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Tag: Sanremo 2023

Suppletive Monza, Galliani eletto in Senato col 51,46%

Suppletive Monza, Galliani eletto in Senato col 51,46%Monza, 23 ott. (askanews) – Vince col 51,46%, Adriano Galliani, nel collegio uninominale del Senato di Monza e Brianza. Alle suppletive per il seggio rimasto vacante in seguito alla morte di SWilvio Berlusconi, il canidato del centrodestra ottiene 67.801 voti, contro i 52.079 (il 39,53%) di Marco Cappato, candidato per un ampio schieramento dal terzo polo alla sinistra, pasando per Pd e M5s.

Pochi voti per gli altri candidati, a cominciare da Cateno De Luca che con la sua lista Sud con Nord non va oltre l’1,76%. Giovanna Capelli, candidata di Unione Popolare, ottiene l’1,73% e DOmenico Di Modugno del Partito Comunista Italiano l’1,65. L’1,43% è il risultato di Daniele Giovanardi di Democrazia Sovrana e Popolare, seguono Massimiliano Musso di Forza del Popolo con l’1,26% e Andrea Brenna di Democrazia e Sussidiarietà con l’1,19%.

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato sale

Castagner: nel 2023 mercato grappa cala ma nostro fatturato saleMilano, 23 ott. (askanews) – Nei primi otto mesi del 2023 il fatturato della distilleria veneta Castagner è cresciuto del 5% nonostante il mercato della grappa abbia registrato una flessione del 4%. Lo ha comunicato la stessa azienda di Visnà di Vazzola (Treviso) che aveva chiuso l’ultimo bilancio con un fatturato in crescita di oltre 16 milioni di euro. “Stanno perdendo di più le fasce basse rispetto a quelle medio alte: parlo della Gdo, mentre l’Horeca è in crescita” ha commentato il fondatore e Ceo, Roberto Castagner, sottolineando che “credo che quest’anno avremo un aumento della clientela del 25-30%, e da 10mila esercizi pubblici, il nostro obiettivo sarà quello di arrivare a 15mila clienti”.

Castagner è tra le distillerie più premiate d’Italia: nell’ultimo mese si è aggiudicata per quattro delle sue grappe i prestigiosi “5 Grappoli” della Guida Bibenda 2024, il massimo riconoscimento assegnato ogni anno dalla Fondazione italiana sommelier. Una di queste, la “Grappa Fuoriclasse Leon 7 Anni Riserva” si è anche aggiudicata la medaglia d’oro alla “Spirits Selection” del Concours Mondial de Bruxelles. Forte di questi risultati, la Distilleria Castagner presenta due nuove referenze esclusive. Si tratta di “Castagner Riserva 23 anni”, prodotta in appena 749 esemplari che sarà nelle enoteche da metà novembre, e la grappa “Mia Amarone”, 987 bottiglie di un blend segreto con le migliori selezioni di grappa Amarone provenienti dalla riserva personale di Roberto Castagner. Questo mastro distillatore divenuto imprenditore ha sempre creduto che la grappa potesse imporsi sui mercati internazionali, competendo sugli invecchiamenti con gli altri grandi distillati, e a metà degli anni Novanta, quando la grappa consumata era per il 90% bianca, ha creato una barricaia che oggi conta circa tremila piccole botti.

Guerra in Medio Oriente, Borrell: fermare la catastrofe umanitaria, garantire l’accesso agli aiuti

Guerra in Medio Oriente, Borrell: fermare la catastrofe umanitaria, garantire l’accesso agli aiutiBruxelles, 23 ott. (askanews) – Condannare il terrorismo di Hamas, ma allo stesso tempo affrontare la catastrofe umanitaria dell’assedio di Gaza da parte di Israele; esigere da Israele che rispetti il diritto internazionale umanitario; aumentare l’accesso degli aiuti umanitari attraverso Rafah, alla frontiera tra la Striscia di Gaza e l’Egitto, consentendo anche il passaggio di carburante per alimentare i generatori elettrici e i dissalatori per l’acqua potabile; restare in relazione e collaborare con i paesi arabi per scongiurare un allargamento del conflitto; rilanciare il processo politico di pace con l’obiettivo dei due Stati. Sono i punti essenziali indicati dall’Alto Rappresentante per la Politica estera e di sicurezza comune dell’Ue, Josep Borrell, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio Affari esteri svoltosi oggi a Lussemburgo.

Borrell, che ha parlato per buona parte in spagnolo, ha iniziato con un omaggio all’enorme sofferenza del popolo ebraico nella storia, che si ripete oggi con gli attacchi terroristici di Hamas. “Credo – ha detto – che nessuno meglio del popolo ebraico possa sapere quanti danni un essere umano può arrecare a un altro essere umano. Nessuno più del popolo ebraico, che ha sofferto così tante persecuzioni nel corso dei secoli, per conoscere i danni che possono essere causati malignamente cercando di nuocere e far soffrire a un essere umano i peggiori trattamenti. La lunga storia del popolo ebraico, soprattutto in Europa, ci fa comprendere fino a che punto la sofferenza possa essere tanto orribile quanto quella causata da questo attacco di Hamas”.“Ma allo stesso tempo – ha continuato – dobbiamo affrontare la catastrofe umanitaria che si sta sviluppando a Gaza, ed entrambe le cose devono essere fatte insieme: condannare gli attacchi terroristici ed evitare il più possibile la crisi umanitaria. E per questo è fondamentale che sia possibile per gli aiuti umanitari accedere a Gaza, e raggiungere le persone che ne hanno bisogno.

“Ci sono stati i primi convogli, ma – ha lamentato Borrell – molto ridotti; prima della guerra a Gaza arrivavano cento camion al giorno, ora ne arrivano venti, quando i bisogni sono molto maggiori. Questi primi convogli sono un segnale positivo, ma devono aumentare in velocità e quantità, e devono fornire medicine e cibo”.“I ministri – ha aggiunto – sono stati d’accordo sul fatto che dovranno fornire anche il combustibile necessario per il funzionamento dei dissalatori e la produzione di elettricità. Perché fondamentalmente – ha spiegato l’Alto Rappresentante – l’acqua a Gaza viene ottenuta da pozzi o dissalatori dell’acqua di mare. E come funzionano questi impianti? Funzionano con l’elettricità. E come viene prodotta l’elettricità? È generata con il carburante. Se non c’è il combustibile non c’è l’elettricità, se non c’è l’elettricità non c’è l’acqua. E se vogliamo l’accesso all’acqua per la popolazione di Gaza – ha sottolineato -, dobbiamo essere favorevoli anche alla fornitura del carburante necessario a tale scopo, attraverso i convogli di aiuti umanitari”.

“Ecco perché il sostegno all’Unrwa (l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, ndr) è essenziale; e devo rammaricarmi – ha detto l’Alto Rappresentante – della morte di quasi 30 agenti dell’Unrwa nell’esercizio delle loro funzioni” durante questo assedio. “Il sostegno alla popolazione di Gaza è essenziale. E gli Stati membri, i ministri, hanno concordato che questo sostegno finanziario sia mantenuto e continuato, in linea con le risorse di bilancio che gli sono dedicate”.“Abbiamo anche studiato le relazioni con altri attori internazionali. Bisogna evitare – ha avvertito Borrell – un’escalation regionale. È chiaro che la Russia sta cercando di trarre vantaggio da questa situazione attraverso massicce campagne di disinformazione”.

“Non dobbiamo perdere di vista l’obiettivo finale, che è la soluzione a due Stati. Ma se ne parla da trent’anni, e ogni volta sembra allontanarsi, al punto che il numero dei coloni nei territori della Cisgiordania si è triplicato nei trent’anni trascorsi dagli accordi di Oslo”, ha ricordato l’Alto Rappresentante.Con i ministri dei Ventisette, ha continuato, “abbiamo discusso delle prospettive di pace nella regione e deciso che l’Europa deve impegnarsi a rilanciare un processo politico. Ne avevamo lanciato uno che ci ha portato a un importante incontro a New York durante l’Assemblea generale Onu di settembre, ma dopo quello che è successo gli obiettivi di questo progetto sono troppo brevi; dobbiamo rivitalizzare, rafforzare le nostre ambizioni, alzarne il livello. Dovremo approfondire le relazioni con i nostri colleghi dei Paesi arabi per vedere entro quale perimetro l’azione politica può fermare questo ciclo di violenza”.“Questa – ha ricordato ancora Borrell – è la quinta guerra che vedo a Gaza, e ho sentito dire molte volte ‘questa volta la finiremo a Hamas’. L’ho sentito troppe volte”.“È importante, come ha affermato il presidente Biden, tenere conto anche della situazione del popolo palestinese a Gaza. Credo – ha osservato – che il discorso del presidente Biden alla nazione americana, alla vigilia del nostro vertice di Washington, contenesse elementi molto importanti riguardo alla moderazione che è necessaria nella risposta a un attacco brutale come quello subito da Israele”.“Ebbene, poiché non c’è dubbio che il presidente Biden sia amico di Israele, permettetemi – ha concluso Borrell – di fare mie le parole che ha detto riguardo alla necessità di dimostrare la nostra volontà di salvare anche le vite dei palestinesi, e che Israele faccia la guerra secondo le regole della guerra”. 

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensano

Heinz lancia sugo al ketchup in Uk e chiede a italiani cosa ne pensanoMilano, 23 ott. (askanews) – Per noi italiani è uno “scempio culinario” ma sembra che gli inglesi non la pensino così. Secondo uno studio condotto su 2.000 consumatori britannici dall’agenzia Wunderman Thompson España il 59% di loro considera accettabile condire la pasta col ketchup. E allora Heinz ha pensato di lanciare, in una edizione limitata, un sugo a base del noto condimento solitamente abbinato a patatine fritte e hot dog.

In Italia Heinz sa però che con la pasta non si scherza. E visto che il World pasta day è alle porte ha pensato di far parlare di sè pur non avendo nulla in comune con la pasta. L’azienda agroalimentare statunitense infatti ha preso posizione nei confronti dei propri colleghi inglesi e invitato gli Italiani a schierarsi a difesa di due pilastri, che insieme, ammette, “non ci devono stare”. Una mega affissione in una delle zone più trafficate di Milano, Colonne di San Lorenzo, da qualche giorno incita a far sentire la propria voce attraverso un numero di telefono gratuito che permette di lasciare un messaggio al servizio consumatori UK. “Di fronte a tutto questo non potevamo rimanere in silenzio. Abbiamo reso il numero gratuito per permettere a tutte le persone di dire la loro – sottolinea Fiamma Sinibaldi, Senior Brand Manager Salse per l’Italia di Heinz – Dopo qualche giorno di affissione i centralini sono già intasati dal numero impressionante di chiamate ricevute in difesa della pasta e dell’italianità. Da semplici no comment fino alla condivisione di ricette complete per la preparazione di sughi in casa. Ma non avevamo dubbi. La campagna raggiungerà tutti gli italiani anche grazie ai nostri canali social, prevedendo un’attivazione a tutto tondo che vedrà anche il coinvolgimento di tantissimi influencer che si sono fatti volontariamente portavoce del movimento”.

Stellantis rinnova tutta la gammma di veicoli commerciali

Stellantis rinnova tutta la gammma di veicoli commercialiMilano, 23 ott. (askanews) – Rinnovo senza precedenti dell’intera gamma di furgoni da parte di Stellantis Pro One, che presenta in anteprima mondiale 12 modelli dei suoi marchi Citroen, Fiat Professional, Opel, Peugeot e Vauxhall

Nuovi veicoli commerciali in tutti i segmenti (compatti, medi, grandi): Citroën Berlingo, Jumpy, Jumper; Fiat Professional Doblò, Scudo, Ducato; Opel/Vauxhall Combo, Vivaro, Movano; Peugeot Partner, Expert, Boxer. In Nord America il brand Ram debutterà nell’elettrico con il ProMaster Ev entro la fine del 2023 e il 1500 Rev alla fine del 2024. I veicoli a batteria (Bev) sono di seconda generazione con maggiore autonomia (fino a 420 km) e si rafforza l’offerta di furgoni medi con celle a combustibile a idrogeno (2024). Le nuove caratteristiche tecniche della gamma includono: cabine di guida innovative: sistema di infotainment da 10 pollici, 18 sistemi di assistenza alla guida (Adas), fino al Livello 2 connettività di serie; soluzione innovativa e-Pto (electric Power Take Off), che consente di utilizzare la batteria di trazione per le conversioni.

Stellantis Pro One punta ad avere il 100% dei nuovi furgoni connessi entro la fine del 2023 e aggiornamenti over-the-air a partire dal 2026, con l’obiettivo di raggiungere i 5 miliardi di euro di ricavi da servizi connessi come una delle sette attività con forte potenziale di redditività del piano strategico Dare Forward 2030

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-Malvolti

A Columbia University lectio magistralis su Prosecco di Carpenè-MalvoltiMilano, 23 ott. (askanews) – La storica casa spumantistica di Valdobbiadene (Treviso), Carpenè-Malvolti ha tenuto una lectio magistralis alla Columbia University di New York sulla storia del Prosecco e sull’impresa di Antonio Carpenè, tra i pionieri, nel 1868, di questo vino bianco prodotto con uve Glera oggi conosciuto in tutto il mondo.

La lezione ha coinvolto l’Istituto DeVinimus – The Columbia Law School Wine Society e si è tenuta alla Jerome Greene Hall. Il racconto è stato affiancato dai saluti (in collegamento video) del sindaco di Conegliano, Fabio Chies, e di Mariagrazia Morgan, dirigente scolastica della Scuola Enologica di Conegliano, e a seguire si è tenuta una degustazione di selezioni premium e superpremium della Carpenè-Malvolti. “DeVinimus è una realtà che si dedica ad ampliare la conoscenza e la promozione dei vini pregiati di tutto il mondo ed ogni anno ospita degustazioni con produttori di diverse regioni vinicole” ha spiegato Domenico Scimone della Carpenè-Mavolti, sottolineando che “avere l’opportunità di essere nel novero delle selezionatissime realtà chiamate a raccontarsi in tale prestigioso contesto, ha rappresentato per l’azienda una occasione unica e straordinaria, soprattutto in relazione al fatto di rapportarsi con una platea di giovani professionisti appassionati di vino ed interessati alla conoscenza vitivinicola ed enologica”.

Alfredo Cospito, il tribunale di sorveglianza conferma il 41bis per l’anarchico: ancora più pericoloso

Alfredo Cospito, il tribunale di sorveglianza conferma il 41bis per l’anarchico: ancora più pericolosoRoma, 23 ott. (askanews) – Confermata la detenzione al 41 bis per l’anarchico Alfredo Cospito. Il tribunale di sorveglianza della Capitale, in particolare, ha respinto un reclamo proposto dal difensore, l’avvocato Flavio Rossi Albertini. Nel corso dell’udienza davanti ai giudici di via Triboniano la Direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo aveva espresso parere favorevole all’istanza ed alla sostanziale fine del regime di carcere duro. L’aumento degli attentati è coincidente non con l’applicazione del 41 bis ma con l’inizio dello sciopero della fame da parte di Cospito, tant’è che si esauriscono con l’ultimo attentato appena due giorni dopo la conclusione dell’iniziativa personale”. Lo scrivono i giudici del tribunale di sorveglianza della Capitale nel provvedimento che ha respinto il reclamo di Alfredo Cospito contro le ordinanze del ministro della giustizia che confermava il regime di carcere duro per il leader anarchico.

Rispetto alla protesta intrapresa da Cospito nei mesi scorsi e che lo aveva portato ad un grave stato di denutrizione, secondo il tribunale, “è evidente che la clamorosa iniziativa del pescarese abbia infuocato gli animi delle formazioni anarchiche e che soprattutto abbia reso Cospito una figura di ancor maggiore carisma all’interno del sodalizio”. Insomma – si sottolinea – Cospito “ha dimostrato particolare determinazione e per questo viene rispettato dai suoi sodali”. Quindi si chiarische che “qualsiasi strategia programmatica degli obiettivi da colpire, in un ambito associativo che propugna espressamente il metodo della lotta armata o l’avallo di azioni violente sono considerati nel suo contesto eversivo autorevoli ed insindacabili”.

Sempre a parere del tribunale “dall’incartamento processuale non emergono elementi concreti che possano giustificare una rivalutazione delle condizioni di legittimità dell’articolo 41 bis, quali già vagliate dalla Cassazione, ma semmai è dato rinvenire negli stessi pareri della Dnaa plurimi elementi di segno contrario attestanti la estrema pericolosità del Cospito e la persistente attività della Federazione anarchica informale”. “Per tale motivo ad avviso del tribunale non appaiono coerenti le conclusioni a cui è pervenuta la Direzione nazionale antimafia ed antiterrorismo secondo cui dalla molteplicità dei canali decisionali si evincerebbe una ridotta pericolosità del Cospito, che invece è descritto come figura di vertice del movimento come desunto dalla stessa Dnaa attraverso il richiamo testuale della nota Direttore centrale della Polizia di prevenzione”.

Deficit pubblico, Summers: in Italia “urgente” affrontarlo

Deficit pubblico, Summers: in Italia “urgente” affrontarloRoma, 23 ott. (askanews) – Lawrence Summers, ex segretario al Tesoro statunitense con il presidente Clinton, e uno dei più autorevoli policymakers mondiali degli ultimi anni, lancia l’allarme sulla dinamica dell’aumento del deficit pubblico sulle due sponde dell’Atlantico, negli Usa e in Europa, dove affrontare il problema è particolarmente “urgente in Italia. L’economista, che ha ricevuto a Roma il premio Bancor in una cerimonia alla quale hanno anche partecipato il governatore di Bankitalia Visco e il governatore inglese Mervyn King, si è inoltre mostrato pessimista sulla possibilità di riportare l’inflazione al 2% in Usa e in Europa con un ‘atterraggio morbido’ che eviti la recessione.

L’Italia – ha sostenuto Summers – è l’epicentro del nodo finanza pubblica in Europa. Ecco il suo ragionamento: “L’indebitamento non è un modo per finanziare la spesa. È un modo per rinviare il finanziamento della spesa. È un modo per rinviare l’aumento delle tasse o per rinviare altri tagli alla spesa, anche se l’entità complessiva lievita. Pertanto, sia che si tratti di contenere l’inflazione nel breve periodo o di mantenere la stabilità finanziaria nel medio periodo o di garantire livelli adeguati di investimenti e di crescita nel lungo periodo o di mantenere un sistema globale efficiente, credo sia necessario affrontare le preoccupazioni relative all’indebitamento pubblico negli Stati Uniti. E se me lo consentite, pensando all’Europa, in nessun altro luogo questo aspetto è più urgente che in Italia”. Pessimismo, in particolare, sulla possibilità degli Stati Uniti di riportare i conti pubblici sotto controllo e non attendibili le previsioni di Washington sul deficit. “Credo che nei prossimi anni – ha sottolineato Summers – le questioni di politica fiscale dovranno svolgere un ruolo più rilevante che in passato. Sono più preoccupato per la situazione fiscale degli Stati Uniti a medio e lungo termine di quanto lo sia stato nei 40 anni in cui mi sono occupato di politica macroeconomica. Considerate che le ultime stime del Congressional Budget Office sulla situazione fiscale negli Stati Uniti indicano un deficit del 7,3% circa. Tra dieci anni – prevede l’economista, che tra l’altro è nipote di due premi Nobel per l’economia, Samuelson e Arrow – questi calcoli presuppongono che il tasso d’interesse dei buoni del Tesoro si aggiri attorno al 2%, il che mi sembra improbabile. Questi calcoli presuppongono che la spesa per la difesa nazionale in percentuale del PIL diminuisca in modo significativo, il che mi sembra improbabile. Questi calcoli presuppongono che tutti i tagli fiscali di Trump vengano abrogati, il che mi sembra improbabile”.

Il pessimismo a tutto tondo di Larry Summers si estende alla possibilità di un successo nella lotta all’inflazione senza portare l’economia in recessione. “Sarebbe fantatico riuscire a raggiungere un atterraggio morbido. Tuttavia, come ho detto più volte – e come dice anche Samuel Johnson dei secondi matrimoni – tutto porta a credere che l’atterraggio morbido rappresenti il trionfo della speranza sulla realtà. Il mio sospetto è che non riusciremo, né negli Stati Uniti né in Europa, a riportare l’inflazione al 2% o vicina al 2% in modo duraturo senza accettare un aumento significativo del grado di rallentamento economico. Vorrei tanto sbagliarmi – aggiunge – in questa mia ipotesi, visto il sostanziale deterioramento fiscale negli Stati Uniti, e al contempo non posso parlare con altrettanta certezza dell’Europa. A mio avviso, negli Stati Uniti il mantenimento di un livello di domanda coerente con la stabilità dei prezzi richiederà probabilmente un lungo periodo di tassi d’interesse piuttosto elevati rispetto alle stime prevalenti di tassi d’interesse neutrali”.

Elezioni suppletive a Monza, Galliani prende il seggio al Senato. FI dedica la vittoria a Berlusconi

Elezioni suppletive a Monza, Galliani prende il seggio al Senato. FI dedica la vittoria a BerlusconiRoma, 23 ott. (askanews) – Il voto a Monza e in Brianza per l’elezione suppletiva, per assegnare il seggio del Senato vacante dalla morte di Silvio Berlusconi, è andato al candidato del centrodestra Adriano Galliani. “Avrei preferito che questo seggio fosse rimasto al mio maestro di vita, Silvio Berlusconi. Sono felice, è un atto dovuto, mi è stato chiesto dalla famiglia, dai partiti, ma avrei preferito che questo seggio fosse rimasto di Silvio Berlusconi. E questa vittoria è dedicata solo a lui”. Lo ha detto Adriano Galliani, commentando la sua elezione. “Ringrazio tutti partiti del centrodestra che hanno subito detto sì alla mia candidatura, e credo abbiano detto sì perché sapevano dei miei 44 anni di vita con Silvio Berlusconi”. Galliani ha ringraziato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni e i due vice premier Matteo Salvini e Antonio Tajani e ha spiegato: “Ho sentito Marina, che è molto felice, ho sentito Marta, Piersilvio, Paolo, sono molto contenti che il vecchio amico del presidente possa essere l’erede di questo seggio”. Con l’avversario Marco Cappato “non ci siamo ancora parlati, ci eravamo sentiti all’inizio della campagna elettorale, abbiamo idee diverse ma devo dire che i toni sono sempre stati molto civili, io non l’ho mai offeso e non mi sono mai sentito offeso da lui”. Sugli impegni per il territorio, “voglio portare la metropolitana a Monza, è la cosa su cui mi impegnerò di più: o la linea 5 o la linea 1, ma almeno una linea deve arrivare”.

“A nome dei senatori di Forza Italia desidero dare il bentornato in Senato ad Adriano Galliani e sono certa che svolgerà come sempre un ottimo lavoro, in nome del Paese, di Monza e della Brianza. Oggi, ancora una volta, vincono la serietà, la competenza, l’esperienza. Vince il centrodestra, che si dimostra maggioranza in ogni zona del Paese, a dimostrazione del buon lavoro fatto in quest’anno di governo”. ha dichiarato la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “È per noi motivo di grande soddisfazione l’elezione di Adriano Galliani nel seggio che fu del Presidente Silvio Berlusconi. Forza Italia e gli alleati di centrodestra in queste settimane hanno svolto un importante lavoro sul territorio, non lasciando nulla al caso e senza sottovalutare l’appuntamento elettorale. Ringrazio tutti i simpatizzanti, gli iscritti, gli amministratori e i dirigenti di Forza Italia Monza e Brianza, che con in testa il nostro Segretario Nazionale Antonio Tajani, si sono mobilitati con entusiasmo e generosità. Ringrazio Adriano Galliani che si è speso come un leone, girando la Brianza e incontrando centinaia di cittadini ogni giorno, con molta umiltà, determinazione e intelligenza. Questa vittoria Forza Italia Lombardia la dedica al Presidente Berlusconi e a tutta la sua famiglia”, dichiara il deputato Alessandro Sorte, coordinatore regionale di Forza Italia in Lombardia.“Nel nome di Silvio Berlusconi, grande amico e grande italiano. Grazie ai cittadini di Monza e Brianza, abbiamo vinto anche qui! Buon lavoro ad Adriano Galliani”, scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini a proposito dell’esito delle elezioni suppletive a Monza.

Dall’altro lato Marco Cappato ammette la sconfitta: “Mi sono assunto responsabilità della mia candidatura, mi assumo anche la responsabilità della sconfitta. Faccio le mie congratulazioni ad Adriano Galliani per l’elezione”. Marco Cappato, candidato al Senato nellesuppletive di MOnza-Brianza sostenuto da Pd, M5s, Terzo polo e sinistra, ammette così la sconfitta.“Ho promesso che avrei portato comunque avanti le nostre battaglie, lo faremo anche fuori dal Parlamento”, ha assicurato parlando ai volontari nel suo comitato.

 

Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma cala

Fugatti fa il bis in Trentino, in Alto Adige Svp vince ma calaRoma, 23 ott. (askanews) – In Trentino Massimo Fugatti centra il bis, mentre in Alto Adige, il sensibile calo della Sudtirol-Volkspartei apre scenari inconsueti per la formazione della giunta provinciale.

Trento Maurizio Fugatti, il presidente uscente della Provincia di Trento, sostenuto da una coalizione di centrodestra, ha vinto le elezioni provinciali con il 51,82% dei voti (21 seggi), e si conferma, per un secondo mandato, sullo scranno più alto di Palazzo Trentini. “Il centrodestra unito porta a casa un altro grande risultato. Complimenti a Maurizio Fugatti, rieletto presidente della Provincia autonoma di Trento e buon lavoro a lui e a tutta la squadra”, ha scritto sui social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Anche il leader della Lega, Matteo Salvini, ha espresso soddisfazione per i risultati in Trentino sottolineando che la “Lega e Civica del presidente sono la prima forza politica con oltre il 20%… Lombardia, Lazio, Friuli Venezia Giulia, Molise e ora Provincia Autonoma di Trento: premiata nel 2023 la concretezza e la buona amministrazione del territorio con la Lega e il centrodestra”, ha scritto il vice premier sui social.

“Credo che i cittadini trentini abbiano apprezzato il lavoro anche difficile fatto in questi cinque anni dal sottoscritto dai suoi assessori e dai suoi consiglieri provinciali e alla fine ci abbiano premiato”, ha commentato Fugatti subito dopo la certezza della vittoria. Il Pd di Elly Schlein, che sosteneva il candidato presidente Francesco Valduga (assieme ad Azione, Iv, Campo Base, Casa Autonomia, Avs e Fascegn) è il primo partito con il 16.64%. Valduga, con la coalizione di centro sinistra, ha raccolto complessivamente il 37,4% (13 seggi). Forza Italia, alla prima elezione senza il presidente Berlusconi, si è fermata 2.02% e si ritrova fuori dal Consiglio. Stessa sorte per il MoVimento 5 stelle che non è andato oltre l’1.95%.

Bolzano Le urne della provincia di Bolzano e dell’Alto Adige – con una legge elettorale differente – hanno decretato un ridimensionamento della Sudtirol-Volkspartei, del presidente uscente Arno Kompatscher, che punta al suo terzo mandato. La Svp scende dal 41% del 2018 al minimo storico del 34,5%. I 13 consiglieri eletti non basteranno per formare la nuova giunta e Kompatscher dovrà comporre il puzzle delle alleanze per raggiungere quota 18.

I voti della Svp sono stati intercettati in buona parte dalla destra tedesca a partire dagli indipendentisti di Süd-Tiroler Freiheit che raddoppiano preferenze e seggi(10,9%, 4) e dalla formazione no vax JWA- Wirth Anderlan (5,9%, 2 seggi). Male la Lega che dall’11% del 2018 che la vide primo partito di lingua italiana scende al 3% (1 seggio), sorpassata non solo da Fratelli d’Italia, triplica i voti (6%. 2 seggi) e diventa il primo partito in lingua italiana, ma anche dal Pd che sale dal 3% del 2018 all’attuale 3.5%, 1 seggio. Restano fuori dal consiglio Cinque stelle, Forza Italia, Centro destra ed Enzian.