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Tag: Sanremo 2023

Export, Zoppas (ice): cresce nonostante difficolta’

Export, Zoppas (ice): cresce nonostante difficolta’Roma, 26 ott. (askanews) – “Oggi stiamo vivendo un periodo particolare, segnato dagli eventi recenti e da una serie di sfide che ci portiamo dietro dagli ultimi tre anni – la pandemia, i suoi effetti a catena, e le turbolenze politiche innescate dai conflitti internazionali – che hanno influenzato produzione, esportazioni e investimenti. Nonostante questi ostacoli, l’export italiano è comunque riuscito a ottenere risultati significativi, toccando nel 2022 la soglia di 620 miliardi, in netta crescita rispetto ai poco più dei 450 miliardi (480mld) del 2017”. Lo ha dichratato il Presidente di ICE, Matteo Zoppas, intervenuto questa mattina alla presentazione del Rapporto Estero 2023 dell’OICE (Associazione di categoria, aderente a Confindustria, che rappresenta le organizzazioni italiane di ingegneria, architettura e consulenza tecnico-economica).

“Un risultato – ha sottolineato Zoppas – che non è dovuto solo all’inflazione, ma anche e soprattutto all’aumento di volumi delle esportazioni, alla resilienza degli imprenditori e del marchio Made in Italy. In questo scenario, un player importante è sicuramente il comparto dell’architettura e dell’ingegneria, settore che lavora spesso “dietro le quinte” ma che possiede un know how d’eccellenza, elemento chiave per tutto il “ben fatto” italiano. Tale settore, infatti, sta dimostrando un notevole sviluppo, che si prevede crescerà ulteriormente nel 2023: secondo il Rapporto Estero OICE, le aziende registreranno una crescita dell’export del 30% sul 2022, toccando così la cifra di 2 miliardi di euro. Un aumento guidato soprattutto dall’interscambio con Medio Oriente e Africa, aree geografiche sempre più prioritarie per le nostre attività all’estero”. Secondo Zoppas “in questo scenario, un tassello fondamentale è proprio la partnership consolidata tra ICE e OICE, basata principalmente su iniziative di promozione e formazione. Delle attività verso le quali gli imprenditori mostrano grande soddisfazione, come confermato dai dati del Rapporto stesso: il 93% delle aziende ritiene di grande importanza l’impatto delle iniziative condotte non solo da ICE, ma anche da tutti gli attori del Sistema Paese, come il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, il Ministero dello Sviluppo Economico, SACE, SIMEST e Cdp. Assieme a loro e al Governo, ci impegniamo affinché questo non sia un punto d’approdo per le imprese, ma l’inizio di un nuovo percorso di crescita”.

Manovra, Cgil e Uil: scioperi e manifestazioni dal 17 novembre

Manovra, Cgil e Uil: scioperi e manifestazioni dal 17 novembreMilano, 26 ott. (askanews) – Decisa da Cgil e Uil una mobilitazione con scioperi di 8 ore e manifestazioni su base territoriale e regionale a partire dal 17 novembre contro la manovra e le politiche economico e sociali del Governo.

“Per cambiare la proposta di legge di Bilancio e le politiche economiche e sociali fino ad ora messe in campo dal Governo ed a sostegno delle piattaforme sindacali unitarie presentate, dando seguito ai mandati ricevuti dai propri rispettivi Organismi statutari e dopo gli ultimi confronti di carattere organizzativo interni ai due singoli sindacati – si legge in una nota -, Cgil e Uil hanno deciso di dare vita, per il prossimo mese, a un percorso comune di mobilitazione con scioperi di 8 ore o per l’intero turno, strutturato su base territoriale e regionale”. La mobilitazione sarà articolata sulla base delle seguenti indicazioni organizzative: venerdì 17 novembre, 8 ore o intero turno di sciopero per tutte le lavoratrici e i lavoratori delle Regioni del Centro. Nella stessa giornata, inoltre, le lavoratrici e i lavoratori delle categorie del trasporto e di tutto il pubblico impiego sciopereranno sempre per 8 ore o intero turno, ma su tutto il territorio nazionale. Il 20 novembre a scioperare sarà la Sicilia, mentre la Sardegna dovrebbe scioperare il 27. Venerdì 24 novembre, le 8 ore o l’intero turno di sciopero riguarderanno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Nord. Infine, venerdì 1 dicembre a incrociare le braccia per 8 ore o per l’intero turno saranno tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori delle Regioni del Sud.

E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettrica

E-Shore ed EnerMia prima operazione aggregazione operatori mobilità elettricaRoma, 26 ott. (askanews) – Con l’aggregazione dei due player E-Shore Srl ed EnerMia Srl si consolida l’obiettivo di impegno e diffusione della mobilità elettrica integrata sul panorama italiano.

L’aggregazione rappresenta un ulteriore passo nella direzione di crescita e capillarizzazione di una rete nazionale di stazioni di ricarica Quick e Fast charge, punti di forza della proposta di valore delle due società. E-Shore e Enermia, che si qualificano entrambe come Charging Point Operator (CPO) e eMobility Service Provider (EMSP), conferiscono le rispettive competenze per affrontare le sfide del mercato con l’ambizione di diventare il primo player indipendente sul panorama italiano. In seguito all’aggregazione nascerà un player indipendente con oltre 750 punti di ricarica a portafoglio localizzati nel 70% delle regioni italiane. Sulle ragioni della nuova aggregazione interviene anche il Ceo di EnerMia Flavia Samorì che afferma: “Con questa operazione si conclude un percorso ricco di soddisfazioni che in pochi anni ha trasformato EnerMia da essere un’idea embrionale a diventare una realtà consolidata e riconosciuta a livello nazionale. Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno di collaboratori ed amici che hanno creduto con entusiasmo nell’iniziativa, condividendone la mission e con la volontà di essere co-protagonisti insieme a me nel cambiamento. Oggi nasce una nuova realtà, uno step necessario per continuare a distinguersi in questo mercato e per portare avanti i valori che da sempre ci hanno caratterizzato”.

Di realtà dinamica e competitiva parla invece Marco Mele, Ceo di E-Shore: “Siamo lieti di aver concluso questo importante passo con EnerMia, a conferma del nostro impegno concreto per lo sviluppo di soluzioni innovative per la mobilità elettrica non solo tramite crescita organica ma anche attraverso aggregazioni con player strategici già riconosciuti a livello nazionale”. L&B Partners S.p.A. ha supportato E-Shore in qualità di financial advisor in tutte le attività prodromiche alla realizzazione della partnership, dall’elaborazione del modello economico finanziario al coordinamento delle attività di due diligence fino alla negoziazione e strutturazione, per quanto concerne gli aspetti economico-finanziari, dell’operazione con un team composto dal partner Cristian Pulitano e dall’analyst Lorenzo Sneider.

L&B Partners Avvocati Associati STA a r.l. ha assistito E-Shore in qualità di legal advisor in tutte le fasi del deal, dalla strutturazione dell’operazione, alla due diligence alla negoziazione ed esecuzione della documentazione contrattuale, con un team guidato dai partner Davide Pelloso (per gli aspetti corporate) e Bartolo Cozzoli (per gli aspetti pubblicistici) e composto dagli special counsel Giulia Paternostro e Vincenzo Telera, dal senior associate Davide Dotti Currao e dall’associate Umberto Biga. I profili IP sono stati curati dal partner Valentina Bonomo e dal counsel Elena Ronda.

Sanchez propone una conferenza internazionale sulla soluzione a 2 Stati

Sanchez propone una conferenza internazionale sulla soluzione a 2 StatiRoma, 26 ott. (askanews) – Il premier spagnolo uscente e presidente di turno dell’Unione Europea, Pedro Sanchez, ha proposto la celebrazione entro sei mesi di una conferenza internazionale di pace che riconosca la soluzione a due Stati in linea con le risoluzioni dell’Onu e metta fine al conflitto israelo-palestinese: è quanto riporta il quotidiano spagnolo Diario.es. “È il momento di mettere nel mirino una soluzione politica di un conflitto che ristagna ormai da molti anni senza una chiara soluzione”, che dia “un orizzonte di futuro” alla popolazione palestinese e “sicurezza” a Israele, ha spiegato Sanchez prima dell’inizio dei lavori del Consiglio Europeo in corso a Bruxelles.

Sanchez, che ha riconosciuto come “resti molto lavoro da fare” per tradurre la proposta in realtà, ha inoltre deplorato che la bozza di conclusioni finali del vertice “non contenga in quanto tale” la richiesta di una pausa umanitaria nei bombardamenti su Gaza.

Cina, conferma default Country Garden su debito offshore 15 mld Usd

Cina, conferma default Country Garden su debito offshore 15 mld UsdRoma, 26 ott. (askanews) – Lo sviluppatore immobiliare cinese in crisi Country Garden Holdings non ha rispettato l’obbligo di effettuare il pagamento di interessi di 15,4 milioni di dollari, dovuto il 18 ottobre, su un’obbligazione denominata in dollari Usa. L’ha confermato l’arbitro globale del settore creditizio in una decisione emessa oggi, ripresa da Nikkei Asia.

I Comitati per la Determinazione dei Derivati di Credito hanno risposto a una domanda posta da un partecipante anonimo al mercato, che cercava di determinare se si fosse verificato un “mancato pagamento di un evento creditizio rispetto a Country Garden Holdings”. Il comitato dell’International Swaps and Derivatives Association (ISDA) ha pubblicato giovedì una nota riguardante la decisione sul suo sito web. Lo stato del caso rimane “in corso”. La scadenza del 18 ottobre ha fatto seguito a un periodo di grazia di 30 giorni.

L’appello al comitato potrebbe innescare un pagamento in credit default swap (CDS), uno strumento finanziario che consente agli investitori di scambiarsi reciprocamente i rischi di credito, compreso un evento di default. Il comitato è istituito per applicare le regole e le definizioni dei CDS su casi specifici per prendere “decisioni fattuali e basate sull’evidenza su eventi di credito e altre questioni”, secondo il suo sito web.

Country Garden, insieme a China Evergrande Group, è al centro della crisi immobiliare in corso in Cina. Il costruttore con sede nel Guangdong ha dichiarato il 18 ottobre che “non è in grado di far fronte in tempo a tutti gli obblighi di rimborso del suo debito estero”. La società non ha specificato se ciò includa il pagamento degli interessi sulle obbligazioni in dollari. La compagnia ha registrato una perdita netta di 48,9 miliardi di yuan (6,7 miliardi di dollari) nei primi sei mesi di quest’anno.I suoi debiti in essere sotto forma di titoli senior, obbligazioni convertibili, obbligazioni societarie e prestiti bancari e di altro tipo ammontavano a 257,9 miliardi di yuan (35,2 miliardi di dollari) alla fine di giugno, con 108,7 miliardi di yuan (14,8 miliardi di dollari) da pagare entro un anno. La società disponeva di liquidità e mezzi equivalenti per 101,1 miliardi di yuan (13,8 miliardi di dollari).

Conserve ittiche:-5,2% volumi tonno sott’olio, export -12,8% in I semestre

Conserve ittiche:-5,2% volumi tonno sott’olio, export -12,8% in I semestreMilano, 26 ott. (askanews) – Inflazione e aumento continuo dei costi produttivi hanno fatto sentire i propri effetti anche sulle conserve ittiche, un settore che conta circa 1.500 addetti. Nel 2023, il mercato ha registrato un calo di volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno. In particolare, il mercato del tonno sott’olio in confezioni inferiori ai 300 grammi, nel progressivo a settembre 2023 ha segnato un -5,2% in volume verso lo stesso periodo dell’anno precedente, un dato che per effetto dell’inflazione diventa un +8% a valore (Fonte: dati IRI Circana al 01/10/2023 superfici Super+Iper+Libero Servizio, sono esclusi i discount e le superfici minori). Tuttavia negli ultimi periodi si sono registrati positivi segnali di ripresa, con mesi in pari, o addirittura leggermente superiori rispetto ai corrispondenti dello scorso anno.

Per quanto riguarda l’export, nel primo semestre 2023, ha registrato una quota di 14,5 mila tonnellate una contrazione del 12,8% sullo stesso intervallo del 2022 mentre le importazioni si sono attestate a 53,8 mila tonnellate (+3,8%). “In un anno difficile come il 2023, segnato da uno shock inflazionistico quasi senza precedenti, i mercati hanno perso volumi, soprattutto nella prima parte dell’anno – afferma il neo Presidente Valsecchi – Il dato confortante è che negli ultimi periodi le negatività si stanno mitigando. Possiamo ben sperare in un continuo miglioramento delle performance dell’intero comparto, anche se l’incertezza e la tensione sui costi di produzione e la conseguente inflazione rimangono elevate. Apprezzo molto il lavoro del mio predecessore Simone Legnani e lo ringrazio per l’importantissimo contributo svolto in questi ultimi anni. Intanto un primo segnale positivo è aver ottenuto dalla Commissione europea la revisione del regolamento in tema di aiuti ‘de minimis’, superando la disparità di trattamento in essere finora”.

L’industria del tonno in scatola, che guida la produzione e il consumo del comparto nel 2022 aveva registrato una produzione nazionale di 77.411 tonnellate (-7,70% sul 2021) e un volume del prodotto totale disponibile per il mercato italiano di 150.660 tonnellate (-5% sul 2021), per un consumo pro-capite di circa 2,55 chili all’anno. I consumi sul canale retail (grande distribuzione organizzata + discount), tuttavia, hanno sostanzialmente tenuto. Il valore totale di mercato, che include tutti i canali, nel 2022 è di circa 1,55 miliardi di euro (+11,91% sul 2021) mentre le esportazioni hanno raggiunto quota 31.824 tonnellate con un calo del 4,47%. Includendo anche le altre conserve ittiche, il fatturato stimato 2022 è di circa 1,875 miliardi di euro (+5,33% sul 2021). Nel 2022 i costi di produzione sono aumentati mediamente del 20-30%, di questi, solo la metà è stata assorbita dalla gdo con relativa contrattazione, la restante parte è stata assorbita dalle aziende. A fronte degli incrementi dei costi dell’ultimo anno, Ancit ha chiesto in diverse occasioni aiuto alle istituzioni per superare la penalizzazione che fino ad oggi ha colpito le industrie che trasformano e commercializzano prodotti ittici in materia di aiuti di ‘stato de minimis’. Oggi la disparità di trattamento è sanata e, a partire dal 25 ottobre, anche le industrie che trasformano e commercializzano prodotti della pesca e dell’acquacoltura possono beneficiare degli stessi massimali previsti per le altre imprese. Ancit sta ora lavorando per l’adeguamento del temporary framework Ucraina in forma retroattiva.

Un ulteriore elemento di criticità che penalizza il comparto è il cambiamento climatico: la scarsezza di piogge che ha colpito l’Europa per il secondo anno consecutivo, ha determinato un raccolto di olive ridotto, con ripercussioni sulla disponibilità di olio di oliva con conseguente incremento del prezzo che oscilla tra i 7,5 e i 9 euro al chilo (Fonte: Ismea – quotazione ottobre 2023). Prezzo praticamente raddoppiato negli ultimi 12 mesi.

Vini Doc Sicilia: vendemmia finita, menzione speciale per uve nere

Vini Doc Sicilia: vendemmia finita, menzione speciale per uve nereMilano, 26 ott. (askanews) – Si avviano alla fine gli oltre “cento giorni” della vendemmia siciliana, tradizionalmente la più lunga d’Italia, segnata quest’anno da un calo produttivo oltre il 40 % dovuto agli eccessi climatici e all’attacco senza precedenti della peronospera. Nonostante le difficoltà, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia parla di “qualità alta delle uve” e dedica “una menzione speciale a quelle a bacca nera, dato che gli acini, restando di piccole dimensioni, garantiscono maggiore intensità e concentrazione aromatica”.

La raccolta ha visto il suo inizio a fine luglio lungo la costa Occidentale dell’isola fino a spostarsi gradualmente verso Sud Est, per poi avviarsi a conclusione a ottobre inoltrato sui rilievi più alti.

Salute: sesso, dopo il tumore 1 donna su 2 prova dolore

Salute: sesso, dopo il tumore 1 donna su 2 prova doloreRoma, 26 ott. (askanews) – Difficoltà e dolore durante i rapporti sessuali nel 57% dei casi; calo del desiderio per il 25%. Il restante 12% si divide equamente in cistiti ricorrenti, secchezza vaginale e problemi psicologici come tristezza immotivata e insonnia. Sono i primi risultati dello Sportello di Ascolto Sex and The Cancer per l’orientamento psicologico e medico dedicato al tema della sessualità dopo il cancro e per pazienti che effettuano un trattamento oncologico o lo hanno abbandonato, nato da un’idea di Amalia Vetromile, ex paziente oncologica e ora Presidente dell’Associazione Mamanonmama Aps. I risultati, lanciati in occasione del 4° Convegno Nazionale di Sex and the Cancer, riguardano 1.400 donne sopravvissute al tumore, hanno tra i 45 e i 55 anni e vengono da ogni parte d’Italia. «In Italia, le persone che vivono dopo una diagnosi di tumore sono circa 3,6 milioni, di queste più di 1,9 milioni sono donne – commenta Vetromile -. Molte delle cure che le donne devono affrontare hanno conseguenze, dalle patologie urogenitali alla menopausa precoce, che si ripercuotono sulla sfera della salute riproduttiva e sessuale, spesso taciute per pudore o scarsa consapevolezza». «Le terapie oncologiche che vanno dalla terapia chirurgica alle chemioterapie o radioterapie sono prevalentemente orientate a ridurre il tumore al massimo. Queste, naturalmente, hanno effetti collaterali sull’organismo. È importante che il medico sia attento a cogliere prematuramente i segnali che arrivano dalle donne e a stimolare un dialogo medico-paziente su questi temi», spiega l’oncologa Alessandra Fabi, responsabile di Medicina di Precisione in senologia del Policlinico Gemelli di Roma.

«Per quanto riguarda la mia branca, la ginecologia – aggiunge Donatella Caserta, ordinario di ginecologia e direttrice Uoc ginecologia Aou Sant’Andrea Sapienza Università di Roma ed esperta dello Sportello – il problema è che queste terapie, soprattutto se eseguite in una donna molto giovane, portano ad avere conseguenze, come una menopausa precoce. Questo può determinare non soltanto l’impossibilità di avere successivamente una gravidanza ma, molte volte, ad avere quella che noi definiamo come sindrome uro genitale, ovvero tutta una serie di disturbi legati al basso tratto che le impediscono anche di avere rapporti».

Biden: Economia americana continua a crescere, inflazione è scesa

Biden: Economia americana continua a crescere, inflazione è scesaNew York, 26 ott. (askanews) – “Dico sempre che è un errore scommettere contro il popolo americano e proprio oggi abbiamo appreso che l’economia è cresciuta del 4,9% nel terzo trimestre. Non avrei mai creduto che avremmo avuto bisogno di una recessione per abbassare l’inflazione”. Così il presidente americano Joe Biden ha commentato i dati sul prodotto interno lordo statunitense, pubblicati stamattina dal dipartimento del commercio.

“Oggi abbiamo visto ancora una volta che l’economia americana continua a crescere e che anche l’inflazione è scesa”, ha detto il presidente americano sottolineando che il risultato “è una testimonianza della resilienza dei consumatori e dei lavoratori americani, sostenuta da Bidenomics”, il piano economico presidenziale. Biden ha voluto sottolineare che anche “il tasso di disoccupazione è stato inferiore al 4% per 20 mesi consecutivi, i salari reali sono aumentati nell’ultimo anno e la ricchezza mediana delle famiglie americane è cresciuta a un livello record”, spingendo il mantra di una presidenza vicina alla classe operaia.

Safilo, Zaia: accordo garantisce continuità occupazionale

Safilo, Zaia: accordo garantisce continuità occupazionaleVenezia, 26 ott. (askanews) – “Voglio esprimere la grande soddisfazione per un accordo che garantisce la continuità occupazionale dei lavoratori di un’azienda, Safilo, che ha fatto la storia dell’occhialeria, oltre ad essere emblema della ricostruzione dopo il disastro del Vajont. Ora la continuità e il futuro sono in mano a due nuove imprese, Thelios e Innovatek, che, nello stesso settore strategico dell’occhialeria, hanno scelto di investire sul territorio, ma soprattutto sui suoi lavoratori”.

Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia commenta la notizia della sottoscrizione unanime da parte di tutti i lavoratori di Safilo per la cessione dei due rami d’azienda a Thèlios e Innovatek. “Questo è un accordo che inciderà nella storia delle relazioni industriali, perché garantisce che le condizioni dei lavoratori nel passaggio non subiscano alcun peggioramento nemmeno nella condizione retributiva – conclude Zaia -. Ed è un risultato raggiunto grazie ad un lavoro corale per cui ringrazio tutte le parti l’assessore Donazzan e la nostra Unità di Crisi regionale che, con responsabilità e senza lasciare nulla di intentato, hanno seguito l’intero percorso, non certo scontato nel risultato, portando a buon fine il tutto”.