NY, Istituto italiano cultura apre mostra su Ferrari e NuvolariNew York, 29 ago. (askanews) – L’istituto Italiano di Cultura di New York inaugurerà il 5 settembre la mostra multimediale FRENEMIES: Tazio Nuvolari e Enzo Ferrari. Il sodalizio tra l’ideatore della casa automobilistica e il pilota fu molto difficile e li portò al divorzio, prima di un nuovo ricongiungimento nel 1935 che consentì alla Ferrari di vincere gare su gare e crearne il mito.
La mostra realizzata nell’ambito dei festeggiamenti dei 70 anni dalla morte di Tazio Nuvolari (1953/2023), viene promossa in tutto il mondo dall’Automobile Club Mantova e GlobalMedia, partner multimediale del Museo Tazio Nuvolari. “Nivola”, come tutti lo conoscevano e lo temevano, nella sua carriera dal 1920 al 1950 ha conquistato 141 vittorie su oltre 200 podi, correndo 312 gare. L’esposizione, che sarà visitabile dal 5 al 10 settembre, consentirà attraverso un QRcode di accedere alla Digital Bank del Museo, visualizzandone i contenuti interattivi: guida multilingue, schede delle gare, video/foto, modelli auto 3D e in Realtà Aumentata.
Da burro a cin-cin, espressioni a cui prestare attenzione all’esteroRoma, 29 ago. (askanews) – In vacanza o in viaggio, visitare nuovi Paesi è sempre un’esperienza entusiasmante da cui apprendere cultura, abitudini e tradizioni proprie di ogni nazione: prima di recarsi all’estero, però, è consigliabile imparare almeno i fondamenti della lingua del posto onde evitare di essere fraintesi o di urtare la sensibilità locale dicendo qualcosa di inopportuno. Con l’obiettivo di venire in soccorso a tutti gli italiani che devono ancora iniziare le vacanze, Preply – la piattaforma globale di apprendimento delle lingue – ha selezionato alcune parole a cui bisogna prestare attenzione quando ci si trova all’estero, divise per aree geografiche.
Sono infatti numerosi i vocaboli dell’italiano che, in altre lingue, hanno un significato differente da ciò che si immagina; in qualche caso, rischiano persino di assumere un’accezione offensiva. Dal perché è meglio non chiedere il burro in Spagna per colazione nè i pepperoni negli Stati Uniti se si desidera un pranzo vegetariano, a come brindare in Giappone evitando di dire cin-cin: ecco alcune delle espressioni italiane da dimenticare per non fare figuracce. Dal burro all’orto: attenzione quando si ordina in spagnolo al ristorante L’italiano e lo spagnolo sono lingue simili ed è anche per questa ragione che Spagna, Baleari, Canarie, Centro e Sud America sono tra le più ambite dai turisti italiani. Attenzione, però, a non sottovalutare le insidie nascoste tra le pieghe di queste due lingue: alcune parole italiane hanno un significato totalmente diverso per i parlanti ispanici. Una di queste è burro, che significa asino e, per estensione, nel linguaggio gergale, una persona incivile e non troppo sveglia. Allo stesso modo hostia in spagnolo è una parola piuttosto volgare, con cui si compongono coloriti insulti. Anche spostandosi Oltreoceano si rischiano fraintendimenti: tra Messico e Honduras la mensa è una ragazza un po’ tonta, mentre in Argentina orto è la parola che si usa per indicare il fondoschiena. Qualche consiglio per campeggiatori e viaggiatori on the road: la parola italiana tenda è molto simile al vocabolo spagnolo tienda, che significa negozio; mentre chi ha bisogno di un controllo all’automobile dovrà chiedere di un mecánico e non di una oficina, parola che sta invece a indicare un qualsiasi ufficio.
Camera, costume, latte: le parole italiane che in inglese significano altro Alla reception di un hotel in cui si parla inglese, sarà meglio chiedere una room e non una camera: quest’ultima parola, infatti, significa macchina fotografica (o telecamera). Attenzione anche a cercare un costume in negozio: in inglese questa parola non indica bikini né altri capi da spiaggia, quanto abiti teatrali o di carnevale. Anche a tavola meglio non incorrere in fraintendimenti ordinando pepperoni quando si vuole mangiare verdure: soprattutto negli Stati Uniti con questa pietanza si indica il salame piccante (tipico condimento della pizza). Negli USA e in Regno Unito anche chiedere un semplice latte al bar potrebbe riservare sorprese: questa bevanda consiste, infatti, in un’abbondante tazza di caffellatte. Venendo, invece, ai termini con cui si rischiano situazioni imbarazzanti vale la pena citarne due: bagno (o meglio bagnio, con la i) che indica non i servizi igienici ma il bordello; bimbo, usato nel linguaggio gergale per chiamare una ragazza svampita. Brindare in Giappone e salutare in Cina, senza offendere nessuno Nei ristoranti e nei bar di Tokyo e Kyoto, quando si fa un brindisi, l’espressione più usata è kanpai che, letteralmente, vuol dire “bicchiere asciutto”. Meglio evitare, invece, di alzare i calici urlando cin-cin: questo termine, infatti, è molto simile alla parola giapponese chinchin che indica il pene. Sempre restando in Oriente, è bene sapere che il suono di alcune parole italiane può confondere le orecchie dei parlanti cinesi: un semplice ciao può essere scambiato con cao, usato per mandare qualcuno a quel paese (è l’equivalente di fuck). Al contrario, deve preoccupare meno dare del genio a una persona: questo termine ricorda zhen niu, che vuol dire “molto bravo”.
Come prepararsi al meglio, da un punto di vista linguistico, prima di un viaggio Per non incappare in strafalcioni inopportuni, nelle settimane precedenti alla partenza per un Paese nuovo è consigliabile studiare almeno l’abc della lingua del luogo. A seconda dell’idioma da apprendere e del proprio livello di partenza, occorreranno tempo e impegno differenti, ma basta iniziare con un po’ di anticipo per imparare divertendosi. Un’idea può essere ascoltare musica o guardare film e serie tv in lingua originale, con i sottotitoli, per farsi un’idea anche della cultura pop del Paese in cui si viaggerà. Inoltre, se si ha la fortuna di conoscere amici che si sono già recati in quella meta, è utile chiedere consigli non solo sulle destinazioni da non perdere ma anche su possibili ostacoli linguistici, incluse parole ed espressioni italiane che vogliono dire altro. Per evitare figuracce in viaggio, è sufficiente anche solo apprendere poche frasi di base nella lingua locale conversando con una persona madrelingua: su Preply sono presenti insegnanti di 160 nazionalità in grado di creare piani di lezioni personalizzati per tutte le esigenze di budget e a seconda delle conoscenze di partenza dello studente. Trattandosi di una piattaforma completamente online, non esistono vincoli di presenza o vicinanza fisica: è possibile trovare il proprio insegnante ideale anche dall’altra parte del mondo.
Beauty e fitness, agli italiani piacciono nei giorni ferialiRoma, 29 ago. (askanews) – La fine delle ferie e il ritorno alla routine quotidiana sono un momento delicato dell’anno, in cui è necessario ristabilire un corretto equilibrio tra vita professionale e tempo libero, coniugando lavoro, relax e cura di sé.
Per gli italiani la ricerca di un miglior work-life balance è un’abitudine consolidata ed è sempre più comune ritagliarsi del tempo libero per la cura di sé, soprattutto nei giorni infrasettimanali: l’80,5% dei pagamenti digitali in questi settori si concentra tra lunedì e venerdì, mentre solo il 19,5% nel weekend. Una tendenza legata anche alla maggiore diffusione dello smart working, introdotto negli anni della pandemia ma ancora ampiamente diffuso, che ha consentito una maggiore flessibilità nell’organizzazione del lavoro e del tempo libero, favorendo la fruizione di servizi dedicati alla cura della persona anche al di fuori del weekend. Rispetto al 2019, infatti, si è registrata una crescita del 2,5% dei pagamenti nel periodo infrasettimanale, mentre le transazioni registrate nel fine settimana sono calate del 9,2%.
A fare il punto sulle abitudini di consumo degli italiani relative al benessere è l’Osservatorio Fitness e Beauty Cashless di SumUp, la fintech attiva nel settore dei pagamenti digitali con soluzioni per business di ogni dimensione, che ha analizzato le tendenze nei settori beauty, fitness e wellness, che includono parrucchieri, barbieri, estetisti, palestre e spa. “Dal nostro Osservatorio emerge un cambiamento delle abitudini di consumo nei settori Beauty, Fitness e Wellness: da un lato, si conferma la costante crescita del cashless, prova del fatto che i clienti prediligono sempre più le soluzioni di pagamento senza contanti; dall’altro, la diffusione dello smart working modifica anche la disponibilità e le preferenze degli italiani in termini di orario di fruizione del servizio”, spiega Umberto Zola, Growth Marketing Lead – Merchant Bank di SumUp. “Per mantenersi attrattivi, gli esercenti dovranno attrezzarsi per venire incontro a queste nuove esigenze. Pensiamo, per esempio, a parrucchieri e barbieri oppure a insegnanti di yoga, massaggiatori e personal trainer: si tratta di piccoli business che hanno sempre più la necessità di attirare un nuovo tipo di clienti e diffondersi capillarmente sul territorio, e per i quali è fondamentale digitalizzare la propria attività”.
Le prime 10 province per pagamenti digitali infrasettimanali nel Beauty e Fitness La prima parte della classifica delle 10 province che hanno registrato la percentuale più alta di pagamenti digitali nei giorni infrasettimanali vede protagoniste soprattutto il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna: sul podio compaiono, infatti, Gorizia (87,3%), Pordenone (86,4%) e Sassari (86,2%); al quarto posto c’è Udine (85,6%), al quinto Cagliari (85,5%). Nelle posizioni successive Treviso (83,4%) e Venezia (83,4%), Lecce (83,3%) e Firenze (83,2%). Chiude la top ten Catanzaro (82,9%).
Avellino è la provincia dove i settori beauty e fitness hanno registrato la crescita più significativa di pagamenti cashless nei giorni tra lunedì e venerdì (+11,8%), seguita da Treviso (+9%) e Chieti (+8,5%).
”Orme – Festival dei sentieri”, protagonista il folklore localeRoma, 29 ago. (askanews) – Al via, sull’Altopiano della Paganella, la sesta edizione di Orme – Festival dei sentieri, il primo evento che si svolge interamente sui sentieri e tra i boschi di Fai della Paganella, riempiendo il territorio ai piedi delle Dolomiti di Brenta di eventi, spettacoli, incontri, musica e sapori.
A fare da fil rouge tra gli appuntamenti della tre giorni, che quest’anno si svolgerà dall’8 al 10 settembre, sarà la ‘ricerca di storie’, messa in atto ‘scrutando tra le foglie del bosco e le viuzze di un paese’. Particolare attenzione sarà rivolta alla cultura e al folklore dolomitico e al rispetto dell’ambiente, per promuovere le piccole pratiche e abitudini quotidiane che possono aiutare il pianeta. Il calendario 2023 vanta oltre 20 appuntamenti, tra esperienze avventurose, trekking, degustazioni esperienziali, laboratori, dj set, tavole rotonde e concerti, come quello che, il 9 settembre, vedrà esibirsi Enrico Ruggeri a Fai della Paganella. La maggior parte degli eventi sarà gratuita, una scelta che esprime ancora una volta l’investimento culturale per il futuro del territorio e delle persone che lo abitano.
‘L’ambientalista John Muir diceva ‘in ogni passeggiata nella natura, l’uomo riceve molto di più di quello che cerca’. È da questa idea che nasce ORME: un evento che vuole aiutare a riscoprire il territorio, la cultura e le tradizioni locali allontanandosi dalla frenesia e camminando a passo lento, a stretto contatto con la natura’, spiega Luca D’Angelo, direttore dell’Apt Dolomiti Paganella. ‘Per l’edizione 2023, il festival mantiene un format ormai consolidato, ma non mancheranno le novità e le chicche per grandi e piccini, tutte dedicate al folklore, alle storie tramandate davanti al fuoco che sono giunte fino a noi grazie all’arte, alla letteratura e alla reinterpretazione di grandi artisti. Sarà un’occasione per aumentare la nostra consapevolezza nel rispetto della natura e dell’uomo, nella meraviglia della biodiversità, nella cura del territorio e nella potenza dell’autenticità dei luoghi e delle tradizioni’. Racconti ed esperienze per gli esploratori di domani: gli appuntamenti per i più piccoli. La sesta edizione di ORME si aprirà venerdì 8 settembre con ‘Sulle tracce di un Gigante – Una storia che viene da lontano’: una divertente escursione che, arricchita dai racconti dell’artista Gigi Weber, permetterà di scoprire le storie del bosco, della montagna e dei suoi abitanti, come il Gigante del Najon. Secondo appuntamento per i bambini è ‘Il sentiero delle fiabe’, un trekking immersivo nella celebre fiaba di Biancaneve. Per i più piccoli, sabato 9 settembre, le storie continuano con ‘I racconti di Moira’ a Malga Fai, raggiunta dopo la risalita con gli impianti e una bellissima camminata. Arrivati a destinazione, in compagnia di Moira Donati e dei suoi asinelli, sarà possibile scoprire tante curiosità su questi affascinanti animali e assaggiare il pregiato latte di asina. Sabato pomeriggio è invece il turno di ‘Il sentiero del circo’, con la compagnia Geracircus, che metterà in scena uno spettacolo nel quale si mescolano arte e cultura locale, circo contemporaneo, teatro e musica.
Sia il 9 che il 10 settembre è in programma ‘Piccolo esploratore – Un’esperienza avventurosa’ insieme all’esperto di sopravvivenza Thomas Conci, che svelerà ai più piccoli le tecniche di sopravvivenza e di orientamento, gli strumenti indispensabili da portare con sé, i trucchi e gli accorgimenti per risolvere diverse problematiche ‘boschive’. Domenica 10 settembre è poi il turno de ‘Il bosco delle leggende’, un laboratorio che permetterà ai bambini di creare maschere ispirate alle storie trentine. Dedicato al folklore locale anche ‘Le Anguane: sentinelle delle acque’, uno spettacolo tra musica, danza e teatro che racconta di donne fatate, ninfe e esseri magici.
Musica e canzoni: gli appuntamenti musicali di ORME A concludere la prima giornata di ORME, l’8 settembre, sarà la Silent disco: music experience che, con giochi di colori, cuffie wireless e Wild cocktail party, farà ballare al ritmo dei grandi successi, dagli anni Novanta a oggi. Sabato 9 settembre, protagonista sarà invece la musica dal vivo: prima con lo spettacolo ‘Beatles Solo Piano tra gli alberi’, un concerto per piano che vedrà esibirsi il pianista Fabrizio Grecchi all’Arena delle Stelle, poi con il concerto gratuito di Enrico Ruggeri al Paganella Fun Park. Trekking e percorsi esperienziali: per gli amanti della natura Nell’agenda di ORME anche ‘Il Bosco dei segreti – Ricerca e osservazione della vita in tutte le sue forme’, una passeggiata esperienziale insieme all’esperto naturalista dottor Alessandro Marsilli e adatta a tutte le età che porterà alla ricerca e all’osservazione della vita segreta del bosco. Domenica 10 settembre è il turno di ‘Sentiero all’alba’, una camminata spirituale al levar del sole che partirà dal sentiero escursionistico ‘Tre Tre’ per arrivare alla Baita dei Brenzi del Meriz. Lo stesso giorno, gli appassionati di erbe spontanee potranno partecipare a ‘Intrugli, rimedi e pozioni’, l’evento, in compagnia dell’esperto in divulgazione delle sinergie Stefano Delugan e della naturopata e operatrice olistica Deborah Caset, che accompagnerà in un’esperienza itinerante tra i boschi e nella zona archeologica retica, tra misticità e natura. Spiritualità e benessere: gli eventi al Parco del Respiro A inaugurare il tema del benessere, venerdì 8 settembre, sarà il percorso ‘Io sono il bosco’: un’immersione nel Parco del Respiro che, in compagnia di Maria Spagnolli, sarà dedicata alla spiritualità e alla sensorialità. Nel pomeriggio due gli incontri dedicati alla sinergia tra turismo, benessere e salute e alla faggeta di Fai della Paganella, a partire dall’appuntamento con il dottor Marco Nieri e l’evento ‘Il potere benefico degli alberi’. Seguirà un momento di approfondimento d’élite per parlare del Parco, che ha ricevuto la certificazione PEFC per l’idoneità al benessere forestale come ‘luogo ideale per praticare il Forest Bathing in Italia’. La Sala Teatro Palazzetto di Fai ospiterà infatti una ricca tavola rotonda che, insieme all’antropologo Annibale Salsa, al Segretario Generale di PEFC ITALIA Antonio Brunori, al primario di Pneumologia dell’Ospedale di Trento Fabio Giuseppe Vassallo e alla ricercatrice e istruttrice di Forest Bathing Camilla Costa, aiuterà a capire l’impatto della Natura sulla salute umana. Continuano, sabato 9 settembre, gli incontri al Parco del Respiro. La mattina, l’appuntamento è con ‘Sentiero del Respiro – La respirazione consapevole’, una camminata silenziosa, in compagnia degli esperti Claudio Boniatti e Irene Bottura, fatta ascoltando solo il cuore e il respiro e che sarà dedicata alle pratiche di respirazione consapevole. Domenica 10 settembre, l’esperta di teatro danza Cristina Borsato aiuterà invece a portare l’attenzione sul proprio modo di intendere il corpo e a esplorare alcune qualità di energia del movimento con l’evento ‘Le fate danzanti – Movimento creativo nel Parco del Respiro’. Cultura ed enogastronomia: gli eventi per i buongustai Sabato 9 settembre, gli amanti della cucina possono prendere parte a ‘L’orto dei saperi locali – Laboratorio per fare i crauti’, un evento che, insieme a Stefano Delugan, permetterà di avvicinarsi alla tradizione gastronomica contadina. Secondo appuntamento della giornata è con ‘Sentiero dei sapori’, un teatrekking dedicato alla patata, regina dell’economia agricola e della tavola di montagna. L’evento sarà condotto dalla Compagnia ‘I Teatri Soffiati’ e si concluderà con un pranzo all’aperto per assaggiare il tubero in alcune delle sue tante declinazioni. Nel pomeriggio continuano i laboratori e gli eventi dedicati alla cucina, a partire da ‘L’orto dei saperi locali’, una degustazione esperienziale per scoprire ‘alla cieca’ i sapori dell’orto. Seguirà GustaOrme, un momento di intrattenimento dove sarà possibile scoprire prodotti, prelibatezze e artigianato locale. Domenica 10 settembre, ORME si concluderà con gli eventi speciali ‘A pranzo con le mucche’ e la ‘Desmontegada’, la sfilata delle mucche che, vestite a festa, rientrano dall’alpeggio.
”Bergamo racconta Springsteen”, Festival dall’1 al 3 settembreRoma, 29 ago. (askanews) – Le note del Boss tingono di rock’n roll lo skyline bergamasco: da venerdì 1 settembre a domenica 3 settembre, al Parco Sant’Agostino di Bergamo Alta, i fan di Bruce Springsteen potranno condividere ben 3 giornate all’insegna del rock e della buona musica con ospiti eccezionali, il tutto a ingresso libero.
Il festival Bergamo Racconta Springsteen organizzato dal gruppo NOI & Springsteen, giunto ormai alla VII edizione, quest’anno per la prima volta si aprirà col botto venerdì 1 settembre: grandi ospiti i Glory Days di Rimini che regaleranno ai fan una serata ad alto tasso energetico con un concerto live, riproponendo alcuni dei brani più conosciuti del repertorio springsteeniano. Si prosegue sabato 2 settembre dalle ore 16.00 con la speciale proiezione del docu-film “Picture in a frame” realizzato da Umberto Da Re: un collage di circa 1000 immagini, tra foto e selfie dei fan di Springsteen che testimoniano la loro “folle” passione per questo artista unico.
A seguire, ci sarà spazio per due tavole rotonde: la prima alle ore 17.00 con Marco Biondi e Gino Castaldo, moderatrice Patrizia De Rossi, che faranno il punto della situazione della musica indipendente nel nostro paese, le band di oggi e quelle di domani, possibilità e difficoltà; il secondo incontro alle ore 18.00 assieme a Claudio Trotta e Patrizia De Rossi, moderatrice Eleonora Bagarotti, ripercorreremo i 50 anni di carriera di Bruce Springsteen. Per concludere la seconda giornata di incontri, alle ore 21.00 il live di Francesco Piu & Full Band Live. Tra le due tavole rotonde, alle 17.45 Gino Castaldo presenterà il suo ultimo libro ” Il cielo bruciava di stelle” con l’introduzione di Patrizia De Rossi e Andrea Silenzi.
Domenica 3 settembre si comincerà alle ore 13.00 con un lunch insieme agli amici di NOI & Springsteen, ma è dalle 16.30 che si entrerà nel vivo dell’evento: i 10 finalisti selezionati dal pubblico da casa e dalla giuria di qualità si sfideranno in un concerto live che decreterà il vincitore della IV edizione del contest “Cover me”, presentati da Marco Biondi. Si proseguirà fino alle 21.00 con le premiazioni e i saluti finali. Le previsioni ad oggi fanno ben sperare. In caso di maltempo gli eventi verranno comunque confermati in due location alternative di back up. Eventuale comunicazione verrà data perentoriamente sui canali social del gruppo NOI & Springsteen. “Quest’anno la partecipazione al contest è più sentita che mai, abbiamo ricevuto il supporto di una community molto attiva che ci ha ricordato cosa significa fare parte di una grande famiglia che condivide la passione per la buona musica” – dichiara Alberto Lanfranchi, fondatore del gruppo NOI & Springsteen.
“Oggi siamo più maturi, e guardandomi indietro non posso che essere orgoglioso di quello che abbiamo fatto. In soli 8 anni la nostra “comunità” è cresciuta tantissimo e per questo più passa il tempo, più la passione aumenta, più l’impegno è maggiore, per ogni evento che organizziamo. Amare la musica è meraviglioso, amare la musica di Bruce Springsteen è magico!”.
F1, GP di Monza: il trofeo disegnato dall’artista Ruth BerahaMilano, 29 ago. (askanews) – L’arte contemporanea torna a dialogare con il mondo dello sport: i trofei che verranno innalzati sul podio del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023 sono stati disegnati dall’artista Ruth Beraha. Il progetto è voluto da Pirelli, title sponsor del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023, e dal museo di arte contemporanea Pirelli HangarBicocca, è giunto alla sua terza edizione.
Tifone è il titolo del trofeo prodotto in quattro esemplari (tre per i piloti a podio e uno per il rappresentante del Team vincitore) concepito da Ruth Beraha, artista italiana che per questa commissione trasforma parti meccaniche delle monoposto da competizione – come gli scarichi – in forme organiche di reminiscenza mitologica e dalla parvenza di serpenti. “Mi interessa scardinare la dualità dell’immaginario vincitori e vinti, l’idea che qualcuno trionfi su qualcuno che perde. Sono partita dalla figura del pilota sul podio e ho immaginato il trofeo come una creatura domata e mansueta nel momento in cui il vincitore la tiene in mano, ma che rimane potenzialmente sempre minacciosa e capace di rimettere tutto in gioco”. Racconta così la sua idea di premio per i vincitori di Formula 1 l’artista italiana Ruth Beraha (nata a Milano nel 1986, vive e lavora a Bologna) la cui pratica artistica esplora da anni i temi della relazione e dei rapporti tra esseri umani nella società, permeati sempre dalla tensione tra forza e fragilità, potere e subalternità.
L’esito è un trofeo vibrante e vitale che trae ispirazione dalle parti meccaniche dell’automobile – e in particolare dal sistema di scarico – per assumere le sembianze di una creatura della mitologia greca, Tifone, che dà infatti il titolo al trofeo. Figlio di Gea e padre di alcuni dei più famosi mostri mitologici, Tifone è un mostro dalla forza straordinaria con cento serpenti sulla testa, personificazione delle manifestazioni più violente della natura. Questo oggetto d’arte, dedicato a tutti i piloti, rappresenta da una parte un fascio di tubi metallici di un motore da corsa e dall’altra un insieme di serpenti argentati con le fauci spalancate. Tifone diventa così la metafora dell’enorme sforzo necessario per raggiungere la vittoria e della complessa relazione che lega il pilota alla tecnologia della sua monoposto: potenza capace di portarlo alla vittoria e forza difficile da controllare completamente. Il pilota sul podio è immaginato dall’artista come la moderna trasposizione dell’eroe greco, che, nell’attimo della sua vittoria, stringe in mano il fascio di serpenti solo momentaneamente domati. Tifone è un’immagine potente, la cui energia compressa sembra pronta a riprendere vita evocando al tempo stesso il trionfo della vittoria e la sua natura effimera e ingannevole.
Nato come commissione da parte di Pirelli e del museo di arte contemporanea Pirelli HangarBicocca che ha curato la selezione dell’artista, il trofeo del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2023 rappresenta un processo produttivo che unisce alta tecnologia e lavorazioni robotizzate come il taglio e la realizzazione in 3D, nonché lavorazioni di artigiani specializzati nella saldatura, lucidatura, assemblaggio e doratura, con una vera e propria operazione di oreficeria. È il terzo anno che Pirelli, in occasione del Gran Premio in cui è title sponsor, commissiona a un’artista italiana, insieme a Pirelli HangarBicocca, la realizzazione di un trofeo da innalzare sul podio, contribuendo a creare un legame tangibile tra l’espressività contemporanea e la costante tensione all’innovazione della Formula 1. Nel 2021 la commissione è stata affidata all’artista Alice Ronchi in occasione del Formula 1 Pirelli Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna 2021 a Imola e nel 2022 a Patrick Tuttofuoco per il Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia 2022 a Monza.
Cappato a Meloni: i Servizi mi stanno spiando? Mantovano: lo escludo nel modo più assolutoRoma, 29 ago. (askanews) – “Chiedo formalmente alla Presidente del Consiglio di verificare se corrisponda al vero l’informazione a me giunta anonimamente che dal febbraio 2023 sarei sottoposto a captazione informatica del telefono (intercettazione permanente e totale) con Trojan di Stato e che siano in corso intercettazioni con microcimici nelle miei sedi abituali di lavoro e di vita dal marzo di quest’anno”. Lo dichiara in una nota Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni e candidato alle elezioni suppletive del Senato a Monza del 22 e 23 ottobre.
“Il monitoraggio – prosegue Cappato – sarebbe ad opera dell’Agenzia di Informazione e sicurezza (Aisi) su richiesta del Dipartimento delle informazioni per la Sicurezza della Repubblica (Dis) – Autorità delegata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri per eventuali ipotesi di contestazione del reato di ‘associazione sovversiva’ ed eventuali reati riscontrati in fase di indagine”.“Nel caso tale informazione, che potrebbe anche riguardare le persone con cui collaboro da anni, dovesse essere in tutto o in parte corrispondente al vero, chiedo alla Presidente del Consiglio di interrompere immediatamente tale attività perché in palese contrasto con il libero esercizio di diritti civili e politici fondamentali previsto dalla nostra Costituzione che la Repubblica italiana ha l’obbligo di rispettare in virtù dell’aver ratificato tutti gli strumenti internazionali dei diritti umani”, conclude Cappato.
Al quesito risponde, in una nota, il Sottosegretario Alfredo Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica: “Escludo nel modo più assoluto che vi sia o vi sia stata attività di intercettazione nei confronti dell’on. Marco Cappato”. Intanto Più Europa ha presentato un’interrogazione parlamentare: “Se confermato quanto denunciato stamattina da Marco Cappato è di una gravità inaudita. Va immediatamente chiarito se vi sia stata davvero questa attività di intercettazione, da chi sia stata disposta e per quali ragioni. Per questo con Benedetto della Vedova abbiamo già depositato un’interrogazione urgente al ministro della Giustizia e alla Presidenza del Consiglio”, ha scritto sui propri profili social il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
De Luca: a Caivano andrebbe istituita zona di assedio militareNapoli, 29 ago. (askanews) – “Io credo che dobbiamo andare a Caivano a istituire quasi una zona di assedio militare. È un’espressione forte, non riesco a trovarne un’altra. Dobbiamo dire con grande spirito di verità che a Caivano lo Stato non esiste, non c’è, senza tanti fronzoli, nonostante l’impegno ovviamente di forze dell’ordine estremamente limitate. Lo Stato non c’è, serve uno stato d’assedio un po’ come si fa quando mandiamo i reparti militari nei luoghi di guerra. Dobbiamo decidere: per un anno bisogna togliere l’aria che respirano ai delinquenti che trafficano in droga”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, a margine di una conferenza stampa a palazzo Santa Lucia.
“Lo Stato non c’è quando alla luce del sole si spaccia droga dal mattino alla sera, alla notte, davanti agli occhi di bambini che camminano e vedono questo traffico di droga senza che nessuno faccia niente”. Serve uno “stato d’assedio per un anno se vogliamo essere seri”, conclude.
Fotografia come testimonianza e documento: Pellegrin a VeneziaVenezia, 29 ago. (askanews) – La guerra e la crisi ambientale, ma anche le vite dei profughi o dei passeggeri della metropolitana di Tokyo. Le Stanze della Fotografia a Venezia ospitano una mostra dedicata al lavoro di Paolo Pellegrin, uno dei più importanti fotografi internazionali, membro dell’agenzia Magnum dal 2005. Esposti, nell’architettura mobile dello spazio sull’isola di San Giorgio, oltre 300 scatti che attraversano tutta la carriera di Pellegrin, con anche un reportage inedito dall’Ucraina. Fotografie che hanno valenza etica ed estetica, ma che sono pure documenti del nostro tempo, in un certo senso prove di ciò che accade nel nostro mondo. “Sono documenti – ha detto il fotografo ad askanews – che possono essere anche impugnati in un secondo momento per evidenziare le cose, dei crimini nelle sedi internazionali, lo vediamo, per esempio questo succede all’Aia. La fotografia viene usata come strumento di testimonianza”.
Testimonianza è quindi una parola chiave, che prende sempre maggiore consistenza a mano a mano che ci si addentra nella mostra, significativamente intitolata “L’orizzonte degli eventi”, in rifermento alla fisica e al punto di non ritorno nei pressi di un buco nero, luogo nel quale il tempo diventa ineluttabile e, contemporaneamente, si ferma. In un certo senso come accade nella fotografia che, secondo la curatrice Annalisa D’Angelo, è lo strumento attraverso il quale il lavoro di Pellegrin prova a uscire dal buco nero della storia. “Questo è il lavoro di Paolo Pellegrini – ci ha detto Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia e co-curatore della mostra – è l’incontro con gli altri, è portare se stesso all’interno di un contesto senza mai di giudicarlo, cercare di comprenderlo e se non poi lo capisco decido di tornare, questo è il suo motto. Quindi è una mostra fatta di emozioni che ci racconta dell’importanza delle connessioni, tutto quanto è connesso”.
Una connessione che assume spesso aspetti problematici, come nel caso delle indagini di Pellegrin sul tema della sorveglianza o dell’intelligenza artificiale, ma anche nei lavori su Guantanamo o sulle vittime del conflitto arabo israeliano. Ma che vive al tempo stesso di un’umanità profonda, di uno sguardo di vicinanza, che è la forza di questa fotografia. “Tutti i suoi lavori – ha aggiunto Curti – sono il frutto di un pensiero e di un pensiero politico, è un fotografo che ha il coraggio di prendere posizione e di dire quello che pensa. Io credo che in questo momento la fotografia non abbia bisogno di eroi o di persone che rischiano la vita, ma abbia bisogno di persone capaci di assumersi delle responsabilità”. Una responsabilità che si manifesta anche quando il fotografo scatta la sua immagine, quando decide, in un momento di solitudine profonda, come dare ordine al mondo e al caos che si trova di fronte. “Questo gesto semplicissimo – ha concluso Paolo Pellegrin – in realtà racchiude una cosa complicatissima, ogni volta diversa. Quindi sì, in quel momento mi sento pienamente solo”.
“L’orizzonte degli eventi” è la seconda grande mostra de Le Stanze della Fotografia, un progetto voluto da Marsilio Arte, che pubblica anche il catalogo, e dalla Fondazione Giorgio Cini e prosegue l’esperienza di indagine sulla fotografia de La Casa dei Tre Oci. L’esposizione dedicata a Pellegrin è aperta al pubblico fino al 7 gennaio 2024. (L.M.)
Riforme, Casellati: pronto il testo sul premierato all’italianaRoma, 29 ago. (askanews) – “Ieri” la presidente del Consiglio “Giorgia Meloni, parlando di riforme, ha annunciato che il provvedimento di riforma costituzionale è pronto. L’ho messo a terra dopo un lungo periodo di ascolto con i partiti, i costituzionalisti, le categorie economiche e i sindacati. Ha ancora bisogno di qualche piccolo aggiustamento e poi presenterò il testo in Consiglio dei ministri”. Lo ha affermato ad Affaritaliani.it la ministra per le Riforme istituzionali e la Semplificazione, Maria Elisabetta Alberti Casellati.
“Andrà certamente in uno dei prossimi Cdm, anche se al momento non so dire esattamente quando. Preferisco andare cauta con i tempi e pesare il contenuto piuttosto che accelerare”, ha aggiunto Casellati. “Il testo dopo l’approvazione del Cdm sarà trasmesso al Parlamento. Sarà un modello di premierato ‘all’italiana’ – ha spiegato Casellati – e mi auguro che si possa trovare con le altre forze politiche un punto di caduta e quindi un largo consenso in Commissione così come in Aula. Sono fiduciosa sulla collaborazione di tutti i partiti”, conclude la ministra per le Riforme.