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Tag: Sanremo 2023

Pellegrinaggio Madonna Medaglia Miracolosa sbarca in Sardegna

Pellegrinaggio Madonna Medaglia Miracolosa sbarca in SardegnaRoma, 8 set. (askanews) – Giunge finalmente in Sardegna il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa e si ferma una settimana in diocesi di Cagliari, prima a Decimoputzu (SU) dal 10 al 13 settembre e poi, dal 14 al 17 settembre, nel capoluogo, nella parrocchia della Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa.

Il Pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della Medaglia Miracolosa prese avvio lo scorso 11 novembre 2020, in Vaticano, con la benedizione di Papa Francesco in ricordo del 190° anniversario delle apparizioni a Santa Caterina Labouré, iniziativa promossa dai Missionari Vincenziani d’Italia in collaborazione con la Famiglia Vincenziana. Il programma a Decimoputzu prevede:

– domenica 10 settembre alle 18 l’accoglienza della statua in via Villaspeciosa, presso la Madonnina, processione verso la chiesa e intronizzazione della venerata Immagine della Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa. Alle 18.30 la celebrazione della s. Messa solenne; dopo la s. Messa la chiesa rimarrà aperta fino alle 21 per la visita e la preghiera personale alla Madonna; – lunedì 11 settembre alle 7.30 la celebrazione della s. Messa. ln mattinata i Padri Missionari saranno a disposizione per le Confessioni presso la chiesa parrocchiale. La chiesa rimarrà aperta fino alle 12 per la visita e la preghiera personale alla Madonna. Alle 16 l’incontro di catechesi aperto a tutti; alle 17.30 il s. Rosario meditato; alle 18 la s. Messa;

– martedì 12 settembre alle 7.30 la celebrazione della s. Messa. ln mattinata i Padri Missionari faranno visita agli ammalati. La Chiesa rimarrà aperta fino alle ore 12 per la visita alla Madonna della Medaglia Miracolosa e la preghiera personale. Alle 17.30 il s. Rosario meditato; alle 18 la celebrazione della s. Messa; segue la Veglia di Preghiera; – mercoledì 13 settembre alle 7.30 la celebrazione della s. Messa. In mattinata pellegrinaggio della statua nel Centro anziani e celebrazione della s. Messa alle 10; alle 17.30 il s. Rosario meditato; alle 18 la celebrazione della s. Messa solenne e Atto di affidamento alla B.V.M. della Medaglia Miracolosa e conclusione della missione con la partenza della statua.

Il programma a Cagliari nella parrocchia della Beata Vergine Maria della Medaglia Miracolosa prevede: – giovedì 14 settembre alle 12 l’accoglienza della statua della Madonna della Medaglia miracolosa pellegrina benedetta da papa Francesco; alle 18.30 la recita del s. rosario, la celebrazione della s. messa e a seguire la veglia di preghiera per le vocazioni; – venerdì 15 settembre alle 8.30 la celebrazione della s. Messa e l’adorazione; alle 10 la visita alla scuola materna; alle 18.30 la recita del s. rosario e la celebrazione della s. messa; alle 19 l’incontro con i ragazzi del post cresima e pizzata; – sabato 16 settembre alle 8.30 la celebrazione della s. Messa e l’adorazione; alle 10 la visita agli ammalati; alle 18 la celebrazione della s. Messa e processione per le vie del quartiere; – domenica 17 settembre alle 8 la celebrazione della s. Messa; alle 10.30 la celebrazione della s. Messa conclusiva, saluto alla madonna ed affidamento; alle 12 il pranzo condiviso in oratorio ed esibizione dei bambini e ragazzi del campo estivo. Il pellegrinaggio presenta una differente struttura rispetto al recente passato: saranno “Tre giorni con Maria” in ogni centro visitato perché “Durante questo anno pastorale, il Signore ci ha lasciato scorgere la necessità sempre più urgente di uscire, andare, incontrare per annunciare il Vangelo del Regno di Dio che trova in Maria una creatura che lo ha vissuto integralmente, rendendola una persona lieta e pienamente realizzata” spiega Padre Valerio Di Trapani CM, responsabile della “Tre giorni con Maria”. Si tratta dunque di “Uscire per andare nelle Comunità ecclesiali che intendono accogliere la proposta dei Missionari Vincenziani di animazione della Comunità Parrocchiale proponendo loro incontri di catechesi per giovani e adulti, di preghiera, di riconciliazione sacramentale, di visita alle persone fragili e malate e di amicizia con i giovani e adolescenti nei loro contesti di vita”.  Il pellegrinaggio ha ora un orizzonte più vasto: si guarda al 27 novembre 2030, quando si celebrerà il duecentesimo anniversario dell’incontro tra la Beata Vergine Maria e S. Caterina Labourè. Era la notte tra il 18 e il 19 luglio 1830 quando Caterina Labouré, una giovane Figlia della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, vide la Santa Vergine con cui ebbe un lungo incontro. Tra le parole della Santa Vergine: “I tempi sono molto tristi. Disgrazie verranno ad abbattersi sulla Francia. Il mondo intero sarà sconvolto da calamità di ogni genere. Ma tu vieni ai piedi di questo altare, qui le grazie saranno sparse su tutte le persone che le chiederanno con confidenza e fervore… ho sempre vegliato su di voi”. Ancora il 27 novembre 1830 Caterina Labouré vide la Santa Vergine con un piccolo globo, che rappresenta l’umanità, tra le mani; ne contemplò la bellezza e accolse la missione di far coniare una Medaglia: “le persone che la porteranno riceveranno grandi grazie!”. Spiega Padre Valerio: “In questo cammino verso il 2030, “lanceremo” ogni anno un tema da approfondire e inserire all’interno delle tre tappe che compongono la “Tre giorni con Maria”: chiamati, abitati, inviati. Quest’anno vorremmo sottolineare il protagonismo dello Spirito Santo. Infatti, il 4 giugno del 1623, quattrocento anni fa, S. Luisa de Marillac fu illuminata dallo Spirito Santo che l’aiutò a dissolvere tutti i dubbi e capì che avrebbe pronunciato i voti di povertà, castità e obbedienza in una piccola compagnia dedita al servizio del prossimo in un continuo movimento di andare e venire. Lo Spirito Santo è protagonista nella scelta vocazionale di Luisa de Marillac come nella vita della Vergine Maria”. Al termine di ogni esperienza di animazione, saranno lasciate nella parrocchia visitata delle schede di riflessione sul tema dell’anno: così la “Tre giorni con Maria” che segnerà ogni tappa del pellegrinaggio “non sarà soltanto un breve passaggio, ma un evento a partire del quale la comunità possa continuare a radunarsi per pregare, riflettere e condividere sui temi proposti” conclude Padre Valerio. Il pellegrinaggio nazionale della statua della Vergine della medaglia miracolosa si arricchisce man mano di nuove tappe: coloro che fossero interessati a promuovere un tempo breve di animazione pastorale con due missionari vincenziani e la Sacra effigie della Madonna della Medaglia Miracolosa, potranno contattare P. Valerio Di Trapani (padrevaleriocm@gmail.com).

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie sociale

Mattarella: violenza contro donne intollerabile barbarie socialeRoma, 8 set. (askanews) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in un indirizzo di saluto al Tempo delle Donne pubblicato oggi sul Corriere della Sera, ha definito una “intollerabile barbarie sociale” i casi di violenza contro le donne e di femminicidi, richiedendo “un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante”.

Mattarella è partito nel suo ragionamento dal tema della libertà, che è al centro della riflessione quest’anno al Tempo della Donne, definendo questo diritto inalienabile della persona una “una scelta fondamentale – che caratterizza la nostra Repubblica dalla approvazione della nostra Costituzione – ma anche impegnativa”, perché “libertà e diritti non sono una conquista irreversibile, ma richiedono un continuo e lungimirante sforzo di tutela, di rinnovamento, di inclusione”. Il valore della libertà e l’aspirazione a svilupparla, ha continuato il Capo dello Stato, “si sono estesi negli anni, grazie anche al ruolo propulsivo delle donne, capaci di portare la loro specifica e concreta sensibilità sui temi dei diritti”. Tuttavia, ancora oggi, in tutto il mondo “la libertà è minacciata da discriminazioni, violenze, disuguaglianze”.

Il presidente ha citato inoltre il premio Nobel per la pace Nelson Mandela, il quale scriveva che essere liberi “non significa solo sbarazzarsi delle proprie catene, ma vivere in un modo che rispetta e valorizza la libertà degli altri”. E ha chiarito che non “vi è vera libertà quando una conquista si ottiene a scapito di altri, producendo esclusioni o emarginazioni”. Non vi è quindi libertà “in quei regimi che soffocano le naturali richieste delle donne a una effettiva parità, alla libertà nelle decisioni che riguardano la propria vita, che escludono parte rilevante della popolazione dal- l’istruzione e dal mondo del lavoro”, né c’è “completa libertà quando non sono garantiti a tutti i cittadini pari condizioni di crescita e di sviluppo” o, ancora, “quando una persona è vittima di molestie e violenze fisiche o morali”. In questo senso, ha detto ancora il presidente, “la violenza contro le donne in Italia, in questi ultimi mesi, ha continuato a manifestarsi con numerosi casi di assassinio e di stupri”. E ha proseguito: “Questa intollerabile barbarie sociale richiede un’azione più consapevole di severa prevenzione, concreta e costante. A questa si deve affiancare, nell’intera società, un impegno educativo e culturale contro mentalità distorte e una miserabile concezione dei rapporti tra donna e uomo”.

SK Hynix apre inchiesta su uso suoi chip su smartphone Huawei

SK Hynix apre inchiesta su uso suoi chip su smartphone HuaweiRoma, 8 set. (askanews) – Il produttore di chip sudcoreano SK Hynix ha dichiarato oggi al Nikkei Asia di aver aperto un’indagine sulla possibilità che suoi chip di memoria siano presenti nel nuovo smartphone Mate 60 Pro di Huawei Technologies, nonostaqnte la società abbia smesso di fornirli al produttore cinese a causa delle restrizioni all’esportazione degli Stati Uniti.

“SK Hynix non fa più affari con Huawei dall’introduzione delle restrizioni statunitensi contro l’azienda e, riguardo alla questione, abbiamo avviato un’indagine per scoprire maggiori dettagli”, ha detto SK Hynix a Nikkei Asia. “Inoltre, SK Hynix si attiene rigorosamente alle restrizioni sulle esportazioni imposte dal governo degli Stati Uniti.” Giovedì l’agenzia di stampa Bloomberg ha segnalato che due chip di produzione di SK Hynix sono utilizzati nel Mate 60 Pro, il nuovo smartphone Huawei che ha provocato preoccupazioni nell’amministrazione Usa perché mostra un balzo in avanti tecnologico del produttore cinese nonostante le restrizioni tecnologiche a cui è sottoposto.

Stamani nella Borsa di Seoul, i titoli della SK Hynix sono scesi anche del 4,7%. SK Hynix è l’ultima azienda coinvolta nell’intensificarsi del conflitto tecnologico tra Stati Uniti e Cina. In due giorni il gigante Usa Apple ha perso 200 miliardi di dollari di capitalizzazione borsistica in seguito alla notizia che Pechino starebbe vientando l’uso dell’iPhone ai dipendenti pubblici.

Nel 2020, il governo degli Stati Uniti ha imposto sanzioni a Huawei, impedendo al produttore cinese di accedere ai chip sviluppati o prodotti con tecnologia e software statunitensi. Da allora SK Hynix, Samsung Electronics e altri produttori di chip hanno dichiarato di aver smesso di offrire i loro semiconduttori a Huawei.

Apple ha perso in borsa 200 mld Usd dopo notizie da Cina

Apple ha perso in borsa 200 mld Usd dopo notizie da CinaRoma, 8 set. (askanews) – Le azioni Apple hanno lasciato sul terreno negli ultimi due giorni qualcosa come oltre il 6 per cento, pari a 200 miliardi di dollari dopo le notizie dalla Cina secondo le quali l’utilizzo dell’iPhone è stato vietato ai dipendenti pubblici.

Questo scivolone viene alla vigilia dell’atteso annuncio da parte del gigante Usa del nuovo iPhone 15 e dopo che la Huawei – concorrente cinese sottoposto a diverse restrizioni da parte degli Usa – ha lanciato un nuovo smartphone dotato di un processore dalla tecnologia più avanzata del previsto. La Cina è il terzo mercato più grande del colosso tecnologico e ha rapppresentato il 18% delle sue entrate totali lo scorso anno. È anche il luogo in cui viene assemblata la maggior parte dei prodotti Apple, in particolare negli stabilimentidi Foxconn.

Mercoledì il Wall Street Journal ha riferito che Pechino ha ordinato ai funzionari del governo centrale di non portare iPhone in ufficio o di non usarli per lavoro. Il giorno successivo, Bloomberg News ha riferito che il divieto potrebbe essere imposto anche ai lavoratori delle aziende statali e delle agenzie sostenute dal governo. Non c’è stata alcuna dichiarazione ufficiale da parte del governo cinese in risposta a questi rapporti.

Apple ha la valutazione di mercato più alta del mondo, attestandosi a quasi 2.800 miliardi di dollari.

Lancia torna in Francia con nuova Yspislon nel II sem. 2024

Lancia torna in Francia con nuova Yspislon nel II sem. 2024Milano, 7 set. (askanews) – In occasione della presentazione di Pu+Ra Hpe all’Ambasciata italiana a Parigi, Lancia conferma il proprio ritorno sul mercato francese. La nuova Lancia Ypsilon sarà disponibile in Francia nella seconda metà del 2024. Per il lancio della nuova vettura in Francia saranno individuati 20 nuovi concessionari che andranno ad affiancarsi a 80 punti di assistenza post-vendita.

Tre i principali criteri di valutazione per il ritorno di Lancia in Francia: il primo è il potenziale del segmento B, il secondo è il modello di distribuzione “phygital” che verrà implementato nel 2024, il terzo l’attrattiva del design italiano per questo paese. “Lancia torna in Francia, un Paese che significa molto per il marchio, sia per l’amore per lo stile e il design made in Italy sia per l’importanza del segmento B nel mercato. Vogliamo rendere Lancia un marchio desiderabile, rispettato e credibile e fare della Francia uno dei principali mercati europei per il nostro marchio”, ha dichiarato Luca Napolitano, Ceo di Lancia.

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore Buzzi

Roma, inchiesta ‘Mondo di mezzo’: torna libero Salvatore BuzziRoma, 7 set. (askanews) – Torna in libertà Salvatore Buzzi, l’operatore sociale del terzo settore al centro dell’inchiesta ‘Mondo di mezzo’. Dopo quasi un anno di reclusione – secondo quanto si è appreso – Buzzi ha lasciato da poche ore il carcere di Catanzaro.

La decisione in favore di Buzzi è seguita al provvedimento della Cassazione che ha riconosciuto l’illegittimità dell’ordine di esecuzione sul quale si era fondato il suo arresto. Dopo la sentenza della Suprema corte la corte d’appello di Roma e la procura generale della Capitale hanno stabilito la scarcerazione. Buzzi – si ricorda – deve scontare ancora quasi cinque anni di carcere. Comunque suoi legali hanno un mese di tempo per chiedere al tribunale di sorveglianza di Roma l’esecuzione della pena nella misura alternativa dell’affidamento terapeutico. In particolare la Cassazione aveva riconosciuto come la permanenza in cella di Buzzi era ingiusta e l’ordine di esecuzione fosse stato eseguito “senza titolo”.

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui test

Medicina, Bernini, Cisia conferma nessuna irregolarità sui testRoma, 7 set. (askanews) – “Allarmata no, perché dobbiamo affrontare la cosa in maniera professionale. Per questo abbiamo subito avviato un’indagine, abbiamo convocato i rettori e abbiamo convocato il Consorzio Cisia che gestisce i test di medicina. Proprio adesso ho visto che è uscito un comunicato del Consorzio in cui assicurano, come hanno comunicato anche a noi, che non sono state violate le banche dati e che i test sono avvenuti in maniera regolare”. Lo ha detto il Ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini intervento a Zapping su Rai Raio1 parlando dei Tolc di Medicina e Chirurgia. “Abbiamo ereditato i Tolc che stanno dimostrando adesso se sono efficaci o meno. Al netto di questa cosa, che non attiene al contenuto dei Tolc, ma al modo in cui viene gestito il servizio, noi dobbiamo sempre vigilare. I rettori, il Mur devono controllare se i Tolc funzionano e se non funzionano dovremo cambiarli”, ha aggiunto il Ministro. “Quello che dobbiamo garantire è la serenità degli studenti e dare loro la certezza di cominciare l’anno accademico in maniera efficiente. Senza avere incertezze sul loro status di studente. Per quanto ci riguarda quindi la vicenda è certificata, però terremo sempre molto molto alta la guardia”, ha concluso il Ministro Bernini.

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la faccia

Dl Caivano, previsti fondi e sanzioni, Meloni: Stato ci mette la facciaRoma, 7 set. (askanews) – Un decreto per Caivano. Con fondi per ripristinare la piscina abbandonata e nuovi docenti in arrivo per le scuole del paese dell’hinterland di Napoli. Il provvedimento varato dal Governo e presentato in conferenza stampa a Palazzo Chigi dal presidente del consiglio Giorgia Meloni è – come spiegato da Alfredo Mantovano – “frutto del lavoro corale di più ministri”. E’ una risposta alla situazione di emergenza emersa dopo il grave episodio di violenza registrato e comprende anche misure urgenti “di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”.

Il premier ha spiegato: “Su alcune materie in passato lo Stato ha preferito occuparsi di altro, ha dato il segnale che su alcune questioni era meglio non entrare, che metterci la faccia poteva essere pericoloso. Invece penso che quello di oggi sia un segno di uno Stato che decide di metterci la faccia”. Il presidente poi sottolinea: “Abbiamo stanziato i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Attenzione ai minori con la scuola e provvedimenti per quei genitori che hanno dimenticato il ruolo educativo. “Siamo intervenuti nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà. Perché la fonte della delinquenza risiede molto spesso nella scarsità di senso civico delle famiglie”, dice il ministro della giustizia, Carlo Nordio, spiegando che con il Dl Caivano è stata “rafforzata la sanzione nei confronti dei genitori che abbandonano i figli e non li fanno andare a scuola. Prima questo reato di dispersione assoluta era punito con una sanzione platonica, noi l’abbiamo elevato al rango di delitto, con una pena detentiva. Crediamo che così venga direttamente aiutato il minore”. Insomma “abbiamo cercato di coniugare la necessità della repressione della delinquenza minorile con la altrettanta necessità di consentire ai minori che hanno commesso dei crimini di avviare un percorso non soltano punitivo, ma educativo”. E si è “intervenuti in questo senso – ha continuato il guardasigilli – anche nei confronti dei genitori e di chi esercita la potestà genitoriale. Proprio perché sappiamo che la fonte crimonogena della delinquenza minorile risiede molto spesso nella scarsità di senso civico od addirittura di adesione al crimine da parte delle famiglie”.

Il Daspo urbano verrà esteso ai minori sopra i 14 anni. Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, spiega che si tratta “dell’allontanamento da alcune zone della città per chi è responsabile di comportamrnti che aggravano il disordine urbano, sarà valido anche per minorenni ultra 14enni – dice – si interviene anche sull’altro provvedimento del Daspo per l’uso di stupefacenti, con l’allontanamento dalla frequentazione di certi luoghi: sedi universitarie, scuole, locali pubblici, ampliando anche la platea dei reati per il Daspo ricomprendendo reati di semplice detenzione di sostanze stupefacenti. Vengono anche rafforzate le misure di contrasto ai disordini in luoghi pubblici, ampliata la platea dei reati presuposto come il porto d’armi, la violenza, la resistenza a pubblico ufficiale o se già destinario di misure cautelari in carcere, viene aumentata la pena per l’arresto per porto di strumenti atti ad offendere, aumentando la contravvenzione, e la pena per porto e abuso di armi bianche, infine inasprimento verso spaccio di stupefacenti di lieve entità per minori, sempre ultra14enni”. Il responsabile del Viminale ha spiegato come contro il fenomeno delle “cosiddette baby gang” è stato modificato il codice antimafia ed esteso alla fascia minorile ed “estendiamo l’ammonimento del questore per i casi di cyberbullismo anche a minorenni al di sotto dei 14 anni, ossia tra i 12 e i 14 anni”. Il decreto interviene anche sulla “sanzione amministrativa pecuniaria per i genitori ampliando la platea di intervento nei confronti del minore e con la riduzione della soglia edittale da 9 a 6 anni per l’arresto facoltativo dei minori, possibilità di arresto facoltativo che prima non esisteva”, ha spiegato il ministro Piantedosi.

Per Caivano sono stati stanziati “i primi 30 milioni di euro ma non pensate che il governo li considera sufficienti”, ha detto il premier Giorgia Meloni. L’obiettivo è riaprire il centro sportivo di Caivano “entro la primavera prossima, poi ci sono risorse per la biblioteca, sale multimediali, luoghi nei quali i giovani possano trovare un’alternativa al niente”; ha spiegato Meloni aggiungendo che il governo intende fare “interventi sulle scuole con maggiore disponibilità per i docenti, va aiutato anche il loro lavoro, le norme Caivano sulla scuola saranno valide anche per molte aree disagiate, come l’apertura delle scuole il pomeriggio”.

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunità

Scuola, Valditara: riuniamo Italia su formazione e opportunitàRoma, 7 set. (askanews) – Con Agenda Sud “vogliamo riunire l’Italia, che al momento è spaccata in due sui numeri della formazione dei giovani e sulle opportunità scolastiche e lavorative”. Lo ha detto il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, nel corso della conferenza stampa per presentare il Dl Caivano che si tiene a palazzo Chigi. Lo stanziamento iniziale – ha continuato Valditara – sarà di 265 milioni di euro. “Si potenzia l’attività didattica in oltre 2mila scuola, 245 che sono caratterizzate della maggiore criticità saranno oggetto di interventi particolari, speciali”.

Rapporto Coop: italiani più poveri, oltre un terzo intende tagliare consumi

Rapporto Coop: italiani più poveri, oltre un terzo intende tagliare consumiMilano, 7 set. (askanews) – “I futuri possibili sono molti, tanti. E’ un futuro multiplo quello che abbiamo davanti in cui una innumerevole quantità di varianti si possono mescolare e deviare il corso della storia di ciascuno di noi, di un Paese e di tutto il mondo”. Albino Russo, direttore generale di Coop Italia, apre così la presentazione del Rapporto Coop 2023, uno squarcio sulle prospettive e le aspettative degli italiani sul futuro, a cominciare dai consumi.

Esaurita l’esuberante crescita postpandemica del 2021 e del 2022, l’economia italiana perde la spinta dei consumi che, a dispetto dell’inflazione e solo grazie al sostegno dei risparmi e del credito al consumo (dopo 11 anni tornano a calare i depositi e sale il ricorso al credito al consumo), hanno sostenuto il Pil nella prima parte dell’anno. Ma nei prossimi mesi le intenzioni di spesa degli italiani fanno segnare una brusca inversione di rotta: il 36% intendono ridurre i consumi al netto dell’inflazione. “E’ vero che l’11% pensa di aumentarli – osserva Russo – ma il saldo è drammatico”. Anche i segnali che arrivano dallo scenario internazionale, dalla produzione industriale e dal mercato del lavoro fanno prevedere un Pil 2023 solo marginalmente positivo (+0,6% per i manager intervistati). Una debole intonazione positiva che si potrà protrarre anche nel 2024, e scongiurare invece una possibile recessione, solo a patto, avverte il Rapporto, di una manovra di bilancio equilibrata e soprattutto di compiuto utilizzo dei fondi Pnrr: la più grande iniezione di risorse nella nostra economia dagli anni Ottanta tale da impattare sul Pil per oltre 3 punti percentuali da qui al 2026.

Le prospettive sono poi appesantite dall’eccezionale crescita dell’inflazione che solo negli ultimi 2 anni ha abbattuto il potere d’acquisto in una misura pari a 6.700 euro procapite e, secondo l’80% dei manager intervistati, bisognerà aspettare almeno il 2025 prima che la crescita dei prezzi torni ai livelli pre-pandemici. “Il quadro economico globale è molto difficile e incerto – ha avvertito Marco Pedroni, presidente di Ancc Coop – non si tratta di superare la nottata ma è uno scenario che rimanda a mutamenti molto profondi. Ai prezzi di prim anon torneremo perchè alcuni trend avranno un andamento duraturo ma possiamo lavorare per abbassarli, però non torneremo ai prezzi del 2019”.

E se gli italiani si dicono sereni e consapevoli, certamente sono più poveri. Lo dimostra il calo delle compravendite immobiliari (-14,5% 2023 su 2022 e in prospettiva sul 2024 -4%), la riduzione degli acquisti di auto nuove, la caduta degli acquisti di beni tecnologici. Un dato per tutti: negli ultimi 12 mesi le vendite di smartphone nuovi si sono ridotte del 10%, parliamo di oltre 1,3 mln di telefoni venduti in meno. In uno sforzo di sopravvivenza – e forse di sostenibilità – l’usato o il ricondizionato sostituiscono il nuovo (sono 33 milioni gli italiani che nell’anno passato hanno venduto o acquistato beni usati). E, dopo aver riguadagnato nel primo semestre i livelli prepandemici, gli italiani si sono ancora concessi pranzi e cene con estrema oculatezza durante l’estate, ma, passeranno nuovamente l’autunno in casa (il 51% dichiara di ridurre il numero di occasioni conviviali fuori casa nei prossimi 12/18 mesi). Questo impone un cambiamento nella scelte d’acquisto degli italiani: si vira sempre di più verso la marca del distributore che “interpreta meglio l’esigenza del mercato, coglie lo sforzo del Paese di difendere la qualità trovando compatibilità con le proprie disponibilità economiche” ha sottolineato Russo, e soprattutto si opta per il discount “che ha visto crescere più del resto della gdo i prezzi e oggi si candida a dare la risposta più forte al pezzo dell’Italia che ha bisogno di trovare nuove soluzioni per arrivare a fine mese”. “Cinque milioni di famiglie hanno ridotto gli sprechi, hanno scelto la marca del distributore, hanno cambiato canale di vendita – ha ribadito Maura Latini, presidente di Coop Italia – è vero che l’inflazione è stata più alta per discount ma noi siamo molto preoccupati perchè un dato significativo degli ultimi 2 mesi è che i discount hanno arrestato la perdita di volumi: il solo mese di agosto ha visto un -0,2% totale volumi contro un +1,7% del discount”. Sul fronte della mdd anche Coop registra una crescita: “Noi siamo cresciuti tra i 4-5 punti a volume – ha detto – ormai siamo al 70% dei prodotti a mdd che porteremo nei nostri punti vendita e i riscontri sono positivi: laddove ci sono nel mercato categorie che vanno male noi registriamo una tenuta o una crescita”.