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Tag: Sanremo 2023

NY, Dentro la Cappella degli Scrovegni con una mostra immersiva

NY, Dentro la Cappella degli Scrovegni con una mostra immersivaNew York, 8 nov. (askanews) – Si intitola “Sotto le stelle di Giotto”, la mostra immersiva dedicata alla Cappella degli Scrovegni che verrà inaugurata il 14 novembre all’Istituto di cultura italiana a New York. Attraverso una scansione dettagliata della Cappella dipinta da Giotto e della cripta, non accessibile al pubblico, è stato possibile realizzare un’esperienza virtuale immersiva utilizzando la tecnologia di Hidonix, leader nel tech museale.

Pannelli esplicativi racconteranno come la pittura di Giotto, che seppe fondere realismo e spiritualità, ispirò gli straordinari cicli di affreschi trecenteschi del centro storico di Padova, che hanno convinto l’Unesco a riconoscere “Padua – Urbs picta” patrimonio dell’Unesco. Una mostra fotografica di Francesca Magnani “Padova Postacards”, ospitata in contemporanea alla mostra virtuale, racconterà ai visitatori il contesto in cui le opere di Giotto e del pittore Guariento sono maturate. Una preziosa tavola autentica del Trecento, con un angelo del Guariento, testimonierà l’influenza di Giotto sulla pittura del tempo. Inoltre un’installazione di Ozmo, uno dei più importanti rappresentanti della street art italiana dialogherà tra memoria e futuro. La mostra sarà visitabile fino al 31 gennaio.

Guterres (Onu) ancora contro le operazioni israeliane a Gaza

Guterres (Onu) ancora contro le operazioni israeliane a GazaRoma, 8 nov. (askanews) – Il numero di civili rimasti uccisi nella Striscia di Gaza dimostra che c’è qualcosa “chiaramente di sbagliato” nelle operazioni militari israeliane. Lo ha detto alla Reuters il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. Sono oltre 10.000 le persone rimaste uccise a Gaza dal 7 ottobre scorso, di cui oltre la metà sono donne e bambini, secondo il bilancio fornito dal ministero della Sanità dell’enclave palestinese controllata dal gruppo estremista Hamas.

Manovra, il 17 al via scioperi Cgil-Uil. La Cisl in piazza il 25

Manovra, il 17 al via scioperi Cgil-Uil. La Cisl in piazza il 25Roma, 8 nov. (askanews) – Il sindacato confederale si divide sulla manovra. Cgil e Uil daranno il via il 17 novembre alla mobilitazione contro le politiche economiche e sociali del Governo, a partire da lavoro, fisco e pensioni, con lo sciopero di 8 ore articolato sul territorio con manifestazioni che coinvolgeranno 58 piazze e un centinaio di presidi in tutta Italia (si inizierà con le regioni del Centro). La Cisl, invece, manifesterà da sola sabato 25 novembre in piazza Santi Apostoli.

Giudizi differenti sulla legge di bilancio, due strategie diverse per rivendicare più o meno le stesse cose, quelle proposte avanzate a Palazzo Chigi in modo unitario. In particolare, sulle pensioni. Ma due parole d’ordine quasi contrapposte: “Adesso basta” è lo slogan delle organizzazioni guidate da Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri; “Partecipare per crescere – migliorare la manovra, costruire un nuovo patto sociale” quello lanciato dal sindacato di Luigi Sbarra. Venerdì 17 Landini e Bombardieri saranno a Roma in piazza del Popolo. Il 20 si fermerà, sempre per 8 ore, la Sicilia (Bombardieri sarà a Siracusa). La mobilitazione proseguirà il 24 novembre nelle regioni del Nord (Landini a Torino e Bombardieri a Brescia), il 27 in Sardegna (Landini a Cagliari) e il 1 dicembre nelle regioni del Sud (Landini a Napoli e Bombardieri a Bari).

“Sarà una giornata di mobilitazione in cui intendiamo incalzare Governo e Parlamento sui miglioramenti da apportare alla legge di bilancio – ha sottolineato la Cisl – ma anche indicare la via di una strategia di sviluppo pienamente partecipata dalle parti sociali. Alzeremo le bandiere di un sindacato responsabile, autonomo, pragmatico, intransigente, che pretende maggiori risposte nella manovra, a cominciare dalle pensioni”. Sul no della Cisl a unirsi allo sciopero Landini ha affermato che “altri hanno deciso diversamente perché vedono luci, che noi non vediamo. Devono spiegare la luce che si vede, forse è quella del treno nel tunnel. Stiamo difendendo gli interessi generali, i diritti di tutti. Poi ognuno si assume le proprie responsabilità”. Sulla stessa lunghezza d’onda Bombardieri, che ha ricordato che “per fortuna c’è pluralismo sindacale. Rispettiamo le decisioni di altri. Chiediamo lo stesso rispetto per le nostre decisioni. Abbiamo ritenuto di proclamare 8 ore di sciopero coinvolgendo anche le regioni. E’ un percorso coerente con quanto chiesto in questo periodo e una risposta al Governo cui abbiamo chiesto delle cose che non sono state date”.

Sulle pensioni, tuttavia, il linguaggio sembra essere lo stesso. Gli interventi previsti dalla manovra, hanno sostenuto a più riprese i leader delle tre confederazioni, peggiorano la legge Fornero: da quota 103 ricalcolata con il contributivo all’allungamento delle finestre, dall’Ape social a Opzione donna. A unire Cgil, Cisl e Uil c’è anche il tema dei giovani per i quali la legge di bilancio, hanno detto, non prevede alcunché.

Bonelli:Sangiuliano nomina Geronimo La Russa al Piccolo, scandaloso

Bonelli:Sangiuliano nomina Geronimo La Russa al Piccolo, scandalosoRoma, 8 nov. (askanews) – “Quello di Giorgia Meloni è un Governo o centro per l’impiego riservato ai vari cognati e figli? Apprendiamo che Geronimo La Russa è stato indicato dal MiC e, in particolare, dal Ministro Sangiuliano per entrare nel CdA del Teatro Piccolo di Milano. Dalla famiglia del Presidente del Senato, che, ricordiamo, è la seconda carica dello Stato, ci si aspetterebbe sobrietà. Ci chiediamo allora se nel nostro Paese, culla della cultura e patria del Rinascimento, è proprio il figlio del presidente del Senato la figura più adatta a ricoprire il ruolo che il Ministro Sangiuliano ha voluto riservargli, per queste ragioni ho presentato un’interrogazione per conoscere i criteri e le ragioni che hanno portato alla nomina di Geronimo La Russa al teatro Piccolo”. Lo dichiara il co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, Angelo Bonelli.

Al via progetto per valorizzare prodotti biologici regionali Ue

Al via progetto per valorizzare prodotti biologici regionali UeRoma, 8 nov. (askanews) – Arriva “Più Biologico Regionale in Europa”, il nuovo progetto triennale per sensibilizzare e informare tutti i cittadini italiani sui prodotti biologici regionali.L’iniziativa è portata avanti da Bioland (Associazione fondata nel 1971 in Germania per stabilire uno standard organico-biologico elevato), e dall’Unione Europea, con l’obiettivo di aumentare il consumo e le vendite di prodotti biologici in Italia e in Germania tra il 2023 e il 2026 e di rafforzare la consapevolezza e la conoscenza di base degli standard biologici nell’UE.

In Italia si svolgerà una campagna di informazione, comunicazione e sensibilizzazione che coinvolgerà 15 città italiane per tre anni. Il centro della campagna sarà un tour con la Biomobile che farà il giro delle principali città italiane, fino all’inizio del 2026. Prima tappa dell’iniziativa sarà la fiera Biolife di Bolzano poi, da gennaio 2024, in tournée a Verona, Milano, Bologna, Padova e Torino. “Vogliamo spiegare il tema dell’agricoltura biologica al maggior numero possibile di consumatori in modo semplice. Quando i consumatori scelgono un prodotto biologico, fanno innanzitutto qualcosa di buono per sé e per la propria famiglia”, ha detto Daniel Boni, responsabile del progetto per Bioland.

“Quasi il doppio della superficie agricola (2.349.880 ettari) rispetto al resto d’Europa è coltivata con metodo biologico in Italia – scrive nella sua lettera di presentazione Maria Grazia Mammuccini, presidente di Federbio – questo significa che l’obiettivo del 25% di superficie biologica potrà essere raggiunto già entro il 2027, e non entro il 2030 come previsto dal Green Deal dell’UE. Anche il consumo di alimenti biologici sul mercato italiano è tornato a crescere nell’anno in corso 2023 (Osservatorio SANA) con un volume totale di 5,4 miliardi di euro, ovvero del 9% rispetto al 2022”.

Pallavolo, Julio Velasco nuovo Ct della Nazionale donne

Pallavolo, Julio Velasco nuovo Ct della Nazionale donneRoma, 8 nov. (askanews) – Julio Velasco è il nuovo commissario tecnico della nazionale femminile di volley. Dopo le voci che si erano inseguite nelle scorse settimane, è arrivata l’ufficialità attraverso un comunicato della Federvolley. Velasco sarà presentato il prossimo 21 novembre a Milano. “La Federazione Italiana Pallavolo – è scritto nella nota federa le – comunica di aver affidato l’incarico di commissario tecnico della nazionale femminile a Julio Velasco. Per l’allenatore di La Plata, fino ad agosto direttore tecnico delle nazionali giovanili maschili, si tratta di ripartire con una nuova avventura sulla panchina azzurra. L’incarico di Velasco partirà dal 1° gennaio, questo il commento del presidente federale Giuseppe Manfredi: “Siamo molto contenti che Julio abbia accettato la nostra proposta. Siamo convinti che affidare la nazionale femminile a un tecnico del suo spessore sia in questo momento la scelta migliore. Ci sono tutti i presupposti affinché questo nuovo percorso possa regalarci soddisfazioni, sicuramente porterà un contributo importante, come è sempre stato, alla causa azzurra”. Argentino di 71 anni, Velasco era tornato in panchina in questa stagione per guidare Busto Arsizio. Già CT della ‘generazione di fenomeni’ che aveva dominato il mondo negli Anni Novanta, l’allenatore di La Plata torna sulla panchina della Nazionale femminile ventisei anni dpo l’ultima volta, quando portò al 5° posto la squadra azzurra. Velasco prende il posto di Davide Mazzanti, che era stato sollevato dall’incarico lo scorso 13 ottobre dopo il 4° posto agli Europei e soprattutto la mancata qualificazione diretta all’Olimpiade di Parigi, che ora passerà attraverso il posizionamento nel ranking.

Riccardo Muti dirige la “Norma” di Bellini: prove aperte al pubblico

Riccardo Muti dirige la “Norma” di Bellini: prove aperte al pubblicoMilano, 8 nov. (askanews) – Riccardo Muti dirige la “Norma”, celebre opera del compositore catanese Vincenzo Bellini, e dal 18 il pubblico potrà assistere all’intero percorso di lezioni e prove condotto dal Maestro, fino al suo concerto in calendario il 29 noevmbre. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra “Riccardo Muti Italian Opera Academy” e Fondazione Prada: oltre alla prima edizione di quest’anno focalizzata sulla “Norma”, nell’autunno del 2025 ce ne sarà una seconda, dedicata al Don Giovanni di Mozart. I biglietti sono disponibili sul sito web di Fondazione Prada.

Un nuovo allestimento concepito per gli spazi del Deposito accoglierà Riccardo Muti che, alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, intraprenderà un progetto di formazione rivolto a giovani direttori d’orchestra e maestri collaboratori al pianoforte. Selezionati attraverso un bando internazionale da una commissione esaminatrice presieduta dal Maestro, i partecipanti hanno un’età compresa tra 18 e 35 anni e sono diplomati in Italia o all’estero in Direzione d’Orchestra o Pianoforte. L’edizione 2023 dell’Academy sarà inaugurata sabato 18 novembre da una lezione concerto di Riccardo Muti dedicata all’opera Norma. Proseguirà dal 19 al 25 novembre con una serie di prove aperte al pubblico: al pianoforte, con l’orchestra, con i cantanti e il coro tenute dal Maestro e rivolte ai giovani musicisti. Il progetto si concluderà con due appuntamenti: domenica 26 novembre la prova finale dei giovani direttori d’orchestra presentati da Riccardo Muti e mercoledì 29 novembre un concerto diretto dal Maestro.

“La collaborazione con Riccardo Muti e la sua Academy – commenta Miuccia Prada, Presidente e Direttrice di Fondazione Prada – afferma la centralità dell’insegnamento e della trasmissione di conoscenze tra le diverse generazioni. Siamo convinti infatti che lo studio sia uno dei più efficaci strumenti di crescita artistica e personale. Questo progetto è un’importante opportunità di formazione, sia per i giovani allievi che avranno l’occasione di lavorare a stretto contatto con Riccardo Muti, sia per il pubblico che sarà coinvolto dalla generosità e dalla passione del Maestro e dal suo impegno nel diffondere e rafforzare la cultura musicale”. La Norma di Vincenzo Bellini, sottolinea il Maestro Muti, è un’”opera estremamente difficile che richiede grande attenzione al fraseggio e al tessuto orchestrale apparentemente semplice ma straordinariamente efficace nel sostenere e intrecciarsi alla linea vocale. La melodia sublime e infinita di Norma, che affascinò anche Wagner, richiede purezza e nobiltà di esecuzione. Il compito del direttore d’orchestra è quello di sublimare il canto senza tralasciare il tessuto orchestrale. Esso non deve essere ridotto a semplice accompagnamento ma deve intersecarsi con le voci, a cui dare colore e calore”.

In occasione delle edizioni 2023 e 2025 della “Riccardo Muti Italian Opera Academy” , PwC Italia ha attivato una collaborazione con Fondazione Prada con l’obiettivo di restituire alla comunità un’opportunità culturale capace di coinvolgere un pubblico di appassionati e curiosi e in particolare le nuove generazioni. Nell’ambito di questa iniziativa è avviato il PwC Young Program, un progetto formativo rivolto alle scuole superiori e alle università del territorio lombardo, con un particolare focus sui conservatori e le scuole musicali. La sfida è favorire la partecipazione attiva degli studenti invitandoli ad assistere a una tariffa agevolata alle prove tenute da Riccardo Muti e intraprendere così un percorso di conoscenza della musica classica, in particolare dell’opera italiana, seguendo le spiegazioni e gli insegnamenti proposti dal vivo dal Maestro. PwC Italia è partner di Fondazione Prada nel sostenere un intenso programma educativo che riafferma il ruolo della cultura come elemento chiave nella formazione dei più giovani. “PwC è da sempre impegnata per disegnare un futuro sostenibile contribuendo a generare valore per il territorio: è un onore per noi poter sostenere questo progetto per i giovani e con i giovani, attraverso il quale vogliamo confermare il nostro sostegno ai nuovi talenti e il costante dialogo con il territorio in cui operiamo – spiega Giovanni Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia -. La collaborazione con Fondazione Prada e la ‘Riccardo Muti Italian Opera Academy’ rappresenta un’importante tappa nel nostro percorso e il nostro contributo alla promozione delle tradizioni culturali e dell’eccellenza del nostro Paese”.

Presentata a Ecodom azienda agricola energicamente indipendente

Presentata a Ecodom azienda agricola energicamente indipendenteRoma, 8 nov. (askanews) – Una azienda agricola energicamente indipendente che utilizza il fotovoltaico avanzato per la produzione di energia elettrica per autoconsumo, nell’ottica di sviluppo di un modello di economia circolare in agricoltura con impronta di carbonio “net zero” elettrico. Il progetto pilota della prima Agri Solar Demo Farm, al quale collaborano Hubfarm, New Holland, REM Tec, xFarm è stato presentato oggi a Ecomondo 2023, a Rimini, nello stand di Confagricoltura.

La collaborazione vede protagonisti Hubfarm, la piattaforma di innovazione sostenibile voluta da Confagricoltura; CNHI, azienda produttrice di trattori elettrici all’avanguardia; Rem Tec, pioniere nell’installazione di impianti agrivoltaici; xFarm, tra le principali piattaforme digitali in ambito agricolo. Il progetto si sviluppa all’interno di un sito agricolo nel comune di Borgo Virgilio (Mantova) e si estende su un terreno di 14 ettari con circa il 100% di superficie coltivata a colture erbacee in rotazione. Questa iniziativa promuove concretamente una transizione verso un’agricoltura sostenibile e circolare, sfruttando le sinergie tra tecnologia, energia rinnovabile e analisi dei dati. I trattori, alimentati da energia elettrica pulita prodotta da un impianto agrivoltaico, contribuiranno alla riduzione delle emissioni di carbonio e all’ottimizzazione delle risorse energetiche.

Tramite Hubfarm verranno raccolte informazioni sulle prestazioni dei trattori, i livelli di produzione di energia da parte degli impianti agrivoltaici e altre metriche chiave. Questi dati saranno poi utilizzati da un sistema di supporto alle decisioni per ottimizzare l’agricoltura, massimizzando la resa e riducendo gli sprechi. Valter Valle, agronomo promotore e coordinatore del progetto spiega: “L’obiettivo è raggiungere un modello reale di agricoltura organica e rigenerativa del suolo agricolo. L’ Agri Solar Demo Farm sarà il palcoscenico in cui i quattro partner definiranno, in primis, sostenibilità tecnica e finanziaria dell’ecosistema agrivoltaico avanzato e sostenibile, per poi definire piani operativi di rese agricole ed energetiche che nei prossimi 3 anni verranno implementate a seconda della disponibilità di tecnologia innovativa di elettrificazione, automazione e digitalizzazione”. Attraverso l’installazione di pannelli solari, l’azienda agricola è in grado di produrre direttamente energia elettrica, che è poi utilizzata per alimentare il trattore della Farm, un New Holland T4 Electric Power, primo trattore utility al mondo alimentato al 100% da energia elettrica e funzioni autonome progettate per ridurre il costo totale di esercizio (TCO), assistere l’operatore nella guida, migliorare le prestazioni e la qualità complessiva delle applicazioni e utilizzare al meglio le competenze dell’operatore. Insieme, queste tecnologie forniscono soluzioni all’avanguardia per supportare gli operatori con qualsiasi livello di esperienza.

Hubfarm è la società di Confagricoltura che ha l’obiettivo di accompagnare le imprese agricole nella transizione green e ha scelto xFarm come partner tecnologico per il monitoraggio delle coltivazioni, per il calcolo dell’impronta carbonica e idrica, tutti aspetti fondamentali per garantire aziende agricole sempre più sostenibili dal punto di vista economico, ambientale e sociale. Da quasi 20 anni New Holland è impegnata nella sua strategia Clean Energy Leader per lo sviluppo di un’agricoltura attenta all’impatto ambientale, con particolare attenzione al tema delle propulsioni alternative. Permetterà di allargare il concetto di Azienda Agricola Energicamente Indipendente all’energia elettrica, formulando un modello di economia circolare e green perfettamente autosostenibile ad impronta di carbonio “net zero”, calcolata e certificata dalla piattaforma Hubfarm.

REM Tec è operante nel settore fotovoltaico con oltre 12 anni di esperienza nella coltivazione sotto gli impianti e ha sviluppato e brevettato una soluzione di pannelli fotovoltaici innovativa che combina energia e agricoltura: Tracker 2.1. Questo sistema è installato a più di 4.5m di altezza, crea un’ombra dinamica e controllata sul terreno e consente il passaggio di macchinari agricoli per la coltura sotto l’impianto evitando, sostanzialmente, perdita di SAU (superficie agricola utilizzata) a favore della produzione energetica. L’Agrovoltaico® è un sistema ad inseguimento solare, mono o biassiale, che permette di trasformare il massimo dell’energia solare in energia elettrica giornaliera, circa il 35% in più rispetto ad un sistema fisso.

Barilla e Disney insieme: progetto Pan di Stelle ispirato al film Wish

Barilla e Disney insieme: progetto Pan di Stelle ispirato al film WishMilano, 8 nov. (askanews) – Pan di Stelle, il biscotto Mulino Bianco che quest’anno compie 40 anni, festeggia il Natale con un partner d’eccezione: per la prima volta, infatti, Barilla è insieme a Disney per un progetto ispirato a Wish, il film natalizio di Disney, dal 21 dicembre nelle sale italiane. Si chiama infatti “A Christmas wish” la nuova campagna di Pan di Stelle, dedicata ai sogni e al potere delle stelle e legata al lancio della pellicola natalizia. Per l’occasione anche il biscotto si è trasformato in una stella, in omaggio a uno dei protagonisti del film.

Il pack del biscotto, consumato da quasi sei milioni di famiglie italiane, a Natale incontra la storia di Asha, una sognatrice che, insieme alla sua capretta Valentino e a Star, una piccola sfera di energia, affronta un nemico, il sovrano di Rosas, Re Magnifico, per salvare la sua comunità. E il messaggio del film “Non c’è nulla di più potente nell’universo di qualcuno con un sogno nel cuore” è stato proprio l’ispirazione di tutto il progetto. Un progetto natalizio multichannel, che tocca tutto il territorio italiano e che prende il via a scaffale con le confezioni dei biscotti Mulino Bianco in edizione limitata. Per il piccolo schermo, invece, è stato realizzato un altro film, ideato in collaborazione con Armando Testa, con alcune scene del film Disney.

La campagna, prevede, inoltre, nei punti vendita della grande distribuzione oltre 1.000 attività espositive e un concorso con in palio 100 biglietti al giorno per vedere il nuovo lungometraggio al cinema e in più la possibilità di partecipare all’estrazione finale di un viaggio in California, nelle atmosfere di Wish. Su Amazon, invece, saranno disponibili le gift box ispirate al film Disney mentre sull’ecommerce Dedicato a te, si potrà personalizzare la confezione. “Quest’anno il nostro Natale è veramente speciale, grazie alla sinergia con Disney che regala una carica di sogno e magia senza precedenti – commenta Chiara Pisano, marketing director Pan di Stelle – La prestigiosa collaborazione diventa per noi lo spunto per raccontare il sogno Pan di Stelle, un mondo di bontà, fantasia, speranze e desideri”.

Nati nel 1983, i Pan di Stelle sono il primo biscotto da colazione al cacao lanciato sul mercato da Mulino Bianco. Nel 2007 diventa un brand autonomo, dando vita a prodotti innovativi, merende, torte e la crema spalmabile. La gamma Pan di Stelle viene prodotta esclusivamente in Italia in due stabilimenti: uno a Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, dove si producono circa 900 milioni di Pan di stelle all’anno e lavorano 380 addetti.L’altro a Melfi, in provincia di Potenza, dove si producono circa 650 milioni di Pan di Stelle l’anno e lavorano 350 addetti.

Spagna, destra in rivolta contro amnistia per indipendentisti catalani (che non c’è)

Spagna, destra in rivolta contro amnistia per indipendentisti catalani (che non c’è)Roma, 8 nov. (askanews) – La legge sull’amnistia agli indipendentisti catalani – da cui dipende l’investitura del premier uscente Pedro Sanchez – non è stata ancora presentata, anzi è ancora in fase negoziale e non se ne conosce alcun dettaglio: ma già la destra spagnola (mediatica, politica e soprattutto giudiziaria) è in rivolta.

Le manifestazioni di ieri a Madrid – convocate dall’ultradestra di Vox – ne sono la rappresentazione più folclorica, con le bandiere franchiste al vento. Ma non la più pericolosa – anche se gli inviti rivolti alla polizia a “disobbedire agli ordini che ritiene illegali” non vadano certo sottovalutati. Dal punto di vista politico, la strategia del Partito Popolare (Pp) e dell’estrema destra di Vox è chiara: mettere sotto assedio il nuovo esecutivo – posto che nasca – fin dall’inizio della legislatura, in modo da eroderne il consenso in vista della prossima tornata elettorale. Un’operazione avviata già durante l’inutile dibattito di investitura del leader conservatore Alberto Nuñez Feijoó, in cui la protagonista non fu la politica di governo del candidato premier, ma un’amnistia allora ancora inesistente.

La ribellione di una parte dei giudici – con un csm il cui rinnovo è bloccato da cinque anni per le manovre del Pp che non vuole perdere la maggioranza – tuttavia illustra un altro aspetto del problema. Ovvero quello che viene denominato l’”estado profundo” che è uscito dalla Transizione non dopo aver attraversato l’arduo sentiero del pentimento dalla dittatura, quanto piuttosto la comoda autostrada di un’oblio dettato dalle circostanze. Detto in altri termini, il nazionalismo spagnolo – contrapposto a quelli “periferici” – non è una semplice ideologia da libri di testo, ma una realtà con solide radici nello Stato e in una buona parte della società (compresa una buona parte dell’elettorato socialista) e ha i mezzi e gli strumenti per provare ad imporre la sua linea.

Il che significa che Sanchez potrà anche arrivare ad un accordo politico su una legge di amnistia – dai prevedibili futuri costi elettorali – ma è perfettamente possibile che il Tribunale Supremo o quello Costituzionale glielo cassi senza troppe cerimonie. Se ciò accadesse dopo l’investitura Sanchez potrebbe comunque contare sulla sfiducia costruttiva per mantenersi al governo fino alla fine della legislatura. Questo solo nell’ipotesi che i partiti catalani o baschi non gli votino contro, il che è improbabile. Però una loro astensione potrebbe rendere la maggioranza incerta – una condizione difficile da sopportare per i prossimi quattro anni.

Tuttavia, un accordo politico sull’amnistia – indipendentemente dalle decisioni contrarie successive della magistratura – potrebbe andar bene a tutte le parti in causa. Intanto, l’accordo sull’amnistia è solo l’ultimo anello della catena negoziale: tutti i partiti coinvolti hanno già incassato almeno una parte delle richieste avanzate per far parte della coalizione, e in particolare i catalani hanno ottenuto una ridiscussione del finanziamento regionale e il trasferimento delle competenze delle ferrovie regionali, che si trascinava da anni – oltre alla conferma del sempre improbabile tavolo di dialogo con Madrid. Paradossalmente, il siluro giudiziario all’amnistia darebbe a Junts e all’ex presidente della Generalitat Carles Puigdemont mano libera per continuare la sua politica più massimalista (prevedibilmente da moderare in caso di accordo), senza contare che un giorno più o meno lontano potrebbe essere la giustizia europea ad annullare comunque tutte le condanne. Sanchez da parte sua avrebbe dimostrato la propria buona volontà di arrivare a un accordo, approdando più o meno felicemente alla Moncloa senza poi dover effettivamente pagare il prezzo politico dell’applicazione dell’amnistia; se poi la legge dovesse finalmente andare in porto, potrebbe invece approfittarne per forzare un rinnovo della cupola della magistratura in senso più progressista. Al momento tuttavia i negoziati fra Psoe e Junts proseguono rigorosamente sottotraccia e fino a che non verrà fissata una data per l’investitura non potranno dirsi conclusi o quanto meno destinati definitivamente a buon fine; nulla è emerso sui contenuti se non che la discussione in corso verte sui limiti di applicazione della legge, ovvero quante persone debba effettivamente riguardare e per quali reati. Tutti aspetti sui quali è difficile immaginare che la destra non faccia ricorso, come già accadde con lo Statuto di Autonomia catalano approvato per referendum e bocciato dalla Corte Costituzionale: sentenza che, va ricordato, fu il catalizzatore della crescita esponenziale dell’indipendentismo. (di Maurizio Ginocchi)