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Tag: Sanremo 2023

L’Ucraina ha usato missili statunitensi Atacms contro bersagli russi

L’Ucraina ha usato missili statunitensi Atacms contro bersagli russiRoma, 17 ott. (askanews) – Kiev ha utilizzato missili statunitensi a lungo raggio di tipo Atacms per colpire nove elicotteri russi nell’Ucraina orientale: è quanto riporta il sito di Politico, precisando che i missili sono stati consegnati nelle ultime settimane.

La fornitura dei missili Atacms segnala un cambio di passo nella strategia dell’Ammnistrazione Biden, fino ad ora restia alla consegna di questo genere di armi alle forze ucraine dati i rischi di escalation del conflitto.

Morto uno degli italo-israeliani, Tajani: impegno per rintracciare gli altri due dispersi

Morto uno degli italo-israeliani, Tajani: impegno per rintracciare gli altri due dispersiRoma, 17 ott. (askanews) – E’ morto Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italiano-israeliano di 65 anni, irreperibile da sabato 7 ottobre dopo l’attacco terroristico contro il kibbutz di Be’eri, in Israele. L’Ambasciata d’Italia a Tel Aviv è già in contatto con la famiglia per assicurare loro ogni possibile assistenza in questo difficile momento. In una nota il ministero degli Esteri ha spiegato che le autorità israeliane hanno certificato attraverso l’esame del Dna il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, dato per disperso dopo l’attacco lanciato da Hamas contro Israele.

“Con grande tristezza confermo il decesso di Eviatar Moshe Kipnis, cittadino italo-israeliano disperso dopo l’attacco terroristico di Hamas in Israele. Sono vicino alla famiglia, in particolare ai suoi due figli che ho conosciuto durante la mia missione a Tel Aviv”, ha scritto su X il ministro degli Esteri Antonio Tajani. E “nell’esprimere le condoglianze ai familiari il vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, ribadisce il massimo impegno del Governo per rintracciare gli altri due cittadini italo-israeliani tutt’ora irreperibili”, si legge nella nota.

Fagioli patteggia 7 mesi di squalifica e 5 di prescizioni alternative

Fagioli patteggia 7 mesi di squalifica e 5 di prescizioni alternativeRoma, 17 ott. (askanews) – Nicolò Fagioli ha patteggiato una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, con la Procura della Federcalcio in relazione alla vicenda scommesse che lo riguarda. Lo juventino, che ha ricevuto anche una ammenda di 12.500 euro, potrebbe rientrare in campo a giugno in tempo per gli Europei.

“La Procura Federale – scrive in una Nota la Figc – ha raggiunto un accordo (ex art. 126 CGS) con il calciatore Nicolò Fagioli a seguito del quale lo stesso verrà sanzionato con una squalifica di 12 mesi, 5 dei quali commutati in prescrizioni alternative, e una ammenda di 12.500 euro, per la violazione dell’art.24 del CGS che vieta la possibilità di effettuare scommesse su eventi calcistici organizzati da FIGC, UEFA e FIFA”. Riguardo le prescrizioni alternative “Fagioli dovrà partecipare ad un piano terapeutico della durata minima di 6 mesi e ad un ciclo di almeno 10 incontri pubblici, da svolgersi nell’arco di 5 mesi, presso Associazioni sportive dilettantistiche, Centri federali territoriali, Centri per il recupero dalla dipendenza dal gioco d’azzardo, e comunque secondo le indicazioni e il programma proposti dalla FIGC. La Procura Federale vigilerà sul rispetto di quanto indicato e, in caso di violazioni, adotterà i provvedimenti di propria competenza, ai sensi del CGS, con risoluzione dell’accordo e prosecuzione del procedimento disciplinare dinanzi agli Organi giudicanti di giustizia sportiva”.

Mattarella: vero animo Italia è solidarietà e comprensione

Mattarella: vero animo Italia è solidarietà e comprensioneRoma, 17 ott. (askanews) – “Apprezzamento alto e riconoscenza profonda: queste sono cose che rendono l’Italia il paese che dimostra il suo vero animo, la solidarietà umana, la capacità di comprendere oltre qualunque confine, che è una responsabilità che chiama ciascuno, che chiama particolarmente le istituzioni”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto esprimere il suo ringraziamento alla comunità di Sant’Egidio che oggi ha inaugurato la Casa dell’amicizia nel complesso del Gallicano a Roma.

Ue lancia “indagine a tappeto” su influencer e pubblicità

Ue lancia “indagine a tappeto” su influencer e pubblicitàRoma, 17 ott. (askanews) – L’Antitrust europeo e le autorità nazionali di tutela della comncorrenza puntano i fari sugli influencer e sulle loro le pratiche commerciali. Con un comunicato, la Commissione Ue rileva come “l’influencer marketing sia diventato un pilastro dell’economia digitale, che dovrebbe raggiungere un valore globale dei 19,98 miliardi di euro nel 2023”. Per questo nelle prossime settimane la Commissione e le autorità nazionali della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori “esamineranno i post online per individuare le testimonianze e le sponsorizzazioni che possono fuorviare i consumatori”.

“Gli influencer coinvolti in attività commerciali regolari, come le collaborazioni per pubblicizzare prodotti o servizi, sono considerati operatori commerciali ai sensi del diritto dell’Unione in materia di tutela dei consumatori, e sono perciò tenuti a comunicare la pubblicità in modo trasparente – avverte la Commissione -. Il risultato di questa indagine a tappeto sui social media confluirà nel controllo dell’adeguatezza dell’equità digitale, il quale contribuirà a valutare se sia necessaria una nuova legislazione per rendere i mercati digitali sicuri quanto quelli offline”. La Commissione europea ha inoltre varato la piattaforma “Influencer Legal Hub”, sulla quale gli influencer e i creatori di contenuti possono trovare informazioni sulla legislazione dell’Unione in materia di pratiche commerciali leali, il che “li aiuterà a rispettare le norme”, aggiunge l’esecutivo comunitario.

L’Influencer Legal Hub fornisce video di formazione animati e un catalogo di risorse sviluppato in collaborazione con esperti del mondo accademico. Gli influencer, recita un comunicato, possono informarsi sui loro obblighi giuridici, in particolare riguardo a quando, dove e come devono dichiarare le loro attività pubblicitarie sui social media, a cosa devono fare in relazione alla dovuta diligenza professionale e a quali diritti hanno i consumatori quando acquistano un prodotto o un servizio direttamente da loro.

Terrorismo, Piantedosi: la vigilanza è alta. In Italia oltre 28mila obiettivi sensibili, di cui 205 israeliani

Terrorismo, Piantedosi: la vigilanza è alta. In Italia oltre 28mila obiettivi sensibili, di cui 205 israelianiRoma, 17 ott. (askanews) – Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nella informativa urgente alla Camera ha parlato dell’operazione antiterrorismo avvenuta oggi a Milano. “Una conferma del livello di attenzione è l’arresto, avvenuto oggi a Milano, ad opera della polizia di Stato di due persone di origine egiziana (una delle quali di cittadinanza italiana), per reati di terrorismo. Al momento – ha sottolineato il ministro non risultano evidenze concrete e immediate di rischio terroristico per quanto riguarda l’Italia, ma la situazione è tale da richiedere un elevatissimo livello di attenzione, in quanto la minaccia terroristica si presenta spesso in maniera impalpabile, fluida e non sempre definibile”. “Uno dei principali fattori scatenanti dei flussi è costituito dai conflitti armati. E in questo momento, come noto, alle porte dell’Europa ce ne sono due, la guerra in Ucraina e il conflitto israelo-palestinese, entrambi incerti e suscettibili di provocare un impatto sulle dinamiche dei flussi, senza dimenticare che il conflitto in Medio Oriente reca con sé anche il rischio di innescare radicalizzazioni islamiste come solo pochi giorni fa è avvenuto in Francia con l’assassinio di un insegnante da parte di un fanatico islamista e ieri sera a Bruxelles con l’uccisione di due cittadini svedesi”, ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nell’informativa urgente del Governo sull’incremento dei flussi migratori.

Riguardo all’aumento del rischio di radicalizzazioni e terrorismo, Piantedosi ha reso noto che “a seguito dell’attacco subito da Israele, ho immediatamente disposto un rafforzamento di tutti i dispositivi di osservazione e controllo riferiti agli obiettivi sensibili presenti sul territorio nazionale”. In particolare, “è stata effettuata una ricognizione degli obiettivi sensibili in Italia – ha sottolineato il titolare del Viminale – che sono stati quantificati in oltre 28.000, 205 dei quali israeliani, in prevalenza sedi diplomatiche o centri religiosi”. “L’azione del governo, sin dal suo insediamento, si è incentrata su ogni forma di contrasto all’immigrazione irregolare, anche in relazione ai possibili profili di rischio di infiltrazione terroristica nei flussi. I recenti tragici avvenimenti – ha aggiunto il responsabile del Viminale – impongono una rinnovata e più elevata attenzione in particolare attraverso il potenziamento delle attività interforze per i controlli delle frontiere e di quelle effettuate dalle task-force operanti nelle principali aree di sbarco e negli hotspot nazionali”.

“In questo dato specifiche direttive per l’intensificazione di ogni raccordo informativo tra le forze di polizia e le agenzie di intelligence, al fine di monitorare l’evoluzione del conflitto e i suoi possibili riflessi sui flussi migratori, sugli ingressi e sulle presenze nel territorio nazionale”, ha concluso Piantedosi.

Stefano Cucchi, umanità in marcia: staffetta dei diritti

Stefano Cucchi, umanità in marcia: staffetta dei dirittiRoma, 17 ott. (askanews) – Torna il memorial Stefano Cucchi. Sabato 21 ottobre per la prima volta l’evento sportivo e di solidarietà attraverserà la periferia della Capitale. La partenza è prevista a Largo Ferruccio Mengaroni nel quartiere di Tor Bella Monaca e l’arrivo alla targa dedicata al giovane geometra ucciso, al Parco degli Acquedotti. Qui, nell’area verde, si svolgerà l’assemblea pubblica a cui interverranno le associazioni e le realtà sociali che hanno partecipato alla ‘Staffetta dei Diritti’ e sostenuto la battaglia per la verità e la giustizia di Ilaria Cucchi, della sua famiglia e dell’avvocato Fabio Anselmo.

Come ogni anno il percorso della ‘Staffetta dei Diritti’ toccherà luoghi simbolo delle mobilitazioni per l’affermazione dei diritti umani, civili e sociali. Ogni tappa sarà dedicata alla difesa di un diritto fondamentale e sarà animata dalle associazioni e realtà del territorio quotidianamente impegnate sul tema. La staffetta, che partirà alle ore 15 da Largo Ferruccio Mengaroni, toccherà le seguenti tappe: Piazza Giovanni Castano (Tor Bella Monaca), alle ore 16.00 Parco Modesto Di Veglia (Quarticciolo), alle ore 16.20 Lago Ex Snia (via Prenestina), Centro antiviolenza GiuridicaMente Libera (via del Pigneto 281), alle ore 16.45 Scuola Pisacane (via di Acqua Bullicante 30), Parco Sangalli – Largo Petazzoni (Tor Pignattara), alle ore 17.10 Murales Nido di Vespe (via del Monte del Grano 104, Quadraro), Parco di Centocelle (via Papiria, angolo viale Marco Fulvio Nobiliore), Lucha y Siesta (via Lucio Sestio 10). La staffetta terminerà alle ore 18.00 al Parco degli Acquedotti (Via Lemonia, angolo Viale Appio Claudio).

Moltissime sono le associazioni, i comitati, i sindacati e realtà del territorio che hanno aderito, da ‘A Buon Diritto’ ad Amnesty International Italia, dall’Anpi ad Articolo21, Cgil e Circolo Mario Mieli, Cittadinanzattiva ed Emergency, Libera Roma.

IIC Bucarest: Mostra “Are They Rocks or Clouds?” di Marina Caneve

IIC Bucarest: Mostra “Are They Rocks or Clouds?” di Marina CaneveRoma, 17 ott. (askanews) – Nell’ambito della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo, l’Istituto Italiano di Cultura di Bucarest inaugura giovedì 19 ottobre 2023, presso la sua sede, la mostra fotografica di Marina Caneve “Are They Rocks or Clouds?”

“Are They Rocks or Clouds? è un progetto di ricerca interdisciplinare che si fonda sull’ipotesi del verificarsi nelle Dolomiti di una catastrofe idrogeologica di grandi dimensioni, analoga a quella del 1966, entro i prossimi cinquanta anni. Confrontarsi con lo spettro di una catastrofe in un futuro prossimo, ma non immediato, ha dato l’opportunità a Marina Caneve di oltrepassare la necessità di documentare un evento collettivo nel momento del suo accadimento e di svuotare il tradizionale immaginario della montagna della sua naturale fascinazione per creare un nuovo immaginario incerto che permetta di esplorare e decodificare il paesaggio e ri-osservarlo rispetto alla nostra vulnerabilità nel viverlo.

La mostra a Bucarest, a cura di Alessandro Dandini de Sylva, si sviluppa in due parti. Nella sede razionalista dell’Istituto Italiano di Cultura, viene esplorata la possibilità del dispositivo espositivo di evocare l’esperienza del rischio connesso all’abitare territori fragili attraverso un’installazione che assume la stratificazione e il glissamento, tipici del rischio idrogeologico, come fondamento per la fruizione dell’apparato visivo. Nello spazio espositivo di Switch Lab presso l’iconica Casa Scânteii, anche conosciuta come Casa della Stampa Libera, viene invece indagato il ruolo delle immagini d’archivio in relazione alla produzione visiva contemporanea e la possibilità di svincolarsi da una posizione narrativa diretta e frontale a favore di una stratificazione di visioni evocative indirette, e laterali.

I display disegnati da Etaoin Shrdlu Studio per entrambi gli spazi espositivi sono centrali nella costruzione del progetto perché si rifanno da un lato alla strutturale fragilità geologica della montagna e dall’altro alla ricerca di una visione multidisciplinare e multidimensionale dell’abitare il paesaggio.

Federpesca: nuovo regolamento pesca Ue lede dignità lavoratori

Federpesca: nuovo regolamento pesca Ue lede dignità lavoratoriRoma, 17 ott. (askanews) – Approvato il testo dell’Accordo politico sulla revisione del Regolamento controlli nel settore della pesca. La votazione si è tenuta oggi pomeriggio in plenaria del Parlamento europeo e il nuovo regolamento è stato approvato dagli europarlamentari con 438 voti a favore, 146 voti contro, 40 astenuti. Un testo che prevede l’obbligo di installazione delle telecamere a bordo per i pescherecci di lunghezza superiore a 18 metri che presentano un rischio elevato di non conformità all’obbligo di sbarco.

“Seppure il testo preveda la possibilità di utilizzare strumenti di controllo diversi dalle telecamere – commenta con rammarico la direttrice di Federpesca, Francesca Biondo – o che la possibilità di identificare singole persone nel materiale video registrato debba essere limitata e che la registrazione delle telecamere dovrebbe essere consentita solo in relazione agli attrezzi e alle parti delle navi in cui i prodotti della pesca vengono portati a bordo, manipolati e immagazzinati, è assolutamente innegabile come tale previsione sia lesiva della dignità di questo settore e dei diritti dei lavoratori a bordo”. In questi anni Federpesca ha più volte espresso la propria contrarietà all’impostazione di questo Regolamento, anche attraverso la presentazione di diversi emendamenti di modifica. “Gli sforzi di miglioramento del testo non hanno tuttavia evitato un’impostazione che mostra come le voci dei pescatori, seppur forti e numerose, non siano state ascoltate”, ha concluso Biondo.

Per Federpesca questo approccio “presume la colpevolezza degli operatori della pesca. Una misura che non ha precedenti in nessun altro settore produttivo e che compromette la dignità di una categoria di lavoratori che già tanti sacrifici ha dovuto affrontare in questi anni”.

Ok Europarlamento a nuove regola pesca, più controlli su barche

Ok Europarlamento a nuove regola pesca, più controlli su barcheRoma, 17 ott. (askanews) – Il Parlamento Europeo nel pomeriggio ha approvato le nuove misure di regolamentazione del controllo della pesca con 438 voti favorevoli, 146 contrari e 40 astensioni. Secondo le nuove norme, tutte le imbarcazioni dovranno portare a bordo un dispositivo di localizzazione che consenta alle autorità nazionali di localizzarle e identificarle a intervalli regolari. Alcune navi da pesca artigianali potranno essere esentate da questo obbligo fino al 2030 e tutte le flotte di pesca artigianale avranno fino a quattro anni per adattarsi ai nuovi requisiti. Inoltre, per la prima volta anche le imbarcazioni da diporto dovranno dichiarare le catture, attraverso sistemi elettronici predisposti dalle autorità nazionali o dalla Commissione. Ancora, tutte le navi dell’UE dovranno registrare e dichiarare le proprie catture in modo digitalizzato.

Una volta adottato formalmente dal Consiglio, il regolamento entrerà in vigore 20 giorni dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale. Tuttavia, diverse misure verranno attuate gradualmente, dando agli Stati membri e alle flotte pescherecce tempo sufficiente per adattarsi. Per la relatrice Clara Aguilera (S&D, ES), è stato raggiunto “un accordo equilibrato per il settore della pesca dell’UE. Le nuove regole di controllo saranno armonizzate e più trasparenti, con procedure completamente digitali. I pescatori avranno quattro anni per adattarsi ai cambiamenti e il settore della pesca su piccola scala beneficerà di obblighi di rendicontazione semplificati. In questo modo gli eurodeputati rispondono alla richiesta dei consumatori di informazioni sull’origine di tutto il cibo che mangiano”.

Il regolamento affronta anche le attuali ampie disparità tra i paesi dell’UE per quanto riguarda le sanzioni. Il valore dei prodotti della pesca catturati da una nave definirà ora il livello minimo delle ammende applicate in caso di grave violazione delle norme. Il margine di tolleranza – la differenza tra la stima del pesce catturato e il peso al porto di sbarco – sarà fissato al 10% per specie, con alcune eccezioni per le catture di piccoli volumi e per alcune specie particolari. Per garantire il rispetto del cosiddetto obbligo di sbarco, le navi dell’UE di 18 metri o più che possono presentare un rischio elevato di non conformità dovranno avere a bordo sistemi di monitoraggio elettronico a distanza, compresa la televisione a circuito chiuso, al più tardi quattro anni dall’entrata in vigore della normativa. Gli operatori dovranno conservare le informazioni provenienti da tutta la catena di approvvigionamento, dal mare al piatto, compresa la prima vendita fino alla fase di vendita al dettaglio dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura.