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Tag: Sanremo 2023

Al Teatro Quarticciolo la fiaba calabrese “Re Pepe” con Dario De Luca

Al Teatro Quarticciolo la fiaba calabrese “Re Pepe” con Dario De LucaRoma, 11 nov. (askanews) – Sabato 11 e domenica 12 novembre al Teatro Biblioteca Quarticciolo Dario De Luca porta – nella riscrittura di Marcello D’Alessandro – la fiaba calabrese “Re Pepe” raccolta da Letterio Di Francia, fine letterato calabrese nato a Palmi nel 1877 e massimo studioso della novella italiana.

Nella restituzione teatrale di questo racconto popolare, che il regista e autore di Scena Verticale ha titolato: “Re Pipuzzu fattu a manu. Melologo calabrese per tre finali”, il dialetto calabrese si mescola con l’italiano, accompagnato dalle sonorizzazioni di Gianfranco De Franco, fatte di soffi in strumenti a fiato, tradizionali e non solo, ed elettronica. Dario De Luca presta corpo e voce a questa storia semplice con echi dell’Oriente e delle “Mille e una notte”, delle storie dei fratelli Grimm e di quelle di Perrault e Basile, ma che ha messo radici tra castagneti e uliveti e che profuma di impasti infornati e ha il rumore assordante delle cicale della nostra terra. Un viaggio che ipnotizzerà lo spettatore accompagnandolo, come in un sogno, in una dimensione magica; uno spazio-tempo fantastico e reale al contempo.

“Le fiabe sono il nostro patrimonio comune, sono la memoria storica dei nostri sentimenti più genuini e primari. Abbiamo voluto cercare le fiabe della nostra Calabria, per provare a leggere meglio la nostra terra partendo dai racconti popolari; per interrogarci su noi stessi e capirci un po’ di più; per poterci raccontare al viaggiatore di domani senza essere oleografici e indulgenti con noi stessi”, ha spiegato De Luca nelle note di regia. “Abbiamo trovato, grazie al lavoro di Letterio Di Francia un patrimonio ricchissimo di storie e intrecci a metà tra il noto e l’ignoto dove ricorrono temi quali il cibo e l’ospitalità o l’andare spersi per il mondo”, ha aggiunto.

“Abbiamo scelto di puntare l’attenzione sulla storia di Re Pepe, fiaba nella quale il vero protagonista non è il re del titolo, ma una donna: una reginetta sicura del fatto suo e capatosta. È a lei che siamo debitori, non solo dell’intreccio della fiaba in questione, ma persino del personaggio che dà il titolo alla fiaba, perché un bel giorno, di fronte all’insistenza del padre perché si trovi finalmente un marito, lei decide di prendere farina e zucchero e di impastarselo con le sue mani. Solo così può essere certa che quello sposo sarà all’altezza delle sue aspettative: giacché, come è noto, di reucci insipidi è pieno il regno delle fiabe”, ha concluso.

Calcio, Del Vecchio e Giacomardo in commissione Diritto sportivo

Calcio, Del Vecchio e Giacomardo in commissione Diritto sportivoRoma, 11 nov. (askanews) – Riconfermata per il quadriennio 2023/2026 presso il Consiglio Nazionale Forense la Commissione di “Diritto dello Sport e Processo Sportivo” coordinata dall’avvocato Ettore Atzori e che vede tra i componenti, tra gli altri, il Presidente della Lega di Serie B, Mauro Balata, il Consulente giuridico della Lega di Serie A, Ruggero Stincardini, la componente del Collegio di Garanzia dello Sport preso il CONI Barbara Agostinis, il Vice Presidente dell’Associazione Italiana Allenatori Calcio, Pier Luigi Vossi, la Consigliera Federale della FIGC, Stella Frascà.

Tre i campani nominati nella Commissione, gli avvocati napoletani, Paolo Del Vecchio e Lucio Giacomardo, curatori della recente pubblicazione in due volumi sulla “Giustizia Sportiva” e il nocerino Salvatore Civale, Presidente dell’Associazione Italiana Avvocati dello Sport. La Commissione dopo la riunione di insediamento sarà impegnata, come per gli anni scorsi, in attività di Formazione ed organizzazione di Convegni e giornate di studio aperte anche ai non avvocati.

Cilento capitale della chitarra battente, festival oggi e domani

Cilento capitale della chitarra battente, festival oggi e domaniRoma, 11 nov. (askanews) – Il borgo medievale di Ortodonico, tra le colline del comune di Montecorice (Salerno), si prepara a diventare il palcoscenico di un evento unico nel suo genere: la terza edizione di “Cilento Battente”, un raduno e festival di chitarra battente, che si terrà oggi e domani. L’evento è organizzato con passione e dedizione dalla Proloco Ortodonico, sotto la sapiente direzione artistica del maestro Gianluca Zammarelli, e rientra nell’ambito del progetto “MelIn Cammino” della Proloco Ortodonico, Stella Cilento e San Mango Piemonte.

Il “Cilento Battente” promette di essere un’esperienza straordinaria, che unisce la musica tradizionale alla bellezza dei luoghi storici del Cilento. Suonatori di chitarra battente provenienti da diverse regioni del Sud Italia, inclusa la Campania, la Puglia e la Calabria, si daranno appuntamento a Ortodonico per condividere la loro passione e offrire al pubblico un viaggio musicale indimenticabile. Tra gli ospiti, oltre al maestro Zammarelli, Ciro Caliendo, Paolo Apolito (tre cumpari musicanti), Catello e Hiram, Andrea Bressi, Alessio Bressi, Di Carlo, Megna, Nido, gli All’Uso Antico e tanti altri. Il programma di “Cilento Battente” comprende spettacoli musicali, raduni, presentazioni di libri, stand artigianali e momenti di condivisione in cui i musicisti potranno raccontare la storia e le tradizioni legate a questo strumento, tutti possono partecipare.

La manifestazione si apre oggi alle 12 con la presentazione di “Cilento Battente” con Gianluca Zammarelli, Ciro Caliendo e Paolo Apolito. Nel pomeriggio (ore 16-17) stage di chitarra battente di Bisignano (Cosenza) con il gruppo All’Uso Antico. Seguirà un raduno spontaneo di suonatori e poi alle 18.30 spazio ai “Tre compari musicanti” con Paolo Apolito, Antonio Giordano e Floriana Attanasio. Alle 21, invece, Gianluca Zammarelli con “Craùnì” ed i canti alla cilentana con Catello Gargiulo. A seguire, sempre in piazza Amoresano, saranno protagonisti Hiram Salsano con “Bucolica” e all’usoantico con canti e suoni di Bisignano. Chiuderanno la prima giornata delle antiche serenate per i vicoli del borgo cilentano. Domenica 12 novembre, alle 12, si parte con “Battente e dintorni: liuteria del violino” a cura di Ciro Caliendo; “Il Calascione” con Massimiliano Di Carlo e “Acustica della battente” con Gerardo Nicoletta. Alle ore 15 sarà presentato il libro “Craùni” di Gianluca Zammarelli con un’intervista/narrazione a cura di Antonio Monizzi, a cui seguirà uno stage do chitarra battente del Cilento a cura dello stesso direttore artistico dell’evento. Alle 17, poi, stage di chitarra battente del Gargano a cura di Titòmme e alle 18 raduno spontaneo di suonatori di chitarra battente, mentre per i bambini ci sarà l’animazione con il cantastorie Andrea Bressi. A partire dalla 20, invece, “Battente Jonica” a cura di Alessio Bressi, mentre Di Carlo e Zammarelli si cimenteranno in “Calascione & Battente”. Poi, ancora, canti e suoni da Cutro (Calabria) con Salvatore Megna e “Tittòmme” con Rosario Nido. La prima edizione del festival/raduno terminerà con stornelli improvvisati e saluti finali in piazza Amoresano.

(segue)

Anche Fitch conferma rating Italia BBB, con outlook stabile

Anche Fitch conferma rating Italia BBB, con outlook stabileRoma, 10 nov. (askanews) – Anche Fitch ha confermato il rating BBB sull’Italia con outlook stabile. Con un comunicato, l’agenzia spiega che la valutazione è sostenuta dalla economia ampia e diversificata del Paese sulla creazione di valore, dall’appartenenza all’area euro e la solidità delle istituzioni italiane, rispetto a paesi analoghi.

Il bilanciamento sulla valutazione di affidabilità creditizia riflette anche le debolezze macroeconomiche e sui conti pubblici nel Paese, in particolare l’elevato indebitamento pubblico e una politica economica relativamente espansiva da quando c’è stata la pandemia di Covid, prosegue Fitch, assieme a un potenziale di crescita sottotono e più di recente al contesto di alti tassi di interesse. Per quanto riguarda l’Outlook stabile, Fitch spiega che è prevista una stabilizzazione del rapporto debito-Pil e una accelerazione nell’attuazione dei progetti finanziati dall’Ue, che dovrebbero “fornire un moderato supporto alla crescita”. Mentre, “l’ampia stabilità della coalizione di governo limita rischi politici più accentuati”, aggiunge l’agenzia. Tuttavia il recente notevole ammorbidimento degli obiettivi di bilancio ha indebolito il percorso di aggiustamento sul deficit con associati rischi di maggiori aumenti sui tassi.

Precedentemente anche Standard and Poor’s e Dbrs Morningstar avevano confermato rating a livelli analoghi sull’Italia, con prospettive stabili. Ora l’ultimo scoglio è rappresentato da Moody’s, che venerdì prossimo dovrebbe aggiornare le sue valutazioni, ma in questo caso partendo da un Outlook negativo, quindi il rischio di una revisione in peggio potrebbe essere più elevato. Inoltre il rating di Moody’s sull’Italia, a Baa3 è l’ultimo loivello sopra i titoli più speculativi (junck). Sempre oggi proprio Moody’s ha peraltro tagliato l’Outlook sulla tripla A degli Stati Uniti a negativo. E comunque sarà in realtà il penultimo scoglio, perché il primo dicembre si esprimerà sull’Italia anche Scope Ratings, l’agenzia europea con sede a Berlino che proprio oggi ha visto un passaggio chiave venendo inclusa nella lista di agenzie che la Bce prende in considerazione per valutare i criteri di ammissibilità (proprio in base al rating) dei titoli che accetta per le operazioni di politica monetaria.

M.O., Macron: bombardamenti israeliani su Gaza ingiustificati

M.O., Macron: bombardamenti israeliani su Gaza ingiustificatiRoma, 10 nov. (askanews) – “Non vi sono giustificazioni” per i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza, mentre una tregua sarebbe di beneficio anche per Israele: lo ha dichiarato il presidente francese Emmanuel Macron, intervistato dalla Bbc.

Macron ha tuttavia riconosciuto il diritto a difendersi dello Stato ebraico, e ha sottolineato come la Francia abbia “chiaramente condannato” gli atti “terroristici” di Hamas, augurandosi che anche Gran Bretagna e Stati Uniti si uniscano ai suoi appelli per un cessate il fuoco. La conclusione di tutti i governi e le agenzie presenti alla conferenza umanitaria svoltasi ieri a Parigi è che “non vi sia altra soluzione che una pausa umanitaria seguita da un cessate il fuoco, che ci permetta di proteggere i civili che non hanno nulla a che fare con i terroristi”, ha continuato.

“Oggi sono i civili ad essere bombardati, de facto: questi bambini, queste donne, questi anziani vengono bombardati e uccisi. Non esiste alcuna ragione e quindi legittimità per questo, e quindi chiediamo a Israele di fermarsi” ha concluso Macron, precisando come non sia il suo ruolo quello di stabilire se sia stato violato in diritto internazionale.

Usa, Moody’s peggiora outlook a “negativo” sul rating Aaa

Usa, Moody’s peggiora outlook a “negativo” sul rating AaaRoma, 10 nov. (askanews) – Moody’s ha annunciato di aver piazzato sotto outlook negativo il rating a tripla A assegnato agli Stati Uniti d’America. “La motivazione chiave del cambiamento di Outlook”, che finora era stabile “è la valutazione degli accresciuti rischi sulla solidità di bilancio degli Usa – recita un comunicato – che potrebbero non essere più pienamente bilanciati dalla loro posizione di forza unica” al mondo.

Secondo l’agenzia, “nel contesto di alti tassi di interesse senza una politica di bilancio efficace e misure per ridurre le spese e aumentare le entrate ci si attende che il deficit resti molto ampio, implicando un indebolimento” della sostenibilità del debito.

Pd, la prima piazza della Schlein “contro la destra estrema”

Pd, la prima piazza della Schlein “contro la destra estrema”Roma, 10 nov. (askanews) – E’ il giorno della piazza per Elly Schlein, la prima da segretaria del Pd, l’esordio di quella campagna d’autunno lanciata per proseguire “l’estate di mobilitazione” e avviare la rincorsa al voto per le europee. La leader Pd prepara l’evento da due mesi, lo aveva annunciato già alla chiusura della festa dell’Unità a Ravenna e domani salirà sul palco di piazza del Popolo per lanciare la sfida alla “estrema destra che governa l’Italia”, come ha detto oggi al congresso del Pse in Spagna. Una piazza convocata sulle parole d’ordine del Pd di Schlein – giustizia sociale, giustizia ambientale, sanità, lavoro, pace – e che nelle intenzioni della segretaria democratica dovrà segnare un altro passo verso la costruzione “dell’alternativa”, cioè di un’alleanza che metta da parte i dispetti reciproci per strapparsi “lo zero virgola” e lavori invece unita come sul salario minimo.

Un lavoro non semplice, quello di tenere insieme gli alleati. Ci saranno M5s con Giuseppe Conte e Verdi-Sinistra con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, mentre si terrà lontano Carlo Calenda, pronto a fare battaglie insieme “sui contenuti”, ma convinto anche che “non funzioni andare in piazza di continuo”. Lo stesso Conte, peraltro, tiene a precisare che la sua presenza non significa siglare un’alleanza, “l’alternativa va costruita su singoli progetti concreti, attraverso un confronto che sia rispettoso della dignità e autonomia di ciascuno”. Distinguo che non preoccupano più di tanto la Schlein, la segretaria Pd si è armata di pazienza, perché sa che la corsa per le europee spingerà inevitabilmente ad una competizione tra opposizioni. L’importante, è la sua convinzione, è fare ogni volta un passo in più verso la costruzione di un’alternativa.

Anche oggi, al congresso Pse di Malaga, ha spiegato: “Domani a Roma terremo una grande manifestazione, sulla giustizia sociale, sulla pace, sulla giustizia climatica. Noi insistiamo per garantire accesso alla sanità pubblica, loro stanno tagliando le risorse per la sanità” e il risultato è che “i ricchi si rivolgono al privato, ma i poveri rinunciano a curarsi”. E poi: “Insistiamo per un salario minimo in Italia. Ci battiamo per la scuola, diritto alla casa, un green deal, l’accompagnamento della transizione ecologica. In Italia molti vi direbbero ‘la sinistra lavora solo per i diritti civili’. Non è vero, diritti civili e sociali sono strettamente connessi”. Soprattutto, ha aggiunto, “in Italia stiamo provando a combattere le risposte sbagliate di un governo di estrema destra che in solo un anno ha cominciato a mostrare la sua vera faccia colpendo i più poveri della nostra società”. La guerra in Medio oriente sarà inevitabilmente l’altro grande tema del giorno e la Schlein è attentissima a mantenere quella “posizione equilibrata” che fin qui le è stata riconosciuta da tutto il partito. Niente bandiere con la stella di David o della Palestina – è stata la parola d’ordine – oltre a quelle del Pd dovranno esserci solo bandiere arcobaleno.

Per convogliare le persone in piazza sono stati organizzati 175 pullman, 7 treni speciali, e sono stati mobilitati 150 volontari. Si parte alle 14, ci sarà il saluto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri e interverranno poi, tra gli altri, la neosindaca di Foggia Maria Aida Episcopo, lo scrittore Maurizio De Giovanni, il giovane medico specializzando al Careggi di Firenze Lorenzo Cuccoli, la sindacalista che segue la vertenza delle operaie de La Perla Stefania Pisani, Mamadou Kouassi il mediatore senegalese attivista del Movimento migranti e rifugiati di Caserta che ha ispirato il film di Matteo Garrone “Io capitano”. Parlerà dal palco anche Paolo Berizzi, scrittore e giornalista, sotto scorta per minacce neo-fasciste e neo-naziste. “Le persone che si alterneranno sul palco – ha precisato il Pd in una nota – saranno la voce del mondo del lavoro, della sanità pubblica, dell’associazionismo, della cultura e del nostro no all’autonomia differenziata. Diritti sociali e civili staranno insieme nell’alternanza delle voci. Si parlerà di clima e prenderà la parola chi è stato colpito dalle alluvioni in questi mesi. Si darà voce alla battaglia degli studenti e delle studentesse per il diritto allo studio e per la salute mentale. Casa, scuola pubblica, politiche per le persone con disabilità, sud, migranti e convivenza, lotta alle mafie sono alcuni dei temi che verranno rilanciati dal palco”.

La manifestazione sarà conclusa dagli interventi del presidente Pd Stefano Bonaccini e, quindi, da quello della segretaria Schlein. Il palco – viene precisato – sarà totalmente accessibile, senza barriere architettoniche e la piazza avrà uno spazio allestito per le bambine e i bambini mentre gli interventi dal palco saranno tradotti anche in Lis. Infine, in piazza verranno raccolte anche le firme per il salario minimo e sarà possibile tesserarsi al Pd.

Meloni si appella agli italiani: su riforme decidete voi o partiti?

Meloni si appella agli italiani: su riforme decidete voi o partiti?Roma, 10 nov. (askanews) – Sul premierato “saranno gli italiani a decidere se confermare o no questa rivoluzione. Voi che volete fare? Volete contare e decidere o volete stare a guardare mentre i partiti decidono per voi? Questa è la domanda che faremo se sarà necessario e quando sarà necessario”. Giorgia Meloni torna a utilizzare il format degli ‘Appunti di Giorgia’ per parlare direttamente con gli italiani o, almeno, con il suo ‘popolo’.

In serata la premier carica quindi sui social un lungo video (oltre 28 minuti) per affrontare alcuni dei temi ‘caldi’ delle ultime settimane. Gonna e golfino grigio, Meloni guida il pubblico in un piccolo tour di Palazzo Chigi a partire dalla Sala dei Presidenti, dove sono appese le foto di tutti i presidenti del Consiglio dall’unità a oggi. Manca la sua, che sarà appesa a fine mandato, e “ci vuole tempo, almeno 4 anni”, garantisce. La Sala le dà l’occasione per parlare della riforma del premierato. Ribadendo che “i poteri del presidente della Repubblica non vengono toccati, salvo ovviamente il fatto che l’incarico viene automaticamente assegnato al candidato che si è affermato nelle urne”, Meloni rivendica una riforma che darà “stabilità” e farà diventare l’Italia una “democrazia matura”. Una riforma che vuol togliere potere ai ‘Palazzi’ e infatti, attacca, la osteggiano coloro che sono “talmente abituati a governare perdendo le elezioni che vogliono continuare così”. La premier garantisce che “intendiamo lavorare per avere il più ampio consenso possibile per raggiungere i 2/3. Ma se non dovesse essere raggiunta” tale maggioranza “saranno i cittadini a confermare o no questa rivoluzione”. Dalla Sala dei ritratti si passa alla Sala Verde, usuale teatro degli incontri con sindacati e parti sociali. E dunque il tema è la manovra “seria, realistica”, che “non getta risorse dalla finestra”. Meloni fa un lungo elenco dei provvedimenti – taglio del cuneo fiscale, sostegno alle famiglie, avvio della riforma fiscale – soffermandosi in particolare sul tema della sanità, su cui sta ricevendo pesanti critiche dalle opposizioni, ma anche dagli stessi operatori, a partire dai medici. “Sulla sanità abbiamo mantenuto gli impegni. Su questo tema si è fatta molta polemica, si è parlato a sproposito e si è fatta molto propaganda. La verità è che il governo stanzia oltre 3 mld aggiuntivi, la spesa sarà di 136 mld nel 2024, una cifra mai raggiunta prima e circa 10 mld superiore a quel che c’era negli anni del covid”, rivendica.

E la manovra, assicura, porta “risultati” perchè “in questi 12 mesi il mercato del lavoro ha fatto registrare una serie di record occupazionali: maggior numero di occupati di sempre, maggior numero di occupati donne di sempre, maggior numero di lavoratori a tempo indeterminato di sempre, tasso di occupazione più elevato di sempre che nel mese di settembre ha raggiunto il 61,7%, in un anno gli occupati sono aumentati di 512mila unità e di questi 443mila sono occupati stabili. Sono dati importanti”. Spazio anche alla politica estera, con il conflitto in Medio Oriente (l’Italia lavora “per evitare l’allargamento della crisi”) e l’accordo con l’Albania per la realizzazione di due centri per migranti. Un’intesa che “può diventare un modello per altre nazioni di collaborazione tra Paesi Ue e extra Ue” ma che comunque, al di là di come la si pensi, non è una “deportazione” in un altro Paese. Nella stessa strategia rientra il Piano Mattei, del quale il Cdm ha approvato il decreto istitutivo della governance. “E’ un progetto serio – garantisce – perchè il Piano Mattei rientra in una strategia più ampia di questo governo: penso alla conferenza Italia-Africa, al seguito della conferenza sulle migrazioni che abbiamo già tenuto, e penso soprattutto al 2024 con la presidenza italiana del G7 in cui il tema della migrazione sarà centrale”. A proposito del G7, Meloni annuncia nel video data e luogo del summit dei leader che saranno ospitati “dal 13 al 15 giugno 2024 in Puglia nella valle d’Itria a Borgo Egnazia”.

Nel finale c’è spazio anche per l’alluvione in Toscana (dove arriveranno altre risorse “quando la Regione avrà terminato la ricognizione analitica dei danni”) e per i disabili, dopo il via libera alle norme con cui il governo “mette la persona al centro” e “sburocratizziamo le procedure per il riconoscimento della disabilità”. Il finale è ancora un messaggio diretto ai cittadini: “Continuiamo a lavorare con determinazione, con umiltà, coraggio e lo sguardo sempre verso l’alto. I risultati arrivano, le difficoltà sono molte ma non c’è davvero niente che possa buttarci giù soprattutto fin quando c’è il consenso degli italiani”.

Wine Spectator: Brunello Montalcino 2018 Argiano miglior vino al mondo

Wine Spectator: Brunello Montalcino 2018 Argiano miglior vino al mondoMilano, 10 nov. (askanews) – Il “Brunello di Montalcino 2018” della Cantina Argiano è il miglior vino al mondo secondo la celebre rivista statunitense “Wine Spectator”. Questo vino diventa così il secondo Brunello ad aggiudicarsi il “Wine of the year”, il premio più ambito a livello globale, dopo l’affermazione nel 2001 di Tenuta Nuova di Casanova di Neri.

“Siamo felici per l’azienda senese guidata da Bernardino Sani, sotto la proprietà dell’imprenditore brasiliano André Santos Esteves” ha commentato il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, sottolineando che “questo premio, che vede per il secondo anno consecutivo la presenza di un Brunello sul podio di Wine Spectator, rappresenta un enorme riconoscimento per tutta la denominazione e conferma da una parte il rapporto virtuoso di Montalcino con gli investitori stranieri, e dall’altra la capacità delle nostre imprese di esprimere la massima qualità anche in annate spesso accolte tiepidamente dalla critica”. Il Brunello di Montalcino 2018 di Argiano è il quinto “Wine of The Year” nella storia, tutta toscana, dell’Italia premiata da “Wine Spectator”. Al secondo posto della “Top 10” si è classificato il “Pinot Noir West Sonoma Coast Freestone-Occidental 2021” di Occidental, seguito al terzo posto dal “Paulliac 2020” di Château Lynch Bages, al quarto dal “Pinot Noir Sonoma Coast Royal St. Robert Cuvée 2021” di Raen e al quinto dal “Taurasi Radici Riserva 2016” di Mastroberardino. Tra i primi dieci, l’altro vino italiano è il “Chianti Classico Marchese Antinori Riserva 2020” di Antinori al settimo posto.

La Cantina Argiano ha 57 ettari di vigneto, dei quali quasi 22 destinati al Brunello e dieci al Rosso di Montalcino. “La qualità stellare dell’Argiano Brunello di Montalcino 2018 – si legge nella presentazione della rivista Usa – è frutto di oltre 10 milioni di dollari di investimenti realizzati nella Tenuta in un decennio, segno che nel mondo del vino, un cambio di proprietà o di paradigma stilistico può portare enormi benefici”. Con questa vittoria, l’Italia si trova al vertice della classifica mondiale di “Wine Spectator” per la quinta volta. Lunedì 13 novembre la rivista pubblicherà la “Top 100” completa.

Media, i videogiochi come strumenti per insegnare la storia

Media, i videogiochi come strumenti per insegnare la storiaRoma, 10 nov. (askanews) – Insegnare la storia con i videogiochi. Se ne è parlato a Bari all’Apulia Digital Experience (Ade), la prima conferenza internazionale made-in-Italy dedicata all’innovazione digitale nelle industrie creative, apertasi oggi e in programma fino a domenica 12. Nei panel odierni si è discusso di “videogiochi e alta cultura”, “storia e game development”, “historia ludens” e “storia militare (video) ludens”. Tra i partecipanti storici, accademici e imprenditori del settore. Che i videogiochi siano strumenti in grado non di sostituire i libri, ma di affiancarli nella didattica storica, ne è convinto Fabio Belsanti, ceo e founder di AgeOfGames, una software house indipendente pugliese.

Lui stesso è approdato dagli studi storici all’ideazione e realizzazione di videogames. Ad askanews ha raccontato il suo singolare percorso: “Tutto nasce dalla mia tesi di laurea sperimentale sulla digitalizzazione delle fonti archivistiche dei libri contabili della compagna di ventura di Michele Attendolo. E’ stata una delle prime opere di digitalizzazione dei nostri archivi. Il professore, all’Università di Siena, mi affidò questa tesi di ricerca sperimentale, e fondamentalmente il piano era di finire la laurea e poi fare una società di multimedializzazione della storia collegata all’Università di Siena”. Il progetto però non andò in porto e Belsanti tornò quindi a Bari, da dove era partito. “Qui incontrai dei giovanissimi ragazzi pazzi che più o meno volevano fare giochi, non avevano nessuno che li organizzasse, io ero quello più strutturato, ero laureato, feci il manager; e con 500 mila lire e cinque comuputer di casa abbiamo dato vita a questa società indipendente. Adesso sono 23 anni che sviluppiamo videogiochi. Abbiamo la soddisfazione di fare in lavoro che amiamo”. “Da subito – ha aggiunto Belsanti – la società ha avuto tre settori di interesse principali: uno ovviamente dell’intrattenimento incentrato sulla narrazione; un altro dedicato alla cultura, alla parte educational, e un altro invece alla ricerca un po’ più speculativa che in questi anni si è concretizzata con il progetto ‘Videogiochi e alta cultura’, giunto quest’anno alla sesta edizione”.

“Il videogioco – ha spiegato a sua volta Francesco Biasi, giovane studioso di storia militare dell’Università di Salerno – diventa utile nel momento in cui riesce a raccontare la complessità delle esperienze storiche del passato, delle dinamiche umane; in questo senso è una esperienza videoludica, e diventa una esperienza didattica se guidata dall’insegnante. Non sostituisce comunque il manuale, la parte di contestualizzazione storica, ma aiuta a rendere ancora più importante il ruolo della storicizzazione degli eventi attraverso un impatto visivo più diretto. Tramite la storicizzazione, appunto, va a rompere gli stereotipi del passato, e soprattutto racconta la complessità che c’è intorno alle vicende storiche e alle sue interpretazioni”. Inoltre, ha osservato Fabio Saksida, dell’Università di Torino, “il videogioco offre anche un supporto visivo, rende reale qualcosa che magari si è finora studiato, ti permette di sentire come concreto qualcosa che prima percepivi come astratto. Sempre più spesso, dunque, gli storici accademici vengono impiegati come consulenti per realizzare videogame e film storici. Mentre il game designer, essendo il videogame un medium che non nasce unicamente per divulgazione, a volte risponde a delle sue logiche che a volte possono entrare anche in conflitto con la rappresentazione storica di un determinato fatto”.