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Tag: Sanremo 2023

SoftBank ha perso in sei mesi 8,7 miliardi di euro

SoftBank ha perso in sei mesi 8,7 miliardi di euroRoma, 9 nov. (askanews) – Il gruppo SoftBank, fondato da finanziere giapponese Masayoshi Son, ha annunciato oggi una perdita netta di 1.400 miliardi di yen (8,7 miliardi di euro) nel primo semestre dell’anno fiscale giapponese, terminato a settembre.

L’annuncio viene dopo che la compagnia Usa che fornisce spazi di lavoro WeWork, nella quale SoftBank ha pesantemente investito, ha presentato istanza di fallimento. Nello stesso periodo dello scorso anno, SoftBank registrava una perdita di 129 miliardi di yen (800,3 milioni di euro).

Al via raccolta limoni in Sicilia, produzione quasi dimezzata

Al via raccolta limoni in Sicilia, produzione quasi dimezzataRoma, 9 nov. (askanews) – E’ appena partita la campagna di raccolta dei limoni nella Sicilia Orientale e per i produttori si preannuncia già una stagione in perdita. “Una produzione quasi dimezzata”, anticipa Enzo Livoti, produttore di verdello della zona di Barcellona pozzo di Gotto. Per non parlare della pezzatura dei prodotti, “addirittura più piccola rispetto a un mese fa, che renderà ancora più difficile piazzare il prodotto sui mercati”, aggiunge Salvatore Leotta, agricoltore della zona ionica dell’acese.

I due rappresentanti della Cia Sicilia Orientale sottolineano in una nota come, per salvare la filiera, sia necessaria una programmazione che coinvolga trasversalmente enti ed istituzioni. A partire dalla questione del cambiamento climatico in atto, che sta trasformando l’agricoltura. “Hanno pesato le due sciroccate di maggio scorso – spiega Leotta – e fino ad oggi, la continuativa mancanza di piogge stagionali. Siamo già novembre, da mesi non cade una goccia d’acqua nella campagne. Di fatto le piante si nutrono dei loro stessi frutti”. “Abbiamo già pronta una proposta al Governo regionale per destinare i fondi del PSR Sicilia alle imprese anche per un adeguamento tecnologico con tecniche e strumentazioni innovative – aggiunge Giuseppe Di Silvestro, componente della giunta della Sicilia Orientale – scommettere sull’agricoltura 4.0 è diventato prioritario per la stessa sopravvivenza del settore, agrumicolo in particolare”. A livello nazionale le richieste al Governo restano quelle di garantire ai produttori pari opportunità e strumenti per contrastare la libera concorrenza dei Paesi Extra Ue e cioè, da un lato una reale riduzione del costo del lavoro nei campi, oggi superiore di almeno due terzi, che non ricada naturalmente sui lavoratori, e dall’altro azioni di controllo affinchè lo Stato si assicuri che in Italia entri solo merce che rispetti trattamenti fitosanitari consentiti.

E sull’aspetto fitosanitario entra in gioco un terzo fattore di criticità: l’emergenza Mal secco. “Una malattia che minaccia centinaia di agrumeti soprattutto della zona ionica – avverte Livoti – un’espansione preoccupante dovuta, oltre ai costi di prevenzione, anche alla presenza di tanti terreni abbandonati, che ne sono vettori, e alla mancanza di un’adeguata manutenzione”.

Accordo Pecorino Toscano-Unicredit per accesso a credito filiera

Accordo Pecorino Toscano-Unicredit per accesso a credito filieraRoma, 9 nov. (askanews) – Un accordo per facilitare l’accesso al credito per le imprese della filiera. A firmarlo sono UniCredit e Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP. L’intesa mira ad affiancare le aziende del territorio, supportandole nella realizzazione degli investimenti e nel loro percorso di crescita, al fine di rafforzarne le potenzialità di sviluppo, sostenendone la liquidità e rispondendo alle necessità determinate dall’attuale contesto di mercato.

Grazie a questa convenzione, la Banca renderà disponibili per le imprese afferenti al Consorzio soluzioni specifiche che coprono esigenze di credito su tutta la filiera, riservando priorità nella valutazione delle istanze e un sostegno mirato, in termini di credito e consulenza, attraverso il supporto di un team di specialisti e grazie alle sinergie di network del Gruppo. Il Consorzio si impegna a consegnare a richiesta degli associati una certificazione che attesti la quantità di latte ovino proveniente dalla zona di origine lavorato dal caseificio, la presenza delle forme di formaggio, di proprietà e libere da vincoli, in stagionatura nei magazzini dei caseifici e/o di terzi.

Il Consorzio tutela Pecorino Toscano DOP nasce nel febbraio del 1985, mentre la Denominazione di origine protetta risale al 1996. Al Consorzio aderiscono 19 caseifici diffusi in Toscana ed in alcuni comuni di Lazio ed Umbria, circa 750 aziende agricole certificate delle quali 149 associate al Consorzio, 3 mila impiegati nella sola filiera produttiva e 3 mila tonnellate di formaggio prodotte mediamente ogni anno.

Maltempo, Scarpa (Pd): stato emergenza sia esteso anche al Veneto

Maltempo, Scarpa (Pd): stato emergenza sia esteso anche al VenetoRoma, 9 nov. (askanews) – Su iniziativa dei deputati Scarpa, Zan e Fassino è stata presentata un’interrogazione per chiedere che il Consiglio dei Ministri estenda lo Stato di Emergenza Nazionale anche agli altri territori colpiti dalla tempesta Ciaran, in particolare la Regione del Veneto. “Abbiamo diversi contesti locali dove i danni a cose e persone sono drammatici. Ristori e azioni di recupero devono essere il più celeri possibile, pertanto riteniamo che sia necessario che il governa dichiari anche per il Veneto lo stato di emergenza nazionale”, ha affermato Scarpa.

Nove milioni di italiani vittime di furti in casa. Primo il Lazio, ultime le Marche

Nove milioni di italiani vittime di furti in casa. Primo il Lazio, ultime le MarcheRoma, 9 nov. (askanews) – È il furto in casa il reato che fa più paura. Il 52,8% degli italiani mette in cima alle proprie paure quella di subire un furto in casa, con percentuali che raggiungono il 58,6% tra chi vive in un’abitazione singola o in una villetta e il 57,6% tra gli anziani. In effetti, informa una nota, il furto in casa è un’esperienza molto diffusa: 9 milioni di italiani (il 18,7% del totale) ne ha subito almeno uno e il 44,5% conosce vicini e amici che sono stati vittime di intrusioni all’interno delle mura domestiche. È quanto emerge dal 2° Rapporto dell’Osservatorio sulla Sicurezza della Casa di Verisure Italia «La casa che vorrei. Spazio sicuro e che rassicura», realizzato dal Censis con il contributo del Servizio Analisi Criminale del Ministero degli Interni. Il trend dei reati: forte allarme nelle aree metropolitane. Nel 2022 sono stati commessi complessivamente 135.447 furti e rapine in abitazione, con un aumento rispetto all’anno precedente del 7,2%. Ma siamo molto lontani dai numeri pre-Covid e dai valori di inizio decennio. Tra il 2013 e il 2022 si registra, infatti, una diminuzione del 46,9% dei furti e delle rapine in casa. Tuttavia, la situazione non è dappertutto la stessa: questa tipologia di reati si concentra nelle grandi aree metropolitane.

Al primo posto c’è Roma, dove nel 2022 sono avvenuti 11.600 furti in abitazione, pari all’8,7% del totale nazionale. Seguono Milano con 9.081 furti (il 6,8%) e Torino con 5.875 (il 4,4%). In queste tre città metropolitane si concentra il 20% di tutti i furti nelle abitazioni commessi in un anno in Italia. Se si considera l’incidenza dei furti rispetto alla popolazione residente, al primo posto si colloca Bologna con 35,7 reati di questo tipo ogni 10.000 residenti, seguita da Firenze (33,7 per 10.000 abitanti) e Venezia (33,5). L’Indice Regionale della Sicurezza Domestica Censis-Verisure: il Lazio all’ultimo posto. Il primo Indice della sicurezza domestica a livello regionale, elaborato dal Censis per Verisure Italia, consente di posizionare le regioni italiane in una scala che va dalla più sicura, dove è minore la probabilità di rimanere vittima di un reato o di essere esposto ad altri rischi legati alla dimensione abitativa, e perciò tra i cittadini è diffuso un senso di sicurezza, fino alla regione meno sicura, dove l’effettiva possibilità di incorrere in un evento pericoloso all’interno della propria abitazione e l’allarme sociale sono più elevati. Al primo posto nella graduatoria regionale della sicurezza domestica si collocano le Marche, con un valore dell’indice di 117,3 su base 100. Seguono il Friuli-Venezia Giulia (111,9) e il Trentino-Alto Adige (111,7). All’ultimo posto per livello di sicurezza domestica reale e percepita si posiziona il Lazio, con un valore dell’indice pari a 73,8, preceduto da Campania (82,4) e Puglia (89,8). Diciassettesima è la Lombardia, con 93,3 punti. Investire in sicurezza? Ne vale la pena. Il 76,1% degli italiani è convinto che i sistemi di sicurezza sono utili perché scoraggiano i ladri ad entrare in casa e il 75,4% pensa che possedere sistemi di sicurezza a difesa della propria abitazione li fa stare più tranquilli e li fa vivere meglio. Di conseguenza, la metà della popolazione (il 50,6% del totale) è intenzionata ad investire di più nei prossimi anni per la sicurezza domestica. Che cosa si chiede a un sistema di sicurezza? Al primo posto, il 94,4% degli italiani giudica molto (67,1%) o abbastanza importante (27,3%) la capacità di un sistema di rilevare un tentativo di furto o una intrusione prima che avvengano. È proprio verso questo obiettivo che il mercato della protezione domestica si sta muovendo, per potenziare al massimo le capacità predittive dei sistemi di allarme, in modo da creare sistemi integrati con la Centrale operativa che prevedano una serie di barriere all’ingresso. La semplicità di utilizzo è la caratteristica principale che deve avere un sistema di allarme, segnalata dal 36,3% degli italiani. Segue l’assistenza gratuita nelle diverse fasi di vita del prodotto, menzionata dal 23,7%.

«Con questo progetto», dichiara Stefan Konrad, Managing Director di Verisure Italia, «vogliamo offrire un’analisi e un’interpretazione minuta dei cambiamenti che sono in atto nella società italiana riguardo al valore attribuito alla casa e alla sicurezza, per informare, prevenire e presentare soluzioni innovative. È dedicato a istituzioni, addetti ai lavori e a chiunque voglia informarsi sul tema, mettendoci al servizio delle persone e della società per innalzare il livello di sicurezza reale e percepita dagli italiani». «La casa è il bene più prezioso che abbiamo, è uno spazio vitale in cui si esprimono attività quotidiane sempre più diversificate e complesse», aggiunge Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis. «Ecco perché la sicurezza domestica è una componente fondamentale della nostra qualità della vita e del benessere individuale, cui siamo disposti a destinare sempre più risorse, pur di vivere meglio e più tranquilli».

Workshop su accessibilità digitale il 21 novembre a Roma

Workshop su accessibilità digitale il 21 novembre a RomaRoma, 9 nov. (askanews) – In Italia un cittadino su due non ha competenze in ambito digitale e informatico e il nostro Paese è sotto la media Ue per quanto concerne la fornitura di servizi pubblici digitali. Sono alcuni dati contenuti nel “Digital Decade Report 2023” della Commissione europea, che fa il punto sul raggiungimento degli obiettivi fissati per il 2030 in ambito informatico. Un ritardo pesante, che risulta aggravato quando parliamo di accessibilità digitale, ovvero la capacità di siti e pagine web pubbliche e private italiane di risultare adeguate sotto il profilo dell’inclusione digitale. In Italia, secondo un recente studio condotto da AccessiWay è risultato che pochissimi fra siti, applicazioni mobili e documenti digitali sono in grado di rispondere al 100% dei requisiti richiesti per l’accesso completo delle persone con disabilità.

Di questi temi si parlerà a Roma martedì 21 novembre, a partire dalle ore 10, presso la sala “Pierluigi Nervi” dell’Hotel The Hive di Roma (via Torino, 6), durante il workhop organizzato da AccessiWay dal titolo “2025 Accessibilità e cittadinanza. Il digitale nelle organizzazioni ecosistemi e processi inclusivi”. A seguito di un’introduzione del Presidente di AccessiWay Gianni Vernetti, parteciperanno ai lavori: il Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli; Luciano Ciocchetti (Vicepresidente Commissione Affari Sociali di Montecitorio); Mario Nobile (Direttore AgID); Vincenzo Falabella (Presidente FISH Onlus); Dajana Gioffrè (CVO AccessiWay); Paolo Berro (Chief Accessibility Officer AccessiWay); Jacopo Deyla (Head of Consulting AccessiWay). Modera il workshop Edoardo Arnello (CEO AccessiWay).

Bce: allargamento spread Italia verosimilmente effetto di Manovra

Bce: allargamento spread Italia verosimilmente effetto di ManovraRoma, 9 nov. (askanews) – Nelle ultime settimane lo spread, il differenziale di rendimento tra titoli di Stato italiani e della Germania si è leggermente allargato, a differenza di quelli degli altri paesi dell’area euro e questo è stato “verosimilmente” causato dalla reazione dei mercati alle misure inserite nella legge di Bilancio. Lo afferma la Banca centrale europea nel bollettino economico.

In generale l’istituzione ribadisce il richiamo sulle manovre di bilancio, affinché siano “formulate con lo scopo di accrescere la produttività dell’economia dell’area dell’euro e ridurre gradualmente l’elevato debito pubblico”. Più nello specifico, guardando agli sviluppi dei mercati dei titoli di stato tra il 14 settembre e il 25 ottobre, la Bce rileva come “i rendimenti dei titoli a lungo termine hanno mostrato andamenti pressoché analoghi a quelli dei tassi privi di rischio, in un contesto in cui i differenziali sui titoli di Stato si sono mantenuti complessivamente stabili”.

“Le variazioni dei differenziali sui titoli di Stato sono state molto contenute, con l’eccezione del differenziale italiano – scrive la Bce – che si è in qualche misura ampliato, verosimilmente per effetto di fattori idiosincratici collegati, tra le altre cose, alle notizie riguardanti le misure fiscali previste dalla legge di bilancio nazionale”.

Antitrust, indagine su cartello bottiglie di vetro per il vino

Antitrust, indagine su cartello bottiglie di vetro per il vinoRoma, 9 nov. (askanews) – L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato una indagine su un sospetto cartello dei prezzi sulla vendita di bottiglie di vetro per il vino. Con un comunicato, l’Antitrust riferisce che l’istruttoria è stata decisa dopo “alcune segnalazioni, una delle quali pervenuta tramite la propria piattaforma di whistleblowing”.

Gli accertamenti coinvolgono dieci aziende – Berlin Packaging Italy, Bormioli Luigi, O-I Italy, Verallia Italia, Vetreria Cooperativa Piegarese, Vetreria Etrusca, Vetri Speciali, Vetropack Italia e Zignago Vetro – “per una presunta intesa restrittiva della concorrenza nella vendita delle bottiglie di vetro”, si legge. Secondo l’Autorità, le società si sarebbero coordinate, almeno a partire dal 2022, nel richiedere ai propri clienti analoghi aumenti di prezzo delle bottiglie di vetro nello stesso arco temporale. Questo coordinamento potrebbe essere il risultato di un accordo, prosegue il comunicato, o di una pratica concordata per evitare il confronto concorrenziale tra i principali operatori del settore.

I funzionari dell’Autorità, con l’ausilio del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza, hanno svolto ispezioni nelle principali sedi delle società e di altri soggetti ritenuti in possesso di elementi utili all’istruttoria, tra cui Assovetro, l’Associazione nazionali degli industriali del vetro.

M.O., Tajani a Parigi per Conferenza sulla crisi umanitaria a Gaza

M.O., Tajani a Parigi per Conferenza sulla crisi umanitaria a GazaParigi, 9 nov. (askanews) – Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è arrivato questa mattina a Parigi per partecipare a una Conferenza internazionale che riunisce i principali attori coinvolti nella risposta umanitaria a Gaza. L’evento è stato organizzato su iniziativa del presidente francese Emmanuel Macron nell’ambito della sesta edizione del Forum della Pace, che si terrà venerdì 10 e sabato 11 novembre.

La Conferenza umanitaria, che avrà luogo all’Eliseo, mira a fornire una risposta da parte della comunità internazionale ai bisogni e alla protezione della popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza e a riunire il sostegno internazionale sulla base delle necessità identificate dalle Nazioni Unite e in particolare dall’Unrwa. Secondo un programma fornito dalla presidenza francese, sono previsti, tra gli altri, gli interventi della presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, del presidente del Consiglio europeo Charles Michel e del primo ministro dell’Autorità nazionale palestinese Mohammad Shtayyeh.

Nella giornata di domani, Tajani parteciperà invece alla sessione iniziale del Forum della Pace, dedicata al Patto di Parigi per i Popoli e il Pianeta, alla presenza del presidente Macron, prima di fare ritorno in Italia.

Italia-Albania, Pd: Rama fuori da Pse. Tajani: tante falsità su intesa

Italia-Albania, Pd: Rama fuori da Pse. Tajani: tante falsità su intesaRoma, 9 nov. (askanews) – Mentre il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani smentisce le falsità sull’accordo sui migranti tra Italia e Albania ribadendo che si è trattato di un’intesa di governo, il Pd è pronto a protocollare la richiesta di espulsione dal Partito socialista europeo per il premier albanese Edi Rama e il suo Pssh, il partito socialista d’Al-bania.

Lo annuncia a Repubblica Peppe Provenzano, responsabile Esteri della segreteria Schlein: “Porremo la questione al congresso del Pse”, che si terrà domani e dopodomani a Malaga, alla presenza di tutti i big socialisti del continente, dal premier spagnolo Pedro Sanchez al cancelliere tedesco Olaf Scholz. “Nel mirino dei democratici c’è il controverso accordo siglato da Rama con la premier Giorgia Meloni, che prevede il dirottamento sull’Albania di una cospicua parte di migranti intercettati dalle navi italiane, fino a 36mila l’anno, da dislocare in strutture attrezzate nel porto di Shengjin e a Gjader”, scrive Repubblica.Secondo il Pd, l’accordo viola il diritto internazionale ed “anche i valori della famiglia socialista”, secondo Provenza. Rama potrebbe presentarsi a Malaga per difendersi, “ma secondo gli sherpa che lavorano all’appuntamento alla fine non ci sarà”.

Il Pd, spiega ancora il quotidiano, “spingerà per applicare la stessa procedura adottata per il neo-premier slovacco Robert Fico: filo-russo, alleato con l’estrema destra, è stato espulso dal Pse a metà ottobre, nemmeno due settimane dopo la vittoria elettorale a Bratislava”. “Per Rama – riprende Provenzano – l’iter dovrebbe essere ancora più spedito, considerato che è un semplice osservatore e l’Albania non fa parte dell’Ue”. “Ho letto storie, articoli di giornali italiani davvero assurdi, materialmente falsi. È un accordo di tutto il governo italiano, a cui hanno lavorato insieme presidenza del Consiglio, Esteri, Interno, Giustizia e Salute. L’intero negoziato, sin dalle fasi iniziali, è stato gestito, come normale, dal mio ministero. La prima riunione preparatoria si è tenuta nel mio ufficio a Palazzo Chigi. Dopo un primo incontro che ho avuto con Giorgia Meloni, ho indetto il 6 aprile una riunione operativa preliminare fra ministero degli Esteri, dell’Interno e con l’ambasciata a Tirana. Non è un accordo nato bevendo un bicchiere di vino in vacanza. La prima missione operativa a Tirana di Esteri e Interno è partita il 24 maggio. Abbiamo decine di verbali, mail, resoconti di incontri fra nostri funzionari e con i dirigenti albanesi”, dice al Corriere della Sera il ministro degli Esteri Antonio Tajani parlando dell’intesa sui migranti tra Roma e Tirana.

“Nel nostro lavoro abbiamo coinvolto il ministero della Giustizia per esaminare ogni aspetto legale. Abbiamo esaminato casi analoghi, letto le sentenze e la giurisprudenza internazionale ed europea. Chi dice che andiamo verso Guantanamo fa un’affermazione offensiva e ridicola insieme. È un’iniziativa che punta a combattere il traffico di esseri umani con la collaborazione di un Paese candidato a essere membro della Ue. L’Albania condivide con noi l’idea che la questione immigrazione si risolve insieme. Questo è un esempio pratico di solidarietà europea”, conclude il vicepremier.