Exclusive Padel Cup si chiude con tappa Milano: tanti vip in campoRoma, 26 ott. (askanews) – La Exclusive Padel Cup non poteva che chiudersi con l’ennesimo sold out nelle iscrizioni. Nel weekend tra sabato 28 e domenica 29, all’Urban Padel di Milano, si gioca l’ultima tappa del circuito organizzato da MSP Italia, ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, leader in Italia nei tornei di padel amatoriali, e firmato da Exclusive, prestigiosa carta di credito del Gruppo Intesa Sanpaolo.
Dopo Roma, Napoli e Torino, quindi, ecco Milano, con un torneo – ricorda una nota – che si giocherà in un club avveniristico – nato sulle ceneri di un cinema, con campi ai piani interrati – , in una zona centrale della città e con tanti vip in campo: gli ex calciatori Nicola Amoruso, Oscar Brevi, Alessandro Budel, Ivan Gamberini e Cristian Zenoni, l’ex pallavolista Pasquale Gravina, l’ex giocatore di hockey Igor Sultanovich, il comico Davide Paniate e il conduttore radiofonico Gigio D’Ambrosio. I vincitori di tappa, delle categorie maschile, femminile e misto, come accaduto nelle precedenti tappe si aggiudicheranno una clinic per due persone in Spagna all’interno del famoso Ba Padel Barcelona Golf & Resort. Il pacchetto comprende un corso di quattro ore con istruttori spagnoli in lingua italiana, una prenotazione per un campo della durata di un’ora, due pernottamenti e i transfer da e per l’aeroporto. Per i secondi classificati, invece, un ‘paletero’ targato Babolat, sponsor tecnico del circuito.
“Siamo felici di chiudere la Exclusive Padel Cup a Milano, città in cui il padel sta facendo passi da gigante – ha spiegato Claudio Briganti, responsabile del settore padel di MSP Italia – Una città che a dicembre ospiterà una tappa del circuito mondiale Premier Padel e a gennaio la seconda edizione di Padel Trend Expo, in una regione come la Lombardia seconda solo al Lazio per numero di campi. Ed è ovviamente un orgoglio per noi ospitare grandi sportivi, che trascorreranno un weekend all’Urban Padel in una tappa che ha fatto registrare l’ennesimo tutto esaurito”.
Covid, in ultima settimana 27.923 nuovi casi (-17,5%)Roma, 26 ott. (askanews) – Nella settimana 19 – 25 ottobre sono stati registrati 27.923 nuovi casi di Covid-19 con una variazione di -17,5% rispetto alla settimana precedente (n: 33.844). 196 i deceduti con una variazione di -0,5% rispetto alla settimana precedente (n: 197). 223.550 i tamponi effettuati con una variazione di -8,9% rispetto alla settimana precedente (n: 245.458)
Il tasso di positività è in discesa e si fissa al 12,5% con una variazione di -1,3% rispetto alla settimana precedente (13,8%) Per quanto riguarda gli ospedali, il tasso di occupazione in area medica è stabile al 5,7% (3.546 ricoverati), rispetto al 18/10/2023. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile all’ 1,3% (111 ricoverati), rispetto al 18/10/2023.
Unioncamere, Giuseppe Tripoli confermato segreterio generaleRoma, 26 ott. (askanews) – L’Assemblea dei presidenti delle Camere di commercio italiane, che si tiene a Torino, ha confermato Giuseppe Tripoli segretario generale di Unioncamere per il prossimo quadriennio. Tripoli, secondo quanto riporta un anota, con vasta esperienza sia nel settore pubblico che nel privato, ha tenuto la segreteria generale dell’Istituzione rappresentativa delle Camere di commercio italiane nella difficile fase della riorganizzazione seguita alla riforma Madia del 2015 che ha portato alla riduzione del numero ed alla modernizzazione e razionalizzazione del sistema camerale.
Mattarella: l’Onu resta lo strumento più efficace contro le tensioniRoma, 26 ott. (askanews) – “Per l’Italia occorre affermare con chiarezza che le Nazioni Unite sono e rimangono lo strumento più efficace per risolvere le tensioni, le controversie, le difficoltà della comunità internazionale tanto più in quanto aumentano i motivi di disordine mondiale e le sfide da affrontare”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i giovani funzionari che hanno superato le selezioni del Programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d’intesa con il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite.
“Per la nostra Repubblica l’Onu va rafforzato in tutti i modi possibili anche con riforme che ne assicurino una maggiore capacità operativa ed efficacia operativa”, ha aggiunto.
Mattarella: per Italia Onu resta strumento più efficace contro tensioniRoma, 26 ott. (askanews) – “Per l’Italia occorre affermare con chiarezza che le Nazioni Unite sono e rimangono lo strumento più efficace per risolvere le tensioni, le controversie, le difficoltà della comunità internazionale tanto più in quanto aumentano i motivi di disordine mondiale e le sfide da affrontare”. Lo ha sottolineato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando i giovani funzionari che hanno superato le selezioni del Programma promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale d’intesa con il Dipartimento degli Affari Economici e Sociali delle Nazioni Unite.
“Per la nostra Repubblica l’Onu va rafforzato in tutti i modi possibili anche con riforme che ne assicurino una maggiore capacità operativa ed efficacia operativa”, ha aggiunto.
Report Estero OICE 2023: record di crescita con +30% sul 2022Roma, 26 ott. (askanews) – L’industria italiana della progettazione e della consulenza cresce all’estero con un’impennata da record, seguendo un trend continuo e costante. Le società di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica italiane hanno infatti fatto registrare un nuovo boom del fatturato estero nel 2022 e nella prima parte del 2023 che vede una crescita del 14%, con una proiezione al 2023 che vede un +30% sul 2022.
È questo il dato fondamentale emerso oggi durante la presentazione del Rapporto Estero OICE 2023, presentato presso la sede dell’Agenzia ICE con la partecipazione di oltre 120 persone tra Ambasciatori di Paesi esteri, Istituzioni, associazioni e imprenditori. Il Medio Oriente (27%) e l’Africa (18%) – informa una nota Oice – sono le aree geografiche prioritarie per le attività all’estero 2022 delle società italiane. Nel ranking 2022 seguono UE (16%) e Paesi europei non UE (10%). Tuttavia, in percentuale sul totale nelle varie regioni continentali, l’Africa è il continente in cui le italiane crescono costantemente. L’Italia è terza tra gli europei per presenza in Africa, dopo inglesi e francesi e a pari classifica con le americane. Da segnalare la crescita nel Nord America (che passa da 6,9% a 15%) nella prospettiva 2023, insieme alle riconferme di Africa, Medio Oriente ed Europa. Stabile l’Asia con circa il 6% del complessivo.
Nel corso della presentazione, dopo l’introduzione del Presidente dell’Agenzia ICE Matteo Zoppas e del Presidente OICE Giorgio Lupoi, è intervenuto con un video messaggio il Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani. Un video-racconto ha mostrato le attività di internazionalizzazione OICE realizzate nel 2023. A seguire gli interventi della Vicepresidente di Confindustria Barbara Beltrame Giacomello, del Vicepresidente per l’internazionalizzazione OICE Roberto Carpaneto e del direttore generale ICE Lorenzo Galanti. Il Direttore del CER – Centro Europa Ricerche – Stefano Fantacone ha illustrato i risultati del Rapporto, preceduto dall’intervento del giornalista e professore della LUISS Guido Carli, Gregory Alegi. L’evento, condotto e moderato dal giornalista del TG2 Luca Moriconi, è proseguito con l’intervista alla Presidente della FIDIC Catherine Karakatsanis collegata da Washington e con l’intervento del Vicepresidente FIDIC ed OICE, Alfredo Ingletti. La presentazione si è conclusa con un interessante roundtable dal titolo “Climate change e transizione energetica. Da Sharm a Dubai: Road to Cop-28. Il ruolo delle società di ingegneria, architettura e consulenza” che ha visto gli interventi di cinque società OICE particolarmente internazionalizzate: 3TI Progetti, Politecnica, Systra SWS, Technital, Xori Group. Il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini ha chiuso i lavori della presentazione. Il Presidente Zoppas ha detto: “Oggi stiamo vivendo un periodo particolare, segnato dagli eventi recenti e da una serie di sfide che ci portiamo dietro dagli ultimi tre anni – la pandemia, i suoi effetti a catena, e le turbolenze politiche innescate dai conflitti internazionali – che hanno influenzato produzione, esportazioni e investimenti. Nonostante questi ostacoli, l’export italiano è comunque riuscito a ottenere risultati significativi, toccando nel 2022 la soglia di 620 miliardi, in netta crescita rispetto ai poco più dei 450 miliardi (480mld) del 2017. Un risultato che non è dovuto solo all’inflazione, ma anche e soprattutto all’aumento di volumi delle esportazioni, alla resilienza degli imprenditori e del marchio Made in Italy. In questo scenario, un player importante è sicuramente il comparto dell’architettura e dell’ingegneria, settore che lavora spesso “dietro le quinte” ma che possiede un know how d’eccellenza, elemento chiave per tutto il “ben fatto” italiano. Tale settore infatti sta dimostrando un notevole sviluppo, che si prevede crescerà ulteriormente nel 2023: secondo il Rapporto Estero OICE, le aziende registreranno una crescita dell’export del 30% sul 2022, toccando così la cifra di 2 miliardi di euro. Un aumento guidato soprattutto dall’interscambio con Medio Oriente e Africa, aree geografiche sempre più prioritarie per le nostre attività all’estero. In questo scenario, un tassello fondamentale è proprio la partnership consolidata tra ICE e OICE, basata principalmente su iniziative di promozione e formazione. Delle attività verso le quali gli imprenditori mostrano grande soddisfazione, come confermato dai dati del Rapporto stesso: il 93% delle aziende ritiene di grande importanza l’impatto delle iniziative condotte non solo da ICE, ma anche da tutti gli attori del Sistema Paese, come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, SACE, SIMEST e Cdp. Assieme a loro e al Governo, ci impegniamo affinché questo non sia un punto d’approdo per le imprese, ma l’inizio di un nuovo percorso di crescita”.
Il Presidente Lupoi ha poi sottolineato “l’indispensabile collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il Ministero Economia e Finanze e l’Agenzia ICE e l’efficace azione di filiera per mettere a sistema il lavoro delle società di ingegneria e consulenza come primo anello di una importante catena del valore che permette di veicolare la grande manifattura del made-in-Italy”. Le società di ingegneria, architettura e consulenza stanno aumentando e migliorando le loro prestazioni complessive estere rispetto alla performance passate e questa tendenza sta continuando anche oggi, in uno scenario geo-economico nuovo. Il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Tajani nel suo video messaggio ha sottolineato il ruolo strategico delle società di ingegneria e progettazione e constatato la importante partecipazione dell’OICE e dei suoi Associati alle attività economiche sul fronte estero. Ha molto apprezzato la crescita operativa registrata nel continente africano dove il Governo sta lavorando con l’obiettivo di promuovere collaborazione e mutui benefici portando il saper fare italiano nelle diverse sfide, tra cui quella della transizione ecologica, per le quali l’OICE è un grande alleato.
Il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentini – conclude la nota Oice – ha detto: “l’attività delle società di ingegneria e di consulenza è un biglietto da visita del Made in Italy all’estero” ed ha aggiunto: “dobbiamo sfruttare i vantaggi ma anche gli svantaggi competitivi per continuare a posizionarci nei mercati esteri, e su temi rilevanti, come quelli legati al cambiamento climatico e alla diversificazione energetica. Tutto in un contesto mondiale dove la geopolitica è tornata protagonista e la concorrenza tra aree e blocchi la nuova logica internazionale”.
Denatalità, Possemato: fenomeno dei paesi più sviluppatiRoma, 26 ott. (askanews) – “Spesso quando si parla di denatalità, si parla dell’aspetto economico, del futuro incerto, di poca sussistenza alla famiglia, tutto vero, ma poi se guardiamo l’oggettività delle cose ci rendiamo conto che la denatalità è un fenomeno che appartiene ai Paesi più ricchi e sviluppati. Sono molti i fattori incidenti sulla causa, meno di tutti quello dell’incertezza del domani. L’aspetto economico, le spese da sostenere sono fattori importanti (bisogna sostenere la famiglia), ma non sono gli unici; infatti, il calo della denatalità è un problema che ha cause antropologiche, culturali del nostro tempo e della società in cui viviamo, una società che si proietta in una visione egoistica, incentrata sull’IO, ed incapace di declinare il “NOI”. Sin da giovanissimi, i ragazzi si preoccupano della performance, di realizzarsi nella vita, non si considera il figlio come ricchezza, non si investe sui figli perché tolgono lo spazio e il tempo alla costruzione del proprio percorso, e nel caso delle donne, sempre più spesso, ci si ricorda troppo tardi del desiderio di maternità. Manca nei giovani la visione del futuro proiettata in un progetto di procreazione, di genitorialità. Come se si fossero dimenticati dell’istinto alla procreazione che è l’unico, vero e naturale istinto che gli appartiene. Dobbiamo lavorare in modo sistemico sul tessuto sociale e culturale. Viviamo un tempo di grandi incertezze, nascono nuovi conflitti, ma il figlio è una speranza; anche durante le guerre passate si facevano più figli rispetto ad oggi, il figlio conferma la fiducia nella vita che continua, che non sminuisce la coppia. Educare i nostri giovani al sentimento ed avvalerci del sistema scolastico per farlo in modo corretto”.
Lo ha detto Donatella Possemato, Presidente di Imprese per la Vita Onlus, a margine del del Salone della Giustizia. “Prestare attenzione alla condizione della donna, oggi proiettata nel mondo del lavoro e protagonista in molti contesti. Nonostante l’evoluzione dei tempi, quando la donna decide di avere un figlio, si trova ancora di fronte a scelte che la penalizzano (scelta tra carriera e figli). In una società dove spesso la coppia è lontana dalla famiglia di origine, e non ci sono i nonni ad aiutare, la gestione di un figlio può risultare difficile laddove non c’è un welfare che sostiene la famiglia. In Italia le donne hanno il primo figlio dopo i 32 anni, età in cui una donna si inserisce/cresce nel lavoro: per fortuna ci sono sempre più aziende anche in Italia che si organizzano per le loro dipendenti-mamme; è chiaro che un welfare attivo è fondamentale, ma prima di intervenire sulla coppia, dobbiamo partire da educare i giovani di oggi affinché arrivino ai 30 anni con il desiderio di fare figli, consapevoli dell’istinto alla genitorialità che è insito nell’uomo”, ha aggiunto.
Per Possemato una “donna che è anche mamma al governo è un segnale importante. Mi auguro che il nostro premier, che ha a cuore il problema della natalità, possa anche confrontarsi con le esperienze reali sul campo, non si può pensare di invertire questa triste tendenza intervenendo soltanto con i sussidi economici alle famiglie (seppure necessari), confrontarsi con chi vive queste esperienze quotidianamente ed ha una chiara visione e misura di quanto le misure a supporto della natalità debbano essere congiunte”. Necessario, segnala ancora Possemato, “prestare attenzione alla condizione della donna, oggi proiettata nel mondo del lavoro e protagonista in molti contesti. Nonostante l’evoluzione dei tempi, quando la donna decide di avere un figlio, si trova ancora di fronte a scelte che la penalizzano (scelta tra carriera e figli). In una società dove spesso la coppia è lontana dalla famiglia di origine, e non ci sono i nonni ad aiutare, la gestione di un figlio può risultare difficile laddove non c’è un welfare che sostiene la famiglia. In Italia le donne hanno il primo figlio dopo i 32 anni, età in cui una donna si inserisce/cresce nel lavoro, per fortuna ci sono sempre più aziende anche in Italia che si organizzano per le loro dipendenti-mamme; è chiaro che un welfare attivo è fondamentale, ma prima di intervenire sulla coppia, dobbiamo partire da educare i giovani di oggi affinché arrivino ai 30 anni con il desiderio di fare figli, consapevoli dell’istinto alla genitorialità che è insito nell’uomo. Ci sono misure intraprese da aziende illuminate che hanno incentivato il lavoro per le madri, congedo maternità (smart working), spazio biberon in azienda, tutte iniziative che dovrebbero essere incentivate dallo Stato, e lo Stato dovrebbe sostenere l’impiego di personale che si occupi dei bambini in questi spazi mentre le mamme lavorano. Le aziende che si organizzano in questa maniera andrebbero premiate”.
Usa, Stagione Teatro alla Scala sbarca a New York e WashingtonNew York, 26 ott. (askanews) – Washington e New York sono state le due tappe negli USA del ciclo di presentazioni internazionali della Stagione 2023-2024 del Teatro alla Scala di Milano, che si aprirà il 7 dicembre con il Don Carlo di Verdi diretto da Riccardo Chailly con la regia di Lluís Pasqual.
La conferenza stampa a Washington, ospitata dall’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia, mercoledì sera ha seguito quella del 24 ottobre a New York presso il Consolato Generale. analoghe presentazioni si sono tenute a Vienna, Zurigo, Parigi e Berlino, proseguendo la stretta collaborazione del teatro con le sedi diplomatiche italiane nel mondo. L’ambasciatrice italiana Mariangela Zappia ha accolto con entusiasmo la nascita “della Teatro alla Scala Association of America, un passo importante che contribuira’ a cementare ancora di piu’ lo straordinario legame del Teatro con questo Paese”.
Il Sovrintendente Dominique Meyer ha commentato che le presentazioni “hanno permesso di far conoscere non soltanto la nostra Stagione di opera, balletto e concerti, ma anche la conclusione del progetto di ristrutturazione firmato da Mario Botta”, oltre allo sviluppo della piattaforma streaming LaScalaTv, “alla quale da gennaio sarà possibile abbonarsi”.
Riforme, Casellati: testo in Cdm venerdì prossimoMilano, 26 ott. (askanews) – Non più martedì, come previsto, ma venerdì prossimo: dovrebbe essere questa la data per la presentazione in Cdm della riforma della forma di governo. Lo ha detto la ministra per le riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Casellati, al Salone della Giustizia. “Mi aspetto di portare la riforma della forma di governo nel Cdm di venerdì prossimo, per poi iniziare l’iter parlamentare, sede di un dibattito ancor più approfondito. Io sono ottimista”, ha detto la ministra.
La Bce arresta la corsa al rialzo sui tassi e ritrova l’unanimitàRoma, 26 ott. (askanews) – Dopo la più aggressiva e prolungata stretta monetaria della sua storia, la Banca centrale europea ha finalmente deciso una pausa sui rialzi dei tassi di interesse per l’area euro. E dopo mesi di crescenti diverbi, su questa decisione il Consiglio direttivo ha ritrovato l’unità (la scelta è stata unanime).
Con ogni probabilità a questo ha contribuito anche il clima “caloroso ed emozionato” attorno al commiato del governatore uscente della Banca d’Italia, Ignazio Visco, che “dopo 12 anni di onorato servizio era al suo ultimo Consiglio direttivo”, come ha raccontato la presidente Christine Lagarde nella conferenza stampa post direttorio. L’istituzione ha confermato il tasso sulle principali operazioni di rifinanziamento al 4,50% e al 4% quello sui depositi, che le banche commerciali parcheggiano presso la stessa Bce. Invece non è stata nemmeno discussa, come riferito dalla presidente, l’ipotesi (che pure era circolata anche tra gli analisti) di rivedere i propositi di rinnovare fino alla fine del 2024 gli stock di titoli accumulati con il piano anticrisi Pepp. Questa scadenza è stata invece confermata.
Le decisioni sono in linea con le attese e le successive spiegazioni Lagarde, in definitiva, non hanno offerto veri elementi in più. La presidente ha voluto allontanare le speculazioni sui tempi dei futuri tagli ai tassi di interesse: qualunque discussione in tal senso “sarebbe totalmente prematura”. Invece ha voluto rimarcare che il fatto che la Bce confermi oggi tassi “non significa che non gli alzeremo più”. Ma in realtà questo è proprio quello che si attendono in molti. Mentre quasi nessun analista, salvo in caso di inattesi e brutali shock al rialzo dell’inflazione, sembra dare credito alla possibilità di altri aumenti.
Semmai si tratterà di vedere quanto a lungo la Bce lascerà questo livello di tassi di interesse che comunque è ritenuto restrittivo e che sta avendo un crescente effetto deprimente, come riconosciuto dallo stesso Consiglio, sui livelli di domanda nell’eurozona. Per l’economia la Bce si attende debolezza per il resto dell’anno e poi un progressivo miglioramento “negli anni futuri”, con il calo dell’inflazione che in parallelo dovrebbe favorire un recupero di potere di acquisto delle famiglie. Alla presidente sono state rivolte domande anche riguardo ai livelli raggiunti dal differenziale dei titoli di Stato dell’Italia rispetto a quelli della Germania sulla scadenza decennale, lo “spread” oltre 200 punti base. Ha risposto in maniera indiretta: la Bce intende garantire “una trasmissione appropriata” della sua politica monetaria in tutti i paesi dell’unione valutaria “e abbiamo tutti gli strumenti per assicurarci che accada”, ha detto.
Oggi il consiglio si è riunito in trasferta ad Atene, una consuetudine che vede ogni anno, un volta l’anno, la riunione tenersi a turno in uno dei paesi dell’unione valutaria. La prossima riunione è calendarizzate il 14 dicembre e in quella occasione verranno anche aggiornate le previsioni economiche sull’inflazione. A quel punto si vedrà in quali termini i tecnici della Bce valutino l’eventuale impatto delle tensioni che si sono scatenate in Medioriente a causa dell’attacco terroristico di Hamas contro Israele e delle rappresaglie delle forze israeliane. A dicembre al posto di Visco al Consiglio ci sarà Fabio Panetta, che dal primo novembre sarà il nuovo governatore della Banca d’Italia e che lascerà il comitato esecutivo della Bce, in cui gli subentrerà Piero Cipollone, vice direttore generale uscente di Bankitalia. Facendo chiaramente capire di chi stesse parlando, senza mai nominarlo direttamente, Lagarde ha tributato un affettuoso saluto a Visco. “Il livello di calore, di emozione e di ringraziamento che gli è stato dimostrato, e la sua risposta, hanno ricordato a tutti noi che sebbene a volte non concordiamo, peraltro oggi abbiamo deciso in maniera unanime, ma sebbene possiamo dissentire in alcune situazioni, ci sta questo nostro obiettivo comune, abbiamo una elevata qualità di dibattito” in cui “anche il dissenso” va considerato un contributo prezioso. (di Roberto Vozzi).