisamente, ci sono delle eccezioni, ma non riguardano il tema della risonanza di questo o quel caso. Nel complesso non ho nulla da aggiungere a quanto detto su questo tema”. Così il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov sul caso dell’organizzatore dell’omicidio di Anna Politkovskaya, Sergei Khadzhikurbanov, condannato e poi graziato.

Bankitalia: a settembre debito pubblico sale a 2.844,2 mld (+3,8 mld)

Bankitalia: a settembre debito pubblico sale a 2.844,2 mld (+3,8 mld)Milano, 15 nov. (askanews) – Lo scorso settembre il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.844,2 miliardi. Lo comunica la Banca d’Italia nella pubblicazione statistica “Finanza pubblica: fabbisogno e debito”.

Il fabbisogno delle amministrazioni pubbliche (25,1 mld), spiega, ha più che compensato la riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (21,3 mld, a 31,9). L’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio è stato sostanzialmente nullo. Con riferimento alla ripartizione per sottosettori, il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 3,7 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali di 0,1 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.

La vita media residua del debito – immutata rispetto al mese precedente – è rimasta stabile a 7,7 anni. La quota del debito detenuta dalla Banca d’Italia è diminuita al 25% (dal 25,1% del mese precedente), mentre ad agosto (ultimo mese per cui questo dato è disponibile) quelle detenute dai non residenti e dagli altri residenti (principalmente famiglie e imprese non finanziarie) si sono collocate rispettivamente al 26,9% e al 12,4%.

L’Istat rivede le stime dell’inflazione al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%

L’Istat rivede le stime dell’inflazione al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%Roma, 15 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Si tratta di un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare che era +1,8%.

La drastica discesa del tasso di inflazione “si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”, è il commento dell’Istat. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre). Frenano, ad ottobre, i prezzi del carrello della spesa. Secondo l’Istat rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona passando da +8,1% a +6,1% e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto da +6,6% a +5,6%. In particolare, per i beni alimentari il tasso tendenziale scende al +6,3%.

Inflazione, Istat rivede stime al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%

Inflazione, Istat rivede stime al ribasso: ad ottobre cala all’1,7%Roma, 15 nov. (askanews) – Ad ottobre l’inflazione ha registrato una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Si tratta di un dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%). Lo ha reso noto l’Istat che ha rivisto al ribasso la stima preliminare che era +1,8%.

La drastica discesa del tasso di inflazione “si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto”, è il commento dell’Istat. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre).

Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!

Il Papa: ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!Città del Vaticano, 15 nov. (askanews) – “Preghiamo, fratelli e sorelle, per la pace in modo specialmente per la martoriata Ucraina che soffre tanto, e poi in Terra Santa, Plestina e Israele, e non dimentichiamo il Sudan che soffre tanto. E pensiamo dovunque c’è la guerra, ci sono tante guerre! Preghiamo per la pace. Ogni giorno qualcuno si prenda qualche tempo per pregare per la pace. Vogliamo la pace!”. A tornare a pregare così per la pace nel mondo è stato Papa Francesco al termine dell’udienza generale di oggi in piazza San Pietro.

Turismo, al Bto 2023 l’interazione uomo-intelligenza artificiale

Turismo, al Bto 2023 l’interazione uomo-intelligenza artificialeMilano, 15 nov. (askanews) – Qual è il valore aggiunto dell’intelligenza artificiale per l’uomo e quali sono i limiti di questa nuova, dirompente, tecnologia? E’probabilmente questa la questione più dibattuta del 2023 sui temi dell’innovazione tecnologica. E lo è in particolare in un settore, quello dei viaggi e del turismo, tra i primi ad adottare la digitalizzazione. Se ne parlerà ampiamente al Bto 2023 – Be Travel Onlife 2023, la manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica nel settore del turismo che si terrà il 22 e 23 novembre alla stazione Leopolda di Firenze, due giorni di riflessione con 85 panel, 274 ospiti di cui 40 internazionali.

Si cercherà di indagare su come l’Intelligenza Artificiale cambierà l’esperienza di viaggio e l’organizzazione dei servizi turistici mantenendo centrale il fattore umano. Sapiens – Humans meet AI è, infatti, il tema di questa quindicesima edizione del Bto. Gli ospiti dialogheranno tra approfondimenti, seminari, workshop, contaminazioni e speech futuristici, per far conoscere le nuove tendenze tecnologiche applicate al travel, declinate nei 4 argomenti: Destination, Digital Strategy, Food &Wine Tourism e Hospitality, curati rispettivamente da Emma Taveri, Giulia Eremita e Rodolfo Baggio, Roberta Milano e Nicola Zoppi.

“Quello che abbiamo messo in piedi, insieme agli 80 esperti dell’advisory board – dichiara Francesco Tapinassi, direttore scientifico di BTO – è un programma ricchissimo nel quale occorre stare attenti a cosa sta succedendo oggi e allo stesso tempo guardare un po’ al futuro per capire come cambierà il nostro mondo. Dai segnali che arrivano questa pare essere la più grande di tutte le evoluzioni del digitale; si sta espandendo con ritmi completamente inattesi, iperveloci, ma anche perchè credo che siamo di fronte davvero ad un cambiamento epocale degli strumenti di conoscenza digitali rispetto a quelli a cui eravamo abituati fino ad oggi. BTO è l’occasione giusta per trovarsi, dialogare, riflettere”. Per quel che riguarda il Digital Strategy Bto punta tutto su nomi dal forte richiamo. C’è Federico Faggin, l’inventore del microchip, per un dialogo sull’intelligenza artificiale con Stefano Quintarelli, padre dello SPID e fondatore di I.NET – il primo Internet Provider professionale italiano. E poi Louis Rosenberg, tecnologo, imprenditore americano, CEO e Chief Scientist di Unanimous AI. Sarà lui a condurre nel suo keynote attraverso il mondo affascinante dell’intelligenza di sciame, un principio biologico osservato in specie come api e pesci, dove grandi gruppi possono prendere decisioni che portano benefici all’intera popolazione senza un leader centrale. Spazio anche alle piattaforme di prenotazione come Booking.com con l’arrivo di Adrienne Enggist. È lei che si è occupata dell’AI Trip Planner – introdotto in versione beta il 28 giugno sull’app Booking.com e disponibile parzialmente negli USA – e che si basa sulla tecnologia LLM (Large Language Model) dell’API ChatGPT di OpenAI per creare una nuova esperienza interattiva per coloro che vogliono pianificare i propri viaggi.

(segue)

Multe per oltre 15 milioni dell’Antitrust a sei società energetiche per le modifiche ai prezzi

Multe per oltre 15 milioni dell’Antitrust a sei società energetiche per le modifiche ai prezziRoma, 15 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato sanzioni per oltre 15 milioni di euro nei confronti di Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia.

Secondo l’Autorità, si legge in una nota, le sei società “hanno adottato pratiche commerciali aggressive condizionando i consumatori ad accettare modifiche in aumento dei prezzi dell’energia elettrica e del gas, in contrasto con la protezione normativa derivante dall’articolo 3 del Decreto Aiuti bis”. Infatti, “in un contesto caratterizzato da gravi criticità nel settore energetico con significativi aumenti dei costi per i consumatori finali, questa norma aveva vietato aumenti unilaterali dei prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas dal 10 agosto 2022 al 30 giugno 2023. Invece, Enel Energia, Eni Plenitude, Acea Energia, Iberdrola Clienti Italia, Dolomiti Energia ed Edison Energia hanno inviato agli utenti lettere con le quali inducevano ad accettare modifiche dei prezzi nel periodo citato, con conseguenti significativi incrementi delle bollette per i loro clienti”. In particolare, prosegue l’Autorità, Enel ed Eni, cui sono state irrogate sanzioni di 10 milioni e di 5 milioni, “hanno modificato unilateralmente i prezzi di fornitura a oltre 4 milioni di consumatori sulla base delle clausole contrattuali che consentono alle stesse società di decidere a propria discrezione se e quando modificare le tariffe, una volta scaduti i prezzi dell’offerta economica scelta. Così, i clienti, anche diversi anni dopo la scadenza dell’offerta economica, si sono visti recapitare lettere con cui Enel ed Eni aumentavano i prezzi in assenza di una scadenza nota al consumatore finale”.

L’Antitrust evidenzia, “nel caso della sanzione ad Enel pari a 10 milioni, che è la prima volta che si applica il massimo edittale da quando è stato modificato il Codice del Consumo”. Acea e Dolomiti, prosegue l’Autoritò, “hanno ritenuto che le comunicazioni di modifica unilaterale dei prezzi, inviate prima dell’entrata in vigore del divieto, si sarebbero perfezionate dopo 10 giorni dall’invio delle stesse senza rispettare il preavviso di 90 giorni. Queste società hanno quindi aumentato i prezzi prima della scadenza corretta e, nel caso di Acea, anche con modifiche unilaterali in violazione della norma. Per tali ragioni sono state irrogate, rispettivamente, sanzioni pari a 560 mila euro e 50 mila euro”.

Iberdrola, “cui è stata irrogata la sanzione di 25 mila euro, da maggio a ottobre 2022 ha inviato comunicazioni con cui minacciava la risoluzione contrattuale per eccessiva onerosità sopravvenuta in caso di mancata accettazione di un nuovo contratto di fornitura con condizioni economiche peggiorative. Anche questa condotta era volta ad aggirare l’articolo 3 del decreto, facendo pressione sui consumatori ad accettare la modifica unilaterale per aumentare i prezzi”. Edison, infine, “ha applicato l’incremento dei prezzi prima della scadenza delle tariffe prevista dal contratto. Visto che la società ha ristorato i propri clienti e dato il numero marginale di consumatori coinvolti, è stato irrogato il minimo edittale di 5.000 euro”.

Bombardieri: sciopero generale confermato, su trasporti valuteremo

Bombardieri: sciopero generale confermato, su trasporti valuteremoRoma, 15 nov. (askanews) – “Lo sciopero generale è confermato per otto ore di astensione dal lavoro”, mentre per il settore dei trasporti dopo la precettazione “valuteremo tra qualche ora quale sarà il nostro comportamento”. Lo ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, a Rtl 102.5.

“Risponderemo ad un atto di squadrismo istituzionale con la partecipazione”, ha spiegato il leader della Uil. “Il ministro Salvini è intervenuto – ha ricordato Bombardieri – precettando lo sciopero nel comparto trasporti da otto ore a quattro. Rispetto ad un atto simile ci sono ricadute sui lavoratori e noi proseguiremo a tutelarli”.

Mlp

A 40 giorni dal Natale c’è un caldo anomalo: dov’è finito il freddo?

A 40 giorni dal Natale c’è un caldo anomalo: dov’è finito il freddo?Roma, 15 nov. (askanews) – Trenta gradi di massima, zero termico oltre i 4000 metri, temperatura del mare intorno ai 20°C: no, non siamo a giugno, siamo in pieno novembre e mancano solo 40 giorni al Natale.

Per Lorenzo Tedici, meteorologo del sito www.iLMeteo.it, stiamo vivendo una fase quasi estiva sul nostro Paese, confermando l’attuale e ‘proverbiale’ Estate di San Martino: il problema è che l’Estate di San Martino c’è tutto l’anno. Gli ultimi mesi sono stati tutti da record e molto probabilmente il 2023 diventerà l’anno più caldo della storia a livello globale, battendo anche il 2016. Infatti, come nel 2016, da maggio siamo entrati in una fase eccezionale di El Niño, il fenomeno meteorologico associato all’anomalo riscaldamento delle acque del Pacifico orientale. Proprio come nel 2016, potremmo avere nelle prossime settimane un Super El Niño con uno scarto di temperatura marina superiore ai 2°C: tutto questo calore inciderebbe sulla chiusura del 2023 spingendo l’anno verso il caldo record, anche in Italia. Questa fase anomala proseguirà probabilmente fino alla fine dell’anno, intervallata da qualche veloce passaggio ‘meno caldo’ in un contesto comunque stravolto. Anche i prossimi giorni vedranno, infatti, temperature 5-8°C superiori alle medie del periodo: solo tra venerdì 17 e la prima parte di sabato vivremo una brevissima fase autunnale più tipica. Troppo poco, il caldo ci accompagnerà ancora, stravolgendo usi e costumi di noi umani, ma soprattutto l’esistenza di fauna e flora. Anche nei prossimi mesi siamo destinati a vivere fasi anomale, e ogni anno che inizia è previsto più caldo del precedente.

Per quanto riguarda le prossime ore avremo ancora l’Estate di San Martino fino a giovedì 16 con prevalenza di sole, qualche nuvola in più sulle tirreniche e un po’ di vento. Venerdì 17, giornata sfortunata per gli scaramantici, potrebbe confermare il passaggio perturbato previsto al Centro-Sud con qualche pioggia e ancora vento. Ma dal weekend, rispettando il trend climatico, dovremmo rivedere ad oltranza il sole e il caldo anomalo su buona parte del Paese: pensate che a Milano, al momento, non sono previste piogge significative fino a dicembre, e siamo in pieno autunno.

Il freddo e il maltempo sono confinati nelle aree polari, in Scandinavia abbiamo raggiunto anche i -32 gradi a 500 metri di quota; ma questo gelo per adesso resterà prigioniero delle alte latitudini e l’effetto serra contribuirà a mitigare ancora il clima mondiale e il tempo italiano.

Sciopero, Landini: precettino quanto gli pare, ma noi non ci fermiamo

Sciopero, Landini: precettino quanto gli pare, ma noi non ci fermiamoRoma, 15 nov. (askanews) – “Possono precettare finchè gli pare noi non ci fermiamo fino a quando non abbiamo ottenuto dei risultati”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, ad Agorà, sullo sciopero contro la manovra in programma per venerdì.

“Per il settore dei trasporti, in particolare, valuteremo cosa fare e come affrontare” la situazione “senza voler mettere in difficoltà i lavoratori perchè le sanzioni possono riguardare anche il singolo lavoratore”, ha aggiunto Landini. Certo è che “nella storia del nostro Paese non è mai successo che si arrivi ad una limitazione del diritto di sciopero: è di una gravità assoluta” e “abbiamo intenzione – ha concluso – di andare avanti”.

Mlp