Mattarella: il mondo è peggiorato per sciagurati comportamenti umaniRoma, 23 ott. (askanews) – “In questi tre anni il mondo è cambiato in peggio molto più che per il virus e la pandemia per gli sciagurati comportamenti umani: l’aggressione della Russia all’Ucraina e per lattacco terroristico di Hamas in Israele e la spirale di violenza che ne è seguita”. Lo ha sottolineato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella al termine del colloquio al Quirinale con il Presidente finlandese Sauli Niinisto in visita di Stato in Italia.
Per il capo dello stato l’incontro con il Presidente finlandese e “prezioso, conoscendo la sua saggezza e il ruolo che la Finlandia svolge, è per la comunanza di valori condivisi come la pace, la collaborazione e il dialogo”.
Il 26 ottobre i primi 10 anni di Solutions Journalism NetworkRoma, 23 ott. (askanews) – Raccontare le soluzioni invece di focalizzare l’attenzione solo sui problemi. Il solutions journalism è un approccio all’informazione che si avvicina al giornalismo d’inchiesta e che sceglie l’approfondimento piuttosto che la velocità di narrazione. Il prossimo 26 ottobre, informa una nota, si celebrano i 10 anni del Solutions Journalism Network, organizzazione non profit che si occupa di divulgare il giornalismo delle soluzioni su scala mondiale. La nascita di questa corrente dell’informazione risale all’inizio di questo secolo quando, la stampa afroamericana degli Stati Uniti ha iniziato a raccontare le storie di chi riusciva a risolvere i problemi delle comunità afroamericane. Negli stessi anni, la Fundación Gabo a Cartagena, in Colombia (all’epoca chiamata Fundación para el Nuevo Periodismo Interaméricano), stava già esplorando il giornalismo delle soluzioni e aiutando i giornalisti a praticarlo.
La svolta è arrivata nel 2010 quando Tina Rosenberg e David Bornstein hanno inaugurato la rubrica “Fixes” sul New York Times. L’appuntamento settimanale dei due giornalisti esaminava le risposte innovative o di successo ai problemi sociali mettendo in luce cosa separasse il successo dal fallimento. Da questa esperienza e dall’idea di voler avviare un’organizzazione per identificare, legittimare e diffondere l’idea, è nato il Solutions Journalism Network: era il 2013 quando a David e Tina si è unita la giornalista Courtney Martin per dar vita a questo progetto. Ancora oggi il network americano, che ha sede a New York City, è attivo con l’obiettivo di trasformare il giornalismo in tutto il mondo, alimentando un approccio all’informazione che sia di aiuto e sostegno alla società fornendo informazioni complete, equilibrate e utili. Il team è oggi formato da 45 professionisti che operano da diversi Paesi del mondo. In Italia, il Solutions Journalism Network, collabora con il Constructive Network fondato nel 2019 dai giornalisti Assunta Corbo, Vito Verrastro, Andrea Paternostro, Isa Grassano, Marco Merola, Mariangela Campo e Angela Di Maggio. Si tratta di un network di professionisti che si occupa di fare formazione e divulgare i principi del giornalismo costruttivo e delle soluzioni. “Ho scoperto il solutions journalism nel 2013 quando ho realizzato che volevo perseguire un tipo di giornalismo di qualità, rispettoso del pubblico e delle storie – afferma Assunta Corbo, co-founder Constructive Network, Lede Fellow e Trainer Certificata del Solutions Journalism Network – per diversi anni ho studiato approfonditamente, condotto ricerche e partecipato a confronti con coloro che lo praticavano. Ho iniziato ad adottare questo approccio mentre lavoravo con importanti pubblicazioni nazionali. In quel periodo, il giornalismo delle soluzioni non era conosciuto in Italia. È stato allora che ho pensato di fondare il Constructive Network che oggi propone formazioni ai singoli professionisti, ma anche agli Ordini dei Giornalisti Regionali e alle Università per fare in modo che sempre più professionisti abbraccino questo approccio. Siamo partiti in 7 e oggi siamo circa 200 giornalisti italiani distribuiti su territorio nazionale ed europeo”.
Il solutions journalism è una forma di narrazione molto rigorosa che si concentra su come le persone stanno cercando di risolvere i problemi che riguardano la nostra società e sui risultati che stanno ottenendo. Una buona storia di soluzione si basa su quattro pilastri: “Riporta una risposta a un problema e come funziona questa risposta. “Cerca prove disponibili di successo o fallimento, poiché le buone intenzioni non sono sufficienti. “Cerca di scoprire importanti intuizioni, non solo ispirazioni. “Racconta anche i limiti delle soluzioni proposte senza celebrare. Si chiede: cosa non funziona? “Non stiamo parlando di un giornalismo positivo a tutti i costi – aggiunge Corbo – perché è importante offrire sempre un contesto di riferimento e avere chiaro il problema che apre le porte alle soluzioni. Altro elemento fondamentale è che ci siano dati concreti che possano testimoniare perché le soluzioni funzionano. Per questo si tratta di un giornalismo lento e di approfondimento: non viaggia ai ritmi delle breaking news ma preferisce aspettare e proporre una narrazione più completa. Lo slogan che viene utilizzato dal Solutions Journalism Network e che noi sposiamo è: “l’intera parte della storia”. Non solo il positivo, non solo il negativo”.
La crescita esponenziale di questo approccio all’informazione si può misurare con i risultati delle ricerche in Google. Nel 2015 alla ricerca dei termini “solutions journalism” corrispondevano circa 2mila risposte che sono salite a 8mila nel 2019, a 343mila nel 2021 e a oltre un milione oggi. Nel Solutions Story Tracker, la collezione di storie di giornalismo delle soluzioni provenienti da testate di tutto il mondo, sono presenti più di 15.300 articoli prodotti da 8.700 giornalisti e 1.900 testate, in 15 diverse lingue. I giornalisti provengono da 89 paesi ma le storie raccontate appartengono allo scenario di 191 paesi. “Nel Solutions Story Tracker sono inseriti anche alcuni articoli pubblicati su www.news48.it , la testata giornalistica indipendente e non profit che abbiamo fondato con il Constructive Network a marzo 2021 grazie a un grant ricevuto dal Solutions Journalism Network – aggiunge Corbo – le firme del magazine sono i giornalisti che aderiscono al network italiano e che hanno seguito un percorso formativo”.
Lo scorso giugno è uscito in Italia il libro “Inversione A U. Come il giornalismo costruttivo può cambiare la società” scritto da Assunta Corbo e Mariagrazia Villa, presidentessa del Comitato Etico del Constructive Network. Il volume, edito da Do It Human Editore, è un manuale e saggio che racconta la storia del solutions journalism e suggerisce metodologie e strumenti da mettere in pratica come professionisti dell’informazione. Si propone anche come punto di riferimento per le persone che desiderano comprendere come informarsi in modo costruttivo. Il libro verrà presentato il prossimo 27 ottobre alle ore 17 a Milano, presso Ècate Caffè Libreria in Via Pomponazzi 9E.
Mattarella: in Medio Oriente cercare la strada per una soluzione condivisaRoma, 23 ott. (askanews) – Il capo dello Stato Sergio Mattarella incoraggia ad evitare che ci sia in Medio Oriente una “escalation di violenza” e “si cerchi di tornare a una strada che possa condurre a una soluzione condivisa e serena”. Il Presidente della Repubblica ne ha parlato nel colloquio al Quirinale con il presidente finlandese Sauli Niinisto in visita di Stato in Italia. “Per me è un grande piacere personale accogliere qui al Quirinale lei è la delegazione che la accompagna e per la Repubblica italiana è un onore averla qui a Roma, benvenuto. Sono lietissimo di questa sua visita di Stato che abbiamo dovuto rimandare tre anni fa a causa del Covid, di questo nemico imprevisto, pericoloso e sconosciuto per l’umanità che è stato il virus. In quei tre anni il mondo è cambiato. Prima le conseguenze economiche e sociali che stavano dominando con efficacia grazie alla collaborazione scientifica internazionale e poi i comportamenti umani come l’aggressione della Russia all’Ucraina e l’esplosione di violenza con l’evento terroristico di Hamas in Israele con l’innesco di una spirale di violenze di cui non si riescono a capire confini e conseguenze dimostrano che i guai l’umanità se li procura in maniera irresponsabile e quindi il mondo è cambiato in peggio” ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accogliendo al Quirinale il Presidente finlandese in visita di Stato.
“Questo colloquio con lei per me è prezioso – ha aggiunto il capo dello Stato – per la grande stima che nutro nei suoi confronti e conoscendo la sua saggezza e la sua esperienza e anche il ruolo importante che la Finlandia svolge nella comunità internazionale”.
Città della pizza: a Roma 32.000 visitatori e 26mila pizzeRoma, 23 ott. (askanews) – Oltre 32mila visitatori e 26mila pizze sfornate: questo il bilancio della Città della Pizza di Roma, che con 20 laboratori e decine di incontri ha visto all’opera oltre 50 pizzaioli alla scoperta di tutti i segreti e tutti i sapori del mondo della pizza.
“Si è appena concluso il weekend romano dedicato alla pizza- commenta Emiliano De Venuti, ideatore e organizzatore de La Città della Pizza – un appuntamento che ha confermato la bontà del nostro format, che quest’anno si è arricchito con le tappe di un tour che ha attraversato l’Italia, registrando ovunque un grandissimo successo”. A conquistare il primo gradino del tour nazionale è stato Carmine Apetino, 24 anni, dell’Antica Pizzeria D’e’ Figliole di Casoria: un nome storico della pizza fritta partenopea di cui Carmine e il fratello Genny rappresentano la sesta generazione. E’ stato l’unico concorrente delle tappe di selezione a proporre la pizza fritta, conquistando prima la giuria e poi anche il pubblico dell’evento romano.
Mattarella: dopo il Covid il mondo è cambiato in peggioRoma, 23 ott. (askanews) – “Per me è un grande piacere personale accogliere qui al Quirinale lei è la delegazione che la accompagna e per la Repubblica italiana è un onore averla qui a Roma, benvenuto. Sono lietissimo di questa sua visita di Stato che abbiamo dovuto rimandare tre anni fa a causa del Covid, di questo nemico imprevisto, pericoloso e sconosciuto per l’umanità che è stato il virus. In quei tre anni il mondo è cambiato. Prima le conseguenze economiche e sociali che stavano dominando con efficacia grazie alla collaborazione scientifica internazionale e poi i comportamenti umani come l’aggressione della Russia all’Ucraina e l’esplosione di violenza con l’evento terroristico di Hamas in Israele con l’innesco di una spirale di violenze di cui non si riescono a capire confini e conseguenze dimostrano che i guai l’umanità se li procura in maniera irresponsabile e quindi il mondo è cambiato in peggio” lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella accogliendo al Quirinale il Presidente finlandese Sauli Niinisto in visita di Stato.
“Questo colloquio con lei per me è prezioso – ha aggiunto il capo dello Stato – per la grande stima che nutro nei suoi confronti e conoscendo la sua saggezza e la sua esperienza e anche il ruolo importante che la Finlandia svolge nella comunità internazionale”.
Senegal, convegno su formazione a distanza: Italia protagonistaRoma, 23 ott. (askanews) – Hanno suscitato grande interesse e discussione gli interventi dei rappresentanti di Università ed Istituzioni di Ricerca italiani, tra i numerosi partecipanti al convegno “AfricaDigitalEdu 2023” tenutosi a Dakar. I professori Andrea Prati dell’Università di Parma, Oleg Missikoff dell’Università La Sapienza di Roma, Carlo Mariconda dell’Università di Padova e Andrea Ungari dell’Università Telematica Guglielmo Marconi, la Dott.sa Gaia Ballerini dell’Università di Bologna e il Dr. Manuel Gentile dell’Istituto di Didattiche del CNR hanno dato il loro contributo alla discussione in merito a metodi, sistemi e risultati conseguiti in esperienze di insegnamento remoto e di applicazione dell’Intelligenza Artificiale ai sistemi educativi.
Il convegno organizzato in modalità ibrida dall’Università telematica senegalese Sheikh Hamidou Kane è stata l’occasione di incontro tra ricercatori, esperti e professionisti, provenienti per la maggior parte dall’Africa Occidentale, per presentare le esperienze e discutere le soluzioni per migliorare il futuro dell’istruzione superiore a distanza in Africa facendo ricorso alle moderne tecnologie della comunicazione e dell’intelligenza artificiale. L’elevato livello dei contributi italiani, i più numerosi tra quelli provenienti dall’estero, è stato riconosciuto dagli organizzatori del convegno. È stato infatti attribuito il premio di migliore presentazione del convegno alla Dott.sa Gaia Ballerini dell’Università di Bologna che nel suo intervento ha riferito dell’esperienza svolta in Senegal sull’adozione di sistemi di insegnamento digitali per favorire l’inclusione sociale.
Il successo della presenza italiana all’evento è frutto delle azioni svolte dall’Addetto Scientifico dell’Ambasciata di Dakar, Dott Eugenio Cavallo, che ha promosso presso gli organizzatori e coordinato la partecipazione dei rappresentanti delle istituzioni italiane. Un’iniziativa di diplomazia scientifica che ha condotto a una numerosa e qualificata partecipazione di istituzioni italiane a questo evento, consentendo di mettere in evidenza il sistema dell’educazione superiore e della ricerca italiani come un possibile qualificato partner in iniziative di collaborazione con i sistemi e le istituzioni di educazione superiore, ricerca ed innovazione dell’Africa Occidentale. Il Senegal con questo evento si conferma come paese leader nell’Africa Occidentale nel promuovere ed adottare le tecnologie più avanzate per assicurare la crescita sociale ed economica del paese. In particolare, il Senegal ha da tempo inaugurato una strategia ed un sistema di educazione superiore con l’introduzione dell’insegnamento da remoto con l’istituzione dell’università telematica Sheikh Hamidou Kane, un ateneo che assicura la formazione universitaria in numerosi campi della conoscenza con lezioni in remoto e la periodica interazione insegnate-studente in luoghi fisici distribuiti nel paese. A distanza di 10 anni dalla sua fondazione il numero di iscritti di questa università è secondo solamente ai 2 maggiori atenei del paese.
Il cambiamento e le città: a Milano il festival FUTURE4CITIESMilano, 23 ott. (askanews) – Gli assi di cambiamento che segnano il nostro tempo passano dai centri urbani. Riguardano l’impatto della tecnologia, il cambiamento degli stili di vita, il contrasto ai cambiamenti climatici, i nuovi modi di produrre valore. Per questo oggi più che mai le città sono al centro del dibattito pubblico e delle strategie di sviluppo internazionale: sono il luogo delle innovazioni pubbliche e private, delle relazioni sociali e della mobilitazione collettiva dove si può fare la differenza. Da questa consapevolezza nasce FUTURE4CITIES, un processo di ricerca e condivisione di conoscenza che culminerà il 25 e 26 Ottobre a BASE Milano, in occasione della prima edizione del FESTIVAL FUTURE4CITIES, ideato e progettato da Will Media, FROM, BASE Milano e Rappresentanza in Italia della Commissione europea: un momento di incontro aperto al pubblico per celebrare le innovazioni urbane più significative e stimolare confronti pubblici e dibattiti sulle sfide delle città del futuro.
Spiega Riccardo Haupt, CEO di Will Media: “Le città sono il luogo dove i grandi temi di cui Will parla da sempre si concretizzano, diventando reali e tangibili. Ecco perché con Future4Cities ci siamo posti la sfida entusiasmante di dare vita al nostro primo festival, una due giorni che celebrerà le città come luoghi del cambiamento e promuoverà una discussione pubblica sul futuro dei centri urbani con ospiti di primo piano, imprese, amministrazioni, esperti e stakeholder. A partire dai dati, per generare consapevolezza, e ispirare all’azione. In puro stile Will. Da tre anni ci impegniamo a creare momenti di confronto, convinti del valore degli incontri in presenza per costruire comunità e dibattito. Sugli eventi intendiamo lavorare sempre di più, con Future4Cities puntiamo a partire con il botto”. Aggiunge Claudia Colla, Capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea: “Fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 è l’obiettivo del Green deal che cambierà la nostra relazione con l’ambiente circostante: credo sarebbe utile per ciascuno di noi partire proprio dalla dimensione dell’abitare, dalle città. Per questo, la Commissione europea sostiene la creazione di smart cities, supporta le iniziative per l’ambiente a livello locale e ha associato alla transizione verde la riqualificazione urbana. In particolare, con il Nuovo Bauhaus europeo mette in rete amministratori locali, architetti, designer, progettisti e pensatori per riflettere sull’evoluzione delle nostre città e accompagnare il cambiamento secondo i principi della sostenibilità. Siamo al fianco di Will in questa prima edizione del Festival Future4Cities, una piattaforma per condividere e immaginare il volto che assumeranno le città italiane di domani. In questi giorni proveremo a coniugare innovazione sociale e sostenibilità ambientale, per generare valore e benessere”.
Su Rai3 il Women for Women againts Violence Camomilla AwardRoma, 23 ott. (askanews) – Il 27 ottobre su Rai3 alle 23.15 andrà in onda il “Women for Women” con la conduzione di Beppe Convertini e Arianna Ciampoli.
Il “Women for Women against Violence Camomilla Award”, per la regia di Antonio Centomani, sarà dedicato alla rinascita delle donne ferite da una violenza o da un tumore al seno che non smettono mai di combattere. Convertini è uno dei conduttori di UnoMattina in Famiglia su Rai1 ed è reduce questo fine settimana da ascolti record, con il 22.9 di share; è da sempre attento alle tematiche sociali, come quelle a tutela delle donne. Ha accolto con entusiasmo e la sua proverbiale eleganza la conduzione di questo programma, che andrà in onda il 27 ottobre alle 23.15 su Rai3, dall’Auditorium del Massimo di Roma, una kermesse tv pensata dalle donne per le donne organizzato dall’Associazione Consorzio Umanitas per promuovere il contrasto alla violenza di genere e il benessere delle donne che lottano contro il tumore al seno. L’evento ha la triplice finalità di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle criticità, valorizzare le iniziative sui due temi e raccogliere fondi per le associazioni impegnate nelle attività di sostegno. Saranno tanti i racconti toccanti, presentati dai due conduttori, che porteranno in tv, con delicatezza e attenzione, tante testimonianze, come quella della “mamma” di Miss Italia, Patrizia Mirigliani, nel suo monologo “Io quell’intruso lo conosco bene”, Nicolò Maja, giovane orfano del femminicidio, con la lettera alla mamma Giulia e alla sorella Stefania, affidata e letta dall’autore e cantante Niccolò Agliardi.
E poi ancora la storia di Antonietta Tuccillo, una combattente che ha trasformato la malattia in creatività diventando una stilista e per l’occasione ha affidato la sua storia all’attrice Giorgia Trasselli, Carolina Marconi, che ha lanciato il tema dell’oblio oncologico, Filomena Lamberti, sfregiata con l’acido dal marito e tanti altri guest e ospiti musicali, che hanno accettato l’invito a questo programma che ha come obiettivo la sensibilizzazione di problematiche che affliggono la nostra società. Tanti i nomi che riceveranno il “Camomilla Award”, come il giornalista Massimo Bernardini, la giornalista sportiva Greta Beccaglia, Samantha De Grenet, Daniele Angelo Giarratano e Gianfranco Natelli dell’Arma dei Carabinieri, il direttore del Messaggero Massimo Martinelli, Silvia Mezzanotte e la trasmissione Le Iene con Nina Palmieri e Filippo Roma.
Da Fater bonus asilo nido per dipendenti: rimborso mensile fino a 250 euroMilano, 23 ott. (askanews) – Fater, joint venture paritetica tra Angelini industries e Procter&Gamble nota per i marchi come Pampers, Lines e Ace, introduce il bonus asilo nido per tutti i suoi dipendenti. Il benefit prevede un rimborso fino a 250 euro netti al mese per un massimo di 12 mesi, per coprire le spese di iscrizione e di frequenza, le rette e la mensa relative all’asilo nido, sia pubblico che privato, sia in Italia che all’estero. Il bonus è rivolto alle persone Fater Italia con contratti a tempo indeterminato e di apprendistato che hanno figli in età da nido.
L’azienda oggi impiega circa 1.500 dipendenti e ha registrato un fatturato di 914 milioni di euro nell’anno fiscale 2021-2022. “Prenderci cura delle persone, a partire da chi ogni giorno lavora in azienda, è alla base della nostra prima strategia aziendale, People First – dichiara Antonio Fazzari, general manager Fater – Il bonus per l’asilo nido è uno strumento che ci permette di rispondere ai bisogni delle persone Fater che hanno la possibilità di lavorare in un contesto di hybrid working e scegliere liberamente l’asilo nido più adatto alle loro esigenze. Il supporto alla genitorialità è ciò che guida il purpose di uno dei nostri brand, Pampers e anche per questo vogliamo essere concretamente accanto alle nostre mamme e papà che ogni giorno affrontano nuove sfide e cercano un equilibrio tra la vita privata con i loro figli e la vita professionale”.
Sul fronte del sostegno alla genitorialità, l’azienda nel 2022 ha esteso il congedo di paternità per qualsiasi tipologia di famiglia, passando da uno a tre mesi. Per tutta la popolazione aziendale, Fater promuove una serie di politiche di welfare, a partire dall’hybrid working 5 giorni su 5 per i dipendenti le cui mansioni lo consentono, una misura che, secondo un’indagine interna, il 90% degli intervistati apprezza come un benefit. Parallelamente viene data anche attenzione alle funzioni che non possono essere svolte da remoto. Per tali lavoratori l’azienda ha concordato due giorni aggiuntivi di ferie, mentre per i dipendenti operai con più di 50 anni sono stati fissati tre giorni aggiuntivi di ferie, per mitigare l’impatto dei turni notturni.
”Picasso. Un ribelle a Parigi” al cinema dal 27 al 29 novembreRoma, 23 ott. (askanews) – All’alba di una mattina del 1901 Picasso arriva a Parigi. Il suo futuro inizia proprio quel giorno, in quella città. Nato in Spagna il 25 ottobre del 1881, Picasso trascorrerà quasi tutta la sua vita a Parigi eppure, nella capitale francese, si sentirà spesso uno straniero, un esule, un ‘vigilato speciale’ della polizia. È questo il punto di partenza di PICASSO. UN RIBELLE A PARIGI. Storia di una vita e di un museo, prodotto da 3D Produzioni e da Nexo Digital col sostegno del Musée National Picasso di Parigi e in arrivo al cinema solo il 27, 28 e 29 novembre per raccontare Pablo Picasso attraverso uno sguardo inedito e del tutto diverso da quello cui siamo abituati.
Realizzato in occasione dei 50 anni dalla morte di Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973), il docufilm – diretto da Simona Risi su soggetto di Didi Gnocchi e Sabina Fedeli che firmano anche la sceneggiatura con Arianna Marelli – mette al centro del suo racconto il percorso di un giovane emigrato, povero ma destinato a diventare una delle più importanti icone del 900. In un continuo movimento di entrata e uscita dal Museo Picasso di Parigi, la più grande collezione esistente dedicata al pittore con 6000 capolavori e 200.000 pezzi di materiali d’archivio, il film segue Picasso nei quartieri parigini in cui ha abitato, dagli atelier senza riscaldamento degli esordi ai grandi appartamenti borghesi, quelli in cui inizia il successo: un viaggio materiale e intellettuale per comprenderne in maniera più approfondita l’opera e lo spirito. A guidarci in questo percorso è Mina Kavani, attrice iraniana protagonista di No Bears di Jafar Panahi, regista dissidente vincitore del Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. A Parigi Kavani è approdata qualche anno fa, spinta dal bisogno di recitare senza le censure imposte dal regime degli ayatollah. Una scelta difficile nel segno della libertà, che oggi le impedisce di tornare nel suo paese. Come Picasso, che durante il franchismo non ha potuto né voluto rientrare in Spagna, anche lei oggi vive la dolorosa condizione dell’espatriata.
La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per il 2023 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.