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Tag: Sanremo 2023

Carè (Pd): progetti con comitato Giovani Italiani in Australia

Carè (Pd): progetti con comitato Giovani Italiani in AustraliaRoma, 13 nov. (askanews) – “Ho incontrato il comitato di Gia Network (Giovani Italiani in Australia) e parlato di progetti futuri della Gia, l’importanza dei giovani all’interno della comunità, di come migliorare le interazioni tra le nuove generazioni italiane arrivate qui con la prima, seconda e terza Generazione in Australia, come favorire la loro integrazione e, soprattutto, far conoscere il notevole lavoro che tutta la comunità italiana all’estero sta svolgendo, in Italia, incluso al Governo Australiano”. Così Nicola Carè deputato del Pd eletto nella circoscrizione estero, ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.

“Ho incontrato il presidente Domenico Stefanelli, il coordinatore nazionale Marco Abbondanza, il patron Felice Montrone e Liana Paolillo, Giuseppe Musmeci, Vincenzo Vurchio, Marcella Marziani. Abbiamo parlato di immigrazione, e della possibilità di stabilire un accordo quadro tra Italia e Australia cercando di gestire in modo adeguato e agevolando lo scambio di giovani tra i due paesi”, aggiunge. “Sono orgoglioso del lavoro dei Gia che stanno facendo e li ringrazio perché favoriscono l’inserimento dei Giovani Italiani in Australia nel Sistema Associativo Italo-australiano, offrendo supporto e orientamento durante il processo di integrazione, sostengono il lavoro delle Istituzioni Italiane in Australia e promuovere la Lingua e la Cultura Moderna Italiana, gestiscono uno Sportello di informazione dedicato ai giovani italiani appena arrivati in Australia, fornendo loro risorse e assistenza per facilitare la transizione e l’adattamento al nuovo contesto. Sono riconoscente ai Gia e sarò al loro fianco sempre”, conclude.

Il Garante a Cgil-Uil: mancano i requisiti dello sciopero generale di venerdì

Il Garante a Cgil-Uil: mancano i requisiti dello sciopero generale di venerdìRoma, 13 nov. (askanews) – Mancano i requisiti dello sciopero generale. Lo ha deciso l’Autorità di garanzia sugli scioperi con riferimento agli scioperi convocati per venerdì prossimo da Cgil e Uil. “Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.

La decisione è stata resa nota dalla stessa Autorità in un comunicato con riferimento agli scioperi indetti per la giornata di venerdì da Cgil e Uil. “All’esito dell’audizione odierna con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, in merito alla proclamazione dello sciopero nazionale del 17 novembre – si legge nella nota – la Commissione di garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre, ai sensi dell’articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90. Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”.

“La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, – si legge ancora – non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.

Garante a Cgil-Uil: mancano i requisiti dello sciopero generale

Garante a Cgil-Uil: mancano i requisiti dello sciopero generaleRoma, 13 nov. (askanews) – Mancano i requisiti dello sciopero generale. Lo ha deciso l’Autorità di garanzia sugli scioperi con riferimento agli scioperi convocati per venerdì prossimo da Cgil e Uil. “Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici”.

La decisione è stata resa nota dalla stessa Autorità in un comunicato con riferimento agli scioperi indetti per la giornata di venerdì da Cgil e Uil. “All’esito dell’audizione odierna con le Confederazioni sindacali Cgil e Uil, in merito alla proclamazione dello sciopero nazionale del 17 novembre – si legge nella nota – la Commissione di garanzia ha ritenuto di confermare il contenuto del provvedimento adottato in data 8 novembre, ai sensi dell’articolo 13, lett. d) della legge n. 146/90. Lo sciopero, così come proclamato dalle Confederazioni sindacali (con esclusione di numerosi settori) non può essere considerato, come da consolidato orientamento della Commissione, quale sciopero generale, ai fini dell’applicazione della disciplina che consente delle deroghe alle normative di settore sui servizi pubblici (delibera n. 03/134)”.

“La Commissione di garanzia, con la decisione assunta, – si legge ancora – non intende in alcun modo mettere in discussione l’esercizio del diritto di sciopero, ma continuare ad assicurare l’osservanza delle regole che ne garantiscono il contemperamento con i diritti costituzionali della persona”.

Sudcorea vuole allentare limite 52 ore di lavoro settimanali

Sudcorea vuole allentare limite 52 ore di lavoro settimanaliRoma, 13 nov. (askanews) – Il governo della Corea del Sud intende allentare il vincolo che impone un massimo di 52 ore di lavoro settimanale per specifici settori aziendali nella manifattura e industria. Lo segnala l’agenzia di stampa Yonhap.

“Pur mantenendo il sistema di 52 ore lavorative settimanali, il governo prevede di elaborare misure di riforma per alcuni tipi di industrie e occupazioni”, ha affermato il vice ministro del Lavoro Lee Sung-hee. Il governo del presidente Yoon Suk-yeol ha cercato di introdurre ulteriore flessibilità nel sistema di orario di lavoro settimanale introdotto nel 2018, in base al quale il limite è di 52 ore settimanali, per rispondere alle lamentele delle aziende.

Il governo aveva proposto a marzo una misura di riforma che consentiva di aumentare il limite settimanale a 69 ore, per poi ritirarlo a causa delle forti proteste da parte dei giovani lavoratori, i quali lamentavano il fatto che questo strumento avrebbe dato alle aziende una leva per costringerli a lavorare troppo. Secondo l’ultima versione, il governo prevede di selezionare le tipologie alcuni luoghi di lavoro da in cui sarà possibile aumentare l’orario massimo di lavoro. Si tratterebbe di portarlo entro le 60 ore.

Secondo i risultati di un sondaggio pubblicato lunedì dal Ministero del Lavoro, oltre il 46% dei cittadini avrebbe concordato su una misura per aumentare il numero massimo di ore di straordinario, oltre alle 52 ore settimanali, fino a 12 ore. Tuttavia poco più del 41% dei lavoratori e il 38,2% dei datori di lavoro sarebbero favorevoli alla proroga. Anche se l’orario massimo di lavoro settimanale venisse allentato, l’attuale orario di lavoro rimarrebbe lo stesso su base mensile.

Il ministero del Lavoro prevede inoltre di adottare misure di sicurezza che impongano il numero massimo di ore di straordinario settimanali e il congedo obbligatorio per garantire i diritti alla salute dei lavoratori. La Federazione dei sindacati coreani (FKTU), uno dei due principali sindacati della Corea del Sud, ha affermato dal canto suo che riprenderà il dialogo con il comitato consultivo presidenziale per le politiche del lavoro, un canale di comunicazione con il governo.

Italia ancora protagonista ai “Wine Star Award” di Wine Enthusiast

Italia ancora protagonista ai “Wine Star Award” di Wine EnthusiastMilano, 13 nov. (askanews) – Dopo il titolo di “Winemaker of the year” assegnato ad Alessio Planeta, Ceo ed enologo della Cantina siciliana Planeta, l’Italia del vino si è aggiudicata altri importanti riconoscimenti alla 24esima edizione dei “Wine Star Award” organizzati dall’importante rivista statunitense “Wine Enthusiast”.

La veronese Pasqua Vigneti e Cantine ha infatti ricevuto il premio 2023 di “Innovator of the year” (Innovatore dell’anno, ndr) e la franciacortina Ca’ del Bosco si è aggiudicata quello per la “European Winery of the Year” (Cantina europea dell’anno, ndr). E c’è un po’ del nostro Paese anche nella nomina di Charlottesville, la cosiddetta “culla del vino Usa”, a “Wine region of the year” (regione vinicola dell’anno, ndr). Tra la quarantina di Cantine che sorgono in questa zona della Virginia, c’è infatti Barboursville, storica Tenuta di 500 ettari, di cui 90 a vigneto, che dal 1976 è di proprietà del gruppo veneto Zonin1821.

I vincitori saranno premiati ufficialmente lunedì 5 febbraio 2024 durante una serata di gala all’Eden Roc Hotel di Miami Beach in Florida.

Olio, in Veneto raccolta leggermente superiore al 2022

Olio, in Veneto raccolta leggermente superiore al 2022Roma, 13 nov. (askanews) – Si avvia verso la conclusione la campagna olearia 2023 in Veneto: il bilancio è di una quantità in leggera ripresa rispetto al 2022, pure se sempre in calo rispetto alle annate migliori, ma con un’ottima resa e una alta qualità. A fare il bilancio è Confagricoltura Veneto, il cui presidente Leonardo Granata spiega: “per certi aspetti il 2023 è stato migliore dell’anno scorso, segnato dalla siccità che aveva causato una forte cascola. La situazione, tuttavia, è disomogenea anche negli stessi areali: ci sono aziende agricole che portano a casa una buona produzione, mentre altre non hanno prodotto nulla o quasi. Diciamo che, in media, si prevede un bilancio con una percentuale del 50-60% di raccolto rispetto al 45% del 2022”.

Le piogge, però, hanno favorito la buona qualità delle olive, anche se ci sono stati danni consistenti da grandine, soprattutto in aprile, che hanno colpito ampie fasce della Pedemontana veneta: dal Garda a Vittorio Veneto, passando per i Colli Euganei. “D’altra parte, la situazione climatica è questa e dobbiamo abituarci – aggiunge Granata – se pensiamo che negli ultimi cinque anni c’è stata solo una stagione che si è salvata pienamente senza soffrire gelo, grandine o siccità. L’olio veneto, comunque, è di altissima qualità grazie all’impegno forte dei produttori. Chiediamo però più attenzione sulla ricerca e sulla promozione, per diffondere una cultura sul prodotto olio esattamente come si fa con il vino”. La Regione Veneto ha convocato un tavolo tematico sull’olio per affrontare le principali criticità. “Bisogna riconoscere che l’ente regionale ha riportato l’attenzione sull’olivicoltura – sottolinea Granata in una nota – Penso anche a Veneto Agricoltura, che ha finanziato un progetto dedicato ad alcuni aspetti dell’oliveto, in modo particolare a fioritura, allegagione e cascola. È partito un monitoraggio su oliveti campione tra Garda, Valpolicella, Colli Euganei e Alta Trevigiana per capire quali interventi fare, a livello di concimazioni, per mitigare fenomeni come quello della cascola”.

Nel settore c’è preoccupazione per il calo dei consumi, che secondo i dati recenti della Commissione Ue è stato nel 2023 del 18%, causato dall’inflazione. L’aumento dei prezzi dell’olio sugli scaffali non aiuta. Secondo i dati 2022 di Veneto Agricoltura, la superficie a olivi in produzione è di 5.142 ettari, in lieve calo rispetto al 2021 (-0,8%). Circa il 70% delle piante è situato in provincia di Verona (3.565 ettari), seguita da Treviso (563 ettari) e Padova (440 ettari). La produzione 2022 è stata di 14.761 tonnellate.

Lancia torna in Belgio e Lussemburgo con 10 nuovi concessionari

Lancia torna in Belgio e Lussemburgo con 10 nuovi concessionariMilano, 13 nov. (askanews) – Lancia, brand Stellantis, conferma il proprio ritorno sul mercato belga e lussemburghese in occasione della presentazione di Lancia Pu+Ra HPE alla Residenza dell’Ambasciatore italiano a Bruxelles. La nuova Lancia Ypsilon sarà disponibile in Belgio e Lussemburgo nella seconda metà del 2024.

Per il lancio della nuova vettura in Belgio e Lussemburgo saranno nominati 10 nuovi concessionari che andranno ad affiancarsi a 13 punti di assistenza post-vendita. Il Rinascimento di Lancia si fonda su tre importanti pilastri: l’annuncio di 3 nuovi prodotti, uno ogni due anni a partire dal 2024, una nuova rete di vendita e una nuova Corporate Identity. “Lancia torna in Belgio e Lussemburgo con il tour europeo di Lancia Pu+Ra HPE, il manifesto del Brand per i prossimi 10 anni in termini di design, interior home feeling, sostenibilità, elettrificazione e tecnologia senza sforzi. Il Belgio e il Lussemburgo sono Paesi che significano molto per il nostro marchio, sia per l’amore per lo stile e il design “Made in Italy” sia per l’importanza del segmento B nel mercato. Vogliamo fare del Belgio uno dei principali mercati europei per il nostro marchio, rendendo Lancia un marchio desiderabile, rispettato e credibile nel segmento premium”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo di Lancia.

Salario minimo, Conte: commissario Ue Schmit conferma che serve

Salario minimo, Conte: commissario Ue Schmit conferma che serveRoma, 13 nov. (askanews) – “Oggi il Commissario al Lavoro dell’Unione europea Nicolas Schmit dice quello che ripetiamo a Giorgia Meloni da mesi: serve un salario minimo legale subito anche in Italia”. Lo ha scritto su X (Twitter) il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, rilanciando il titolo dell’intervista al rappresentante dell’Unione europea pubblicata sulla Stampa di Torino.

“Ormai a remare contro – ha aggiunto – sono rimasti solo Meloni, Salvini e Tajani. Sono troppo impegnati ad aumentare le tasse e a tagliare le pensioni”.

Mattarella: in questa stagione di paure l’Europa porti avanti la promessa di pace

Mattarella: in questa stagione di paure l’Europa porti avanti la promessa di paceNapoli, 13 nov. (askanews) – All’Università laica più antica del mondo – la Federico II di Napoli – fondata da un imperatore-mecenate che già otto secoli fa si preoccupava della “questione di primaria importanza” degli alloggi per gli studenti fuori sede, Sergio Mattarella unisce – nella tela di un oggi più che mai necessario cessate il fuoco – cultura e libertà, Europa e ricerca della pace.

Prende la parola con un discorso non scritto il Capo dello Stato e all’inaugurazione dell’anno accademico, sottolinea come siano state le prime Università “da Napoli a Bologna, da Padova a Parigi” a “costruire l’ispirazione europea” definendo “quel sistema di valori e cultura che sono alla base della coscienza europea”. Anche perché, rilancia, “la paura, per usare qui le parole di Benedetto Croce, non è forza ma debolezza e non costruisce ma distrugge, solo la cultura costruisce. Per questo il ruolo delle università è così importante”. Insieme alle Università, al confronto tra le idee e alla volontà di cultura che “supera tutti gli ostacoli” – come nel caso di Fatima, studentessa di Medicina, scappata dal regime di Kabul e rifugiata a Napoli, che il presidente cita come “esempio” – serve una solida consapevolezza di quello che può fare l’Ue. E proprio in questa settimana è prevista la missione in Israele e Palestina dell’alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell. L’Europa, ribadisce Mattarella, “non è soltanto uno spazio geografico soltanto, e non solo un ambito di auspicabile collaborazione fra gli Stati. E’ molto di più: è cultura comune, valori, campi di consonanza ideale, di principi di libertà, diritto, di rispetto di ogni singola persona”. Tutti questi valori hanno “consentito lo straordinario fenomeno di integrazione” e di promessa di pace.

Dunque “in questa stagione in cui le guerre riprendono a insanguinare il Mediterraneo e l’Europa orientale è importante ricordare i valori e il messaggio di pace dell’Ue”. Una stagione, conclude il presidente, “incomprensibilmente carica di tensioni e di pericoli” nella quale va ricordato che “per la pace la cultura è un elemento indispensabile” così come “gli studenti sono la ricchezza prima e fondante di ogni Università”. dall’inviata Veronica Passeri

Fedagripesca Toscana chiede a Regione per stato calamità per vino

Fedagripesca Toscana chiede a Regione per stato calamità per vinoRoma, 13 nov. (askanews) – La fine della vendemmia in Toscana ufficializza un calo della produzione di oltre il 35% e per questo Fedagripesca Toscana ha inviato una lettera alla Regione per chiedere lo stato di calamità per il settore. per questo la richiesta è lo stato di calamità. Il presidente Fabrizio Tistarelli scrive che le “piogge intense e prolungate del periodo di maggio e giugno di quest’anno hanno favorito la diffusione della peronospora su tutta la Penisola. In Toscana il danno è stato ingente”. Il danno, si sottolinea nella lettera, “ha colpito in primis i produttori agricoli”.

“In questo momento – ha sottolineato il vicepresidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana Ritano Baragli – sono le cantine a pagare il prezzo più alto. Il momento non è facile: da un lato il calo del consumo del vino, dall’altro lato le piogge hanno innescato una situazione difficile”. “La cooperazione agricola – si legge ancora nella lettera – continua a svolgere la sua funzione sociale ricevendo meno prodotto e sostenendo costi di gestione maggiori, dovuti all’aumento di tutti i mezzi tecnici. Per questo motivo siamo a chiedere di ricorrere alla richiesta di declaratoria di stato di calamità che possa mettere a disposizione della cooperazione risorse fondamentali per la propria continuità operativa”. “Servono risorse, serve un intervento diretto da parte delle istituzioni”, conclude Baragli.