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Tag: Sanremo 2023

Meloni da Bruxelles: manovra pronta, ora ok veloce per prova compattezza

Meloni da Bruxelles: manovra pronta, ora ok veloce per prova compattezzaBruxelles, 27 ott. (askanews) – La legge di bilancio è “in dirittura d’arrivo” e ora serve una approvazione rapida per dare una prova di “compattezza” della maggioranza. Giorgia Meloni lascia il Consiglio europeo di Bruxelles dopo due giorni in cui nonostante una fitta agenda europea – Medio Oriente, Ucraina, migranti, revisione del Patto di stabilità e del Quadro finanziario pluriennale – non ha potuto distrarsi dai fatti al centro della politica italiana, a partire dalla manovra.

Giovedì sera era dovuta intervenire per ‘stoppare’ la misura che avrebbe consentito all’Agenzia delle Entrate l’accesso diretto ai conti correnti dei contribuenti in debito con l’erario, contro cui si era subito mossa la Lega. Ma pure Forza Italia aveva fatto filtrare il suo malcontento, chiedendo anche di rivedere la cedolare secca al 26% sugli affitti brevi. Meloni ostenta tranquillità, ma da Roma, anche questa mattina, sono arrivati segnali di fibrillazioni. A testimoniarlo gli interventi, a breve distanza, dei due vice premier: abbiamo “chiuso” la manovra, aveva detto Matteo Salvini poco prima delle 13; “la manovra non è chiusa”, aveva invece twittato Antonio Tajani appena un’ora dopo. Ancora un’ora e il Mef annunciava l’invio del disegno di legge a Palazzo Chigi. “Nelle prossime ore la manovra sarà inviata in Parlamento, siamo in dirittura d’arrivo”, conferma da Bruxelles Meloni, che smentisce categoricamente di avere “problemi” con Tajani e Salvini. Proprio a proposito dei rapporti con il leader della Lega, Meloni apostrofa – nel doorstep alla sala della Lanterna – un cronista: “Posso approfittare per dire ai colleghi che l’articolo che lei ha scritto questa mattina era un tantino inventato? Non ho fatto nessuna sfuriata contro Salvini ieri”. Comunque sia, dopo una gestione delle bozze che ha creato più di qualche confusione e (sua) arrabbiatura, la premier sente di dover inviare un nuovo richiamo alla sua maggioranza. L’obiettivo – scandisce – è dare un “segnale di compattezza”, approvando la manovra “compatibilmente con il dibattito parlamentare, in tempi rapidi”. Dunque rilancia quanto aveva già concordato, ovvero la richiesta al centrodestra di non presentare emendamenti, una “buona idea” per dare “un segnale che lavoriamo velocemente, compatti”.

Ancor prima della manovra però, a fine novembre, la maggioranza dovrà superare uno scoglio non semplice, quando in Parlamento arriverà il Mes, che solo l’Italia non ha ratificato. Del Meccanismo salva Stati si è parlato questa mattina all’Eurosummit, ma senza entrare – secondo quanto si apprende da fonti europee – nel “caso” italiano. A margine, però, dal presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe è arrivato l’ennesimo richiamo a Roma perchè “è nell’interesse di tutti che il Mes venga ratificato”. A lui Meloni replica affermando, ancora una volta, di ritenere il via libera al Mes “secondario rispetto alla prima trattativa che è quella sul Patto di stabilità”. Dall’Italia arrivano anche gli strascichi del “caso” Giambruno: secondo rumor e analisi, dopo la diffusione dei fuori onda di ‘Striscia la notizia’ i rapporti di Meloni con Mediaset (dunque con Marina e Pier Silvio Berlusconi) sarebbero ai minimi termini. Quello tra governo e Mediaset, garantisce però la premier, “è un rapporto tra il governo e una grande azienda italiana. Ho letto moltissime ricostruzioni, compreso il fatto che io non sarei soddisfatta di quello che Marina Berlusconi ha detto su di me. Io penso che una cosa sia raccontare i problemi un’altra cosa è crearli: non ci sono problemi con Mediaset”.

Al ritorno a Roma la presidente del Consiglio dovrà prendere in mano anche il caso del sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, al centro delle polemiche per un presunto debito con il fisco e per i cachet ottenuti per suoi interventi. A chi le chiede se le deleghe a Sgarbi saranno ritirate, la premier risponde ammettendo di non aver avuto il tempo di esaminare la questione, ma “il ministro Sangiuliano ha scritto all’Antitrust, aspettiamo le risposte dell’Antitrust e poi valuteremo nel merito”. Per quanto riguarda il summit, Meloni si dice “soddisfatta” perchè nelle conclusioni “c’è una forte presenza degli interessi italiani”. Tra le altre cose, nella trattativa sul nuovo Patto di stabilità pur partendo da posizioni “divergenti” sono stati fatti “passi avanti”. Anche sui migranti, definisce “impensabile” un anno fa il risultato raggiunto di dare “attuazione pratica di una strategia fortemente promossa dall’Italia”. Sul Medio Oriente, ieri, il Consiglio aveva raggiunto non senza qualche difficoltà un’intesa. “L’Ue – sottolinea la premier – ha le stesse priorità dell’Italia: fare del nostro meglio per evitare un’escalation, lavorare sul fronte umanitario e su una soluzione strutturale di lungo periodo” sulla base del principio “due popoli due Stati”. La guerra tra Israele e Hamas, però, non deve far dimenticare l’aggressione all’Ucraina, a cui “abbiamo confermato il pieno sostegno”.

The Beatles: esce l’ultima canzone inedita “Now And Then”

The Beatles: esce l’ultima canzone inedita “Now And Then”Milano, 27 ott. (askanews) – Insieme o singolarmente, i Beatles hanno sempre avuto il talento di sorprendere. E ora, il 2023 ci porta una delle uscite più attese della loro storia, lunga e ricchissima di eventi. “Now And Then” è l’ultima canzone dei Beatles, scritta e cantata da John Lennon, sviluppata e lavorata da Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr e ora finalmente finita da Paul e Ringo oltre quattro decadi dopo.

“Now And Then” uscirà in contemporanea mondiale alle ore 15.00 (ora italiana) di giovedì 2 novembre via Apple Corps Ltd./Capitol/UMe. Il doppio lato A del singolo associa l’ultima canzone dei Beatles alla prima: il singolo UK di debutto della band del 1962, “Love Me Do”, completa perfettamente il cerchio. Entrambi i brani sono stati mixati in stereo e Dolby Atmos® mentre la copertina originale è stata realizzata dal rinomato artista Ed Ruscha. Il nuovo videoclip musicale di “Now And Then” debutterà venerdì 3 novembre. Ulteriori dettagli sulla première globale saranno annunciati a breve. Un film documentario della durata di 12 minuti, “Now And Then – The Last Beatles Song”, scritto e diretto da Oliver Murray avrà la sua première il 1° novembre. Sarà inoltre caricato sul canale ufficiale YouTube dei Beatles alle ore 20.30 (ora italiana). Il commovente corto racconta la storia dietro l’ultima canzone dei Beatles, attraverso materiale video esclusivo e parti commentate da Paul, Ringo, George, Sean Ono Lennon e Peter Jackson. Il trailer è disponibile qui: link Il documentario “Now And Then – The Last Beatles Song” sarà disponibile per la visione sul profilo ufficiale YouTube dei Beatles.

La storia dietro “Now And Then” inizia alla fine degli anni ’70, quando John ha registrato una demo con voce e piano nella sua casa, il Dakota Building a New York. Nel 1994 sua moglie, Yoko Ono Lennon, ha consegnato la registrazione a Paul, George e Ringo, assieme ad altre demo di John, “Free As A Bird” e “Real Love”, che sono state successivamente completate come nuove canzoni dei Beatles e pubblicate come singoli rispettivamente nel 1995 e nel 1996, come parte del progetto The Beatles Anthology. Nel frattempo Paul, George e Ringo hanno anche registrato nuove parti e completato un primo mix di “Now And Then” con il produttore Jeff Lynne. All’epoca le limitazioni della tecnologia hanno impedito di separare la voce e il piano di John per ottenere un mix pulito e limpido necessario a completare la canzone. “Now And Then” è stata così scartata, nella speranza di poterla rivisitare un giorno. Poi nel 2021 è uscita la docu-serie “The Beatles: Get Back”, diretta dal regista Peter Jackson, che ha sbalordito gli spettatori con l’acclamato lavoro di restauro della pellicola e dell’audio. Utilizzando la tecnologia audio MAL della WingNut Films, il team di Jackson ha ‘de-mixato’ la colonna sonora mono del film, riuscendo ad isolare gli strumenti e i vocals e tutte le singole voci all’interno delle conversazioni dei Beatles. Questo traguardo ha aperto le porte al nuovo mix di Revolver del 2022, tratto direttamente dai master tape originali a 4 tracce. Ciò ha portato alla domanda su cosa poter fare con la demo di “Now And Then”. Peter Jackson e i suoi tecnici del suono, guidati da Emile de la Rey, hanno applicato la stessa tecnologia alla registrazione originale casalinga di John, preservando la limpidezza e l’integrità della performance vocale originale, separandola dal pianoforte.

Nel 2022 Paul e Ringo hanno incominciato a completare il brano. Oltre alla voce di John Lennon, “Now And Then” contiene la chitarra elettrica e acustica registrata nel 1995 da George, una nuova parte di batteria di Ringo e il basso, la chitarra e il piano di Paul, che si accorda alla suonata originale di John. Paul ha aggiunto un assolo di chitarra slide ispirato a George; lui e Ringo hanno anche contribuito al pezzo realizzando i cori nel ritornello. A Los Angeles, Paul ha supervisionato una sessione di registrazione ai Capitol Studios per un arrangiamento d’archi nostalgico e squisitamente Beatles, scritto da Giles Martin, Paul e Ben Foster. Paul e Giles hanno anche aggiunto un ultimo, meraviglioso tocco: i backing vocals provenienti dalle registrazioni originali di “Here, There And Everywhere”, “Eleanor Rigby” e “Because”, intessuti nella nuova canzone utilizzando le tecniche perfezionate durante la lavorazione dello show e dell’album LOVE. La traccia finita è prodotta da Paul e Giles e mixata da Spike Stent.

Paul ha raccontato: “Ed eccola lì, la voce di John, chiara e limpida. È molto emozionante. E suoniamo tutti, è un’autentica registrazione dei Beatles. Penso che sia una cosa eccitante essere ancora al lavoro su musica dei Beatles nel 2023 e stare per pubblicare una nuova canzone che il pubblico non ha sentito”. Ringo ha affermato: “È stata l’esperienza che più ci ha avvicinato ad averlo di nuovo nella stanza con noi, è stato davvero emozionante per tutti. È stato come se John fosse lì, capite. È fantastico”. Olivia Harrison ha detto: “Nel 1995, dopo diversi giorni trascorsi in studio a lavorare alla traccia, George sentiva che le difficoltà tecniche con la demo erano insormontabili e ha concluso che non era possibile completare la traccia con uno standard sufficientemente elevato. Se fosse qui oggi, Dhani ed io sappiamo che si sarebbe unito a Paul e Ringo mettendoci tutto il cuore per completare la registrazione di ‘Now And Then’”. Sean Ono Lennon ha raccontato: “È stato incredibilmente toccante ascoltarli lavorare assieme dopo tutti gli anni trascorsi dalla morte di mio padre. È l’ultima canzone che mio papà, Paul, George e Ringo hanno avuto modo di fare insieme. È come una capsula del tempo ed è come se tutto fosse predestinato ad essere così”. C’è stato fermento e attesa per “Now And Then” fin da giugno, quando Paul ha annunciato per la prima volta una nuova canzone dei Beatles in un’intervista. Giovedì 2 novembre “Now And Then” sarà finalmente svelata al mondo. Quest’ultimo capitolo nella storia discografica dei Beatles sarà seguito dalle nuove edizioni dei due album-compilation da sempre viste come l’introduzione definitiva al loro lavoro.

Mascarino (Federalimentare): bene proposta di legge su giovani agricoltori

Mascarino (Federalimentare): bene proposta di legge su giovani agricoltoriMilano, 27 ott. (askanews) – “L’incardinamento alla Camera della proposta di legge per la promozione e lo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel mondo agricolo, promosso dal presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, è una iniziativa molto interessante perché offre, alle giovani generazioni di agricoltori, nuove occasioni per fare impresa, coniugando occupazione e sostegno al reddito e dando all’agricoltura italiana un nuovo corso”. Lo dichiara in una nota il Presidente di Federalimentare, Paolo Mascarino in merito alla discussione parlamentare sulla Pdl rivolta alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditoria giovanile nel mondo agricolo.

“Come industria siamo molto sensibili sul tema, in quanto siamo consapevoli che nei prossimi anni la forza dell’agroalimentare italiano si misurerà dalla capacità che avremo di saper incentivare il suo sviluppo lungo tutta la filiera – ha aggiunto – cogliendone le opportunità, e sapendo coinvolgere sempre più i giovani nel mondo dell’impresa ai quali è affidato il futuro del comparto”.

Università, a Ferrara nuovo Polo didattico

Università, a Ferrara nuovo Polo didatticoRoma, 27 ott. (askanews) – Da oggi le studentesse e gli studenti dell’area medico-sanitaria dell’Università di Ferrara avranno un nuovo polo didattico. Un Campus futuristico che consentirà alle studentesse e agli studenti dei corsi di Medicina e Chirurgia ma anche dell’Area Bio-medica, delle Professioni Sanitarie e di Scienze Motorie di avere spazi adeguati alle attività didattiche, di studio, di relazione e per svolgere attività di tirocinio e di specializzazione.

Progettata e realizzata secondo tutte le nuove norme ambientali e sostenibili, il Centro didattico di Cona, che sorge su una superficie di 5mila e duecento metri quadrati, è stato realizzato a forma di elle con due piani fuori terra. Al piano terra una sala conferenze da 482 posti, due aule didattiche, una da 240 ed una da 190 posti, due sale studio ed una palestra, di 300 metri quadrati, a disposizione di studenti e personale. Al primo piano si trovano due aule una da 208 posti ed una da 52 posti, un laboratorio di informatica da 63 posti, un laboratorio di simulazione chirurgica, uno di pratica, oltre ad un’ampia sala studio su due livelli 10 uffici ed una sala riunioni. A disposizione anche due aule video per partecipazione in streaming delle attività. Il taglio del nastro è avvenuto alla presenza della rettrice, Laura Ramaciotti, della direttrice generale della formazione superiore al ministero dell’Università e della Ricerca, Marcella Gargano, della direttrice generale delle aziende sanitarie ferraresi Monica Calamai e delll’assessora con delega alle politiche sociali del Comune di Ferrara Cristina Coletti.

“È per me un onore inaugurare una struttura così all’avanguardia che va ad arricchire significativamente il patrimonio architettonico del nostro Ateneo a beneficio dell’intera comunità. Un’opera che abbiamo portato a compimento in due anni e mezzo di lavoro nonostante le difficoltà del settore delle costruzioni derivanti dalla pandemia e dai conflitti internazionali”, ha dichiarato Ramaciotti.

Agroalimentare, “Sostenibilità per progettare futuro del territorio”

Agroalimentare, “Sostenibilità per progettare futuro del territorio”Milano, 27 ott. (askanews) – Sostenibilità è la parola chiave per progettare il futuro del territorio. E’l’assunto al centro del convegno “Dop e Igp un modello sociale e sostenibile da tutelare”, organizzato questa mattina alla Camera di Commercio di Modena da Piacere Modena, a cui ha portato il saluto il sottosegretario all’Agricoltura, Giacomo La Pietra.

“Le IG rappresentano un un’opportunità di sviluppo economico sostenibile per le comunità locali, preservando al contempo le tradizioni e le risorse naturali” ha spiegato il presidente della Fondazione Qualivita, Cesare Mazzetti, evidenziando che “è opinione sempre più diffusa che la sostenibilità stia diventando parte integrante della catena del valore di tutta la filiera e che essa rappresenti oggi molto più che in passato l’anello di congiunzione anche con l’andamento del profitto e del fatturato”. “Le IG nascono a partire dal concetto di ‘durabilità’, nel luogo e nel tempo, che significa soprattutto sostenibilità” ha dihciarato il Dg di OriGin Italia, Mauro Rosati, sottolineando che “sarà compito dei Consorzi veicolare le IG nel nuovo contesto socio-economico, in cui i temi della responsabilità sociale saranno determinanti per dare al prodotto un valore che abbraccia i temi della sostenibilità ambientale, economica e sociale. Al Consorzio di tutela – ha chiosato – spetta la definizione e gestione della responsabilità sociale della filiera, da declinare in un messaggio comprensibile e in una cultura diffusa in primis alle proprie aziende e poi ai consumatori”.

Tra i diversi relatori che si sono succeduti, anche Paolo De Castro, principale artefice dell’importante accordo sulla riforma del sistema delle IG raggiunto in sede europea il 24 ottobre scorso. L’europarlamentare dem ha spiegato che “a partire dal 2024, produttori e agricoltori potranno contare su un nuovo Testo Unico europeo sulle produzioni di qualità che prevede un rafforzamento del ruolo dei Consorzi e della protezione per Dop ed Igp, nonché maggiore trasparenza verso i consumatori”. “Sarà in particolare introdotto l’obbligo di indicare in etichetta di qualsiasi Dop ed Igp il nome del produttore per eliminare lo sfruttamento indebito della reputazione delle nostre IG” ha continuato, aggiungendo che ciò che riguarderà “anche Internet, grazie ad un sistema di geoblocking di contenuti illeciti. Il nuovo Testo Unico per la qualità europea – ha concluso – sarà l’unico atto legislativo di questa legislatura a supporto di un settore agricolo ed agroalimentare sempre più competitivo, sostenibile, integrato e capace di creare valore aggiunto”.

Riforma IG, Federdoc: risultato importante e successo dell’Italia

Riforma IG, Federdoc: risultato importante e successo dell’ItaliaMilano, 27 ott. (askanews) – “L’accordo raggiunto sulla riforma del sistema delle Indicazioni Geografiche è un risultato importante e rappresenta un successo dell’Italia”. Lo ha dichiarato Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente della Confederazione nazionale consorzi volontari tutela Denominazioni vini italiani (Federdoc)

“Per questo – ha concluso il presidente di Federdoc – desidero ringraziare il relatore del provvedimento, onorevole Paolo De Castro, che ha lavorato al testo di compromesso di un accordo che mantiene alcuni articoli specifici della disciplina del vino all’interno dell’Ocm preservandone le peculiarità, le specificità e le tradizioni che lo rendono unico nel panorama vitivinicolo internazionale”.

Calcio, Zaniolo per tre ore davanti ai pm

Calcio, Zaniolo per tre ore davanti ai pmRoma, 27 ott. (askanews) – E’ durata tre ore l’audizione di Nicolò Zaniolo in Procura a Torino, davanti al pm Manuela Pedretta titolare dell’inchiesta sulle scommesse illegali. l calciatore è arrivato intorno alle 14.30. Al calciatore è contestato l’esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, previsto all’art. 4 della legge 401 del 1989.

Zaniolo ha ammesso di aver utilizzato delle piattaforme illegali di scommesse, ma solo per giocare a blackjack e poker. Ha sempre negato di aver scommesso sul calcio. Se dimostrerà di aver non aver mai scommesso su partite di calcio, rischia solamente una multa per aver scommesso su siti illegali, mentre dal punto di vista sportivo non incorrerebbe in alcuna squalifica.

Manovra, resta quota 103 per andare in pensione ma stretta su assegno

Manovra, resta quota 103 per andare in pensione ma stretta su assegnoRoma, 27 ott. (askanews) – Salta quota 104 per accedere al pensionamento anticipato. Per il 2024 resta in vigore quota 103, ossia 41 anni di contributi e 62 di età anagrafica, ma con una stretta sul trattamento economico che sarà calcolato esclusivamente con il sistema contributivo fino a quando non si raggiungono i requisiti per la pensione di vecchiaia e comunque non potrà superare quattro volte il trattamento minimo, ossia circa 2.250 euro lordi al mese. Lo prevede l’ultima bozza del ddl di bilancio che introduce anche una modificha per la finestra di uscita dei lavoratori del settore privato con il prolungamento di un ulteriore mese. Dal momento della maturazione dei requisiti dovranno passare sette mesi per andare in pensione, mentre le bozze precedenti prevedevano sei mesi e attualmente sono richiesti tre mesi.

Per i dipendenti pubblici resta confermata la finistra di uscita di nove mesi già prevista nelle bozze circolate nei giorni scorsi. Attualmente è di 6 mesi. Limatura al ribasso per l’indicizzazione 2024 delle pensioni tra quattro e cinque volte il minimo (fino a circa 2.800 euro lordi al mese) che si riduce all’85%. Nelle bozze dei giorni scorsi l’adeguamento per pensioni fino a quell’importo era previsto al 90%.

Restano confermate le percentuali di indicizzazione per le altre fasce di pensioni, percentuali che scendono con l’aumentare degli importi: 100% per i trattamenti non superiori a 4 volte il minimo (circa 2.250 euro lordi a mese), 53% per le pensioni tra 5 e 6 volte il minimo (fino a circa 2.800 euro), 47% per quelle tra 6 e 8 volte il minimo (fino a 4.500 euro), 37% per quelle tra 8 e 10 volte (fino a 5.600 euro) e 22% per pensioni sopra 10 volte il minimo (superiori a 5.600 euro).

Vino, appello dall’Abruzzo: subito risposte su disastro peronospora

Vino, appello dall’Abruzzo: subito risposte su disastro peronosporaMilano, 27 ott. (askanews) – Gli attori della filiera vitivinicola abruzzese, che conta 15mila aziende e 32.500 ettari vitati, si sono riuniti ieri a Pescara per lanciare “un ultimo appello al mondo politico”, chiedendo risposte concrete di fronte al “catastrofico calo medio del 70% della produzione di uve”, a causa del maltempo e soprattutto della peronospora.

“Dopo mesi di proclami, promesse e false aspettative, la classe politica e dirigente della Regione Abruzzo ad oggi non ha dato risposte chiare a sostegno del settore” protestano i rappresentanti del mondo del vino locale, dicendosi pronti “a scendere in piazza e a riconsegnare le tessere elettorali”. “Ad oggi – lamenta il settore – vi è stata solo l’assegnazione di scarsissime risorse economiche, assolutamente insufficienti per affrontare la difficile situazione del momento, considerando che il settore enologico nazionale fattura più di 7 miliardi di euro senza ovviamente considerare tutto l’indotto: in ambito regionale si parla di 5 milioni in due anni ed in quello nazionale di 7 milioni, dotazioni finanziarie lontanissime da quelle necessarie”. Secondo le stime dei viticultori abruzzesi, la perdita acclarata è di circa di 2,7 milioni di quintali di uva, pari a circa due milioni di ettolitri di vino, che in termini di imbottigliato equivalgono a circa 260 milioni di pezzi. “Se dovessimo fare una stima del mancato reddito delle aziende possiamo indicare in circa 108 milioni di euro la perdita sulle uve, 130 milioni sullo sfuso e 520 milioni circa sull’imbottigliato” continuano, aggiungendo che “una stima prudenziale induce a ritenere che la nostra filiera vitivinicola subirà un danno economico non inferiore ai 380 milioni di euro”.

Tre i punti principali sui quali viene chiesto un intervento tempestivo: “sospensione del pagamento dei mutui e finanziamenti in essere (conto capitale e interessi) per almeno due anni, senza porre in primis le garanzie bancarie come è stato fatto durante l’emergenza Covid; sospensione e/o riduzione dei contributi Inps, e azzeramento dei tassi d’interesse per finanziamenti acquisto scorte a reintegro con un’istruttoria semplificata e che non tenga conto dei finanziamenti già in essere”. Nei primi due casi, la competenza spetterebbe al governo, mentre, nel terzo, il ruolo della Regione risulta fondamentale. Una richiesta di provvedimenti di sostegno a livello nazionale per le imprese vitivinicole è stata avanzata anche da Assoenologi, Associazione Città del Vino, Cia, Coldiretti, Confagricoltura, Confcooperative, Consorzio Tutela Vini D’Abruzzo, Copagri, Daq vino, Legacoop, Liberi Agricoltori e Movimento Turismo del Vino.

M.O., Schlein: fare ogni sforzo per far riprendere processo pace

M.O., Schlein: fare ogni sforzo per far riprendere processo paceVenezia, 27 ott. (askanews) – “Bisogna fare ogni sforzo diplomatico e politico per far riprendere il processo di pace in Medio Oriente verso la soluzione due popoli e due nazioni”. E alle manifestazioni per il pace “il Partito Democratico c’è, ci sarà con molti dirigenti e molti militanti come abbiamo annunciato già ieri”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein, questo pomeriggio a Mestre per un convegno sulla casa.

“L’ho fatto io due giorni fa in Parlamento, ma anche ieri al prevertice socialista, la nostra posizione è molto chiara sulle preoccupazioni su questo conflitto in Medio Oriente – ha detto Schlein – sul dover evitare in ogni modo l’allargamento di questo conflitto, sulla necessità di fornire aiuti umanitari alla popolazione di Gaza. Sono manifestazioni che sono a tutela di tutti i civili, anche noi come Partito Democratico stiamo insistendo sulla tutela di tutti i civili, il numero di vittime è già altissimo e bisogna evitare che continuano a morire civili innocenti”.